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Autore: Redazione StudioNews

Online i redditi dei parlamentari: 450mila euro dichiarati per Meloni, 99mila per Schlein

Online i redditi dei parlamentari: 450mila euro dichiarati per Meloni, 99mila per SchleinRoma, 15 ott. (askanews) – Nella dichiarazione dei redditi relativa al 2023, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiara 459.460 euro. E’ quanto si legge dalla documentazione pubblicata sul sito della Camera. Non tutti i deputati e senatori hanno ancora depositato la dichiarazione.


Tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein dichiara 98.471 euro, il leader della Lega e vice premier Matteo Salvini 99.699 euro. Ancora non pubblicati i dati relativi a Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Carlo Calenda.

In Puglia al via raccolta olive, produzione crolla del 40%

In Puglia al via raccolta olive, produzione crolla del 40%Roma, 15 ott. (askanews) – Al via in anticipo di 15 giorni la raccolta delle olive in Puglia: una campagna che segna in media un crollo del 40% rispetto allo scorso anno, a causa della siccità che ha colpito la regione sin dalla primavera e che persiste tutt’ora. Ma in compenso la qualità risulta eccellente. E’ quanto emerge dalla stima di Coldiretti Puglia e Unaprol sulla campagna olivicola 2024/2025, diffusa in occasione dell’avvio della raccolta delle olive.


In provincia di Bari e nella BAT si rischia un calo fino al 40% della raccolta di olive a causa delle temperature sopra la media già ad aprile e maggio, che hanno causato un progressivo aborto dei fiori. In provincia di Foggia, con l’avvio della campagna olearia si sta delineando un quadro più chiaro della stagione olivicola, dove l’innalzamento delle temperature dal mese di maggio ad agosto è stato di ostacolo per l’allegagione. Di fatto, anche nell’areale foggiano è stimata una bassa produzione di olive, in termini percentuali in calo del 50% rispetto alla scorsa stagione olivicola.


Calo sensibile anche in Salento, con le province di Taranto e Brindisi che risentono della siccità e della mancanza di piogge, ma anche i costi di produzione sono triplicati e la mancanza di manodopera sia per la coltivazione dei terreni sia per l’apertura dei frantoi penalizza gravemente il settore olivicolo – oleario. A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con un crollo del 70%. Finora il numero stimato di ulivi reimpiantati è pari a poco più di 3 milioni, contro i 21 milioni di piante infette per la strage causata dalla Xylella, pari ad appena il 14%.


“Non è più rinviabile un piano strategico dell’olivicoltura – spiegano il presidente e il direttore di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo e Pietro Piccioni – che metta al centro le aziende che sono sul mercato, producono reddito e occupazione, oltre al recupero dei tanti uliveti abbandonati che devono essere rinnovati, proseguendo a livello internazionale la battaglia per tutelare la qualità del nostro olio extravergine d’oliva”.

Centri Albania, Pd presenta interrogazione: Governo chiarisca costi

Centri Albania, Pd presenta interrogazione: Governo chiarisca costiRoma, 15 ott. (askanews) – “Il Pd ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere quanto è costato il Centro per i migranti in Albania. Abbiamo appreso che è partita la prima nave verso l’Albania con – a quanto si apprende – 16 migranti a bordo. Vorremmo sapere anche quanto è costato questo trasferimento e perché abbiamo fatto una cosa del genere visto il numero esiguo di migranti sulla nave da trasferire. Penso che il governo stia bruciando dei soldi che invece potrebbero essere messi su altri servizi, sulla sanità, sulle politiche sociali, in generale per dare forza alle fragilità”. Lo ha detto Stefano Graziano capogruppo Pd in commissione Difesa alla Camera, parlando a Montecitorio.


“Ci sono persone – ha aggiunto Graziano a proposito del salario minimo – che oggettivamente non riescono ad arrivare a fine mese e soprattutto oggi assistiamo ad una nuova piaga quella del lavoro povero: ossia chi lavora non riesce nemmeno ad arrivare ad avere uno stipendio di un minimo di nove euro all’ora. Noi abbiamo chiesto che il minimo salariale potesse essere stabilito a nove euro l’ora ma c’è stato risposto di no”.

