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Autore: Redazione StudioNews

Salvi (Fruitimprese): export record ma ci sono crisi produttive

Salvi (Fruitimprese): export record ma ci sono crisi produttiveRoma, 11 dic. (askanews) – Performance da record per l’export di ortofrutta fresca italiana nel 2024, che potrebbe chiudere oltre i 6 milioni di euro e che rappresenta il 10% delle esportazioni italiane di prodotti agroalimentari, ma c’è preoccupazione pe le crisi produttive di alcune referenze. Lo spiega in una nota il presidente di Fruitimprese Marco Salvi, commentando positivamente i dati aggiornati a settembre 2024.


“Preoccupano tuttavia – spiega Salvi – le crisi produttive di alcuni frutti aggravate dalle fitopatie e dalla mancanza di armi a disposizione dei produttori per contrastarle, una situazione che rischia di aggravarsi considerando la progressiva eliminazione di agrofarmaci che l’Unione Europea sta mettendo in atto. Alle nostre mele, kiwi, uva e drupacee mancano le ore di freddo necessarie per lo sviluppo delle piante e, mentre i nostri paesi competitor, anche dell’Unione Europea, ottengono autorizzazioni in deroga per utilizzare i prodotti necessari, l’Italia rimane a guardare”. “Una corsa al massacro – aggiunge Salvi – che ha visto recentemente l’EFSA, con una procedura del tutto irrituale, ridurre la dose consentita del principale agrofarmaco utilizzabile contro la cimice asiatica e che, in attesa della pubblicazione del regolamento con i tempi di attuazione dei nuovi limiti massimi, ha indotto le principali sigle della GDO europea a richiedere ai propri fornitori di rispettare da subito la nuova normativa, anche per prodotti già legalmente trattati e raccolti”.


“Si sta parlando a Bruxelles in queste ore – conclude Salvi – di una rivisitazione della normativa sulle pratiche sleali, sarebbe il caso di porre attenzione anche a queste vicende che pongono delle solide barriere alle nostre esportazioni”.

Progetto CMR primo gruppo di progettazione per fatturato in Italia

Progetto CMR primo gruppo di progettazione per fatturato in ItaliaMilano, 11 dic. (askanews) – Progetto CMR International, Holding del Gruppo Progetto CMR, si conferma al vertice delle classifiche “The Top 10 Italian Architecture Firms at Home” e “The Top 200 Architecture (and Design) Firms” di Guamari con ricavi consolidati per 45 milioni di euro e un utile di 2,4 milioni di euro nel 2023, andando a consolidare il primo posto ottenuto a partire dal 2021. Il Gruppo, nato 30anni fa, è attivo nella progettazione integrata che unisce architettura, ingegneria e design.


In particolare, alle attività di Architettura di Progetto CMR, Sportium, DontStop e di Progetto Design & Build, nel 2024 si è registrato l’avvio di In Fire S.r.l., società specializzata in ambito prevenzione incendi e Fire Safety Engineering, che ha preceduto l’acquisizione di Energy Save, società specializzata in ambito di efficientamento energetico applicata all’edilizia residenziale, commerciale e terziaria, seguita dall’ingresso di STAIN Engineering, – storica realtà specializzata nel campo della progettazione impiantistica. Cresce anche lo sviluppo oltre confine grazie all’accordo strategico stipulato con Saudi Investment Company, società di sviluppo immobiliare che opera in Arabia Saudita, per la costituzione di una società di progettazione integrata con sede operativa a Ryadh.


Le operazioni – spiegano dallo studio – si inquadrano in un articolato progetto strategico di crescita di Progetto CMR International e di ampliamento dell’offerta di servizi specialistici con potenziamento della capacità produttiva a servizio dell’intero Gruppo e di clienti terzi. Progetto CMR International si propone, quindi, come realtà – con oltre 300 professionisti di oltre 20 diverse nazionalità che lavorano negli uffici di Milano, Roma, Cesano Maderno, Trento, Atene, Pechino, Hanoi, Istanbul e Jakarta – avendo competenze integrate attraverso una galassia di società specializzate verticalmente e complementari tra loro, per seguire e curare tutte le fasi di un progetto immobiliare. “Siamo soddisfatti – ha commentato Gabriele Cerminara, General Manager di Progetto CMR International – che la strategia di crescita e di ampliamento della gamma di servizi offerti tramite le società del Gruppo, impostata nel 2023 e sviluppata nel 2024, abbia ricevuto risposta positiva dal mercato, e che ci abbia assicurato la conferma del primo posto nella classifica Guamari. Progetto CMR International è una realtà capace di esprimere competenze differenziate e verticali attraverso le società del Gruppo, in grado di proporsi come unico interlocutore nei confronti del cliente per la realizzazione di tutte le fasi di un progetto immobiliare, offrendo un servizio unico e completo”.

