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Autore: Redazione StudioNews

Napoli-Lecce 1-0, Di Lorenzo fa volare gli azzurri

Napoli-Lecce 1-0, Di Lorenzo fa volare gli azzurriRoma, 26 ott. (askanews) – Il Napoli non è ancora bello, ma è maledettamente granitico e cinico. Dopo l’1-0 di Empoli, ecco un altro 1-0, stavolta al Lecce. Che vale sempre tre punti, ma soprattutto pesa in classifica molto più di ciò che ha detto il campo, perché mette pressione a Inter e Juve, impegnata domani nello scontro diretto. Ci pensa Di Lorenzo a risolvere una partita che si era fatta complicatissima anche grazie alla resistenza di un ottimo Lecce, che ha difeso e contrattaccato senza paura per tutti e 90′. Il Napoli l’occasionissima se la crea al 26′: Di Lorenzo va via a destra e serve Ngonge, destro potente ben respinto da Falcone. Arriva Olivera che spara male in diagonale e diventa un assist per Di Lorenzo che infila l’1-0. Il Var richiama l’arbitro per la posizione di fuorigioco del capitano azzurro e si resta sullo 0-0. Al 28′, da un angolo di Politano, arriva il vantaggio. McTominay schiaccia di testa, Falcone dice ancora no ma sulla respinta c’è Di Lorenzo che in due tempi buca il muro giallorosso. Stavolta è tutto buono, il capitano può esultare e il Napoli volare.

La Nato nel Mare del Nord, “Qui ci addestriamo per proteggere cieli e mare”

La Nato nel Mare del Nord, “Qui ci addestriamo per proteggere cieli e mare”A bordo della Uss Harry Truman (Mare del Nord), 26 ott. (askanews) – Un velivolo militare bimotore turboelica, il C-2 Greyhound, dell’aviazione statunitense, trasporta un gruppo di 12 giornalisti embedded dall’aeroporto militare di Prestwick, nella parte occidentale della Scozia, in mare aperto, nelle acque del Mare del Nord sulla nave americana USS Harry S. Truman. Parte da qui la maxi-esercitazione marittima della Nato “Neptune Strike 2024” (NEST 24-2), una delle principali attività di vigilanza rafforzata della Nato, in programma fino al 31 ottobre. Una esercitazione congiunta che vede impegnate diverse aree, dal Mediterraneo centrale e dall’Adriatico fino al Mare del Nord e al Mar Baltico.


“Ci esercitiamo congiuntamente con altri Paesi per garantire la difesa comune”, riferisce il comandante dello Squadrone 136 Bernie Lutz, pilota di caccia, nome da combattimento “Virus”. “Se la nostra attività è cambiata dopo la guerra della Russia in Ucraina? Direi di no. Io continuo a volare, ogni giorno, a difendere i cieli dell’Alleanza. La Nato si è rafforzata negli anni, ci preoccupiamo della difesa comune”. È preoccupato per una escalation del conflitto dopo l’invio di truppe nordcoreane in Russia? “Non entro nelle questioni politiche, non sono preoccupato. Continuo a fare il mio lavoro”. Neptune Strike permetterà all’Alleanza di “assumere il controllo operativo di capacità di guerra marittima all’avanguardia di numerosi alleati, tra cui diverse portaerei e gruppi d’assalto di spedizione che saranno dispiegati in diversi domini operativi”.


Nel Mare del Nord, per la prima volta in via ufficiale c’è anche la Svezia, ultimo membro della Nato (adesione nel 2023). Qui le attività coinvolgono la portaerei USS Harry S Truman Carrier Strike Group, oltre a quella della Royal Navy HMS Prince Of Wales e delle sue scorte. Alla maxi-operazione in tutta Europa partecipano circa 20 navi di superficie e sottomarini, insieme a forze per operazioni speciali e numerosi aerei, con oltre 15.000 militare impegnati.Le nazioni che partecipano all’esercitazione sono: Albania, Belgio, Canada, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.


