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Meloni in Arabia Saudita apre “nuova era” rapporti. Intese per 10 mld

Meloni in Arabia Saudita apre “nuova era” rapporti. Intese per 10 mldAl-Ula, 26 gen. (askanews) – Italia e Arabia Saudita siglano intese per 10 miliardi di dollari e avviano la costruzione di un partenariato strategico che apre una “nuova era” nei rapporti tra i due Paesi. Parola di Giorgia Meloni, arrivata questa mattina con la figlia Ginevra ad Al-Ula, cittadina archeologica dichiarata sito patrimonio dell’umanità dall’Unesco, per concretizzare il lavoro del governo per “rafforzare la collaborazione” con i Paesi del Golfo.


Il principe e primo ministro Mohammad Bin Salman accoglie la premier nella sua tenda e insieme sorseggiano un té prima di un incontro in cui affrontano le questioni legate alla cooperazione bilaterale ma anche i principali dossier internazionali. Tra questi, viene spiegato, la ricerca di una pace “giusta e duratura” in Ucraina; il “consolidamento” del cessate il fuoco a Gaza e la ripresa del percorso “verso una soluzione dei due Stati”; il sostegno a un processo politico “inclusivo” in Siria e agli sforzi di ricostruzione; l’assistenza al Libano; l’approccio alla transizione energetica basato sulla neutralità tecnologica e sulle interconnessioni tra reti. Ma sono i legami tra Italia e Arabia Saudita il piatto forte della missione, che avrà una coda domani in Bahrein. L’Italia è oggi il settimo fornitore del Paese del Golfo, verso il quale nei primi 10 mesi del 2024 l’export è cresciuto di oltre il 26% rispetto allo stesso periodo del 2023. Cifre importanti ma con ancora – per la premier – “un enorme potenziale inespresso”. Proprio per fare un “salto di qualità” i due leader siglano una dichiarazione congiunta che eleva i rapporti bilaterali a un partenariato strategico. Un percorso che porterà all’organizzazione nei prossimi mesi di un business forum settoriale e all’avvio di un processo per definire un piano d’azione con priorità condivise. “Siamo tutti consapevoli che la relazione tra i sistemi economici italiano e saudita ha molti margini di crescita”, ha spiegato Meloni, intervenendo alla Tavola rotonda di alto livello che ha visto la partecipazione di soggetti pubblici e imprese private, tra cui Pirelli, Leonardo, Fincantieri, Snam.


Nel complesso il valore degli accordi firmati oggi tocca i 10 miliardi di dollari e investono molti campi in cui ampliare la cooperazione. Tra questi Meloni cita le infrastrutture, la cooperazione energetica, l’innovazione, la difesa, la ricerca scientifica, l’agroalimentare, ma anche lo sport, lo spettacolo, il turismo, la valorizzazione del patrimonio storico e culturale. Anche sul Piano Mattei – assicura la premier – Italia e Arabia Saudita possono “lavorare bene insieme” perchè il rapporto con l’Africa “è molto importante per entrambe”. Quello di oggi, auspica, è “l’inizio di una nuova era nelle nostre relazioni: c’è spazio per fare molto di più e questo è un importante passo avanti”. Certo la premier è consapevole che nel rapporto con l’Arabia Saudita ci sono anche notevoli distanze, in particolare sul tema dei diritti e in passato, dall’opposizione, non è stata mai ‘tenera’ con il regime saudita e con bin Salman. Per questo – conclude – il dialogo deve essere “franco e intenso”, ma bisogna “saper ascoltare ed essere ascoltati” e “ragionare insieme sulle differenze, in uno scenario sempre più incerto”.

Bilaterale Meloni-bin Salman, focus su cooperazione e M.O.

Bilaterale Meloni-bin Salman, focus su cooperazione e M.O.Al-Ula, 26 gen. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il principe ereditario e primo ministro dell’Arabia Saudita, Mohamed bin Salman Al Saud. Durante l’incontro – che si è svolto ad Al-Ula – i due leader hanno firmato una dichiarazione congiunta che eleva i rapporti bilaterali a un partenariato strategico, avviando una cooperazione strutturata. Tra le iniziative concordate, fa sapere Palazzo Chigi, l’organizzazione nei prossimi mesi di un business forum settoriale e l’avvio di un processo per definire un piano d’azione con priorità condivise.