Export italiano di ortofrutta pronto a superare i 6 mld nel 2024

Export italiano di ortofrutta pronto a superare i 6 mld nel 2024Roma, 11 dic. (askanews) – L’export italiano di ortofrutta fresca si candida per superare i 6 miliardi di euro nel 2024: nei primi nove mesi dell’anno, infatti, i dati Istat elaborati da Fruitimprese evidenziano un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno dell’ 8,9% in volume (2.790.628 tonellate) e del 5,7% in valore (oltre 4,2 miliardi di euro) con un trend che accelera rispetto alle rilevazioni relative ai trimestri precedenti e potrebbe consentire alle nostre esportazioni di ortofrutta fresca di battere tutti i record e superare i 6 miliardi di euro a fine anno.


In controtendenza il saldo della bilancia commerciale, che, seppur migliorando in termini di volumi (il saldo negativo passa da 425.723 tons di settembre 2023 a 279.688 tons), perde di valore quasi dimezzandosi e attestandosi a poco più di 75 milioni di euro contro i 141 dello stesso periodo dell’anno precedente. Ad incidere su questo dato è l’incremento, peraltro costante, delle importazioni che sfondano il tetto dei 3 milioni di tonnellate (+2,8%) e quello dei 4 miliardi di euro, +7,6% rispetto ai primi 3 trimestri del 2023. Passando all’esame dei singoli comparti i numeri dell’export, tuberi legumi e ortaggi vedono incrementare le esportazioni del 14,6% in volume e del 1,5% in valore, le esportazioni di agrumi salgono del 12,7% in quantità e del 48% in valore.


Bene anche il comparto principale, quello della frutta fresca che, in controtendenza con gli altri cresce di più in valore (+9,1%) che in volume (+5,7%), a testimonianza di un calo delle produzioni che però non incide sul nostro export. Benino la frutta secca le cui esportazioni in valore sono pressoché invariate (+0,2%) ma con l’unico segno negativo del nostro export (- 4% in quantità). Continua infine la cavalcata al rialzo della frutta tropicale con un +13,6% in volume e + 11,5% in valore che si attesta a circa 114 milioni di euro, numeri non esorbitanti ma che dimostrano l’efficienza degli operatori di questo comparto che riescono a creare valore anche dal prodotto non proveniente dal nostro stesso emisfero.


Passando all’import, a parte gli agrumi, le cui importazioni continuano a scendere (-10,1% in volume e -17,7% in valore), nei primi 3 trimestri del 2024 in tutti i comparti cresce il prodotto proveniente dall’estero: per tuberi legumi e ortaggi l’import sale del 4,4% in quantità e del 3,2% in valore, balzo del valore della frutta fresca importata che si attesta a +14,9% rispetto allo stesso periodo del 2023 a fronte di un +3,3% in volume. Cresce a doppia cifra l’import di frutta secca con un +10,1% in quantità e +15,4% in valore, bene anche la frutta tropicale +3% in volume e +7,6% in valore.


Per quanto riguarda i prodotti campioni del nostro export, continuano a crescere le esportazioni di mele che aumentano del 3,4% in quantità e del 10,51% in valore rispetto allo stesso periodo del 2023; positivo l’avvio della campagna dell’uva da tavola che al 30 settembre vede aumentare del 12,33% le quantità e del 20,36% il valore esportato che supera 550 milioni di euro. Male purtroppo il kiwi, le cui esportazioni perdono quasi 1/3 delle quantità (-32% sullo stesso periodo del 2023) e scendono del 6,92% in valore, a causa di un momento di grande difficoltà per questa coltura che paga più di altre il cambiamento climatico, le fitopatie e l’attacco degli insetti alieni. Discorso analogo, se non più grave, per le pere, nostro prodotto di punta sui mercati internazionali fino a cinque anni fa, le cui esportazioni scendono di oltre il 30% sia in quantità che valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che non era stato certamente esaltante. Per questo prodotto la campagna 2024 potrebbe portare dei numeri positivi o comunque segnali di risveglio, di cui i nostri produttori hanno estremamente bisogno. Bene in generale l’export di limoni e soprattutto di arance le cui esportazioni salgono di 11 punti percentuali in volume e di oltre 5 in valore e ottimo risultato per le nostre pesche e nettarine, per cui l’export, trainato dalle nuove varietà e da un clima meno brutale dell’anno precedente, sale del 47,95% in quantità e del 36,57% in valore. Non ci sono grossi scossoni, spiega Fruitimprese, per i principali prodotti importati, che mantengono le posizioni, tranne che per quello che ormai sta diventando un protagonista di questo comparto, l’avocado, le cui importazioni in valore sfiorano i 120 milioni di euro con un aumento di oltre un quarto del valore rispetto ai primi 3 trimestri del 2023.