Deterrenza e difesa sono i due obiettivi per la Nato, che mostra i muscoli di fronte al protrarsi della guerra della Russia in Ucraina e che ora potrebbe vedere una escalation del conflitto dovuto all’invio di truppe nordcoreane alla Russia, anche se al momento non è chiaro il loro impiego. Il contesto in cui si inserisce Neptune Strike è delicato anche per l’attacco, nella notte,di Israele all’Iran. Tuttavia la Neptune Strike era stata già programmata da tempo e non in seguito ai recenti sviluppi in Medio Oriente. Certo è che la Nato è sempre più impegnata in operazioni di deterrenza e difesa collettiva.


Gli obiettivi principali della NEST 24-2 sono il mantenimento della libertà di navigazione e di manovra nell’area di operazioni della Nato, la sicurezza dei punti marittimi strategici, la deterrenza e la vigilanza e l’aumento dell’interoperabilità nei domini operativi (ad esempio, l’integrazione aria-terra), promuovendo le capacità della Nato di consentire operazioni multidominio ad ampio raggio. Le attività comprendono, tra l’altro, sbarchi anfibi, operazioni antimine, smaltimento di ordigni esplosivi e difesa dai droni.NEST 24-2 è condotta dalla Naval Striking and Support Forces NATO (STRIKFORNATO), con sede a Oeiras, in Portogallo. La serie Neptune Strike rientra nel Progetto Neptune, avviato nel 2020, con l’obiettivo di migliorare il ritmo e la flessibilità del comando e del controllo delle forze navali d’attacco e anfibie. (Di Serena Sartini)

Risultati e classifica Serie A, il Napoli vola a +5

Risultati e classifica Serie A, il Napoli vola a +5Roma, 26 ott. (askanews) – Questi i risultati e la classifica della serie A dopo la nona giornata di campionato e dopo Napoli-Lecce 1-0


Nona giornata Udinese-Cagliari 2-0, Torino-Como 1-0, Napoli-Lecce 1-0, Bologna-Milan (rinviata), ore 20:45 Atalanta-Verona. Domenica 27 ottobre ore 12:30 Parma-Empoli, ore 15:00 Lazio-Genoa, Monza-Venezia, ore 18:00 Inter-Juventus, ore 20:45 Fiorentina-Roma Classifica: Napoli 22, Inter 17, Juventus, Udinese 16, Milan, Torino 14, Lazio, Atalanta, Fiorentina 13, Empoli, Roma 10, Verona, Como, Bologna, Cagliari 9, Monza, Parma 7, Genoa 6, Lecce 5, Venezia 4.


Martedì 29 ottobre ore 18.30 Cagliari-Bologna, ore 20:45 Lecce-Verona, Milan Napoli; Mercoledì 30 ottobre ore 18:30 Empoli-Inter, Venezia-Udinese, ore 20:45 Atalanta-Monza Juventus-Parma, Giovedì 31 ottobre ore 20:45 Genoa-Fiorentina, Como-Lazio, Roma-Torino.

Torna l’ora solare, lancette un’ora indietro

Torna l’ora solare, lancette un’ora indietroRoma, 25 ott. (askanews) – Domenica 27 ottobre è di nuovo con l’ora solare: nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, alle tre, lancette dell’orologio spostate indietro un’ora.


Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale nei sette mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 340 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 130 mila famiglie. Il dato si traduce in un risparmio economico di oltre 75 milioni di euro. I benefici dell’ora legale riguardano anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 160 mila tonnellate.


Nel 2024, considerando il periodo di ora legale da domenica 31 marzo a domenica 27 ottobre, giorno in cui tornerà l’ora solare, il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in maggior tutela’ è stato, secondo i dati dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, di circa 22,2 centesimi di euro al lordo delle imposte. Dal 2004 al 2024, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di oltre 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro.

Accordo tra i leader dei Paesi del G7: 50 miliari di dollari di prestiti all’Ucraina

Accordo tra i leader dei Paesi del G7: 50 miliari di dollari di prestiti all’UcrainaWashington, 26 ott. (askanews) – I leader dei Paesi del G7 (Usa, Giappone, Germania, Francia, Italia Canada, regno Unito) hanno raggiunto un accordo nella serata di venerdì a Washington per erogare 50 miliardi di dollari in prestiti all’Ucraina già a dicembre, prestiti sostenuti dagli interessi derivanti dai beni sovrani russi congelati a partire da dicembre.


