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Tag: Sanremo 2023

Sardegna, Meloni: non gioisco per Todde, da sinistra due pesi e misure

Sardegna, Meloni: non gioisco per Todde, da sinistra due pesi e misureMilano, 9 gen. (askanews) – Il provvedimento giudiziario che colpisce la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde “è intanto un atto non definitivo, quindi non voglio entrare nel merito. Poi non sono il tipo che gioisce se qualcuno che vince le elezioni poi decade per questioni burocratiche o giudiziarie”. Ma in ogni caso, osserva la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa, da parte della sinistra “vediamo i soliti due pesi e due misure cui siamo abituati”.


“Ricordo che la lista dell’allora Pdl alle regionali del Lazio non fu intermamente ammessa per 10 minuti, il famoso panino… Sono cose che sono sempre accadute. Poi io non gioisco, vedremo cosa accadrà, quali saranno le determinazioni, il percorso è ancora lungo. Poi ho letto che tanto il Pd quanto il M5s intendono nel caso non convalidare la decisione dei magistrati: è una scelta libera dei partiti, mi permetto sommessamente di segnalare che quando si trattava della decadenza di Berlusconi si disse che il compito del Parlamento era banalmente quello di ratificare la decisione della magistratura. Anche qui vediamo i soliti due pesi e due misure cui siamo abituati… Ma ripeto – ha concluso Meloni – non sono di quelli che gioiscono per queste vicende”.

Governo, Meloni: rimpasto e Salvini al Viminale non sono a odg

Governo, Meloni: rimpasto e Salvini al Viminale non sono a odgRoma, 9 gen. (askanews) – “Non penso che allo stato attuale sia all’ordine del giorno” un rimpasto di governo con la nomina a ministro dell’Interno di Matteo Salvini al posto di Matteo Piantedosi. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno.


“Salvini – ha continuato – sarebbe un ottimo ministro dell’Interno. Ho già risposto su questo e ha ragione Salvini quando dice che in assenza del procedimento giudiziario avrebbe chiesto e ottenuto di averlo, ma anche Piantedosi è un ottimo ministro”. “La parola rimpasto ha fatto capolino dopo due settimane che ero al governo: è una parola alla quale sono abituata e cui non sono tendenzialmente favorevole”, ha detto infine Meloni, ricordando riuardo al giro di boa dell’esecutivo che “questo è già il settimo governo per longevità nella storia nazionale, quindi procediamo a grandi falcate per scalare posizioni”.

Veneto, Meloni: opzione candidato Fdi deve essere considerata

Veneto, Meloni: opzione candidato Fdi deve essere considerataRoma, 9 gen. (askanews) – Per quanto riguarda le prossime elezioni in Veneto “io penso che quella” della candidatura di un esponente di Fdi “è una opzione che deve essere tenuta in considerazione, ne abbiamo già cominciato a discutere con grande serenità con gli alleati ed è quello che continueremo a fare”, anche perché “ci sono diverse elezioni importanti quest’anno”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa annuale.


(segue)

Ucraina, Meloni: non prevedo disimpegno Usa, Trump non lo ha detto

Ucraina, Meloni: non prevedo disimpegno Usa, Trump non lo ha dettoRoma, 9 gen. (askanews) – “Non prevedo un disimpegno degli Usa e non leggo questo dalle dichiarazioni di Trump e la realtà è un pò diversa dai racconti fatti: Trump ha detto ‘peace with strenght’, pace con la forza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di inizio anno rispondendo a una domanda sulla linea del nuovo governo americano nella guerra in Ucraina.


“Anche io in questi anni ho sempre sostenuto che l’unico modo per costringere la Russia a sedersi al tavolo era costruire una situazione di difficoltà: la guerra in Ucraina doveva durare tre giorni, a febbraio saranno 3 anni”, ha ricordato la premier aggiungendo che “a dicembre 2022 la Russia controllava il 17,4% del territorio ucraino ora con perdite ingenti controlla il 18%, più 0,6%. Lo dico per smontare la narrazione che la Russia ha già vinto: se oggi si parla di pace è perche la Russia si è un pò impantanata grazie al coraggio del popolo ucraino e al sostegno internazionale, questo Trump lo capisce bene” e dunque “non prevede di abbandonare l’Ucraina, lo ha già detto, secondo me sarebbe un errore considerando che dati dimostrano che il nostro sostegno precostuisce le condizioni per la pace”.