Milano, presidio sociosanitario in case Aler di Zama Salomone

Milano, presidio sociosanitario in case Aler di Zama SalomoneMilano, 11 dic. (askanews) – Un presidio territoriale e sociosanitario nel quartiere popolare di Zama Salomone a Milano per offrire nuovi servizi ai residenti e rafforzare la presenza delle istituzioni. Si tratta dello spazio ‘C.A.S.A.’ (Centro Aler per i Servizi Abitativi) voluto da Regione Lombardia, realizzato da Aler Milano con un finanziamento regionale di 661.000 euro e inaugurato oggi alla presenza del governatore Attilio Fontana; dell’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco e del presidente di Aler Milano, Matteo Mognaschi.


Il progetto si declina in due aree di intervento fortemente connesse. Da un lato l’attivazione di un ambulatorio sociosanitario, con le figure del medico e dell’infermiere di quartiere per potenziare i servizi di welfare territoriale. Dall’altro l’insediamento del ‘community manager’ che si occupa dei rapporti tra Aler e inquilini garantendo un presidio qualificato rispetto alle necessità del quartiere. “Il presidio territoriale – ha evidenziato Fontana – è un esempio tangibile di come Regione Lombardia lavori in modo costante per migliorare la qualità della vita nei quartieri popolari, prestando grande attenzione alla dimensione umana e sociale e alle esigenze della comunità. Implementiamo i servizi sociosanitari di prossimità e introduciamo una figura come il ‘community manager’ per offrire punti di riferimento importanti ai cittadini e un aiuto alle famiglie e agli anziani. Un impegno che si affianca agli sforzi messi in campo per riqualificare gli edifici, compiendo un’azione di rigenerazione urbana e contrasto al degrado che agisce a 360 gradi”.


“Il progetto ‘C.A.S.A. – ha sottolineato l’assessore Franco – è un modello operativo fortemente voluto da Regione Lombardia per dare risposte efficaci e sistemiche ai cittadini in termini di assistenza, medicina territoriale e sicurezza, con interventi integrati che guardano alla complessiva qualità dell’abitare. Un modello che porterà benefici ai residenti e che stiamo implementando in diversi quartieri milanesi. Lo spazio ‘C.A.S.A.’ consente di attivare una rete per la presa in carico delle fragilità e delle problematiche di tipo sociale, garantendo nel contempo un punto di ascolto e un presidio utile per le diverse necessità dei residenti”. “A Zama Salomone – ha proseguito Franco – diamo piena concretezza alla ‘Missione Lombardia’, il piano regionale per il rilancio delle politiche abitative: l’ambulatorio sociosanitario e il ‘community manager’ si aggiungono ai lavori di riqualificazione degli edifici, con efficientamento energetico e cura del patrimonio, e all’installazione della videosorveglianza. Intensifichiamo la presenza delle istituzioni. Regione Lombardia c’è: siamo e saremo sempre dalla parte delle persone perbene che vivono nelle case popolari”.


L’Asst Fatebenefratelli Sacco gestisce l’accesso al welfare territoriale strutturando di volta in volta una serie di iniziative specifiche: una di queste, avviata nelle scorse settimane nei locali al civico 36, è stata la ‘campagna vaccinale sotto casa’, dedicata agli abitanti del quartiere, che ha consentito di vaccinare circa 150 anziani residenti nei caseggiati. All’attività dell’Asst si affianca quella di due medici di medicina generale e di un infermiere di quartiere con ambulatorio sempre all’interno dello spazio ‘C.A.S.A.’ Il presidio territoriale di Aler si articola attraverso l’attività del ‘community manager’ (detto anche operatore di quartiere), una figura professionale innovativa che lavora per rispondere alle necessità degli inquilini offrendo loro un punto di ascolto e un aiuto per risolvere problemi legati a questioni di carattere sociale, amministrativo o tecnico. Un operatore formato per gestire i diversi aspetti legati alla qualità dell’abitare: dalla riqualificazione e manutenzione degli edifici al coordinamento di interventi connessi alla sfera sociale, con un approccio sistemico che prevede il collegamento con i servizi sociosanitari.


