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Autore: Redazione StudioNews

A gennaio arriva l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”

A gennaio arriva l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”Francoforte, 16 ott. (askanews) – Si intitola “SPERA” e uscirà in contemporanea mondiale nelle principali lingue e in più di 80 Paesi nel gennaio prossimo l’autobiografia di Papa Francesco, la prima realizzata da un Pontefice nella storia. L’annuncio-evento è stato dato oggi alla Fiera del Libro di Francoforte da Mondadori, che ne gestisce i diritti mondiali.


“Il libro della mia vita è il racconto di un cammino di speranza che non posso immaginare disgiunto da quello della mia famiglia, della mia gente, del popolo di Dio tutto. È, in ogni pagina, in ogni passo, anche il libro di chi ha camminato insieme a me, di chi ci ha preceduto, di chi ci seguirà» commenta Papa Francesco nella nota che anticipa la diffusione del volume. “Un’autobiografia non è la nostra letteratura privata, piuttosto la nostra sacca da viaggio. E la memoria non è solo ciò che ricordiamo, ma ciò che ci circonda. Non parla unicamente di quel che è stato, ma di quel che sarà. Sembra ieri, e invece è domani. Tutto nasce per fiorire in un’eterna primavera. Alla fine, diremo solo: non ricordo niente in cui non ci sei Tu”. Ricco di rivelazioni e racconti inediti, emozionante e umanissimo, commovente e drammatico ma anche capace di autentico umorismo, il memoriale di Francesco prende il via nei primi anni del Novecento, con la narrazione delle radici italiane e dell’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi nell’infanzia, la giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. Un testo di grande forza narrativa, nel quale il Papa attraverso il racconto autobiografico affronta con schiettezza, coraggio e profezia anche i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità, nonché i nodi cruciali del suo servizio come pastore universale della Chiesa.


Scritto con Carlo Musso, già direttore editoriale non fiction di Piemme e Sperling & Kupfer e poi fondatore del marchio indipendente Libreria Pienogiorno, questo eccezionale documento per volontà di Papa Francesco avrebbe dovuto in un primo momento essere pubblicato solo dopo la sua morte, ma il Giubileo della Speranza annunciato per il 2025 e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. “È stata una lunga, intensa avventura che ha impegnato gli ultimi sei anni: i lavori per la stesura sono iniziati fin dal marzo 2019 e si concluderanno nelle prossime settimane” commenta Musso. Il volume, destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a rappresentare un lascito di speranza per le generazioni future, è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale del Pontefice.


Questi gli editori a oggi coinvolti nella pubblicazione: Italia Mondadori, Usa Random House, UK Viking, Canada Penguin Random House, Francia Albin Michel, Germania Penguin Random House / Kösel-Verlag, Spagna Penguin Random House, Portogallo Penguin Random House, Brasile Companhia das letras, Croazia Znanje, Slovacchia Ikar, Ungheria Kossuth Kiado, Romania Polirom, Grecia Gutenberg Dardanos, Corea Catholic Publishing House, Catalogna Penguin Random House / Rosa del vents, Polonia Swiat Ksiazki, Lituania Lithuanian Writers Union, Cechia Euromedia.

Annunciata l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”

Annunciata l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”Francoforte, 16 ott. (askanews) – Si intitola “SPERA” e uscirà in contemporanea mondiale nelle principali lingue e in più di 80 Paesi nel gennaio prossimo l’autobiografia di Papa Francesco, la prima realizzata da un Pontefice nella storia. L’annuncio-evento è stato dato oggi alla Fiera del Libro di Francoforte da Mondadori, che ne gestisce i diritti mondiali.


“Il libro della mia vita è il racconto di un cammino di speranza che non posso immaginare disgiunto da quello della mia famiglia, della mia gente, del popolo di Dio tutto. È, in ogni pagina, in ogni passo, anche il libro di chi ha camminato insieme a me, di chi ci ha preceduto, di chi ci seguirà» commenta Papa Francesco nella nota che anticipa la diffusione del volume. “Un’autobiografia non è la nostra letteratura privata, piuttosto la nostra sacca da viaggio. E la memoria non è solo ciò che ricordiamo, ma ciò che ci circonda. Non parla unicamente di quel che è stato, ma di quel che sarà. Sembra ieri, e invece è domani. Tutto nasce per fiorire in un’eterna primavera. Alla fine, diremo solo: non ricordo niente in cui non ci sei Tu”. Ricco di rivelazioni e racconti inediti, emozionante e umanissimo, commovente e drammatico ma anche capace di autentico umorismo, il memoriale di Francesco prende il via nei primi anni del Novecento, con la narrazione delle radici italiane e dell’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi nell’infanzia, la giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. Un testo di grande forza narrativa, nel quale il Papa attraverso il racconto autobiografico affronta con schiettezza, coraggio e profezia anche i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità, nonché i nodi cruciali del suo servizio come pastore universale della Chiesa.


