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Autore: Redazione StudioNews

Starmer a Roma: insieme per sostenere l’Ucraina. Meloni ribadisce il no all’uso dei missili in Russia

Starmer a Roma: insieme per sostenere l’Ucraina. Meloni ribadisce il no all’uso dei missili in RussiaRoma, 16 set. (askanews) – Ucraina, Medio Oriente, relazioni bilaterali, ma anche questione dei migranti: questo il menù del vertice che si è tenuto oggi a Roma, a Villa Doria-Panphilj, tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Keir Starmer, il nuovo premier laburista britannico, al suo primo viaggio nel paese da quando ha formato il suo nuovo governo a Londra.


“Riconosco l’importanza dell’Italia come leader in Europa e come paese del G7. Stiamo dando inizio a una nuova era nei rapporti con l’Ue”, ha detto Starmer, sottolineando come l’Italia abbia in tal senso un ruolo importante. “Abbiamo impiegato il nostro tempo per parlare delle sfide mondiali di fronte a noi. Siamo determinati ad affrontarli assieme”, ha detto ancora Starmer. Tra queste, una delle più pressanti è l’Ucraina. “Saremo insieme fianco a fianco per sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessari”, ha detto il capo del governo di Londra, affermando che si lavorerà per “far arrivare 50 miliardi di euro” entro la fine della presidenza italiana del G7. Su questo, tuttavia, ci sono anche diversità tra Londra e Roma, con la Gran Bretagna disponibile a dare un via libera all’utilizzo dei suoi missili ceduti a Kiev anche per attacchi in profondità in territorio russo, prospettiva questa che ha suscitato una reazione molto minacciosa da parte del presidente russo Vladimir Putin. Roma, invece, ha un approccio più prudente.


Starmer, rispondendo alle domande sull’argomento, non si è sbilanciato. Ha ricordato che quella che si sta combattendo in Ucraina è “una guerra illegale iniziata dalla Russia” e che “l’Ucraina ha diritto all’autodifesa”. Poi ha aggiunto: “Noi siamo sempre stati al fianco dell’Ucraina. Non è solo una guerra all’Ucraina, ma ai diritti, alla libertà, allo stato di diritto che si applica a tutti noi”. Per questo, ha proseguito, “io credo che sia importante che mettiamo l’Ucraina nella migliore posizione possibile. Di questo ne abbiamo parlato”, ma ha tagliato corto affermando di non voler entrare “nelle singole capacità”. Molto diretta sull’argomento la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che in conferenza stampa con il premier britannico Keir Starmer ha ribadito: “Le autorizzazioni all’utilizzo dei missili di lungo raggio sono decisioni che prendono le singole nazioni che forniscono questi armamenti, tenendo presente le proprie leggi e Costituzioni. Questa decisione in Italia non è in discussione, ed è una decisione presa in condivisione con gli alleati: anche perché, contrariamente alle interpretazioni che a volte leggo, non è un indietreggiare rispetto al sostegno all’Ucraina”. “Anche il presidente Zelensky – ha rivendicato Meloni – ha detto che non chiede all’Italia nulla di più di ciò che l’Italia sta facendo. Ognuno ha i propri riferimenti per prendere queste decisioni, e noi abbiamo preso la nostra. Ma il sostegno italiano all’Ucraina è a 360 gradi e andrà avanti fino a quando sarà necessario ed è una posizione perfettamente condivisa all’interno di tutta la maggioranza di governo”.


Quanto alla situazione bellica sul campo, “per noi è importante che Kiev costruisca le migliori condizioni possibili per un tavolo di pace. È quello che abbiamo fatto aiutando l’Ucraina dall’inizio e tutto quello che riesce a fare è benvenuto”. Sull’altro tema caldo sullo scenario internazionale, Starmer e Meloni sono apparsi in linea. “Siamo uniti nel sostegno per in cessate il fuoco immediato a Gaza. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati subito, devono arrivare aiuti umanitari a Gaza”, ha detto il capo del governo di Londra.

