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Autore: Redazione StudioNews

Giappone, potente tifone colpisce paese: almeno quattro morti

Giappone, potente tifone colpisce paese: almeno quattro mortiRoma, 29 ago. (askanews) – Il potente tifone Shanshan ha toccato terra oggi sull’isola del Kyushu, una delle quattro principali del Giappone, portando piogge torrenziali e forti venti che hanno causato la morte di almeno quattro persone, la scomparsa di una e più di 94 feriti nelle sette prefetture dell’isola e tre morti nel Giappone centrale. Lo riferiscono le autorità nipponiche, riprese dalla televisione pubblica NHK.


L’Agenzia Meteorologica Giapponese ha esortato i residenti nelle aree colpite a rimanere in massima allerta per il rischio di disastri naturali, mentre gli operatori del trasporto pubblico hanno cancellato treni e voli, e alcune abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica mentre la tempesta avanzava. La Central Japan Railway ha annunciato giovedì sera che sospenderà tutti i servizi dei treni ad alta velocità Tokaido Shinkansen per il resto della giornata, poiché un pluviometro installato lungo il percorso ha superato la soglia regolamentare.


La Kyushu Railway, che aveva già sospeso parte delle operazioni dei treni ad alta velocità Shinkansen mercoledì sera, ha dichiarato che le interruzioni del servizio continueranno fino a venerdì a causa del lento movimento del tifone. Anche i treni ad alta velocità Sanyo Shinkansen saranno cancellati per tutto venerdì sulla tratta da Hakata, nel nord di Kyushu, fino a Hiroshima, nel Giappone occidentale, ha dichiarato la West Japan Railway.


Japan Airlines e All Nippon Airways hanno comunicato che alcuni voli da e verso gli aeroporti regionali saranno cancellati venerdì. Il tifone ha toccato terra vicino a Satsumasendai, nella Prefettura di Kagoshima, stamani. Alle 20:00, il tifone si trovava vicino alla città di Shimabara, nella Prefettura di Nagasaki, e si muoveva lentamente verso nord-nordest con venti fino a 162 chilometri all’ora, con pressione atmosferica di 985 hectopascal al centro.


A causa dell’influenza del tifone n. 10, la pioggia e il vento si sono intensificati in tutto il paese, causando finora la morte di 4 persone, 94 feriti e la scomparsa di una persona. Secondo la NHK, finora tre persone, uomini e donne tra i 30 e i 70 anni, sono morte in una frana che si è verificata nella città di Gamagori, nella Prefettura di Aichi, e due persone sono rimaste ferite. Inoltre, a Kamiita, nella Prefettura di Tokushima, il tetto del secondo piano di una casa è crollato, uccidendo un uomo di circa 80 anni. Inoltre, a Kagoshima, un uomo che si trovava a bordo di una piccola imbarcazione è caduto in mare ed è scomparso. La Guardia costiera ha avviato le ricerche e in seguito è stato trovato un corpo nelle acque vicine, ma non c’è ancora conferma che si tratti di quello del disperso. Oltre 260.000 abitazioni nelle sette prefetture della regione di Kyushu hanno temporaneamente perso l’elettricità, ha dichiarato la Kyushu Electric Power Co. Alcune linee telefoniche fisse nelle prefetture di Kagoshima e Miyazaki sono state temporaneamente interrotte, ma il servizio è stato ripristinato intorno alle 14:00, secondo NTT West. I principali produttori di automobili hanno annunciato che sospenderanno le attività in alcune delle loro fabbriche giovedì, principalmente nelle aree colpite dal tifone. Toyota Motor ha dichiarato che 14 dei suoi impianti saranno fermi fino a venerdì. I residenti nelle aree colpite dal tifone sono stati avvertiti di prepararsi a forti venti e onde pericolose, con l’Agenzia meteorologica che ha esortato le persone a essere pronte a evacuare prima che le condizioni peggiorino. Parliamo di centinaia di migliaia di persone. È stata prevista una quantità di pioggia fino a 600 millimetri in 24 ore in alcune aree di Kyushu. Il lento avanzare della tempesta potrebbe aumentare il pericolo, poiché forti venti e piogge intense potrebbero persistere in alcune zone per periodi prolungati, ha detto l’agenzia. Gli avvisi speciali di tifone vengono emessi in caso di eventi meteorologici straordinariamente potenti. Quando il tifone Nanmadol si avvicinò nel 2022, fu emesso un avviso speciale per la Prefettura di Kagoshima, il primo nel paese per un’area diversa da Okinawa. (Immagine tratta dal sito internet dell’agenzie meteorologica giapponese)

