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Autore: Redazione StudioNews

Von der Leyen presenta lista dei nuovi commissari Ue designati

Von der Leyen presenta lista dei nuovi commissari Ue designatiStrasburgo, 17 set. (askanews) – La presidente riconfermata della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato oggi a Strasburgo, prima nella Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo e poi in conferenza stampa, la lista dei nuovi commissari, con i titoli dei portafogli loro assegnati, per il nuovo Esecutivo comunitario.


La lista presenta non poche sorprese in confronto alle diverse anticipazioni di stampa che erano uscite nelle ultime due settimane, anche al di là della novità dell’ultima ora di ieri, la sostituzione del francese Thierry Breton con Stéphane Séjourné. Innanzitutto, riguardo all’equilibrio di genere, ci sono 11 donne e 16 uomini. All’inizio, ‘quando ho ricevuto la prima serie di nomine dei candidati, avevamo circa il 22% di donne e il 78% di uomini. Questo era inaccettabile’, ha ricordato von der Leyen. E ha aggiunto: ‘Così, ho lavorato con gli Stati membri e alla fine siamo stati in grado di migliorare l’equilibrio di genere con il 40% di donne e il 60% di uomini’.


I sei vicepresidenti esecutivi, due uomini e quattro donne, non comprendono (come invece prevedevano tutte le indiscrezioni di stampa) gli attuali commissari riconfermati Valdis Dombrovskis (lettone, del Ppe ) e Maros Sefcovic (slovacco). E’ confermato invece il ruolo di vicepresidente esecutivo per l’italiano Raffael Fitto (Fdi-Ecr), che avrà però un portafogli più leggero rispetto alle anticipazioni di stampa, comprendente solo la Coesione e le ‘Riforme’. ‘Sarà responsabile per la politica di coesione, lo sviluppo regionale e le città’, ha riferito von der Leyen, aggiungendo: ‘Ci baseremo sulla sua vasta esperienza per contribuire a modernizzare e rafforzare la nostra coesione, gli investimenti e le politiche per la crescita’. Fitto si occuperà anche della gestione dei piani nazionali di ripresa post pandemica (Pnrr).


Gli altri cinque vicepresidenti esecutivi saranno: 1) l’estone Kaja Kallas (Renew), già nominata dal Consiglio europeo Alto Rappresentante per la Politica estera comune; 2) la socialista spagnola Teresa Ribera (con il portafoglio ‘Transizione pulita, giusta e competitiva’), che sarà anche responsabile della Politica di Concorrenza, e di ‘assicurare che l’Europa continui a perseguire i suoi obiettivi fissati dal Green Deal’, e che l’economia europea sia ‘decarbonizzata e industrializzata allo stesso tempo’, ha detto von der Leyen; 3) la finlandese del Ppe Henna Virkkunnen (‘Sovranità tecnologica, Sicurezza e Democrazia’, ma responsabile anche delle ‘tecnologie di frontiera e digitali’); 4) il francese di Renew Stéphane Séjourné (‘Prosperità e strategia industriale’, ma sarà responsabile anche per l’Industria, le Pmi e il Mercato unico); 5) la socialista rumena Roxana Minzatu (‘Persone, Competenze e Preparazione’), che in sostanza si occuperà di Istruzione e Cultura, Qualificazione professionale, Occupazione e Diritti sociali. Per quanto riguarda le affiliazioni politiche, 13 commissari designati, più la presidente von der Leyen, sono del Ppe, cinque sono dl gruppo liberale Renew, e quattro del gruppo S&D (Socialisti e Democratici), più Sefcovic, del partito slovacco Smer, che si definisce socialdemocratico, ma che è stato sospeso dal Pse (a causa delle posizioni del suo leader, Robert Fico). Inoltre, ci sono Fitto dei Conservatori e Riformisti (Ecr), e Oliver Varhelyi, riconfermato dal premier ungherese Viktor Orbán, del partito nazionalista ed euroscettico Fidesz, findatore del nuovo gruppo di estrema destra dei Patrioti per l’Europa.


