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Autore: Redazione StudioNews

Salute, ricercatori scoprono sistema autocontrollo cellule

Salute, ricercatori scoprono sistema autocontrollo celluleRoma, 4 ott. (askanews) – Il controllo della crisi è la chiave per l’efficacia delle cure, un principio cruciale anche nelle terapie per l’epilessia: molti farmaci e approcci di terapia genica esistenti riescono a ridurre l’ipereccitabilità neuronale, ma spesso lo fanno in modo troppo invasivo, compromettendo le normali funzioni cerebrali.


Un team di ricerca, cui hanno preso parte ricercatori e ricercatrici dell’Università di Ferrara, sta esplorando nuove strade portando avanti una terapia genica innovativa. Questo approccio introduce un meccanismo di autoregolazione, offrendo un trattamento più sicuro e mirato, con l’obiettivo di un migliore controllo delle crisi. Lo studio è stato pubblicato sul numero di settembre 2024 della rivista EMBOreports. La nuova terapia si basa su due elementi fondamentali: il neuropeptide Y (NPY) e il recettore Y2. NPY è una sostanza naturale nel cervello che calma l’attività neuronale e aiuta a prevenire le crisi epilettiche. Il recettore Y2, attivato da NPY, amplifica questo effetto calmante. Immaginiamo il cervello come una grande città, dove le cellule nervose sono i cittadini, ciascuno con un compito ben preciso, che collaborano per far funzionare la metropoli. In questo contesto, il NPY è come un “mediatore naturale”, che calma i cittadini più agitati, evitando che la città sprofondi nel caos, ovvero in una crisi epilettica. Per esercitare la sua azione, NPY utilizza una chiave d’acceso specifica: il recettore Y2, che gli permette di interagire con le cellule nervose e svolgere il suo ruolo regolatore. Quando si verifica una crisi epilettica, è come se in una parte della città esplodesse un disordine: i cittadini (le cellule nervose) diventano iperattivi, alimentando una spirale di caos. A questo punto intervengono NPY e il recettore Y2, agendo come un sistema di emergenza, simile a un sofisticato sistema antincendio che spegne le fiamme e riporta l’ordine. Questo delicato equilibrio tra eccitazione e controllo è ciò che mantiene la città-cervello in armonia.


“NPY è importante perché agisce come un ‘calmante’ per le cellule nervose: quando viene rilasciato, aiuta a ridurre la loro attività, contribuendo a prevenire le crisi epilettiche – spiega Michele Simonato, professore ordinario di Farmacologia al Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione di Unife e coautore dello studio -. il recettore Y2 è invece una proteina presente sulla superficie delle cellule nervose, che funziona come un ‘interruttore’ per il NPY. Quando il NPY si lega a questo recettore, Y2 invia un segnale alla cellula, dicendole di calmarsi e di ridurre la sua attività. In sostanza, il recettore Y2 è il tramite che permette a NPY di regolare l’attività delle cellule nervose”. Il team di ricerca Unife ha messo a punto un sistema ingegnoso: un vettore virale modificato, ovvero un “mezzo di trasporto” sicuro, che ha il compito di introdurre nelle cellule bersaglio (i neuroni) i geni responsabili della produzione di NPY e del recettore Y2. Una volta che queste proteine sono prodotte, si instaura un meccanismo di “autocontrollo”: quando una cellula cerebrale comincia a diventare troppo attiva, cioè quando sta per scatenare una crisi epilettica, rilascia NPY. Questo NPY si lega ai recettori Y2 sulla stessa cellula, inviando il segnale che riduce immediatamente l’attività della cellula, evitando così che la crisi si sviluppi. Questo meccanismo ricorda quello di un termostato, che si attiva solo quando la temperatura (in questo caso l’attività neuronale) supera una certa soglia, mantenendo l’equilibrio all’interno del sistema nervoso.