Il quartiere Salomone conta 477 alloggi. Aler Milano ha recentemente concluso un intervento di riqualificazione straordinaria ed efficientamento energetico dell’intero quartiere, con finanziamenti regionali e statali pari a 10,8 milioni di euro. Tra gli interventi eseguiti, la realizzazione del cappotto di facciata ed il rifacimento completo della copertura e di tutte le lattonerie, il rifacimento di 20 ascensori e 20 citofoni, il ripristino dei portoni delle scale ai fini della sicurezza, il rifacimento della rete idrica e di 3 centrali oltre che della diramazione gas, la pavimentazione e tinteggiatura del piano pilotis, casellari postali e l’illuminazione di parcheggi e cortili. “Grazie all’impegno di Regione – ha detto Mognaschi, presidente Aler Milano – apre ufficialmente il nuovo Spazio C.A.S.A. Salomone, che si aggiunge ai 5 già presenti a Milano. Un modello che concretizza il significato della gestione sociale, incentrata sull’inquilino e sull’erogazione di servizi abitativi integrati. L’attenzione alla persona è garantita dal community manager, formato per affiancare gli utenti sul tema dell’abitazione e orientarli su differenti ambiti, nonché dalla presenza di servizi di salute di prossimità erogati direttamente sotto casa grazie ad Asst Fatebenefratelli Sacco”.

Salvata in mare una migrante bambina, unica sopravvissuta a un naufragio

Salvata in mare una migrante bambina, unica sopravvissuta a un naufragioRoma, 11 dic. (askanews) – Ieri sera, al largo di Lampedusa, l’equipaggio della barca a vela Trotamar III della ong tedesca Compass Collective, ha salvato una ragazzina di 11 anni, originaria della Sierra Leone, superstite di un’imbarcazione affondata tre giorni fa a Sfax, in Tunisia. Era probabilmente l’unica delle 45 persone a bordo ad essere sopravvissuta alla tempesta nel Mediterraneo centrale, durata diversi giorni.


La tempesta degli ultimi giorni, spiega l’ong in una nota, ha anche impedito a numerose imbarcazioni delle ONG di salpare, per cui non è stato possibile prestare soccorso a questa imbarcazione di metallo. L’11enne ha galleggiato in acqua per tre giorni con due salvagenti improvvisati fatti con tubi di pneumatici riempiti d’aria e un semplice giubbotto di salvataggio. Ha dichiarato di essere stata in contatto con altre due persone in acqua due giorni fa. Ma il contatto era stato interrotto. La bambina non aveva con sé né acqua potabile né cibo ed era ipotermica, ma reattiva e orientata. Solo per caso, alle 3.20 del mattino, l’equipaggio ha sentito i richiami nell’oscurità e ha avviato immediatamente una manovra di salvataggio. A bordo della Trotamar III, l’equipaggio si è preso cura della ragazza e l’ha consegnata al servizio di soccorso di Lampedusa alle 6 del mattino.


“È stata una coincidenza incredibile che abbiamo sentito la voce della bambina nonostante il motore fosse acceso. E, naturalmente, stavamo ancora cercando altre persone. Ma dopo una tempesta durata giorni, con oltre 23 nodi e onde alte 2,5 metri, non c’era speranza”, ha raccontato lo skipper Matthias Wiedenlübbert. La Trotamar III è una barca a vela battente bandiera tedesca che dall’agosto 2023 supporta i soccorsi civili in mare nel Mediterraneo. In questi giorni sta viaggiando a sud di Lampedusa per aiutare le persone in difficoltà in mare. A mezzanotte di quella sera, l’equipaggio aveva già individuato un’imbarcazione in legno senza motore, che trasportava 53 persone, distribuito giubbotti di salvataggio e informato le autorità italiane. In altre missioni, fino a 64 persone sono state soccorse direttamente sulla Trotamar III.