Carvao (UNWTO): enoturismo opportunità per sviluppare zone rurali

Carvao (UNWTO): enoturismo opportunità per sviluppare zone ruraliYerevan (Armenia), 16 set. (askanews) – “Lo sviluppo del turismo del vino è molto importante per gli Stati emergenti come l’Armenia. Un aspetto significativo è che, in genere, l’esperienza enoturistica avviene in territori rurali e questo permette di creare posti di lavoro, di contrastare fenomeni di spopolamento e di creare imprese nelle comunità locali. Se dunque si ha una strategia di coesione territoriale e si vogliono creare opportunità nelle regioni meno sviluppate, investire nell’enoturismo è un’occasione per incrementare opportunità commerciali. In Armenia, ad esempio, sta creando sempre più imprese, persino i wine bar sono passati in pochi anni da uno a 15, e l’interesse crescente delle Cantine per questo settore sta dando slancio al Paese come destinazione turistica”. Lo ha spiegato ad askanews Sandra Carvao, direttrice Intelligence di mercato, politiche e competitività dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, a margine dell’ottava Conferenza globale sul turismo del vino promossa dall’UNWTO a Yerevan, in Armenia.


Secondo Carvao, l’enoturismo verte su due segmenti: “Il primo è ovviamente quello degli esperti di vino che viaggiano per visitare specifiche Cantine o determinate regioni vinicole perché sanno quello che vogliono provare” dice, aggiungendo che “il secondo riguarda, invece, sempre più persone che vogliono semplicemente sperimentare la degustazione, che sono interessante all’esperienza del vino. E questo è un fenomeno in costante ascesa”. Per la dirigente dell’UNWTO, la strategia da mettere in campo si basa su tre aspetti principali. “Innanzitutto, l’integrazione nel territorio delle Cantine e dell’esperienza enologica che propongono: non si può avere un’esperienza enologica in un’azienda avulsa dal suo territorio, il che significa anche cibo, gente, tradizione, ecc..” afferma, ricordando che “siccome le persone visitano più di una Cantina, è necessario avere un approccio olistico, d’insieme”. “Dato che l’esperienza va oltre la semplice degustazione del vino, il secondo aspetto riguarda lo sviluppo di sinergie con altri settori, come l’arte, la musica, la natura e il ‘turismo attivo’, attività che si sono moltiplicate grazie ai tanti eventi in programma” prosegue Carvao, mettendo in luce con askanews che “questo è anche il motivo per cui è importante che le aziende vinicole investano nella formazione all’ospitalità, al di là della classica narrazione su come viene fatto il vino. Infine – chiosa – c’è la componente digitale: è necessario investire nella raccolta di dati e nel marketing, sia per l’attività stretta di azienda vinicola, sia per quella turistica”.


Gli ostacoli più seri per lo sviluppo del turismo del vino che sono stati individuati dagli esperti che si sono confrontati alla conferenza di Yerevan, sono la competenza, il cambiamento climatico, il tema del coordinamento e quello di sapersi adattare alle esigenze dei clienti. “Secondo quanto è emerso nel corso dei lavori, è necessario attrarre e formare le persone che intendono operare in questo settore” afferma ad askanews la dirigente dell’UNWTO, aggiungendo che è opinione comune che “il cambiamento climatico avrà un impatto non solo sulla produzione di vino ma anche sulle esperienze in cantina”. “Il terzo punto che è emerso con forza è stato quello relativo al coordinamento dei diversi attori: le aziende vinicole, le destinazioni turistiche, i trasporti e tutti gli altri attori della catena del valore che devono essere collegati tra loro” prosegue, ricordando infine la necessità di “capire e anticipare le tendenze per essere pronti e saper rispondere alle diverse e mutevoli esigenze e richieste dei clienti”.

Louis Vuitton Cup, poco vento a Barcellona: si riprende mercoledì

Louis Vuitton Cup, poco vento a Barcellona: si riprende mercoledìRoma, 16 set. (askanews) – La Louis Vuitton Cup tornerà in acqua a Barcellona mercoledì 18 settembre. Per circa un’ora la direzione gara ha tentennato, continuando a spostare l’inizio di quarto d’ora in quarto d’ora della regata tra Alinghi e Ineos Britannia. Alla fine però, constatata l’assenza di vento, ha finalmente preso atto di ciò a cui gli equipaggi si erano già rassegnati: il rinvio. Le seste regate delle semifinali di Louis Vuitton cup in corso a Barcellona, tra Luna Rossa e American Magic (4-1 il parziale) e tra Ineos Britannia e Alinghi (4-1) ci saranno mercoledì 18 settembre e non domani, che resta giornata di riposo.

