Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Terza edizione per l’Aperichristmas della Fondazione Bellincampi ETS

Terza edizione per l’Aperichristmas della Fondazione Bellincampi ETSRoma, 3 dic. (askanews) – Si è svolto oggi l’Aperichristmas 2023, l’atteso appuntamento della Fondazione Bellincampi ETS che, ormai giunto alla sua terza edizione, sta diventando una attesa tradizione.

Nell’accogliente location del “The Rome Hello Hostel” di Roma, in una bella giornata di sole, si sono ritrovati numerosissimi vecchi e nuovi amici per aggiornarsi e condividere i progetti che la Fondazione supporta con il contributo di tanti sostenitori tra cui il Centro Bellincampi-Casa Kim che ospita gratuitamente bambini malati con le relative madri da tutto il mondo, che necessitano di cure sanitarie ospedaliere; la Base “Camilla Pignatti” a Vallinfreda (RM), un rifugio immerso nel bosco a disposizione di comunità ed associazioni che si occupano di attività educative per i giovani di tutte le età; il bando per Gruppi Scout per sostenere esperienze educative e di servizio fuori dalla Regione di appartenenza. Un brindisi in compagnia per scambiarsi gli auguri e per allietare anche la consueta asta di beneficenza per la fondamentale raccolta fondi. Dalla Fondazione Bellincampi il grazie di cuore a tutti, soci e amici per la gradita, numerosa ed affettuosa partecipazione.

Golf, DP World Tour: Paratore 2°, Manassero 5° a Johannesburg

Golf, DP World Tour: Paratore 2°, Manassero 5° a JohannesburgRoma, 3 dic. (askanews) – Grande prova degli azzurri in Sudafrica dove Renato Paratore, Matteo Manassero e Francesco Laporta si sono classificati tra i top ten, i primi due sfiorando l’impresa, nell’Investec South African Open Championship, torneo giunto alla 113ª edizione e organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Sunshine Tour. Sul percorso del Blair Atholl Golf & Equestrian Estate (par 72), a Johannesburg, ha vinto il sudafricano Dean Burmester con 277 (70 74 65 68, -11) colpi e a segno per la seconda settimana consecutiva dopo aver firmato il precedente Joburg Open, doppietta che non si verifica dal 2015, autore l’inglese Andy Sullivan.

Paratore ha chiuso al secondo posto con 280 (69 71 70 70, -8), Manassero al quinto con 281 (68 68 73 72, -7) e Laporta al decimo con 282 (69 71 69 73, -6). Buona prestazione anche di Pavan, 17° con 284 (70 71 74 69, -4) Burmester, 34enne nato ad Harare nello Zimbabwe ma sudafricano a tutti gli effetti, alla 178ª presenza sul circuito continentale, ha conquistando il quarto titolo sul DP World Tour per un palmarès che ne conta sette sul circuito di casa, al netto dei tre che sono in combinata con quello continentale. Attualmente sulla LIV Golf, ha condotto il round conclusivo in 68 (-4) colpi con sei birdie, gli ultimi due nel finale decisivi, e due bogey, rimontando dalla quarta piazza. È stato gratificato con un assegno di 233.727 euro su un montepremi di circa 1.370.000 euro (1.500.000 dollari la cifra ufficiale). (segue)

Bufera su presidente Cop28: senza combustibili fossili si torna in caverne

Bufera su presidente Cop28: senza combustibili fossili si torna in caverneMilano, 3 dic. (askanews) – E’ polemica sulle parole del presidente della Cop28, il sultano Ahmed al Jaber, ministro dell’Industria degli Emirati arabi uniti e amministratore delegato della compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi Uniti, Adnoc. Come rivelano The Guardian e il Center for Climate Reporting, Al Jaber ha affermato che “non esiste alcuna scienza” secondo cui è necessaria l’eliminazione graduale dei combustibili fossili per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi. Al Jaber ha anche detto che l’eliminazione graduale dei combustibili fossili non consentirebbe lo sviluppo sostenibile “a meno che non si voglia riportare il mondo nelle caverne”.

Al Jaber ha fatto queste affermazioni rispondendo in modo irascibile alle domande di Mary Robinson, presidente del gruppo Elders ed ex inviato speciale delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico, durante un evento online in diretta il 21 novembre.

