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Autore: Redazione StudioNews

Valditara: è importante vietare l’uso dei social sotto i 15 anni

Valditara: è importante vietare l’uso dei social sotto i 15 anniMilano, 5 nov. (askanews) – “Ecco perché, a dispetto di chi è rimasto ancora allo slogan ‘vietato vietare’, è importante vietare l’utilizzo dei social sotto i 15 anni. Ci sono contenuti spesso devastanti che rischiano di rovinare i nostri giovani”. Lo ha scritto sui social il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, facendo riferimento alla notizia dell’iniziativa di un gruppo di genitori francesi che, per la prima volta in Europa, ha fatto causa a TikTok con l’obiettivo di vedere riconosciuta la responsabilità del social network cinese per avere messo in pericolo i propri figli attraverso video che incitano all’automutilazione e al suicidio e che promuovono disturbi alimentari.

Manovra, Conf.Regioni: bene no tetto spesa, accantonamento complesso

Manovra, Conf.Regioni: bene no tetto spesa, accantonamento complessoMilano, 5 nov. (askanews) – La manovra presentata dal Governo contiene diversi aspetti positivi, “è evidente però che ci sono dei punti di attenzione che Camera e Senato devono confrontare con le Regioni perché sono particolarmente importanti per la previsione di bilancio pluriennale che andiamo ad affrontare”. Lo ha detto il rappresentante della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e vicepresidente della Regione Lombardia, Marco Alparone, in audizione presso la sala del Mappamondo di Montecitorio di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato nell’ambito dell’esame della manovra economica.


“È ovvio che quello dell’accantonamento è un tema complesso”, legato al fabbisogno standard, ma “ci dobbiamo ricordare che diventa un accantanamento che viene fatto sul 20% del bilancio”, visto che il restante 80% è costituito da spesa sanitaria in crescita, “e questo mette a rischio le altre funzioni” e può portare “o a un amento della pressione fiscale o a una riduzione dei servizi” ha osservato Alparone. “È indubbio che l’introduzione del Piano strutturale di bilancio di medio termine”, cioè il documento previsto dalle nuove regole europee di riforma della governance, “con l’introduzione di un tetto di spesa medio al 1,5%, sul 2025 al 1,3%, cambia completamente quello che era il confronto con il Governo, che deve partire dalla presa d’atto di quel tetto di spesa” quindi è un dato “molto positivo il fatto che agli enti territoriali, alle Regioni, non è stato introdotto il tetto di spesa” ha aggiunto.


“Chi come me ha fatto il sindaco quando c’era il Patto di stabilità sa che cosa vuole dire avere un tetto di spesa. È indubbio che questa attenzione prevede comunque una modalità di partecipazione al contributo di finanza pubblica e sottilinea anche che la spesa corrente degli enti territoriali che non è coerente con gli obiettivi di finanza pubblica può essere rivista rispetto a ulteriori obblighi a carico dei medesimi enti” ha proseguito. “Questo lo dico perché non era scontato il mantenimento dell’eqilibrio di bilancio per gli enti territoriali, ed è indubbio che in questi anni noi abbiamo dimostrato che l’equlibrio di bilancio ci ha permesso non solo una riduzione del debito in termini percentuali, ma anche in termini quantitativi, e quindi è indubbiamente un riconoscimento alla buona amministrazione degli enti territoriali” ha ribadito.


“L’altro aspetto positivo che dobbiamo sottolineare, che era la prima richiesta delle Regioni, è il finanziamento del Fondo sanitario nazionale ed è indubbio che un incremento così significativo rispetto al quel tetto di spesa deve trovare da qualche parte una compensazione”. Quanto al Tpl, oggetto di “un incremento di 120 milioni sul 2025 che speriamo possa essere strutturale, è un altro elemento positivo” e anche la previsione di spesa sull’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnolgico “ci permette di riprenderci” dal taglio precedente.