Meloni: concentriamoci più sul trattenimento dei mafiosi che dei migranti

Meloni: concentriamoci più sul trattenimento dei mafiosi che dei migrantiRoma, 9 gen. (askanews) – “Forse dobbiamo concentrarci di più sul trattenimento dei mafiosi che non sul trattenimento dei migranti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa annuale, rispondendo a una domanda di askanews. E poi ha aggiunto che per le decisioni della Corte di giustizia sui Paesi sicuri per i migranti “dobbiamo attendere”. Ma “la buona notizia è che i giudici italiani hanno inviato la questione alla Corte di giustizia europea che dovrebbe cominciare a lavorare a febbraio su questa vicenda e l’Italia ha depositato le proprie valutazioni” ma dalle “interlocuzioni con miei omologhi ho ragione di credere che la maggior parte sosterrà la posizione italiana di fronte alla Corte” anche perché è “perfettamente in linea con il nuovo patto di immigrazione e asilo”.


 

Meloni:Paesi sicuri, maggioranza Stati Ue con Italia a Corte Giustizia

Meloni:Paesi sicuri, maggioranza Stati Ue con Italia a Corte GiustiziaRoma, 9 gen. (askanews) – Per le decisioni della Corte di giustizia sui Paesi sicuri per i migranti “dobbiamo attendere”. M “la buona notizia è che i giudici italiani hanno inviato la questione alla Corte di giustizia europea che dovrebbe cominciare a lavorare a febbraio su questa vicenda e l’Italia ha depositato le proprie valutazioni” ma dalle “interlocuzioni con miei omologhi ho ragione di credere che la maggior parte sosterrà la posizione italiana di fronte alla Corte” anche perché è “perfettamente in linea con il nuovo patto di immigrazione e asilo”.

Cecilia Sala, Meloni: sua liberazione non è lavoro che ho fatto sola

Cecilia Sala, Meloni: sua liberazione non è lavoro che ho fatto solaMilano, 9 gen. (askanews) – “Voglio ringraziare anche chi ha lavorato” alla liberazione di Cecilia Sala “perchè su una vicenda così complessa intervengono tantissimi fattori: non è un lavoro che ho fatto da sola”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa.


Meloni ha citato “il sottosegretario Mantovano, l’inteligence, il ministro Tajani e il corpo diplomatico, molti funzionari, e devo ringraziare anche voi giornalisti perchè la famiglia ha chiesto una sorta di silenzio stampa e ho trovato un attggiamento estremamente responsabile che ci ha aiutato molto, devo ringraziare la famiglia”.

Cecilia Sala, Meloni: la telefonata a sua madre la mia gioia più grande

Cecilia Sala, Meloni: la telefonata a sua madre la mia gioia più grandeMilano, 9 gen. (askanews) – “Ieri è stata una bella giornata, per l’Italia intera, per il sistema Italia, per le tante persone che ci hanno lavorato. È stata sicuramente una bella giornata per me. Vi farò una confessione: tra le molte cose che accadono quando si ricopre un incarico complesso come quello che ricopro io, non ho provato emozione più grande in questi anni di quando ho potuto chiamare una madre per dire che la figlia stava tornando a casa. È l’emozione che ho provato ieri”. Lo ha detto Giorgia Meloni, raccontando in conferenza stampa le emozioni provate per la liberazione di Cecilia Sala. “Voglio ringraziare anche chi ha lavorato” alla liberazione di Cecilia Sala “perché su una vicenda così complessa intervengono tantissimi fattori: non è un lavoro che ho fatto da sola”. Meloni ha citato “il sottosegretario Mantovano, l’intelligence, il ministro Tajani e il corpo diplomatico, molti funzionari, e devo ringraziare anche voi giornalisti perché la famiglia ha chiesto
una sorta di silenzio stampa e ho trovato un atteggiamento estremamente responsabile che ci ha aiutato molto, devo ringraziare la famiglia”.