Nel corso del colloquio, Meloni e bin Salman si sono confrontati su diverse questioni globali e regionali di rilievo, anche nel contesto delle relazioni tra Unione Europea e Consiglio di Cooperazione del Golfo. Tra i temi trattati – viene spiegato nella nota – “la ricerca di una pace giusta e duratura in Ucraina; il consolidamento del cessate il fuoco a Gaza e la ripresa di un processo politico verso una soluzione dei due Stati; il sostegno a un processo politico inclusivo in Siria e gli sforzi di ricostruzione; l’assistenza al Libano; l’approccio alla transizione energetica basato sulla neutralità tecnologica e sulle interconnessioni tra reti; lo sviluppo di data center e iniziative comuni per il progresso sostenibile in Africa”. Meloni ha inoltre partecipato a una tavola rotonda con rappresentanti pubblici e privati di entrambi i Paesi, durante la quale sono stati siglati numerosi accordi sia a livello governativo che privato. Tali intese riguardano il settore economico e la valorizzazione del patrimonio culturale. Sono stati inoltre sottoscritti accordi dal settore privato per collaborazioni in Africa, in linea con il Piano Mattei.

Italia-Arabia Saudita, Meloni: fare un salto di qualità nelle relazioni

Italia-Arabia Saudita, Meloni: fare un salto di qualità nelle relazioniAl-Ula, 26 gen. (askanews) – “Siamo tutti consapevoli che la relazione tra i sistemi economici italiano e saudita ha molti margini di crescita: è comune interesse fare un salto di qualità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, portando il suo saluto alla tavola rotonda di alto livello Italia-Arabia Saudita ad Al-Ula. “C’è un enorme potenziale non sfruttato nella nostra cooperazione, e questa visita può aprire una fase completamente nuova nella nostra partnership. Per questo abbiamo elevato le nostre relazioni bilaterali al livello della partnership strategica” .


 

Italia-Arabia Saudita, Meloni incontra bin Salman ad Al-Ula

Italia-Arabia Saudita, Meloni incontra bin Salman ad Al-UlaAl-Ula (Arabia Saudita), 26 gen. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontra ad Al-Ula il principe e primo ministro Mohammad bin Salman Al Saud. L’incontro si svolge al campo tendato del principe, in una zona desertica.


I due leader firmeranno poi la dichiarazione congiunta per l’avvio della partnership strategica tra Italia e Arabia Saudita. Alle 17 ora locale (le 15 italiane) Meloni terrà un intervento di saluto alla Tavola rotonda di alto livello.

Viminale: nave Cassiopea verso l’Albania con 49 migranti

Viminale: nave Cassiopea verso l’Albania con 49 migrantiMilano, 26 gen. (askanews) – Sono 49 i cittadini stranieri imbarcati a bordo della nave Cassiopea per il trasferimento nei centri in Albania, dove saranno avviate le procedure di accoglienza, trattenimento e valutazione dei singoli casi. Lo fa sapere in una nota il Viminale dopo le operazioni di valutazione delle condizioni delle persone intercettate.


“Un dato significativo riguarda 53 ulteriori migranti che hanno presentato spontaneamente il proprio passaporto per evitare il trasferimento: una circostanza di particolare rilievo, in quanto consente di attivare le procedure di verifica delle posizioni individuali in tempi più rapidi anche a prescindere del trattenimento, aumentando le possibilità di procedere con i rimpatri di chi non ha diritto a rimanere in UE”, viene evidenziato nella nota.

Papa: male ha giorni contati, guerra e morte non avranno ultima parola

Papa: male ha giorni contati, guerra e morte non avranno ultima parolaMilano, 26 gen. (askanews) – “Fratelli e sorelle, il male ha i giorni contati: il futuro è di Dio”, ma “la salvezza che ci dona non è ancora attuata pienamente”, anche se “guerre, ingiustizie, dolore, morte non avranno l’ultima parola: il Vangelo è parola viva e certa che non delude mai”. Lo ha detto Papa Francesco che stamattina ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro in occasione della Domenica della Parola di Dio e del Giubileo del Mondo della Comunicazione.

