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Gli avventurieri di Pechino Express di nuovo in viaggio

Gli avventurieri di Pechino Express di nuovo in viaggioMilano, 6 mar. (askanews) – Le coppie hanno già gli zaini in spalla e sono pronte a partire: da giovedì 9 marzo, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, al via la nuova edizione di Pechino Express, alla sua seconda edizione targata Sky.
L’avventura più affascinante e appassionante, show Sky Original realizzato da Banijay Italia, vedrà le coppie di quest’anno esplorare territori fantastici, insidiosi e sorprendenti e conoscere culture straordinarie ma lontane dalle proprie. L’itinerario di questa stagione si svilupperà – in dieci puntate – lungo “La via delle Indie”: la partenza sarà nella metropoli Mumbai, prima tappa di una rotta che porterà i concorrenti alla scoperta dell’India, sfaccettato ed enorme Paese del sud est asiatico, il secondo più popoloso al mondo, quindi di corsa verso il Borneo malese e infine in direzione Cambogia, dove il traguardo finale di questa edizione sarà posto nel fantastico scenario di Angkor, il sito archeologico più importante del Paese nonché uno dei più importanti e visitati del continente asiatico. A guidare i protagonisti dell’avventura di quest’anno i conduttori Costantino Della Gherardesca ed Enzo Miccio.
Ecco le coppie che compongono il cast: Giorgia Soleri e Federippi, a formare la coppia de “Le Attiviste”, quindi Alessandra Demichelis e Lara Picardi “Gli Avvocati”, Joe Bastianich e Andrea Belfiore “Gli Italo Americani”, Dario e Caterina Vergassola “Gli Ipocondriaci”, Martina Colombari e Achille Costacurta “Mamma e Figlio”, Federica Pellegrini e Matteo Giunta “I Novelli Sposi”, Carolina Stramare e Barbara Prezia “Le Mediterranee”, Salvatore Schillaci e Barbara Lombardo “I Siculi”, Maria Rosa Petolicchio e Andrea Di Piero “Gli Istruiti”.
Adrenalinica, carica di emozioni e appassionante, lungo la “Via delle Indie” la gara si svilupperà con un forte spirito di competizione tra le coppie in gara ma anche, in pieno stile “Pechino Express”, con l’enorme e impagabile stupore per la scoperta, con la gioia per la solidarietà (il premio finale è devoluto a sostegno di una ONG che opera con i suoi volontari nei paesi visitati da questa edizione) e con interazioni fortissime tra esseri umani lontani tra loro per cultura e abitudini ma capaci di collaborare e unirsi anche nelle condizioni più estreme.
Negli oltre 8mila km che compongono il percorso della gara, le coppie potranno contare su pochi elementi di base: solo uno zaino con una dotazione minima e 1 euro al giorno a persona in valuta locale. A fare la differenza, la resistenza fisica e psicologica, l’abilità e l’intraprendenza, lo spirito di adattamento e anche quello di sopravvivenza dei viaggiatori, pronti a vivere un’avventura che permetterà loro di scoprire e talvolta ad affrontare abitudini, tradizioni, cibi e usanze locali, superando prove che chilometro dopo chilometro li condurranno fino al traguardo con la bandiera di “Pechino Express”, tappa dopo tappa verso la finalissima.
Un viaggio che per tutti sarà una continua scoperta, per gli occhi e per l’anima: l’esplorazione dei territori e la ricerca di ospitalità presso le popolazioni locali obbligheranno tutti i viaggiatori di “Pechino Express” a vivere secondo lo stile di vita locale e ad adattarsi a usanze impensabili, cosa che potrebbe far scoprire aspetti di sé impensabili.
Il nuovo viaggio di “Pechino Express” è al via da giovedì 9 marzo alle 21:15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go.
L’avventura di questa edizione di “Pechino Express” – al via da giovedì 9 marzo alle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go – ha fatto percorrere oltre 8mila km durante i 37 giorni di riprese, per un totale di oltre 3500 ore e 13mila ore di montaggio. La troupe era composta da 120 persone (oltre a due medici) con 20 camere grazie alle quali sono stati realizzati circa 40 terabyte di girato totale (di questi, 500 gigabyte grazie ai tre droni usati durante l’itinerario). Per garantire la sicurezza di tutte le persone coinvolte, durante il viaggio, registrato lo scorso autunno, è stato rispettato un rigido protocollo COVID, definito per il programma secondo le norme vigenti al momento della registrazione. In questa stagione “Pechino Express” arriva nel cuore dell’Asia, in tre territori ricchi di culture antichissime e scenari avventurosi: India, Borneo malese e Cambogia. Sono luoghi in cui la spiritualità orientale si intreccia alla natura selvaggia, dove la giungla convive con le rovine di regni passati e le città del presente, in cui gli uomini hanno sviluppato usi e modalità di vita unici per condurre la propria esistenza. La rotta dei viaggiatori partirà in India, dalla giungla urbana di Mumbai, la città con più densità di popolazione al mondo, per poi attraversare il cuore del “sub-continente”, svelandone i mille contrasti, fra riti sacri, spezie, colori e singolari usanze di vita quotidiana, fino allo splendido scenario delle backwaters del Kerala; si tufferà poi nella natura selvaggia del Borneo malese, fra specie animali uniche al mondo e culture antiche fatte ancora oggi di misteriosi rituali; infine raggiungerà la Cambogia, dove fra la maestosità della capitale Phnom Penh, adagiata lungo il fiume Mekong, e i territori interni costellati di villaggi e foreste dall’atmosfera magica e sospesa, si concluderà nel fantastico scenario di Angkor, sito archeologico famoso in tutto il mondo, luogo ideale per rappresentare quel miscuglio di natura selvaggia, fascino orientale e culture antiche e moderne che accompagnerà tutto il percorso di questa edizione.