Auto, Unrae: per transizione servono incentivi e regole Ue certe

Auto, Unrae: per transizione servono incentivi e regole Ue certeMilano, 29 ago. (askanews) – Dopo la forte crescita di giugno sostenuta dagli incentivi, l’Italia a luglio torna in ultima posizione tra i principali mercati europei per quota di auto alla spina (Ecv), con una quota del 7,3% del totale di 3,4% elettriche (bev) e 3,9% plug-in (phev).


Un dato, rileva l’Unrae, che evidenzia un significativo divario rispetto agli altri principali mercati europei: con il Regno Unito al 27,4% (bev 18,5% e phev 8,9%), la Francia al 20,8% (bev 13,5% e phev 7,3%), la Germania al 19,1% e la Spagna al 9,9%. A luglio, nel totale del mercato europeo, le ecv valgono il 20,7%: bev al 13,6% (-0,9 p.p.) e phev al 7,1% (-0,9 p.p.). Per sostenere la transizione l’Unrae ribadisce le richieste avanzate il 7 agosto al Tavolo Automotive presso il Mimit. In tema di incentivazione alla domanda, il direttore generale, Andrea Cardinali ricorda: “l’importanza di rendere presto disponibili i 240 milioni di fondi residui per gli incentivi 2024, il recupero dei 250 milioni di euro prelevati dal DL Coesione, l’eliminazione del price cap per la fascia 0-20 g/Km di CO2 o la sua equiparazione alla fascia 21-60 g/Km e la definizione di un piano strategico triennale 2025-2027”.


Inoltre, per facilitare la transizione, l’Unrae sottolinea la necessità di riformare il regime fiscale delle auto aziendali agendo su detraibilità Iva e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2 e riducendo il periodo di ammortamento. Riguardo invece gli obiettivi Ue, il dg di Unrae Cardinali “auspica che, una volta insediati gli organi competenti, si possa rapidamente fare chiarezza sugli indirizzi e le politiche ambientali, che condizionano le strategie industriali e gli investimenti delle Case auto. Oggi più che mai, operatori e clienti necessitano di certezze per orientarsi in una transizione estremamente complessa”.

”Maria” di Larrain, Angelina Jolie incanta nel ruolo di Callas

”Maria” di Larrain, Angelina Jolie incanta nel ruolo di CallasVenezia, 29 ago. (askanews) – Il mito di Maria Callas continua e una Diva rimane tale per sempre. “Maria” di Pablo Larrain, film in concorso alla 81^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è stato applaudito in sala al termine della proiezione e in conferenza stampa all’ingresso del cast, la protagonista Angelina Jolie che ha interpretato magistralmente la divina Callas, Pierfrancesco Favino nel ruolo del maggiordomo affezionato Ferruccio e Alba Rohrvacher che interpreta Bruna la femme del chambre della cantante di origine greca. È il 1977, l’ultimo anno di vita di Maria Callas chiusa nella sua splendida casa parigina, circondata dai suoi abiti di scena, dai suoi dischi, da un pianoforte che fa costantemente spostare al povero Ferruccio. E’ depressa e dipendente da farmaci pesantissimi,la voce non è più quella di una volta. Maria trascorre le sue giornate nei ricordi del suo successo, del suo amore per Onassis e del suo passato di bambina povera in Grecia, tra visioni indotte dai farmaci e l’incapacità di riconoscere la realtà dal sogno.