“Questi prestiti saranno serviti e rimborsati da flussi futuri di entrate straordinarie derivanti dall’immobilizzazione dei beni sovrani russi il nostro obiettivo è iniziare a erogare i fondi entro la fine dell’anno”, si legge nella dichiarazione finale del G7 resa pubblica durante gli incontri annuali del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale a Washington, al quale hanno partecipato ministri finanziari e governatori delle banche centrali. Nella dichiarazione di accompagnamento da parte dei ministri delle finanze del G7 si sottolinea inoltre che i prestiti saranno erogati tramite una serie di prestiti bilaterali, a partire dal 1° dicembre e fino alla fine del 2027 “in rate che rifletteranno le urgenti esigenze di finanziamento dell’Ucraina”.


Ogni prestito bilaterale entrerebbe in vigore entro e non oltre il 30 giugno 2025. Come saranno ripartiti i prestiti per 50 miliardi di dollari? Il primo addendo riguarda la decisione del G7 segue quella degli Stati Uniti che mercoledì scorso avevano hanno annunciato che avrebbero concesso all’Ucraina un prestito di 20 miliardi di dollari a dicembre, con una scadenza pensata per proteggere tale strumento finanziario dall’eventualità di una vittoria del candidato repubblicano alla presidenza Stati Uniti Donald Trump nelle elezioni statunitensi di novembre. Trump infatti nei mesi scorsi si è impegnato a “uscire” dalla guerra dell’Ucraina con la Russia. Il prossimo presidente degli Stati Uniti entrerà in carica non prima di gennaio. Un altro addendo di 20 miliardi di dollari all’Ucraina arriverà dall’Ue, con i residui 10 miliardi di dollari suddivisi tra Canada, Gran Bretagna e Giappone.


L’annuncio dei “prestiti straordinari per l’accelerazione delle entrate” è anche conseguenza dell’accordo raggiunto a giugno dai leader del G7 durante il loro vertice annuale in Puglia per sfruttare i guadagni derivanti dai beni russi congelati per aiutare l’Ucraina. Una parte importante del sostegno dei Sette all’Ucraina riguarda le sanzioni alla Russia. “Le sanzioni imposte alla Russia – si legge nell’ultimo comunicato del G7 a Washington sotto la presidenza italiana – hanno smorzato la sua capacità di condurre la guerra contro l’Ucraina, creando ritardi e aumentando i costi dei suoi sforzi di approvvigionamento; hanno ulteriormente isolato la sua economia dal mondo e imposto costi reali a individui e aziende russe che forniscono supporto ai suoi sforzi bellici. Siamo anche impegnati – si legge ancora – a ostacolare la capacità della Russia di eludere o aggirare le sanzioni e acquisire beni a duplice uso per il campo di battaglia anche in cooperazione con paesi terzi. Il tetto massimo del prezzo del petrolio ha avuto successo nel sostenere la stabilità nei mercati energetici, riducendo al contempo le entrate della Russia. Accogliamo con favore gli sforzi della Coalizione per garantire che le misure del tetto massimo del prezzo del petrolio siano correttamente implementate. Restiamo impegnati a prendere ulteriori iniziative in risposta alle violazioni del tetto massimo del prezzo del petrolio e ad aumentare i costi per la Russia dell’utilizzo della flotta ombra per eludere le sanzioni”.

G7, accordo per 50 miliari dollari prestiti a Ucraina, ecco principali punti

G7, accordo per 50 miliari dollari prestiti a Ucraina, ecco principali puntiWashington, 26 ott. (askanews) – I paesi del G7 (Usa, Giappone, Germania, Francia, Italia Canada, Regno Unito) hanno raggiunto un accordo nella serata di venerdì a Washington per erogare 50 miliardi di dollari in prestiti all’Ucraina già a dicembre, prestiti sostenuti dagli interessi derivanti dai beni sovrani russi congelati a partire da dicembre.