Scritto con Carlo Musso, già direttore editoriale non fiction di Piemme e Sperling & Kupfer e poi fondatore del marchio indipendente Libreria Pienogiorno, questo eccezionale documento per volontà di Papa Francesco avrebbe dovuto in un primo momento essere pubblicato solo dopo la sua morte, ma il Giubileo della Speranza annunciato per il 2025 e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. “È stata una lunga, intensa avventura che ha impegnato gli ultimi sei anni: i lavori per la stesura sono iniziati fin dal marzo 2019 e si concluderanno nelle prossime settimane” commenta Musso. Il volume, destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a rappresentare un lascito di speranza per le generazioni future, è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale del Pontefice.


Questi gli editori a oggi coinvolti nella pubblicazione: Italia Mondadori, Usa Random House, UK Viking, Canada Penguin Random House, Francia Albin Michel, Germania Penguin Random House / Kösel-Verlag, Spagna Penguin Random House, Portogallo Penguin Random House, Brasile Companhia das letras, Croazia Znanje, Slovacchia Ikar, Ungheria Kossuth Kiado, Romania Polirom, Grecia Gutenberg Dardanos, Corea Catholic Publishing House, Catalogna Penguin Random House / Rosa del vents, Polonia Swiat Ksiazki, Lituania Lithuanian Writers Union, Cechia Euromedia.

Al via campagna mela Ambrosia, produzione a 32mila tonn.

Al via campagna mela Ambrosia, produzione a 32mila tonn.Roma, 16 ott. (askanews) – Dai primi giorni di ottobre sono sui banconi della distribuzione le mele Ambrosia del nuovo raccolto. Complessivamente, per la campagna 2024/25 si prevede una produzione intorno alle 32mila tonnellate. La campagna commerciale proseguirà fino alla seconda metà di maggio e si tratta di una campagna decisamente europea.


“Oltre il 50% delle Ambrosia che si coltivano tra Piemonte e Val Venosta – precisa Kevin Trafoier, responsabile mele Club di VIP Val Venosta, che insieme al Gruppo Rivoira porta avanti questo progetto – sono destinate al mercato estero. L’Italia assorbe intorno al 40% della produzione, tallonata dalla Germania con un 30% circa, quindi la Spagna con un buon 20% e poi a seguire il Nord Europa e un pochino di Oltremare”. La fedeltà dei consumatori trova un riscontro preciso anche nello stretto legame creatosi tra Ambrosia e la sua Community Instagram italiana, che ad oggi conta più di 12.300 follower, posizionandola come la mela club più seguita d’Italia e la prima mela influencer del settore ortofrutticolo.

A Roma dal 5 al 7 novembre il seminario Food, Wine and Co.

A Roma dal 5 al 7 novembre il seminario Food, Wine and Co.Roma, 16 ott. (askanews) – Dal 5 al 7 novembre 2024, presso Fiera di Roma, in via Portuense 1645, nell’ambito di “Welfair”, si svolgerà la tredicesima edizione del Seminario “Food, Wine & Co.”, l’appuntamento che dal 2012 valorizza l’eccellenza delle realtà italiane nel settore agroalimentare ed eno-gastronomico.


Dedicato ad appassionati ed esperti, studenti e studentesse, nonché ai curiosi dei settori marketing e comunicazione, il seminario si concentrerà su produzione, distribuzione, promozione e condivisione del cibo, in termini di approccio al consumatore tra servizi, iniziative e storytelling di tradizioni, territori e progetti. Questa XIII edizione si intitola: “Food planet: prodotti, territori, imprese. La sfida globale” riguarda temi fondamentali come la reingegnerizzazione di risorse e produzioni, del sistema food italiano e internazionale nel suo complesso, alla luce della “nuova globalizzazione” e degli impatti permanenti di guerre e pandemie, della sostenibilità, della spinta digitalizzazione e delle nuove di forme di marketing e comunicazione anche in agricoltura e nel settore enogastronomico.


