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Autore: Redazione StudioNews

Per 88% dipendenti supporto a benessere, importante come stipendio

Per 88% dipendenti supporto a benessere, importante come stipendioMilano, 22 ott. (askanews) – Wellhub, la piattaforma di benessere aziendale che collega i dipendenti ai migliori partner per fitness, consapevolezza, terapia, nutrizione e sonno, ha pubblicato il Report ‘Lo stato dell’arte del wellbeing aziendale 2025’, rivelando nuovi dati sul benessere dei dipendenti, evidenziando i benefici più efficaci e l’impatto del benessere olistico sull’esperienza lavorativa. La ricerca si basa su un sondaggio globale condotto tra maggio e giugno 2024, che ha raccolto dati da oltre 5.000 dipendenti in nove Paesi, Stati Uniti, Regno Unito, Brasile, Argentina, Cile, Spagna, Italia, Germania e Messico.


Dal report globale emerge che l’88% dei dipendenti, in concomitanza con l’aumento dello stress lavorativo, considera che il supporto al benessere sia importante quanto lo stipendio, ma molti ritengono che i datori di lavoro non facciano abbastanza. Fra i fenomeni più interessanti che balzano all’occhio leggendo il sondaggio c’è il comportamento della Generazione Z che sta dando la massima priorità alla terapia e alla consapevolezza per gestire lo stress lavorativo contrariamente ai baby boomer che sono meno coinvolti in queste pratiche Entrando nello specifico del mercato italiano, quello che colpisce è come l’attenzione verso il wellbeing aziendale continui ad essere particolarmente significativa. Su 550 intervistati, il 72% valuta la possibilità di lasciare il proprio posto di lavoro qualora non ci sia alcuna forma di tutela del proprio benessere. Tutto questo, considerando che nel nostro Paese ben il 49% di dipendenti soffre di stress lavorativo, due punti percentuale in più rispetto alla media globale rilevata dalla ricerca.


Il benessere aziendale è diventato una condizione fondamentale. Lo dimostra il fatto che: il 79% dei dipendenti considera il wellbeing alla stregua dello stipendio l’83% dei lavoratori dichiara di prendere in considerazione per un eventuale impiego futuro solo aziende che pongono un forte accento sul wellbeing aziendale. Sebbene l’81% dei lavoratori ritenga che il proprio datore di lavoro abbia la responsabilità di contribuire al loro benessere, poco più della metà (52%) è soddisfatta dei programmi di erogati dalla propria azienda. Una percentuale che si può leggere anche alla luce del fatto che solo il 60% dei dipendenti intervistati ritiene che i team HR si preoccupino davvero della loro condizione.


Fra gli altri i dati che meritano particolare attenzione analizzando lo scenario italiano c’è il peso esercitato dalla pressione fiscale come ostacolo al raggiungimento del benessere anche sul luogo di lavoro: il 63%, infatti, afferma che la propria situazione finanziaria impedisce loro di investire nel proprio benessere generale.

Meloni celebra due anni di governo, scontro con l’Europa sul razzismo

Meloni celebra due anni di governo, scontro con l’Europa sul razzismoRoma, 22 ott. (askanews) – Nel giorno in cui celebra il secondo “compleanno” del governo, si apre un fronte europeo per Giorgia Meloni, con il rapporto dell’Ecri, organo del Consiglio d’Europa, che accusa le forze dell’ordine italiane di “razzismo”.