Israele, Netanyahu e la rischiosa questione dello status quo del Monte del Tempio (cosa succede)

Israele, Netanyahu e la rischiosa questione dello status quo del Monte del Tempio (cosa succede)Roma, 16 set. (askanews) – Lo status quo del Monte del Tempio (Spianata delle Moschee), luogo sacro nella città vecchia di Gerusalemme per ebraismo, cristianesimo e Islam, sarà al centro della riunione urgente convocata per domani dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Al meeting è previsto che partecipi un numero ristretto di ministri e i responsabili dell’apparato di difesa. Lo riferiscono i principali media ebraici tra cui Kan News e il Times of Israel.


La riunione verterà sui rischi di sicurezza legati ai progetti di modifica ipotizzati dal ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, esponente di estrema destra, che potrebbero portare a una significativa escalation durante le imminenti festività ebraiche. I funzionari della difesa hanno avvertito che modificare lo status quo del Monte del Tempio potrebbe portare a un aumento sostanziale degli attacchi terroristici in Israele diretti da Iran, Hamas e Hezbollah: “Siamo destinati ad affrontare un evento totalmente diverso da quello che abbiamo avuto finora”. Inoltre, questo eventuale cambiamento potrebbe danneggiare anche le relazioni con le nazioni sunnite moderate. Il mese scorso, centinaia di ebrei sono saliti sul Monte del Tempio per celebrare il Tisha B’Av insieme al ministro Ben-Gvir e al ministro per lo Sviluppo del Negev e della Galilea Yitzhak Wasserlauf. Mentre era sul Monte del Tempio, Ben-Gvir ha detto: “Ci sono grandi progressi qui nella governance, nella sovranità. Ci sono immagini di ebrei che pregano qui. Come ho detto: la nostra politica è di consentire la preghiera”. L’ufficio del premier israeliano ha commentato l’incidente sottolineando che “sono il governo e il primo ministro a determinare la politica sul Monte del Tempio. Non esiste una politica privata di alcun ministro, né del ministro della Sicurezza nazionale né di nessun altro ministro, sul Monte del Tempio. Così è stato sotto tutti i governi di Israele. L’incidente di questa mattina sul Monte del Tempio ha deviato dallo status quo. La politica di Israele sul Monte del Tempio non è cambiata; è così che è stato e così sarà”.

Salute, Tennis & Friends a Piazza Castello a Torino

Salute, Tennis & Friends a Piazza Castello a Torino

Roma, 16 set. (askanews) – Tennis & Friends – Salute e Sport, Official Charity delle Nitto Atp Finals, torna a Torino per il quarto anno e, per la prima volta, approda nel cuore della città, a piazza Castello. “Una Volée per la salute: la prevenzione scende in campo” è il claim dell’evento, promosso dalla Onlus Friends For Health che, dal 20 al 22 settembre offrirà ai cittadini un week-end all’insegna del benessere, della salute, dello sport e del divertimento per tutta la cittadinanza, con un’attenzione particolare ai più giovani.


Sarà dedicata proprio agli studenti delle scuole elementari e medie la giornata di venerdì, organizzata dalla Federazione Italiana Tennis e Padel, all’insegna del tema “La prevenzione è giovane, il Tennis come esempio di vita”: migliaia di ragazzi avranno la possibilità di cimentarsi sui campi da tennis e i minicampi di pickelball a assistere al raduno “Wheelchair”, il progetto dedicato a ragazzi con disabilità motoria. A partire da sabato 21 settembre, giorno dell’inaugurazione ufficiale di Tennis & Friends – Salute e Sport e fino a domenica 22, i cittadini avranno la possibilità di effettuare screening gratuiti e visite in 35 diverse aree specialistiche nelle 80 sale visita dislocate lungo la piazza e gestite da personale medico militare e medici provenienti dalle strutture di eccellenza del territorio coordinate dalla Asl Città di Torino. Un vero e proprio Villaggio della Salute e dello Sport, che vede la collaborazione della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), dell’ATP, della Asl Città di Torino e delle strutture sanitarie partner del progetto: Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – Istituto di Candiolo IRCCS, GVM Care & Research- Maria Pia Hospital – Clinica Santa Caterina da Siena, Ospedale Koelliker, J|medical, Istituto di Medicina dello Sport di Torino- F.M.S.I., Genera.