Caradonna: i professionisti risorsa vitale per rilancio del Paese

Caradonna: i professionisti risorsa vitale per rilancio del PaeseMilano, 6 mar. (askanews) – “Vincolare le imprese che usufruiscono di benefici a supporto della loro attività l’obbligo di essere affiancati da un professionista in un percorso che conduca a un loro rafforzamento in termini di adeguatezza dell’assetto economico, organizzativo e finanziario. in questo modo si darebbe una maggiore solidità a tutto il tessuto economico e, quindi, anche a quello sociale”. E’ la proposta che Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano ha lanciato nel corso del convegno “Ripresa economica e crescita sociale: un’unica ricetta con tanti ingredienti” che si è tenuto oggi a Milano nell’Aula Magna della Università Cattolica: evento organizzato dai commercialisti milanesi in collaborazione con l’Università Cattolica, l’Ordine degli avvocati di Milano e dell’ANC (associazione nazionale commercialisti), con la partecipazione del Ministro Giancarlo Giorgetti. “Valorizzare, anche attraverso ruoli specifici codificati nelle norme, il compito che già svolgiamo noi professionisti di volano del cambiamento culturale e strutturale del nostro Paese – ha aggiunto la presidente – sono convinta che porterebbe maggiore efficacia alle azioni poste in essere da chi ci guida nel raggiungimento degli obiettivi di ripresa economica e crescita sociale che ci si è proposti”.
Il convegno ha ribadito la volontà del mondo dei professionisti di essere attori protagonisti nelle strategie di rlancio economico e sociale del paese.
“In un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, con molti cittadini e imprese provati dalle conseguenze della pandemia e della guerra, appare quanto mai importante che all’attenzione ad attivare le leve per una ripresa economica si affianchino politiche volte ad accrescere il benessere sociale – ha detto ancora Caradonna – È evidente che oggi vediamo un allargamento della forbice sociale e questo è l’effetto dei traumi economici subiti negli ultimi periodi. Invertire il processo non è facile poiché ancora oggi abbiamo un’inflazione indotta che colpisce le famiglie e le imprese, ma sono certa che il confronto costruttivo fra coloro che vivono la quotidianità del tessuto sociale, la politica e le istituzioni, sia il percorso migliore per superare questo momento. Il convegno di oggi ne è la dimostrazione”.
Nel corso dell’incontro è stata presentata una ricerca dell’Ordine di Milano su tutte le imprese attive con fatturato fra i 500.000 ed 5.000.000 di euro che hanno depositato il bilancio nel 2021. Di queste, circa la metà si trovano in comuni con meno di 30.000 abitanti con una media di numero di addetti inferiore a 10. “Credo che una politica efficace debba tener conto della peculiarità e delle caratteristiche del nostro Paese, caratterizzato in larga maggioranza da Comuni di piccole dimensioni e da imprese con un numero contenuto di dipendenti per singola unità – ha sottolineato la presidente Caradonna nel corso del suo intervento – la nostra ricerca ne è una conferma. Favorire l’aggregazione per coloro che sono in un contesto che lo consenta è strategico anche per incentivare l’internazionalizzazione, come ha di recente sottolineato il nostro Consiglio Nazionale, ma altrettanta attenzione va riservata alle imprese di prossimità che, per tipologia di prodotto o scelta strategica, decidono avere come mercato il nostro territorio. Sono realtà che nel complesso rivestono una grande rilevanza per il nostro Paese – specifica Caradonna – ma singolarmente sono fragili e, spesso, lasciate sole a combattere con un mercato finanziario che non li supporta e una burocrazia che li rallenta”.
Il convegno ha visto il apertura gli interventi del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, del Rettore Franco Anelli, del presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio ed del presidente dell’Ordine degli avvocati Antonino La Lumia.
Nel corso dei lavori il viceministro Maurizio Leo ha spiegato le linee che ispirano il lavori per la riforma fiscale, mentre la sottosegretaria al Mef, Lucia Albano si è confrontata sul tema delle poltiche di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico; mentre il capo di gabinetto del ministro dello Sporto e dei Giovani, Massimiliano Atelli è intervenuto sul tema della fiscalità ambientale.
Sul ruolo delle banche di credito cooperativo è intervenuto Giuseppe Maino, presidente di Banca ICCREA. “Fondamentale anche puntare sulla formazione – sottolinea il presidente dell’Unione Artigiani Marco Accornero – Tutte le stime concordano: che mancano già ora 700.000 dipendenti da inserire nelle imprese artigiane in Italia”. In questa direzione anche gli interventi dell’avvocato giuslavorista Gabriele Fava e della Professoressa Elena Beccalli, preside della Facoltà di scienze bancarie e assicurative dell’Unicatt di Milano, che si è soffermata anche sull’esigenza di un maggior controllo sulla qualità dei percorsi formativi.
Sui temi della necessità di una semplificazione anche a livello giuridico e di una attenzione anche alle problematiche dei piccoli comuni (che spesso non hanno le professionalità per cogliere le opportunità offerte dal PNRR) se ne sono occupati Corrado Ferriani, presidente della Commissione AGP ODCEC Milano e Paola Garlaschelli sindaco di Voghera. Lo sviluppo dei distretti come strumento di valorizzazione del “made in Italy” è stato analizzato dalla consigliera nazionale Eliana Quintili che ha delineato il progetto che sta avviando in questa area di delega.
Hanno partecipato ai lavori anche gli onorevoli Luciano D’Alfonso, Emiliano Fenu e Luigi Marattin e i presidenti dei tre maggiori sindacati UNGDCEC, ADC Nazionale e ANC Matteo De Lise, Maria Pia Nucera e Marco Cuchel. Infine le tematiche legate al contributo che la sussidiarietà e il terzo settore posso dare alla crescita sociale sono state analizzate da Giusi Cenedese del Centro Studi ANC e Dante Carrano direttore di Medici con l’Africa CUAMM. (nella foto: Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano)