Viene pertanto analizzato il sistema agroindustriale italiano pubblico e privato in relazione con i territori ed i casi aziendali innovativi e sostenibili, con focus nell’ambito di marketing e comunicazione di prodotti e imprese e dei benchmark innovativi in ambito nazionale ed internazionale. Nell’ambito della Tavola Rotonda Innovazione verrà anche presentato il libro “FOOD IN ITALY. Il settore agroindustriale ed enogastronomico”, a cura di Simonetta Pattuglia, Guerini e Associati.

Scholz: necessario che Russia partecipi a conferenza su Ucraina

Scholz: necessario che Russia partecipi a conferenza su UcrainaRoma, 16 ott. (askanews) – E’ necessario che la Russia partecipi alla prossima conferenza sull’Ucraina e che ci sia un dialogo con il presidente russo Vladimir Putin, ha dichiarato mercoledì il cancelliere federale tedesco Olaf Scholz.


“Abbiamo tenuto una conferenza a Bürgenstock, in Svizzera, che si è chiusa con la conclusione: è necessaria un’altra (conferenza), alla quale, come ha detto il presidente dell’Ucraina (Vladimir Zelenskyj), anche la Russia deve partecipare. Ed è per questo che è giusto che quando “Se ci chiedono se parliamo con il presidente della Russia, diciamo di sì”, ha detto Scholz davanti alla Camera bassa del parlamento tedesco (Bundestag). Il cancelliere ha sottolineato che bisogna rispettare due principi: nessuna decisione verrà presa senza la partecipazione dell’Ucraina e senza un previo accordo tra i paesi partner della Germania.


Scholz ha inoltre promesso ancora una volta che continuerà a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario. Il 15 e 16 giugno la Svizzera ha tenuto una conferenza sull’Ucraina alla quale hanno partecipato circa 100 paesi; La Russia non è stata invitata all’evento, mentre altri attori importanti come Cina, Brasile e India erano rappresentati da delegazioni di basso profilo.


Diversi Stati, tra cui Messico, Brasile, Sud Africa, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, India, oltre al Vaticano, non hanno firmato la dichiarazione finale, sottoscritta da circa 80 paesi, che chiede la restituzione della centrale nucleare di Kiev ai kiev. controllo di Zaporozhie, garantire la libertà di navigazione nel Mar Nero e nel Mar d’Azov e liberare tutti i prigionieri di guerra. Alla vigilia dell’evento, Putin ha formulato diverse condizioni chiave per l’avvio dei negoziati di pace, in particolare che l’Ucraina ritiri le truppe da quattro nuovi territori russi (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporozhye), desista dall’adesione alla NATO e mantenga lo status di neutralità, non -allineati e non nucleari; e che tutte le sanzioni contro la Russia vengano revocate.


Zelenskyj, a sua volta, ha respinto la proposta, definendola un ultimatum.

Bankitalia, ricchezza media famiglie Italia +1,8% a 296mila euro

Bankitalia, ricchezza media famiglie Italia +1,8% a 296mila euroRoma, 16 ott. (askanews) – Alla fine del 2022 la ricchezza netta delle famiglie italiane, costituita dalla somma delle attività reali e finanziarie al netto delle passività finanziarie, ammontava in media a circa 296.000 euro, in crescita dell’1,8 per cento a prezzi costanti rispetto al 2020. Lo riferisce la banca d’Italia nella sua Indagine sui bilanci delle famiglie, spiegando che la crescita è stata sostenuta da quella della componente finanziaria, che ha beneficiato dell’andamento positivo dei mercati e ha più che bilanciato l’aumento delle passività e la lieve riduzione della ricchezza immobiliare.


Il valore mediano, aggiunge Bankitalia, ovvero il livello che separa la metà meno ricca delle famiglie dalla metà più ricca era pari a 152.000 euro, in calo del 2 per cento. Anche su questi aspetti salgono le disuguaglianze: alla fine del 2022 il 10 per cento meno ricco delle famiglie possedeva meno dello 0,1 per cento del patrimonio netto complessivo, il 10 per cento più ricco ne deteneva circa il 52 per cento. E rispetto al 2020, la quota di patrimonio netto detenuta dal decimo più abbiente è salita di circa 2 punti percentuali. Al netto al del nuovo disegno di campionamento, precisa l’istituzione, il divario tra la quota di ricchezza netta detenuta dai più ricchi e quella in capo ai meno ricchi continua ad essere maggiore rispetto al periodo pre-pandemico (2016).