Questi i percorsi di prevenzione previsti: alcologia; cardiologia; dermatologia; gastroenterologia; ipertensione; malattie endocrinologiche e metaboliche; ginecologia; medicina del Lavoro; medicina dello Sport; neurologia; neuropsichiatria infantile; nutrizione clinica; oculistica; otorinolaringoiatria; ortopedia; patologie respiratorie; prevenzione HCV; prevenzione HIV; riabilitazione e recupero funzionale; radiologia; pediatria; psicologia; otorinolaringoiatria pediatrica; riabilitazione e rieducazione funzionale pediatrica; senologia; urologia . Grazie alla collaborazione col Ministero della Salute, all’interno del Villaggio ci sarà anche una postazione per la donazione del sangue.


Anche quest’anno non mancheranno momenti dedicati all’informazione, con tavole rotonde tematiche e all’intrattenimento con esibizioni sportive e momenti di aggregazione. Ma oltre alla salute, l’altro grande protagonista della manifestazione sarà lo sport. Nei mesi che precedono le Nitto Atp Finals, Torino, infatti, accoglierà “Tennis in città”, la manifestazione che porta gli sport da racchetta nelle piazze e nei luoghi più iconici del capoluogo piemontese, con l’obiettivo di avvicinare sempre più la popolazione a questi sport che da anni riscuotono un successo sempre più grande. E sarà proprio Tennis & Friends – Salute e Sport ad ospitare la prima delle sei tappe torinesi: grazie alla collaborazione con la Federazione Italiana Tennis e Padel, saranno allestiti un campo da tennis e dei minicampi da pickleball dove i cittadini potranno cimentarsi in queste discipline e vedere i vip Ambassador di tennis & Friends, tra sportivi, attori, personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, sfidarsi durante i tornei previsti. Molti gli Ambassador invitati a partecipare all’evento e a sfidarsi per vincere i Trofei messi in palio da Frecciarossa, Intesa Sanpaolo e ENI: Nicola Amoruso, Vittorio Brumotti, Alessandro Budel, Cristina Chiabotto, Nicolò De Devitiis, Nelson Dida, Elio e le Storie Tese, Miriam Fecchi, Ciro Ferrara, Jimmy Ghione, Max Giusti, Ciccio Grabbi, Simone Loria, Veronica Maya in veste di madrina, Claudio Marchisio, Neri Marcorè, Edelfa Chiara Masciotta, Lorenzo Metalli, Ignazio Moser, Alessandro Ossola, Simone Pepe, Marzia Roncacci, Serginho, Sebastiano Somma, Stefano Sorrentino e tanti altri.