Vino, Assodistil: rischio frodi fiscali se Mef ritira norme dealcolati

Vino, Assodistil: rischio frodi fiscali se Mef ritira norme dealcolatiMilano, 5 nov. (askanews) – L’Associazione nazionale industriali distillatori di alcoli ed acquaviti (Assodistil), con una lettera indirizzata ai ministri Giorgetti, Lollobrigida e Pichetto Fratin interviene riguardo le notizie pubblicate da alcuni organi di stampa, e riferibili ad alcune Associazioni vitivinicole italiane- secondo le quali il ministero dell’Economia ha ritirato le norme relative ai vini dealcolati recentemente inserite nella proposta di decreto legislativo in materia di accise. La richiesta dei produttori di vino al ministero della Sovranità alimentare “sarebbe quella di considerare la soluzione idroalcolica residua come rifiuto, quindi non sottoposto ad accise”.


Nella sua nota, Assodistil porta all’attenzione dei tre titolari dei dicasteri che l’eventuale accettazione di tale richiesta presenterebbe forti criticità in ambito economico, fiscale e ambientale. In primo luogo, l’associazione ribadisce “come non vi sia alcun dubbio che la miscela idroalcolica residuante dalla dealcolizzazione del vino, avendo un contenuto alcolico ben superiore all’1,2% e talora addirittura del 95% rientri pienamente nella definizione di alcole e dunque negli oneri fiscali collegati alla produzione, circolazione e commercio di tale prodotto ai sensi della normativa vigente”. “Il rispetto della legalità è alla base delle nostre valutazioni, considerando che l’accisa sull’alcole etilico sorge al momento della sua fabbricazione e che pesa per oltre 10 euro per ogni litro, ne consegue che escludere dal circuito fiscale i produttori di vino dealcolato solleverebbe senza dubbio forti appetiti, con il rischio di creare frodi fiscali di enorme portata” sostiene il presidente di AssoDistil, Antonio Emaldi, aggiungendo “chiunque produce alcole etilico, anche se in via subordinata, deve quindi rispettare la stessa normativa: sarebbe infatti per noi incomprensibile che la medesima fattispecie sia sottoposta a due discipline completamente diverse, una che rientra tra gli obblighi tributari e l’altra esclusa”.


Nella propria nota, Assodistil ribadisce ai ministeri che “la destinazione più logica e vantaggiosa dell’alcole ottenuto dalla dealcolizzazione del vino è senza dubbio quella dell’uso come bioetanolo per i carburanti, tenuto conto come la produzione in Italia dello stesso bioetanolo è inferiore a quanto richiesto al 2030 per ottemperare agli obblighi previsti dalle vigenti disposizioni di legge”. Tale destinazione, pur mantenendo la natura “tributaria” del prodotto, “sarebbe perfettamente in linea con gli obiettivi di economia circolare intesa come valorizzazione energetica e riutilizzo dei materiali di scarto, che è oggetto della più recente legislazione italiana e comunitaria, e permetterebbe ai produttori di ottenere un ricavo da tale prodotto, anziché di dover sopportare un costo per il suo smaltimento in caso dovesse venire catalogato come un rifiuto”.

Ex Ilva, Tribunale Milano dichiara insolvenza AdI Holding

Ex Ilva, Tribunale Milano dichiara insolvenza AdI HoldingRoma, 5 nov. (askanews) – Il Tribunale di Milano ha dichiarato lo stato d’insolvenza di Accierie d’Italia Holding che ha rilevato gli stabilimenti ex Ilva, con sentenza pubblicata ieri. Lo si legge in un comunicato stampa in cui si precisa che il Tribunale di Milano, senzione crisi d’impresa, ha deciso su ricorso promosso da Accierie d’Italia.