Pablo Larrain ha ammesso di essere “stato un fan della Callas sin da bambino e sono sempre stato intrigato dal fatto che non ci sono film sui cantanti dell’opera. Mi piaceva l’idea di fare un film su una donna con una vita fantastica e senza Angelina questo film non avrebbe potuto esserci, questo film è una celebrazione della sua vita e del suo lavoro”. Angelina Jolie bellissima e intensa ha confessato la sua paura di non essere all’altezza del ruolo “Francamente, per me il problema è sapere se sono stata abbastanza brava per gli appassionati di Callas e dell’opera e spero di non averli delusi, e anche coloro che l’hanno sempre amata. Sul fronte musicale,Io ero piuttosto punk amavo tutti i generi musicali ma ascoltavo di più i Clash rispetto agli altri generi, crescendo è arrivata la musica classica e l’opera. Ma quando la tua vita è così piena di dolore e disperazione a un certo momento ci sono alcuni suoni che toccano meglio questi sentimenti. C’è un suono che spiega ognuno dei nostri stati d’animo”. Anche la pratica col canto lirico e la gestualità è stata studiata attentamente dall’attrice americana.


“Tutti sanno che ero molto nervosa – ha spiegato Jolie – ho fatto pratica per 7 mesi sul canto lirico, Pablo è molto esigente e vuole una grande preparazione. La prima volta che ho cantato i miei figli hanno bloccato le porte perché nessuno entrasse, ho fatto le prove anche alla Scala ero spaventata dall’idea di rispettare la sua memoria”. Jolie è tornata nel mondo del cinema dopo un certo periodo di tempo di assenza dalla scene. “Ho avuto bisogno di stare di più con la mia famiglia – ha aggiunto – e ho sviluppato la gratitudine di essere un’artista e sono molto grata di essere un’artista”.


Pierfrancesco Favino: “Sapevo che il mio personaggio esisteva ed era vivo, ho capito tutta la devozione che lui aveva per lei e quando si incontra qualcuno come Maria Callas ti da l’occasione di assorbire quella luce e la mia sensazione è che la loro identità è diventata quello che era perché lei era una regina e non è stato difficile trovare il personaggio accanto ad Angelina Jolie. Ferruccio e Bruna erano gli angeli custodi di Maria. Rispetto a questo film mi è piaciuto che si parlasse di artisti e se ne parla molto poco, e spesso gli artisti sono soli e pochi capiscono il sacrificio che si fa per arrivare a quel livello. E possiamo sentire quello che sentiamo grazie a loro”. Alba Rohrwacher che interpreta la cameriera di Callas Bruna ha detto che il lavoro con Angelina Jolie e il regista “e’ stato incredibile fare parte di questo film nel ruolo di Bruna e Pablo mia ha guidato in questo viaggio e grazie ad Angelina perché mi ha fatto capire quanto Bruna amasse Maria e grazie Angelina perla tua generosità per averci permesso di entrare bene in questo ruolo”.


Larrain ha ricordato la disperazione di Callas: “Era molto isolata a causa della sua voce, in un conflitto con la sua famiglia e c’è qualcosa che nasce tra queste tre persone che crea una vera e propria famiglia. Callas aveva un senso tragico della vita, e molti dei suoi personaggi finivano con la sua morte in scena. E su questo abbiamo ragionato molto con lo sceneggiatore. Una diva non potrebbe esistere se non ci fosse l’eccellenza in quello che fa”. Angelina Jolie ha particolarmente apprezzato il lavoro con Larrain. “Sono stata fortunata ad essere affiancata da Pablo che mi ha molto protetto e ho tentato di fare una cosa mai fatta prima e i brani pensati, vedrete che i brani parlano molto di più di quanto si penserebbe del suo mondo e ha consentito ai personaggi dell’opera di trasformarla e di renderla chi è. Continuavo a chiedere a Pablo se era un musical. Dopo avere superato la musica, poi sono dovuta confrontarmi coi suoi occhiali, i suoi vestiti e mi sono confrontata con Ferruccio e Bruna ed entrare come essere umano e con la sua solitudine, vorrei che potesse vedere la gentilezza con cui lei cercava di fare del suo meglio, ma era invecchiata e i critici sono stati impietosi. Prima di questo film non avevo mai cantato ma la mia opera preferita è Anna Bolena”.