La quota di famiglie che detenevano attività finanziarie alla fine del 2022 era pari al 92 per cento, in linea con la precedente rilevazione: il valore medio familiare delle attività finanziarie era pari, tra chi le possedeva, a circa 62.400 euro. La distribuzione delle attività finanziarie è rimasta più concentrata di quella della ricchezza netta: quasi i due terzi delle attività finanziarie erano detenuti dai nuclei appartenenti al 10 per cento più ricco mentre il 10 per cento delle famiglie più povere ne deteneva solo lo 0,1 per cento . Ai divari nella quota di ricchezza finanziaria detenuta si associano portafogli con composizione molto diversa. Le famiglie appartenenti al decimo più povero possiedono quasi esclusivamente depositi, prosegue Bankitalia, mentre quelle appartenenti al decimo più abbiente affidano la gestione di una parte cospicua delle loro attività finanziarie a operatori professionali e detengono direttamente azioni. Questa diversificazione consente una maggiore protezione dall’inflazione come quella particolarmente elevata realizzatasi nel corso del 2022.

Airbus taglierà 2.500 posti di lavoro nella divisione difesa e spazio

Airbus taglierà 2.500 posti di lavoro nella divisione difesa e spazioRoma, 16 ott. (askanews) – Airbus taglierà fino a 2.500 lavoratori dalla sua divisione difesa e spazio, che si trova in difficoltà, a causa di ritardi nei programmi, costi aumentati e concorrenza da parte di aziende come SpaceX di Elon Musk.


Il colosso aerospaziale europeo ha reso noto che i tagli fanno parte di una ristrutturazione della divisione, che produce satelliti e veicoli spaziali, jet da combattimento e droni. I tagli rappresentano circa il 7% dei circa 35.500 lavoratori impiegati nell’unità, secondo il suo ultimo rapporto annuale. La mossa di Airbus – scrive il Wall Street Journal – giunge pochi giorni dopo che l’acerrima rivale Boeing ha annunciato i piani di tagliare fino al 10% della sua forza lavoro, ovvero circa 17.000 dipendenti, mentre il suo nuovo amministratore delegato cerca di ricostruire le finanze dell’azienda in mezzo a una crisi di sicurezza e uno sciopero dei lavoratori delle fabbriche.


Airbus ha lottato per migliorare le sorti della sua divisione spazio e difesa per anni sullo sfondo di rapidi progressi tecnologici, spesa pubblica limitata e crescente concorrenza da parte di aziende come SpaceX nel mercato dei satelliti e dei veicoli spaziali. “Un contesto aziendale in rapida evoluzione e molto impegnativo… ci richiede di diventare più veloci, più snelli e più competitivi”, ha affermato Michael Schoellhorn, responsabile dell’unità difesa e spazio di Airbus.


Nel 2023 Airbus ha appostato un onere di 600 milioni di euro, alla divisione. A luglio di quest’anno ha aggiunto un ulteriore aggravio di 989 milioni di euro dopo aver rivalutato le tempistiche e i costi associati a una serie di programmi di telecomunicazione, navigazione e osservazione spaziale. Airbus ha già rinnovato la gestione della divisione, portando un veterano di 10 anni della sua divisione di aerei commerciali, Alain Fauré, a guidare i suoi programmi spaziali.


Nel frattempo, il lato difesa della divisione, che produce principalmente jet da combattimento, droni e altri aerei militari, non ha visto lo stesso afflusso di ordini che altri produttori europei hanno avuto negli ultimi anni. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha portato a un’impennata della domanda di attrezzature come veicoli blindati e artiglieria, prodotti in cui Airbus non è specializzata. Le sfide nello spazio e nella difesa giungono mentre Airbus continua ad affrontare interruzioni e ritardi nel suo core business di produzione di aerei commerciali, di gran lunga il suo principale motore di profitti. La divisione difesa e spazio, che ha operazioni in tutta Europa, lo scorso anno ha registrato 11,5 miliardi di euro di vendite, ovvero circa il 17,6% del fatturato totale di Airbus. La divisione aeromobili commerciali di Airbus ha rappresentato 47,8 miliardi di euro, ovvero circa il 73% del fatturato totale. La sua terza divisione produce elicotteri. (immagine da sito Airbus)

’Berlinguer”, Germano: non c’è bisogno di leader ma di chi ascolta

’Berlinguer”, Germano: non c’è bisogno di leader ma di chi ascoltaRoma, 16 ott. (askanews) – “Berlinguer. La grande ambizione”, il film che ha aperto la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma, è un’immersione in cinque anni di vita di un uomo che credeva ostinatamente in una rivoluzione democratica che mirava esclusivamente al bene collettivo.


