Da Regione Lazio incentivi fondo perduto per giovani agricoltori
Da Regione Lazio incentivi fondo perduto per giovani agricoltoriRoma, 7 dic. (askanews) – La Regione Lazio lancia un nuovo bando, offrendo contributi a fondo perduto per ottimizzare i processi produttivi dei frantoi e promuovere la riduzione dell’uso di energia. Il finanziamento prevede incentivi per sei milioni di euro e servirà a coprire il 55% del costo totale dell’investimento, con un aumento fino al 70% per i giovani agricoltori. L’olio extravergine di alta qualità sarà quini prodotto nel segno di una sostenibilità crescente grazie all’innovazione nei frantoi, che adotteranno fonti di energia rinnovabile, incluso il recupero degli scarti di produzione.
Il presidente dell’Uci-Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, spiega: “l’obiettivo chiave di questa nuova misura incentivante è promuovere l’ammodernamento dei frantoi esistenti, consentendo l’adozione di macchinari e tecnologie mirate a migliorare le performance ambientali nei processi di estrazione dell’olio extravergine di oliva. Un passo significativo verso la sostenibilità è rappresentato dal riutilizzo degli scarti e dei rifiuti per la produzione di energia, dimostrando l’impegno dell’industria nel perseguire pratiche più ecocompatibili. “Questo bando – aggiunge – dedica un’attenzione particolare ai giovani che desiderano lavorare nel settore agricolo. Nelle opportunità di investimento a fondo perduto, sono previste infatti percentuali più vantaggiose, con un contributo base del 55% dei costi ammissibili. Tuttavia, è importante sottolineare che per gli investimenti realizzati dai giovani agricoltori, ovvero coloro che rientrano nella fascia di età compresa tra i 18 e i 41 anni, questa percentuale viene ulteriormente elevata, raggiungendo un massimo del 70% per progetto, con un limite di 200.000 euro”.
“È fortemente auspicabile – conclude – che questo provvedimento sia inscritto in una strategia più ampia, mirata a stimolare il ritorno dei giovani al mondo dell’agricoltura, a contrastare l’abbandono del territorio, promuovendo la sostenibilità e l’innovazione nel settore”.