Katja Tempel, di Compass Collective, ha commentato: “Anche in caso di tempo burrascoso, le persone sono costrette a prendere vie di fuga rischiose attraverso il Mediterraneo. Abbiamo bisogno di passaggi sicuri per l? rifugiat? e di un’Europa aperta che accolga le persone e dia loro facile accesso al sistema di asilo. Annegare nel Mediterraneo non è un’opzione.”. Dall’inizio delle sue operazioni, nell’agosto del 2023, l’imbarcazione lunga 13 metri ha assistito con diversi equipaggi di attivisti un totale di 1653 persone in difficoltà in mare e ha organizzato il loro salvataggio, allertando il centro di coordinamento dei soccorsi di Roma, mentre 231 persone sono state direttamente soccorse dalla Trotamar III.

Copagri: buon lavoro a neo presidente Fedagripesca Drei

Copagri: buon lavoro a neo presidente Fedagripesca DreiRoma, 11 dic. (askanews) – “A nome personale e dell’intera struttura della Confederazione Produttori Agricoli desidero inviare le mie più sincere congratulazioni al presidente della Fedagripesca Confcooperative Raffaele Drei, ringraziando il presidente uscente Carlo Piccinini, cui va un caloroso saluto per il percorso condiviso”. Lo afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista al termine del Consiglio Nazionale della Federazione, che ha provveduto a eleggere il nuovo vertice.


“Abbiamo davanti a noi sfide molto complesse, prima fra tutte quella di continuare a lavorare per dare prospettive al comparto primario del Paese, puntando su un piano strategico organico che si basi sul medio-lungo periodo e che possa contribuire concretamente alla creazione di un nuovo modello agricolo per rilanciare la competitività dell’agroalimentare nazionale”, aggiunge Battista. “Fare sistema, o meglio continuare a farlo con sempre maggiore determinazione e sinergia, diventa quindi un imperativo categorico, una condizione imprescindibile per far andare di pari passo le tre anime della sostenibilità, tenendo sempre in debita considerazione quella economica”, conclude il presidente, formulando i migliori auguri di buon lavoro a Drei.

Vino, a Vinitaly Valle d’Aosta si sposta vicino a Piemonte e Liguria

Vino, a Vinitaly Valle d’Aosta si sposta vicino a Piemonte e LiguriaMilano, 11 dic. (askanews) – In occasione della prossima edizione di Vinitaly, la 57esima, in programma dal 6 al 9 aprile 2025, il Consorzio Vini Valle d’Aosta dopo quasi 10 anni di storica presenza nel Padiglione 12, sposta i propri spazi espositivi al padiglione 10, lo stesso delle regioni Piemonte e Liguria. Questo cambiamento non è solo logistico “ma ha anche lo scopo di rafforzare la visibilità della Valle d’Aosta nel contesto geografico del Nord-Ovest italiano, creando così un polo vitivinicolo che comprenda anche le aree piemontesi e liguri, con un bilanciamento più coerente a livello regionale”.


Il Consorzio presenterà un ricco programma di appuntamenti, ideato per rafforzare la visibilità e la promozione dei prodotti valdostani. Grazie anche al coinvolgimento dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Autonoma Valle d’Aosta, il calendario vedrà il susseguirsi di masterclass, degustazioni e incontri focalizzati principalmente sulle specialità gastronomiche Dop territoriali e sui vini del Consorzio. L’obiettivo è far conoscere le eccellenze locali, promuovendo la qualità e la tradizione enogastronomica regionale attraverso l’attività consortile sia su panorama nazionale che internazionale. Ogni evento sarà un’occasione per scoprire le novità e i progetti futuri “attraverso un viaggio immersivo che coinvolgerà esperti del settore, stampa e wine lovers con uno sguardo sulla tradizione ma con un’attenzione particolare all’innovazione”. Il Consorzio Valle d’Aosta quest’anno ha, infatti, attivato nuove collaborazioni “volte alla promozione di tutte le proprie attività al fine di ampliare la diffusione e la riconoscibilità dei prodotti vitivinicoli della Regione, grazie anche a un piano di comunicazione mirato e strategico”.


Costituitosi formalmente nel marzo del 2022, l’ente consortile associa oggi 48 aziende del territorio per un totale di circa 1,8 milioni di bottiglie prodotte annualmente che rappresentano più o meno il 97% della produzione regionale di vino Doc.