“Punto di forza di questa nuova strategia terapeutica è proprio il meccanismo di autoregolazione – continua il prof. Simonato -. Grazie al sistema NPY-Y2, si evita un’inibizione eccessiva dell’attività cerebrale, che potrebbe avere effetti negativi sulle funzioni cognitive. Il sistema si attiva solo quando necessario, proprio come un sistema di sicurezza su misura per il cervello. In sintesi, la nostra ricerca ha sviluppato un metodo per regolare l’attività delle cellule cerebrali direttamente dall’interno. Questo approccio potrebbe rappresentare un significativo passo avanti nel trattamento dell’epilessia, soprattutto per i pazienti che non rispondono ai farmaci convenzionali”.

Tajani: no a tassa extraprofitti, rischiano piccole banche

Tajani: no a tassa extraprofitti, rischiano piccole bancheRoma, 4 ott. (askanews) – L’ipotesi di tassare gli extraprofitti delle banche rischia di limitare l’accesso al credito in particolare dal punto di vista delle piccole banche. L’ha affermato oggi il vicepremier Antonio Tajani intervenendo all’Assemblea di Confindustria di Bari e della BAT.


“Perché mi sono inquietato lo scorso anno sulle ricende degli extraprofitti? A parte che non so che cosa vuole dire extraprofitti: c’è il profitto lecito e il profitto illecito. Se uno fa il traffico di droga ha un profitto illecito. Se uno vende macchine, prodotti agroalimentari ha un profitto lecito. Extraprofitto non so che cos’è”, ha detto il ministro degli Esteri. “Chi decide dove è extra e dove non è extra il profitto? L’importante è che il profitto vada a beneficio della società. La situazione deve essere sempre giusta”, ha continuato. “Io – ha continuato il ministro – non sono né amico né nemico delle banche. Le banche sono imprese come le altre che raccolgono risparmi e regolano prestiti. Le banche di territorio, quelle che aiutano le piccole imprese. Se noi le mettiamo in condizione di fallire, chi erogherà più il prestito al piccolo imprenditore per fare un ammodernamento, per essere più competitivo, per digitalizzare la sua azienda? Dobbiamo tenere anche conto di questo, perché in Italia sono le grandi e le piccole banche. Non si può fare politica industriale se non c’è l’accesso al credito”.

Tajani: autonomia differenziata non è dogma, no accelerazioni

Tajani: autonomia differenziata non è dogma, no accelerazioniRoma, 4 ott. (askanews) – L’autonomia differenziata “non è un dogma di fede”. L’ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all’Assemblea di Confindustria di Bari e della BAT, ribadendo il suo no alla possibilità che venga devoluta la materia relativa al commecio internazionale.


“Mi pare assurdo che si vada a fare lo scontro tra, che ne so, i vini pugliesi o l’olio pugliese e l’olio ligure. Se non c’è una strategia nazionale, è difficile che una regione possa anche essere presente con i propri prodotti”, ha segnalato Tajani. “Ecco perché ho scritto a Calderoli e manifestato tutte le mie perplessità. Noi abbiamo votato a favore dell’autonomia differenziata. Ringrazio Elisabetta Casellati perché ha corretto molto del testo iniziale, portando ad un testo più equilibrato. Premesso che il testo è equilibrato, adesso anche l’applicazione del testo deve essere equilibrata”, ha continuato il vicepremier. “Non servono accelerazioni, non serve erodere poteri allo Stato, perché l’obiettivo non è quello di erodere poteri allo Stato, ma di servire meglio i cittadini. Questo è il nostro obiettivo”, ha incalzato. “Non è un dogma di fede, l’autonomia. Deve essere uno strumento per permettere di stare meglio e di far funzionare meglio la macchina. Sul commercio internazionale ho molte perplessità”, ha detto ancora.


Su questa materia, ha ribadito Tajani, farà “resistenza” perché la ritiene “una questione di interesse nazionale”. Noi rischiamo – ha continuato – “di fare un danno alla competitività delle nostre imprese in giro per il mondo. Noi dobbiamo invece rinforzare la competitività. E attenzione, qua stiamo parlando di milioni di posti di lavoro. Noi stiamo parlando del 90% del PIL. Guai a toccare la politica commerciale commettendo degli errori che potrebbero provocare danni al PIL e all’economia generale del nostro Paese. Perché le cose stanno andando bene, ovunque, il nord e il sud”. Tajani ha aggiunto di voler “mai fare polemiche”, ma su questo tema ha assicurato che intende lavorare “con grande determinazione e serietà”.