 

In Antartide estratto ghiaccio di 1,2 mln anni, Cnr: risultato storico

In Antartide estratto ghiaccio di 1,2 mln anni, Cnr: risultato storicoMilano, 9 gen. (askanews) – Nel campo remoto di Little Dome C, in Antartide, un team di ricerca composto da dodici istituzioni scientifiche di dieci Paesi europei ha raggiunto un risultato storico per le scienze del clima. La campagna di perforazione decisiva del progetto europeo Beyond EPICA – Oldest Ice ha raggiunto la profondità di 2.800 metri, dove la calotta glaciale antartica incontra la roccia sottostante. Il ghiaccio estratto conserva un archivio senza eguali sulla storia climatica della Terra, fornendo informazioni dirette sulle temperature atmosferiche e le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’arco di 1,2 milioni di anni e probabilmente oltre.


“Questo è un momento storico per le scienze climatiche ed ambientali. Parliamo della registrazione continua più lunga del nostro clima passato ottenuta attraverso una carota di ghiaccio, e può rivelare il legame tra ciclo del carbonio e temperatura del nostro pianeta. Un traguardo raggiunto grazie alla straordinaria collaborazione di diversi istituti di ricerca europei e al lavoro dedicato di scienziate, scienziati e del personale logistico sul campo che si è protratto nel corso degli ultimi dieci anni” dichiara Carlo Barbante, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia, associato senior presso l’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) e coordinatore del progetto Beyond EPICA. Il progetto beneficia della sinergia con il progetto ITN DEEPICE, finanziato dall’UE, che ha coinvolto tre dottorandi di ricerca durante la campagna iniziata a novembre 2024 e tutt’ora in corso. “Dalle analisi preliminari condotte sul sito, abbiamo forti indicazioni che i primi 2.480 metri di ghiaccio contengano una registrazione climatica che risale a 1,2 milioni di anni, nella quale in un solo metro di ghiaccio si trovano compresse informazioni su ben 13mila anni di storia climatica” afferma Julien Westhoff, responsabile scientifico sul campo e ricercatore postdoc presso l’Università di Copenaghen. Il coordinatore sul campo, Frank Wilhelms, professore associato all’Università di Gottingen e all’Alfred-Wegener-Institut, aggiunge: “L’individuazione del punto migliore in cui effettuare il carotaggio ha richiesto diverse stagioni di lavoro, con l’applicazione di tecnologie avanzate di radio-eco-sondaggio e modellazione del flusso glaciale. È stato eccezionale trovare il record che copre il periodo da 800mila a 1,2 milioni di anni fa esattamente dove era stato previsto, nella fascia di profondità compresa tra 2.426 e 2.490 metri, estendendo il nostro precedente record del progetto EPICA risalente a vent’anni fa”.


Nella sua nota, il Cnr ha spiegato che al di sotto del ghiaccio che custodisce il record climatico di oltre 1,12 milioni di anni, gli ultimi 210 metri della carota di ghiaccio consistono di ghiaccio molto antico e fortemente deformato, probabilmente mescolato o ricongelato, di origine sconosciuta. Analisi avanzate potrebbero aiutare a testare precedenti teorie sul comportamento del ghiaccio ricongelato sotto la calotta antartica, rivelando la storia della glaciazione dell’Antartide orientale, uno degli obiettivi principali di questo progetto. Il team europeo sul campo ha compiuto un’impresa eccezionale: oltre 200 giorni di operazioni di perforazione e analisi delle carote di ghiaccio distribuiti su quattro stagioni di lavoro nell’ambiente ostile dell’altopiano centrale antartico, a un’altitudine di 3.200 metri sul livello del mare e con una temperatura media estiva di -35°C. Le carote di ghiaccio offriranno informazioni senza precedenti sulla Transizione del Medio-Pleistocene, un periodo compreso tra 900.000 e 1,2 milioni di anni fa, quando i cicli glaciali rallentarono da intervalli di 41.000 anni a 100.000 anni. Le ragioni di questo cambiamento rimangono uno dei misteri più complessi delle scienze climatiche, che questo progetto mira a risolvere”. Attualmente siamo nel sesto e penultimo anno di finanziamento europeo. Questo straordinario risultato ha permesso al progetto di rispettare il piano di lavoro concordato con la Commissione Europea” precisa Chiara Venier, tecnologa della ricerca presso il Cnr-Isp e project manager di Beyond EPICA.