Roberto Bolle torna a riaccendere Milano con OnDance

Roberto Bolle torna a riaccendere Milano con OnDanceMilano, 6 mar. (askanews) – È ormai quasi una festa comandata, l’appuntamento con OnDance, la grande festa della danza ideata e diretta da Roberto Bolle che ogni anno fa ballare tutta Milano e appassionati di danza provenienti da tutta Italia e, spesso da oltreconfine. Ora le date sono ufficiali dal 7 al 10 settembre del 2023. Programma e protagonisti sono ancora segreti, ma tutti conservano negli occhi le meraviglie dell’anno scorso dal Gala speciale al Castello Sforzesco, alle decine di openclass gratuite di tutti i generi di danza, agli incontri sulla danza, fino alla grande lezione alla sbarra di Piazza del Duomo cui hanno partecipato oltre 1600 ballerini di tutto il Paese, superando ogni record mondiale e le cui immagini sono rimbalzate ovunque, in Italia e all’estero. Mentre si attende il calendario delle attività, gli aspiranti ballerini possono iscriversi alla prima iniziativa di OnDance. Da venerdì 10 marzo a mercoledì 31 maggio 2023 verranno aperte le iscrizioni per le audizioni di accesso ai ricercatissimi WORKSHOP di OnDance: i migliori talenti selezionati avranno l’opportunità di studiare per una settimana con grandi maestri – tra cui lo stesso Roberto Bolle – e danzare davanti al pubblico di OnDance. I workshop prevedono una settimana di lezioni gratuite dal 4 al 10 settembre a Milano. Previste anche borse di studio per gli studenti migliori per proseguire i loro studi. Le audizioni si svolgeranno online per dare a tutti la possibilità di partecipare. Gli allievi dovranno condividere 3 brevi video in cui si presenteranno, mostreranno la loro tecnica e la propria passione per la danza.