“Questi prestiti saranno serviti e rimborsati da flussi futuri di entrate straordinarie derivanti dall’immobilizzazione dei beni sovrani russi…il nostro obiettivo è iniziare a erogare i fondi entro la fine dell’anno”, si legge nella dichiarazione finale del G7 – sotto la presidenza dell’Italia – resa pubblica durante gli incontri annuali del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale a Washington, al quale hanno partecipato ministri finanziari e governatori delle banche centrali. Nella dichiarazione di accompagnamento da parte dei ministri delle finanze del G7 si sottolinea inoltre che i prestiti saranno erogati tramite una serie di prestiti bilaterali, a partire dal 1° dicembre e fino alla fine del 2027 “in rate che rifletteranno le urgenti esigenze di finanziamento dell’Ucraina”.


Ogni prestito bilaterale entrerebbe in vigore entro e non oltre il 30 giugno 2025. Come saranno ripartiti i prestiti per 50 miliardi di dollari? Il primo addendo riguarda la decisione del G7 segue quella degli Stati Uniti che mercoledì scorso avevano hanno annunciato che avrebbero concesso all’Ucraina un prestito di 20 miliardi di dollari a dicembre, con una scadenza pensata per proteggere tale strumento finanziario dall’eventualità di una vittorio del candidato repubblicano alla presidenza Stati Uniti Donald Trump nelle elezioni statunitensi di novembre. Trump infatti nei mesi scorsi si è impegnato a “uscire” dalla guerra dell’Ucraina con la Russia. Il prossimo presidente degli Stati Uniti entrerà in carica non prima di gennaio.


Un altro addendo di 20 miliardi di dollari all’Ucraina arriverà dall’Ue, con i residui 10 miliardi di dollari suddivisi tra Canada, Gran Bretagna e Giappone. L’annuncio dei “prestiti straordinari per l’accelerazione delle entrate” è anche conseguenza dell’accordo raggiunto a giugno dai leader del G7 durante il loro vertice annuale in Puglia per sfruttare i guadagni derivanti dai beni russi congelati per aiutare l’Ucraina.


Una parte importante del sostegno dei Sette all’Ucraina riguarda le sanzioni alla Russia. “Le sanzioni imposte alla Russia – si legge nell’ultimo comunicato del G7 a Washington sotto la presidenza italiana – hanno smorzato la sua capacità di condurre la guerra contro l’Ucraina, creando ritardi e aumentando i costi dei suoi sforzi di approvvigionamento; hanno ulteriormente isolato la sua economia dal mondo e imposto costi reali a individui e aziende russe che forniscono supporto ai suoi sforzi bellici. Siamo anche impegnati – si legge ancora – a ostacolare la capacità della Russia di eludere o aggirare le sanzioni e acquisire beni a duplice uso per il campo di battaglia anche in cooperazione con paesi terzi. Il tetto massimo del prezzo del petrolio ha avuto successo nel sostenere la stabilità nei mercati energetici, riducendo al contempo le entrate della Russia. Accogliamo con favore gli sforzi della Coalizione per garantire che le misure del tetto massimo del prezzo del petrolio siano correttamente implementate. Restiamo impegnati a prendere ulteriori iniziative in risposta alle violazioni del tetto massimo del prezzo del petrolio e ad aumentare i costi per la Russia dell’utilizzo della flotta ombra per eludere le sanzioni”.

A Roma presentata l’edizione speciale del Cantico delle creature

A Roma presentata l’edizione speciale del Cantico delle creatureRoma, 26 ott. (askanews) – Si è svolta presso Pio Sodalizio dei Piceni, in piazza di S. Salvatore in Lauro a Roma, la presentazione dell’edizione speciale del Cantico delle creature a cura di Enzo Fortunato, direttore della comunicazione della Basilica di San Pietro, e Davide Rondoni, presidente comitato nazionale per l’VIII centenario della morte di San Francesco d’Assisi, edito da Ignazio Pappalardo Editore.


