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Tag: Sanremo 2023

Onu: la guerra a Gaza ha portato la carestia con velocità incredibile

Onu: la guerra a Gaza ha portato la carestia con velocità incredibileRoma, 16 gen. (askanews) – La guerra di Israele a Gaza ha portato la carestia con “una velocità incredibile”, ha detto alla Cnn il responsabile dell’agenzia Onu per i Soccorsi, Martin Griffiths, avvertendo che centinaia di migliaia di palestinesi stanno morendo di fame nell’enclave assediata.

La “grande maggioranza” dei 400.000 abitanti di Gaza definiti dalle agenzie delle Nazioni Unite come a rischio di morte per fame “sono in realtà in condizioni di carestia, non solo a rischio di carestia”, ha precisato, sottolineando che la guerra di Gaza “ha portato la carestia con una velocità così incredibile in prima linea”. Griffiths ha detto che il lavoro per fornire aiuti umanitari ai 300.000 abitanti di Gaza che rimangono nel nord della Striscia continua ad essere una sfida. “Se non si può fare affidamento sulla deconflittualità delle vie di accesso delle persone bisognose, se non si può fare affidamento sul fatto che gli ospedali non vengano attaccati… se non si può fare affidamento sul fatto che le persone debbano spostarsi da un luogo di insicurezza a un altro luogo di insicurezza… questi sono i problemi relativi alle consegne di aiuti umanitari”, ha affermato. “Non è una questione del numero di camion che possono entrare”.

Le banche statali cinesi inaspriscono le restrizioni sui finanziamenti ai clienti russi

Le banche statali cinesi inaspriscono le restrizioni sui finanziamenti ai clienti russiMilano, 16 gen. (askanews) – Le banche statali cinesi stanno inasprendo i limiti sui finanziamenti ai clienti russi dopo che gli Stati Uniti hanno autorizzato sanzioni secondarie sulle società finanziarie straniere che aiutano lo sforzo bellico di Mosca in Ucraina, hanno detto fonti a conoscenza della questione secondo Bloomberg, che scrive proprio mentre gli incontri a Davos entrano nel vivo. Almeno due banche cinesi hanno iniziato a rivedere le loro attività in Russia nelle ultime settimane, concentrandosi sulle transazioni transfrontaliere.

Nelle ultime settimane almeno due banche hanno ordinato una revisione delle loro attività in Russia, concentrandosi sugli affari transfrontalieri, hanno riferito le fonti, chiedendo di non essere identificate per questioni personali, scrive l’agenzia, precisando che le banche romperanno i legami con i clienti soggetti alla lista delle sanzioni e smetteranno di fornire qualsiasi servizio finanziario all’industria militare russa, indipendentemente dalla valuta e dal luogo delle transazioni. Gli Stati Uniti hanno intensificato la battaglia finanziaria per frenare la macchina da guerra della Russia e di conseguenza le banche statali cinesi stanno rivedendo i legami dei loro clienti con la Russia.

Barilla taglia i prezzi dal 7 al 15% da febbraio fino a fine anno

Barilla taglia i prezzi dal 7 al 15% da febbraio fino a fine annoMilano, 16 gen. (askanews) – Dal mese di febbraio, Barilla annuncia che abbasserà i prezzi dei suoi prodotti dal 7% al 15%. La decisione, spiega in una nota l’azienda alimentare di Parma, avrà un impatto positivo sulla spesa alimentare di molti italiani che, sempre di più, fanno fatica ad arrivare a fine mese.

“Si tratta di una grande operazione – sottolinea l’azienda – che riguarderà non solo i famosi Spaghetti n. 5 ma gran parte dell’assortimento della pasta. Poi ci sono molti prodotti Mulino Bianco, biscotti, merendine, fette biscottate, pani. Ma anche alcuni articoli della Pavesi, come le Gocciole, brand di proprietà del gruppo”. La promozione durerà sino al 31 dicembre del 2024. “Si tratta – continua Barilla – di un’operazione straordinaria di riduzione dei prezzi di cessione ai clienti diretti e ai distributori”.

