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Autore: Redazione StudioNews

Liguria al voto: è sfida tra sindaco Bucci ed ex ministro Orlando

Liguria al voto: è sfida tra sindaco Bucci ed ex ministro OrlandoGenova, 26 ott. (askanews) – In Liguria sono 1.341.799 i cittadini chiamati ad eleggere domani e dopodomani il nuovo presidente della Regione e i trenta membri dell’assemblea legislativa, dopo le dimissioni dell’ex governatore Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari per quasi tre mesi con l’accusa di corruzione e finanziamento illecito, che hanno portato alla convocazione di elezioni anticipate. Si tratta del primo di tre test locali che potrebbero avere anche ripercussioni nazionali. Dopo la Liguria, infatti, il 17 e il 18 novembre sarà la volta di Emilia Romagna e Umbria.


A contendersi la presidenza della Regione Liguria saranno nove candidati, ma si annuncia un testa a testa tra il sindaco di Genova ed ex commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi, Marco Bucci, appoggiato da un’ampia coalizione di centrodestra composta da Fratelli D’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Alternativa Popolare e dalle liste civiche Orgoglio Liguria e Vince Liguria, e l’ex ministro dem all’Ambiente, alla Giustizia e al Lavoro, Andrea Orlando, sostenuto da Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Azione, Psi e dalle liste civiche Andrea Orlando Presidente e Liguri a testa alta. Una campagna elettorale senza esclusione di colpi, dove non sono mancati attacchi personali e momenti di tensione tra il candidato del centrodestra, che, dopo aver detto no più volte all’ipotesi di una sua candidatura, è stato convinto a scendere in campo dalla premier Meloni nonostante la malattia contro cui sta lottando e i tre anni di mandato da sindaco ancora da onorare, e quello del centrosinistra, che in caso di sconfitta rischia di mettere a repentaglio non solo il suo futuro politico ma anche quello della coalizione progressista, che sogna di riconquistare la Liguria dopo quasi 10 anni.


In una sfida che si annuncia quanto mai aperta, con il sindaco di Genova partito in svantaggio nei sondaggi, ma che ha poi velocemente recuperato il terreno perso, per il centrosinistra potrebbe pesare negativamente la rottura con Italia Viva. Un no all’alleanza arrivato dopo settimane di tensioni e polemiche con il M5s e Avs, in particolare sul sostegno del partito di Matteo Renzi alla giunta di centrodestra del Comune di Genova guidata dalla stesso Bucci, che hanno spinto Giuseppe Conte a decretare la fine del “campo largo”. Per il centrodestra potrebbe invece incidere sul voto il terremoto giudiziario che ha portato alla fine anticipata della legislatura precedente ed il patteggiamento a sorpresa di Toti, che ha spiazzato anche i leader nazionali della coalizione. Uno degli effetti potrebbe essere la crescita dell’astensionismo, come evidenziato dai sondaggi delle settimane scorse secondo i quali quasi la metà degli elettori potrebbe non recarsi alle urne.


L’eventuale vittoria di Bucci, simbolo insieme allo stesso Toti del cosiddetto “Modello Liguria” con la ricostruzione in tempi record del Ponte Morandi dopo il tragedia del 14 agosto 2018, porterebbe anche il Comune di Genova ad elezioni anticipate, con la probabile candidatura da parte del centrodestra dell’attuale vicesindaco Pietro Piciocchi, il cui nome era stato ventilato anche come possibile candidato alla presidenza della Regione Liguria. Un successo di Orlando, che ha puntato la sua campagna proprio sulla discontinuità rispetto alle politiche della giunta Toti, costringendo anche Bucci a prendere le distanze da alcune scelte della passata amministrazione come il sì al trasferimento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo dello coste savonesi, sancirebbe invece la fine di quel modello esaltato da tutti i leader del centrodestra e rilancerebbe la coalizione progressista anche in ottica nazionale.

Georgia al voto: Tbilisi sceglie tra avvicinamento a Ue o a Russia

Georgia al voto: Tbilisi sceglie tra avvicinamento a Ue o a RussiaRoma, 26 ott. (askanews) – Urne aperte in Georgia, dove si vota per il rinnovo del Parlamento fino alle 20:00 ora locale, le 18:00 in Italia. L’elezione di oggi nel piccolo stato caucasico, che si svolgerà con una nuova legge elettorale, sarà anche un referendum tra l’avvicinamento all’Europa e posizioni decisamente più filo-russe.


