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Tennis: battuto O’ Connel, Sinner ai quarti a Miami

Tennis: battuto O’ Connel, Sinner ai quarti a MiamiRoma, 26 mar. (askanews) – Continua a vincere con quel che ha a disposizione in questo momento, che evidentemente è più che sufficiente. In più c’è anche il vento da governare per non smarrire la rotta verso la vittoria. Per il quarto anno di fila Jannik Sinner ha staccato il pass per i quarti di finale del “Miami Open”, secondo ATP Masters 1000 stagionale (combined con il quarto WTA 1000 del 2024) dotato di un montepremi di 8.995.555 che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida.


Il 22enne di Sesto Pusteria, n.3 Atp e secondo favorito del seeding, reduce dalla semifinale ad Indian Wells (dove ha perso contro Alcaraz, poi vincitore del titolo, il primo match di questo 2024 dopo 16 vittorie di fila), ha sconfitto per 64 63, in un’ora e 51 minuti di gioco, l’australiano Christopher O’Connell, n.66 ATP, diventando il primo tennista italiano con 10 quarti da “1000” all’attivo. Per il numero uno azzurro in questa stagione un bilancio di 19 successi in 20 partite disputate.

Napoli attacca: Acerbi non colpevole? Allora squalificate Juan Jesus

Napoli attacca: Acerbi non colpevole? Allora squalificate Juan JesusRoma, 26 mar. (askanews) – “Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la ‘giustizia’ sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente”. E’ il durissimo comunicato del Napoli dopo la decisione del giudice sportivo di non sanzionale Acerbi per le presunte frasi razziste pronunciate nei confronti del difensore del Napoli. “Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte…dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, “essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa”, nessuna decisione è stata assunta dalla “giustizia” sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione”.

La Nazionale di calcio negli Usa, il bilancio di Spalletti: “È stata un’ottima tournée”

La Nazionale di calcio negli Usa, il bilancio di Spalletti: “È stata un’ottima tournée”Roma, 25 mar. (askanews) – Centottanta minuti per sperimentare, poco meno di tre mesi per decidere chi portare in Germania. Le due amichevoli americane hanno offerto a Luciano Spalletti diversi spunti su cui riflettere e diverse notizie confortanti, dal feeling con il gol di Mateo Retegui all’esordio spumeggiante di Bellanova, fino alle buone prestazioni di chi, come Pellegrini e Zaniolo, negli ultimi tempi aveva giocato a singhiozzo in azzurro. Ma per il Ct, che con l’Ecuador ha conquistato la sua quinta vittoria in otto partite sulla panchina della Nazionale, ciò che più conta è aver visto un gruppo sempre unito anche nelle difficoltà: “Siamo sempre stati squadra – sottolinea – anche nella ripresa. Questa è la cosa fondamentale. Si è vista una buona interpretazione anche nel secondo tempo, ma poi siamo stati più sporchi. Nel primo tempo siamo stati più alti con il baricentro e potevamo anche fare altri gol, ma ci siamo comportati bene anche quando il pallino lo avevano loro”.


La settimana negli States si è chiusa nel migliore dei modi, con un’altra vittoria dopo il 2-1 nell’amichevole con il Venezuela: “Il bilancio è positivo. È stata un’ottima tournée: per la serietà dei ragazzi, per l’organizzazione perfetta da parte della Federazione, che ha fatto fronte a tante difficoltà, e per le risposte individuali dei giocatori. Le possibilità di lavoro non sono state moltissime, ma da gare di questo genere possiamo tirare fuori cose positive”.Dopo essersi perso il trionfo a EURO 2020 per un infortunio accusato all’ultimo allenamento prima dell’inizio del torneo, Lorenzo Pellegrini punta a giocare da protagonista il prossimo Campionato Europeo. Il capitano giallorosso, che dall’arrivo di De Rossi sulla panchina della Roma ha una media gol da attaccante, ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma, sbloccando subito la partita con una rete delle sue, la sesta in maglia azzurra: “Queste gare ci permettono di continuare il nostro percorso. Dobbiamo continuare a essere uniti come una famiglia verso l’Europeo. Mi aspetto tanto da me stesso, ma anche dai miei compagni. Siamo veramente un bel gruppo, fuori e dentro al campo. Continueremo a lavorare per toglierci delle soddisfazioni”. La settimana negli Stati Uniti è stata salutata con entusiasmo dai milioni di italiani che vivono negli States e che dopo 19 anni hanno potuto riabbracciare la Nazionale: “Siamo stati accolti benissimo, ci sembrava di giocare in casa, siamo contenti. Sono state due amichevole di livello, anche se diverse. In una Gigio ha parato un rigore subito, oggi invece l’abbiamo sbloccata dopo tre minuti”.