Esce “Souvenir Extended Edition” di Emma, con sei nuovi brani

Esce “Souvenir Extended Edition” di Emma, con sei nuovi braniRoma, 4 ott. (askanews) – È uscito oggi Souvenir Extended Edition, la seconda parte del viaggio musicale di Emma arricchito da sei nuovi brani, tra cui il singolo “Hangover” con Baby Gang. L’album, in uscita per Capitol Records Italy/Universal Music, arriva a un anno di distanza dal percorso intrapreso con Souvenir.


Souvenir Extended Edition è disponibile in esclusiva sullo Shop Universal in versione cd autografato e doppio lp con card autografata e in versione cd e doppio lp e in digitale in tutti gli store. Un disco in cui Emma continua a raccontarsi senza filtri, facendo emergere tutte le sfaccettature della sua personalità con linguaggi e suoni contemporanei. Questa la tracklist di Souvenir Extended Edition: Apnea, Hangover (feat. Baby Gang), Vita lenta, Pret-a-porter, French riviera, Lacrime, Femme fatale, Centomila, Iniziamo dalla fine, Amore cane (feat. Lazza), Mezzo mondo, Intervallo, Sentimentale, Carne viva, Capelli corti, Indaco e Taxi sulla luna (con Tony Effe). Per festeggiare insieme l’uscita di Souvenir Extended Edition, Emma incontrerà i suoi fan oggi a Milano (Mondadori Duomo – ore 14:30), domani, sabato 5 ottobre a Roma (Mondadori Bookstore, Piazza Cola di Rienzo – ore 14:30), domenica 6 ottobre a Napoli (Mondadori Bookstore, Galleria Umberto I – ore 14:30), lunedì 7 ottobre a Bologna (Feltrinelli, Piazza di Porta Ravegnana – ore 15:00) e martedì 8 ottobre a Torino (Feltrinelli, Piazza C.L.N. – ore 15.00). “Souvenir Extended Edition è dedicato a voi, che ci siete sempre. È l’altra faccia della medaglia, la seconda parte di un viaggio interiore incredibile, la parte oscura della mia anima – dichiara Emma – non c’è luce senza il buio. Non c’è gioia senza il dolore. Non c’è vita senza speranza. Vi ho regalato completamente me stessa. Ho affilato la mia penna e vi ho detto tutto. Con infinito rispetto e infinito amore. Abbracciate queste nuove canzoni come io abbraccio il vostro cuore con la mia voce”.


A novembre l’artista tornerà live nei palazzetti con uno show in cui presenterà per la prima volta dal vivo in Italia i nuovi brani contenuti in Souvenir Extended Edition. Un’occasione imperdibile per celebrare un anno ricco di grandi emozioni vissute sempre in modo sincero e senza filtri con il suo pubblico. I concerti sono in programma l’11 novembre all’Unipol Forum di Milano, il 14 novembre al Palazzo dello Sport di Roma e il 17 novembre al Palaflorio di BARI. Aperta al pubblico anche la prova generale che si terrà il 7 novembre al Palasport di Ponte di Legno (BS). Biglietti disponibili nei circuiti di vendita e prevendita tradizionali.

