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Autore: Redazione StudioNews

Beirut, raid Israele su sede Hezbollah: obiettivo era Nasrallah

Beirut, raid Israele su sede Hezbollah: obiettivo era NasrallahRoma, 27 set. (askanews) – Violentissmi raid aerei hanno preso di mira la roccaforte di Hezbollah nella periferia sud di Beirut, un attacco israeliano che aveva come obiettivo il leader del partito sciita, Hassan Nasrallah, che secondo una fonte vicina al gruppo filo-iraniano è rimasto illeso. Molte tv israeliane hanno invece riferito che ci sono valutazioni sempre più convergenti dello stato ebraico sull’uccisione di Nasrallah. “È molto difficile immaginare che esca vivo da un attacco del genere”, ha dichiarato un funzionario dello stato ebraico.


Almeno sei edifici sono stati completamente distrutti da questi attacchi, i più violenti dalla guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah, secondo una fonte vicina al movimento. I video diffusi hanno mostrato un’enorme esplosione e dense colonne di fumo che si alzano sopra gli edifici della periferia meridionale. Israele ha dichiarato di aver effettuato un “attacco di precisione” al “quartier generale” di Hezbollah. Nasrallah “sta bene”, ha dichiarato una fonte vicina al movimento a condizione di anonimato.


Si sono susseguite scene di panico mentre i residenti si affrettavano a fuggire dalla zona. Le esplosioni hanno causato enormi crateri in diversi punti, secondo il canale televisivo di Hezbollah, al Manar. Nel centro di Beirut si sentivano le sirene delle ambulanze. Questi violenti attacchi hanno avuto luogo poco dopo il discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, in cui il premier ha promesso di continuare a colpire Hezbollah in Libano. Netanyahu anticiperà il ritorno in Israele da New York dopo il massiccio attacco di oggi nella capitale libanese: il premier decollerà da New York stasera alle 20 ora locale, le 2 di notte in Italia. Il primo ministro libanese Najib Mikati ha accusato Israele di “ignorare gli appelli internazionali per un cessate il fuoco” e di condurre una “guerra genocida” in Libano. Washington, fedele alleato di Israele, ha dichiarato di non essere stata informata. “No, gli Stati Uniti non hanno ricevuto alcun avvertimento prima che Israele lanciasse la sua operazione”, ha dichiarato un funzionario americano a condizione di anonimato.


Nell’ultima settimana, l’esercito israeliano ha intensificato i suoi attacchi in Libano, in particolare nella periferia meridionale di Beirut, e ha eliminato alti comandanti del movimento filo-iraniano, tra cui Ibrahim Aqil, comandante dell’unità d’elite Al-Radwan, ucciso in un attacco venerdì scorso. Ieri, Mohammed Srour, capo dell’unità di droni di Hezbollah, è stato ucciso in un raid, sempre nella periferia meridionale di Beirut. La Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha convocato una sessione d’emergenza del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale presso la sua abitazione, secondo quanto riferito dal New York Times.


L’intero Medio Oriente rischia di essere “spinto nell’abisso”, dopo il raid di Israele a Beirut. È il monito lanciato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, esprimendo “pieno sostegno” alla proposta di una tregua di 21 giorni in Libano. Hamas ha condannato l’attacco israeliano contro la periferia meridionale di Beirut, mentre in un primo comunicato diffuso dopo l’attacco lanciato oggi dalle forze israeliane a Beirut, il gruppo libanese Hezbollah ha rivendicato un lancio di razzi contro la città di Safed, nel nord di Israele. Secondo i media israeliani, l’attacco ha causato pesanti danni.

Vino, Consorzio: grande successo per Enologica Montefalco-Abbinamenti

Vino, Consorzio: grande successo per Enologica Montefalco-AbbinamentiMilano, 27 set. (askanews) – “Quest’anno siamo riusciti a superare ogni aspettativa, dimostrando che questo evento è in grado di parlare a tutti, dai winelover ai professionisti. Abbiamo dato vita ad una manifestazione capace di valorizzare non solo i nostri vini ma anche l’intero patrimonio culturale e gastronomico della regione e lavoreremo ulteriormente per consolidare questo appuntamento”. Lo ha detto il presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, Paolo Bartoloni commentando la conclusione della 44esima edizione di “Enologica Montefalco – Abbinamenti”, l’evento dedicato ai vini del territorio di Montefalco e Spoleto in abbinamento al cibo, all’arte e alla musica. L’edizione di quest’anno ha registrato oltre duemila partecipanti al banco d’assaggio dei produttori e oltre quattrocento persone alle degustazioni guidate, registrando il tutto esaurito per ogni sessione.


