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Tag: Sanremo 2023

M.O., Egitto attende risposte su piano in 3 fasi per fine guerra

M.O., Egitto attende risposte su piano in 3 fasi per fine guerraRoma, 29 dic. (askanews) – L’Egitto ha confermato oggi di aver presentato una proposta quadro per porre fine alla guerra a Gaza, compreso un piano in tre fasi per un cessate il fuoco, ha affermato il capo del Servizio di informazione statale egiziano Diaa Rashwan aggiungendo che né Hamas né Israele hanno ancora risposto a questa bozza, ma oggi al Cairo è attesa una delegazione di alto livello di Hamas.

La proposta è un tentativo “di avvicinare i punti di vista di tutte le parti interessate, nel tentativo di fermare lo spargimento di sangue palestinese e l’aggressione contro la Striscia di Gaza e ripristinare la pace e la stabilità nella regione”, afferma Rashwan. La prima fase del piano egiziano prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane, estendibili a tre o quattro, in cambio del rilascio di 40 ostaggi: donne, minori e uomini anziani, soprattutto malati. In cambio, Israele libererebbe 120 prigionieri palestinesi delle stesse categorie. Durante questo periodo, le ostilità si fermerebbero, i carri armati israeliani si ritirerebbero e gli aiuti umanitari entrerebbero a Gaza.

La seconda fase riguarderebbe un “discorso nazionale palestinese” sponsorizzato dall’Egitto volto a porre fine alla divisione tra le fazioni palestinesi – principalmente l’Autorità Palestinese dominata dal partito Fatah e Hamas – per portare alla formazione di un governo tecnocratico in Cisgiordania e Gaza che supervisionerebbe la ricostruzione della Striscia e aprirebbe la strada alle elezioni parlamentari e presidenziali palestinesi. La terza fase includerebbe un cessate il fuoco globale, il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, compresi i soldati, in cambio di un numero da determinare di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane affiliati ad Hamas e alla Jihad islamica, compresi quelli arrestati dopo il 7 ottobre e alcuni condannati per gravi reati terroristici. In questa fase, Israele ritirerebbe le sue forze dalle città della Striscia di Gaza e consentirebbe agli sfollati del nord dell’enclave di tornare alle loro case.

Secondo quanto riporta il Times of Israel Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno respinto il piano.

Usa 2024, Trump escluso da primarie repubblicane nel Maine

Usa 2024, Trump escluso da primarie repubblicane nel MaineRoma, 29 dic. (askanews) – Il massimo funzionario elettorale del Maine, il segretario di Stato Shenna Bellows, ha stabilito che Donald Trump non può candidarsi alla presidenza il prossimo anno nello stato attraverso le primarie repubblicane. Belllows ha affermato che Trump non è idoneo a causa delle sue azioni che hanno portato alla rivolta del Campidoglio degli Stati Uniti nel 2021.

Il Maine si unisce così al Colorado nel vietare a Trump la candidatura alle elezioni primarie in vista delle presidenziali. Entrambe le decisioni rischiano di essere impugnate in tribunale.

Bankitalia, cdm approva nomina Chiara Scotti a vicedirettore generale

Bankitalia, cdm approva nomina Chiara Scotti a vicedirettore generaleRoma, 28 dic. (askanews) – Il consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, ha approvato oggi la nomina di Chiara Scotti a Vice Direttrice generale della Banca d’Italia, a seguito della deliberazione del Consiglio Superiore dell’Istituto avvenuta lo scorso 18 dicembre.Ne dà notizia Palazzo Chgi nel comunicato ufficiale seguito al Consiglio dei ministri.

Chiara Scotti, nel suo ultimo incarico ricopriva la carica di senior vice president e direttore della ricerca della Federal Reserve di Dallas. Prima dell’incarico presso la Federal Reserve di Dallas, Scotti ha ricoperto diversi ruoli presso il Board of Governors della Federal Reserve di Washington D.C.: advisor del vice presidente della Federal Reserve e di altri componenti del Board, membro del Direttivo della Divisione di Stabilità Finanziaria, economista presso la Divisione di Finanza Internazionale. Ha maturato un’ampia esperienza internazionale, in particolare in materia di politica monetaria, comunicazione delle banche centrali, macroeconomia e finanza empirica, stabilità finanziaria, pagamenti e asset digitali.