E’ morta Lea Pericoli, la signora del tennis italiano

E’ morta Lea Pericoli, la signora del tennis italianoRoma, 4 ott. (askanews) – E’ morta a 89 anni Lea Pericoli, la signora del tennis italiano. Signora in campo, regina in campo e maestra di eleganza, è stata una delle prime donne a raccontare il tennis su giornali e in tv dopo averlo giocato ai massimi livelli. Classe e stile hanno caratterizzato tutta la sua storia come ricorda nel suo omaggio la federtennis. La storia della campionessa da record del tennis italiano, con 27 titoli all’attivo nei campionati nazionali in singolare, doppio e doppio misto. Nei tornei del Grand Slam, ha raggiunto quattro volte gli ottavi al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970). Numero 1 d’Italia per 14 anni tra il 1959 e il 1976, record assoluto, e per altre quattro volte numero 2 (1960, 1961, 1962 e 1973). Ha giocato 29 incontri in nazionale, con un record di otto vittorie in singolare e sei in doppio. Agli Internazionali d’Italia è stata semifinalista nel 1967, ha raggiunto 4 volte i quarti di finale (1959, 1962, 1969 e 1971) e 8 volte gli ottavi (1953, 1955, 1960, 1963, 1964, 1965, 1970 e 1972). Ha giocato cinque finali in doppio a fianco di Silvana Lazzarino (dal 1962 al 1965 e nel 1967). Con lei, ha tenuto a battesimo la formazione azzurra a Londra nel 1963.


La sua vita è stata un’avventura, iniziata ad Addis Abeba, dove il padre trasferisce la famiglia in seguito alla Guerra d’Etiopia. E’ lui a darle la prima racchetta. E’ iniziato un lungo amore con il tennis continuato in Kenya, dove viene mandata a studiare, e poi in giro per il mondo. A 17 anni, mentre è in vacanza in Versiglia dove insegnava il padre di Paolo Bertolucci, capisce che quel suo amore può diventare qualcosa di più e sceglie il tennis come carriera. “Chi cerca diventare un campione combatte una guerra continua: è uno sport molto educativo che mi ha insegnato molto” ha detto. Con lo stesso spirito ha sfidato i pregiudizi, affrontato e sconfitto due tumori: un carcinoma all’utero nel 1973 e un cancro al seno nel 2012.

Sicurezza, Sala: c’è impegno tangibile, no a polemiche sterili

Sicurezza, Sala: c’è impegno tangibile, no a polemiche steriliMilano, 4 ott. (askanews) – “L’affermazione della legalità è un obiettivo che deve unire. La sicurezza non può essere il pretesto per polemiche sterili, che non fanno che accrescere sentimenti di sfiducia e disillusione tra i cittadini. Al contrario, sono convinto che collaborare lealmente per la sicurezza dei cittadini sia l’unica possibilità per mostrare il volto migliore della politica e delle istituzioni”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante la cerimonia all’Arena Civica per il 164° anno di fondazione del Corpo della Polizia Locale. “È proprio partendo da questo senso di responsabilità istituzionale che abbiamo avviato una serie di interventi che hanno per protagonista la Polizia Locale e il suo ruolo nella città” ha aggiunto il primo cittadino parlando di un “impegno tangibile e concreto che nessuno può contestare” della sua amministrazione in termini di risorse comunali destinate alla sicurezza.


“Recentemente si è parlato molto della criminalità nel nostro territorio. È un tema che ci preoccupa, non c’è dubbio. Sappiamo che tra i milanesi la fiducia nelle istituzioni è molto radicata e questo spiega, in parte, l’alto numero di denunce; sappiamo anche che il numero delle denunce è rapportato a quello dei residenti e non del totale dei city-user, che di fatto raddoppia la popolazione cittadina e gonfia artificialmente la proporzione di reati per abitante. Tutto questo, però, non può e non deve essere una nostra giustificazione. L’apprensione che esiste tra molti cittadini ci obbliga ad un lavoro ancora più determinato; ci spinge a impegnare più risorse; ci investe tutti di una responsabilità ancora maggiore” ha continuato Sala. Da maggio 2022 al 30 settembre 2024, ha ricordato, “abbiamo assunto ben 707 agenti. Al netto delle cessazioni dal servizio, questo significa 243 agenti e ufficiali in più in 2 anni e mezzo. Oggi la Polizia locale conta 3.030 effettivi: eravamo partiti da 2.800. Le assunzioni però continueranno anche in futuro perché vogliamo raggiungere i 3.350 effettivi prima della fine del mio secondo mandato. Si tratta di un impegno senza precedenti per il Corpo, che è destinato a raggiungere il numero massimo di agenti della sua storia”.