Online redditi: 450 mila per Meloni, 99 mila per Schlein

Online redditi: 450 mila per Meloni, 99 mila per SchleinRoma, 15 ott. (askanews) – Nella dichiarazione dei redditi relativa al 2023, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiara 459.460 euro. E’ quanto si legge dalla documentazione pubblicata sul sito della Camera. Non tutti i deputati e senatori hanno ancora depositato la dichiarazione.


Tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein dichiara 98.471 euro, il leader della Lega e vice premier Matteo Salvini 99.699 euro. Ancora non pubblicati i dati relativi a Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Carlo Calenda.

L’IA apre nuove frontiere nella ricerca sulle proteine

L’IA apre nuove frontiere nella ricerca sulle proteineRoma, 15 ott. (askanews) – Il Laboratorio di Data Engineering (LADE) di Area Science Park ha recentemente pubblicato una ricerca innovativa su “Bioinformatics” che apre nuove prospettive nello studio delle proteine, i mattoni fondamentali della vita. Francesca Cuturello, Marco Celoria, Alessio Ansuini e Alberto Cazzaniga, autori della ricerca, hanno infatti dimostrato come l’intelligenza artificiale possa predire l’impatto delle mutazioni genetiche sulla stabilità delle proteine, contribuendo a comprendere meglio i meccanismi alla base di molte malattie e potenzialmente sviluppare nuovi trattamenti. Il genoma degli esseri viventi muta, infatti, costantemente a causa di agenti esterni o del caso, e questo ci porta ad osservare cambiamenti nelle sequenze delle proteine che essi sintetizzano.


Condotto all’interno delle attività del progetto Pathogen Readiness Platform for CERIC-ERIC (PRP@CERIC), lo studio – informa Area Science Park – utilizza modelli di AI simili a GPT, applicati alla proteomica. Questi modelli si fondano sull’analogia tra una sequenza proteica e una frase, con gli amminoacidi che fungono da “parole”, consentendo di applicare algoritmi addestrati su centinaia di milioni di sequenze proteiche. Grazie a questa tecnica, i ricercatori del LADE sono riusciti a prevedere come piccole variazioni nella sequenza di amminoacidi, come quelle indotte da mutazioni, possano influenzare la stabilità delle proteine. Un aspetto particolarmente innovativo è l’uso del modello MSA Transformer, che sfrutta informazioni sulle relazioni ancestrali tra sequenze proteiche per migliorare la precisione delle previsioni. L’algoritmo sviluppato dal LADE offre prestazioni all’avanguardia e sarà reso disponibile alla comunità scientifica per favorire ulteriori progressi in questo campo.


“Prevedere l’effetto delle mutazioni proteiche attraverso l’intelligenza artificiale ci permette di esplorare con grande precisione fenomeni biologici complessi che, fino a poco tempo fa, erano difficili da osservare direttamente – spiega Francesca Cuturello, primo autore della ricerca -. Questa tecnologia è un passo avanti verso soluzioni terapeutiche innovative per una vasta gamma di malattie”. Il lavoro del team – conclude l’ente di ricerca – ha già ottenuto ampi riconoscimenti, inclusa l’invito di Francesca Cuturello al prestigioso Research Retreat “Physics of Biological Data Analysis” presso l’Aspen Center for Physics, e sarà presentato in altri centri di ricerca internazionali, come l’ICTP e il Leibniz Center for Informatics.

Migranti,risoluzione Pd: dovere accoglienza esseri umani cardine Ue

Migranti,risoluzione Pd: dovere accoglienza esseri umani cardine UeRoma, 15 ott. (askanews) – La risoluzione del Pd in Senato, dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue del 17 e 18 ottobre, impegna il Governo “a ribadire il dovere di accoglienza e protezione degli esseri umani quale cardine dell’appartenenza all’Unione europea, e a garantire l’assistenza umanitaria e il rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone nella gestione migratoria”.


Si chiede anche di sostenere “la realizzazione di corridoi umanitari sicuri e l’istituzione permanente di una missione europea di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo” insieme a “una immediata verifica delle condizioni dei migranti in Tunisia e dell’operato delle autorità tunisine nella gestione degli stessi, anche in vista di una sospensione del Memorandum laddove siano confermati gli abusi dei diritti umani denunciati dalla stampa”.