“All’esito del procedimento al quale hanno preso parte anche il socio privato ArcelorMittal Italy Holding e il socio pubblico Invitalia – si legge – è stato accertato, anche con l’ausilio di un supporto cosulenziale, uno squlibrio finanziario di quasi 1 miliardo di euro, di composizione eterogenea, per lo più riconducibile a debiti verso i soci, verso professionisti e fornitori”. La verifica di stato passivo, conclude la nota, è stata fissata per il 5 marzo prossimo.

G20, presidente Camera Fontana il 7-8 novembre a Brasilia al vertice dei presidenti dei Parlamenti

G20, presidente Camera Fontana il 7-8 novembre a Brasilia al vertice dei presidenti dei ParlamentiRoma, 5 nov. (askanews) – “I Parlamenti nella costruzione di una governance globale adeguata alle sfide del XXI secolo”. È il tema al centro dell’intervento del presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, che sarà al vertice dei presidenti dei Parlamenti del G20 (P20) di Brasilia, giovedì 7 e venerdì 8 novembre.


Fontana interverrà nella terza sessione dei lavori, venerdì 8, alle 9.30 (ora locale), alla Camera dei deputati brasiliana. A seguire sarà adottata la dichiarazione finale e si procederà al passaggio di consegne della Presidenza del P20 alla speaker dell’Assemblea nazionale sudafricana, Thoko Didiza. Il giorno precedente, giovedì 7, il presidente della Camera dei deputati parteciperà alla cerimonia di apertura delle 10.30 e alle sessioni dei lavori. Nelle pause tra le riunioni sono in programma alcuni bilaterali con i rappresentanti di Paesi anche dell’area asiatica.

Rapporto Migrantes: dal 2020 +12% gli emigranti che lasciano l’Italia

Rapporto Migrantes: dal 2020 +12% gli emigranti che lasciano l’ItaliaRoma, 5 nov. (askanews) – In Italia aumenta il numero degli emigranti all’estero. Lo testimonia il nuovo Rapporto “Italiani nel mondo” 2024, della Fondazione Migrantes della Cei, pubblicato oggi.


Nel Rapporto si afferma che “continua la crescita di chi ha deciso di risiedere fuori dei confini nazionali (+11,8% dal 2020)” mentre attualmente la comunità dei nostri cittadini e delle cittadine residenti all’estero è composta da oltre 6 milioni 134 mila unità: da tempo, l’unica Italia a crescere continua ad essere soltanto quella che ha scelto l’estero per vivere”, commenta l’organismo della Cei che parla di evidente “impatto differente ed eterogeno” sui territori. “Ma quanto potente sia la ripercussione dell’attuale emigrazione sui territori già provati da criticità, quali lo spopolamento e la depressione economica, è materia importante da attenzionare a tutti i livelli per introdurre politiche finalizzate al sostegno della ‘riattrattività’ di cui diffusamente si discute oggi in molteplici contesti”, fa rilevare il Rapporto. La Sicilia intanto si conferma nel 2024 la regione con la comunità di iscritti all’AIRE (l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) più numerosa (+826 mila), seguita dalla Lombardia (+641 mila) e dal Veneto (+563 mila). Il 45,8% degli iscritti all’AIRE è di origine meridionale (oltre 2,8 milioni, di cui 956 mila isolani).


Oltre 2,3 milioni sono, invece, del Settentrione (il 19,0% sia per il Nord-Est che per il Nord-Ovest con una leggera differenza in positivo per quest’ultimo di circa 23 mila iscritti). Oltre 966 mila sono, invece, gli iscritti del Centro Italia (15,7%).

I giovano di Cia a Eima con il contest per gli istituti agrari

I giovano di Cia a Eima con il contest per gli istituti agrariRoma, 5 nov. (askanews) – I giovani imprenditori di Cia-Agricoltori Italiani tornano a Eima International, a Bologna Fiere dal 6 al 10 novembre, con il contest “AgrImage: la tua creatività al servizio dell’agromeccanica” seconda edizione del concorso ideato da Agia-Cia in collaborazione con ITAsF, Istituti Agrari senza Frontiere e FederUnacoma.


