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Fazzolari: Trump più frizzante del previsto ma stare ai fatti

Fazzolari: Trump più frizzante del previsto ma stare ai fattiRoma, 28 feb. (askanews) – “Sono sorpreso, come un po’ tutti” dai primi giorni di questa seconda presidenza Trump, “non solo sull’aspetto diciamo scenografico delle dichiarazioni, insomma”, è un quadro “molto più frizzante di quello che avremmo immaginato”, ma “credo che in questa fase sia importante per tutti riuscire a fare le valutazioni solamente sugli atti concreti e non sulle dichiarazioni. In questa fase l’errore più grande che chiunque di noi può fare è quello di inseguire le dichiarazioni”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, intervistato da Bruno Vespa “a Forum in masseria”.


Sui dazi, ha proseguito Fazzolari, “aspettiamo di vedere che cosa accadrà concretamente. Adesso la cosa che preoccupa di più è l’annuncio di ieri di ipotesi di dazi per l’Europa del 25%. Andiamo a vedere in realtà quale sarà la dinamica che andrà a seguire a queste parole. Stati Uniti ed Europa sono legate da una serie di interessi anche commerciali, ma non solo, e quindi confido che si troverà un accordo di buon senso”.

A maggio a Milano la II edizione di NEXT per dar voce ai giovani del mondo

A maggio a Milano la II edizione di NEXT per dar voce ai giovani del mondoRoma, 28 feb. (askanews) – Si svolgerà dal 5 al 7 maggio la seconda edizione del NEXT Milan Forum – Empowering Future Leaders, l’iniziativa che porterà a Milano circa 1.000 giovani (20-35 anni) da oltre 60 Paesi del mondo che desiderano confrontarsi per dibattere sulle sfide globali e farsi promotori del cambiamento. L’iniziativa è promossa da ISPI, Bocconi e OECD con Deloitte nel ruolo di Official Knowledge Partner, impegnati nel mettere a disposizione le proprie competenze professionali e multidisciplinari.


Le giornate milanesi prevedono incontri aperti al pubblico presso l’Università Bocconi durante i quali i giovani avranno la possibilità di confrontarsi con personalità di alto livello, leader politici e massimi esperti per poi produrre loro idee sulle politiche al centro dell’agenda internazionale. Le sfide globali su cui si accenderanno i riflettori spaziano dai conflitti alle prospettive di crescita economica, dall’intelligenza artificiale alla disinformazione, dalla sostenibilità ai nuovi modelli di business. Il percorso sarà completato da workshop a porte chiuse che si terranno le mattine del 5, 6 e 7 maggio presso la sede dell’ISPI a Palazzo Clerici, dove si incontreranno tre diversi gruppi di Future Leaders (25-35 anni): i Think Tank Leaders, i Civil Servants e membri della società civile e i Business Leaders. Per questi ultimi il 6 maggio sono previsti incontri presso gli Uffici Deloitte durante i quali i partecipanti potranno accedere a contenuti specialistici e innovativi. I più giovani (Young Talents, 20-25 anni) saranno invece impegnati in una simulazione del G20. Grazie a un accordo con il Think20 sudafricano e il Think7 canadese (i due ‘engagement groups’ dei think tank mondiali del G20 e G7), le migliori idee di policy – elaborate e selezionate dai giovani stessi – verranno trasmesse ai leader del G20 e del G7. “L’obiettivo è ambizioso” secondo Paolo Magri, Presidente del Comitato Scientifico dell’ISPI. “Attraverso un percorso di due anni che prevede – oltre al Forum milanese – masterclass e workshop virtuali, miriamo a costruire una comunità globale di Future Leaders. Una sorta di ‘Davos dei giovani’, in cui proprio i giovani possano confrontarsi e far sentire la propria voce attraverso concrete idee di polic”.


“Siamo molto lieti di ospitare anche quest’anno la comunità dei future leaders di NEXT, della quale fanno parte anche gli studenti e i giovani Alumni Bocconi – segnala il Prof. Francesco Billari, Rettore dell’Università Bocconi -. Si confronteranno tra loro e con eminenti esperti su tematiche centrali per il nostro futuro quali la sicurezza, le prospettive di crescita economica, le sfide poste dall’intelligenza artificiale e dalla sostenibilità”. “In una fase storica caratterizzata da profonde incertezze sul futuro, l’iniziativa NEXT assume un valore ancora più strategico’, sottolinea Fabio Pompei, AD di Deloitte Italia. ‘Creare uno spazio di confronto aperto in cui i giovani possano interagire e proporre soluzioni concrete è essenziale per affrontare le sfide globali. Attraverso il nostro ruolo di Official Knowledge Partner contribuiremo attivamente a questo dialogo per aiutare i futuri leader a trasformare le loro idee in progetti capaci di generare un impatto positivo e duraturo”.