Con il nono gol in Nazionale, il primo della gestione Spalletti, Nicolò Barella ha raggiunto nella classifica dei cannonieri azzurri tre leggende del calcio italiano come Boninsegna, Cabrini e Francesco Totti. E ha festeggiato nel migliore dei modi la fascia da capitano al braccio: “Nel secondo tempo abbiamo sofferto troppo per quelle che sono le nostre qualità – ammette il centrocampista dell’Inter – ma nel finale mi sono regalato una gioia con le energie rimaste. A prescindere dal modulo per noi è un nuovo inizio. Stiamo prendendo le misure, ci sono sempre cose da migliorare. Stiamo creando un bel gruppo, fatto di ragazzi che vogliono aiutarsi l’uno con l’altro”.È durato solo 45′ l’esordio in Nazionale di Raoul Bellanova, uscito all’intervallo dopo aver sentito un leggero fastidio al pube. Ma è bastato il primo tempo al difensore del Torino, 79° giocatore granata a indossare la maglia azzurra, per confermare quanto di buono ha fatto vedere in campionato. Una, due, tre, quattro cavalcate sulla fascia, dimostrando ancora una volta di avere una marcia in più: “Sono contento per l’esordio e per la prestazione. Abbiamo fatto una grandissima partita, la vittoria è meritata. Quando vesti la maglia della Nazionale rappresenti un Paese intero, non esistono amichevoli. Scendiamo sempre in campo per vincere. Gli italiani presenti qui ci hanno dato grande supporto, siamo scesi in campo per loro”. La convocazione per l’Europeo da sogno è diventata un obiettivo concreto: “Cercherò sempre di dare il massimo con il Torino per guadagnarmi il posto”.


Il secondo debutto di giornata è stato quello di Guglielmo Vicario, che ha chiuso con un clean sheet la sua prima in Nazionale: “Raggiungo un traguardo che mi ero prefissato, sono contento di farlo con questo gruppo. È stata una bella giornata”. Dopo un primo tempo da spettatore, nella ripresa è stato chiamato in causa in un paio di occasioni, effettuando la parata più impegnativa sulla conclusione improvvisa di Plata: “Ci sono fasi diverse nella partita, bisogna star dentro anche alle sofferenze. Stiamo stati bravi a capire quando compattarci, ci sta subire un po gli avversari. Bisogna sapere come comportarsi in ogni occasione. Il mio obiettivo è cercare di migliorarsi giorno dopo giorno. Pretendo sempre il massimo da me stesso”. 