“Per la prima volta, Tennis & Friends – Salute e Sport arriva nel cuore di Torino, in Piazza Castello. Questo spostamento rappresenta un passo importante per rafforzare il legame tra lo sport, la salute e la comunità. Dal 2011, Tennis & Friends ha accolto oltre 400.000 visitatori e realizzato più di 330.000 visite e screening gratuiti, sottolineando l’importanza della prevenzione – commenta Giorgio Meneschincheri, fondatore di Tennis & Friends e medico specialista in medicina preventiva- Il tennis italiano e suoi traguardi, l’ultimo dei quali agli Us Open, stanno coinvolgendo sempre più persone, che ogni anno approcciano a questo sport e ai valori dei quali è portatore. Tennis & Friends si inserisce perfettamente in questo contesto, non solo promuovendo la prevenzione sanitaria, ma anche celebrando lo sport come strumento di crescita e coesione sociale. Attraverso eventi come questo, vogliamo continuare a ispirare giovani e adulti, dimostrando che lo sport è salute”. “Con il Prof. Giorgio Meneschincheri si è costruito, negli anni, un forte sodalizio che ha permesso di realizzare quattro edizioni di Tennis&Friends a Torino. Oggi la presenza del Villaggio della Salute, coordinato dall’ASL Città di Torino, sotto l’egida della Sanità Regionale, per la prima volta in Piazza Castello, rappresenta il risultato tangibile di questa collaborazione dove la prevenzione scende in campo con 50 percorsi clinici. Questa manifestazione rappresenta un esempio concreto dell’impegno della nostra Azienda nel promuovere la salute e il benessere della comunità”, ha commentato il dott. Carlo Picco, Direttore Generale dell’ASL Città di Torino. “Il tennis italiano sta vivendo un’epoca d’oro, con risultati che testimoniano la nostra crescita esponenziale – ha commentato Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel – Solo per citare i successi più recenti, la vittoria agli US Open di Jannik Sinner e quella al doppio misto di Andrea Vavassori e Sara Errani, insieme alle straordinarie imprese di Jasmine Paolini, che ha disputato due finali Slam in singolare, vinto a Roma e conquistato l’oro olimpico in doppio con Errani, il bronzo olimpico di Lorenzo Musetti, sono la dimostrazione del talento e della determinazione dei nostri atleti. In questo contesto, Tennis & Friends si distingue come un progetto fondamentale per promuovere la salute e il benessere attraverso la prevenzione e la pratica sportiva. Siamo, perciò, orgogliosi di sostenere questa manifestazione perché incarna il nostro impegno nel promuovere uno sport, come il tennis, strumento di prevenzione e miglioramento della qualità della vita

Enoturismo, UNWTO e OIV al lavoro su linee guida per misurare fenomeno

Enoturismo, UNWTO e OIV al lavoro su linee guida per misurare fenomenoYerevan (Armenia), 16 set. (askanews) – “Da quello che ci dicono le aziende vinicole e le destinazioni turistiche, l’enoturismo è sempre più importante per il loro bilancio e per la diversificazione delle loro entrate. Lo sappiamo da singole realtà ma non abbiamo un quadro completo di questo fenomeno a livello globale perché attualmente i dati sul turismo del vino li raccolgono solo alcune regioni dalle Cantine che li hanno. Non esiste un sistema che consenta la raccolta di questi dati a livello nazionale e questo non permette a noi, organizzazione intergovernativa, di raccoglierli dai diversi Paesi per scattare una fotografia del fenomeno nei diversi Paesi del mondo dove si produce vino. La sfida è quindi quella di riuscire ad ottenere dei dati coerenti dai singoli Stati, e attualmente stiamo lavorando con l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) per cercare di sviluppare una metodologia che vogliamo poi proporre a tutti i Paesi affinché inizino ad implementarla”. Lo ha riferito ad askanews Sandra Carvao, direttrice Intelligence di mercato, politiche e competitività dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, a margine dell’ottava Conferenza globale sul turismo del vino promossa dall’UNWTO a Yerevan, in Armenia.


“Il nostro primo impegno sul fronte dell’enoturismo è quello di analizzarne l’impatto e stilare delle statistiche, e abbiamo sottoscritto un memorandum con l’UNWTO per costruire modelli, metodologie e nuovi indicatori per misurare l’impatto del turismo del vino e poi condividere i dati” conferma ad askanews, Sophie Pallas, direttrice delle Relazioni esterne dell’OIV, presente all’importante appuntamento di Yerevan. Il progetto dell’organizzazione del vino dedicato alla metodologia di raccolta e analisi dei dati sul turismo del vino ha preso il via nel 2021 e dovrebbe concretizzarsi entro la fine del 2024 in una pubblicazione che riporta le linee guida e le raccomandazioni tecniche per gli Stati membri.

Per la Macfrut Academy nuova videolezione sulla fragola

Per la Macfrut Academy nuova videolezione sulla fragolaRoma, 16 set. (askanews) – Dopo la pausa estiva torna la Macfrut Academy con una videolezione dedicata alle nuove frontiere della produzione di fragole. Il nuovo contenuto della piattaforma formativa promossa da Macfrut sarà lanciato giovedì 19 settembre alle 17. Si parte dai nuovi fronti della ricerca varietale, per approfondire poi le richieste del mercato e le strategie che ricerca e produzione possono mettere in campo per soddisfarle. Tra queste le nuove tecniche di difesa con l’utilizzo degli insetti utili.