Da notare che Dombrovskis, pur non essendo stato confermato vicepresidente esecutivo, avrà il portafogli su ‘Economia e Produttività, Attuazione e Semplificazione’, che gli lascerà molto potere all’interno della nuova Commissione. D’altra parte, von der Leyen ha riferito che ‘almeno 20 Stati membri avrebbero voluto un portafogli economico importante per il commissario da loro indicato, ma – ha osservato ironicamente – non abbiamo 20 portafogli economici nella Commissione’. Quanto agli altri commissari designati, lo slovacco Maros Sefcovic sarà commissario per il commercio e la sicurezza economica, ‘un nuovo portafoglio che include anche la politica doganale. Gli ho anche affidato un secondo ruolo: Commissario per le Relazioni interistituzionali e la trasparenza’, ha detto von der Leyen. La croata Dubravka Suica (Ppe) sarà commissaria per il Mediterraneo, un nuovo ruolo che prima non esisteva e che era stato preannunciato da von der Leyen nei mesi scorsi. ‘Sarà anche responsabile del più ampio vicinato meridionale’, e ‘collaborerà a stretto contatto con Kaja Kallas e molti altri commissari per sviluppare i nostri interessi comuni con la regione’, ha spiegato la presidente della Commissione. L’ungherese Olivér Várhely sarà commissario per la Salute e il benessere degli animali, e sarà responsabile per l’Unione europea della salute. L’olandese Wopke Hoekstra (Ppe) sarà commissario per il Clima, la decarbonizzazione (‘zero emissioni nette’) e la ‘crescita pulita’. Sarà anche responsabile della tassazione. Il lituano Andrius Kubilius (Ppe) sarà il commissario per la Difesa (nuovo portafogli) e lo Spazio. Lavorerà allo sviluppo dell’Unione europea della Difesa e al rafforzamento della capacità industriale e di investimento in questo settore. La slovena Marta Kos (Renew), sarà commissaria per l’Allargamento dell’Ue, responsabile anche del Vicinato orientale. ‘Va notato – ha ricordato von der Leyen – che il Governo della Slovenia ha suggerito Marta Kos come membro del Collegio dei commissari’. Ma ‘è ancora in corso la procedura di nomina che prevede la consultazione del Parlamento nazionale per un parere – ha rilevato – che non è vincolante’. Kos, ha aggiunto, ‘lavorerà per sostenere l’Ucraina, continuerà il lavoro sulla sua ricostruzione, e sosterrà i paesi candidati per prepararli all’adesione’. Il ceco Jozef Síkela (indipendente, ma indicato da un governo che fa parte del gruppo conservatore Ecr) sarà il commissario per i Partenariati internazionali. ‘Guiderà il lavoro su ‘Global Gateway’ e assicurerà che sviluppiamo partenariati’ con i paesi terzi, in particolare in Africa, che siano ‘reciprocamente vantaggiosi e che investano in un futuro comune’, ha precisato la presidente della Commissione. Il cipriota Costas Kadis (Ppe) sarà Commissario per la Pesca e gli Oceani, e dovrà presentare il primo ‘Patto europeo per gli oceani’. La portoghese Maria Luís Albuquerque (Ppe) sarà commissaria per i Servizi finanziari e l”Unione per il risparmio e gli investimenti’. Il suo ruolo, ha sottolineato von der Leyen ‘sarà fondamentale per rafforzare e completare la nostra Unione dei mercati dei capitali e garantire che gli investimenti privati ​​alimentino la nostra produttività e innovazione’. La belga Hadja Lahbib (Renew) sarà commissaria per la Preparazione alle crisi e la loro gestione, con la responsabilità per la protezione civile in caso di catastrofi naturali e per gli aiuti umanitari. L’austriaco Magnus Brunner (Ppe) sarà Commissario per gli Affari interni e l’Immigrazione. ‘Si concentrerà ovviamente sull’attuazione del Patto Ue sull’asilo e l’immigrazione, ma anche sul rafforzamento dei nostri confini e sullo sviluppo di una nuova strategia di sicurezza interna’, ha spiegato von der Leyen. La svedese Jessika Roswall (Ppe) sarà commissaria per l’Ambiente, la ‘resilienza idrica’ e ‘un’economia circolare competitiva’. Il polacco Piotr Serafin (Ppe) sarà il commissario per il Bilancio ue, la lotta alle frodi e la Pubblica amministrazione. Sarà responsabile della preparazione del prossimo bilancio pluriennale dell’Unione. Il danese Dan Jørgensen (S&D) sarà il commissario per l’Energia e l’Edilizia abitativa (nuovo portafoglio). ‘Il suo lavoro contribuirà ad abbassare i prezzi dell’energia, investire in energia pulita e garantire che riduciamo le nostre dipendenze’ dalle energie fossili e importate. ‘Sarà il primo commissario per l’Edilizia abitativa in assoluto, ed esaminerà tutti gli aspetti’ in quest’area, ‘dall’efficienza energetica agli investimenti e la costruzione’, ha puntualizzato von der Leyen. La bulgara Ekaterina Zaharieva (Ppe) sarà commissaria per la Ricerca e l’Innovazione. Secondo la presidente della Commissione, ‘contribuirà a garantire che investiamo di più e concentriamo la nostra spesa su priorità strategiche e su innovazioni rivoluzionarie’. L’irlandese Michael McGrath (Renew) sarà commissario per la Democrazia, la Giustizia e lo stato di diritto. Si occuperà anche di lotta alla corruzione e tutela dei consumatori. Il greco Apostolos Tzitzikostas (Ppe) sarà il commissario per i Trasporti e il Turismo sostenibili. Il lussemburghese Christophe Hansen (Ppe) sarà commissario per l’Agricoltura e l’alimentazione. Von der Leyen ha aggiunto che ‘avrà il compito di dare vita alle raccomandazioni del rapporto sul Dialogo strategico’, presentato all’inizio di settembre, e su questa base ‘svilupperà una visione per l’agricoltura e l’alimentazione nei primi 100 giorni del mandato. L’irlandese Glenn Micallef ‘(Renew) sarà Commissario per l”Equità intergenerazionale’, la cultura, la gioventù e lo sport. ‘L’equità intergenerazionale – ha spiegato la presidente della Commissione – è un argomento trasversale. Riguarda tutti noi, e in particolar modo i giovani. Riguarda il giusto equilibrio in una società, che ho incaricato Glenn di sorvegliare’. ‘Il messaggio chiave – ha sottolineato von der Leyen – è che, da qualunque parte veniamo, qualunque sia la nostra esperienza professionale, dobbiamo lavorare tutti insieme. Faremo dibattiti aperti. Saremo tutti indipendenti nel pensiero e nell’azione. E ci prenderemo tutti la responsabilità di quanto concordato. Questa è la squadra che presento oggi’. ‘Su questa base, una volta che il Parlamento europeo avrà ricevuto la lettera ufficiale del Consiglio Ue, in accordo con la Presidente della Commissione, potrà procedere con le procedure formali per la nomina del nuovo collegio. Sempre nel rispetto delle sue regole procedurali’, ha concluso von der Leyen.