È, inoltre, autrice di numerosi lavori di ricerca pubblicati su riviste internazionali e presentati nell’ambito di seminari e conferenze. Dopo la laurea all’Università Bocconi di Milano, ha conseguito un Master e un Dottorato di Ricerca in Economia presso la University of Pennsylvania.

Wall Street, S&P 500 chiude in marginale rialzo, vicino a record

Wall Street, S&P 500 chiude in marginale rialzo, vicino a record

Roma, 28 dic. (askanews) – A Wall Street gli indici azionari Le hanno chiuso con poche variazioni per concludere il penultimo giorno di negoziazione del 2023.

L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,04% per chiudere a 4.783,35, avvicinandosi al livello di chiusura più alto fissato nel gennaio 2022. Il Dow Jones Industrial Average è salito di 53,58 punti, o dello 0,14%, per chiudere a 37.710,10 e segnare un nuovo record di chiusura. Il Nasdaq Composite è sceso dello 0,03% chiudendo a 15.095,14.

Superbonus, Tajani: aiutate imprese e cittadini più deboli

Superbonus, Tajani: aiutate imprese e cittadini più deboliRoma, 28 dic. (askanews) – “Abbiamo dato un aiuto alle imprese che non rischiano di fallire e poi soprattutto un aiuto alle famiglie e ai cittadini più deboli che potranno veder concludere i lavori di ristrutturazione senza dover spendere altri soldi perchè magari non hanno la possibilità. Quindi un segnale alle grandi periferie e alle imprese”.

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani (Fi), intervenuto alla trasmissione Zona Bianca su Retequattro, è soddisfatto per l’esito del consiglio dei ministri odierno nel quale, ha detto, “abbiamo trovato un accordo, com’era prevedibile sul Superbonus, di fatto garantendo a tutti coloro che lo stanno utilizzando e rispettando le regole che non ci saranno sanzioni. Anche se non è stato fatto tutto come previsto non dovranno restituire i soldo. Quindi – sintetizza Tajani – una sorta di sanatoria. Ma poi, per le famiglie più deboli e per coloro che hanno difficoltà economiche, siccome magari dovranno passare dal 110% al 70% (di rimborso, ndr) e non ce lo faranno perchè magari hanno iniziato i lavori e sono famiglie didagiate, con un’Isee sotto ai 15 mila euro lo stato pagherà la differenza il 70% e il 110% perchè i lavori si potranno sempre continuare col bonus del 70%”.

Iran, Usa-Gb-F-Ger e Gb: ha aumentato produzione Uranio arricchito

Iran, Usa-Gb-F-Ger e Gb: ha aumentato produzione Uranio arricchitoRoma, 28 dic. (askanews) – Grande preoccupazione per la ripartenza dell’arricchimento dell’Uranio da parte dell’Iran, segnalata dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica, è stata espressa in una dichiarazione congiunta diffusa dai governi degli Stati Uniti d’America, Francia, Germania e Regno Unito.