“Quello che sta prendendo forma giorno dopo giorno è un Corpo moderno, professionale, che sfrutta tutte le possibilità che la tecnologia mette a disposizione. A rappresentare però il vero valore aggiunto è – e continuerà ad essere – il fattore umano. Nessuna tecnologia, per quanto sofisticata, può sostituire la presenza amica e tangibile che i nostri agenti possono offrire al cittadino. È soprattutto il fattore umano che può rafforzare il rapporto di fiducia tra i cittadini e le Istituzioni, che può generare quel senso di sicurezza che talvolta sembra vacillare tra i milanesi” ha proseguito parlando del percorso di trasformazione del Corpo. “Solo in una città dove c’è legalità ci può essere crescita e sviluppo. Solo in una città dove c’è sicurezza è possibile tutelare chi è più debole o ha più bisogno” ha concluso.

Inps, Fava: arte e cultura sono potenti alleati per il welfare

Inps, Fava: arte e cultura sono potenti alleati per il welfareRoma, 4 ott. (askanews) – “Siamo consapevoli che, in una società che vive quotidianamente in un processo di cambiamento inarrestabile, l’arte e la cultura sono dei potenti alleati non solo per ripensare la società in termini economici e di inclusione sociale, ma anche per l’impatto in termini di benessere collettivo. L’Inps che rappresenta il punto di riferimento per la quasi totalità dei cittadini nel welfare del Paese, a mio avviso, non può non investire in progetti che associno il welfare alla cultura”. Lo ha detto a Venezia il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, intervenendo al convegno dell’istituto e Arte in Veneto organizzato a Palazzo Labia, in collaborazione con la sede regionale della Rai.


“Il convegno di oggi – ha proseguito – che abbiamo fortemente voluto si svolgesse qui a Venezia, e non solo perché luogo di importante significato artistico-culturale, ma anche città generatrice di innovazione culturale, luogo di incontro e promotrice di nuove idee, vuole rappresentare una tappa significativa nel progetto di valorizzazione del patrimonio artistico dell’istituto, già avviato nei mesi scorsi con l’iniziativa 20 opere per 20 regioni con l’obiettivo di far conoscere le oltre 9mila opere d’arte, quelle archivistiche e culturali palazzi storici dell’Inps. Allo stesso tempo segna l’inizio di un nuovo percorso che vedrà l’Inps protagonista di un grande progetto di promozione culturale”. Fava ha aggiunto che “da qui nasce l’esigenza di contribuire a un welfare culturale, come riconosciuto anche dall’organizzazione mondiale della sanità, che punti a un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità attraverso pratiche di arti visive, performative e sulla valorizzazione del patrimonio culturale dell’Istituto. Nel più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio artistico e di sostegno alle iniziative culturali rivolgeremo una particolare attenzione all’arte contemporanea che nel suo linguaggio di sperimentazione, provocatoria e spesso di sfida alle nostre percezioni e convenzioni, coinvolga il cittadino in un dialogo continuo, stimolando riflessioni e promuovendo nuove idee”.

Bce, De Guindos: “Non possiamo cantare vittoria sull’inflazione”

Bce, De Guindos: “Non possiamo cantare vittoria sull’inflazione”Roma, 4 ott. (askanews) – Sull’inflazione nell’area euro alla Bce “non possiamo assolutamente cantare vittoria, perché sui servizi resta alta, anche se si sta moderando, lo fa molto lentamente”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos durante una intervista con la radio spagnola Intereconomia.


Il banchiere centrale è sembrato usare toni con una sfumatura in qualche misura più cauta, rispetto ai segnali precedenti giunti da altri esponenti del direttorio, che apparentemente sembravano indicare un possibile nuovo taglio dei tassi al Consiglio direttivo del 17 ottobre. “Le nostre previsioni indicano che alla fine dell’anno prossimo saremo una situazione piuttosto stabile sull’inflazione, sia quella generale sia quella sottostante”. Tuttavia “viviamo una situazione di enorme incertezza a livello geopolitico e quello che preoccupa di più – ha aggiunto – è che viviamo un momento di frammentazione dell’economia mondiale”.