Fotovoltaico, Eos Im firma progetti per oltre 400 milioni euro

Fotovoltaico, Eos Im firma progetti per oltre 400 milioni euroRoma, 6 mar. (askanews) – EOS Investment Management (EOS IM), gruppo internazionale indipendente specializzato nella gestione di fondi di investimento alternativi in economia reale con forte vocazione alla sostenibilità, annuncia di aver sottoscritto un contratto di acquisto di progetti di impianti di produzione di energia rinnovabile da fonte solare situati in Sardegna, Puglia e Sicilia. I progetti, con una potenza complessiva fino a 380 MW, sono in una fase molto avanzata dei rispettivi autorizzativi, parte dei quali sono attesi completarsi già nel corso del 2023.
L’accordo – informa una nota del gruppo – si svolgerà tramite il fondo EOS Energy Fund II S.C.A. SICAV-RAIF (noto come “EOS ReNewable Infrastructure Fund II”), è stato siglato con la piattaforma di investimenti in rinnovabili IPC, controllata dal Gruppo IGEFI. Il Gruppo IGEFI è un gruppo industriale italiano attivo nel settore delle costruzioni e dell’impiantistica per telecomunicazioni e settore energetico, nonché developer e investitore nei settori real estate ed energy. Il contratto prevede, tra l’altro, che le attività di progettazione e supporto allo sviluppo dei suddetti progetti siano seguite da IM Consulting S.r.l., società che conta su un team di 12 professionisti specializzati nello sviluppo di impianti alimentati da fonte rinnovabile, con un track record di oltre 500 MW autorizzati in Italia e all’attivo oltre 1 GWp di nuovi sviluppi.
IM Consulting è guidata dal CEO Iacopo Magrini che ha maturato oltre 15 anni di esperienza nel settore delle energie rinnovabili, ricoprendo incarichi di responsabilità tecnica e gestionale nello sviluppo, costruzione e conduzione di assets per la produzione di energia da fonti sostenibili.
“Questa acquisizione accresce ulteriormente il portafoglio del nostro secondo Fondo energy che vede oggi già oltre 200MW di assets operativi o in costruzione, e ci consolida come uno dei player indipendenti più dinamici della transizione energetica in Italia”, ha commentato Giuseppe La Loggia. “Siamo orgogliosi di continuare a giocare un ruolo di rilievo in una transizione che non solo conduce verso modelli di sviluppo più sostenibili per il clima e l’ambiente, ma che è anche in grado di rispondere concretamente alle impellenti esigenze di sicurezza energetica che richiedono significativi investimenti infrastrutturali. Per noi investire nelle infrastrutture rinnovabili significa creare concretamente e attivamente energia realizzando un ponte tra industria e finanza”, ha aggiunto Natalino Mongillo.

Leo: tempi maturi per una riforma strutturale del Fisco

Leo: tempi maturi per una riforma strutturale del FiscoMilano, 6 mar. (askanews) – Il fisco può essere una leva per accelerare la ripresa, per attivarla serve una riforma strutturale che riordini e in alcuni casi superi le attuali nome non più coerenti con i cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni. E’ il senso delle parole pronunciante dal viceministro per l’Economia Maurizio Leo nel corso del suo intervento all’incontro “Ripresa economica e crescita sociale: un’unica ricetta con molti ingredienti” organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano – presieduto da Marcella Caradonna – e che si è svolto in Cattolica.
“Stiamo cercando di cambiare l’impostazione del sistema tributario che oramai è datato: la vera riforma fu fatta negli anni 70, poi ci sono stati degli interventi manutentivi. Quello che vogliamo fare adesso è riordinare tutto il sistema tributario – ha detto il viceministro parlando a margine dell’incontro – Innanzitutto vogliamo rendere il nostro ordinamento coerente con quelle che sono le regole dell’Unione europea e internazionali. E poi intervenire sui singoli tributi: l’Irpef, l’Ires, l’Iva; ma anche gli altri tributi minori, alcuni dei quali si possono anche eliminare. E poi intervenire anche sui procedimenti di accertamento. Bisogna cambiare il rapporto tra fisco e contribuente. Bisogna semplificare e cercare di ridurre ilil tax gap che c’è stato dagli anni 2000 ad oggi e che si è attestato tra i 75 e i 100 miliardi. Una cosa del genere non è pensabile, bisogna ridurlo in una logica di collaborazione fisco-contribuente”.
Ma il fisco come leva delle ripresa – ha poi aggiunto il ministro – deve prevedere anche dei meccanismi che stimolino le imprese a creare occupazione e innovazione. “La riforma deve essere inquadrata anche con incentivi alle imprese per le assunzioni – ha spiegato Leo – Per esempio ridurre la tassazione dell’Ires laddove l’impresa assuma chi percepiva il reddito di cittadinanza, ultra cinquantenni, donne. O che facci investimenti innovativi come il 4.0, il patent box, e la ricerca e sviluppo. Quindi ridurre le tasse per creare nuova occupazione e fare investimenti”.
Il ministro ha poi confermato che la legge delega sulla riforma del fisco sarà presentata entro metà marzo in Consiglio dei ministri. E che è allo studio la riduzione delle aliquote. “Dovremo vedere come coordinare la riduzione delle aliquote con la revisione delle tax expenditures – ha confermato il viceministro – Abbiamo circa 600 tax expenditure che cubano 156 miliardi, se si fa una revisione attenta si possono trovare le risorse per calibrare meglio le aliquote”.