Nel progetto, sostenuto da Cia, l’impegno dell’associazione nel promuovere nuove sinergie tra istruzione professionale e mondo del lavoro, coinvolgendo la rete nazionale dei 39 istituti agrari d’Italia e ingaggiando gli studenti degli ultimi anni, o intere classi del IV e V anno, nell’elaborazione di idee creative per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo di appartenenza o con l’intento di smentire vecchi cliché sul settore e il mondo rurale. Due le sezioni, quindi, Arte agricola ed Educazione agricola con l’agromeccanica protagonista assoluta, al centro dell’obiettivo di fotocamere e rappresentazioni grafiche e oggetto di soluzioni per il futuro. A supporto, tre webinar con i tecnici FederUnacoma su innovazione e implements, macchine raccoglitrici, elettronica applicata e robotica.


A Eima venerdì 8 novembre, alle 11, presso la Sala Europa del Palazzo dei Congressi, la premiazione dei vincitori, i primi tre classificati per ciascuna sezione, selezionati a giudizio insindacabile da un team di esperti e tecnici Agia-Cia, ITAsF e FederUnacoma. “Continuiamo a credere nel valore dell’iniziativa condivisa con Agia-Cia e FederUnacoma – spiega la coordinatrice della Rete Istituti Agrari senza Frontiere, Paola Adami – È fondamentale insistere, portando l’attenzione degli studenti, in modo innovativo, su meccanica e meccanizzazione agraria, ancora grandi assenti nei piani di studi dell’istruzione agraria”. “La filiera agromeccanica può offrire lavoro qualificato ai giovani a ogni livello, dalla progettazione all’assistenza tecnica fino al marketing, e per questo occorre adeguare il sistema dell’istruzione e della formazione professionale -osserva la presidente di FederUnacoma, Mariateresa Maschio – ma il presupposto perché i giovani possano pensare all’agricoltura e all’agromeccanica come prospettive future interessanti è che sviluppino empatia verso il settore e acquisiscano familiarità con l’attività primaria e il mondo rurale. In questo senso il lavoro di Agia-Cia e di ITAsF è lungimirante e prezioso” . “Innovazione e tecnologia dovrebbero accelerare e agevolare le sinergie tra formazione e mondo produttivo, eppure manca ancora una svolta in tal senso. Il Contest, e le relazioni che lo sostengono, punta a fare la differenza – conclude il presidente nazionale di Agia-Cia, Enrico Calentini- creando occasioni di confronto costante per gli studenti degli istituti agrari con le professionalità di FederUnacoma. Come associazione lavoriamo perché il ricambio generazionale, o primi insediamenti in agricoltura, siano sostenuti non solo da pilastri solidi in termini di leggi, strumenti e risorse a supporto, ma anche da un bagaglio importante di conoscenza e consapevolezza. Dobbiamo creare per i più giovani l’opportunità di sperimentare e mettersi in gioco”.

Innovazione agroalimentare al centro del Novalis Forum a Piacenza

Innovazione agroalimentare al centro del Novalis Forum a PiacenzaRoma, 5 nov. (askanews) – Sarà l’innovazione nel settore agroalimentare il filo conduttore della terza edizione del Novalis Forum, che si terrà il 15 novembre a Piacenza. Il titolo di questa edizione è “Quando la natura diventa innovazione”.


“Dopo la scorsa edizione, in cui abbiamo parlato sia di novità normative che di novità nel settore dei prodotti per la difesa e della nutrizione delle colture – spiega Stefano Jondini, CEO di Expedia e promotore dell’evento – quest’anno intendiamo approfondire principalmente il tema dell’Innovazione. L’innovazione riguardante i prodotti fitosanitari e i fertilizzanti, ma non solo. In questo periodo le aziende stanno concentrando i propri sforzi per cercare soluzioni innovative a basso impatto sia per l’uomo che per l’ambiente. Il tutto cercando di creare prodotti al tempo stesso sostenibili”. In questo contesto sarà quindi possibile conoscere realtà emergenti come start-up innovative del mondo Agrotech e confrontarsi con gli esperti del settore non solo sugli sviluppi formulativi, ma anche su aspetti paralleli come per esempio, la gestione della proprietà intellettuale Promosso da Vitalia Consulting. Il Novalis Forum sarà anche l’occasione per fornire qualche aggiornamento normativo.