Moldova, domenica test aspirazioni filo-Ue: presidenziali e referendum

Moldova, domenica test aspirazioni filo-Ue: presidenziali e referendumRoma, 15 ott. (askanews) – Domenica gli elettori della Moldova, piccolo Paese stretto tra la Romania e l’Ucraina, e che ha subito uno dei maggiori impatti dall’invasione russa dei territori ucraini, affrontano una scelta decisiva: il 20 ottobre, infatti, si vota per le presidenziali e per il referendum sull’adesione all’Unione Europea. Due scelte che influenzeranno il futuro della Moldova, Paese tra i più poveri dell’area e che ha una situazione sociale ed economica critica, o portandola più vicina a Bruxelles o facendole fare un passo indietro, verso posizioni filo-russe.


La presidentessa in carica, la filoeuropea Maia Sandu che fa campagna anche per il sì al referendum pro-Ue, è la favorita al primo turno contro altri 16 candidati, ma il ballottaggio nella piccola ex repubblica sovietica di 2,6 milioni di abitanti ha un destino meno chiaro. Il principale avversario di Sandu, ex economista della Banca Mondiale data al 36% nel recente sondaggio del think tank WatchDog, è Alexandr Stoianoglo, ex procuratore di 57 anni sostenuto dai socialisti filo-russi, che al momento ottiene il 10% delle preferenze. E’ però improbabile che Sandu ottenga al primo turno più del 50%: l’appuntamento successivo per la corsa a due sarà il 3 novembre. La presidente moldava e altri funzionari di alto rango hanno accusato la Russia di aver cercato di influenzare il voto presidenziale e il referendum: all’inizio di questo mese, la polizia moldava ha scoperto un massiccio schema di compravendita di voti che ha coinvolto oltre 100.000 persone con denaro proveniente dalla Russia portato nel Paese da affiliati a Ilan Shor, un uomo d’affari latitante ed ex politico. Il governo ha stimato che almeno 100 milioni di euro sono stati convogliati in Moldova dalla Russia per manipolare le elezioni e il referendum sull’Ue.


Sotto la guida di Sandu, la Moldova ha presentato domanda di adesione all’UE poco dopo che Mosca ha invaso l’Ucraina nel 2022 e il blocco dei 27 membri ha avviato i colloqui di adesione con Chisinau a giugno con un piano di investimenti presentato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Chisinau che prevede aiuti record di 1,8 miliardi di euro. Nel lanciare la sua candidatura, Sandu ha affermato che la missione della sua generazione è “integrare democraticamente e liberamente la Moldova nella grande famiglia europea” perché il Paese “non è più visto come un affare personale degli oligarchi o come una zona di riciclaggio di denaro” e “non possiamo fermarci a metà strada”.


Stoianoglo, da parte sua, ha chiesto il “ripristino della giustizia” di fronte alle “intimidazioni”, accusando i “cattivi politici” di usare la guerra in Ucraina come pretesto per reprimere i diritti. Il referendum chiede se la costituzione debba essere modificata per includere l’adesione all’UE come obiettivo e quasi il 54% degli intervistati recentemente si è detto a favore contro il 35% contrario. La modifica costituzionale renderebbe il percorso verso l’Ue un impegno formale e irrevocabile ma un “no” rappresenterebbe un duro colpo per il governo di Sandu rallentando, se non bloccando, il processo di integrazione per molti anni. Per essere valido, deve votare almeno il 33% della popolazione avente diritto.


Un risultato incerto su più fronti anche perché il Paese è da sempre diviso tra Europa e Russia: mentre si voterà per questo quesito nella regione filo-russa della Transnistria, che si è separata nel 1992 poco dopo l’indipendenza e in cui si trovano ancora 1.500 soldati russi, e dove non sono previsti seggi ufficiali, le autorità locali pianificano un contro-referendum nella stessa giornata.

Manovra, Schillaci: sicuro di incremento fondi rispetto al previsto

Manovra, Schillaci: sicuro di incremento fondi rispetto al previstoMilano, 15 ott. (askanews) – “Io non ho mai detto quanti miliardi in più ci sono, il premier Meloni e il ministro Giorgetti sanno benissimo quanto è importante la sanità. Tra tanti problemi che ha creato la pandemia l’unica cosa buona che ha fatto, qui come altrove, è stata riportarla al centro del discorso politico. Non so dettagliare quanto ci sarà, cominceremo stasera alle 20, ci sarà sicuramente un incremento dei fondi rispetto a quello che era previsto”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione del Forum “Welfare, Italia”, parlando dei fondi per la sanità che saranno previsti dalla prossima manovra economica del Governo.