L’iniziativa, organizzata dal Consorzio e dalla Strada del Sagrantino, con il patrocinio del Comune di Montefalco e della Regione Umbria, ha visto la partecipazione di 29 Cantine del territorio, tre espositori di street food e cinque ristoranti del centro storico, che hanno proposto piatti in abbinamento ai vini Doc e Docg di Montefalco e Spoleto. Il prossimo appuntamento promosso dal Consorzio Tutela Vini Montefalco è in programma dal 5 ottobre al 29 marzo 2025 con una nuova edizione di “Montefalco nel bicchiere”. Si tratta di un ciclo di degustazioni in collaborazione con Maggioli Cultura, che si tiene ogni sabato alle 16 al Complesso Museale San Francesco: con la guida di esperti sommelier sarà possibile degustare cinque vini della Doc Spoleto, Doc Montefalco e Docg Montefalco Sagrantino.


Foto di Pier Paolo Metelli

In Liguria scontro M5s-Iv, si riduce la coalizione per Orlando

In Liguria scontro M5s-Iv, si riduce la coalizione per OrlandoRoma, 27 set. (askanews) – L’accordo sembrava fatto, almeno fino a ieri. Andrea Orlando pensava di essere riuscito a far quadrare il cerchio, a tenere insieme una coalizione da M5s fino a Matteo Renzi, sia pure dissimulando la presenza di Iv nella lista ‘Riformisti’ che avrebbe dovuto tenere dentro anche Socialisti e Più Europa, ma poi le cose sono sfuggite di mano. Il candidato presidente, con pazienza, aveva cercato di trovare il modo di superare i veti di 5 stelle e Avs nei confronti di Renzi e credeva di esserci riuscito, ma nelle ultime ore le cose sono di nuovo precipitate.


Secondo molti nel Pd c’entra anche la spaccatura sulla Rai, che oggettivamente ha avvelenato il clima tra gli alleati, con Renzi che ha iniziato a sparare su Giuseppe Conte rivendicando la lealtà di Iv. Da fonti del Movimento si nega che ci sia mai stato un via libera ad una coalizione che comprendesse anche Iv, viene fatto sapere che il no a “chi era in giunta con Bucci” era stato pronunciato molto chiaramente da tempo. Fatto sta che tra ieri e oggi è successo qualcosa, M5s ha detto chiaro e tondo che non avrebbe accettato i renziani nella lista ‘Riformisti’. Non bastava che Iv non mettesse il proprio simbolo sulla scheda, c’era – sostengono – “l’accordo di non avere nella coalizione simbolo ed esponenti di chi, fino a ieri, era in giunta con il candidato del centrodestra Marco Bucci”. Insomma, un no netto, che non lasciava spazio. E se il veto è stato ribadito ieri sera è stato perché “nelle ultime quarantott’ore hanno trovato conferma le voci di un possibile ingresso di renziani in una lista sotto le insegne riformistiche a sostegno di Orlando”.


Di fatto un ‘o noi o loro’ scandito con toni ultimativi al Pd, che a quel punto – raccontano – avrebbe provato un’ultima mediazione per provare a salvare la lista centrista, chiedendo di tenere fuori i nomi che per M5s erano inaccettabili. Una richiesta che, come era facile immaginare, Renzi ha respinto al mittente. “Siamo disponibili a fare gli accordi con il centrosinistra ma non a tutti i costi”, ha detto Raffaella Paita in una nota, ufficializzando la rottura. “Prima delle poltrone viene la dignità”. Salvo sorprese dell’ultima ora – le liste verranno presentate domattina – ormai è rottura. La lista ‘Riformisti’, alla quale Orlando aveva già dato l’ok per l’apparentamento, non sarà sulla scheda. Più Europa e Socialisti non correranno, a meno che non trovino ospitalità in qualche altra lista civica.