Il percorso di avvicinamento a NEXT 2025 vedrà la realizzazione di approfondimenti da parte dei tre organizzatori e di Deloitte che metteranno a disposizione contenuti proprietari specialistici e multidisciplinari. Il Forum, in lingua inglese, sarà aperto alla partecipazione dei media previa registrazione (entro il 2 maggio) all’indirizzo e-mail ufficiostampa@ispionline.it. Per ulteriori approfondimenti https://www.ispionline.it/en/next

Fazzolari: estendere a Kiev art. 5 Nato senza che entri

Fazzolari: estendere a Kiev art. 5 Nato senza che entriRoma, 28 feb. (askanews) – Sull’Ucraina “Giorgia Meloni suggerisce saggiamente di estendere le garanzie dell’articolo 5 nella Nato all’Ucraina senza farla entrare nella Nato”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, intervistato da Bruno Vespa “a Forum in masseria”.


“L’ingresso nella Nato – ha spiegato Fazzoalri – può essere reputato dalla Russia un atto ostile o di pericolo ai confini russi e questo è in parte vero, anche se non lo è pienamente perché la Nato è un’alleanza difensiva. Ma poniamo che questo sia il problema, estendere le garanzie di sicurezza ha solamente il vantaggio di dire che l’Ucraina non può essere attaccata e sotto questo aspetto sarebbe importante quello di porlo con forza perché sarebbe anche un modo di scoprire il bluff russo sulla questione delle garanzie ucraine”.

Conte: serve Europa più forte, mai subalterna a nessuno

Conte: serve Europa più forte, mai subalterna a nessunoRoma, 28 feb. (askanews) – “È un momento delicato per l’Europa, in un contesto internazionale di profonda crisi e continua evoluzione. Il tema non è quindi tanto è solo la chiamata alla piazza quanto la domanda, ineludibile: quale Europa vogliamo? Il M5s vuole una Europa più forte, che riesca a esprimere una leadership politica in linea con i valori dello stato di diritto e del multilateralismo. Un’Europa che non sia mai subalterna a nessuno, neppure ai suoi storici alleati. Vogliamo l’Europa del Next Generation EU, che ha risposto in maniera solidale e mutualistica all’emergenza pandemica, vogliamo un’Europa che investa nell’istruzione, nel capitale umano, nella sanità e contro il carovita – non certo l’Europa tutta protesa a realizzare una ‘transizione militare’”. Così Giuseppe Conte, leader M5s, raggiunto dai cronisti in serata nei pressi della sua abitazione.

Johnson & Johnson: studenti in visita allo stabilimento di Latina

Johnson & Johnson: studenti in visita allo stabilimento di Latina

Roma, 28 feb. (askanews) – Il valore dell’innovazione nella produzione farmaceutica e il ruolo dei giovani nella medicina del futuro. Intorno a questi temi si è svolto l’evento presso lo stabilimento Johnson & Johnson Innovative Medicine di Latina, insieme a oltre 60 ragazzi dell’I.I.S. Galilei-Sani e dell’I.I.S. San Benedetto di Latina, che hanno scoperto il processo di produzione dei farmaci insieme agli esperti dell’azienda.


L’iniziativa è parte della V edizione di Fattore J, il progetto promosso da Johnson & Johnson e da Fondazione Mondo Digitale ETS per avvicinare i giovani al futuro della salute e si inserisce in una serie di iniziative promosse dall’azienda nel mese del World Cancer Day per mettere in luce il ruolo cruciale dell’innovazione nella cura e prevenzione delle malattie oncologiche. E i giovani di Latina si sono dimostrati pronti ad accogliere l’innovazione. Secondo un sondaggio condotto da Fondazione Mondo Digitale sugli studenti partecipanti, infatti, saranno proprio la medicina (72%) e la ricerca scientifica (67%) i settori che beneficeranno maggiormente dall’impatto dell’intelligenza artificiale, consentendo alla sanità di diventare più efficace (56%), rapida (54%) e organizzata (54%). Anche rispetto alle sfide dell’oncologia gli studenti ritengono che l’AI avrà un ruolo importante, soprattutto nel monitoraggio continuo e in tempo reale dei pazienti (48%), nella prevenzione (41%) e nell’accelerazione dello sviluppo di nuove molecole terapeutiche e trattamenti personalizzati (41%).