Infine un viaggio negli stabilimenti dove il frutto viene lavorato e confezionato per vedere come, attraverso l’automazione e il packaging, si possa difendere la qualità prodotta in campo: un focus sulle tecnologie che aiutano a preservare la fragola e allungarne la shelf life, a tutto vantaggio della sostenibilità. Un percorso che tocca il bacino del Mediterraneo, in particolare in Italia, Spagna e Marocco, e che affronta breeding, produzione, analisi del mercato, mezzi tecnici, tecnologie e packaging. “Come per tutto il settore agricolo, anche nella fragola ci sono importanti sfide da affrontare nel prossimo periodo – spiega Bruno Mezzetti, professore all’Università Politecnica delle Marche – Sicuramente la necessità di individuare nuove varietà e nuovi sistemi di coltivazione che si adattano a quelle che sono le principali variazioni climatiche che, sulla coltivazione della fragola, si identificano con priorità importanti. Parliamo del fabbisogno idrico e della necessità di ridurre l’utilizzo di agrofarmaci”.


La Spagna è il principale produttore europeo di fragole e guida l’export mondiale di questo frutto con circa 300mila tonnellate all’anno, movimentando circa un terzo dei volumi esportati globalmente. Macfrut Academy è stata a Huelva, la capitale della fragola spagnola, per vedere come sta evolvendo questo importante areale produttivo. Rafael Dominguez è il direttore di Freshuelva, l’associazione dei produttori e degli esportatori di fragole. “Huelva produce praticamente il 95% delle fragole spagnole – illustra -. Durante l’ultima campagna gli ettari coltivati a fragole sono 6200. Nel nostro areale inizialmente le fragole erano una monocultura. C’erano fino a 9500 ettari tutti coltivati a fragole. Ora su circa 11.300 ettari su cui si coltivano berry, 6200 sono di fragole. Al secondo posto c’è il mirtillo con circa 3200 ettari, circa 1500-1600 ettari sono di lamponi e il resto, circa 200-300 ettari sono more. Tra le sfide a cui dobbiamo rispondere in questo momento, abbiamo chiaramente la questione idrica”.


La programmazione della Macfrut Academy proseguirà, con una uscita al mese, con nuovi approfondimenti dedicati alla ciliegia, al mirtillo, al kiwi giallo e rosso, al pomodoro da industria e alle coltivazioni fuori suolo.

M.O., Netanyahu convoca riunione urgente status quo Monte Tempio

M.O., Netanyahu convoca riunione urgente status quo Monte TempioRoma, 16 set. (askanews) – Lo status quo del Monte del Tempio (Spianata delle Moschee), luogo sacro per ebraismo, cristianesimo e Islam, sarà al centro della riunione urgente convocata per domani dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Al meeting è previsto che partecipi un numero ristretto di ministri e i responsabili dell’apparato di difesa. Lo riferiscono i principali media ebraici tra cui Kan News e il Times of Israel.


La riunione verterà sui rischi di sicurezza legati ai progetti di modifica ipotizzati dal ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, esponente di estrema destra, che potrebbero portare a una significativa escalation durante le imminenti festività ebraiche. I funzionari della difesa hanno avvertito che modificare lo status quo del Monte del Tempio potrebbe portare a un aumento sostanziale degli attacchi terroristici in Israele diretti da Iran, Hamas e Hezbollah: “Siamo destinati ad affrontare un evento totalmente diverso da quello che abbiamo avuto finora”. Inoltre, questo eventuale cambiamento potrebbe danneggiare anche le relazioni con le nazioni sunnite moderate.