Dopo la svolta autoritaria del partito al potere Sogno Georgiano, che ha messo a repentaglio la possibilità della Georgia di entrare nel blocco, l’opposizione, formata da quattro partiti che si sono uniti per evitare un ritorno nella sfera di influenza di Mosca, la politica estera è stata al centro della campagna elettorale. Circa l’80% della popolazione georgiana sostiene l’adesione all’Ue ma dopo l’avvio dei negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, il processo della Georgia si è bloccato e il partito al potere e il suo fondatore, l’oligarca Bidzina Ivanishvili, ha assunto posizioni sempre più anti-occidentali, già dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Negli ultimi due anni il governo di Sogno georgiano ha approvaro la “legge sugli agenti stranieri” e una “legge sulla propaganda anti-LGBT”, in linea con posizioni russe sui temi.


“Le prossime elezioni saranno il momento della verità e il popolo georgiano dovrà decidere in che direzione andare: verso l’Europa o allontanarsi dall’Europa”, ha affermato il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell. Tutti i sondaggi suggeriscono che Sogno georgiano otterrà la maggioranza dei voti (34%) ma non è detto che ottenga la maggioranza costituzionale che gli garantirebbe il potere di approvare leggi, compresi gli emendamenti costituzionali, senza aver bisogno del sostegno dell’opposizione.


Secondo le indagini, questo obiettivo potrebbe essere lontano e i quattro partiti di opposizione uniti (53%) potrebbero avere più seggi in Parlamento. Si vota, infatti, con un sistema proporzionale: i 150 seggi parlamentari saranno distribuiti in base alla percentuale di voti che riceve ogni partito. Per formare un governo sono necessari 76 seggi. I gruppi di opposizione hanno concordato di lasciare che il presidente Salome Zourabichvili nomini il candidato primo ministro e nel corso dell campagna elettorale sono emerse quattro probabili forze di opposizione: Unità per salvare la Georgia, coalizione guidata dall’ex partito al governo Movimento nazionale di Mikheil Saakashvili. Coalizione per il cambiamento, Georgia forte e Per la Georgia, guidato da Giorgi Gakharia, che è stato primo ministro sotto Sogno georgiano dal 2019 al 2021 ma poi ha rotto con il partito. Sebbene i quattro manifestino alcune differenze nelle loro promesse pre-elettorali, sono in gran parte uniti sulla loro priorità assoluta di estromettere Sogno georgiano. Hanno tutti firmato una Carta georgiana proposta dal presidente Salome Zurabishvili, in cui concordano, in caso di vittoria dell’opposizione, di lasciarle formare un governo tecnocratico che ripristinerebbe buoni rapporti con l’Occidente e abrogherebbe le leggi più autoritarie che il Sogno georgiano ha approvato nel periodo precedente la campagna.


Tre giorni prima del voto, Ivanishvili ha incitato i suoi sostenitori a “scegliere la pace, non la guerra”. Ivanishvili, considerato la figura più potente della Georgia, ha detto alla folla in Piazza della Libertà che dovrebbero avere “un futuro europeo dignitoso basato sull’uguaglianza”. Il sindaco di Tbilisi e segretario generale di Sogno Georgiano Kakha Kaladze ha riecheggiato il suo messaggio, accusando “i cosiddetti amici della Georgia” di interferire direttamente nelle prossime elezioni di sabato: “Ci rifiutiamo di essere vassalli di chiunque, seguendo i desideri degli altri”.

Il Governo serra i ranghi, Meloni: avanti su riforme premierato, autonomia e giustizia

Il Governo serra i ranghi, Meloni: avanti su riforme premierato, autonomia e giustiziaGenova, 25 ott. (askanews) – “Uniti”, “coesi”, “non sfilacciamoci”, e avanti sulle tre riforme care ai tre partiti della maggioranza: premierato, autonomia differenziata, giustizia. La chiusura della campagna elettorale a Genova serve al centrodestra per mostrarsi compatto, con i leader che si alternano sul palco assicurando l’unità della coalizione.