“Soprattutto io ho chiesto al ministro Giorgetti che i fondi che arriveranno siano impiegati per il personale in due modi: assumendo altri e nuovi operatori sanitari di cui abbiamo bisogno”, formati cinque anni per avere nuove competenze come quelle per la telemedicina, e cercando di “defiscalizzare l’indennità di specificità che tutti gli operatori sanitari prendono lavorando nel Ssn, un po’ in analogia a quello che è stato fatto con il decreto legge sulle liste di attesa” ha aggiunto Schillaci.

M.O., risoluzione maggioranza: proseguire impegno per cessate fuoco

M.O., risoluzione maggioranza: proseguire impegno per cessate fuocoRoma, 15 ott. (askanews) – “Proseguire nell’impegno diplomatico per una soluzione alla crisi di Gaza con l’obiettivo di giungere ad un cessate il fuoco immediato, al rilascio di tutti gli ostaggi e ad un intervento umanitario su larga scala in linea con la Risoluzione 2735”. E’ quanto chiede la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni in Senato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.


Il testo chiede anche di “ribadire la più ferma condanna dei barbari attacchi terroristici contro Israele commessi il 7 ottobre 2023 da Hamas”, di “chiedere l’immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti e ribadire il pieno riconoscimento al diritto dello Stato di Israele alla propria esistenza, alla propria sicurezza e ad esercitare la propria autodifesa nel rispetto del diritto internazionale umanitario”. La maggioranza chiede anche di “proseguire l’azione per creare le condizioni che possano condurre ad una soluzione basata sul principio dei “due Stati” sovrani che possano vivere fianco a fianco in pace e sicurezza”.


Infine il governo deve “dedicare la massima attenzione alla situazione in Libano e lavorare con i principali partner internazionali per garantire: un immediato cessate il fuoco lungo la Linea Blu e la piena applicazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite; fornire la necessaria assistenza umanitaria ed il supporto alla popolazione civile, inclusi i rifugiati, gli sfollati e le comunità protette”.

Caso clostebol, Binaghi: “Sinner non meritava questo trattamento”

Caso clostebol, Binaghi: “Sinner non meritava questo trattamento”Roma, 15 ott. (askanews) – “Noi abbiamo grande fiducia nel Tas. Neanche la Wada pensa di dover riqualificare quello che è successo, il suo appello è sulla corretta applicazione delle norme attualmente in essere su questo incidente fortuito”. Il presidente della FITP Angelo Binaghi è intervenuto al programma “La Politica nel pallone” su Radio Rai Gr Parlamento, parlando di Jannik Sinner e dei più recenti risvolti del “caso Clostebol”. “Per Jannik – continua Binaghi – è stata un’impresa tenere tutto nascosto e poi gestire la valanga mediatica, ora a mio avviso le fasi più acute della tempesta sono passate. Quando arriverà il giudizio? Probabilmente saranno decisivi i primi mesi del 2025”. Sui successi dell’altoatesino dice: “Ha vinto due slam in un anno: ha quindici anni di differenza con Djokovic, per cui con due all’anno arriverebbe a 30. Forse è eccessivo, ma facendo una media tra Federer, Nadal e Djokovic, quello è un bell’obiettivo da raggiungere. Ma poco conta quanti ne raggiungerà, il vero problema è quanto riusciremo a tenerlo in perfetta forma. Non bisogna vedere i punti che fa o quanti tornei vince, bisogna monitorarne lo stato di salute. Se c’è la salute, Jannik è un fenomeno come ragazzo e come atleta, continua a imparare, la sua religione è il lavoro. Che siano 10, 20 e 30 Slam poco cambia, per la prima volta nella storia il tennis italiano è protagonista assoluto della scena mondiale”. Infine le Atp Finals: “Sono convinto che riusciremo a tenere le Finals in Italia fino al 2030. Sarebbe una grande cosa per il tennis italiano ma anche per tutto il Paese, viste le ricadute economiche e sociali, che il numero uno al mondo possa giocare il torneo di fine anno, il più importante torneo indoor del tennis, a casa propria, in Italia, fino al 2030. Credo che ce la faremo. Oggi il tennis in Italia ha un livello di visibilità misurabile con il calcio e non raggiungibile dagli altri sport”.