“Quando parliamo di Innovazione – aggiunge Jondini – intendiamo sviluppare idee che partono da ciò che la natura offre e sfruttare la tecnologia per rendere il tutto utilizzabile dall’agricoltore. L’obiettivo è quindi offrire alle aziende produttrici di fertilizzanti e fitosanitari spunti di riflessione, novità e una panoramica sullo stato dell’arte dell’innovazione in agricoltura”.

Sogin avvia smantellamento edificio reattore centrale Caorso

Sogin avvia smantellamento edificio reattore centrale CaorsoRoma, 5 nov. (askanews) – Sogin ha iniziato nella centrale di Caorso le attività di smantellamento dei sistemi e componenti all’interno dell’edificio reattore. Questo progetto, si legge in una nota della società, rappresenta un passaggio cruciale nel programma di dismissione dell’impianto emiliano, poiché segna l’attacco al cuore della centrale. In particolare, sono cominciate le operazioni di “spooling” in cui i tecnici stanno tracciando i punti di taglio per smontare i sistemi e componenti in pezzi (spool). Tale lavoro è necessario per garantire che ogni elemento possa essere facilmente identificato e raggruppato in base al sistema di impianto di provenienza e alla sua eventuale contaminazione.


Le attività condotte finora hanno incluso la realizzazione dell’impianto elettrico di cantiere e proseguiranno con l’installazione dei mezzi per la movimentazione dei materiali smantellati e con l’allestimento dell’impianto per eseguire tagli a caldo, specificatamente progettato per affrontare i componenti più complessi per dimensione e spessore. I primi sistemi e componenti ad essere smantellati saranno quelli posti a piano campagna. Una scelta dettata dalla necessità di liberare gli spazi per il passaggio dei materiali provenienti dagli altri piani dell’edificio reattore. A piano campagna si trova infatti un corridoio confinato, denominato waste route, realizzato da Sogin, dove i componenti tagliati verranno trasferiti in sicurezza nell’edificio turbina per essere eventualmente decontaminati, tagliati e ulteriormente ridotti di volume per facilitare la loro successiva gestione.


Il progetto di smantellamento è articolato per “aree”, ciascuna delle quali prevede un piano di smontaggio dettagliato. Questa pianificazione assicura il rispetto dei criteri di sicurezza e delle prescrizioni indicate dall’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nazionale e la radioprotezione. Saranno smantellate complessivamente 3.400 tonnellate di materiale, di cui circa l’88% sarà rilasciabile dopo le operazioni di trattamento e decontaminazione necessarie, mentre il restante 12% sarà gestito come rifiuto radioattivo e stoccato nei depositi temporanei del sito in attesa di essere trasferito al Deposito Nazionale, una volta disponibile. “Questo risultato – scrive la società – dimostra come Sogin, grazie alle tecniche avanzate di trattamento e decontaminazione utilizzate durante le attività, sia in grado di recuperare una significativa percentuale dei materiali smantellati, confermando che è possibile implementare buone pratiche di economia circolare anche nel decommissioning nucleare, in linea con l’impegno della Società a favorire lo sviluppo sostenibile del Paese”.