A Natale si potrà “volare” sui presepi delle Dolomiti lucane

A Natale si potrà “volare” sui presepi delle Dolomiti lucaneRoma, 3 dic. (askanews) – Babbo Natale e la Befana sono abituati a solcare il cielo a bordo di una slitta o a cavallo di una scopa, ma di certo non hanno provato mai l’emozione del Volo dell’Angelo. Forse non potranno farlo nemmeno quest’anno (o forse sì), ma turisti e appassionati sicuramente sì. Per la prima volta l’attrattore più adrenalinico della Basilicata – Il Volo dell’Angelo – a una trentina di chilometri da Potenza, città capoluogo, apre per le festività di dicembre e gennaio.

Si potrà volare – se le previsioni meteorologiche lo permetteranno – nei giorni 8-10; 27-31 dicembre; 5-7 gennaio 2024 dalle 9.30 alle 15.30 (info: www.volodellangelo.com). Una nuova opportunità per quanti amano l’avventura e il brivido. Rispetto ai mesi estivi servirà una giacca a vento, una sciarpa e pure un cappello sotto il caschetto, ma le emozioni sono assicurate proprio come durante la stagione calda. Lungo un chilometro e mezzo e sospesi a un massimo di seicento metri dal terreno, il filo d’acciaio che collega i due paesi – Pietrapertosa e Castelmezzano, inseriti entrambi nell’elenco dei “più belli d’Italia” fa volare le “creature alate” fino a 120 km all’ora.

Si ha così la possibilità di librarsi in un cielo terso che sovrasta i due borghi abbracciati alla roccia, con le case scavate nella pietra, che visti dall’alto sembrano dei Presepi Naturali. Intorno, gli scenari fiabeschi delle Piccole Dolomiti Lucane, con le loro forme plasmate nei millenni dagli agenti atmosferici che hanno meritato a queste montagne il paragone con i Monti Pallidi. Insomma anche un’idea regalo di Natale originale e ad alto tasso adrenalinico per sè stessi o per amici e parenti. I prezzi sono anche scontati: 40 euro il volo singolo e 70 euro il volo in coppia.

“Questa apertura straordinaria e fuori stagione è un esperimento che nasce dalla forte richiesta da parte di avventori e turisti e dalla necessità di destagionalizzare, con l’obiettivo di avere un attrattore permanente di turismo”, dice Donatello Caivano, amministratore unico del Consorzio Volo dell’Angelo. Una volta con i piedi per terra, il dono si completa vivendo un’immersione totale fra i vicoli lastricati e addobbati con luminarie, in un’atmosfera sospesa, quasi fuori dal tempo. Diverse le opere d’arte custodite nelle Chiese che si possono ammirare, come la Trinità (1630-1649) di Giovanni De Gregorio, detto Pietrafesa conservata nella Chiesa di Santa Maria dell’Olmo a Castelmezzano o gli affreschi di Giovanni Luce da Eboli nel Convento di San Francesco a Pietrapertosa.

E inoltre l’eccellenza della enogastronomia con piatti tipici della tradizione e assaggi di peperoni cruschi. Hotel e ristoranti hanno predisposto pacchetti speciali per godere di ponti e festività a prezzi speciali e non mancano eventi come concerti di musica in chiesa e mostre, per rendere queste giornate di fine e inizio anno davvero speciali.

Roma, al Teatro Olimpico dal 7 dicembre arriva “Lo Schiaccianoci”

Roma, al Teatro Olimpico dal 7 dicembre arriva “Lo Schiaccianoci”Roma, 3 dic. (askanews) – Non è Natale senza “Lo Schiaccianoci”, e il Balletto di Roma sale sul palco del Teatro Olimpico per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana dal 7 al 10 dicembre con una versione fresca e moderna del celebre balletto russo.

Sulla musica di Cajkovskij, la versione dell’originale classico natalizio rivisitata da Massimiliano Volpini, invita il pubblico a osservare la fiaba da un nuovo punto di vista, utilizzando il contrasto tra realtà e immaginario della storia di Dumas per rivelare le implicazioni e le conseguenze della multiforme società odierna. Una coreografia dinamica e innovativa, arricchita dalla partecipazione di Carola Puddu nel ruolo della Fata Confetto e dalla presenza di azioni di urban dance curate da Kevin Castillo, artisti di strada, che realizzeranno numeri d’illusionismo e acrobazie provenienti dall’antica arte circense. Nei ruoli principali, Giulia Strambini (Clara), Paolo Barbonaglia/Nicola Barbarossa (Il fuggitivo), Marcello Giovani (Drosselmeyer), Francesco Moro/Nicola Barbarossa (Fritz) e Alessio Di Traglia (Il re dei topi). Avvalendosi delle scene e i costumi di Erika Carretta, la rilettura di Volpini è uno stimolo “ecologico” a riflettere sulla condizione delle persone-rifiuto, sullo smarrimento d’identità sociale e sui mille volti del nostro “essere”. Alla ricca e festosa Casa Stahlbaum, ambientazione originale del primo atto, si sostituisce un’immaginaria periferia metropolitana abitata da senzatetto. Un imponente muro separa questa zona dal centro della città. Babbo Natale diviene, qui, un misterioso benefattore di quartiere e lo Schiaccianoci, il suo dono più atteso, rappresenta l’eroe, colui che ce l’ha fatta, ha superato le barriere della povertà per catapultarsi nelle meraviglie della ricchezza. Il secondo atto riaggancia ambientazioni e personaggi della tradizione, in un viaggio tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri. Da una scena di mattoni, crepe e graffiti si passa, improvvisamente, a un luogo incantato, fuori dal tempo. Ma il binomio realtà-sogno lascia spazio alla riflessione, lucida e poetica, sui risvolti terreni di una società contemporanea multiforme.