“Le analisi isotopiche preliminari condotte sul campo sulla carota di ghiaccio ci hanno permesso di monitorare i progressi della perforazione giorno per giorno e di sincronizzare questo nuovo ed entusiasmante record con la carota di ghiaccio EPICA precedentemente estratta a Dome C e con i record dei sedimenti marini, stabilendo così una scala temporale preliminare” dice Barbara Stenni, professoressa ordinaria all’Università Ca’ Foscari Venezia. Le attività di Beyond EPICA – Oldest Ice beneficiano della sinergia con la ricerca condotta nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e gestito dal Cnr per il coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione logistica e l’organizzazione delle attività nelle basi antartiche, e dall’OGS per la gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi. “Le preziose carote di ghiaccio estratte durante questa campagna saranno trasportate in Europa a bordo della nave rompighiaccio Laura Bassi, mantenendo la catena del freddo a -50°C, una sfida significativa per la logistica del progetto. Per raggiungere questo obiettivo, è stata sviluppata una strategia che ha coinvolto la progettazione di contenitori frigoriferi specializzati e una pianificazione precisa delle risorse aeree e navali del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA)” commenta Gianluca Bianchi Fasani, ricercatore senior presso ENEA-UTA e responsabile della logistica ENEA per Beyond EPICA. Una volta che queste carote di ghiaccio saranno arrivate in Europa, il progetto si concentrerà sull’analisi dei campioni per svelare la storia climatica e atmosferica della Terra negli ultimi 1,5 milioni di anni. Nelle sezioni più profonde della carota, potrebbero essere presenti anche ghiacci più antichi del periodo pre-Quaternario. La datazione delle rocce sottostanti sarà intrapresa per determinare quando questa regione dell’Antartide sia stata priva di ghiaccio per l’ultima volta.


Foto: PNRA IPEV

Meloni:Trump su Groenlandia-Panama messaggio a altri player globali

Meloni:Trump su Groenlandia-Panama messaggio a altri player globaliRoma, 9 gen. (askanews) – Le dichiarazioni del presidente eletto USA Donald Trump sulla Groenlandia e il Canale di Panama “rientrano nel dibattito a distanza tra grandi potenze, è un modo energico per dire che gli USA non rimarranno a guardare di fronte alla previsione che altri grandi player globali muovono in zone di interesse strategico per gli USA e, aggiungo, per l’occidente. Io la leggo così, poi mi confronterò con i miei omologhi europei nelle prossime ore”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno.


“Mi sento di escludere – ha detto – che gli USA nei prossimi anni si metteranno a tentare di annettere con la forza dei territori che interessano: a diffenza di alcune letture che leggo, sento, e ascolto su Trump, lo abbiamo già visto presidente USA ed è una persona che quando fa una cosa ragionevolmente la fa per una ragione”. “Le dichiarazioni di Trump sono più un messaggio ad alcuni altri grandi player globali, piuttosto che rivendicazioni ostili verso quei paesi”, ha quindi ribadito Meloni, ricordando che “il Canale di Panama fu costruito a inizio ‘900 dagli USA ed è fondamentale per il mercato mondiale e per gli USA, per il collegamento tra le coste”, mentre “la Groenlandia è un territorio strategico a ridosso del Polo Nord, ricco di materie prime strategice. E negli ultimi anni” si è manifestato un “crescente protagonistmo cinese su entrambi i territori. E si puà fare ragionamento simile per il Canada”, ha concluso la premier.