“Il rapporto dell’AIEA del 26 dicembre 2023 – si legge nella dichiarazione – evidenzia che l’Iran ha aumentato il tasso di produzione di uranio arricchito fino al 60% a Natanz e Fordow ai livelli osservati tra gennaio e giugno 2023. Questi risultati rappresentano un passo indietro da parte dell’Iran e si traducono nel fatto che l’Iran ha triplicato il tasso di produzione mensile di uranio arricchito fino al 60%. Condanniamo questa azione – proseguono i cinque governo occidentali – che si aggiunge alla continua escalation del programma nucleare iraniano. La produzione di uranio altamente arricchito da parte dell’Iran non ha alcuna giustificazione civile credibile e la produzione segnalata presso l’impianto di arricchimento del combustibile Fordow e l’impianto pilota di arricchimento del combustibile comporta ulteriori rischi significativi legati alla proliferazione”. “Prendiamo inoltre atto – si legge ancora nella dichiarazione – della decisione dell’Iran di ripristinare la stessa configurazione a cascata scoperta dall’AIEA a Fordow all’inizio di quest’anno. Il ritardo dell’Iran nel dichiarare questo cambiamento nel gennaio 2023 ha gettato seri dubbi sulla volontà dell’Iran di cooperare con l’AIEA in piena trasparenza. Queste decisioni dimostrano la mancanza di buona volontà dell’Iran nei confronti della riduzione della tensione e rappresentano un comportamento sconsiderato in un contesto regionale teso”.

“Esortiamo l’Iran – concludono i governi degli Stati Uniti d’America, Francia, Germania e Regno Unito – a invertire immediatamente questi passi e ad allentare il suo programma nucleare. L’Iran deve cooperare pienamente con l’AIEA per consentirle di fornire garanzie che il suo programma nucleare sia esclusivamente pacifico e di rinominare gli ispettori sospesi nel settembre 2023. Restiamo impegnati a favore di una soluzione diplomatica e riaffermiamo la nostra determinazione affinché l’Iran non debba mai sviluppare un’arma nucleare”.

Banca del Fucino annuncia ingresso in compagine azionaria di Enpam

Banca del Fucino annuncia ingresso in compagine azionaria di EnpamRoma, 28 dic. (askanews) – Banca del Fucino rende noto l’ingresso della Fondazione ENPAM, l’Ente di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri e più grande cassa privata italiana, nella compagine azionaria del Gruppo bancario con una quota di rilievo.

Più in particolare – informa l’istituto in una nota – la Fondazione ENPAM ha sottoscritto una quota di partecipazione pari all’8,17%, per un controvalore di 23,8 milioni di euro, nell’ambito dell’aumento di capitaledeliberato dal Consiglio di Amministrazione di Banca del Fucino in data odierna. La Fondazione ENPAM conta su di un patrimonio complessivo di circa 26 miliardi di euro e annovera tra i propri iscritti 365 mila medici e dentisti in attività e circa 160 mila pensionati. Questo ingresso rappresenta un’ulteriore conferma della validità del percorso di rafforzamento e di crescita perseguito dalla Banca del Fucino negli ultimi anni, che ha consentito all’istituto – che proprio quest’anno ha celebrato il centesimo anniversario dalla fondazione – di diventare un punto di riferimento essenziale nel panorama finanziario romano e più in generale nelle zone di tradizionale radicamento, a partire da Lazio e Abruzzo.

Con l’aumento di capitale odierno la Banca del Fucino incrementa in misura significativa la propria dotazione di capitale, superando gli stessi obiettivi di rafforzamento patrimoniale per il 2023 previsti per l’attuazione delle nuove linee strategiche e approvati dalla Banca d’Italia nell’aprile scorso. Si tratta di risorse chesaranno poste a servizio dell’ulteriore crescita della Banca e del Gruppo. Banca del Fucino, fondata a Roma nel 1923, si è affermata in un secolo di storia come una delle più importanti realtà bancarie romane, mantenendo la propria fisionomia di banca del territorio e la propria indipendenza.

Banca del Fucino è capogruppo del Gruppo Bancario Igea Banca e controlla Igea Digital Bank, tra le prime banche italiane specializzate in lending alle piccole e medie imprese e ai professionisti attraverso una piattaforma digitale, Fucino Finance, intermediario finanziario specializzato nei crediti al lavoro, e Fucino Green, società non finanziaria specializzata in investimenti nel settore delle energie rinnovabili. La Banca del Fucino è oggi presente sul territorio con 36 sportelli e centri private, in particolare nelle tradizionali aree di elezione del Lazio, dell’Abruzzo, delle Marche e della Sicilia. È inoltre presente a Milano, Padova e Verona.

