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Autore: Redazione StudioNews

Corruzione, arrestati dirigente Sogei e imprenditore. Fra gli indagati referente di Musk in Italia

Corruzione, arrestati dirigente Sogei e imprenditore. Fra gli indagati referente di Musk in ItaliaRoma, 15 ott. (askanews) – Un dirigente della Sogei, e un imprenditore sono stati arrestati ieri sera a Roma per l’accusa di corruzione. Il provvedimento restrittivo è arrivato in relazione allo scambio di una somma di denaro, 15 mila euro. Gli accertamenti sono stati eseguiti dal nucleo Pef della Guardia di Finanza, nell’ambito di un’inchiesta più ampia coordinata dalla procura di Roma.


Nell’inchiesta risultano complessivamente indagate 18 persone e 14 società e in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta. L’attuale direttore generale business della Sogei, Paolino Iorio, manager dell’azienda pubblica, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in quanto accusato dalla Guardia di finanza di aver preso tangenti. A Iorio, che si trova agli arresti domiciliari, viene contestato il reato di corruzione perché con “più azioni del medesimo disegno criminoso – si spiega nel capo d’accusa – in qualità prima di direttore ingegneria infrastrutture e data center e successivamente direttore generale della società a partecipazione pubblica indebitamente riceveva in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro”, da un imprenditore privato.


Inoltre “a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei” per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, il manager “riceveva somme di denaro non quantificate, ma da intendersi nell’ordine di decine di migliaia di euro – si aggiunge – con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023”. Si tratta di “un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del Ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al Ministero dell’Interno”. Così scrive la Guardia di finanza in una informativa presente negli atti dell’indagine in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta.


Dalle intercettazioni delle utenze in uso all’imprenditore arrestato ieri mentre era in compagnia del direttore generale di Sogei, Paolino Iorio sono “emersi i contatti e gli incontri avuti con tale ‘Antonio della Difesa’ successivamente identificato come un capitano di fregata della Marina Militare”. Già “dai primi incontri emergeva che il militare, al fine di svolgere il proprio ruolo nell’ambito di una fornitura, ha avanzato richieste di compensi nonché – è riportato nell’informativa alla base dell’indagine – l’assunzione di una persona da parte di una delle imprese gestite dall’imprenditore”.


Fra gli indagati nell’inchiesta per corruzione della procura di Roma c’è anche Andrea Stroppa, 30 anni, ritenuto punto di riferimento di Elon Musk in Italia. Il riferimento al giovane manager – negli atti – viene fatto da un militare della Marina che “nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del governo italiano del sistema satellitare realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte, di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del gruppo, Andrea Stroppa”. “Nel corso delle conversazioni – si spiega nel documento d’inchiesta – emerge che, da un lato l’ufficiale di Marina programma con un altro indagato “l’inserimento di Olidata Spa nell’affare e, dall’altro, lo svolgimento di una certamente illecita propalazione a beneficio dello Stroppa (e, suo tramite, dei suoi referenti) di notizie riservate in ordine a decisioni assunte nel corso di riunioni ministeriali. Vicenda sintomatica di un accordo concluso, o in corso di conclusione, al fine di far beneficiare Olidata Spa e attraverso lo stesso ufficiale di Marina e di un altro indagato, degli affari che il gruppo statunitense potrà concludere con l’amministrazione italiana, grazie all’intervento illecito del pubblico ufficiale”. “Sogei esprime piena fiducia nella magistratura, a cui sta prestando totale supporto, e si dichiara indiscutibilmente estranea ai fatti. Ove i fatti contestati fossero acclarati in maniera definitiva l’azienda si dichiarerà parte lesa e si tutelerà nelle sedi competenti”. Così si afferma in una nota dell’azienda in relazione all’inchiesta della Procura di Roma per cui è finito agli arresti domiciliari il dg Paolino Iorio.

Agricoltura, Lollobrigida incontra il ministro congolese Matondo

Agricoltura, Lollobrigida incontra il ministro congolese MatondoRoma, 15 ott. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha incontrato il ministro dell’Economia Forestale della Repubblica del Congo, Rosalie Matondo.


Nel corso dell’incontro, rende noto il Masaf, i due ministri hanno concordato su iniziative comuni per la formazione dei giovani congolesi e la promozione di flussi migratori regolari, puntando a uno sviluppo economico sostenibile. È stata discussa l’implementazione di processi di trasformazione agroforestale e un’intensificazione della cooperazione nel settore florovivaistico, in linea con i progetti presenti nel Piano Mattei. Infine, durante l’incontro è stata sottolineata l’importanza delle indicazioni geografiche per garantire un’equa distribuzione del valore grazie all’introduzione della certificazione dei prodotti anche nei Paesi africani, sulla scorta del sistema europeo.