A partire dal mese di febbraio, Barilla promuoverà, sull’intero territorio nazionale, un’operazione straordinaria di riduzione dei prezzi di cessione ai clienti diretti/distributori su un significativo paniere di prodotti individuati tra i più rilevanti per milioni di famiglie. “Riteniamo – conclude Barilla – che questo ben rappresenti il forte senso di responsabilità con il quale la Barilla opera, da sempre, al fine di onorare e vedere confermata la fiducia che le persone e gli stakeholder di riferimento riconoscono, da 147 anni, all’impresa e ai suoi brand”.

I giornalisti pronti alla mobilitazione: no alla legge bavaglio

I giornalisti pronti alla mobilitazione: no alla legge bavaglioRoma, 16 gen. (askanews) – “Care lettrici, cari lettori, il 19 dicembre scorso la Camera dei deputati ha approvato una modifica al codice di procedura penale per vietare la pubblicazione delle ordinanze cautelari, integrali o per estratto, fino al termine dell’udienza preliminare. Il testo, presentato da Enrico Costa (Azione), è stato votato da tutto l’arco parlamentare, ad eccezione di M5S, Pd e Alleanza Verdi e Sinistra. Se anche il Senato dovesse approvare la norma, l’autonomia dei giornalisti sarebbe compressa”. Lo si legge in un appello del sindacato unitario dei giornalisti Fnsi, nel giorno dell’esame al Senato della legge di delegazione Ue dove alla Camera è stato introdotto lo stop fino all’udienza preliminare alla pubblicazione dei contenuti delle ordinanze di rinvio a giudizio e cautelari.

“Saremmo costretti – affermano i giornalisti- a essere meno precisi, analitici e verificabili nel racconto di un atto che è pubblico come la privazione della libertà personale, con il rischio di sapere molto poco fino all’udienza preliminare, diversi mesi o anni dopo il presunto reato. Solo due esempi di inchieste giornalistiche che hanno trovato, nella libertà di informare, ragioni per arrivare alla verità e dare giustizia: il caso di Stefano Cucchi, la vicenda della funivia precipitata dal Mottarone.Ne sarebbero danneggiati tutti: i cittadini che fruiscono le notizie, i magistrati, i legali di parte e chi è sottoposto alla misura cautelare”. “Dopo la riforma Cartabia sulla presunzione di innocenza, la pdl Balboni sulla diffamazione che prevede ammende smisurate, la stretta di Nordio sulle intercettazioni – denuncia il documento- questo è l’ultimo tentativo di minare la corretta informazione e si aggiunge a uno scenario reso sempre più fragile negli ultimi anni dall’aumento del precariato nel mondo del lavoro giornalistico con pezzi pagati pochi euro, dalle centinaia di stati di crisi con i quali gli editori hanno depauperato le redazioni e dal costante arretramento economico per un contratto ormai fermo da anni. Un giornalista libero è un giornalista che non ha bavagli, ma che è anche sicuro del proprio futuro lavorativo”.

“Respingiamo con forza – proseguono- il sottinteso che esiste dietro questa norma. I giornalisti raccontano e non inventano, non sono “manettari”, ma anzi contribuiscono a rendere vivo il campo della democrazia con il loro lavoro di controllo su ogni potere. E non agiamo nell’illegalità: siamo sottoposti a un insieme di regole penali, civili e regolamentari/ordinistiche che determinano la nostra professione”. Per la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, le Associazioni Regionali di Stampa e i Comitati di redazione, quindi, “questo è l’ennesimo bavaglio all’informazione, oltre che rappresentare un ulteriore squilibrio nel nostro sistema giuridico e costituzionale. Il testo approvato va al di là delle disposizioni europee e viola l’articolo 21 della Costituzione. L’amministrazione della giustizia in privato è sempre una sconfitta per la democrazia. Da qui la richiesta al Presidente della Repubblica Mattarella di non firmare una legge con una norma di questo tipo”.

“Diciamo no alla censura di Stato e siamo pronti a mobilitarci – conclude il documento- con tutta la categoria fino allo sciopero generale per rivendicare l’identità e la dignità della nostra professione, ma soprattutto il diritto di voi lettrici e lettori di avere una giusta e corretta informazione”.