Meloni vedrà Santanchè: valuteremo, sulle dimissioni non ho idee chiare

Meloni vedrà Santanchè: valuteremo, sulle dimissioni non ho idee chiareGedda, 25 gen. (askanews) – “Incontrerò Daniela Santanchè, va fatta una valutazione ma ancora non ho le idee chiare”. Dopo giorni di silenzio, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene sul caso di Daniela Santanchè, la ministra del Turismo rinviata a giudizio nel procedimento su Visibilia, di cui le opposizioni chiedono le dimissioni (con il M5s che ha presentato una mozione di sfiducia).


Nei giorni scorsi, a Santanchè erano arrivate ben poche dichiarazioni di sostegno da Fdi – il suo partito – e anche da Meloni oggi non si è sentita una difesa a spada tratta. “Non c’è nessun braccio di ferro, nessun imbarazzo”, ha assicurato la premier a Gedda, in Arabia Saudita, a margine della sua visita alla nave Amerigo Vespucci. Ma lunedì arriverà proprio Santanchè, per visitare il “Villaggio Italia”, e i programmi sarebbero stati organizzati proprio per evitare l’imbarazzo di un “incrocio” con foto di rito. Comunque, ha assicurato la premier, “incontrerò Daniela” e se il faccia a faccia non è ancora avvenuto, ha garantito, è solo per gli impegni che l’hanno fatta concentrare su altre “priorità”. Quando avverrà, in quel colloquio, sarà fatta una “valutazione in un clima sereno”. Il punto per la premier è che se un “semplice” rinvio a giudizio non è motivo di dimissioni, soprattutto la stessa Santanchè dovrà valutare quanto “può impattare” sul suo lavoro, che svolge “ottimamente”. Come a dire: se lei farà un passo indietro, certo la premier non farà niente per trattenerla. Anzi. Meloni, però, sul tema respinge l’assalto delle opposizioni da cui, dice, non accetta “lezioni”. Altro tema caldo al centro della vita politica è la scarcerazione, con immediato rimpatrio, di Osama al-Najeem Almasri, conosciuto anche come il “torturatore di Mitiga”, arrestato a Torino su richiesta della Corte penale internazionale, scarcerato e rimpatriato in Libia con un volo di Stato. Spiegando il perché della scarcerazione, il governo si era appellato a un “cavillo” procedurale: per trattenerlo sarebbe stato necessario un atto del Ministero di via Arenula, che non è arrivato. Tanto le opposizioni (che ipotizzano una decisione “politica” per non guastare i rapporti con la Libia) che la Cpi chiedono spiegazioni. “Almasri – è quella che dà Meloni – è stato liberato su disposizione della Corte d’Appello di Roma, non del governo. Non è una scelta del governo”, che invece ha deciso di “espellerlo immediatamente” perché “pericoloso” e di rimpatriarlo con un volo di Stato perché è “prassi”. Sul caso, di fronte alle richieste dei giudici dell’Aia, “daremo chiarimenti ma chiederemo anche un chiarimento: la Cpi deve chiarire perché la procura della Corte ci ha messo mesi a spiccare il mandato di arresto ed è stato spiccato quando aveva già attraversato 2-3 nazioni europee”.


Nel giorno delle cerimonie di apertura dell’anno giudiziario segnate dalla protesta dell’Anm contro la riforma che introduce la separazione delle carriere dei magistrati, Meloni si dice “rammaricata” di quanto accaduto nelle aule delle Corti d’appello. Mentre la premier è soddisfatta per l’Ops di Mps su Mediobanca. Dietro l’operazione – secondo diversi rumors – ci sarebbe lo “zampino” dell’esecutivo, per bloccare la fusione Generali-Natixis e creare il terzo polo bancario nel segno dell’italianità. “E’ un’operazione di mercato”, garantisce Meloni, un’operazione “ambiziosa” di una banca, quella senese, per anni vista solo come un “problema da risolvere”. Adesso, se l’Ops andrà in porto, “noi parleremmo di quel terzo polo bancario” che “potrebbe sicuramente avere un ruolo importante per la messa in sicurezza dei risparmi degli italiani”. Salutando l’equipaggio, Meloni ha affermato che la Vespucci è un “simbolo” del Paese e proprio come accade sulla nave scuola, in Italia “se ognuno non fa la propria parte al proprio posto non si può navigare, particolarmente quando il mare è tempestoso”.