“Questa edizione speciale del Cantico delle creature – ha affermato nel suo intervento Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito – è un volume che rappresenta ben più di una preziosa iniziativa editoriale. Si tratta di un testo che ha molto da insegnarci proprio nella quotidianità della vita scolastica. Ci invita infatti a guardare al mondo che ci circonda con gratitudine e rispetto riconoscendo che ogni elemento della natura è un dono prezioso per noi e per le future generazioni”. Un testo che attraverso “la semplicità delle parole di lode di Francesco non smette di toccare il cuore di chiunque e di cambiare il mondo” ha dichiarato Padre Enzo Fortunato. “A 800 anni dal Cantico e dalla morte del poeta santo, bisogna ancora nutrire la letizia di gridarlo e cantarlo al mondo intero” ha aggiunto Davide Rondoni. Tra i relatori anche Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione cultura, scienza e istruzione alla Camera: “In considerazione del messaggio universale contenuto nel testo, che promuove valori quali la condivisione, la fratellanza, la tolleranza, il rispetto reciproco e la pace fra i popoli, nonché – ha proseguito – della attualità degli stessi proprio a fronte del contesto geopolitico di questi giorni sono convinta che lo studio di questa Lode nelle scuole possa diventare volano per incentivare la trasmissione efficace di questi valori alle nuove generazioni”.


Ignazio Pappalardo Editore è una nuova casa editrice indipendente. Si occupa di narrativa e poesia ed è attenta alla valorizzazione dei classici. L’identità della casa editrice è espressa nel motto iscritto sul logo: Numquid et tu Galilaeus es?, una locuzione latina tratta dal Vangelo di Giovanni che ne inquadra il progetto editoriale ponendolo in un confine inedito tra la ricerca letteraria e quella spirituale. Con il suo catalogo, la casa editrice si propone infatti di mostrare il legame tra il fenomeno religioso e le forme e i contenuti della grande letteratura universale. A tal fine, le opere proposte sono arricchite da un invito alla lettura redatto da importanti rappresentanti del mondo della cultura che collaborano con la casa editrice, in modo che i titoli del catalogo, inclusi i classici, possano esser proposti come una “novità editoriale” alla luce del nuovo orizzonte di senso in cui si trovano inseriti. “Siamo orgogliosi presentare questa edizione speciale del Cantico delle creature – ha spiegato l’editore Ignazio Pappalardo. E’ un anniversario importantissimo per la letteratura Italiana che comincia, proprio con San Francesco d’Assisi, la sua grande storia”. All’evento moderato da Paola Severini Melograni, direttore di Angelipress.com, è intervenuto anche Mario Rusconi, presidente Associazione Nazionale Presidi. Il volume è già disponibile in tutte le librerie e gli store online.

Tennistavolo, a Cagliari prima finale WTT Feeder con tanta Italia

Tennistavolo, a Cagliari prima finale WTT Feeder con tanta ItaliaCagliari, 26 ott. (askanews) – Questa sera il WTT Feeder Cagliari assegnerà il suo primo titolo e alle ore 19 a contenderselo saranno da una parte della retina Niagol Stoyanov e Giorgia Piccolin e dall’altra John Oyebode e Gaia Monfardini, in uno storico derby internazionale di finale.


Stoyanov e Piccolin hanno battuto in semifinale per 3-1 (2-11, 12-10, 11-8, 10-12, 11-4) i sudcoreani Ho Jeungmun e Yoo Siwoo e Oyebode e Monfardini hanno prevalso per 3-0 (11-9, 11-9, 12-10) sugli indiani Hermeet Desai e Yashaswini Ghorpade, teste di serie n. 1. “Nel primo set – racconta Stoyanov – abbiamo commesso molti errori e ci è scappato via, poi abbiamo giocato sempre meglio. Peccato nel quarto parziale nel quale siamo stati avanti per 9-7 e non abbiamo sfruttato un match-point. Forse abbiamo avuto un po’ di fretta, però anche gli avversari hanno fatto dei colpi incredibili. Non abbiamo pensato all’occasione persa e nella “bella” siamo partiti deciso sul 3-0, abbiamo cambiato campo sul 5-3 e abbiamo incrementato fino al termine”.