“Il futuro dell’Occidente”, un incontro al Centro Studi Americani

“Il futuro dell’Occidente”, un incontro al Centro Studi AmericaniRoma, 6 mar. (askanews) – Il Centro Studi Americani e Aspen Institute Italia, in collaborazione con European Council on Foreign Relations e Ambasciata Usa in Italia, organizzano il Transatlantic Forum: the future of the West.
Il dibattito si svolgerà nel pomeriggio di oggi presso la sede del Centro Studi Americani in via Michelangelo Caetani 32, Roma. L’evento è aperto alla stampa ed è realizzato anche grazie al contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Partecipano tra gli altri Gianni De Gennaro, Presidente CSA, Giulio Tremonti, Presidente di Aspen Institute Italia, Shawn Crowley, Chargé d’Affaires, U.S. Embassy to Italy, Paula J. Dobriansky, former Under Secretary of State for Global Affairs, Kurt Volker, Distinguished Fellow, Center for European Policy Analysis; Founding Partner, American University of Kyiv, Hanna Halchenko, Consigliere dell’Ambasciata ucraina in Italia, Viktor Elbling, Ambasciatore della Germania in Italia e Ian Lesser, Vice President, German Marshall Fund of the United States.
Ad un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, le implicazioni globali del conflitto hanno portato all’ulteriore rafforzamento del ruolo della NATO e dell’Unione Europea nell’ambito dei rapporti transatlantici. Il dibattito affronterà le possibili ripercussioni e i futuri scenari interni ed esterni per l’Occidente sul lungo termine.

Turismo: dal 16 marzo la BMT per 3 giorni a Napoli

Turismo: dal 16 marzo la BMT per 3 giorni a NapoliNapoli, 6 mar. (askanews) – Prende forma il programma dell’edizione 2023 della Borsa Mediterranea del Turismo che si prepara ad aprire le porte per il 26esimo anno alla Mostra d’Oltremare di Napoli il 16, il 17 ed il 18 marzo. Tutti presenti nel polo fieristico di Fuorigrotta: dai tour operator alle compagnie aeree e di navigazione, dai giganti delle crociere agli enti del turismo internazionale e alle Regioni d’Italia, dagli hotel alle catene alberghiere. “La seconda partecipazione di ITA Airways alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli conferma – ha dichiarato Emiliana Limosani, Chief Commercial Officer di ITA Airways e CEO Volare – il nostro interesse all’ulteriore sviluppo della collaborazione commerciale con il Trade del Sud Italia al quale ITA Airways offre, oltre alla costante presenza e supporto di un team commerciale competente e dinamico, grandissime opportunità di business grazie alla capillare e rilevante offerta di collegamenti diretti e via Roma Fiumicino per l’Italia e il mondo. Il nostro Network, che ci porta ad esempio a operare fino a 22 voli giornalieri da Napoli a Roma Fiumicino e Milano Linate, è inoltre un potente abilitatore di attività ricettiva e di servizi per il turismo incoming. Per testimoniare e valorizzare il nostro investimento e la nostra naturale vocazione di vettore di riferimento di questo territorio ricco di straordinarie bellezze, quest’anno abbiamo deciso di far partire dal Sud Italia, proprio da Napoli, il road show ITA Airways di presentazione delle opportunità di crescita congiunta, dedicato alle aziende e alle agenzie di viaggio italiane che proseguirà con 5 ulteriori tappe a Roma, Venezia, Milano e nelle due principali isole italiane”.
Tra gli appuntamenti salienti della tre giorni napoletana la conferenza stampa organizzata dalla Regione Emilia-Romagna (giovedì 16 marzo alle 14:30 nella Sala Tirreno, padiglione 6) dal titolo “Il 2023 in sella dell’Emilia-Romagna, aspettando il Tour de France”. Per la prima volta in oltre un secolo di storia, infatti, la Grande Boucle nel 2024 prenderà il via dall’Italia, con ben tre tappe in Emilia-Romagna per 600 km complessivi (la prima, Firenze-Rimini, quindi Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino). È la consacrazione dell’impegno che la Regione da anni infonde nella bici e nel cicloturismo, e gli operatori sono già al lavoro per accogliere la carovana del Tour e le migliaia di appassionati che la seguiranno dal vivo. In attesa della Grand Départ Florence Émilie-Romagne 2024, sono tanti gli appuntamenti e le opportunità dedicati quest’anno agli amanti delle due ruote a pedali, dalle numerose Granfondo alle Ciclovie che attraversano la Regione collegandone le numerose meraviglie paesaggistiche e artistiche. Alla conferenza saranno presenti l’assessore Regionale al Turismo dell’Emilia-Romagna, Andrea Corsini, e il direttore di Apt Servizi Emilia-Romagna, Emanuele Burioni.
(segue)

