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Nel 2023 Chianti Classico cresce in valore spinto da tipologie premium

Nel 2023 Chianti Classico cresce in valore spinto da tipologie premiumFirenze, 15 feb. (askanews) – Nel 2023, anno in cui la produzione si dovrebbe attestare intorno ai 200mila hl contro i circa 260mila del 2022, il prezzo delle tre tipologie di vino Chianti Classico è aumentato in media del 7% rispetto al 2022 e del 13% sul 2021. Per quel che riguarda il prodotto imbottigliato, che ha visto un calo complessivo dell’11%, si conferma la forte presenza in volumi venduti e in valore delle tipologie “premium” Riserva e Gran Selezione che hanno rappresentato, congiuntamente, circa il 42% della produzione e il 54% del fatturato.



I dati sono stati diffusi in occasione dell’apertura della 31esima edizione della due giorni “Chianti Classico Collection” alla Stazione Leopolda di Firenze. Nell’anno in cui si celebra il centenario del Consorzio più antico d’Italia, la manifestazione segna un nuovo primato nel numero di produttori partecipanti: sono infatti 211 le aziende del Gallo Nero che presentano le loro ultime annate di Chianti Classico, Chianti Classico Riserva e Chianti Classico Gran Selezione. Dall’indagine effettuata dal Consorzio, risulta che le vendite dei vini dal 2020 al 2023 sono state superiori del 4% rispetto alla produzione del medesimo periodo, e si conferma che circa due terzi della produzione viene venduta nei primi tre mercati, sottolineando però che i vini del Gallo Nero sono distribuiti in oltre 160 Paesi in tutto il mondo. Il mercato domestico, il secondo per importanza per il Chianti Classico, è quello che è cresciuto maggiormente, assorbendo il 22% del prodotto venduto, con la Gran Selezione che registra un +14% sul 2021. Gli Stati Uniti, che nel 2022 avevano registrato un vero e proprio boom di vendite di Gallo Nero, si confermano ancora una volta al primo posto, con il 35% delle bottiglie. Segue il Canada (10%), con quasi un 50% in più in volumi e un +60% in valore di Gran Selezione, il Regno Unito (7%) e la Germania (6%).


Il Consorzio ha poi evidenziato l’exploit sul mercato svedese che, “grazie anche agli investimenti realizzati nell’ultimo biennio”, ha visto un +8% delle vendite in volumi e +12% in fatturato sull’anno precedente. Anche in questo caso, complice dell’aumento, è stata la tipologia Gran Selezione, che ha raddoppiato i volumi venduti rispetto al 2022.