L’incontro, aperto dal Sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha visto inoltre un momento di dialogo tra i rappresentanti delle istituzioni, del terzo settore e dell’industria, per un confronto su come il sistema possa fare squadra per far sì che i giovani siano protagonisti attivi del cambiamento nel mondo della salute e della ricerca. Sono intervenuti: Jorge Lopez, General Manager dello stabilimento Johnson & Johnson Innovative Medicine di Latina, Simona Mulè, Consigliere del Comune di Latina e Vicecoordinatrice Consulta delle Donne ANCI Lazio, Paolo Forzan, Presidente di AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) sezione di Latina, Mirta Michilli, Direttrice Generale di Fondazione Mondo Digitale ETS e Monica Gibellini, Government Affairs, Policy & Patient Engagement Director di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia. ‘Il Comune di Latina è orgoglioso di avere nel proprio territorio una realtà all’avanguardia come Johnson & Johnson, che si distingue non solo per l’innovazione nel settore farmaceutico, ma anche per l’attenzione rivolta alle nuove generazioni. L’incontro di oggi ne è una dimostrazione concreta: un momento di dialogo e confronto che permette ai giovani di avvicinarsi al mondo della scienza e dell’industria, comprendendone le potenzialità e le opportunità’, ha dichiarato il Sindaco di Latina Matilde Celentano.


‘Un approccio perfettamente in linea con la visione dell’amministrazione comunale, che ha avviato un percorso strategico finalizzato a creare opportunità per le future generazioni sia nel campo delle scienze della vita che in altri ambiti per lo sviluppo del territorio. Ne sono un esempio l’istituzione di borse di studio per start-up innovative e la concessione di nuovi spazi alla Sapienza, il più grande Ateneo d’Europa, presente nel nostro territorio da 34 anni’. ‘Investire nelle discipline STEM significa creare opportunità concrete per lo sviluppo del territorio e per la crescita dell’intera società. In questo contesto, le istituzioni locali giocano un ruolo strategico: attraverso politiche di supporto e il rafforzamento del dialogo tra aziende, scuole, università e realtà territoriali, possono contribuire a creare, e facilitare, un ecosistema inclusivo, capace di valorizzare il talento di tutti e offrire alle nuove generazioni le migliori opportunità di crescita e realizzazione professionale. Sono particolarmente lieta che Johnson & Johnson – una realtà globale che vanta però al contempo una forte presenza locale – abbia scelto di promuovere Fattore J qui a Latina coinvolgendo i nostri studenti. Grazie a progetti come questo, possiamo accompagnare le nuove generazioni nella scoperta di percorsi formativi e professionali strategici per il futuro della nostra comunità.’ – ha commentato Simona Mulè, Consigliere del Comune di Latina e Vicecoordinatrice Consulta delle Donne ANCI Lazio.