Ci sta il problema contingente della risalita dei prezzi del petrolio per le tensioni in Medio Oriente che Inoltre “evidentemente possono avere un impatto, ma noi dobbiamo guardare soprattutto alle tendenza strutturali”. (fonte immagine: Intereconomia)

Barbados, tutti gli appuntamenti del Food e Rum Festival 2024

Barbados, tutti gli appuntamenti del Food e Rum Festival 2024Milano, 4 ott. (askanews) – Dopo aver conquistato nel 2023 il titolo di Miglior Festival Culinario dei Caraibi, il Food & Rum Festival di Barbados torna dal 24 al 27 ottobre 2024, con una serie di appuntamenti per gli appassionati di cucina e rum provenienti da tutto il mondo.


L’evento, organizzato da Barbados Tourism Marketing Inc., propone l’essenza della cultura culinaria barbadiana e si svolge tra gli scenari delle spiagge e le città piene di vita dell’isola, celebrando la lunga tradizione gastronomica e l’eredità del rum di Barbados. Oistins Under the Stars (24 ottobre) è l’evento che darà ufficialmente il via al Festival e che combina la cucina locale con l’energia del villaggio di pescatori di Oistins. Gli ospiti potranno gustare piatti tradizionali come il famoso pesce alla griglia, accompagnati da rum punch, intrattenimento e musica dal vivo in un’atmosfera autentica e accogliente.


Per gli appassionati di mixology e distillati il Rum Route (25 ottobre) offrirà un tour delle più rinomate distillerie di Barbados. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire i segreti della produzione del rum, degustare etichette di prestigio e apprendere la storia di questo distillato che ha radici profonde nell’isola. Per un’immersione nel mondo della cucina, Chef Classic (25 ottobre) è un’esperienza gastronomica interattiva che permette ai partecipanti di apprendere le migliori tecniche culinarie da chef di fama mondiale. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire e replicare nuove ricette.


Dopo il successo delle scorse edizioni, torna anche il Rise & Rum (26 ottobre), una festa sulla spiaggia al sorgere del sole, con una colazione che comprende piatti gourmet realizzati da celebri chef, accompagnata da cocktail al rum da sorseggiare tra intrattenimento e musica barbadiani. Ambientato in una delle spiagge più belle dell’isola, questo evento offre un inizio di giornata memorabile, in un contesto paradisiaco. Dress Code: Sunrise Yellow. Journey of Food (26 ottobre) invita gli ospiti a intraprendere un viaggio culinario tra i migliori ristoranti dell’isola. Chef barbadiani e internazionali realizzeranno menù esclusivi, ispirati ai sapori locali e abbinati a rum di altissima qualità.


Il festival si concluderà con il Liquid Gold Feast (27 ottobre), una serata elegante dove i migliori mixologist dell’isola creeranno cocktail fuori dall’ordinario e gli chef presenteranno piatti gourmet che fondono tradizione e innovazione. Il dress code black-tie aggiunge un tocco di raffinatezza a questa serata che include spettacoli dal vivo e intrattenimento. Oltre agli eventi principali, il festival offre masterclass con chef internazionali, sessioni di degustazione guidate e incontri con i produttori locali, permettendo ai partecipanti di comprendere più a fondo l’importanza del rum e della cucina nell’identità di Barbados.

Transizione digitale ed ecologica, 70% aziende chimiche cerca specialisti

Transizione digitale ed ecologica, 70% aziende chimiche cerca specialistiRoma, 4 ott. (askanews) – Per affrontare la transizione digitale ed ecologica non bastano le tecnologie, servono le persone e le loro competenze. Le principali, in ambito tecnologico sono legate principalmente al machine learning, alla robotica e all’automazione; in ambito ecologico sono riferite in larga parte alla misurazione e comunicazione dell’impatto ambientale, alla gestione dei rifiuti e all’ottimizzazione dei processi produttivi.