Per Piccolin “i coreani sono sempre stati pericolosi e in questo sport finché non conquisti l’ultimo punto non è mai detto. Siamo stati bravi a conservare la concentrazione nei momenti delicati e anche quando eravamo avanti. Dopo quella ottenuta al WTT Corpus Christi questa è la nostra seconda finale del 2024 e negli Stati Uniti abbiamo vinto. Qui abbiamo confermato di essere una buona coppia. In finale contro Johnny e Gaia scenderemo in campo come se fosse una gara normale, non ci siamo mai affrontati neppure in Italia e sarà una prima volta molto speciale”. Dall’altra parte anche Monfardini esprime grande soddisfazione: “Questa prima finale tutta azzurra è fantastica e che si svolga a Cagliari, nella tappa italiana del circuito WTT, è ancora più bello. Comunque vada saremo tutti vincenti, anche se è chiaro che io e Johhny faremo il possibile per imporci. Nella partita contri gli indiani avevamo una tattica molto precisa e il difficile è stato sempre metterla in atto. Non dovevamo avere timore del puntino lungo sul rovescio della ragazza e bisognava trovare il tempo giusto per giocare come se fosse una pallina normale. Dovevamo essere sempre pronti nel gioco libero, tutti e due dall’altra parte tenevamo molte palle in campo. Contro il maschio l’idea era a volte di tirare corto e poi attaccare. Questa vittoria in tre set è un risultato perfetto. Oggi entrambi abbiamo espresso un ottimo tennistavolo, siamo stati solidi e anche il pubblico ci ha aiutati. Questo palazzetto per noi è particolare, perché nel 2023 abbiamo vinto la medaglia d’oro agli Assoluti”.

M5S, Grillo: rivendico il diritto all’estinzione del movimento, è evaporato

M5S, Grillo: rivendico il diritto all’estinzione del movimento, è evaporatoRoma, 26 ott. (askanews) – “Io non voglio assolutamente fare casino o meno, io rivendico, da creatore del movimento, il mio diritto all’estinzione del movimento. Io quando vedo questa bandiera dei 5 Stelle, con davanti il mago di Oz, che parla di democrazia diretta, mi viene un buco nello stomaco”. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo. “Quindi, va benissimo, dobbiamo essere persone civili, lui si può fare il suo bel partito, si può fare il suo manifesto con la sua faccia bella, simpatica, sincera, con scritto, Oz e i suoi 22 mandati, può arrivare all’8%, e poi magari se va da Fassino e si fa fare una profezia può arrivare anche al 15%” prosegue il fondatore del M5S. “Quindi io accampo questo diritto all’estinzione perché non c’è più, lo sappiamo tutti, il movimento non c’è più, è evaporato. Però, come tutte le evaporazioni anche il mare evapora. E poi magari questa evaporazione si trasforma in una tromba d’aria, in un ciclone” aggiunge.

M5S, Grillo: rivendico diritto a estinzione del movimento, è evaporato

M5S, Grillo: rivendico diritto a estinzione del movimento, è evaporatoRoma, 26 ott. (askanews) – “Io non voglio assolutamente fare casino o meno, io rivendico, da creatore del movimento, il mio diritto all’estinzione del movimento. Io quando vedo questa bandiera dei 5 Stelle, con davanti il mago di Oz, che parla di democrazia diretta, mi viene un buco nello stomaco”. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo. “Quindi, va benissimo, dobbiamo essere persone civili, lui si può fare il suo bel partito, si può fare il suo manifesto con la sua faccia bella, simpatica, sincera, con scritto, Oz e i suoi 22 mandati, può arrivare all’8%, e poi magari se va da Fassino e si fa fare una profezia può arrivare anche al 15%” prosegue il fondatore del M5S. “Quindi io accampo questo diritto all’estinzione perché non c’è più, lo sappiamo tutti, il movimento non c’è più, è evaporato. Però, come tutte le evaporazioni anche il mare evapora. E poi magari questa evaporazione si trasforma in una tromba d’aria, in un ciclone” aggiunge.