Acc, Tavares: su piani Termoli pesano calo bev e caos regole Ue

Acc, Tavares: su piani Termoli pesano calo bev e caos regole UeMilano, 17 set. (askanews) – Sull’investimento di Acc per la Gigafactory di Termoli “non abbiamo cambiato idea, è una situazione molto fluida che deve tenere conto anche del caos normativo in Europa. Aumenterò la capacità produttiva di batterie quando vedrò crescere le vendite di elettrico. Riprogrammeremo le tempistiche fino a quando sarà necessario”. Lo ha detto il Ceo di Stellantis Carlos Tavares a Mirafiori l’hub gobale di Pro One in riferimento all’incontro al Mimit su Acc per la gigafactory di Termoli.


Nell’incontro a fronte del perdurare dell’incertezza sui tempi dell’investimento, il Ministro Urso ha comunicato che dirotterà i fondi del Pnrr ad altre iniziative, aprendo all’utilizzo di altri fondi quando ci sarà un piano certo, indicativamente a inizio 2025. “Noi dobbiamo calibrare la nostro produzione in base alla domanda. Se la domanda c’è aumentiamo la produzione, altrimenti sarebbe un bagno di sangue. Spetta a me decidere quando l’aumento delle vendite di bev sarà sufficiente”, ha aggiunto Tavares.

Difesa, “esperienza operativa e di comando”: ecco chi è Portolano

Difesa, “esperienza operativa e di comando”: ecco chi è PortolanoRoma, 17 set. (askanews) – Dal prossimo 4 ottobre il generale di corpo d’armata Luciano Portolano prenderà il posto dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, designato presidente del Comitato militare della Nato – massima autorità militare dell’Alleanza – dal prossimo gennaio e che assumerà anche l’incarico di consigliere del ministro della Difesa Guido Crosetto per le relazioni con la Nato. Per Crosetto, Portolano “ha un profilo professionale di primissimo piano” e “vasta esperienza operativa e di comando, che comprende incarichi delicatissimi e di primissimo livello”.