Cryptoart e oncologia: al via “#Makeitvisible”

Cryptoart e oncologia: al via “#Makeitvisible”Roma, 6 mar. (askanews) – Affidarsi al linguaggio innovativo della cryptoart per sensibilizzare i più giovani su temi complessi come la prevenzione dei tumori e la ricerca scientifica in questa area. È da qui che parte #Makeitvisible” iniziativa digitale promossa da Amgen Italia, leader nelle biotecnologie farmaceutiche, in collaborazione con IED e con il patrocinio di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). Punto di intersezione tra la Cryptoart e l’Oncologia il codice identificativo; nella cryptoart il codice è la chiave d’accesso all’opera digitale Non Fungible Tokens (NFT), che la rende unica e non replicabile. Anche in Oncologia possiamo parlare di codice identificativo e ci riferiamo alla specifica mutazione genetica all’origine del tumore, che si può scoprire con diagnosi approfondite e avanzate e che permette ai pazienti di accedere a terapie mirate e più efficaci.
«Andiamo verso l’oncologia di precisione, che ci impone di scoprire la ‘carta d’identità’ del tumore che trattiamo ovvero la mutazione genetica all’origine, così da impostare terapie mirate e più efficaci», spiega Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia Università Politecnica delle Marche. È da qui che sono partiti i giovani illustratori dell’Istituto Europeo del Design per realizzare i propri lavori; attuali i temi che li hanno ispirati: dalle più avanzate tecniche per diagnosticare e combattere i tumori, ai riflessi che il cambiamento climatico ha sull’incidenza dei tumori e alla prevenzione da mettere in atto.
In particolare, ciò che ha ispirato i giovani dello IED sono le nuove possibilità di identificare i tumori, grazie alle più moderne tecniche diagnostiche, come ad esempio la biopsia liquida. “La biopsia liquida è un esame poco invasivo, perché basato sul semplice prelievo di sangue, dall’enorme potenziale diagnostico per decifrare quel “codice segreto” – lo stesso richiesto appunto dalle opere NFT – che apre la porta alle cure – sottolinea Berardi – . Considerando poi che il profilo biomolecolare può cambiare nel corso della malattia, la biopsia liquida, eseguita periodicamente, permette di cogliere la biodinamicità del tumore e mettere rapidamente in atto le contromosse”.
L’altro tema che ha ispirato gli illustratori di IED è la correlazione tra cambiamento climatico e incidenza dei tumori, tema per il quale le generazioni più giovani mostrano maggiore sensibilità e apertura. Anche al recente congresso europeo di oncologia Esmo (European Society For Medical Oncology) è stata molto seguita la relazione di alcuni ricercatori britannici sul ruolo giocato dall’inquinamento atmosferico nell’insorgenza di cancro al polmone in soggetti non fumatori. Interviene la professoressa Berardi: “Il rischio indotto dalla presenza di possibili agenti cancerogeni in determinati ambienti di lavoro è noto da tempo, ma in questo caso stiamo parlando dell’ambiente in cui viviamo e dell’aria che tutti respiriamo: studiare queste correlazioni per giocare d’anticipo nella prevenzione è una delle maggiori e inderogabili sfide future dell’oncologia e iniziative come queste che utilizzano codici di comunicazione innovativi, possono sensibilizzare anche le nuove generazioni a mettere in atto comportamenti virtuosi”.
“Crediamo nell’importanza di creare, sin dalle più giovani generazioni, la cultura dei corretti stili di vita, della prevenzione di patologie come, per esempio, quelle oncologiche e del valore del progresso scientifico – aggiunge Maria Luce Vegna, Direttore Medico di Amgen Italia – ecco perché con #makeitvisible abbiamo esplorato come il linguaggio originale e molto attuale della cryptoart possa raccontare i temi complessi legati alle patologie oncologiche da cui spesso si rifugge. Contaminando il linguaggio scientifico con i codici di quello artistico e digitale, vogliamo avvicinare i più giovani al mondo della Ricerca”.
L’iniziativa #makeitvisibile parte oggi e prosegue sulla rete: il sito nft-makeitvisible.com ospiterà i lavori digitali nell’apposita sezione. Nuove release verranno rilasciate in particolare il prossimo 7 aprile in occasione della Giornata mondiale della Salute e il prossimo 2 giugno, per l’apertura del Congresso ASCO 2023, il più grande congresso internazionale in ambito oncologico.