Certo non è felice Orlando. Il candidato presidente usa i social network per lanciare un estremo “appello al campo largo e ai suoi dirigenti: Una delle parole che sento ripetere quando incontro le persone è: unità”. Il tentativo di ricomporre i cocci andrà avanti fino all’ultimo, ma la situazione appare ormai compromessa. Il Pd per ora sceglie il silenzio, sia perché non intende drammatizzare la situazione, sia appunto perché i contatti sono ancora in corso. Certo, qualche parlamentare mugugna verso Conte: “Iv è nella coalizione in Umbria, in Emilia Romagna… Solo in Liguria non va bene?”. Ma, appunto, sono sfoghi a microfoni spenti. Dal quartier generale non arrivano reazioni. Si vedrà domattina se la notte è servita a far trovare un punto di mediazione.

Mattarella: su migranti no risposte ingannevoli ma ingressi regolari

Mattarella: su migranti no risposte ingannevoli ma ingressi regolariBerlino, 27 set. (askanews) – Il fenomeno dell’immigrazione sempre più diffuso e massiccio disorienta i cittadini ma per rassicurarli non si possono dare risposte facili e ingannevoli, come fa una certa destra estrema, occorre governarlo con ingressi regolari. E’ il ragionamento fatto da Sergio Mattarella, a Berlino in visita di Stato, per rispondere alla domanda di una cronista tedesca che gli chiede cosa pensi della avanzata elettorale dei partiti di destra in Italia come in Germania.


“Non ho titolo per esprimermi sulle forze politiche – è la premessa di Mattarella sempre attento a non travalicare il suo ruolo di garante -, posso fare una considerazione però: il mondo sta cambiando molto, cambiano le forme di lavoro, i modi di comunicare, l’economia, e anche gli strumenti del pensiero. Ci sono forti movimenti migratori in ogni parte del mondo, tutto questo disorienta la pubblica opinione. Vi è una risposta facile, ma ingannevole: vi faremo tornare all’epoca d’oro di 50 anni fa. Ma quel mondo non può tornare, bisogna affrontare i problemi in maniera costruttiva per governarli”. E il modo più costruttivo secondo il capo dello Stato è “organizzare ingressi regolari e autorizzati, togliendo chi desidera emigrare dalle mani dei trafficanti di essere umani. Quando riusciremo a fare questo avremo risolto il problema”. Il tema qui in Germania è particolarmente di attualità visto che il governo, guidato dal socialista Olaf Scholz, ha deciso di sospendere il trattato di Schengen, quello che consente la libera circolazione delle persone all’interno dei paesi europei. Una linea su cui il governo tedesco ha certamente trovato sintonia anche con quello italiano come dimostra il colloquio di ieri sera tra Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco, proprio alla vigilia della visita di Stato di Mattarella accompagnato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Il rapporto tra Italia e Germania non è suscettibile di essere offuscato – chiarisce Mattarella -, i fatti lo dimostrano, come il colloquio di ieri tra Scholz e Meloni, i rapporti sono estremamente collaborativi”.


L’altro tema caldo che Mattarella ha trovato al suo arrivo in Germania è quello delle banche, è di pochi giorni fa l’altolà di Berlino all’acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit. Il governo tedesco ha posto il veto al matrimonio tra i due gruppi. La domanda dei giornalisti a Mattarella è allora centrata sulla esigenza che l’Europa abbia davvero la volontà di collaborare e creare dei colossi in grado di competere con il resto del mondo: “intervenendo all’incontro di Cernobbio ho sottolineato l’esigenza di avere campioni europei in grado di reggere il confronto con altri soggetti di altre parti del mondo – ha detto il Presidente – : non è un mistero che in molti settori avanzati tecnologicamente e decisivi per il futuro, i soggetti europei sono in minoranza, prevalgono gli altri continenti”. Dunque “è indispensabile che ci siano campioni europei, e il rapporto Draghi ha detto che questo è un obiettivo indispensabile dell’Ue”. E dunque anche se “sulle vicende concrete non compete a me esprimermi” ha puntualizzato “avere campioni europei che possano confrontarsi con le altre parti del mondo è assolutamente indispensabile”. Con il Presidente tedesco Frank Walter Steinmeier, con il quale domenica si recherà a Marzabotto per l’80esimo anniversario dell’eccidio, Mattarella ha condiviso l’esigenza di incrementare la collaborazione bilaterale ma anche quella verso l’Unione europea che per il capo dello Stato ha davanti a sè sfide non più rinviabili, soprattutto con l’insediamento dei nuovi vertici istituzionali. Mattarella ripete ancora una volta quelli che a suo avviso sono i tre temi più urgenti su cui occorre fare “scelte coraggiose: il completamento del sistema finanziario dell’Unione, che è, allo stato,incompleto. Una grande moneta unica, di grande rilievo nel mondo, non può che avere alle spalle un sistema finanziario completo, e non parziale. La difesa comune d’Europa, resa ineludibile dall’aggressione russa all’Ucraina. E procedure decisionali più snelle e più veloci, più capaci di dare risposte ai problemi che nella comunità internazionale si presentano sempre veloci e richiedono risposte veloci”.


