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Coldiretti: ora etichetta origine su tutti gli alimenti

Coldiretti: ora etichetta origine su tutti gli alimentiRoma, 14 apr. (askanews) – Con la maggioranza delle importazioni dalla Cina rappresentata da ortaggi e frutta semilavorati che finiscono per diventare prodotti italiani è importante tenere alta la guardia contro le frodi ma anche arrivare all’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti in commercio per tutelare consumatori e agricoltori. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente i dati diffusi dall’Agenzia delle Dogane e dei monopoli (Adm) alla vigilia delle celebrazioni della Giornata nazionale del Made in Italy, che ricorre il 15 aprile.



Secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, dalla Cina sono arrivati lo scorso anno prodotti per un valore di 871 milioni di euro. Il concentrato di pomodoro e gli altri ortaggi semilavorati sono i più diffusi. Al secondo posto c’è il pesce, davanti a preparazioni a base di frutta. Si tratta di ingredienti che finiscono spesso per diventare prodotti finiti spacciati per italiani approfittando della mancanza per molti cibi dell’obbligo dell’etichetta di origine. I rischi collegati alle importazioni da Pechino sono relativi anche alla presenza di possibili residui di antiparassitari vietati in Ue da decenni, micotossine, inquinanti ambientali da acque o terreni contaminati, migrazione e rilascio di sostanze tossiche da macchinari o contenitori non a norma. Inoltre, nel 2024 sono scoppiati 52 allarmi alimentari legati a prodotti provenienti dalla Cina, di cui molti di livello giudicato serio dal Rasff, il portale europeo per la sicurezza alimentare. Alcuni esempi sono la presenza di aflatossine oltre i limiti nelle noccioline, di norovirus nelle alghe congelate, di salmonella nel peperoncino.


Per Coldiretti è fondamentale garantire la piena trasparenza su quanto si mette nel piatto attraverso l’obbligo di indicare l’origine in etichetta su tutti gli alimenti in commercio, per questo ha lanciato in Europa una proposta di legge di iniziativa popolare con l’obiettivo di raggiungere un milione di firme. La misura renderebbe obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti i prodotti alimentari venduti nell’Unione Europea.