Portolano ha iniziato la sua carriera frequentando il 161esimo Corso dell’Accademia Militare di Modena e, successivamente, numerosi altri corsi in Italia e all’estero. Nel corso della sua vita militare, Portolano ha partecipato a molteplici operazioni e missioni che hanno visto le Forze Armate italiane contribuire alla stabilità, alla sicurezza e alla pace internazionali, e a proteggere e tutelare gli interessi vitali e strategici nazionali. Agli incarichi di comando in Italia e in contesti operativi al di fuori dei confini nazionali, si aggiungono quelli di staff svolti in ambito Forza Armata, Interforze ed organismi internazionali.


Tra il 1990 e il 1991, con il grado di capitano, ha preso parte alla missione UNIMOG (United Nations Iran-Iraq Military Observer Group), al confine tra Iran e Iraq, nata con lo scopo di monitorare la zona cuscinetto e il rispetto del cessate il fuoco tra i due Stati. Nel 1991, a seguito degli eventi della I Guerra del Golfo, viene quindi trasferito dalle Nazioni Unite al confine tra Iraq e Kuwait, per partecipare alla missione UNIKOM (United Nations Iraq-Kuwait Observation Mission), stabilita per creare e monitorare la zona demilitarizzata tra i due Paesi, dove vi è restato fino al 1992. Nel 1999, con il grado di tenente colonnello in qualità di Comandante del 67esimo battaglione bersaglieri, ha preso parte alle Operazioni NATO “Joint Guarantor” in Macedonia, e all’Operazione “Joint Guardian” in Kosovo, a guida delle unità che hanno costituito le Early Entry Forces del contingente nazionale. Nel 2003, con il grado di colonnello, al Comando del 18esimo reggimento bersaglieri, ha partecipato all’Operazione “Antica Babilonia 1”, in Iraq, nuovamente al comando delle Early Entry Forces del dispositivo nazionale, schierato a seguito degli eventi connessi con la II Guerra del Golfo e con la relativa risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che sollecitava la comunità Internazionale a contribuire alla stabilità e alla sicurezza del Paese iracheno.


Da comandante della brigata meccanizzata “Sassari” nel grado di generale di brigata, tra il 2011 e il 2012 è stato inviato in Afghanistan con la Grande Unità per assumere la guida del Comando multinazionale RC-W (Regional Command – West) nell’ambito dell’operazione NATO – ISAF (International Security and Assistance Force). Con il grado di generale di divisione, nel 2014, è stato nominato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ‘Head of Mission e Force Commander’ della missione UNIFIL in Libano, incarico che lo vedrà per 2 anni alla guida di più di 10.000 caschi blu delle Nazioni Unite provenienti da 40 Paesi diversi, impegnati nel monitorare la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele.


All’esperienza sviluppata nel campo operativo, si associa quella maturata in campo diplomatico, grazie al periodo svolto quale Addetto Militare a Londra, dal 2007 al 2010, e quale Head of Mission della missione UNIFIL, in qualità di diretto responsabile della mediazione a livello politico-strategico tra le controparti Libanesi e Israeliane, nel rispetto dei contenuti della UNSC 1701. Il bagaglio professionale del generale Portolano include gli incarichi di Chief of Staff e di Head of the European Union Command Element del Comando Alleato Interforze e Multinazionale di Lago Patria (Joint Force Command Naples), ricoperti dal 2016 al 2019. Il ruolo rivestito gli ha consentito di interagire, oltre che con i vertici della NATO, con organismi internazionali quali Unione Europea, con particolare riferimento all’Operazione Althea in Bosnia-Herzegovina a guida UE, con l’Unione Africana, con i Paesi del Mediterranean Dialogue e dell’Instanbul Cooperation Initiative, contribuendo anche alla nascita e allo sviluppo del NATO Strategic Direction South/HUB. Il 2 settembre 2019, il Generale Luciano Portolano viene designato quale Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze (COI), Comando responsabile dell’Organizzazione militare e in particolare della pianificazione, della predisposizione e dell’impiego delle Forze Armate nel loro complesso, in tutti i Teatri Operativi in cui l’Italia è stata chiamata a intervenire nell’ambito delle Alleanze e degli accordi internazionali. Oltre a ciò, ha pianificato e diretto le attività che la Difesa ha messo in campo nell’ambito della risposta nazionale all’emergenza epidemiologica da COVID 19. A partire dal 26 luglio 2021, a seguito di adeguamento dell’architettura organizzativa della Difesa – avvenuta in attuazione a quanto stabilito nel Concetto Strategico del Capo di Stato Maggiore della Difesa nei confronti delle nuove sfide globali ed intesa a superare il concetto interforze per abbracciare quello del multi-dominio – assume l’incarico di Comandante del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), rivestendo la IV Stella funzionale per la rilevanza dell’incarico e in virtù delle nuove mansioni acquisite. In tale veste, il generale Portolano ha coordinato e diretto l’operazione “Aquila Omnia”, che ha riguardato tutte le delicate fasi dell’evacuazione dei concittadini e del personale civile afghano dall’aeroporto di Kabul, a seguito del deteriorarsi della situazione in Afghanistan, avvenuta ad agosto del 2021. A far data dal 9 ottobre 2021, il Generale Portolano è nominato quale Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti.