Vino, Rebughini: lavoriamo con aziende per potenziare efficacia Vinitaly

Vino, Rebughini: lavoriamo con aziende per potenziare efficacia VinitalyMilano, 5 nov. (askanews) – Potenziamento delle proprie quote export soprattutto verso gli Stati Uniti, sostenibilità, nuovi canoni di comunicazione e costante osservazione delle nuove tendenze di consumo salvaguardando sempre identità e autenticità. Sono le parole chiave di sette “market maker” del settore del vino italiano intervenuti nella sessione istituzionale “Quale futuro per il vino. Quale vino per il futuro” nell’ambito della prima giornata di “wine2wine Business forum” che si chiude oggi, 5 novembre, a Veronafiere.


A confrontarsi in presenza sugli scenari futuri e sulle strategie aziendali adottate per fronteggiare la complessità strutturale del mercato globale sono stati Silvia Franco, (Nino Franco, Veneto), Aldo Vajra (G.D. Vajra, Piemonte), Marina Cvetic (amministratore unico Masciarelli Tenute agricole, Abruzzo), Alberto Lusini (ceo Angelini Wines & Estates) e Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, a cui si sono aggiunti i contributi video di Marco Caprai (Arnaldo Caprai, Umbria), Antonio Rallo (Donnafugata, Sicilia) e Elena Fucci (Elena Fucci, Basilicata). Sul fronte della geografia dell’export, le sette aziende rappresentative del prodotto tricolore di fascia premium confermano ancora il mercato Usa sul podio della loro strategia presente e futura, seguita dall’Asia oltre i confini cinesi. Mentre tra le piazze a maggior tasso di potenzialità si affaccia l’Africa. Base di partenza, le curve dei consumi del vino secondo i dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che delineano una transizione sempre più orientata verso una contrazione volumica dei consumi e una contestuale maggior attenzione verso i segmenti premium dell’offerta globale e in particolare italiana. Una spesa della domanda mondiale di vino, rileva Vinitaly, che è cresciuta molto di più rispetto al trend quantitativo. Discorso a parte invece per il fenomeno spumanti, che, in particolare con la locomotiva Prosecco, ha visto lievitare di oltre il 200% anche i volumi esportati negli ultimi 13 anni. Un fenomeno, a cui sta contribuendo non poco il trend globale dell’aperitivizzazione, che ha generato un sostanziale quanto inedito equilibrio tra le tipologie tricolori destinate all’export: 5,3 mln di ettolitri per i rossi, 5 mln per gli spumanti e 4,5 mln per i bianchi. Per il futuro, secondo l’Osservatorio, la sfida sarà sempre più legata all’attualizzazione delle occasioni di consumo di vino in un contesto di forte competitività, con un mondo delle bevande che si sta dimostrando più pronto ad accogliere i mutamenti di una domanda meno conservativa di un tempo.


“Abbiamo voluto dare voce alle aziende perché Vinitaly è parte integrante della promozione di questo settore fondamentale della nostra bilancia commerciale” ha commentato il direttore generale di Veronafiere, Adolfo Rebughini, aggiungendo che “in quest’ottica, il piano industriale ‘One Veronafiere’ ha recepito molte indicazioni strategiche provenienti proprio dalle nostre aziende espositrici a partire dal recente esordio di Vinitaly Usa a Chicago. Con le due prossime tappe, ad Almaty in Kazakistan, new entry di quest’anno, e ‘Vinitaly Wine Vision by Open Balcan’ a Belgrado – ha proseguito Rebughini – iniziamo il percorso di avvicinamento al Vinitaly 2025 che avrà delle novità anche in temini di segmentazione del prodotto. Stiamo infatti chiudendo un accordo per quanto riguarda i ‘raw wine’, quindi vini naturali, organici e biodinamici. Seguendo i dati di mercato – ha proseguito – è confermata la mixology, una tendenza che inizia ad avere effetto sia sulle curve di consumo che di fatturato mentre stiamo facendo delle valutazioni sui dealcolati. Inoltre – ha concluso – il 2025 segnerà il debutto autonomo del salone dell’olio che esordirà come ‘Sol2Expo’, dal 2 al 4 marzo”.