Giornalisti pronti a mobilitazione: no a legge bavaglio,

Giornalisti pronti a mobilitazione: no a legge bavaglio,Roma, 16 gen. (askanews) – “Care lettrici, cari lettori, il 19 dicembre scorso la Camera dei deputati ha approvato una modifica al codice di procedura penale per vietare la pubblicazione delle ordinanze cautelari, integrali o per estratto, fino al termine dell’udienza preliminare. Il testo, presentato da Enrico Costa (Azione), è stato votato da tutto l’arco parlamentare, ad eccezione di M5S, Pd e Alleanza Verdi e Sinistra. Se anche il Senato dovesse approvare la norma, l’autonomia dei giornalisti sarebbe compressa”. Lo si legge in un appello del sindacato unitario dei giornalisti Fnsi, nel giorno dell’esame al Senato della legge di delegazione Ue dove alla Camera è stato introdotto lo stop fino all’udienza preliminare alla pubblicazione dei contenuti delle ordinanze di rinvio a giudizio e cautelari.

“Saremmo costretti – affermano i giornalisti- a essere meno precisi, analitici e verificabili nel racconto di un atto che è pubblico come la privazione della libertà personale, con il rischio di sapere molto poco fino all’udienza preliminare, diversi mesi o anni dopo il presunto reato. Solo due esempi di inchieste giornalistiche che hanno trovato, nella libertà di informare, ragioni per arrivare alla verità e dare giustizia: il caso di Stefano Cucchi, la vicenda della funivia precipitata dal Mottarone.Ne sarebbero danneggiati tutti: i cittadini che fruiscono le notizie, i magistrati, i legali di parte e chi è sottoposto alla misura cautelare”. “Dopo la riforma Cartabia sulla presunzione di innocenza, la pdl Balboni sulla diffamazione che prevede ammende smisurate, la stretta di Nordio sulle intercettazioni – denuncia il documento- questo è l’ultimo tentativo di minare la corretta informazione e si aggiunge a uno scenario reso sempre più fragile negli ultimi anni dall’aumento del precariato nel mondo del lavoro giornalistico con pezzi pagati pochi euro, dalle centinaia di stati di crisi con i quali gli editori hanno depauperato le redazioni e dal costante arretramento economico per un contratto ormai fermo da anni. Un giornalista libero è un giornalista che non ha bavagli, ma che è anche sicuro del proprio futuro lavorativo”.

“Respingiamo con forza – proseguono- il sottinteso che esiste dietro questa norma. I giornalisti raccontano e non inventano, non sono “manettari”, ma anzi contribuiscono a rendere vivo il campo della democrazia con il loro lavoro di controllo su ogni potere. E non agiamo nell’illegalità: siamo sottoposti a un insieme di regole penali, civili e regolamentari/ordinistiche che determinano la nostra professione”. Per la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, le Associazioni Regionali di Stampa e i Comitati di redazione, quindi, “questo è l’ennesimo bavaglio all’informazione, oltre che rappresentare un ulteriore squilibrio nel nostro sistema giuridico e costituzionale. Il testo approvato va al di là delle disposizioni europee e viola l’articolo 21 della Costituzione. L’amministrazione della giustizia in privato è sempre una sconfitta per la democrazia. Da qui la richiesta al Presidente della Repubblica Mattarella di non firmare una legge con una norma di questo tipo”.

“Diciamo no alla censura di Stato e siamo pronti a mobilitarci – conclude il documento- con tutta la categoria fino allo sciopero generale per rivendicare l’identità e la dignità della nostra professione, ma soprattutto il diritto di voi lettrici e lettori di avere una giusta e corretta informazione”.

Mosca ha sventato un attacco ucraino con 12 droni in due province russe

Mosca ha sventato un attacco ucraino con 12 droni in due province russeRoma, 16 gen. (askanews) – La Russia ha sventato questa notte un attacco con 12 droni in due province al confine con l’Ucraina, ha riferito il Ministero della Difesa russo, che classifica questi incidenti come attacchi terroristici.