Hines avvia primo cantiere ex area Falck a Sesto, investiti 220 milioni

Hines avvia primo cantiere ex area Falck a Sesto, investiti 220 milioniMilano, 15 ott. (askanews) – Hines avvia il primo cantiere nell’area ex Falck di Sesto San Giovanni: 220 milioni di euro con capitali privati per realizzare i primi tre edifici di Unionezero, il nuovo polo urbano che nasce in prossimità della nuova Città della Salute e della Ricerca e ha l’obiettivo di ricucire l’area Ex Falck con il territorio del Comune di Sesto e della città di Milano. Per la realizzazione complessiva di Unionezero è previsto un investimento pari a circa 600 milioni, che genererà un indotto stimato sul territorio di circa 1 miliardo.


Nel dettaglio, il primo cantiere, appaltato a Colombo Costruzioni e CMB, costituite in associazione temporanea di imprese, prevede un investimento di 220 milioni, 36 mesi di lavori e una media di circa 300 maestranze specializzate al giorno per la realizzazione di tre edifici. Questa prima fase di cantiere prevede lo sviluppo di un immobile direzionale di circa 48.000 metri quadrati, che ospiterà i nuovi uffici di Intesa Sanpaolo e sarà consegnato alla banca entro la fine del 2027, un ulteriore edificio uffici di 45.000 metri quadrati con possibilità di locazione anche multi-tenant, entrambi progettati da Antonio Citterio Patricia Viel, e uno studentato di circa 39.000 metri quadrati e 700 posti letto, progettato da Park Associati. Tutti gli spazi puntano ad ottenere le più alte certificazioni ambientali: l’obiettivo finale è quello di ridurre il fabbisogno energetico del 30% rispetto ai sistemi tradizionali, impiegando fonti rinnovabili e materiali innovativi.

Thales Alenia Space fornirà strumenti radar per missione ESA Harmony

Thales Alenia Space fornirà strumenti radar per missione ESA HarmonyRoma, 15 ott. (askanews) – Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), ha firmato un contratto con OHB per lo sviluppo di due strumenti radar ad apertura sintetica (SAR) per l’osservazione della Terra che saranno imbarcati sulla costellazione di due satelliti Harmony, la decima missione Earth Explorer dell’ESA che dovrebbe essere lanciata a bordo di un razzo Vega-C entro il 2029.


Thales Alenia Space – informa una nota – sarà alla guida di un consorzio industriale europeo diversificato per progettare, sviluppare e validare gli strumenti SAR in banda C e sarà anche responsabile dell’elettronica digitale in banda C e delle antenne che saranno imbarcate su entrambi i satelliti Harmony. “Questo contratto conferma l’esperienza consolidata e riconosciuta di Thales Alenia Space nella produzione di satelliti per l’osservazione della Terra basati sulla tecnologia radar – ha dichiarato Giampiero Di Paolo, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia – Lo sviluppo dei due strumenti radar consentirà a Thales Alenia Space di compiere un significativo passo avanti dal punto di vista tecnologico e dell’architettura, migliorando la competitività dei prodotti SAR sia nel mercato istituzionale che in quello commerciale dell’osservazione della Terra”.


Thales Alenia Space ha svolto un ruolo chiave nel settore nella fase preparatoria di Harmony, supportando l’ESA nella definizione di una soluzione ad alte prestazioni in grado di soddisfare pienamente gli obiettivi scientifici della missione, sviluppando in parallelo tutte le tecnologie abilitanti SAR pertinenti. Le missioni Earth Explorer formano l’elemento scientifico e di ricerca del programma FutureEO di osservazione della Terra dell’ESA. Restituendo dati critici per comprendere il pianeta e prevedere cosa ci attende, gli Earth Explorers sono fondamentali per avanzare nella scienza e, successivamente, per ripristinare l’equilibrio ambientale per un futuro sostenibile. Ognuna di queste straordinarie missioni porta con sé tecnologie spaziali innovative, dimostrando come nuove tecniche possano restituire una sorprendente ricchezza di risultati scientifici sul nostro pianeta.


