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Scaroni (Enel): solo i salotti vedono la transizione energetica Ue

Scaroni (Enel): solo i salotti vedono la transizione energetica UeRoma, 4 apr. (askanews) – “Vedo conversazioni salottiere in cui si è convinti che la transizione energetica stia avvenendo: non sta avvenendo un bel niente”. Soprattutto in Europa, “che si è posta di obiettivi estremamente ambiziosi, prima un po’ tutti condividevano questi obiettivi, ora improvvisamente comincio a vedere delle incrinature qua e là”. Lo ha affermato il presidente di Enel, Paolo Scaroni, durante un dibattito a Sky Tg24 Economia.



“Nella storia dell’umanità abbiamo bruciato più carbone, più petrolio e più gas quest’anno, e le emissioni di CO2 sono al più alto livello mai fatto della storia. Significa – ha detto – che sulle rinnovabili non siamo nemmeno riusciti a compensare la crescita dei consumi. E abbiamo davanti a noi una montagna da scalare”. “Tanto per dare un dato – ha proseguito Scaroni – solo per raggiungere gli obiettivi della Cop28 per il 2030, quindi sto parlando da qui a sei anni, noi dovremmo investire in rinnovabili il triplo di quello che abbiamo investito nella storia del rinnovabili dal 2004 al 2022. Quindi abbiamo davanti a noi un enorme sforzo. Che è fattibile, che si può fare, ma che richiede un senso di urgenza, un senso di necessità, che vedo meno forte che nel passato”, ha avvertito.


Secondo Scaroni “i cittadini europei danno un segno, qualche senso di sofferenza, il sentiment è un po’ cambiato. Sono diventati più insofferenti di fronte ai temi ambientali e all’impatto dei temi ambientali sulle loro tasche. E quindi quella della transizione energetica è una partita ancora tutta da giocare, per quello che mi riguarda. E non parlo solo di agricoltori. E non ne farei nemmeno un tema politico, è un quadro un po’ variegato. Tutto questo mette a rischio gli obiettivi che noi ci siamo dati. Quindi se non entriamo con quel senso di urgenza, (se non ne facciamo) veramente una priorità, noi non arriveremo mai: qui apriamo un dibattito che vogliamo fare. Io resto ottimista perché poi magari le soluzioni vengono da sole. Però – ha concluso il presidente di Enel – il tema è molto complicato”.