Rinviata a data da destinarsi (ufficialmente per l’assenza del vice premier Antonio Tajani, oggi pomeriggio a Pescara per il G7 Sviluppo) la conferenza stampa che inizialmente era stata prevista per le 9.30 oggi, la presidente del Consiglio pubblica di buon mattino un video sui social: “Non mi sono mai risparmiata ma penso anche – rivendica – che sono soddisfatta dei risultati e dei traguardi che in questi due anni abbiamo raggiunto per l’Italia e sono anche consapevole di quanto lavoro ci sia ancora da fare”. Per la premier “abbiamo restituito all’Italia una nuova centralità sulla scena internazionale; abbiamo rilanciato la crescita economica e l’occupazione, abbiamo raggiunto diversi record storici” sull’occupazione; “protetto il nostro tessuto produttivo industriale”; avviato “riforme che erano attese da decenni in questa nazione”; “messo in sicurezza i conti dello Stato” e “difeso il potere d’acquisto delle famiglie”. E “nei prossimi anni continueremo a lavorare con determinazione, con impegno per consolidare questi risultati e per rispettare integralmente il patto che abbiamo sottoscritto con i cittadini italiani”. Una ricostruzione respinta al mittente dalle opposizioni. Il giudizio sull’esecutivo della segretaria Pd Elly Schlein “è negativo da ogni punto di vista”, il leader del M5s Giuseppe Conte parla di “due anni di bugie e fallimenti” mentre Matteo Renzi ‘boccia’ la presidente del Consiglio: “Qualcosa da festeggiare ce l’ha solo lei: non festeggia l’Italia e non festeggiano gli italiani”. A rovinare un po’ la ‘festa’ dell’esecutivo è arrivato il rapporto, publicato oggi, della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri), un organismo del Consiglio d’Europa, secondo cui ci sono “numerosi resoconti di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine, che prendono di mira in particolar modo i Rom e le persone di origine africana”. Secondo la Commissione, per “combattere il razzismo e l’intolleranza all’interno delle forze dell’ordine, le autorità dovrebbero commissionare uno studio completo e indipendente con l’obiettivo di rilevare e affrontare eventuali pratiche di profilazione razziale da parte degli ufficiali”. Sotto accusa però anche il generale ed eurodeputato Roberto Vannacci (di cui nel rapporto non viene però fatto il nome) per le affermazioni fatte nel suo libro ‘Il mondo al contrario”, ritenute “esempi” di “dichiarazioni razziste e Lgbti-fobiche”. Di fronte a questi problemi, l’Ecri chiede di istituire un organismo completamente indipendente ed efficace per l’uguaglianza e di rafforzare l’Ufficio nazionale contro la discriminazione razziale. Mentre anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime “stupore” per il rapporto, è durissima la replica dell’esecutivo. Matteo Salvini parla di “un ente inutile”, Antonio Tajani di accuse “false”, mentre la premier affida la risposta a un post su X: “Le nostre Forze dell’Ordine – scrive – sono composte da uomini e donne che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie”.


Resta centrale, nella giornata politica, il tema dei migranti. Il Viminale ha deciso il ricorso contro le ordinanze dei giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei dodici migranti trasferiti in Albania mentre non si placa la polemica politica sul decreto varato ieri sera in Consiglio dei ministri per cercare di ‘superare’ il problema. Il testo al momento non è stato reso noto e per questo il Pd chiede “un’informativa urgente” della premier in Parlamento sul “decreto fantasma che nemmeno i membri del governo hanno potuto visionare”. Intanto a Palazzo Chigi e via della Scrofa, sede di Fdi, è suonato un campanello d’allarme: Sigfrido Ranucci ha annunciato per domenica una puntata di ‘Report’ che avrà al centro il Ministero della Cultura. A ‘Un giorno da pecora’ il giornalista ha parlato di un “nuovo caso Boccia che potrebbe essere al maschile, non riguarda Boccia” con documenti e chat che “farebbero ipotizzare responsabilità legate ad alte cariche di Fratelli d’Italia”. Abbastanza per far salire la fibrillazione molto vicino al livello di guardia.

M.O., Meloni sente Erdogan: impegno comune per cessate il fuoco

M.O., Meloni sente Erdogan: impegno comune per cessate il fuocoRoma, 22 ott. (askanews) – “Nel ribadire il diritto di Israele di difendersi”, in un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “ha messo in luce la necessità di accrescere l’assistenza umanitaria alle popolazioni civili colpite. La conversazione telefonica ha anche fatto emergere il comune impegno a promuovere un cessate il fuoco a Gaza e in Libano. In questo ultimo scenario, Meloni ha valorizzato il ruolo cruciale di Unifil e la necessità che la sicurezza della missione venga garantita in ogni momento”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.


I due leader, si legge nel comunicato, “si sono soffermati sulla solidità dei rapporti bilaterali, sottolineando l’importanza di continuare a lavorare per rafforzare ulteriormente la tendenza in costante crescita dell’interscambio commerciale. In tale ambito”, Meloni ha rivolto un invito a Erdogan a recarsi in Italia nella prima metà del 2025 in occasione di una nuova sessione del Vertice intergovernativo italo-turco. A conclusione del colloquio, Meloni ed Erdogan “si sono anche confrontati sulla situazione dei rifugiati siriani nella regione e su come continuare a sostenere gli sforzi dell’Ucraina per una pace giusta e duratura”, conclude la nota.