MotoGP, in Portogallo vince Jorge Martin. Bagnaia cade

MotoGP, in Portogallo vince Jorge Martin. Bagnaia cadeRoma, 24 mar. (askanews) – Jorge Martin conquista la vittoria nella gara lunga di Portimao, Gp del Portogallo, seconda prova del motomondiale, davanti a Enea Bastianini e a un super Pedro Acosta, al primo podio in MotoGP. Caduta per Bagnaia dopo un contatto con Marc Marquez mentre erano in lotta per la 5° posizione. Caduta anche per Maverick Vinales nel corso dell’ultimo giro:lo spagnolo ha rotto il cambio. Due giri da incubo gli ultimi due del Gran Premio portoghese. Bagnaia, Marquez e Vinales finiti tutti tra la sabbia, il cemento e la disperazione di un risultato buttato via. Tutto questo mentre Martin correva verso il traguardo sotto la bandiera a scacchi sventolata da Mourinho (“l’ho fatto spesso in Formula Uno, è la prima volta in MotoGP, ma quest’estate torno al calcio”, ha detto lo Special One). Il primo colpo di scena è arrivato al 23° passaggio: Bagnaia, che navigava a fatica in quinta posizione, superato da un formidabile Acosta, poi finito sul podio, si è scontrato con Marquez ed entrambi sono finiti nella ghiaia, fuori pista. Ci sarà da discutere sul contatto. Anche se a occhio è sembrato un incidente di gara, il contatto è finito nel mirino della direzione gara, ma alla fine non ci saranno sanzioni. Poi è un incolpevole Vinales a disperarsi per la rottura del cambio della sua Aprilia che gli ha negato un podio ormai certo. A questo punto gara ormai delineata con la meritatissima vittoria di Martin.

Lazio, il nuovo allenatore Tudor: non sono un sergente di ferro. Lotito: è la persona giusta

Lazio, il nuovo allenatore Tudor: non sono un sergente di ferro. Lotito: è la persona giustaRoma, 23 mar. (askanews) – “Se mi rivedo nel termine ‘sergente di ferro’? E’ una brutta descrizione. Come ha detto il presidente Lotito, serve un po’ di carota e un po’ bastone. Posso dire però che in quattro giorni qua non ho mai dovuto alzare la voce in allenamento”. E’ il giorno di Igor Tudor, nuovo allenatore della Lazio presentato oggi alla stampa. “La squadra mi ha lasciato buonissime impressioni – ha aggiunto – sono bravi ragazzi, con una cultura del lavoro per la quale va fatto onore a Sarri. Poi i ragazzi sanno che si può e si deve fare meglio, ma vedere tanta professionalità è un buon inizio. Per la mia esperienza, è più facile allenare in Italia che all’estero”.


Parlando di Sarri Tudor ha detto: “Stimo tanto Maurizio Sarri, ha fatto la storia con il suo calcio, anche per questo preferisco non commentare il passato. Le due punte possono essere un’opzione. Ogni allenatore deve adattarsi alle caratteristiche del gruppo che ha a disposizione”. Sui singoli: “Tutto il popolo laziale ama Immobile, è un ragazzo di cuore, ha voglia di dare il suo contributo. Mi piace il calcio offensivo, ma deve sempre esserci equilibrio. Luis Alberto è un giocatore forte, può agire da trequartista e mezzala ma anche regista se vogliamo essere super offensivi, è motivato. Con Guendouzi ho un ottimo rapporto, è un sanguigno, un vincente, vuole giocare tutte le gare, sono felice di ritrovarlo (43 partite insieme a Marsiglia, ndr), ha grande personalità, faremo belle cose insieme”. Di nuovo sulla chance di allenare i biancocelesti: “La Lazio è una squadra importante, si accetta perché è la Lazio”. E un aneddoto: “In passato c’era stato qualcosa con la Lazio quando ero calciatore, qui ha giocato un mio grande cioè ovvero Alen Boksic”. “Ho il piacere di essere qui perché ritenevo fosse fondamentale. La scelta dell’allenatore non è dettata dalla necessità ma è stata una scelta ponderata dopo un evento imprevisto e ho ritenuto che fosse la persona giusta per poter condurre la nostra squadra perché ha le caratteristiche idonee per far esprime al meglio i nostri giocatori sia in termini tattici che di stimolo al dare il 100% in un momento in cui la squadra ha avuto delle defaillance dovute a un problema di conoscenza e certezza dei propri mezzi e di concentrazione”. Così il presidente della Lazio Claudio Lotito nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore biancoceleste Igor Tudor.


“Penso che il mister sia la persona giusta sia sotto il profilo tattico che motivazionale – aggiunge Lotito -. La mia scelta è stata per partire con un progetto nuovo per rilanciare la squadra che ha tutte le potenzialità per potersi confrontare con tutti, come mi ha confermato lo stesso mister. Il mio rapporto con il mister non è nato prima delle dimissioni di Sarri. L’ho chiamato dopo aver fatto una valutazione e ho fatto una scelta convinta. Sono contento perché ho trovato una persona sana sia dal punto di vista morale che del comportamento. Se deve dire una cosa la dice, non ha retro pensieri”.