Amazon, Prime Video manderà in onda pubblicità dal 29 gennaio

Amazon, Prime Video manderà in onda pubblicità dal 29 gennaioNew York, 28 dic. (askanews) – Gli abbonati Usa a Prime Video di Amazon hanno ancora un mese per decidere se sottoscrivere un abbonamento senza pubblicità o se usufruire di programmi dove per impostazione predefinita vedranno gli spot pubblicitari. A partire dal 29 gennaio infatti, gli abbonati di Prime Video potranno vedere film e programmi TV con “pubblicità limitata”.

Dovranno pagare altri 2,99 dollari al mese per continuare a vedere una programmazione senza pubblicità. L’abbonamento mensile a Prime Video è di 14,99 dollari al mese, più del doppio di Netflix e di Disney+.

Bankitalia: I semestre 2023 si contrae credito, di più al Centro

Bankitalia: I semestre 2023 si contrae credito, di più al CentroRoma, 28 dic. (askanews) – Nel primo semestre del 2023 si è intensificata la contrazione della domanda di prestiti delle imprese in tutte le aree del Paese, in modo più marcato al Centro. Lo rileva la Banca d’Italia nell’indagine “Economie regionali. La domanda e l’offerta di credito a livello territoriale”.

La riduzione ha riguardato gran parte dei settori nelle varie macroaree; fanno eccezione i comparti della manifattura ed edile nel Mezzogiorno, dove la domanda è rimasta sostanzialmente stazionaria. In un contesto di rialzo dei tassi di interesse e di rallentamento congiunturale, in tutto il Paese sono diminuite le richieste sia per il finanziamento degli investimenti sia per la copertura del capitale circolante; al Nord e al Centro hanno inciso anche le minori esigenze per la ristrutturazione delle posizioni debitorie pregresse. Nella prima metà del 2023 i criteri di offerta sui prestiti alle imprese si sono ulteriormente irrigiditi in tutte le ripartizioni, in misura lievemente più marcata nel Nord Est e nel Mezzogiorno.

L’inasprimento ha riguardato soprattutto il settore edilizio; i criteri sono diventati ancora più selettivi nella manifattura e, dopo la sostanziale stabilità del semestre precedente, sono stati irrigiditi anche nei servizi. La maggiore prudenza delle banche si è manifestata attraverso una riduzione delle quantità concesse e un aumento degli spread applicati sulle posizioni giudicate più rischiose; l’atteggiamento di cautela degli intermediari ha riflesso il peggioramento della rischiosità percepita e l’aumento dei costi di provvista. In base alle previsioni delle banche, nella seconda metà dell’anno in corso dovrebbero proseguire il calo della domanda di credito delle imprese, anche se in misura meno marcata, e l’inasprimento delle politiche di concessione dei prestiti.

General Motors, intenta causa da 121 mln a San Francisco su tasse

General Motors, intenta causa da 121 mln a San Francisco su tasseNew York, 28 dic. (askanews) – La casa automobilista General Motors ha intentato una causa contro la città di San Francisco per recuperare 108 milioni di dollari di tasse e 13 milioni di dollari di interessi che secondo la società sarebbero stati ingiustamente imposti a partire dal 2016. Lo riporta l’agenzia di notizie Bloomberg.

Il caso, depositato presso la Corte Superiore della California e nella contea di San Francisco, sostiene che la città ha addebitato a GM tasse più elevate collegandole ad un possibile fatturato globale di 3 miliardi di dollari della sua divisione di auto a guida autonoma Cruise. Il colosso automobilistico con sede a Detroit chiede anche quasi 13 milioni di dollari tra interessi e sanzioni, più interessi per le questioni fiscali dal 2016 al 2022.

Sebbene Cruise abbia sede in città e sia stata acquistata da GM nel 2016, la società ha dichiarato che le sue operazioni e i suoi modelli di fatturato sono diversi e che ha una presenza limitata in città senza dipendenti, impianti di produzione, sedi fisiche o concessionarie.