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Si è aperta a Roma l’assemblea generale di “spiritsEUROPE”

Si è aperta a Roma l’assemblea generale di “spiritsEUROPE”Milano, 18 giu. (askanews) – Si è aperta oggi a Roma l’assemblea generale di “spiritsEUROPE”, l’associazione europea che rappresenta 31 associazioni nazionali e 11 imprese multinazionali che producono distillati. L’appuntamento annuale, quest’anno ospitato in Italia, si è aperto con il saluto della presidente di Federvini, Micaela Pallini, e del presidente di “spiritsEUROPE”, Ian McLernon.



Al centro dei lavori, temi quali la promozione del consumo responsabile, l’impegno per la sostenibilità, le azioni da adottare per contrastare l’insorgenza di politiche neo-proibizionistiche, la collaborazione con le autorità sanitarie. Di particolare rilevanza per questa edizione 2024, la presentazione dello Studio di impatto in collaborazione con Nomisma sul contributo economico e sociale dell’industria degli spiriti in Italia. “Si osserva con preoccupazione uno scenario sempre più caratterizzato da provvedimenti normativi unilaterali, da tensioni commerciali internazionali che gravano sulla libera circolazione delle merci, rischiando di compromettere la competitività di comparti produttivi come quello degli spiriti, molto importanti per l’economia europea” ha affermato Pallini, aggiungendo che “guardiamo con preoccupazione a nuove forme di proibizionismo che invece di affrontare il problema degli abusi attraverso la prevenzione e l’educazione dei consumatori, cercano scorciatoie in obblighi, divieti e fiscalità, leve notoriamente poco efficaci. Il futuro presenta molte ombre, il rischio di nuovi dazi è dietro l’angolo – ha proseguito la presidente di Federvini – e bisogna evitare che il nostro settore torni ad essere destinatario di ritorsioni per noi ingiustificate, come già avvenuto in passato. È cruciale – ha concluso – lavorare attivamente con la diplomazia europea per scongiurare possibili controversie commerciali”.


All’assemblea sono intervenuti il consigliere diplomatico del Masaf, Cesare Morbelli, e Paolo De Castro, mentre il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha fatto pervenire un suo messaggio di saluto nel quale ha ricordato come la filiera degli spiriti europea rappresenti uno dei settori di esportazione agroalimentare più preziosi che, attraverso 44 categorie di prodotti e 250 prodotti IG riconosciuti, racconta al mondo i valori e le tradizioni di un intero continente. Come evidenziato dai dati dell’Osservatorio Federvini, presentati da Nomisma al consesso, il settore italiano degli spiriti conta oggi ben 578 aziende che generano un giro d’affari di 4,8 mld di euro e un fatturato di 1,7 mld di euro in termini di esportazioni (il 3% della quota del food and beverage complessivo), impiegando direttamente oltre 6.200 lavoratori. Una produzione, quella italiana, fortemente orientata all’export che negli ultimi dieci anni ha segnato una crescita del 154%. La filiera degli spiriti italiana conta 35 prodotti a IG riconosciuta, che rappresentano il 14% del totale delle IG europee, dimostrando uno spiccato legame con i territori di riferimento, dato che l’82% delle forniture alimentari provengono da fornitori locali.


Durante i lavori, un’attenzione particolare è stata dedicata al tema della promozione del consumo responsabile di bevande alcoliche, che vede la componente di Federvini “tra le più attive” in seno a “spiritsEUROPE” con il progetto di sensibilizzazione “No binge – Comunicare il consumo responsabile”.