Il film di Andrea Segre interpretato da Elio Germano, nei cinema dal 31 ottobre, parte dal 1973, anno dell’attentato al segretario del più importante partito comunista del mondo occidentale. Viene evidenziata, anche attraverso immagini di repertorio, la costruzione progressiva del progetto di Berlinguer, che richiedeva la collaborazione fra le classi popolari e un dialogo con la DC. I suoi tentativi di portare il PCI al governo, sostenuto da milioni di italiani, terminarono con l’assassinio di Moro. “Oggi c’è un gran parlare di leader, della necessità di trovare dei leader, mentre Berlinguer era un segretario, lui ascoltava e desumeva – ha detto Germano – anche il suo corpo, il suo modo di muoversi, erano quelli di un uomo che portava un peso, del dubbio e del senso di responsabilità nei confronti del popolo. C’era tanto di quello che non abbiamo più”.


Per realizzare il film il regista ha intervistato testimoni dell’epoca, cercato filmati, riletto i verbali delle riunioni della direzione del PCI. Segre ha ben compreso quanto fosse importante la ricchezza dei punti di vista, la condivisione e la dimensione collettiva. “L’approccio è stato proprio quello di approfondire le questioni di cui quegli intellettuali erano portatori. – ha specificato Germano – Non abbiamo fatto una ricostruzione esteriore ma un’indagine quasi da storici, senza forzare le cose”. Rispetto al fallimento del compromesso storico e al confronto con la politica di oggi il regista ha detto: “Quella stagione, l’incontro tra DC e PCI, ha prodotto comunque risultati molto importanti, come la Sanità pubblica, ad esempio. Oggi la grande ambizione però la ha la destra, nel senso che hanno un’idea chiara. Purtroppo nella sinistra c’è un maggiore disorientamento e c’è ancora da capire cosa farne di quel passato”.

Bankitalia, dal 2020 al 2022 reddito medio famiglie +1,4%

Bankitalia, dal 2020 al 2022 reddito medio famiglie +1,4%Roma, 16 ott. (askanews) – Nel 2022 il reddito medio annuo delle famiglie in Italia è cresciuto dell’1,4 per cento in termini reali, ma anche così risulta ancora inferiore ai livelli osservati nel 2006, prima della crisi finanziaria globale. Nel frattempo, dopo il brusco calo registrato durante la pandemia, nel 2022 la spesa media familiare è tornata ad aumentare, del 5,7 per cento in termini reali rispetto alla rilevazione precedente, sostenuta soprattutto dalla componente dei beni durevoli. Lo riferisce la Banca d’Italia, che ha pubblicato la sua Indagine sui bilanci delle famiglie.


Una analisi da cui emerge anche l’allargarsi delle disuguaglianze. I redditi sono saliti di più per le famiglie il cui principale percettore è un autonomo (+2,8 per cento), seguite da quelle in cui il principale percettore è un lavoratore dipendente (+0,8 per cento), mentre per i nuclei che dipendono maggiormente dalle pensioni si è registrato un calo (-2,6 per cento). E se la spesa delle famiglie appartenenti al quinto più alto della distribuzione del reddito è aumentata di circa l’11 per cento nel periodo in esame, secondo Bankitalia in connessione con il forte recupero degli acquisti più voluttuari, all’opposto quella delle famiglie appartenenti al quinto più basso ha continuato a diminuire, con un meno 2 per cento.


Nel 2022 più della metà delle famiglie ha avuto un risparmio nullo: questa quota sale al 70 per cento per le famiglie appartenenti al quinto più basso della distribuzione del reddito ma scende al 28 per quelle appartenenti al quinto più alto. La quota di famiglie indebitate è rimasta stabile al 26 per cento. Le famiglie con redditi sopra la mediana detenevano l’85 per cento del totale del debito finanziario. Rispetto al 2020 la quota di debito finanziario detenuta dai nuclei con reddito al di sotto di quello mediano è diminuita di circa 2 punti percentuali, con una riduzione maggiore per il credito al consumo (-6 punti percentuali).


Secondo Bankitalia, anche l’incidenza delle famiglie finanziariamente vulnerabili è rimasta stabile rispetto al 2020 (1,5 per cento sul totale delle famiglie). Il peso in rapporto alle sole famiglie indebitate si è tuttavia ridotto di circa un punto percentuale rispetto a due anni prima, al 7 per cento.

