DYMA, in Sicilia la grande esercitazione antisommergibile Nato
DYMA, in Sicilia la grande esercitazione antisommergibile NatoMilano, 1 mar. (askanews) – Grandi manovre nel Mar Mediterraneo centrale con Dynamic Manta 2023 (Dyma), la grande esercitazione anisommergibile organizzata da Marcom, il comando marittimo alleato della Nato. Nella simulazione di guerra mezzi navali, sottomarini e aerei sono impegnati insieme per dare caccia o difendersi dai sommergibili.Al largo delle coste meridionali della Sicilia sono coinvolti cinque sottomarini, diversi aerei ed elicotteri della Marina Militare italiana e dieci navi da guerra, prevalentemente fregate antisommergibile, da nove paesi Nato.
Tra queste l’italiana “Carlo Margottini” comandata dal capitano di fregata, Giovanni Luca Melchiorre: “La Dynamic Manta è un esercitazione anti sommergibile che si svolge su base annuale ormai da dieci anni. E’ mirata ad accrescere le capacità delle unità dell’Alleanza atlantica nell’attività antisommergibile”.
“Le nostre fregate europee multimissione in configurazione antisommergibile sono all’avanguardia a livello mondiale con performance da parte dei nostri sensori molto spinte. Disponiamo di un sonar a scafo e di un Sonar a profondità variabile”, ha spiegato il comandante.
L’alta tecnologia, tuttavia, da sola non basta. Servono abilità, preparazione e addestramento continuo e coordinato, come accade con Dynamic Manta, per dover affrontare eventualmente un nemico reale, come ha spiegato il contro ammiraglio Stephen Mack, comandante della forza subacquea della componente marittima della Nato: “Sono esattamente le competenze su cui stiamo lavorando in team qui: gli aerei della pattuglia marittima, che forniscono una copertura di area molto ampia e possono muoversi ad alta velocità, le navi, che possono rimanere in missione per un lungo periodo e ospitare a bordo elicotteri, e persino i sottomarini, con a bordo siluri pesanti, che possono partecipare alle operazioni rimanendo inosservati”.
“Credo che sia una esercitazione estremamente realistica”, ha aggiunto l’alto ufficiale statunitense. Il quale, alla domanda su quanto sia reale una minaccia, alla luce del conflitto in Ucraina e della presenza di sottomarini russi nel Mediterraneo, ha risposto: “La minaccia è reale. La Nato è pronta. Questo è uno dei messaggi che vogliamo mandare. La Nato è in grado di integrarsi e operare ad un livello molto alto in tutte le 30 nazioni che fanno parte dell’Alleanza ed è quello che stiamo dimostrando qui oggi”.L’esercitazione coinvolge una task force VJTF, un “pool di forze in elevata prontezza”, che è stata implementata con la guerra in Ucraina.
Niente pirotecnici lanci di cannoni o siluri nell’esercitazione. Piuttosto un esteso “guardie e ladri” in mezzo al mare con azioni di ricerca o monitoraggio del sottomarino: una volta perso il contatto col battello, scatta il piano di ricerca assegnando dei settori di competenza a tutti i mezzi coinvolti per localizzare la posizione dell’obiettivo in movimento.C’è poi la spettacolare manovra winchex, il verricello calato da un elicottero sul sottomarino. E la “delfinata”, l’emersione di emergenza del sottomarino.L’esercitazione Dynamic Manta andrà avanti fino al 10 marzo con gli equipaggi pronti ad entrare in azione H24. Come se fosse tutto vero.
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