Al Teatro San Babila di Milano arriva “Actor dei, l’Attore di Dio”

Al Teatro San Babila di Milano arriva “Actor dei, l’Attore di Dio”Milano, 22 ott. (askanews) – Actor dei, l’Attore di Dio, è un’Opera Musical dedicata alla vita di San Pio da Pietrelcina, unica opera riconosciuta dai Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo arriva per la prima volta a Milano al Teatro San Babila dal 23 al 27 ottobre per la rassegna CODICE TEATRO.


L’opera di Attilio Fontana, che ha debuttato nel 2007, vede in scena circa 15 performers tra cantanti-attori e ballerini, ed è suddivisa in tre grandi momenti – la giovinezza, la maturazione spirituale e la costruzione dell’ospedale – rappresentati attraverso scene oniriche come il duello tra Padre Pio e il diavolo, suo alter ego, e quadri reali, veri e propri tableaux vivants di vita quotidiana. La regia è di Attilio Fontana che interpreta lo stesso Padre Pio ovvero l’Actor Dei, l’attore di Dio, uomo di profonda azione e di poca parola, un vero combattente e per questo una figura straordinariamente attuale. Grande protagonista della scena è la musica, realizzata dallo stesso Attilio Fontana, Maria Grazia Fontana, alla quale è anche affidata la Direzione Musicale, Federico Capranica, Franco Ventura, Antonio Carluccio, Michela Andreozzi e Michele Lorusso, che crea un ricchissimo mondo sonoro dal sapore mediterraneo, tipico delle zone campane e pugliesi, e che ricorda i colori caldi e i profumi intensi delle terre del Sud. Allo stesso modo attraverso la danza si incontrano mondi apparentemente distanti come il balletto classico e l’hip hop sino alla danza acrobatica, creando, grazie allo sperimentale lavoro del coreografo Orazio Caiti, contaminazioni dai risvolti inediti e suggestivi. Semplice ed imponente la scenografia “vivente” di Stanislao Cantono di Ceva, è composta da proiezioni che realizzano rapidi e spettacolari cambi di scena con filmati tridimensionali di grande impatto emotivo. Accanto alle proiezioni contemporanee si aprono i costumi tipici della terra del Gargano degli anni ’50 e ’60. La produzione artistica ed organizzativa porta il nome dell’Accademia Musicale Federiciana (realtà artistica pugliese) ed è affidata ai maestri Michele Lorusso ed Agnese Paola Festa. La figura di Padre Pio sta tornando a far parlare di sé in molte occasioni e non solo religiose, è parte della nostra storia e non a caso sta riaccendendo un interesse dimostrato da nuove opere cinematografiche a lui dedicate e realizzate in questi anni.

Calcio, Young Boys-Inter, Inzaghi: “Non pensiamo alla Juve”

Calcio, Young Boys-Inter, Inzaghi: “Non pensiamo alla Juve”Roma, 22 ott. (askanews) – Terzo impegno in Champions per l’Inter, che domani alle 21 farà visita allo Young Boys. “Partita non semplice da affrontare – ha detto Simone Inzaghi a Sky – gli svizzeri hanno fatto bene nell’ultima uscita. Out Calhanoglu, Acerbi, Asllani e Buchanan, Zielinski è da valutare”. “Sulla carta è una squadra meno forte, che non sta vivendo un periodo felicissimo dopo il campionato dello scorso anno ma hanno vinto l’ultima partita contro il Lucerna. Si prepara come una partita di Champions, non semplice da affrontare. Giochiamo contro una squadra che non è partita benissimo in campionato, ha cambiato allenatore ed è tornato quello dello scorso anno. Nell’ultima partita hanno fatto un’ottima gara contro il Lucerna che era tra le prime in classifica. Ci saranno delle difficoltà e dovremo essere bravi ad affrontarle nel modo giusto”. Si gioca sul sintetico: “Chiaramente è una cosa nuova per noi e siamo venuti a fare l’allenamento qua, cosa che solitamente non facciamo, perché vogliamo abituarci con una sola seduta però è una cosa che può capitare. Per quanto riguarda gli indisponibili, Calhanoglu, Acerbi, Asllani e Buchanan non ci saranno. Sono da valutare anche le condizioni dei calciatori che hanno giocato domenica e di Zielinski: ieri il polacco ha fatto un parziale e ha dato buone risposte. C’è ancora un allenamento a disposizione, poi cercherò di fare le scelte più giuste per questa partita”. Successivamente Inzaghi è intervenuto anche in conferenza stampa: “Non dobbiamo pensare alla Juventus (gara in programma domenica alle 18, in diretta su Sky e in streaming su NOW), vogliamo ragionare partita dopo partita. Affrontiamo lo Young Boys che l’anno scorso ha stravinto il campionato, ha avuto qualche problema iniziale ma dovremo fare attenzione. Asllani ha avuto un problema traumatico venerdì in allenamento, Calhanoglu si è infortunato domenica in partita, per cui le rotazioni a centrocampo sono limitate. Zielinski dal 1′? Ieri ha svolto una buona parte di allenamento, dovrò valutare. Sto valutando se far giocare sia Bastoni che Dimarco dall’inizio, domenica contro la Roma hanno giocato la terza partita consecutiva. Sono soddisfatto di come ha giocato Barella davanti la difesa, ci sta dando una grande mano. Domani uno tra lui e Zielinski giocherà lì. ‘Bare’, Mkhitaryan e Frattesi hanno speso tanto: sicuramente quest’ultimo giocherà dall’inizio, degli altri 3 ne sceglierò 2. Sommer? Senza nazionale rimane più tempo ad allenarsi con noi. L’ho voluto fortemente: si può parlare con lui e ti aiuta sempre, è un grandissimo portiere e una grandissima persona”.