Il mese scorso, centinaia di ebrei sono saliti sul Monte del Tempio per celebrare il Tisha B’Av insieme al ministro Ben-Gvir e al ministro per lo Sviluppo del Negev e della Galilea Yitzhak Wasserlauf. Mentre era sul Monte del Tempio, Ben-Gvir ha detto: “Ci sono grandi progressi qui nella governance, nella sovranità. Ci sono immagini di ebrei che pregano qui. Come ho detto: la nostra politica è di consentire la preghiera”. L’ufficio del premier isreaeliano ha commentato l’incidente sottolineando che “sono il governo e il primo ministro a determinare la politica sul Monte del Tempio. Non esiste una politica privata di alcun ministro, né del ministro della Sicurezza nazionale né di nessun altro ministro, sul Monte del Tempio. Così è stato sotto tutti i governi di Israele. L’incidente di questa mattina sul Monte del Tempio ha deviato dallo status quo. La politica di Israele sul Monte del Tempio non è cambiata; è così che è stato e così sarà”.

M5S, la replica di Conte a Grillo: non hai potere di veto

M5S, la replica di Conte a Grillo: non hai potere di vetoRoma, 16 set. (askanews) – “Nessuna preclusione può essere imposta al potere deliberativo dell’assemblea su nessuno dei temi sopra richiamati né tanto meno il tuo potere di veto, come pure scrivi, può estendersi genericamente anche a ‘ulteriori temi che dovessero emergere e/o risultare all’esito della consultazione tra gli iscritti’”. È un no secco alle richieste di Beppe Grillo di mettere paletti alla discussione in corso nel “processo costituente” del Movimento 5 stelle, quello contenuto nella lettera con la quale il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha replicato nei giorni scorsi alla diffida a lui indirizzata dal fondatore e garante del Movimento.


Nella giornata di ieri Grillo aveva fatto filtrare il suo disappunto per la replica di Conte, oggi il suo desiderio di “sfidare” l’ex premier a rendere pubblici i contenuti della lettera. Lettera il cui testo integrale è infine approdato sull’edizione on line del Corriere della sera, nella quale Conte accusa il suo rivale di “gravi inesattezze ed evidenti distorsioni sul ruolo e sui poteri del Garante”. Era già nota la parte nella quale il leader del M5S avverte Grillo della possibile incompatibilità delle sue azioni con i contratti in essere con l’organizzazione da lui fondata: sia quello per la comunicazione, sia quello in cui il Movimento gli garantisce la copertura legale sulle cause legate alla sua storia di fondatore e primo leader stellato. Nel passaggio più tecnico che riguarda il processo costituente in corso, che dovrebbe concludersi con un’assemblea costituente a fine ottobre, Conte si concentra sull’oggetto delle diffide di Grillo, che si è più volte pronunciato contro ogni modifica a nome, simbolo e regola che limita i due mandati elettivi nelle istituzioni. La lettera del leader a Grillo precisa quindi che “nessuna norma statutaria è sottratta a possibili modifiche e/o revisioni da parte dell’assemblea; la stessa Carta dei principi e dei valori è in astratto modificabile (art. 10, lett. h, dello Statuto); così come è prevista dallo statuto (art. 13, lett. a, dello Statuto) la possibilità di modificare il simbolo. Quanto al nome non esistono disposizioni specifiche che ne impediscono la modificazione, soggiacendo quindi una simile eventualità alle ordinarie regole di revisione statutarie. Infine, la regola del limite del doppio mandato è contenuta nel Codice Etico (in sé sottratto al tuo potere di interpretazione autentica), anche esso modificabile tramite consultazione in rete (art. 17, lett. a, dello Statuto)”.

Panichi e Badio (che sono stati con Djokovic) nel team di Sinner

Panichi e Badio (che sono stati con Djokovic) nel team di SinnerRoma, 16 set. (askanews) – Jannik Sinner annuncia sui social i nomi dei nuovi arrivati nel suo staff, provenienti dal team di Novak Djokovic: Marco Panichi preparatore e Ulises Badio fisioterapista. Sostituiranno Giacomo Naldi e Umberto Ferrara, coinvolti nel caso doping che ha rischiato di compromettere la carriera di Sinner. “Benvenuti Marco e Ulises”, scrive il n. 1 del mondo dando ufficialmente il benvenuto nel suo staff, nella sua “famiglia”, a Marco Panichi, per anni accanto a Novak Djokovic, e Ulises Badio, anche lui in passato legato al campione serbo, soprattutto nei periodi di lungo recupero dagli infortuni.