‘Lo stabilimento di Latina non è solo un fiore all’occhiello del tessuto produttivo di questo territorio, ma svolge un ruolo cruciale per la filiera globale dell’azienda. È da qui che, ogni anno, abbiamo la capacità di produrre 4 miliardi di farmaci, esportati in tutto il mondo’ ha dichiarato Jorge Lopez, General Manager dello stabilimento Johnson & Johnson di Latina. ‘Siamo entusiasti di aver accolto gli studenti delle scuole superiori locali, dando loro la possibilità di vedere da vicino il cuore dell’innovazione. Ci auguriamo che questa esperienza li abbia ispirati a immaginare un domani in cui, con passione e dedizione, possano contribuire a sviluppare la medicina del futuro e a fare la differenza nelle vite delle persone’. ‘Oggi, seppur a distanza per impegni d’Aula, ho avuto il piacere di partecipare all’incontro presso lo stabilimento di Johnson & Johnson di Latina, dove ho potuto condividere un messaggio chiaro: la prevenzione è la chiave per migliorare la salute della popolazione e rendere più efficiente il nostro sistema sanitario’, ha detto Luciano Ciocchetti, Vicepresidente Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati. ‘Iniziative come Fattore J sono fondamentali per sensibilizzare i giovani, che possono diventare promotori di una cultura della prevenzione anche all’interno delle loro famiglie. Prevenire significa informare e adottare stili di vita sani, e su questo possiamo fare molto, a partire dall’educazione civica. Un ringraziamento a Johnson & Johnson per l’invito e un augurio ai ragazzi presenti: il futuro della prevenzione passa anche da voi!’. ‘AIL da oltre mezzo secolo è accanto ai pazienti e alle loro famiglie e sostiene da sempre la ricerca scientifica per offrire ai malati le migliori cure possibili. Solidarietà e accoglienza sono i cardini della nostra Associazione, 17.000 volontari lavorano ogni giorno per assicurare sostegno ai pazienti e ai loro cari, all’interno delle Case alloggio AIL, attraverso le cure domiciliari. AIL è attenta anche al mondo dell’educazione perché consapevole del ruolo della scuola nel contribuire a formare un sistema di valori nei giovani, elemento fondamentale nella costruzione della loro identità personale. Siamo lieti di aver preso parte all’incontro promosso oggi da Johnson & Johnson e Fondazione Mondo Digitale, un’opportunità per rendere i giovani più consapevoli dell’importanza dell’innovazione nella medicina, permettendo loro di vedere concretamente come questa possa fare la differenza nella vita delle persone’, ha dichiarato Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL. Mirta Michilli, direttrice generale di Fondazione Mondo Digitale ETS ha aggiunto: ‘Un sistema formativo efficace nasce dall’integrazione tra scuola, università, centri di ricerca e mondo del lavoro, perché è in questa interconnessione che gli studenti sviluppano competenze trasversali e una mentalità aperta all’innovazione e all’apprendimento continuo. Con Fattore J offriamo loro l’opportunità di entrare in contatto con realtà di eccellenza e di vivere esperienze immersive che li aiutano a comprendere il valore della ricerca scientifica. A Latina, inoltre, la comunità educante ha un ruolo strategico nella costruzione di un ecosistema innovativo di prossimità, capace di generare nuove opportunità per i giovani e per il territorio. Per una volta, anziché assistere alla fuga dei cervelli, vogliamo vederli arrivare: ci aspettiamo una fuga dei cervelli… verso Latina!’. ‘Affrontare le sfide della salute del futuro richiede un approccio sinergico in cui aziende, istituzioni, mondo accademico e terzo settore collaborino attivamente. Come Johnson & Johnson Innovative Medicine, crediamo che questa alleanza sia fondamentale per creare opportunità concrete per i giovani e favorire la crescita di nuove competenze nel settore scientifico e sanitario’ ha dichiarato Monica Gibellini, Government Affairs, Policy & Patient Engagement Director di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia. ‘Il confronto che abbiamo avuto oggi con le istituzioni e l’associazione pazienti AIL dimostra quanto sia strategico unire forze e risorse per ispirare le nuove generazioni e renderle protagoniste del cambiamento nel mondo della salute’. ‘In commissione Sanità del Senato siamo impegnati nel promuovere la salute mentale dei ragazzi a partire dalle scuole. L’obiettivo è quello di fornire ai giovani i giusti strumenti per prendersi cura del loro benessere mentale. L’iniziativa di oggi, promossa da J&J, azienda fortemente innovativa e impegnata anche nel campo della salute mentale, rappresenta un’importante occasione per avvicinare gli studenti al mondo delle aziende, rendendoli sempre più consapevoli e protagonisti del loro futuro. Invito i ragazzi a cogliere questa opportunità e auguro loro buona fortuna per il loro percorso!’ ha commentato la Senatrice Elena Murelli, Commissione Sanità del Senato. ‘I giovani sono il nostro futuro e il territorio di Latina, anche grazie alla presenza di realtà innovative come J&J, rappresenta un’eccellenza per il Paese. Un augurio a tutti e in bocca al lupo per il vostro futuro!’ ha dichiarato il Senatore Guido Liris, Commissione Bilancio del Senato. Lo stabilimento Johnson & Johnson di Latina è un sito all’avanguardia nel settore farmaceutico e un pilastro della catena di approvvigionamento globale dell’azienda. Specializzato in aree terapeutiche chiave come oncologia, neuroscienze, cardiovascolare e immunologia, il plant conta 700 dipendenti e vanta una produzione di oltre 4 miliardi di compresse ogni anno, di cui il 97% destinato all’esportazione. Grazie a un investimento da 125 milioni di euro recentemente annunciato per i prossimi 5 anni, lo stabilimento mira ad aumentare la capacità produttiva di oltre il 25%, con un impatto concreto e positivo su occupazione e competitività nella regione Lazio. Il plant è stato riconosciuto come Lighthouse Company (ovvero come uno dei siti più innovativi al mondo rispetto ai requisiti dell’Industria 4.0) dal World Economic Forum, un riconoscimento dell’impegno dell’azienda per l’innovazione sostenibile.