Unitamente a Sentinel-1, Harmony promette di fornire un patrimonio di dati unici sulle interazioni oceano-ghiaccio-atmosfera a una risoluzione senza precedenti, per una maggiore comprensione degli scambi termici dello strato superiore degli oceani, dei fattori che determinano i fenomeni meteorologici estremi e degli impatti a lungo termine dei cambiamenti climatici. La missione getterà anche nuova luce sulle dinamiche di deformazione e di flusso ai margini delle calotte glaciali in rapida evoluzione, per una migliore comprensione dell’innalzamento del livello dei mari. Inoltre, Harmony misurerà i piccoli cambiamenti della forma del terreno causati da terremoti e attività vulcaniche, contribuendo così al monitoraggio dei rischi.


La missione Harmony consiste in due satelliti radar ad apertura sintetica (SAR) passivi bistatici per sola ricezione, potenziati da un payload ottico a infrarosso termico (TIR), che volano in formazione libera con Sentinel-1. L’utilizzo di Sentinel-1 come illuminatore di opportunità e potenziando le sue osservazioni con una configurazione multistatica per la misurazione diretta delle velocità superficiali apporterà un contributo altamente innovativo alle capacità di osservazione della Terra. (Credit: ESA)

Lombardia, approvata risoluzione su servizi educativi per infanzia

Lombardia, approvata risoluzione su servizi educativi per infanziaMilano, 15 ott. (askanews) – Garantire i posti di educatore nei servizi per l’infanzia a chi ha acquisito un’alta specializzazione in forza dell’esperienza lavorativa. Lo chiede una risoluzione bipartisan sull’accesso alle professioni pedagogiche ed educative approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia, documento che prende spunto dalle recenti norme sull’istituzione di un Albo professionale attraverso procedure la cui previsione ha creato una situazione di incertezza riguardo i requisiti richiesti agli operatori, compresa una serie di oneri e adempimenti “che rischiano di avere un impatto importante sui servizi”. Finalità della risoluzione, ha spiegato il relatore Diego Invernici (FdI), è supportare l’azione dell’assessorato regionale alla Famiglia attualmente impegnato in interlocuzioni con Governo, ministeri interessati e altre Regioni con l’obiettivo di modificare la normativa nazionale.


In particolare, il documento chiede che il Governo attivi un “tavolo di confronto urgente con tutte le istituzioni interessate” e che si considerino prioritarie l’armonizzazione del quadro dei titoli di accesso alla professione di educatore nel sistema integrato 0-6 anni nonchè la tutela delle professionalità (da riconoscere non solo sulla base del titolo di studio ma anche dell’esperienza acquisita sul campo). Si tratta perciò di “regolare in maniera coordinata”, prosegue il documento, il momento di transizione che porta alla piena costituzione dell’Albo professionale “escludendo gli educatori dei servizi per l’infanzia dal campo di applicazione della legge 55/24 in considerazione delle peculiarità regionali che già oggi rappresentano un’eccellenza nei servizi per l’infanzia rispondendo adeguatamente ai bisogni delle famiglie”. Infine, si chiede di estendere all’anno scolastico e accademico 2021/22 il termine di validità dei titoli di accesso alla professione di educatore dei servizi all’infanzia previsti dal d.lgs 65/2017, “al fine di salvaguardare la tenuta del sistema dei servizi educativi all’infanzia, valorizzando l’esperienza positiva della Regione Lombardia, così come da DGR n.6443/2022”. Nel corso del dibattito sono intervenuti a sostegno della risoluzione consiglieri sia di maggioranza che di minoranza. Michela Palestra (Patto Civico) ha sottolineato la coerenza della Risoluzione con la mozione sullo stesso tema presentata dal suo gruppo e approvata dall’Aula a settembre. Hanno motivato il voto favorevole Paola Bocci e Davide Casati (PD), Luca Marrelli (Lombardia Ideale), Claudia Carzeri (FI) ed Emanuele Monti (Lega), che da Presidente della Commissione “Sociale” ha coordinato il lavoro di stesura bipartisan del testo della Risoluzione discussa oggi. È stato poi approvato un emendamento a firma Pierfrancesco Majorino (PD) che chiede di avviare “un’interlocuzione con i gestori, pubblici, del privato sociale e del privato di servizi 0-6, al fine di discutere soprattutto delle preoccupazioni sulla continuità e la sostenibilità dei servizi, sul sistema integrato 0-6”.


È stata accolta dal Presidente della Commissione Attività Produttive, Marcello Ventura, la proposta avanzata in un ordine del giorno presentato da Luca Paladini (Patto Civico), poi ritirato, di avviare audizioni sul tema delle condizioni di lavoro degli educatori professionali. Essendo l’assessore Elena Lucchini impegnata nel G7 su disabilità e inclusione, per la Giunta è intervenuto il Sottosegretario Mauro Piazza che ha definito la Risoluzione “un atto di responsabilità istituzionale molto importante anche perché condiviso da maggioranza e minoranza” e ha ricordato le azioni finora intraprese dalla Regione per salvaguardare operatività e continuità della rete dei servizi lombardi, che rappresenta un modello di efficienza apprezzato dalle famiglie.