Docufilm “Tennis and Friends” al Festival del Cinema di Roma

Docufilm “Tennis and Friends” al Festival del Cinema di RomaRoma, 22 ott. (askanews) – Dopo l’incredibile affluenza di pubblico dell’ultima edizione romana (11, 12 e 13 ottobre 2024), che ha visto la partecipazione di oltre 120.000 presenze e la realizzazione di 38.000 screening gratuiti e il grande successo di ascolti raggiunti dalla proiezione andata in onda su Rai 2, il docufilm “Tennis and Friends. La prevenzione scende in campo” arriva al Festival del Cinema di Roma.


Il documentario, proiettato oggi all’Auditorium Parco della Musica nello Spazio Lazio Terra di Cinema (Regione Lazio), è un progetto sociale che la Rai e la produzione Aut Aut hanno realizzato per raccontare la storia della manifestazione che da 14 anni divulga la cultura della prevenzione e dei corretti stili di vita. Anni di grandi successi ma, soprattutto, di tante vite salvate. 55 minuti in cui scorrono le immagini dei sanitari, dei personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e delle persone comuni che, negli anni, hanno conosciuto la manifestazione promossa dalla Onlus Friends For Health, di cui è fondatore e presidente il professor Giorgio Meneschincheri, medico specialista in Sanità pubblica, Igiene e Medicina Preventiva e docente dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma. Il progetto Tennis and Friends – Salute e Sport nasce con un allestimento di una piccola area sanitaria presso il Foro Italico in Roma per la valutazione delle sole patologie tiroidee. Gli inizi si intrecciano con la storia personale di Massimiliano Ossini, è lui a spiegare come la moglie Laura scopre di soffrire di una patologia oncologica tiroidea mentre è in attesa del loro terzo figlio. Una vicenda che ha avuto un lieto fine grazie all’incontro con il professor Meneschincheri e che è stata motivo di ispirazione nella creazione del progetto.


“Con questo documentario la Rai, quale concessionaria del servizio pubblico, per la prima volta realizza un prodotto sull’importanza della prevenzione sanitaria che è uno dei motori del servizio sanitario nazionale” spiega Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari. Protagonisti della pellicola anche i quattro testimonial di eccezione che da anni scendono in campo per sostenere il progetto sociale: Rosario Fiorello, Mara Venier, Paolo Bonolis e Maria De Filippi.