MotoGP, Bastianini stacca una fantastica pole position in Portogallo

MotoGP, Bastianini stacca una fantastica pole position in PortogalloRoma, 23 mar. (askanews) – Enea Bastianini conferma l’ottima forma già vista nelle prove del venerdì e stacca la pole position per il Gp del Portogallo in programma domani sul circuito di Portimao. Dopo la pioggia di giovedì la pista non ha permesso di attaccare il record del circuito, ma il crono di 1’37″706 ha permesso a “Bestia” di andare a prendersi una pole position che gli mancava dal Gran Premio d’Austria del 2022, oltre 500 giorni fa.


La Casa di Borgo Panigale quindi festeggia la sua 90° pole position nella classe regina, ma Maverick Vinales e l’Aprilia sono riusciti a negarle la possibilità di occupare tutta la prima fila. Proprio a tempo scaduto, infatti, il pilota di Roses ha sfoderato un gran giro, giocandosela sul filo dei millesimi con Bastianini in ogni settore, ma chiudendo con un gap di 82 sul traguardo. In prima fila c’è anche la Desmosedici GP24 di Jorge Martin, con il portacolori del Prima Pramac Racing che ha chiuso davanti al leader iridato Pecco Bagnaia, che si è dovuto accontentare del quarto tempo a 216 millesimi dal compagno di box. Tanta Ducati anche in seconda fila, perché Marco Bezzecchi ha quella della Pertamina Enduro VR46 in sesta posizione, dimostrando che piano piano sta sbocciando il feeling anche con quella GP23 che per ora gli era stata abbastanza indigesta. Quinto un redivivo Jack Miller.

MotoGP, Bagnaia: “Con la Gp24 più competitivi”

MotoGP, Bagnaia: “Con la Gp24 più competitivi”Roma, 21 mar. (askanews) – Lo scorso anno la difesa del titolo era iniziata proprio da Portimao per Pecco Bagnaia e non avrebbe potuto essere un avvio migliore, visto che il pilota della Ducati ha firmato una doppietta in Algarve. A distanza di 12 mesi, il due volte campione del mondo in carica arriva in Portogallo già da leader della classifica iridata, essendosi imposto nella gara inaugurale in Qatar. “Portimao è una delle mie piste preferite. Mi piacciono tantissimo i cambi di elevazione ed è un po’ un mix tra il Sachsenring ed il Mugello. Adoro guidare qui. L’anno scorso qui abbiamo avuto un inizio perfetto di stagione, come lo è stato quest’anno in Qatar. Quindi sono abbastanza fiducioso, perché penso che con la GP24 potremo essere ancora più competitivi in alcune parti della pista e non vedo l’ora di iniziare il weekend”, ha detto Bagnaia nella conferenza stampa che ha aperto il secondo round della stagione 2024.


Il weekend di Lusail ha un po’ ripercorso il copione della seconda parte del 2023, con un venerdì complicato, una Sprint in salita ed una gara domenicale praticamente perfetta. Secondo Pecco però si è arrivati a questa situazione in maniera molto differente. “In Qatar credo che non sia stata la stessa situazione dell’anno scorso, quando faticavo a trovare l’assetto al venerdì. Questa volta abbiamo avuto semplicemente dei problemi e non siamo riusciti a lavorare in modo normale. Credo che le regolazioni della moto possano fare la differenza su questa pista, ma meno rispetto ad altre. E’ più una questione del feeling che il pilota riesce a trovare sulla pista. Spero che domani tutto vada per il verso giusto per avere una buona giornata”.