Piena sintonia anche sul sostegno all’Ucraina che va mantenuto sia da un punto di vista economico che militare: “è essenziale per difendere la pace ed evitare che a questa avventura sconsiderata ne seguano altre che trascinerebbero il mondo in una condizione ingovernabile e drammaticamente pericolosa”.

”Almost Blue”, esce nuovo album (e secondo singolo) di Rossana Casale

”Almost Blue”, esce nuovo album (e secondo singolo) di Rossana CasaleRoma, 27 set. (askanews) – Nel linguaggio comune, il blu è il colore della malinconia e della speranza. Dal sentimento blu nasce il blues, quello che ha le sue radici nei canti degli schiavi dei campi di cotone, nella speranza di libertà e di rivalsa. Miles Davis lo chiamava il colore dei colori perché in sé raccoglie tutte le sfumature del pensiero creativo e tutti i sentimenti più profondi dell’uomo. Ed è il colore blu, metafora di spiritualità e trascendenza, di tranquillità e del silenzio, della contemplazione, il concept del nuovo progetto di Rossana Casale in uscita il 27 ottobre 2024 per l’etichetta Giotto Music/ Egea. Un album che raccoglie alcuni brani tratti dal repertorio storico del jazz e un inedito scritto a quattro mani con il pianista Luigi Bonafede, Shades of Blue.


Sono 11 brani che nel loro titolo hanno la parola blu, che viene sviscerata nei diversi testi in tutte le sue declinazioni. Rossana Casale decide di dedicare a questo colore il suo nuovo album perché come dice lei stessa “In questo momento sento l’esigenza di guardare più in la di quello che vivo ogni giorno, di perdermi in pensieri più profondi da ciò che la vita mi offre e mi chiede. Non mi sento parte del presente ma senza volerlo, lo sono, lo siamo. Così, come mi è già successo in passato, la salvezza la trovo nella creatività del Jazz, che sia triste o allegro, slow o up-tempo”. Il titolo dell’album è dedicato al brano composto da Elvis Costello del 1982 per Imperial Bedroom e poi reinterpretato dal grande trombettista Chet Baker. “Almost Blue, quasi blu perché non si è mai certi di quello che si è veramente. Quasi integri, quasi sinceri, quasi seri, quasi generosi, quasi innamorati, quasi impegnati, quasi centrati, quasi uguali a ieri…, spiega Rossana.


Dopo l’inedito Shades of Blue, uscito a giugno, Casale sceglie come secondo singolo per promuovere il suo nuovo lavoro discografico, il brano del 1946 di Mel Tormé intitolato “Born to be Blue”. Dice Rossana: “Questo testo ironico mi racconta bene. Nata per essere blu, mi sono sempre sentita così. Blu è stata la mia personalità fin da bambina, sempre introspettiva e un po’ malinconica così come la musica che ho cantato e composto finora. Per fortuna ho anche molto del senso dell’ironia che mi permette di prendermi e farmi prendere in giro dagli amici. Così è questa canzone, anche grazie all’arrangiamento che abbiamo creato con i musicisti, ironica e vera”. Nell’album “Almost Blue” i musicisti Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria).

Ue, Mattarella: in tempi di incertezza è sempre più la “casa comune”

Ue, Mattarella: in tempi di incertezza è sempre più la “casa comune”Berlino, 27 set. (askanews) – “In tempi di incertezza, come quello attuale, l’Unione Europea è sempre più la ‘casa comune’ alla quale i nostri concittadini guardano per avere risposta a interrogativi ed esigenze pressanti, quali la sicurezza, la stabilità, il benessere, la pace”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cena offerta dal presidente tedesco Steinmeier in occasione della visita di Stato in Germania.