M5S, Grillo a Conte: sottoporrò tue minacce a organi Movimento

M5S, Grillo a Conte: sottoporrò tue minacce a organi MovimentoRoma, 17 set. (askanews) – “Mi riservo di valutare il da farsi, eventualmente anche sottoponendo le tue minacce agli organi competenti del movimento”: è questo il passaggio chiave della nuova lettera che Beppe Grillo, fondatore a attuale garante del Movimento 5 stelle, ha indirizzato al leader stellato Giuseppe Conte.


Nella nuova puntata dello scontro fra i due sul “processo costituente” avviato dall’ex premier dopo i risultati deludenti delle recenti elezioni europee, Grillo, la cui lettera è stata prima anticipata sul Foglio poi pubblicata integralmente dall’edizione on line del quotidiano, ribalta sul presidente del M5S anche l’accusa di “visione padronale”: “Mi scrivi accusandomi per l’ennesima volta – dopo averlo fatto più volte pubblicamente – di avere una visione padronale del movimento e contraria suoi valori democratici. La verità è che, al contrario, ho sempre inteso tutelare i valori democratici su cui il movimento è stato fondato. Dunque, se proprio vogliamo parlare di atteggiamenti contrari ai valori democratici del movimento, questi – scrive il garante M5S – sono da trovare nelle manovre striscianti con cui si sta tentando di demolirne i presidi, invocando ipocritamente un presunto processo democratico, che, come sai bene (ma fingi di non sapere) non può prescinderne”. “Accusarmi di una visione padronale del movimento – scive fra le altre cose Grillo – non è altro che lo specchio delle intenzioni di altri. Al contrario, ribadire l’importanza di certe regole equivale a difenderne i suoi valori democratici. Tant’è vero che nessun’altro fondatore di una forza politica ha mai avuto il coraggio, l’altruismo e la fantasia di non porsi al suo vertice, ma solo di ritagliarsi un ruolo di garanzia, come abbiamo fatto Gianroberto e io”.


A giudizio del fondatore del M5S “è ormai diventato irrinunciabile tornare ai veri valori democratici del movimento, senza operazioni funzionali all’interesse di pochi. Il fatto che si cerchi di impedirlo con il metodo di legittimazione popolare tipico delle autocrazie non è certo un buon segno, ma quale che sia il suo risultato non potrà certo tradire i tratti distintivi e i valori del movimento, a prescindere dalla titolarità del nome e del simbolo, che peraltro è già stata accertata giudizialmente. Concludo rispondendo alla tua minaccia di sospendere gli impegni assunti dal movimento nei miei confronti, questa sì indegnamente strumentale e indebita, essendo essi strettamente legati alle funzioni che ho svolto e continuo svolgere per il movimento. Nella mia qualità di ‘elevato’ mi astengo dal scendere così in basso rispondendo a tono, ma mi limito a osservare che gli impegni di manleva sarebbero comunque dovuti, a prescindere da un impegno contrattuale in tal senso, mentre i miei ‘compensi’ – che in realtà, come sai, coprono anche i costi d’ufficio della funzione che svolgo per il movimento – sono non solo congrui per la mia funzione e i relativi costi, ma lo sono a maggior ragione nel momento in cui è in corso un tentativo di stravolgere l’identità e i valori del movimento”. “Alla luce di quanto sopra mi riservo di valutare il da farsi, eventualmente anche sottoponendo le tue minacce agli organi competenti del movimento. Ne approfitto – conclude Grillo – per invitarti, piuttosto, a rispondere quanto prima alle mie richieste di chiarimenti sul processo che porterà alla assemblea ‘costituente’ del prossimo ottobre”.