”Riefenstahl” di Andres Veiel l’ossessione di Leni per la bellezza

”Riefenstahl” di Andres Veiel l’ossessione di Leni per la bellezzaVenezia, 29 ago. (askanews) – “Riefenstahl” di Andres Veiel film presentato fuori concorso alla 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia getta una nuova luce sul lavoro e sulla vita di Leni Riefenstahl, colei che costruì l’estetica del Reich Millenario filmando le scenografie delle parate hitleriane. Il film di Veiel rivela quanto la Riefenstahl fosse coinvolta nel regime più di quanto lei avesse mai ammesso. La sua ossessione per la bellezza trasuda da ogni immagine, anche da quelle che girerà in Africa, nella sua seconda vita.


Leni Riefenstahl è considerata una delle figure più controverse del XX secolo. I suoi film Triumph des Willens (Il trionfo della volontà) e Olympia sono un’epitome del culto del corpo – ritratto in pose perfette – e una celebrazione della superiorità e della vittoria. Allo stesso tempo, queste immagini trasudano disprezzo per il debole e per l’imperfetto. Il film esplora quest’interrogativo attraverso documenti provenienti dal fondo Riefenstahl, tra cui filmati privati, foto, lettere e registrazioni. Rivela frammenti della sua biografia e li colloca in un contesto storico più ampio. Com’è riuscita a diventare la regista ufficiale del Reich pur negando ostinatamente qualsiasi legame stretto con Hitler e Goebbels? Nei documenti personali si lamenta dei suoi “ideali assassinati”.  Il regista ha spiegato di avere lavorato moltissimo sullo studio dell’archivio: “Era il 2018 quando ho iniziato a investigare sull’archivio della Riefenstahl, centinaia di scatoloni con appunti e immagini. Ho voluto cercare un punto di vista personale della sua biografia per comprendere il presente, abbiamo trovato molte informazioni che ci hanno parlato della sua estetica e della sua ideologia, tutto quello che abbiamo trovato amplificava il personaggio che voleva seguire l’ideologia fascista. E’ fuggita in Africa perché lì nessuno le avrebbe chiesto qualcosa del suo passato. Nelle sue immagini non si vedono anziani, non c’è malattia o vecchia ma sempre la celebrazione della gioventù e della bellezza, una sorta di continuità, lei pensava di fare qualcosa di nuovo ma in realtà si ripeteva”.


Riefenstahl era una straordinaria fotografa e montatrice ma “era una pessima sceneggiatrice – prosegue Veiel. Esaltava l’eroismo ma significava guardare dall’alto al passo i deboli, la malattia, pensiamo a quante persone sono state umiliate e uccise e questo era parte della sua propaganda. Sono emerse tutte le fake news che la riguardavano, lei ha sempre negato di essere parte del regime. Per me è stato un viaggio negli inferi molti dei filmati che abbiamo trovato hanno smantellato tutto quello che diceva di non essere mai stata presente ai massacri mentre in realtà era molto più coinvolta di quanto si pensasse. Abbiamo anche visto da che famiglia venisse e la violenza del padre che quindi ha fatto sì che lei crescesse in un certo modo. E’ stato un viaggio molto lungo durato 18 mesi”. “Oggi come allora, i mondi visivi di Leni Riefenstahl sono definiti dal trionfo – prosegue il regista – trionfo sul dubbio, sull’ambivalenza, sulla presunta debolezza e sull’imperfezione. Nel contesto odierno, un film su di lei è diventato per me una necessità urgente. Il suo considerevole ascendente, reinterpretato attraverso la lente del suo fondo privato, offre l’opportunità di riesaminare il continuo fascino della grandezza imperiale e la glorificazione di corpi muscolosi, perfetti e vittoriosi in cui la sofferenza, la vecchiaia e la debolezza non trovano mai cittadinanza”.