Per Mattarella l’amicizia tra Italia e Germania è “fondamentale per difendere la visione di una comunità internazionale fondata sul diritto, sul rispetto delle regole, sui valori di libertà e democrazia e sulla salvaguardia dei diritti umani. Un’azione che ci vede impegnati anche nelle istituzioni europee”.

Mattarella: Ue deve contrapporsi ad autocrazie illiberali

Mattarella: Ue deve contrapporsi ad autocrazie illiberaliBerlino, 27 set. (askanews) – “I nuovi vertici comunitari, insieme a tutti gli Stati membri, sono chiamati ad agire, con rapidità e responsabilità, per dotare l’Unione di tutti gli strumenti necessari affinché possa rafforzare la sua influenza nel contesto internazionale e contrapporsi con efficacia ai danni e alle distorsioni provocate dalle autocrazie illiberali e dalle antistoriche politiche di aggressione contro altri Stati. È un obbligo dal quale non possiamo distrarci”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del brindisi alla cena di Stato offerta dal presidente tedesco in occasione della visita di Stato in Germania.

Vino, Taschetta: urge intervenire sul reddito degli agricoltori

Vino, Taschetta: urge intervenire sul reddito degli agricoltoriMilano, 27 set. (askanews) – “Ogni periodo storico ha delle parole che lo caratterizzano e oggi ‘sostenibilità’ è il termine più di moda ma la politica dovrebbe prestare attenzione non solo alla sostenibilità ambientale e sociale, ma anche a quella economica: urge intervenire con impatto diretto sul reddito degli agricoltori, andando oltre gli incentivi che supportano attività collaterali. È difficile reggere le logiche della Gdo, che utilizza come unica leva il minor prezzo, con scarsa sensibilità sui danni a carico dei settori vitivinicoli, cerealicoli, agrumicoli e in allevamento. Il lavoro svolto in campo è faticoso, la vendita non è abbastanza remunerativa”. A dirlo è Dino Taschetta, presidente di Colomba Bianca, una delle maggiori Cantine produttrici di vino biologico in Europa, che in Sicilia conta 2.480 soci viticoltori che operano su una superficie di seimila ettari, di cui ben 1.800 biologici.


Taschetta è intervenuto oggi al convegno dal titolo “Sostenibilità e innovazione nella filiera agroalimentare e della pesca”, organizzato dall’Associazione generale cooperative italiane (Agci) a Siracusa nell’ambito del G7 Agricoltura. “Tra i soci che perdono forza economica, c’è chi decide di estirpare e ritiene immorale mettere i giovani a rischio, senza un minimo di reddito sicuro e senza soci non si può mantenere una solida base per una produzione di successo” aggiunge il presidente, rimarcando che “quando un problema è complesso, non esistono soluzioni semplici: occorre un piano serio di programmazione di lungo termine, bisogna esaminare ciò che serve e intervenire su più fronti, qualitativi e quantitativi, per rendere la produzione davvero sostenibile. La Sicilia vanta alta qualità – conclude – ma le rese sono fra le più basse del mondo, competiamo con territori che hanno rese 7-8 volte superiori alle nostre”. Ad avere un peso determinante sulla filiera è la crisi idrica. “Abbiamo ottenuto dal raccolto solo 40 quintali di uve per ogni ettaro, il 50% della consueta media, tanti vigneti a causa della siccità dovranno essere estirpati e non saranno più reimpiantati” racconta Taschetta, sottolineando che “non abbiamo perso solo la produzione ma in tanti casi anche il nostro patrimonio. La diga Trinità in provincia di Trapani intercetta le acque del fiume Delia: è stata costruita negli anni Cinquanta e potrebbe contenere 18 mln di metri cubi d’acqua – ricorda – e da anni attendiamo un collaudo: per l’irrigazione possiamo usarne solo poco più di 2 mln di litri, l’acqua si spreca e viene riversata a mare. Mentre l’Italia, con il Piano Mattei, investe sui Paesi del Nord Africa per esportare metodi produttivi – conclude – in Sicilia gli invasi non funzionano e perdiamo le nostre vigne”.