“Per chi fa parte del mondo del balletto, Lo Schiaccianoci è un titolo fondamentale – racconta Massimiliano Volpini – pensare a un nuovo modo di metterlo in scena senza tradirne la natura è molto difficile, ma sono contento dell’idea che abbiamo avuto di porre al centro i bambini, come fosse un racconto di Dickens, farli diventare ragazzi guerrieri, un po’ selvaggi ma pieni di fantasia. Sono stato molto fedele alla drammaturgia musicale e anche alla progressione narrativa: è cambiato il contesto, è stata tolta la parte più leziosa del racconto per concentrarci sull’evoluzione emotiva di Clara. Il primo atto è la parte più dickensiana, con i ragazzi che vivono per strada e s’inventano un Natale a modo loro, dove gli oggetti quotidiani diventano qualcos’altro, dove la fantasia va a completare tutto quello che manca. Il Re dei topi è diventato il capo delle milizie che danno la caccia al Fuggitivo, ovvero il Principe Schiaccianoci, scappato oltre il muro, dove c’è la parte ricca della città. Nel secondo atto rimane intatta la magia e, come da tradizione, siamo nei sogni di Clara, dove tutto è trasformato, grazie anche all’uso delle videoproiezioni e ai costumi fantasiosi e colorati. Ma nulla è fine a sé stesso, tutto segue un’idea precisa, è ciò che accade nella mente della protagonista nell’istante in cui il Fuggitivo la invita a seguirlo: è un fiume di emozioni che diventano fiocchi di neve e danze esotiche, per tornare poi alla realtà dove Clara non è più quella dell’inizio, ma è più consapevole, pronta finalmente a seguire il ragazzo dall’altra parte del muro”. “In questa nuova versione – conclude Volpini – abbiamo aggiunto elementi tecnici e artistici importanti, come la Fata confetto Carola Puddu, alter ego onirico di Clara, e i ragazzi della Urban K Company che, con le azioni coreografiche a cura di Kevin Castillo, aggiungono la forza e la freschezza della street dance. Tanti elementi diversi e attuali in questo spettacolo che, in fondo, racconta sempre la stessa magia”.

Disabilità, Abodi: un dovere far sì che sport sia davvero inclusivo

Disabilità, Abodi: un dovere far sì che sport sia davvero inclusivoRoma, 3 dic. (askanews) – “Una giornata meravigliosa, non soltanto perché è la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, ma perché qui (a ‘Sportintegra’, ndr) abbiamo fatto il pieno di sorrisi, abbracci, strette di mano, anche di impegni che mi sono assunto e che cercherò di portare avanti con la collega Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità. C’è voglia di fare, abbiamo il dovere di fare in modo che lo sport sia davvero inclusivo, accessibile, migliorando i luoghi, offrendo maggiori opportunità. Questi ragazzi, queste ragazze, hanno una forza strordinaria, la forza del sorriso, la forza della felicità nonostante quello che non hanno, mentre a volte noi siamo di tutt’altro segno, ci concentriamo sulle cose che non abbiamo, cerchiamo sempre un altro obiettivo rispetto all’apprezzamento di ciò che la vita ci concede. È una giornata importante non per quello che celebriamo oggi ma per i doveri di domani”. Lo ha detto il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, a margine di “Sportintegra – Festa dello sport integrato e inclusivo”, tenutasi a Roma presso il “CIP – Comitato Italiano Paralimpico”, manifestazione promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute, e organizzata da DreamCom.