IIC Marsiglia: dal 16 marzo la personale di Marco Angelini

IIC Marsiglia: dal 16 marzo la personale di Marco AngeliniRoma, 6 mar. (askanews) – S’inaugura giovedì 16 marzo 2023 a Marsiglia l’esposizione personale dell’artista romano Marco Angelini, a cura di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci.
Il sodalizio artistico tra Angelini e Nidiaci prosegue in quanto l’artista e la curatrice vantano all’attivo diverse collaborazioni, in particolare le mostre personali dell’artista nel 2019 in collaborazione, rispettivamente, con l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia e con l’Istituto Italiano di Cultura di Algeri.
In questa occasione, la collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia si traduce nell’ospitare direttamente presso le sale espositive dell’Istituto le opere di Angelini, fungendo da habitat ideale delle stesse.
Il corpus di opere, composto per esattezza da 30 lavori ad acrilico su tela (che vedono, misto al colore, l’impiego ora di elementi seriali, ora della foglia oro) e 6 sculture a dimensione naturale, racconta le emozioni dell’artista sotto forma di ricordi che si intrecciano con quelle della storia e cultura marsigliese, intercettando idealmente delle trame emozionali come vere e proprie radici, diramazioni.
Marco Angelini è nato a Roma nel 1971, vive e lavora tra Roma e Varsavia.
Ha realizzato, dal 2006 ad oggi, varie mostre personali a Roma, Milano, Varsavia, Cracovia, Londra, Bratislava, Algeri, Santiago del Cile, Bologna e partecipato a collettive, presso spazi pubblici e gallerie private, a New York, Washington DC, Tel Aviv, Abu Dhabi, Varsavia, Zamosc, Stettino, Monaco di Baviera, Essen, Londra, Bruxelles, Roma, Lucca.
Le opere di Marco Angelini fanno parte di diverse collezioni private, tra cui quella della Fondazione Roma.
Laureato in Sociologia studia il fenomeno urbano ed è interessato alle culture e subculture che si creano nelle metropoli del mondo.
Le città sono lo scenario in cui le pulsioni inconsce sopravvivono interagendo con le nuove possibilità offerte dalla tecnologia, per questo esse diventano il nucleo e l’habitat ideale di tutti i paradossi e le contraddizioni umane.
La sua ricerca espressiva è dominata dalla materia. A volte i materiali diventano la superficie pittorica al posto della tela, altre volte diversi oggetti, spesso di riciclo, entrano a far parte dell’opera.
La forma astratta interpreta perfettamente la sua poetica fluida e mutevole che suggerisce l’esistenza di molteplici realtà.
Affronta diverse tematiche di ricerca: natura e tecnologia, tempo e memoria, dialogo interreligioso e dimensione del “sacro”, arte e scienza, energia e sostenibilità.
Così la curatrice della mostra Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci scrive nel testo critico del catalogo posto a corredo dell’esposizione: “Marsiglia possiede un centro storico rimasto lo scrigno di una certa anima popolare, crogiolo di culture. Tale capillarità è minuziosamente ma non didascalicamente descritta dalle tele toccate dal colore acrilico di Marco Angelini, artista sociologo di formazione, che, completamente scevre da forzature e obblighi interpretativi e adempiendo perfettamente alla logica astrattista, raccontano una commistione visiva e ideologica al contempo, la coesistenza e la coesione di culture e sottoculture differenti”.
“La capillarità è, per scientifica definizione, l’insieme di fenomeni dovuti alle interazioni fra le molecole di un liquido e un solido sulla loro superficie di separazione. Le forze in gioco che si manifestano in tale fenomeno sono la coesione, l’adesione e la tensione superficiale. Le campiture piatte di Angelini accolgono, divenendo habitat colorati, macchie che tendono alla circolarità benché informi, fluide, in un continuo divenire; questi elementi coabitano con elementi più netti, forme più precise, che rimandano ad un infinitesimo rapporto spazio-temporale tra macro e micro, tra la collettività e l’individuo, tra le collettività stesse e vicendevoli”.
L’esposizione sarà visitabile sino al 3 maggio 2023.