Usa: dopo incontro con Zelensky, Trump annuncia che visiterà Ucraina

Usa: dopo incontro con Zelensky, Trump annuncia che visiterà UcrainaRoma, 27 set. (askanews) – L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato – dopo un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky, che visiterà l’Ucraina.


“Lo farò (…) È un Paese bellissimo, con un clima bellissimo, tutto bellissimo”, ha detto Trump quando Zelensky lo ha invitato a visitare l’Ucraina. Trump ha anche detto di credere che un accordo di pace possa essere negoziato al momento giusto. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha aggiunto di avere delle idee per un piano di pace, ma che è troppo presto per prevederne l’aspetto.

Al via il 4 ottobre la tourné italiana di “Diego Basso Plays Queen”

Al via il 4 ottobre la tourné italiana di “Diego Basso Plays Queen”Roma, 27 set. (askanews) – Parte venerdì 4 ottobre dal Teatro Lirico “Giorgio Gaber” di Milano la tournée italiana di “Diego Basso Plays Queen”, progetto ideato dal direttore d’orchestra Diego Basso, che attraversa, grazie alle straordinarie sfumature della musica pop sinfonica, i brani immortali della band britannica.


Non un semplice tributo, ma un riarrangiamento completo in versione sinfonica dei brani più noti dei Queen, che verrà portato in concerto sui palchi di tutta Italia, dall’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretta dal Maestro Basso, dai vocalist e solisti di Art Voice Academy, Barbara Lorenzato, Sonia Fontana, Claudia Ferronato, Lorenzo Menegazzo, Matteo Simioni, Manolo Soldera, e la voce lirica del soprano Claudia Sasso. La tournée sarà inoltre impreziosita dalla presenza sul palco di Stef Burns, il chitarrista di Vasco Rossi, che nel corso della sua carriera ha avuto modo di suonare con vere e proprie leggende del rock quali Alice Cooper, i Berlin, Michael Bolton, i Judas Priest e i Motorhead.


“L’idea di questo tributo – racconta Basso – nasce dall’incontro con lo stesso Brian May con il quale ho avuto il piacere di collaborare. Nei nostri colloqui mi ha fatto capire che lui considerava la chitarra quasi un’estensione del violino. È questa suggestione che mi fa portare avanti questo progetto musicale, che ormai mi appartiene e sento mio”. Una ispirazione che si concretizza nella scrittura di una vera e propria Overture, esclusivamente sinfonica: “Questa overture nasce dallo stretto legame che legava sia Freddie Mercury che Brian May alla musica lirica – prosegue il Maestro Basso – Ho quindi voluto proporre un brano di otto minuti, esclusivamente sinfonico che, proprio come nell’Opera, annuncia i temi principali, che verranno poi sviluppati nel concerto con il contributo delle voci e dei solisti”.


Fino alla fine dell’anno “Diego Basso Plays Queen” farà rivivere in una veste nuova l’energia e le emozioni dei live della band britannica: gli inni rock, le ballad, i brani più scanzonati così come i più introspettivi e commoventi. Più di due ore di musica che alternerà ad Hammer To Fall, We Will Rock You, Seven Seas Of Rhye, I Want It All, resi ancora più potenti dal virtuosismo di Burns, Love Of My Life, These Are The Day Of Our Lives, e Who Wants To Live Forever. Le date del tour “Diego Basso Plays Queen” Venerdì 4 ottobre 2024 – Teatro Lirico Giorgio Gaber – Milano Domenica 6 ottobre 2024 – Nuovo Teatro Verdi – Montecatini Terme Martedì 8 ottobre 2024 – Teatro Vittorio Emanuele – Messina Giovedì 10 ottobre 2024 – Teatro Celebrazioni – Bologna Venerdì 11 ottobre 2024 – Teatro Geox – Padova Venerdì 18 ottobre 2024 – Teatro Nuovo – San Marino Sabato 19 ottobre 2024 – Gran Teatro Clerici – Brescia Venerdì 25 ottobre 2024 – Auditorium Santa Chiara – Trento Martedì 30 ottobre 2024 – Auditorium Conciliazione – Roma Martedì 5 novembre 2024 – Teatro Alfieri – Torino Diego Basso Plays Queen è una Produzione Icona e Ava Sound Live Music