Malattia di Huntington, LIRH: febbraio viaggio conoscenza per patologia rara

Malattia di Huntington, LIRH: febbraio viaggio conoscenza per patologia raraRoma, 28 feb. (askanews) – “La malattia di Huntington inizia in modo subdolo, si presenta con sintomi difficili da riconoscere, cambia a poco a poco le abilità e la personalità degli individui, induce la paura di poterla trasmettere ai propri figli. Fa sentire soli. Oggi però soli non lo siamo più, perché ci sentiamo parte di una rete che ci sostiene e a cui, a nostra volta, offriamo sostegno affinché la corretta presa in carico e la ricerca per migliorare la vita delle persone coinvolte diventino la normalità”. Questo è il messaggio espresso dai referenti regionali delle Associazioni LIRH Friuli-Venezia Giulia, LIRH Toscana, LIRH Umbria, LIRH Sardegna, LIRH Puglia e NOI Huntington, la rete dei ragazzi, nella Giornata delle malattie rare.


L’Huntington è causata da una mutazione genetica nota, è prevedibile attraverso un test generico ma non ancora prevenibile, anche se è soprattutto sulla prevenzione che si stanno concentrando gli sforzi della ricerca. Non esistono ancora trattamenti risolutivi, ma solo terapie sintomatiche. La malattia di Huntington riguarda circa 6.500 persone in Italia, cui si aggiungono circa 30.000 a rischio di ereditarla dal genitore affetto. Si tratta di una condizione di confine tra la neurologia e la psichiatria. “Il filo conduttore scelto per la Giornata Malattie Rare di quest’anno è stato la ricerca. È necessario – ha affermato Barbara D’Alessio, Presidente e Direttore Esecutivo della Fondazione LIRH – ottimizzare e incentivare le risorse a sostegno della ricerca sulle malattie rare, intesa a 360 gradi: terapeutica, riabilitativa, organizzativa. C’è bisogno di modelli di presa in carico adeguati. La comunità delle persone con malattia di Huntington chiede più competenza da parte del personale medico e sanitario, più attenzione e assistenza per tutto il nucleo familiare, percorsi di accompagnamento alla eventuale conoscenza del proprio status genetico attraverso il test, attività di ricerca da parte del team clinico”.


“Incoraggiamo chi è coinvolto dalla malattia di Huntington – sottolinea il prof Ferdinando Squitieri, neurologo, direttore scientifico della Fondazione LIRH – a partecipare agli studi clinici perché il loro contributo è fondamentale per il successo della ricerca. La Fondazione LIRH (Lega Italiana Ricerca Huntington) – ricorda Squitieri – si occupa di ricerca, assistenza e conoscenza sulla malattia di Huntington. Contribuisce ai principali programmi di ricerca internazionali e ha un team multidisciplinare a disposizione delle famiglie quotidianamente”.

Rottura Trump-Zelensky, il presidente Usa: torni quando pronto per la pace

Rottura Trump-Zelensky, il presidente Usa: torni quando pronto per la paceRoma, 28 feb. (askanews) – Da quasi accordo a rottura nel giro di mezz’ora: il colloquio fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale della Casa Bianca ha messo in scena uno spettacolo raramente testimoniato dalla diretta televisiva nella storia della diplomazia.


La lavata di capo di Trump – e del suo vice, JD Vance, in un ruolo inedito per un titolare della carica – a un Zelensky che non si aspettava un simile attacco, almeno dalle dichiarazioni precedenti all’incontro, ha portato alla mancata conferenza stampa finale fra i due Presidenti e alla mancata firma dell’accordo sulle terre rare – e, facile immaginare, alla piena soddisfazione di Mosca. “State giocando con la vita di milioni di persone, state giocando con il rischio di una Terza Guerra Mondiale”, ha detto Trump, accusando il leader ucraino di mancanza di rispetto. “O fate un accordo o noi ci chiamiamo fuori”. Poi il verdetto con una dichiarazione postata su Truth: “torni quando sarà pronto per la pace”.