Cia riunisce la filiera della canapa: stop a norma in Dl Sicurezza

Cia riunisce la filiera della canapa: stop a norma in Dl SicurezzaRoma, 11 dic. (askanews) – Salvare la canapa italiana. È con questo obiettivo che la filiera si è riunita nella sede di Cia-Agricoltori Italiani per chiedere al Governo ancora una volta di eliminare la norma del Ddl Sicurezza che rischia di distruggere uno dei segmenti di eccellenza del Made in Italy agroindustriale per ragioni esclusivamente ideologiche.


Tutti insieme, protagonisti ed esperti del settore, radunati a Roma all’Auditorium Giuseppe Avolio, hanno chiesto un cambio di passo al governo contro un provvedimento ritenuto totalmente ingiusto. Vietare infatti la coltivazione, la lavorazione e la vendita delle infiorescenze della canapa e dei suoi derivati, come propone l’articolo 18 del disegno di legge attualmente in discussione al Senato, equivale a cancellare in un colpo solo l’intero comparto, che già oggi vale 500 milioni di fatturato annuo e conta oltre 15 mila posti di lavoro. Rendendo così illegale una filiera ad alto valore aggiunto e a trazione giovanile, ma soprattutto dall’enorme potenziale produttivo e di investimento tra cosmesi, erboristeria, bioedilizia, florovivaismo, tessile, alimentare, tutti impieghi ampiamente riconosciuti dalla normativa Ue e che potrebbero generare, entro il 2030, fino a 10 miliardi di euro. “È inaccettabile mettere a rischio una filiera a causa di pregiudizi – ha detto il presidente di Cia, Cristiano Fini – Per questo oggi lanciamo un nuovo appello alle istituzioni, affinché si torni indietro sul Ddl Sicurezza e si apra subito, invece, un confronto approfondito con gli operatori per garantire al settore della canapa industriale un quadro normativo chiaro ed equo, partendo dalla convocazione del Tavolo di filiera presso il Ministero dell’Agricoltura. Lavoriamo insieme per valorizzare, e non affossare, un comparto in piena crescita che non ha nulla a che fare con il mercato delle sostanze stupefacenti”.


Anzi, ha aggiunto il presidente dei Florovivaisti Italiani di Cia, Aldo Alberto, “la canapa rappresenta un’occasione unica per i territori, dal punto di vista economico e ambientale. Contribuisce a ridurre il consumo di suolo, diserbare i terreni e bonificarli dai metalli, oltre a essere una produzione molto versatile. Dalla pasta alla farina senza glutine, fino all’olio ricco di Omega 3 e dalle spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. E poi c’è la realizzazione di tessuti green e resistenti perfetti per maglie e borse come per sacchi e tappeti, ma anche di mattoni ecologici utili nella bioedilizia, senza dimenticare gli utilizzi per creme, tinte e persino detersivi. Un patrimonio da rilanciare, non da gettare via”.

Il “Vino da uve macerate” entra nel Disciplinare della Doc Collio

Il “Vino da uve macerate” entra nel Disciplinare della Doc CollioMilano, 11 dic. (askanews) – L’assemblea ordinaria del Consorzio Collio che si è svolta il 10 dicembre con 44 soci (il 63% dei voti totali) ha dato parere favorevole all’inserimento della specificazione “Vino da uve macerate” nel Disciplinare Doc Collio e all’istituzione di un tavolo tecnico per sviluppare una nuova categoria di vino bianco da inserire a Disciplinare, ottenuto esclusivamente dalle varietà Tocai Friulano, Ribolla Gialla e Malvasia Istriana. Con il via libera (ottenuto con il 97% dei voti favorevoli) si lavorerà ora per definire le caratteristiche, le percentuali di assemblaggio e il nome di questa nuova espressione del territorio.