WWf: in Groenlandia 280 gigatonnellate di ghiaccio in meno l’anno

WWf: in Groenlandia 280 gigatonnellate di ghiaccio in meno l’annoRoma, 6 mar. (askanews) – Il Pianeta è sotto gli effetti del cambiamento climatico e, se lo sentiamo in maniera ormai evidente a casa nostra (con un aumento delle temperature medie di quasi 1,2 °C), nelle zone dei poli questo cambiamento si sta manifestando addirittura 3 volte più intensamente. Ogni anno in Groenlandia perdiamo circa 280 gigatonnellate di ghiaccio, che equivalgono alla dimensione di 50mila grandi piramidi egizie.
Per conoscere e comprendere l’entità della crisi climatica in atto, il WWF è andato proprio dove il riscaldamento globale manifesta in maniera più drammatica i suoi impatti. È nata così “Missione Artico”, spedizione esplorativa di un team di esperti lungo la costa orientale della Groenlandia e diventata un cortometraggio in 5 episodi (il primo episodio è stato pubblicato oggi sul canale YouTube del WWF Italia. Sarà online un episodio al giorno, il cortometraggio completo sarà visibile da venerdì 10 marzo) a testimonianza di come cambiano i luoghi più estremi della terra. È seguendo l’esperienza di questa missione esplorativa che si può veramente comprendere quanto il destino delle nostre vite e dei luoghi in cui abitiamo siano connessi tra loro e con le sorti del Pianeta.
“Missione Artico” è una spedizione esplorativa di testimonianza di come cambiano i luoghi più estremi della terra e, con essi, anche i luoghi più vicini a noi. Di quanto sia fondamentale fare qualcosa oggi, scegliendo di eliminare i combustibili fossili dalla nostra vita e avviando processi di adattamento verso un pianeta che ha intrapreso un cambiamento ormai inevitabile. Nel cortometraggio di 5 episodi è presente l’importante contributo dell’ESA (European Space Agency) che conferma sulle basi scientifiche fornite della precisione dei monitoraggi satellitari, quello che il WWF è andato a scoprire fisicamente e da qui la necessità che le istituzioni tengano sempre con grande importanza conto del contributo scientifico per la definizione delle giuste scelte per una transizione ecologica.
“I ghiacci artici hanno un ruolo cruciale negli equilibri climatici: contribuiscono alla formazione delle correnti marine e alla redistribuzione del calore tra Nord e Sud del Pianeta, impediscono, riflettendo il sole, che le acque marine si riscaldino troppo. Il veloce riscaldamento globale non lascia scampo a questa terra grande e fragile – racconta Isabella Pratesi, direttrice del programma di Conservazione del WWF Italia, al suo ritorno dalla Groenlandia -. Orsi e popolazioni indigene non hanno più ghiaccio dove cacciare, beluga, trichechi e narvali stanno migrando verso Nord in cerca di rifugi climatici dove sopravvivere e riprodursi, comunità umane stanno perdendo le loro certezze e il senso del vivere in uno dei luoghi più difficili e straordinari del mondo”.
Fra le testimonianze del video, girato e diretto da Claudia Amico, anche quelle dei cittadini di Ittoqqortormiit, dove tutte le abitudini di vita più tradizionali si stanno lentamente perdendo. Rischiamo di raggiungere presto un punto di non ritorno, – avverte il Wwf – se non facciamo qualcosa di incisivo oggi, entro il 2060 il ghiaccio marino estivo presente in Groenlandia sarà completamente scomparso e di conseguenza il livello degli oceani potrebbe innalzarsi di oltre 7 metri.