Ue, M5s: c’è poco da festeggiare per le nomine dell’ Ursula bis

Ue, M5s: c’è poco da festeggiare per le nomine dell’ Ursula bisMilano, 17 set. (askanews) – “Non ci uniamo al coro degli entusiasti plaudenti alla nuova commissione annunciata dalla Von der Leyen. Lascia senza parole la riproposizione del messia dell’austerity Dombrovskis all’Economia. Preoccupa la nomina di un falco della linea bellicista contro la Russia come il lituano Kubilius alla Difesa, che va ad aggiungersi alla estone Kallas agli Esteri nota per le sue viscerali posizioni anti-russe. Per non parlare della conferma dell’olandese ex consulente della compagnia petrolifera Shell Hoekstra al clima”.


Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Politiche Ue di Camera e Senato, a giudizio dei quali “per l’Italia c’è poco da festeggiare perché la vicepresidenza di Fitto ha una delega minore, Coesione e Riforme, che prima era del Portogallo, mentre perdiamo l’Economia. Altro che protagonismo. Infine giudichiamo grave che la delega ministeriale del Pnrr di Fitto finisca a Palazzo Chigi con il rischio di una scarsa attenzione per l’attuazione del piano che già soffre di gravissimi ritardi”.

Campari perfeziona acquisizione quota minoranza in Capevin holdings

Campari perfeziona acquisizione quota minoranza in Capevin holdingsMilano, 17 set. (askanews) – Campari ha perfezionato l’acquisizione da Odc (BidCo) Limited di una partecipazione di minoranza pari al 14,6% in Capevin holdings proprietary limited, holding sudafricana che detiene indirettamente, in particolare, il 100% di Cvh Spirits Limited, società scozzese attiva nella produzione e nella commercializzazione dei noti brand di whisky single malt Bunnahabhain, Deanston, Tobermory e Ledaig, e whisky blended Scottish Leader e Black Bottle. Inoltre, spiega una nota, Campari detiene i diritti di distribuzione per i brand del portafoglio di Cvh spirits Limited in Francia e Corea del Sud.


Il prezzo di acquisto pagato ammonta a 69,6 milioni di sterline, pari a 82,6 milioni di euro al tasso di cambio alla data dell’operazione. La transazione è stata finanziata con la cassa disponibile. Conformemente all’atto costitutivo di Capevin holdings Proprietary Limited, Campari ha esercitato il suo diritto di nominare un membro del board e detiene ulteriori diritti di governance a tutela del suo interesse di minoranza.

Vino, i bianchi di Borgogna di Moret con Allegrini Wine Distribution

Vino, i bianchi di Borgogna di Moret con Allegrini Wine DistributionMilano, 17 set. (askanews) – Allegrini Wine Distribution arricchisce il suo catalogo con i bianchi della Borgogna prodotti dall’enologo David Moret. Si tratta di vini che portano nomi di zone importanti, dal Meursault al Puligny-Montrachet Cru Les Folatières, dallo Chassagne-Montrachet fino al Corton-Charlemagne, che saranno distribuiti per la prima volta in Italia a partire dal 15 ottobre.


Il ramo d’azienda nel settore della distribuzione della nuova Allegrini Wines si amplia grazie “al lavoro di scouting e crescita della distribuzione portato avanti dal team commerciale con l’obiettivo di creare un portfolio in cui dominano il concetto di terroir e la ricerca della massima espressività di quel rapporto tra uomo, uva e ambiente che è sempre stato centrale per la produzione dei vini Allegrini”. Moret si affianca ad altre maison che negli ultimi mesi hanno iniziato ad essere distribuite in Italia: Jacques Picard (Champagne), Domaine du Couvent (Gevrey-Chambertin) e Domaine La Meulière (Chablis). “Siamo fieri di potere essere i primi in Italia a rappresentare queste piccole maison, ognuna con le proprie caratteristiche da raccontare” afferma Oscar Lanciani, direttore vendite Italia di Allegrini Wines, sottolineando che “le sorprese non sono finite: amplieremo il nostro portfolio con altre collaborazioni importanti per dare alla nostra rete vendita e ai nostri clienti il meglio dell’eccellenza enologica europea”.