Università Padova sospende lezioni per funerali di Giulia Cecchettin

Università Padova sospende lezioni per funerali di Giulia CecchettinRoma, 3 dic. (askanews) – In segno di lutto la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, ha disposto, per tutta la mattina del 5 dicembre fino alle 14, la sospensione delle lezioni e, per tutta la giornata, l’esposizione a mezz’asta delle bandiere. Lo riferisce una nota dell’Ateneo padovano, ricordando che la stessa giornata di martedì 5 dicembre, alle ore 11, nella Basilica di Santa Giustina si terranno i funerali di Giulia Cecchettin, “studentessa del nostro ateneo, vittima di un efferato femminicidio”, si legge nella nota.

La ragazza, brutalmente assassinata dall’ex fidanzato Filippo Turetta, si sarebbe dovuta laureare proprio all’Università di Padova, pochi giorni dopo la sua morte.

Sovranisti a Firenze, Salvini contro gli “inciuci” Ue: mai con la sinistra

Sovranisti a Firenze, Salvini contro gli “inciuci” Ue: mai con la sinistraFirenze, 3 dic. (askanews) – “No inciuci” alle prossime elezioni Europee, inciuci tra Popolari e Socialisti che “a leggere l’intervista di oggi di Paolo Gentiloni si stanno già preparando”, e se qualcuno nel centrodestra “preferisce la sinistra commette un errore incredibile”. Insomma, “Tajani sbaglia”. Imbarazzi per l’abbraccio che la Lega promuove con le destre estreme in Europa? No, nessuno. Matteo Salvini, “il capitano” come lo appellano gli ultra-conservatori rumeni, George Simion, ed austriaci, Harald Vilimsky, rievocando un epiteto che non si sentiva da un po, riunisce a Firenze i sovranisti di tutta Europa per la convention Free Europe.

L’evento, dove Salvini arriva mano nella mano con la fidanzata Francesca Verdini e al quale partecipa, seduto in prima fila, accanto al ministro, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, è organizzato dal gruppo Identità e Democrazia, che aspira, precisa il vice premier, “a diventare il terzo gruppo al Parlamento europeo”. In tre ore e passa di interventi, davanti a circa duemila persone, con i due big, Marine Le Pen e il neo vincitore delle elezioni in Olanda Geert Wilders che danno forfait e se la cavano con un video messaggio, Salvini ribadisce il messaggio agli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia – “in Ue mai con la sinistra” – ma offre anche rassicurazioni: a Firenze “non c’è un cantiere nero ma un’onda blu” che vuole cambiare il governo dell’Europa nel segno dei popoli. Insomma, osserva nel suo intervento, in Id “ci sono sfumature diverse, Identità e democrazia non è una caserma ma un’alleanza” e certi toni (e argomenti, soprattutto su migranti e Ucraina) degli ospiti non devono offuscare il fatto che “oggi sia una giornata storica, oggi può nascere il rinascimento dell’Europa”.

Certo c’è chi, tra gli ospiti, impersonifica “sfumature” piuttosto rilevanti come il rumeno George Simion, leader dell’estrema destra di Aur, che, proclamandosi difensore di “Dio”, cita Dante e parla dell’Europa attuale come di “un inferno” guidato da “pazzi e malati come Timmermans e Von der Leyen”. O l’esponente di Afd Tino Chrupalla – gli estremisti di destra tedeschi, filo-russi, con cui lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto di non volere avere nulla a che fare – che invita gli ucraini alla resa: “L’Ucraina non può vincere questa guerra, dovrebbero fermarla”. Kostadin Kostadinov, invece, leader di Revival, il partito ultranazionalista bulgaro, vede all’orizzonte questo scenario: “Stiamo invecchiando, morendo in Ue” e “ci fanno rimpiazzare da persone che vengono dall’Africa”. Imbarazzi per certe posizioni estreme, chiedono i giornalisti a Salvini prima dell’inizio dei lavori? Il ministro dice di non essere avvezzo a “fare filosofia” e di essere uno “pragmatico” e quindi, risponde, “a me crea imbarazzo un governo dell’Ue che fa favori alla Cina”, “distruggendo settori industriali e lasciando per strada milioni di lavoratori: questo è estremismo”.

Insomma, rilancia, “stiamo governando bene in Italia possiamo governare bene uniti in Europa, togliendo l’Europa dei tagli e dei vincoli e mettendo al centro il lavoro”, “sarebbe un peccato che qualcuno scegliesse la sinistra piuttosto che la stessa alleanza con cui stiamo governando in Italia”. E se Tajani o il presidente dei Conservatori Nicola Procaccini di Fdi dicono, in sostanza, di voler stare lontani da certa gente, sbagliano. Parola di capitano, che chiude il suo discorso mandando – dopo le polemiche di questi giorni – “un bacione al sindaco Nardella”.