Un visore a 360° per esplorare la Tomba del Tuffatore in gigapixel

Un visore a 360° per esplorare la Tomba del Tuffatore in gigapixelRoma, 15 ott. (askanews) – È una modalità di accessibilità completamente inedita e innovativa quella proposta da Haltadefinizione, su concessione dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, per la valorizzazione della celebre Tomba del Tuffatore. L’iniziativa, frutto delle più avanzate tecnologie che combinano gigapixel, 3D e realtà mista, – informa una nota – permette di offrire nuove modalità di fruizione per la valorizzazione del patrimonio archeologico e di immergersi nel capolavoro del V secolo a.C., un unicum della pittura funeraria greca.


L’esplorazione virtuale della Tomba del Tuffatore con tecnologie di realtà aumentata come Apple Vision Pro, presentata in anteprima lo scorso giugno al We Make Future di Bologna, sarà nuovamente disponibile l’1 e il 2 novembre presso lo stand del Ministero della Cultura durante la XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum. Oltre all’esplorazione virtuale in realtà mista, è ora disponibile online sul sito di Haltadefinizione il visore a 360° della Tomba del Tuffatore in gigapixel. Le lastre della Tomba sono state oggetto di due diverse tipologie di acquisizione: la superficie pittorica è stata documentata tramite decine di immagini in altissima definizione e in 3D. La successiva combinazione di queste due campagne di digitalizzazione ha reso possibile la creazione di una ricostruzione virtuale completa della Tomba.


“La Tomba del Tuffatore è senza dubbio uno dei monumenti più iconici del Parco archeologico di Paestum” dichiara il Direttore Tiziana D’Angelo. “Le sue pitture sono note in tutto il mondo; eppure il progetto realizzato da Haltadefinizione, con la creazione di un digital twin della tomba, riesce a mostrarle da una prospettiva inedita. Grazie all’uso di tecnologie innovative, immagini e contesto sono ricreati virtualmente in modo realistico ed estremamente accurato, offrendo ai visitatori un’esperienza di fruizione coinvolgente e completamente accessibile e agli studiosi nuove opportunità di analisi e ricerca”. Dalla scoperta alla fine degli anni ’60, la Tomba del Tuffatore è esposta scomposta nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum, è questa infatti l’unica modalita? per mostrare al pubblico le celebri pitture. La digitalizzazione – conclude la nota – ha permesso per la prima volta una ricostruzione virtuale puntuale, offrendo una visione realistica e immediata di quella che doveva essere la composizione iconografica originale della Tomba del Tuffatore.


(Credit: © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Museo Archeologico Nazionale di Paestum)

Ue,Meloni:dico no a più Europa dappertutto ma dove serve davvero

Ue,Meloni:dico no a più Europa dappertutto ma dove serve davveroRoma, 15 ott. (askanews) – “Io non ritengo che la soluzione per rendere l’Europa più forte sia banalmente trasferire tutte le nostre competenze alla Commissione europea. Non ha funzionato”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica in Senato dopo il dibattito seguito alle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo


Per Meloni c’è stata “un’iperregolamentazione che spesso ha mortificato interi settori produttivi del continente europeo. Io penso che il principio che noi dobbiamo applicare dei trattati europei sia il principio della sussidiarietà. Ci sono alcune cose sulle quali gli Stati nazionali non sono competitivi e non lo saranno”. Dunque “non serve più Europa dappertutto, serve più Europa sulle grandi materie, serve meno Europa su tutte le materie sulle quali gli Stati nazionali possono dare risposte decisamente migliori di quelle che può dare il livello europeo”.

Meloni: giorno che mi faccio spiegare mio pensiero da M5s mi dimetto

Meloni: giorno che mi faccio spiegare mio pensiero da M5s mi dimettoRoma, 15 ott. (askanews) – “Non so se lei non ha capito o sta strumentalizzando ma le assicuro che non è difficile…il giorno che mi faccio spiegare cosa ho detto da un esponente del Movimento Cinque stelle mi dimetto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella replica in Senato dopo le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre rivolgendosi alla senatrice M5s Dolores Bevilacqua. In aula si sono registrati momenti di tensione con, dal lato della maggioranza, applausi e da parte dei banchi dei Cinquestelle proteste.