Da Gedda Meloni si sposta in serata ad al-Ula, sito archeologico nel nord del Paese, dove domani avrà incontri bilaterali e la firma di diversi accordi. Lunedì la missione si concluderà in Bahrein, prima del rientro a Roma della premier.

Meloni: incontrerò Santanchè, valuteremo. Non c’è braccio di ferro

Meloni: incontrerò Santanchè, valuteremo. Non c’è braccio di ferroGedda, 25 gen. (askanews) – Sulla vicenda Santanchè “non c’è un braccio di ferro, non c’è preoccupazione, non c’è imbarazzo, addirittura sento dire che non mi presenterei alle riunioni del Consiglio dei ministri…”. Lo ha precisato la premier Giorgia Meloni, parlando coi giornalisti a Gedda a margine della sua visita alla Amerigo Vespucci.


“La incontrerò, sicuramente parlerò con Daniela Santanchè. Non sono riuscita e non era tra le mie priorità perchè la situazione era abbastanza fluida. Ma sicuramente la vedrò”, ha detto la presidente del Consiglio, spiegando che “va fatta una valutazione in un clima sereno. Non credo che un semplice rinvio a giudizio sia motivo di dimissione e Santanchè sta lavorando ottimamente. La valutazione è su quanto può impattare sul lavoro di ministro. È una valutazione da fare, una valutazione che deve fare soprattutto Santanchè. Io attualmente non ho idee chiare”. “Rispetto al can can delle opposizioni – ha aggiunto Meloni – non si può essere garantisti con la sinistra e con la destra no. Conte ha un vice presidente del partito condannato in via definitiva, Schlein non chiede le dimissioni del presidente della Provincia di salerno ai domiciliari per corruzione… Le lezioni da questi pulpiti anche no, per rispondere alle opposizioni, sento strali da giorni”.

Anno giudiziario, Meloni: protesta Anm legittima ma mi rammarica

Anno giudiziario, Meloni: protesta Anm legittima ma mi rammaricaGedda, 25 gen. (askanews) – “Le proteste sono sempre legittime ma mi rammarica questo atteggiamento dell’Anm, per cui ogni riforma sul tema giustizia viene letta come un’Apocalisse, una fine del mondo che bisogna sempre criticare senza se e senza ma”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Gedda di quanto accaduto alle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario.


“Credo – ha aggiunto – che non giovi neanche ai magistrati stessi perché quando ci si siede ad un tavolo dei punti d’incontro si trovano. Mi corre ricordare però che l’articolo 49 della Costituzione dice che i cittadini hanno il diritto di associarsi in partiti politici per concorrere in metodo democratico alla determinazione della politica nazionale. Questo significa che i cittadini si organizzano in partiti politici, votano, decidono quali devono essere le scelte della politica. Stiamo facendo qualcosa di perfettamente adeguato alla Costituzione che non dice che la giustizia non si può riformare, è un articolo che non ho trovato anche se l’ho riletta…”.

Anno giudiziario, Tajani: magistrati leggano la Costituzione

Anno giudiziario, Tajani: magistrati leggano la CostituzioneMilano, 25 gen. (askanews) – “Mi dispiace che i servitori dello Stato che indossano la toga quando parla il rappresentante del governo si alzano e se ne vanno tenendo in mano la Costituzione. Un magistrato la Costituzione dovrebbe averla pure letta, e c’è scritto che la sovranità è del popolo, che il Parlamento fa le leggi, che c’è la separazione dei poteri. Un magistrato dovrebbe servire la Repubblica, non è il servitore di un partito”. Lo ha detto il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, chiudendo il convegno organizzato dal suo partito a Milano, in riferimento alla protesta dei magistrati in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Come potrei sentirmi rassicurato io a essere giudicato da un magistrato che ha un’idea politica opposta alla mia?”, ha aggiunto.