Cina-Usa, visita di Sullivan a Pechino: verso vertice Xi-Biden?

Cina-Usa, visita di Sullivan a Pechino: verso vertice Xi-Biden?Roma, 29 ago. (askanews) – La visita a Pechino del consigliore per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, che è stato ricevuto oggi dal leader cinese Xi Jinping, potrebbe aprire la strada all’ipotesi di un nuovo vertice, il terzo, tra il presidente degli Stati uniti Joe Biden, in uscita dalla Casa bianca a novembre, e lo stesso Xi.


Il livello degli incontri di Sullivan a Pechino giustifica un certo ottimismo sull’ipotesi che possa esservi in vista una schiarita nei rapporti, recentemente molto burrascosi, con Washington. Le parti hanno dichiarato oggi che è loro interesse costituire una relazione stabile tra le due sponde del Pacifico. Xi ha ricevuto Sullivan nella Grande Sala del Popolo e – secondo quanto riportato dalla portavoce Hua Chunying – gli ha detto chela Cina vuole rapporti “stabili e sani” con gli Usa, ribadendo che però è ferma nella salvaguardia della propria sovranità (leggi: Taiwan), nel perseguire la propria sicurezza e i propri interessi di sviluppo.


“Speriamo che anche gli Stati uniti lavorino con la Cina nella stessa direzione, guardino alla Cina e al suo sviluppo in modo positivo e razionale, vedano lo sviluppo reciproco come un’opportunità piuttosto che una sfida e lavorino con la Cina per trovare un modo corretto affinché i due grandi paesi possano convivere”, ha detto ancora Xi. La Casa bianca, dal canto suo, in un breve resoconto dell’incontro, che concludeva una visita di tre giorni di Sullivan, ha riferito che i due hanno discusso di cooperazione cotnro il narcotraffico, di comunicazioni militari epr la sicurezza e dei rischi dell’intelligenza artificiale. Hano anche toccato la questione di Taiwan, la guerra ucraina e le aree contese del Mar cinese meridionale. I due hanno anche parlato della possibilità di un colloquio telefonico tra Xi e Bidem nelle prossime settimane.


L’incontro con Xi viene dopo che Sullivan ha incontrato, sempre oggi, Zhang Youxia, il vicepresidente della Commissione militare centrale (il presidente è lo stesso Xi). Con questi, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa bianca ha toccato la questione di Taiwan, un elemento cruciale nelle relazioni Pechino-Washington, e delle modalità per mantenere aperte le comunicazioni a livello militare tra le due potenze. Sullivan è il primo consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca a visitare la capitale cinese in otto anni. Martedì e mercoledì, ha tenuto colloqui con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, con il quale ha parlato di guerra in Ucraina, della guerra commerciale, delle questioni di Taiwan e del Mar cinese meridionale. Secondo i media statali cinesi, Sullivan e Wang hanno discusso della possibilità di tenere un nuovo ciclo di colloqui tra i loro presidenti “nel prossimo futuro” e hanno concordato di tenere videoconferenze tra i comandanti militari “al momento opportuno”.


La visita viene alla fine del mandato di Biden. Ci sono voci che vorrebbero il presidente americano intenzionato ad andare in visita a Pechino prima di lasciare la Casa bianca a gennaio. Questo anche perché, se non dovesse recarvisi, Biden sarebbe il primo presidente americano a non aver visitato la Cina mentre era in carica da decenni a questa parte. L’ultimo incontro tra i due leader è stato a novembre a San Francisco. In quell’occasione Biden e Xi si dissero intenzionati a rafforzare la comunicazione, gestendo la loro rivalità in maniera responsabile. Questo ha portato a un’intensificazione dei contatti diplomatici tra le due capitali, ma le relazioni tra le due potenze sono rimaste tese.