Antonio Tajani invita le opposizioni a “non illudersi” perchè “non andiamo in frantumi alla prima difficoltà”. Matteo Salvini rilancia garantendo che “se non ci sfilacciamo governeremo per i prossimi 30 anni”. E poi Giorgia Meloni traduce in provvedimenti concreti le parole unitarie: “Andremo avanti con le riforme: giustizia, premierato, autonomia. Andremo avanti perché sono riforme fatte bene”, tornando a ribadire – e non lo si sentiva da un po’ – che i provvedimenti bandiera dei tre partiti principali proseguiranno tutti il loro iter. “Dicono che con il premierato vogliamo mettere il potere nelle mani di una persona sola ma noi non tocchiamo i poteri del premier. Vogliamo solo restituire ai cittadini il potere che gli è stato tolto”, ha aggiunto Meloni. “Dicono che con l’autonomia vogliamo spaccare il Nord dal Sud. Erano uniti? Bella notizia. A me pare fossero già divisi parecchio”. Quanto alla giustizia, la premier riprende le parole della mail del magistrato Paternello: “Non agisco per interesse personale, agisco per convinzione, so di essere un problema per questo, per alcuni ma non per la stragrande maggioranza di magistrati che vogliono solo poter fare bene il loro lavoro e non ne possono più delle correnti politicizzate della magistraura”.


Insomma, avanti con le riforme e avanti con un altro dei provvedimenti simbolo del governo, il protocollo con l’Albania sulla gestione dei migranti: “Stanno mettendo in campo tutti gli strumenti, lo avevo messo in conto, ma supereremo tutti quegli ostacoli e quel protocollo funzionerà. Sono pronta a lavorarci giorno e notte. Supereremo ogni interpretazione forzata, ogni sentenza irragionevole, ogni attacco politico, ogni tentativo della sinistra di chiedere il sostegno esterno”, con la “vergognosa” richiesta di procedura di infrazione alla Ue “per punire gli italiani di non averli votati”. Infine, la rivendicazione dei risultati al governo, compresi i fondi alla sanità: “È un mistero come la sinistra possa dire che tagliamo i fondi”, dice utilizzando i dati in termini assoluti e non in percentuale del Pil, “regaleremo alla sinistra una calcolatrice”. E la convinzione di aver “smentito i pronostici apocalittici della sinistra: dicevano che saremmo durati massimo sei mesi, sarebbe arrivata la tempesta finanziaria, l’Italia sarebbe andata in default, nessuno vorrà stringere la mano alla Meloni a livello internazionale. Poi si sono svegliati tutti sudati”.

Difesa, cambio al Comando del 21°genio

Difesa, cambio al Comando del 21°genioRoma, 25 ott. (askanews) – Si è tenuto ieri, nella caserma “Amico” di Caserta, l’avvicendamento al comando del 21° reggimento genio guastatori, tra il Colonnello Andrea Cubeddu, cedente, ed il parigrado Romano Ventura, subentrante.


La cerimonia del tradizionale “passaggio di consegne”, accompagnata dalle note della fanfara dell’8° reggimento bersaglieri, si è svolta alla presenza del Generale di Brigata Mario Ciorra, Comandante della Brigata bersaglieri “Garibaldi”, delle autorità militari, civili e religiose, dai gonfaloni e dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Nel suo discorso, il Comandante uscente, oltre a ringraziare il personale civile e militare per il quotidiano e sempre costante impegno profuso, ha rivolto un commosso pensiero ai Caduti in servizio e alle loro famiglie, intervenute per l’occasione e ha ripercorso le attività salienti del suo periodo di comando, sottolineando l’importanza del “soldato” quale centro di gravità nella trasformazione dei moderni scenari operativi, per i quali si rende fondamentale l’addestramento continuo e mirato in contesti realistici e complessi ma senza dimenticare i valori fondamentali che devono guidare le azioni e definire gli obiettivi, mantenendo il giusto equilibrio tra tecnologia, addestramento e valori tradizionali per affrontare le sfide contemporanee.


Il Colonnello Cubeddu lascia la guida dell’unità dopo due anni, durante i quali gli uomini e le donne del 21° reggimento sono stati impegnati in numerose attività addestrative, operative all’estero (Kosovo e Lettonia) e in territorio nazionale (Operazione “Strade Sicure”), in numerosi interventi di bonifica di residuati bellici, e in attività concorsuali in favore del Comune di Caivano per la bonifica massiva delle aree esterne finalizzata alla riqualificazione del Centro Sportivo ex “Delphinia” e del Teatro “Caivano Arte”.