“Quando vedo la disponibilità dei medici – racconta Mara Venier, nell’intervista contenuta nel documentario – la loro generosità, la voglia di aiutare il prossimo, mi commuovo profondamente. Al Foro Italico, in occasione di Tennis and Friends, non sono Mara Venier, ma mi metto nei panni delle persone che sono lì in attesa”. Ad applaudire la proiezione di “Tennis and Friends” numerosi Ambassador che, ogni anno, intrattengono il pubblico sfidandosi nel “Torneo Celebrity” :Al Bano, Vittorio Brumotti, Marzia Roncacci, Beppe Convertini, Vincent Candelà, Eleonora Daniele, Max Giusti, Edoardo Leo, Massimo Lopez, Gigi Marzullo, Diego Nargiso e Nicola Pietrangeli, Ambassador del tennis italiano nel mondo e presidente onorario di Tennis and Friends. “Tennis and Friends – Salute e Sport è il frutto delle mie esperienze personali, di una famiglia con un trascorso di professionisti sportivi e della mia professione di medico – dice Meneschincheri- Ho sentito con forza la necessità di veicolare alla popolazione la cultura della prevenzione attraverso un format che potesse avvicinare le persone in un grande villaggio, con ingresso libero, attratte dall’intrattenimento, dalla pratica sportiva, dalla presenza di personaggi pubblici, che fanno da contorno a quelle aree sanitarie dove possono sottoporsi a screening gratuiti. In questo contesto anche coloro i quali abitualmente sfuggono ai controlli, temendo di scoprire una eventuale patologia, possono invece sottoporsi alle visite, abbassando di conseguenza ogni stato di ansia”.


Alla presentazione del docufilm sono intervenuti il campione sportivo e Presidente onorario di Tennis and Friends Nicola Pietrangeli, le giornaliste Marzia Roncacci ed Eleonora Daniele, il comico e conduttore Max Giusti, la responsabile cinema della Regione Lazio Lorenza Lei e Simona Renata Baldassarre Assessore Cultura Pari Opportunità politiche giovanile e della famiglia della Regione Lazio.

Urbino, laurea a Borrell: “oggi il mondo è peggiore di 5 anni fa”

Urbino, laurea a Borrell: “oggi il mondo è peggiore di 5 anni fa”Roma, 22 ott. (askanews) – L’università degli studi di Urbino ha conferito oggi la laurea Honoris Causa a Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Nel suo discorso di accettazione il capo della diplomazia Ue ha parlato in questi termini del suo “addio alle armi”: negli ultimi cinque anni – ha detto – “mi sono dedicato con tutto il mio impegno alla responsabilità di questo incarico” eppure l’impegno, da solo, non può tutto. La verità è che “oggi il mondo è peggiore di 5 anni fa”. Ma – ha concluso – non “è colpa mia” e non è colpa dell’Europa. L’Europa “dice no alla guerra” ma quello che viviamo è un tempo di guerra.


Questo riconoscimento, ha detto Borrell parlando all’università di Urbino “é per me è un modo di dire addio alle armi, agli ultimi 5 anni come alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza e la difesa dell’unione europea; 5 anni segnati da una quantità inenarrabile di sfide ogni giorno più impegnative. Se il lavoro umano dovesse essere giudicato in base all’impegno probabilmente meriterei un voto alto,; sì perché per 5 anni mi sono dedicato con tutto il mio impegno alla responsabilità di questo incarico, con l’aiuto del mio staff”. “Ma se il lavoro umano dovesse essere giudicato dai risultati, non dall’impegno ma dai risultati, allora non sono sicuro che avrei superato l’esame. Perché siamo ben lontani da ciò di cui abbiamo bisogno, non abbiamo avuto tanti buoni risultati. Il mondo è oggi peggiore che 5 anni fa…”.


“Non è colpa mia ma è certamente più difficile anche per l’Unione europea. Sì il mondo è molto più difficile e non siamo più al sicuro. E aver ricoperto questo incarico è una enorme lezione di umiltà, perché ci si rende conto di quanto sia difficile risolvere i gravi problemi che affliggono l’umanità. E anche se noi europei certo dobbiamo riconoscere che abbiamo avuto una risposta reattiva molto rapida per affrontare la crisi del Covid, tuttavia questa sfida ha messo in luce una dura realtà: noi europei non eravamo pronti al ritorno della politica del potere, e anche meno al ritorno della guerra sul territorio europeo. Ma perché non eravamo pronti? Perché ci mancava la capacità intellettuale? No, ne abbiamo tanta. Non eravamo pronti perché il progetto europeo è stato costruito in antitesi con l’idea del potere, perché l’Europa dice no alla guerra…”.

G7 a Pescara, riuniti per la prima volta Israele, Libano e Anp

G7 a Pescara, riuniti per la prima volta Israele, Libano e AnpPescara, 22 ott. (askanews) – Durante la riunione del G7 Sviluppo in corso a Pescara, per la prima volta dall’inizio della guerra, rappresentanti di Israele, Libano e Anp hanno preso parte a uno stesso evento: la conferenza internazionale dedicata al Medio Oriente. La riunione, presieduta dal ministro degli esteri Antonio Tajani, ha visto la presenza del ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib, dell’ambasciatrice di Israele presso le agenzie delle Nazioni Unite a Roma, Orli Gil e del ministro dell’Economia dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mohammad Alamour.