Paralimpiadi 2024, Mattarella: dagli atleti un messaggio di dialogo al mondo

Paralimpiadi 2024, Mattarella: dagli atleti un messaggio di dialogo al mondoRoma, 29 ago. (askanews) – “Questo evento è un momento che in questo particolare periodo della storia sottolinea quanto sia importante far prevalere la conoscenza, il dialogo, la collaborazione e non la contrapposizione, gli scontri o addirittura le guerre: da qui si lancia un messaggio al mondo”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli atleti italiani al villaggio dei giochi Paralimpici di Parigi.


“Ogni 4 anni le atlete e gli atleti di tutto il mondo offrono all’umanità momenti particolarmente preziosi, indispensabili – ha aggiunto il capo dello Stato – un’occasione di incontro, di dialogo, di conoscenza con atleti da ogni parte del mondo, sarà entusiamante in questi giorni vivere e incontrarsi con ragazzi e ragazze che vengono da ogni parte del mondo”. Il 23 settembre al Quirinale per la cerimonia di restituzione delle bandiere al termine delle Olimpiadi saranno invitati tutti i medagliati di Olimpiadi e Paralimpiadi ma anche chi è arrivato quarto o semplicemente ha partecipato, ha annunciato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli atleti al villagio dei giochi paralimpici di Parigi.


“Il 23 settembre come sapete c’è un appuntamento al Quirinale – ha detto il capo dello Stato – formalmente per riportare le bandiere che sono state portate qui a Parigi, ma l’obiettivo di quell’incontro è ringraziare voi per quanto fatto in questa grande occasione. Ho chiesto che venissero non solo chi ha conquistato delle medaglie ma anche chi è arrivato al quarto posto per rappresentare tutti quelli che hanno partecipato alle Olimpiadi perché questo è già un traguardo importante”. “La presenza dei quarti posti e degli altri dimostra che chi ha ottenuto la medaglia non è isolato ma è frutto di un movimento sportivo che alimenta la quantità di prestazioni importanti. Nella competizione non sempre è possibile vincere ma è importante gareggiare e vedere i numeri complessivi della partecipazione che esprime il dato sportivo del nostro paese”, ha concluso Mattarella.

Russia, Lavrov: i negoziati sono diventati irrilevanti dopo l’avventura ucraina a Kursk

Russia, Lavrov: i negoziati sono diventati irrilevanti dopo l’avventura ucraina a KurskRoma, 29 ago. (askanews) – La Russia è sempre stata pronta a negoziare una soluzione al conflitto ucraino, ma dopo l’offensiva di Kiev nella provincia russa di Kursk, i colloqui in merito sono irrilevanti. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov. “La nostra disponibilità ai negoziati non avrebbe dovuto suscitare alcun dubbio nella mente di nessuno. Anche se, ovviamente, dopo l’avventura nella regione di Kursk, qualsiasi colloquio su questo tema è irrilevante”, ha dichiarato Lavrov ai giornalisti.

Paralimpiadi 2024, Mattarella: da atleti messaggio di dialogo al mondo

Paralimpiadi 2024, Mattarella: da atleti messaggio di dialogo al mondoRoma, 29 ago. (askanews) – “Questo evento è un momento che in questo particolare periodo della storia sottolinea quanto sia importante far prevalere la conoscenza, il dialogo, la collaborazione e non la contrapposizione, gli scontri o addirittura le guerre: da qui si lancia un messaggio al mondo”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incotrando gli atleti italiani al villaggio dei giochi Paralimpici di Parigi.


“Ogni 4 anni le atlete e gli atleti di tutto il mondo offrono all’umanità momenti particolarmente preziosi, indispensabili – ha aggiunto il capo dello Stato – un’occasione di incontro, di dialogo, di conoscenza con atleti da ogni parte del mondo, sarà entusiamante in questi giorni vivere e incontrarsi con ragazzi e ragazze che vengono da ogni parte del mondo”.