Balneari vedono Meloni: ci ha chiesto fiducia ma servono risultati, congeli le gare già avviate

Balneari vedono Meloni: ci ha chiesto fiducia ma servono risultati, congeli le gare già avviateGenova, 25 ott. (askanews) – “Giorgia Meloni ci ha chiesto ancora fiducia, ma ora servono risultati concreti. Noi la fiducia gliel’abbiamo data in cabina elettorale: ora abbiamo bisogno di un risultato tangibile. Abbiamo chiesto un provvedimento che congeli le gare partite prima del decreto legge…”. I rappresentanti dei balneari raccontano così i dieci minuti di colloquio avuti con la presidente del Consiglio al termine del comizio di chiusura della campagna elettorale di Marco Bucci a Genova. A parlare è Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, organizzazione aderente a Confindustria Turismo, che insieme a Bettina Bolla di Base Balneare ha incontrato Meloni dopo l’interruzione del comizio. E il clima è di grande “delusione”, unita alla consapevolezza che “non possiamo che sperare nel governo”. Ma il decreto legge non sarà cambiato, e ora si può solo “rimediare ai danni”, come dice il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ai balneari venuti a Genova: “Un anno fa le associazioni hanno scelto di rischiare, noi abbiamo accettato il rischio e adesso che non è andata benissimo cerchiamo di rimediare ai danni”.


Licordari racconta ancora: “Il presidente del Consiglio conosce bene la questione anche nei dettagli. Ci ha spiegato il percorso nei confronti della Commissione europea e come intende proseguire in futuro. Ha espresso la vicinanza sua e del governo alle nostre imprese, accettando di riceverci a Palazzo Chigi per poter sviluppare una strategia anche futura, nonostante il decreto legge non ci soddisfi in nessuna maniera, per poter mettere in campo misure che possano dare maggiori garanzie alle imprese balneari”. “La presidente del Consiglio ci ha chiesto fiducia, ci ha espresso le grandi difficoltà in cui si è mossa su questo dossier”. E ha chiarito che di cambiare il decreto legge non se ne parla: “Ci ha detto che se il decreto viene modificato ci sarebbero dei problemi con la Commissione europea. L’abrogazione del tavolo tecnico per la mappatura per noi è stato un errore ma ci ha detto che non c’era altra possibilità. Ci ha chiesto di avere fiducia: Meloni parlava di esproprio, ma in realtà questa è una confisca”, perchè “non si riconosce neanche un indennizzo” in caso di perdita della concessione.


Ma ormai i margini sembrano ridotti, spiega ancora Donzelli confrontandosi con i balneari: “Un anno fa avremmo avuto una legge molto meglio di quella di Draghi, oggi si rischia di no perchè abbiamo scelto tutti insieme di rischiare. Noi abbiamo rischiato perchè ce l’avete chiesto voi. Oggi proviamo ad aggiustare il tiro nelle condizioni che si può fare dopo quello che è successo”.

Esce il nuovo disco di Teho Teardo e Blixa Bargeld. E parte il tour

Esce il nuovo disco di Teho Teardo e Blixa Bargeld. E parte il tourRoma, 25 ott. (askanews) – É uscito il 25 ottobre su cd, vinile e digitale “Christian & Mauro”, il nuovo album di Teho Teardo e Blixa Bargeld. Annunciato anche un tour a novembre e dicembre di diciassette date in Europa.


Prima data il 19 novembre a Roma, poi il 20 a Perugia, il 21 a Livorno al Premio Ciampi, il 22 a Rimini, il 23 a Treviso e il 24 a Ranica (BG). Dopo le prima date in Italia, il tour prosegue in Romania, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Belgio e Danimarca. Al Teatro Goldoni di Livorno, il 21 novembre, in occasione del Premio Ciampi, suoneranno alcuni brani del loro ultimo album e ritireranno il Premio speciale.


Teho e Blixa ritornano con il loro terzo album, quasi otto anni dopo Nerissimo, ma il tempo si dilata ed espande come una fisarmonica. Nel conto ci sono anche i due anni di pandemia che sono stati sottratti alle nostre esistenze. Il nuovo disco si intitola Christian & Mauro e nonostante l’utilizzo dei loro nomi di battesimo suggerisca uno sguardo più intimo e personale, l’album contiene riflessioni che dall’universo ritornano alle vicissitudini umane: dal viaggio nel passato con la secentesca passacaglia “Bisogna Morire”, una danza della morte che ha attraversato i secoli, risalendo il tempo per esser reinventata in una prospettiva contemporanea in cui elenchi di nuove professioni digitali trovano la rima con parole di secoli fa.