Imprenditori canapa industriale: migliaia famiglie senza lavoro

Imprenditori canapa industriale: migliaia famiglie senza lavoroRoma, 22 ott. (askanews) – “Al momento il provvedimento non prevede ammortizzatori sociali né sostegno per le aziende che hanno creduto nello Stato di diritto e che oggi si trovano a fronteggiare una crisi causata da scelte normative irrazionali e prive di fondamento scientifico. Senza una modifica o la soppressione dell’articolo 18, migliaia di famiglie potrebbero ritrovarsi senza lavoro”. Lo ha detto il presidente dell’associazione Imprenditori Canapa Italia Raffaele Desiante, imprenditore del settore, intervenendo presso la sala di Santa Maria in Aquiro del Senato al dibattito “La produzione della canapa industriale un approfondimento sui settori produttivi, le filiere e l’importanza strategica di una risorsa green per un’economia sostenibile”.


“Parliamo – ha precisato Desiante – di 3000 aziende, per 10.000 lavoratori che si aggiungono ad altri 20.000 stagionali, di un volume d’affari di oltre 500 milioni di euro, che contribuiscono con circa 150 milioni di euro all’anno alle casse dello Stato”. “Chiediamo dunque al governo e alla maggioranza – chiede Desiante – di riflettere attentamente sulle conseguenze che l’articolo 18 potrebbe avere su un comparto così strategico per la nostra economia. Rinnoviamo la richiesta di avviare tavoli di confronto con le istituzioni per una regolamentazione chiara e definitiva che definisca le destinazioni d’uso di ogni parte della pianta di canapa”.


“Paradossalmente però l’articolo 18 del DDL Sicurezza – ha osservato Desiante – non vieta il consumo interno della canapa industriale: i consumatori potranno continuare ad acquistare lecitamente questi prodotti da aziende estere, proprio in funzione del libero scambio, in quanto siamo vincolati al rispetto dei regolamenti europei e i principi del libero scambio. Questa modifica alla 242 va in direzione opposta a questi principi, esponendo l’Italia al rischio di una procedura di infrazione che comporterebbero costi elevati per lo Stato”. “È fondamentale ribadire – torna a spiegare – che la canapa industriale, comprese le infiorescenze, è un prodotto agricolo privo di effetti psicotropi e quindi del tutto estraneo alle questioni di sicurezza pubblica. L’inserimento di questa filiera in un disegno di legge sulla sicurezza è non solo assurdo, ma inaccettabile”.

La Pietra (Masaf): Governo accelera il contrasto alla Psa

La Pietra (Masaf): Governo accelera il contrasto alla PsaRoma, 22 ott. (askanews) – “Massimo impegno del governo Meloni per contenere ed eradicare la peste suina africana. L’audizione odierna, alla presenza dei componenti delle commissioni Agricoltura e Affari sociali della Camera, del commissario per la Psa, Giovanni Filippini, evidenzia la chiarezza della linea adottata dall’esecutivo nella gestione del problema”. Lo precisa in una nota il sottosegretario al Masaf senatore Patrizio La Pietra.


“Nonostante le criticità, le pressioni e il rischio di agire frettolosamente – spiega – abbiamo atteso prima di impiegare l’esercito, affinché fossero nitide le modalità e le finalità di utilizzo delle nostre forze armate. Ora che grazie al lavoro puntuale del commissario Filippini è stata adottata una strategia forte e consapevole degli obiettivi da raggiungere, nel minor tempo possibile, è venuto il momento di procedere speditamente anche sul fronte delle deroghe, ma solo ed esclusivamente dove i dati in nostro possesso lo renderanno possibile”. “La chiarezza e la determinazione, essenziali per contrastare efficacemente la Psa, sono evidenziate anche dalla decisione, spiegata in commissione dal commissario, di avvalersi di strategie coordinate con il supporto di polizia provinciale, cacciatori e agricoltori nell’attività di sorveglianza”, conclude La Pietra sottolineando che grazie al lavoro congiunto di istituzioni e cittadini “potremo uscire dall’emergenza evitando che il problema possa radicalizzarsi, con tutte le conseguenze per la zootecnia che ne deriverebbero e che intendiamo scongiurare in ogni modo”.