Anche perché non ha nascosto che la Desmosedici GP24 sembra una moto nata per le sue caratteristiche a differenza dell’antenata: “Penso che sia migliore per il mio stile di guida, mi sono adattato piuttosto rapidamente, perché mi dà qualcosa che mi mancava sulla GP23. In termini di tempi sul giro non credo che ci sia una differenza enorme, è più una questione di sensazioni, perché quando fai il time attack i tempi sono simili”. “Nel 2022 sono partito ultimo e poi ho chiuso ottavo. Credo che sia una buona pista per i sorpassi, perché non ci sono tanti rettilinei lunghi, perché quando sei dietro a qualcuno è più difficile fermare la moto se c’è un rettilineo lungo. Penso che sia una buona pista per le battaglie, anche se i sorpassi non sono mai facili perché si lotta con i migliori piloti del mondo. Credo che sia anche una pista sulla quale il pilota può fare tanto la differenza, perché le curve sono piuttosto veloci e ce ne sono soltanto due o tre lente. Il pilota può fare la differenza con il feeling che ha all’ingresso delle curve veloci”.

Formula1, Leclerc: “Passo avanti evidente”

Formula1, Leclerc: “Passo avanti evidente”Roma, 21 mar. (askanews) – Per Charles Leclerc il GP di Australia deve servire a confermare le prestazioni che l’hanno portato sul podio in Arabia con la Ferrari: “Il passo avanti rispetto all’anno scorso è evidente e il fatto di trovare riscontri in linea con le nostre attese ci permette di muoverci in una direzione chiara: negli ultimi sei o sette mesi siamo la squadra che è migliorata di più ed è importante – la parola del monegasco -. Siamo ancora all’inseguimento della Red Bull, ci manca un po’ di prestazione soprattutto in gara, ma la macchina è costante e prevedibile: il gap in gara è di 4 decimi al giro, ma la squadra lavora bene, ha le idee molto chiare su cosa dover lavorare e questo mi dà fiducia di poter mettere loro pressione in stagione, ma ora il divario è ancora troppo ampio per poter pensare realisticamente a una vittoria. Fred Vasseur però è molto chiaro sulle direzioni da prendere dando delle priorità, e questo approccio sta dando i suoi frutti”.

Calcio, Juan Jesus: “Razzisti cervello piccolo, leggi più dure”

Calcio, Juan Jesus: “Razzisti cervello piccolo, leggi più dure”Roma, 20 mar. (askanews) – “Chi fa razzismo ha un cervello piccolo, bisogna essere forti, le leggi non vengono rispettate”. A dirlo è Juan Jesus, nel video pubblicato dai profili social del Napoli ma registrato – come si legge nei titoli in apertura del filmato – lo scorso 15 marzo, cioè due giorni prima della partita contro l’Inter e del caso con Acerbi. “Voices breaking silence – le voci rompono il silenzio – Napoli e Juan insieme contro ogni forma di razzismo” è il titolo del video, dove il difensore brasiliano incoraggia e consiglia un giovane attaccante dell’Under 15 del Napoli, Mohamed Seick Mane, vittima a sua volta di episodi di razzismo: “Purtroppo è una situazione che viviamo da tanto tempo – dice Juan Jesus -. C’è gente che dice che stiamo migliorando, ma le leggi non vengono rispettate. Noi siamo tutti uguali, bianchi, neri, gialli. Siamo fatti da Dio e, per come la credo io, abbiamo lo stesso compito, cioè vivere su questa terra. Non abbiamo differenze”.


Juan Jesus prosegue: “Negli stadi il razzismo ancora c’è. Dobbiamo crescere come esseri umani, visto che ci sono persone che non hanno ancora consapevolezza quanto questi atteggiamenti possano ferire. Abbiamo cuore, anima e cervello. Spero vengano fatte a breve leggi più forti per fermare tutto questo”. Poi il messaggio per Mohamed e tutti i giovani calciatori: “Chi fa razzismo ha un cervello piccolo, ma noi dobbiamo essere forti. Dentro di me so di essere perfetto per come Dio mi ha fatto e so di essere qui per il mio sogno di calciatore. Bisogna essere consapevoli di se stessi e – conclude Juan Jesus -, bisogna sempre dire di aver subito un atto di razzismo, all’allenatore o a qualche dirigente, poi loro possono fare altro”.