In questo tragitto emerge dalla passacaglia anche un frammento di un’altra canzone che, come una cellula, ha attraversato la membrana per arrivare fino a noi. Le radici musicali del duo appartengono anche al futuro e le riflessioni di un libro del fisico Carlo Rovelli entrano nel disco finendo per suggerire nuovi modi di guardare all’universo.


Non è sempre possibile scoprire nuovi territori senza perdere di vista la costa ed è così che in queste dieci nuove canzoni Teho e Blixa si concedono diverse varianti al percorso suonando una larga selezione di strumenti, utilizzando una tastiera mitologica i cui tasti possono digitare cifre, lettere, suoni e rumori. L’utilizzo trasversale dei suoni consente ulteriori possibilità di scandagliare la musica nel futuro dove, nonostante tutto, è pericoloso sporgersi. L’album è stato prodotto da Teho Teardo, Blixa Bargeld e Boris Wilsdorf al Basement Recordings di Roma e andereBaustelle a Berlino. Questa musica ricongiunge nuovamente il cielo tra Roma e Berlino e il tour che seguirà l’uscita di questa nuova raccolta di canzoni inizierà il 19 novembre proprio da Roma per proseguire in tutta Europa. Sul palco con Teho e Blixa ci saranno Laura Bisceglia al violoncello, Gabriele Coen al clarinetto basso e un quartetto d’archi.

Fmi, tra Giorgetti e Fmi chiarimento positivo dopo dialettica su conti pubblici

Fmi, tra Giorgetti e Fmi chiarimento positivo dopo dialettica su conti pubbliciWashington, 25 ott. (askanews) – E’ rapidamente rientrata la divergenza tra Governo italiano e Fondo Monetario Internazionale dopo che. Giovedì a Washington, durante la presentazione del report sull’Europa, il vicedirettore del dipartimento europeo Fmi Helge Berger, dopo una specifica domanda di una giornalista, aveva invitato il governo Italiano, come gli altri Paesi ad alto debito dell’area, a essere più “ambizioso” negli obiettivi di riduzione del deficit e del debito pubblico. Un’osservazione che non era passata inosservata al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che poche ore dopo, alla richiesta di un’opinione sull’episodio, aveva scelto la via dell’ironia rispondendo ai giornalisti: “Quando rinasco facciol’economista del Fondo monetario internazionale”.


Ma, al di là della battuta, l’azione degli emissari di via XX settembre al Fondo è andata evidentemente oltre per ottenere un chiarimento al massimo livello. Che è arrivato in tempi molto rapidi, dopo poche ore. “Abbiamo visto sui giornali – spiega una fonte vicina al ministro dell’Economia – dei report su di un giudizio negativo del Fmi sull’Italia che non è stato oggettivamente apprezzato rispetto alle condizioni italiane per lo sforzo che il Paese sta facendo. E per il fatto che l’Italia ha presentato il budget e il piano strutturale di bilancio in tempo, con un progetto serio, approvato e che ha avuto giudizi stabili da parte delle maggiori agenzie di rating con un upgrade di Fitch”.


Nella giornata di venerdì – spiega ancora la fonte -c’è stato così un chiarimento con la direttrice del Fmi Kristalina Giorgieva in un breve incontro nel quale sono state chiarite le posizioni e c’è stato un apprezzamento per l’azione dell’Italia sul piano economico, per il rilancio e il risanamento dei conti pubblici”. Un riconoscimento che poi ha trovato forma in un tweet dell’account ufficiale del ministero dell’Economia dai contenuti analoghi. Equivoco risolto, dunque mentre il ministro Giorgetti continua i suoi contatti paralleli con soggetti cruciali per certificare la credibilità dello sforzo italiano di risanamento dei conti pubblici proprio mentre la manovra di bilancio sta approdando in Parlamento. Questa mattina il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha incontrato rappresentanti delle tre maggiori agenzie internazionali di rating: Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch. E la lista degli incontri, probabilmente, non è ancora finita.