“Ci vuol coraggio a dire che noi gettiamo dalla finestra i soldi dei cittadini” ha aggiunto Meloni rispondendo alla critica sull’uso dei fondi pubblici per i centri migranti in Albania. “Vedo che voi parlate della politica internazionale con la stessa leggerezza con cui vi occupate del bilancio dello Stato” ha rilanciato Meloni.

Meloni: non serve più Ue dappertutto, no a iper regolamentazione

Meloni: non serve più Ue dappertutto, no a iper regolamentazioneRoma, 15 ott. (askanews) – “Io credo che una cosa sia il nazionalismo economico e un’altra riconoscere una specificità alle economie nazionali, quindi attenzione: è vero che dobbiamo lavorare per accrescere la competitività dell’Europa, anche immaginando dei giganti, ma dall’altra parte una iper regolamentazione che pretende di andare bene per nazioni con economie diverse rischia di non rafforzarle”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella replica in Senato dopo le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre.


“Non ritengo che la soluzione sia trasferire tutte le nostre competenze alla Commissione europea, questa cosa si è già fatta, non ha funzionato, si è tradotta in una iper regolamentazione che ha mortificato molti settori”, ha aggiunto Meloni rilanciando che “non serve più Europa dappertutto, serve sulle grandi materie e non su tutto” ha concluso.

Apre la Buchmesse, Saviano attacca: ci sarò, forma di resistenza

Apre la Buchmesse, Saviano attacca: ci sarò, forma di resistenzaMilano, 15 ott. (askanews) – A poche ore dall’inaugurazione della Buchmesse di Francoforte, dove l’Italia è Paese Ospite d’onore, Roberto Saviano, che non è stato inserito nella ista degli autori della delegazione italiana, su La Repubblica polemizza con il governo e l’organizzazione della presenza italiana alla fiera tedesca. Saviano, sarà infatti comunque presente, invitato dalla stessa Buchmesse e dagli editori tedeschi. “La mia presenza a Francoforte – ha scritto l’autore campano – non credo sia una vittoria ma è una forma di resistenza. La Buchmesse ha attivato un riflesso democratico. Qui in Germania devono essersi chiesti: perché queste bugie, questo desiderio di censura ossessivo? Ma non mi considero un vincitore. Non ha vinto nessuno in questa storia. Del resto come si fa a ritenersi vincitore quando sei portato a processo da tre ministri del governo? È vero però che usano il mio corpo, per dare un messaggio a tutti gli altri. Sono forme di Intimidazione”.


Secondo Saviano in Italia la libertà di espressione è a rischio: “Non dobbiamo immaginare una situazione modello anni Venti o Trenta – prosegue l’intervento -. La dinamica è diversa ma ha lo stesso obiettivo: intimidire, trasformare chi si oppone in dissidente. Ossia se critichi subisci conseguenze. Giorgia Meloni si ispira a Orbán: non certo la polizia mandata a casa di notte (per ora), ma altri metodi. Non contro tutti, ma mirando ad alcune figure pubbliche, a cui viene impedito di poter svolgere il proprio lavoro: togliendogli risorse, isolandole, bersagliandole, dossierandole. Sono 20 anni che i giornali di estrema destra fanno così. I metodi usati sono intimidatori, del resto il ddl sicurezza va in una direzione assolutamente autoritaria. Stiamo andando verso una democratura e i giornalisti non rispondono indignandosi. Su questo pesa la crisi delle vendite che crea una dipendenza dalle risorse del governo e dalla politica. La libertà è già compromessa”. Lo scrittore di “Gomorra” attacca esplicitamente il commissario del governo Mauro Mazza, che peraltro nei mesi scorsi, dopo la prima ondata di polemiche per l’esclusione di Saviano, motivata ufficialmente con una “selezione fatta dagli editori”, aveva cambiato posizione e fatto dichiarazioni concilianti, invitandolo a prendere parte agli eventi della partecipazione italiana. Ma le parole di oggi dell’autore sono perentorie: “Essendo Mauro Mazza il selezionatore sono contento di essere stato messo in esilio da lui”.


La polemica di Saviano arriva anche all’Associazione italiana degli editori: “L’Aie si è lasciata condizionare dalla politica. Il nostro è una Paese dove la cultura è talmente priva di risorse da diventare ricattabile. Non volevano che rappresentassi l’Italia, ma questo mi onora”, ha scritto. Essere onorato, Paese Ospite d’onore, come si vede i termini sono simili, ma l’accezione molto diversa. Le giornate di Francoforte si aprono subito nel segno di una contrapposizione molto dura.