Olimpiadi 2024, Mattarella: al Quirinale 23 settembre anche quarti posti

Olimpiadi 2024, Mattarella: al Quirinale 23 settembre anche quarti postiRoma, 29 ago. (askanews) – Il 23 settembre al Quirinale per la cerimonia di restituzione delle bandiere al termine delle Olimpiadi saranno invitati tutti i medagliati di Olimpiadi e Paralimpiadi ma anche chi è arrivato quarto o semplicemente ha partecipato. Lo ha annunciato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli atleti al villagio dei giochi paralimpici di Parigi.


“Il 23 settembre come sapete c’è un appuntamento al Quirinale – ha detto il capo dello Stato – formalmente per riportare le bandiere che sono state portate qui a Parigi, ma l’obiettivo di quell’incontro è ringraziare voi per quanto fatto in questa grande occasione. Ho chiesto che venissero non solo chi ha conquistato delle medaglie ma anche chi è arrivato al quarto posto per rappresentare tutti quelli che hanno partecipato alle Olimpiadi perchè questo è già un traguardo importante”. “La presenza dei quarti posti e degli altri dimostra che chi ha ottenuto la medaglia non è isolato ma è frutto di un movimento sportivo che alimenta la quantità di prestazioni importanti. Nella competizione non sempre è possibile vincere ma è importante gareggiare e vedere i numeri complessivi della partecipazione che esprime il dato sportivo del nostro paese”, ha concluso Mattarella.

A Torino dal 26 al 30 settembre 15esima edizione di Terra Madre

A Torino dal 26 al 30 settembre 15esima edizione di Terra MadreMilano, 29 ago. (askanews) – La 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, manifestazione enogastronomica internazionale organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Comune di Torino al Parco Dora dal 26 al 30 settembre, prende forma con l’accredito delle delegazioni e l’organizzazione di laboratori e incontri con oltre 6.000 posti già riservati e un’offerta gastronomica che non smette di arricchirsi. L’eco del claim We are Nature, si legge in una nota, risuona anche in Nepal e Corea del Sud, ma anche nelle Hawaii e in Olanda, dove gruppi di curiosi e appassionati preparano il viaggio verso Torino prenotando gli ultimi posti di molti appuntamenti, come le conferenze su orti, agroecologia e crisi climatica con ospiti d’eccezione tra cui la chef e attivista Alice Waters e il professor Miguel Altieri, già sold out.


Esauriti al 70% anche Laboratori del Gusto e Appuntamenti a Tavola in cui chef stellati come Caterina Ceraudo del ristorante Dattilo, si alternano ai cuochi delle osterie, tra cui Andrea Riboni di Locanda Solagna, e ai cuochi internazionali. Quasi 50 classi provenienti dal centro e nord Italia hanno già riservato i percorsi per l’Orto Slow Food e le altre attività di educazione. Al completo anche molte degustazioni nello stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, i workshop della Slow Food Coffee Coalition e alcuni incontri in compagnia di autori ed esperti, come il guru della fermentazione Sandor Ellis Katz. Il programma è comunque in continuo aggiornamento, con oltre 350 nuovi appuntamenti, sia in vendita che gratuiti, prenotabili sul sito della manifestazione. È previsto, tra gli altri, uno spazio dedicato a Slow Food, situato in prossimità dell’ingresso Mortara. Dà il benvenuto a tutte le socie e i soci, a chi vuole entrare a far parte dell’associazione e saperne di più su attività, progetti e campagne. Dalla visita nell’orto alle novità di Slow Food Editore come Vestire sostenibile, realizzato con il contributo di FSC Italia, lo spazio ospita anche un confronto tra filiera della moda e del cibo a cura di Dario Casalini, fondatore di Slow Fiber, e Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. Non mancano i momenti conviviali: la lezione delle nonne della Comunità Slow Food Mirafood, che insegnano come preparare la pasta fresca nelle sue declinazioni regionali, e l’appuntamento dedicato alla riscoperta del gusto con il bakery chef Fulvio Marino e l’antropologo molecolare Davide Risso.