Stellantis a Orsini: per produrre le auto servono gli ordini

Stellantis a Orsini: per produrre le auto servono gli ordiniRoma, 25 ott. (askanews) – “Per produrre auto o veicoli commerciali servono gli ordini. Come in tutti i settori, è la domanda a creare il mercato e non il contrario”. Così Stellantis Italia replica alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. “A questo proposito, come dichiarato dal nostro amministratore delegato Carlos Tavares durante la sua audizione in Parlamento, Stellantis ribadisce l’importanza di garantire il giusto contesto di competitività – aggiunge la società con una nota – per accompagnare le aziende coinvolte nella transizione verso l’elettrificazione”.


“Il vero problema della transizione all’elettrico, infatti, è l’accessibilità economica. Stellantis – si legge – ha elaborato il suo piano strategico a lungo termine, che prevede un investimento complessivo di circa 50 miliardi di euro nel corso del decennio. Negli ultimi anni l’azienda ha investito in Italia più di 2 miliardi di euro all’anno. Per Stellantis, l’Italia è l’unico Paese al mondo con due piattaforme di produzione (STLA Medium a Melfi e STLA Large a Cassino). Ma non solo. A Torino ha sede l’unico Battery Technology Centre al mondo per i test sulle batterie e il capoluogo piemontese è anche sede del primo Circular Economy Hub”. “Insomma, stiamo investendo in Italia per restare. Tutto il resto sono opinioni – conclude Stellantis – rispettabilissime ma non necessariamente vere”.

Energia, Pichetto incontra a Washington John Podesta

Energia, Pichetto incontra a Washington John PodestaWashington, 25 ott. (askanews) – Trasferta americana per il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto che ha incontrato a Washington John Podesta, consigliere senior del presidente Biden per le questioni energetiche.


“Le forze energetiche – ha detto il ministri all’uscita dell’incontro – sono diventate un’emergenza assoluta pochi anni fa dove l’intervento degli Stati Uniti con il loro Gnl (il gas di petrolio liquefatto, ndr) è stato provvidenziale per il nostro Paese. Inoltre Podesta mi ha chiesto lo stato di avanzamento verso il nucleare. Abbiamo ricordato e ricordo l’impegno degli Stati Uniti e dell’Italia sul fronte della fusione, sia con gli Usa sia in ambito europeo., come obiettivo da tutti condiviso. Ci sono anche i rapporti rispetto alla fissione e ai piccoli reattori che devono vederci affiancati nell’azione di spinta perché, secondo Podesta, il percorso per l’energia continuativa è l’unico modo per rispondere a una domanda che continua a crescere”.

World pasta day, gli spaghetti Barilla biglietti per la metro a New York

World pasta day, gli spaghetti Barilla biglietti per la metro a New YorkRoma, 25 ott. (askanews) – Usare un pacco di spaghetti per aprire i tornelli della metro di New York, almeno per oggi sarà possibile. Ad assicurarlo è Barilla, marchio italiano leader nella produzione di pasta, che in occasione del World pasta day, in collaborazione con la metropolitana di New York ha trasformato le iconiche scatole di “Spaghetti numero 5” in “Togetherness Tickets”, cioè biglietti per viaggiare gratuitamente. Oggi, per tutto il giorno, i pendolari newyorkesi arrivati alla stazione metro di Hudson Yards di Manhattan troveranno un chiosco Barilla che offrirà, invece che biglietti, scatole di spaghetti munite di un sensore che consentirà di aprire i tornelli e viaggiare gratis.


L’idea di Barilla è quella di offrire alle persone la possibilità di cambiare routine e usare la pasta per connettersi con amici e familiari, soprattutto dopo che un sondaggio commissionato dall’azienda italiana ha rilevato che il 63% degli intervistati, negli ultimi due anni, ha mangiato da solo a causa dei frenetici impegni lavorativi e il 37% ha imputato i pasti solitari alle distanze. L’idea degli spaghetti biglietto vorrebbe proprio aiutare, almeno per un giorno, a raggiungere un amico e festeggiare con un piatto di pasta. “In Barilla riconosciamo che alcuni dei ricordi più preziosi della vita si formano intorno alla tavola con i propri cari, ma gli impegni possono allontanarci da ciò che conta di più – ha dichiarato Ilaria Lodigiani, chief category & marketing officer di Barilla – In occasione della giornata mondiale della pasta, offriamo a famiglie e amici l’opportunità di riconnettersi e celebrare l’unione intorno a un pasto condiviso, per favorire legami più profondi e godere di momenti che durano tutta la vita”.