“I mezzi della difesa aerea hanno distrutto cinque droni ucraini e ne hanno intercettati altri tre sulla provincia di Voronezh; quattro droni sono stati intercettati sulla provincia di Belgorod”, ha detto la Difesa, citata dalla Ria Novosti.

Usa 2024, Biden: Trump è il chiaro favorito tra i repubblicani

Usa 2024, Biden: Trump è il chiaro favorito tra i repubblicaniRoma, 16 gen. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha riconosciuto che il suo predecessore alla Casa Bianca, Donald Trump, si sta affermando come il chiaro favorito del fronte repubblicano per una candidatura in vista delle presidenzaili del 5 novembre.

“Sembra che Donald Trump abbia appena vinto l’Iowa. In questo momento è chiaramente il favorito dall’altra parte”, ha scritto Biden sul suo account X, dopo la notizia della vittoria del magnate repubblicano al caucus in Iowa. Il presidente ha esortato coloro che si oppongono all’”estremismo” di Trump a fare delle donazioni per la campagna elettorale democratica per la rielezione di Biden e della vicepresidente Kamala Harris.

Usa, Trump vince caucus in Iowa: “Ora uniamoci e raddrizziamo il mondo”

Usa, Trump vince caucus in Iowa: “Ora uniamoci e raddrizziamo il mondo”Roma, 16 gen. (askanews) – Dopo avere vinto il caucus dell’Iowa, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato in un discorso che è tempo che gli americani si uniscano e “raddrizzino il mondo”.

“Penso davvero che questo sia il momento in cui tutti nel nostro Paese si uniscano. Vogliamo unirci, che siate repubblicani, democratici, liberali o conservatori, sarebbe così bello se potessimo unirci e raddrizzare il mondo, risolvere i problemi e trovare soluzione a tutta la morte e la distruzione a cui stiamo assistendo”, ha detto Trump. Il magnate repubblicano si è anche congratulato con gli altri contendenti alla nomina repubblicana, il governatore della Florida Ron DeSantis, che secondo le proiezioni avrebbe conquistato il secondo posto, l’ex ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Nikki Haley e l’imprenditore Vivek Ramaswamy.

Secondo i risultati riportati dai principali quotidiani e network del Paese, Trump ha ricevuto il 51% dei voti, DeSantis si è piazzato al secondo posto con il 21% e Haley al terzo posto con il 19% delle preferenze. L’Iowa invierà 40 delegati alla Convention nazionale repubblicana, in programma dal 15 al 18 luglio a Milwaukee, nel Wisconsin. Alla convention voteranno complessivamente 2.500 persone. Per ottenere la nomina presidenziale del partito repubblicano, un candidato ha bisogno dei voti di 1.215 delegati.

Usa 2024, Cnn: Trump vince i caucus in Iowa

Usa 2024, Cnn: Trump vince i caucus in IowaRoma, 16 gen. (askanews) – L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha vinto i caucus dell’Iowa, secondo le proiezioni del network televisivo statunitense Cnn. In quella che è la prima tappa della corsa per la nomination del Partito repubblicano in vista delle elezioni presidenziali del 2024, i suoi rivali Nikki Haley, ex governatrice del South Carolina, e Ron DeSantis, governatore della Florida, combattono per il secondo posto. Al momento la Cnn attribuisce a Trump 16 delegati (sui 40 che in totale si possono ottenere in Iowa), 4 ciascuno ai due principali rivali, 16 ancora non assegnati.

M.O, attacco missilistico iraniano a Erbil: “Colpita base Mossad”

M.O, attacco missilistico iraniano a Erbil: “Colpita base Mossad”Roma, 15 gen. (askanews) – Un fitto bombardamento condotto con droni e missili ha colpito la città curda di Erbil in Iraq. L’aeroporto è stato chiuso al traffico aereo. A rivendicare l’attacco, citato fra gli altri dai quotidiani israeliani Haaretz e The Times of Israel, ma anche dall’account Twitter Iran Observer, è stato il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, secondo cui ad essere colpito sarebbe stato il quartier generale del Mossad, il servizio segreto israeliano, e basi del “terrorismo anti-iraniano”.