Festa Roma, un’edizione che omaggia lo sport: dallo sci al tennis

Festa Roma, un’edizione che omaggia lo sport: dallo sci al tennisRoma, 16 ott. (askanews) – La diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma ospiterà una serie di proiezioni legate al mondo dello sport e ai suoi indimenticabili protagonisti. Il primo appuntamento sarà domani, giovedì 17 ottobre alle ore 18.30 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, con “U.S. Palmese” dei Manetti Bros.: i due registi firmano una commedia sportivo-romantica ambientata a Palmi, con digressioni a Milano e a Parigi, in cui caratteri, sport, amore, affetti, difetti, ripicche e dispetti collidono e finiscono per rimescolarsi e trovare un equilibrio.


Il giorno dopo alle ore 16 al MAXXI, si terrà la proiezione di “Ferrari: Fury and the Monster” di Steve Hoover, documentario che, attraverso materiali d’epoca e nuove interviste, rievoca la storia di un autentico mito senza tempo come la Ferrari, stagliatosi indelebilmente nell’immaginario collettivo. Nello stesso giorno alle ore 16.30, la Sala Sinopoli ospiterà “La Valanga Azzurra” di Giovanni Veronesi. Intervistando in prima persona i protagonisti di un’epoca irripetibile, il regista ne rievoca l’epica (dall’indimenticabile rivalità fra Gustav Thöni e lo svedese Ingemar Stenmark ai trionfali Giochi Olimpici del 1976 a Innsbruck), ma non dimentica i momenti più bui e cupi (fra incidenti mortali e tragedie private). Sabato 19 ottobre alle ore 18.30 presso il Teatro Olimpico sarà presentato “Eroici! 100 anni di passione e racconti di sport” di Giuseppe Marco Albano. Partendo dalla ricorrenza dei cento anni di storia del Corriere dello Sport, il documentario esplora l’essenza profonda dello sport, vero e proprio collettore sociale e culturale, e l’evoluzione del modo in cui viene vissuto e raccontato. Domenica 20 ottobre alle ore 18, il Teatro Studio Gianni Borgna ospiterà “La Máquina”, serie diretta da Gabriel Ripstein, incentrata sulla lotta per il riscatto personale, dove il pugilato diventa teatro di una battaglia tanto fisica quanto psicologica. I due protagonisti, Gael García Bernal e Diego Luna, saranno protagonisti di un incontro che si svolgerà nello stesso giorno alle ore 16 nella Sala Sinopoli.


Lunedì 21 ottobre alle ore 21 in Sala Petrassi sarà presentato “Nasty” di Tudor Giurgiu, Tudor D. Popescu e Cristian Pascariu. “Nasty” è il soprannome dell’enfant terrible del tennis, Ilie Nastase, entrato nella leggenda con le sue innumerevoli vittorie sui campi più prestigiosi del mondo. Il film ne restituisce un ritratto a tutto tondo, della sua generosità, stravaganza e insolente teatralità. Mercoledì 23 ottobre alle ore 18 presso il Teatro Olimpico sarà la volta di “Ago” di Giangiacomo De Stefano. Il film rievoca vita a e carriera di Giacomo Agostini, uno dei più grandi piloti nella storia del motociclismo, ma anche uno dei simboli dell’Italia degli anni ’60 e ’70, vale a dire di una società che aveva fatto dei mezzi meccanici un pilastro imprescindibile della vita quotidiana, elevandoli a simbolo del progresso e dell’innovazione. Giovedì 24 ottobre alle ore 17.45, il Teatro Studio Gianni Borgna ospiterà la proiezione di “Cattivi maestri” di Roberto Orazi. Il protagonista del documentario è Vincenzo Fuoco, trentacinque anni e una passione inesauribile per il gioco del calcio, fin da quando era ragazzino. Quando a undici anni giocava nella squadra del suo paese, Villa d’Adda, fu acquistato da una squadra professionistica e fu qui che incontrò un dirigente sportivo predatore seriale, che s’insinuò nella sua vita e nella sua famiglia. Oggi, Vincenzo è uscito dall’incubo.


Il giorno successivo alle ore 21 presso il Teatro Olimpico si terrà la proiezione di “Maestro, il calcio a colori” di Tommaso Maestrelli di Francesco Cordio e Alberto Manni. I due registi portano sul grande schermo la storia del rivoluzionario allenatore Tommaso Maestrelli, un pioniere del cosiddetto “calcio totale” e un sognatore audace che ha sfidato il predominio delle grandi squadre del Nord, portando una Lazio – allora composta da calciatori sconosciuti – a conquistare uno storico scudetto.