Coldiretti: bene nomina Fitto, auguri a nuova Commissione Ue

Coldiretti: bene nomina Fitto, auguri a nuova Commissione UeRoma, 17 set. (askanews) – “La nomina di Raffaele Fitto a nuovo vicepresidente esecutivo della Commissione Ue e Commissario alle Politiche di coesione e sviluppo è importante per l’Italia anche per assicurare un efficace utilizzo dei fondi europei nella direzione dell’innovazione e della crescita. Un ruolo che secondo la lettera di incarico va anche a rafforzare la competitività e la sostenibilità del settore agricolo, alimentare, della pesca e del turismo”. E’ il commento della Coldiretti dopo la presentazione del nuovo esecutivo dell’Unione Europea da parte della presidente Ursula von der Leyen.


L’auspicio di Coldiretti è che “la grande esperienza di Fitto possa contribuire a un cambio di passo generale dell’impostazione delle politiche europee anche per quanto riguarda il settore agricolo”. A tale proposito Coldiretti rivolge i migliori auguri di buon lavoro a tutto l’esecutivo a partire dal nuovo Commissario all’Agricoltura e all’Alimentazione Christophe Hansen (Lussemburgo), che lavorerà proprio sotto la supervisione del vicepresidente Fitto, assicurando la piena disponibilità a un confronto costante sulle politiche per il settore. L’unione delle deleghe dell’agricoltura e dell’alimentazione “è importante, in particolare, poiché evidenzia la centralità della sicurezza e della sovranità alimentare come parte integrante di quella europea, poiché una produzione agricola forte è essenziale per ridurre la vulnerabilità dell’Europa”.


Sarà ora essenziale “tradurre in fatti concreti le aperture venute dopo le mobilitazioni della Coldiretti a Bruxelles per chiedere una decisa svolta rispetto a un approccio ideologico che ha causato gravi danni a tutto il mondo agricolo”, conclude la confederazione agricola.

Crosetto: Portolano ha profilo professionale di “primissimo piano”

Crosetto: Portolano ha profilo professionale di “primissimo piano”Roma, 17 set. (askanews) – “Il generale Luciano Portolano ha un profilo professionale di primissimo piano”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto in una nota stampa dopo che in data 17 settembre 2024, il Consiglio dei Ministri – su proposta del Ministro della Difesa Crosetto – ha approvato la nomina, quale nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa, del Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano attuale Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti. Succederà all’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone che a settembre 2023 è stato designato quale Presidente del Comitato Militare della NATO, incarico che assumerà dal gennaio 2025.


Crosetto sottolinea la “vasta esperienza operativa e di comando, che comprende incarichi delicatissimi e di primissimo livello in campo nazionale ed internazionale, e sarà chiamato a gestire le Forze Armate in un momento di grande complessità e profondo rinnovamento, reso ancora più critico dalle crisi in atto. Grazie alle sue competenze, capacità ed esperienza sono certo che saprà interpretare nel modo migliore le sue delicate funzioni, operando ogni giorno per garantire al Paese Forze Armate pronte a operare in ogni contesto, a difesa degli interessi nazionali e per portare la pace laddove essa è a rischio. Buon lavoro Generale Portolano”. Il ministro Crosetto ha poi aggiunto: “Ringrazio l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone per quanto fatto, come Capo di Stato Maggiore della Difesa e come servitore delle Istituzioni durante la sua lunga carriera militare. Il suo operato e la sua professionalità hanno accresciuto il prestigio e l’onore delle Forze Armate e del Paese. A lui auguro le migliori fortune, sicuro che, anche nel futuro ruolo di Presidente del Comitato Militare della NATO, saprà incidere positivamente e dimostrare le sue qualità e la sua leadership”.

Rai, Pd: passare da parole a fatti, subito riforma in Parlamento

Rai, Pd: passare da parole a fatti, subito riforma in ParlamentoRoma, 17 set. (askanews) – “Il riconoscimento della necessità di recepire l’European media freedom act è sicuramente un passo avanti per la maggioranza e dimostra la correttezza delle posizioni portate avanti dalle opposizioni. Ora però si passi dalle parole ai fatti e si avvii subito la discussione in Parlamento della riforma della Rai”. Lo affermano in una nota il capogruppo democratico nella Commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano, e il responsabile informazione del Pd, Sandro Ruotolo.