Zelensky ha iniziato ricordando le violazioni degli accordi di Minsk da parte di Mosca e le responsabilità dell’invasione da parte di Vladimir Putin, sottindentendo di non potersi fidare del Cremlino – forse non la tattica diplomatica migliore con l’inquilino della Casa Bianca. Ma a innescare lo sconto vero e proprio è stato Vance, che ha definito “irrispettoso” il “venire nello Studio Ovale per cercare di litigare davanti ai media americani” e al tentativo di obiezione di Zelensky è intervenuto Trump a rincarare la dose: “State giocando con la vita di milioni di persone, state giocando con il rischio di una Terza Guerra Mondiale e quello che state facendo è molto irrispettoso nei confronti del Paese, questo Paese che vi ha sostenuto molto più di quanto molti sostengono che avrebbe dovuto”.


Trump non ha parlato di garanzie di sicurezza – aveva dichiarato poco prima dell’incontro che “non ne sarebbero servite mote una volta firmato un accordo” – ma ha messo Zelensky davanti a quella che la Casa Bianca considera la verità obbiettiva: “Il vostro Paese è in guai grossi, non state vincendo, non state vincendo questa guerra. Stiamo cercando di risolvere un problema: non diteci cosa dobbiamo fare perché non siete nella posizione di dettarlo”. “Il problema è che io vi ho dato il potere di mostrarti un duro, e non credo che lo saresti senza gli Stati Uniti, e la vostra gente è molto coraggiosa, ma o farete un accordo o ce ne tiriamo fuori, e se ne saremo fuori dovrete combattere. Non penso che sarà bello, combatterete ma non avete in mano le carte per farlo. Una volta firmato quell’accordo, sarete in una posizione molto migliore, ma non state dimostrando alcuna gratitudine, e questa non è una bella cosa”, ha concluso ribattendo di nuovo sul tasto dell’ingratitudine.


A questo punto il colloquio si è concluso: la delegazione ucraina ha lasciato la Casa Bianca senza rilasciare dichiarazioni, mentre Trump non ha perso tempo per lanciare un’ultima stilettata tramite Truth Social: “Abbiamo avuto un incontro molto significativo alla Casa Bianca oggi: abbiamo capito molte cose che non si sarebbero mai potute capire senza una conversazione sotto pressione. È incredibile quanto emerge attraverso l’emozione, e ho potuto stabilire che il Presidente

Crisi isolata per Papa Francesco, il quadro resta complesso

Crisi isolata per Papa Francesco, il quadro resta complessoCittà del Vaticano, 28 feb. (askanews) – Papa Francesco nel primo pomeriggio di oggi, “dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella, ha presentato una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio. Il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi”. E’ quanto riferisce il bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco, diffuso questa sera dalla Sala stampa della Santa Sede, giunto al suo quindicesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma.


“Il Santo Padre – prosegue la nota – è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche”. La prognosi, continua il bollettino medico, “permane pertanto ancora riservata”. Dopo la crisi respiratoria, Bergoglio “usa la ventilazione meccanica non invasiva” che ha permesso di “tornare ad uno scambio gassoso precedente alla crisi”. Una mascherina, riferiscono fonti vaticane, che il Papa sta usando “e che porta al momento con regolarità”. La stessa fonte precisa che si è trattato di una crisi respiratoria “che è stata diversa da quella di sabato scorso”.


Quello di Papa Francesco, pertanto, resta “un quadro clinico complesso” che non ha mai portato a far dichiarare ai medici “che è fuori pericolo”. Serviranno ora 24-48 ore, concludono le fonti vaticane, per “valutare se questo nuovo episodio ha avuto una incidenza sul quadro clinico complessivo e se ci sono stati peggioramenti”.

Papa, usa ventilazione meccanica non invasiva dopo nuova crisi

Papa, usa ventilazione meccanica non invasiva dopo nuova crisiCittà del Vaticano, 28 feb. (askanews) – Papa Francesco, dopo la crisi respiratoria di questo pomeriggio, “usa la ventilazione meccanica non invasiva” che ha permesso di “tornare ad uno scambio gassoso precedente alla crisi”. Lo riferiscono fonti vaticane dopo il bollettino medico di questa sera. Una mascherina che il Papa sta usando “e che porta al momento con regolarità”.


La stessa fonte precisa che si è trattato di una crisi respiratoria “che è stata diversa da quella di sabato scorso”.

Trump: “Zelensky irrispettoso, torni quando sarà pronto per la pace”

Trump: “Zelensky irrispettoso, torni quando sarà pronto per la pace”Roma, 28 feb. (askanews) – “Abbiamo avuto un incontro molto significativo alla Casa Bianca oggi: abbiamo capito molte cose che non si sarebbero mai potute capire senza una conversazione sotto pressione. È incredibile quanto emerge attraverso l’emozione, e ho potuto stabilire che il Presidente