Secondo lo studio “Competenze e ruoli emergenti per la transizione digitale ed ecologica.” presentato oggi a Milano, realizzato dal centro MEIEC – Milan Economic Impact Evaluation Center della Statale di Milano, in collaborazione con Federchimica e condotto dal gruppo di ricerca di Edoardo Della Torre, docente di Organizzazione aziendale del Dipartimento di Economia, le aziende chimiche, per vincere le sfide alle quali sono chiamate, necessitano di professionisti con competenze specifiche nel campo digitale ed ecologico. Le stesse necessità sono state evidenziate dalle aziende farmaceutiche coinvolte nello Studio. Per stare al passo con l’innovazione – si legge in un comunicato di sintesi di Federchimica – occorre ridefinire il perimetro delle competenze per tutte le funzioni aziendali e dotarsi di nuove figure professionali. Infatti, il 70% circa delle aziende del comparto ha già introdotto o sta per introdurre nuovi ruoli con competenze specifiche per gestire la twin transition, ossia la transizione digitale ed ecologica. Tra i ruoli emergenti legati alla transizione digitale rientrano: Ingegneri dell’automazione e della robotica per i processi produttivi; Production Data Analyst e-Business Analytics Manager per l’elaborazione dati; Digital Campaign Manager e E-Key Account Manager per i nuovi canali di comunicazione e gestione dei clienti; Innovation Leader e Digital Business Partner per la gestione del cambiamento. Per la transizione ecologica sono richiesti in particolare Life Cycle Assessment Specialist e specialisti di riciclo e riutilizzo prodotto; Carbon Neutrality Manager e Sustainability Manager. Dallo studio emerge anche l’importanza di allargare il set di competenze possedute per tutti i ruoli organizzativi già esistenti.


La formazione erogata dalle università e dagli ITS per i giovani che si accingono ad entrare nel mondo del lavoro e l’aggiornamento continuo per coloro che già lavorano saranno fondamentali per gestire con successo la twin transition. “Siamo di fronte a veri e propri cambiamenti di paradigma, trasformazioni che interessano trasversalmente, e con una velocità senza precedenti, ogni settore di attività oltre che la società nel suo complesso”, commenta la Rettrice dell’Università degli Studi di Milano Marina Brambilla. “La sfida al centro di questa transizione è quindi capire in profondità come si stanno modificando ed evolvendo le competenze necessarie per superare lo skill mismatch che nel nostro Paese si continua a registrare anche nei settori industriali più avanzati. La formazione deve, quindi, continuamente dialogare con l’indagine scientifica, con il mondo aziendale e delle istituzioni, per dotarsi di tutti gli strumenti per creare professionisti allineati ai nuovi bisogni del mercato: in questo contesto, il carattere multidisciplinare della Statale è indubbiamente un punto di forza, un luogo e un’opportunità unica per superare visioni parziali, sviluppando quella sinergia tra ambiti diversi, premessa necessaria a soluzioni e risposte sistemiche e trasversali”. “La carenza di competenze, tema prioritario a livello europeo, è avvertita anche nel nostro settore, nonostante le retribuzioni siano tra le più alte nel manifatturiero, gli ambienti di lavoro sempre più inclusivi e i sistemi di welfare di altissimo livello” ha sottolineato il Presidente di Federchimica Francesco Buzzella. “Conoscenze ed esperienze devono essere messe a fattor comune, rafforzando le sinergie tra mondo del lavoro, della formazione e delle istituzioni con l’obiettivo di dotare di competenze adeguate e attrarre sempre più talenti verso un settore che, per sua natura, è votato all’innovazione e alla ricerca di altissimo livello ed è, storicamente, all’avanguardia nella gestione e nello sviluppo delle relazioni industriali”.


Per questo, Federchimica, Farmindustria e le Organizzazioni sindacali di settore FILCTEM-CGIL, FEMCA- CISL e UILTEC-UIL, lanciano un Patto Sociale aperto a tutti gli attori, pubblici e privati, della formazione che condividono la necessità di ridurre il deficit di competenze richieste per affrontare le transizioni in atto.