Per quanto riguarda il “Vino da uve macerate”, il comitato tecnico del Cda, alla luce di quanto emerso dal tavolo di lavoro cui hanno potuto partecipare tutti i produttori della Denominazione, aveva proposto l’introduzione di questa specificazione per identificare i vini ottenuti attraverso la macerazione fermentativa di almeno sette giorni. Questa categoria, accompagnata da criteri come la classificazione cromatica tramite scala Pantone e un profilo di acidità volatile adeguato, mira nelle intenzioni del promotori “a ridurre l’ambiguità nelle valutazioni e garantire una standardizzazione tra le commissioni, oltre a consentire maggior chiarezza e trasparenza nei confronti del consumatore finale”. In questo caso l’assemblea ha visto 2.966 voti favorevoli (il 72%), 733 contrari e 413 astenuti. L’assemblea ha anche deliberato all’unanimità lo sconto dell’8% sulle quote per le categorie imbottigliatori ed imbottigliatori promozione, “possibile grazie al riconoscimento di alcuni contributi ed all’accurata gestione economica del Consorzio”. Infine c’è stata la proposta di organizzare il primo evento istituzionale dedicato al Collio, che si terrà il fine settimana del 25 e 26 ottobre 2025. L’iniziativa, fortemente voluta dai soci e attesa dagli operatori del settore, celebrerà ogni anno una varietà rappresentativa. Il 2025 sarà l’anno del Friulano, e l’evento offrirà una panoramica delle sue potenzialità con degustazioni che includeranno annate passate, vini attuali e campioni in affinamento. “Questo evento – ha dichiarato la direttrice Lavinia Zamaro – è una grande opportunità per consolidare il prestigio del Collio, creando un appuntamento annuale che valorizzi il nostro territorio e le sue varietà simbolo”.


L’assemblea si è conclusa con l’impegno condiviso di lavorare per una crescita sostenibile e innovativa della denominazione, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il Collio come sinonimo di eccellenza enologica. “I risultati delle votazioni riflettono il nostro impegno comune per una crescita che unisca tradizione e innovazione” ha dichiarato il presidente del Consorzio, David Buzzinelli, rimarcando che la “collaborazione tra i soci è la chiave per affrontare le sfide future e valorizzare al meglio la denominazione Collio”.

Courmayeur Mont Blanc, si conferma luogo iconico per sciatori

Courmayeur Mont Blanc, si conferma luogo iconico per sciatoriMilano, 11 dic. (askanews) – La stagione invernale 2024/2025 è ufficialmente iniziata il 30 novembre 2024, portando con sé un denso programma di attività ed eventi imperdibili. Situata ai piedi del Monte Bianco, Courmayeur Mont Blanc si conferma una delle mete alpine più ambite, capace di offrire esperienze uniche per sportivi, famiglie e appassionati della montagna.


Ultimo comune italiano che si incontra prima di arrivare in Francia, con oltre 100 km di piste, 18 impianti di risalita e percorsi per ogni livello, Courmayeur è luogo iconico per sciatori e snowboarder. Gli amanti dell’adrenalina possono cimentarsi nel freeride nei boschi della Val Vény o vivere l’emozione dell’heliski, mentre le famiglie trovano il loro spazio nei parchi divertimento sulla neve, come il Fun Park Dolonne e il Baby Club di Plan Chécrouit. Per chi cerca alternative allo sci, ci sono escursioni con ciaspole e snow bike nella suggestiva Val Ferret e nella selvaggia Val Vény, o esperienze più rilassanti come passeggiate panoramiche tra scenari innevati mozzafiato. Per chi cerca relax o sport al coperto, il Courmayeur Sport Center offre una palestra di roccia di livello internazionale, una pista di ghiaccio e attività come yoga, pilates e padel. Il relax continua con le Spa esclusive, tra cui il QC Terme Monte Bianco e il Personal Spa Refuge du Mont Blanc, per un’esperienza di rigenerazione totale immersi nella bellezza alpina.


Eventi Stagionali Courmayeur ha in serbo un calendario di eventi che unisce tradizione e novità:


Natale con Rhémy de Noel (24 dicembre 2024): Una tradizione magica che porta il leggendario spazzacamino tra i bambini del paese per un pomeriggio di festa e incanto, accompagnato da canti natalizi e degustazioni di specialità locali. Italia Polo Challenge (14-18 gennaio 2025): Per la prima volta, Courmayeur ospita il prestigioso torneo di polo sulla neve, un evento spettacolare nella cornice del Monte Bianco, con partite dinamiche e un’atmosfera esclusiva che attirerà appassionati e curiosi da tutto il mondo.


Courmayeur Design Week-end (6-9 febbraio 2025): Un appuntamento dedicato al design con mostre diffuse, talk e collaborazioni con i grandi nomi del settore, trasformando Courmayeur in un laboratorio di creatività e innovazione. Gli eventi di Courmayeur combinano cultura, sport e intrattenimento per regalare un’esperienza a 360 gradi, perfetta per vivere la magia dell’inverno ai piedi del Monte Bianco.