Sovranisti a Firenze, Salvini: no inciuci. Noi “onda blu” non cantiere nero

Sovranisti a Firenze, Salvini: no inciuci. Noi “onda blu” non cantiere neroFirenze, 3 dic. (askanews) – “No inciuci” alle prossime elezioni Europee, inciuci tra Popolari e Socialisti che “a leggere l’intervista di oggi di Paolo Gentiloni si stanno già preparando”, e se qualcuno nel centrodestra “preferisce la sinistra commette un errore incredibile”. Insomma, “Tajani sbaglia”. Imbarazzi per l’abbraccio che la Lega promuove con le destre estreme in Europa? No, nessuno. Matteo Salvini, “il capitano” come lo appellano gli ultra-conservatori rumeni, George Simion, ed austriaci, Harald Vilimsky, rievocando un epiteto che non si sentiva da un po’, riunisce a Firenze i sovranisti di tutta Europa per la convention Free Europe.

L’evento, dove Salvini arriva mano nella mano con la fidanzata Francesca Verdini e al quale partecipa, seduto in prima fila, accanto al ministro, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, è organizzato dal gruppo Identità e Democrazia, che aspira, precisa il vice premier, “a diventare il terzo gruppo al Parlamento europeo”. In tre ore e passa di interventi, davanti a circa duemila persone, con i due big, Marine Le Pen e il neo vincitore delle elezioni in Olanda Geert Wilders che danno forfait e se la cavano con un video messaggio, Salvini ribadisce il messaggio agli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia – “in Ue mai con la sinistra” – ma offre anche rassicurazioni: a Firenze “non c’è un cantiere nero ma un’onda blu” che vuole cambiare il governo dell’Europa nel segno dei popoli. Insomma, osserva nel suo intervento, in Id “ci sono sfumature diverse, Identità e democrazia non è una caserma ma un’alleanza” e certi toni (e argomenti, soprattutto su migranti e Ucraina) degli ospiti non devono offuscare il fatto che “oggi sia una giornata storica, oggi può nascere il rinascimento dell’Europa”.

Certo c’è chi, tra gli ospiti, impersonifica “sfumature” piuttosto rilevanti come il rumeno George Simion, leader dell’estrema destra di Aur, che, proclamandosi difensore di “Dio”, cita Dante e parla dell’Europa attuale come di “un inferno” guidato da “pazzi e malati come Timmermans e Von der Leyen”. O l’esponente di Afd Tino Chrupalla – gli estremisti di destra tedeschi, filo-russi, con cui lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto di non volere avere nulla a che fare – che invita gli ucraini alla resa: “L’Ucraina non può vincere questa guerra, dovrebbero fermarla”. Kostadin Kostadinov, invece, leader di Revival, il partito ultranazionalista bulgaro, vede all’orizzonte questo scenario: “Stiamo invecchiando, morendo in Ue” e “ci fanno rimpiazzare da persone che vengono dall’Africa”. Imbarazzi per certe posizioni estreme, chiedono i giornalisti a Salvini prima dell’inizio dei lavori? Il ministro dice di non essere avvezzo a “fare filosofia” e di essere uno “pragmatico” e quindi, risponde, “a me crea imbarazzo un governo dell’Ue che fa favori alla Cina”, “distruggendo settori industriali e lasciando per strada milioni di lavoratori: questo è estremismo”.

Insomma, rilancia, “stiamo governando bene in Italia possiamo governare bene uniti in Europa, togliendo l’Europa dei tagli e dei vincoli e mettendo al centro il lavoro”, “sarebbe un peccato che qualcuno scegliesse la sinistra piuttosto che la stessa alleanza con cui stiamo governando in Italia”. E se Tajani o il presidente dei Conservatori Nicola Procaccini di Fdi dicono, in sostanza, di voler stare lontani da certa gente, sbagliano. Parola di capitano, che chiude il suo discorso mandando – dopo le polemiche di questi giorni – “un bacione al sindaco Nardella”.

”L’Anatra all’Arancia”, il 6 dicembre la prima della commedia

”L’Anatra all’Arancia”, il 6 dicembre la prima della commediaRoma, 3 dic. (askanews) – “L’Anatra all’Arancia” – con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli – è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla.

“L’Anatra all’Arancia” – prima nazionale il 6 dicembre al Teatro Mancinelli di Orvieto – è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.