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Autore: Redazione StudioNews

Lollobrigida: le regole attuali già consentono di ottenere la cittadinanza

Lollobrigida: le regole attuali già consentono di ottenere la cittadinanzaRimini, 23 ago. (askanews) – “Noi crediamo che una persona possa diventare cittadino semplicemente con un percorso in cui possa dimostrare l’amore per questa terra, non c’è niente di male, si diventa cittadini e italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei paesi del mondo. Le contaminazioni culturali ci devono essere e dobbiamo avere solamente una capacità: quella di non immaginare che per essere contaminati bisogna rinunciare alla propria identità”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, a margine del Meeting di Rimini.


“Noi siamo un’identità forte, costruita nei secoli – ha aggiunto – consapevoli di quello che valiamo, ci apriamo al mondo, ci confrontiamo con il mondo in un quadro di universalismo che riconosciamo nella nostra religione portante – anche chi non crede deve sapere che il cristianesimo è alla base di quello che noi siamo e del rispetto che dobbiamo agli altri ma che dobbiamo anche pretendere dagli altri. In quest’ottica quindi – ha concluso Lollobrigida – crediamo che le regole che esistono siano delle regole importanti, forti, ma che permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza, di potersi rapportare con gli altri, senza dover fare delle scelte che invece possano pregiudicare questo tipo di aspetto e valore”.

Lollobrigida: regole attuali già consentono di ottenere cittadinanza

Lollobrigida: regole attuali già consentono di ottenere cittadinanzaRimini, 23 ago. (askanews) – “Noi crediamo che una persona possa diventare cittadino semplicemente con un percorso in cui possa dimostrare l’amore per questa terra, non c’è niente di male, si diventa cittadini e italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei paesi del mondo. Le contaminazioni culturali ci devono essere e dobbiamo avere solamente una capacità: quella di non immaginare che per essere contaminati bisogna rinunciare alla propria identità”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, a margine del Meeting di Rimini.


“Noi siamo un’identità forte, costruita nei secoli – ha aggiunto – consapevoli di quello che valiamo, ci apriamo al mondo, ci confrontiamo con il mondo in un quadro di universalismo che riconosciamo nella nostra religione portante – anche chi non crede deve sapere che il cristianesimo è alla base di quello che noi siamo e del rispetto che dobbiamo agli altri ma che dobbiamo anche pretendere dagli altri. In quest’ottica quindi – ha concluso Lollobrigida – crediamo che le regole che esistono siano delle regole importanti, forti, ma che permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza, di potersi rapportare con gli altri, senza dover fare delle scelte che invece possano pregiudicare questo tipo di aspetto e valore”.

Governo, Lollobrigida: complotto? Rresistenze apparati verso cambiamento

Governo, Lollobrigida: complotto? Rresistenze apparati verso cambiamentoRimini, 23 ago. (askanews) – Il governo è al centro di un complotto? “L’obiettivo del nostro governo è quello di rispondere alle tante esigenze che in campagna elettorale ci sono state sottoposte dai cittadini ai quali intendiamo rispondere costantemente. Per il resto non abbiamo necessità di fare polemica; quello che emerge spesso è che rispetto a un’Italia che ha grandi potenzialità, negli anni queste potenzialità non siano stati utilizzate a pieno perché c’era chi sul lavoro degli italiani viveva senza tener conto dell’impegno che i nostri cittadini mettevano in campo in modo non sempre conforme a quelli che sono i dettami della nostra costituzione”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, a margine del Meeting di Rimini.


“Crediamo che ci siano grosse resistenze da parte di apparati rispetto alla voglia di cambiamento, di rinnovamento e di rafforzamento di un’Italia che è straordinaria in termini – ha aggiunto – e di potenzialità e che oggi ha anche un governo che sostiene chi investe su queste risorse che nel tempo non sono state sempre sfruttate appieno”. 

Vendemmia, Consorzio Oltrepò Pavese: qualità delle uve eccezionale

Vendemmia, Consorzio Oltrepò Pavese: qualità delle uve eccezionaleMilano, 23 ago. (askanews) – La vendemmia 2024 da poco iniziata in Oltrepò Pavese “conferma le previsioni iniziali sia in termini di qualità che di quantità: nonostante una diminuzione delle rese di circa il 30%, causata da un clima particolarmente piovoso durante la primavera e l’inizio dell’estate, la qualità delle uve si presenta eccezionale, promettendo vini di altissimo livello”. A dirlo è il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, spiegando che le basi spumante, in particolare il Pinot Nero, “stanno già mostrando caratteristiche straordinarie, delineando all’orizzonte un’annata memorabile per il Metodo Classico”. E’ prevedibile dunque che saranno le bollicine, il vero traino della vendemmia 2024 di questo territorio, primo in Italia e tra i principali al mondo nella produzione di Pinot Nero.


“In un anno così complesso è fondamentale non solo puntare sulla qualità del prodotto ma anche rafforzare la filiera nel suo complesso” evidenzia l’ente consortile, spiegando che “la forza e la verticalità del settore devono essere consolidate con un approccio più industriale e manageriale, orientato ai mercati e alla gestione efficiente dei costi. L’attenzione deve essere rivolta alla competitività e alla sostenibilità economica dei produttori, specialmente in un contesto segnato da difficoltà climatiche e fitosanitarie” prosegue i Consorzio che in quest’ottica ha avviato un dialogo con Regione Lombardia per individuare strumenti di sostegno e compensazione, volti a tutelare le realtà più colpite”. “La vendemmia appena iniziata rappresenta una sfida ma le complessità climatiche vengono ripagate da prospettive di eccellenza, che evidenziano ancora una volta la qualità e il potenziale dell’intera filiera vinicola dell’Oltrepò Pavese” afferma la presidente Francesca Seralvo, ricordando che un’azione coesa e sistemica, unita ad una visione strategica, sarà cruciale per affrontare le sfide future, consolidando il valore del prodotto senza mai scendere a compromessi sulla qualità.


Il Consorzio, nato nel 1971 (un anno dopo la creazione della Doc), conta su 155 soci e su un totale di circa 12.500 ettari vitati, di cui quasi 3.000 a Pinot Nero, che si estendono su 42 Comuni della fascia collinare e pedecollinare della provincia pavese. Nel 2023 in Oltrepò sono state prodotte circa 25 milioni di bottiglie.

G7, Lollobrigida: a Ortigia si parte da Piano Mattei e Africa

G7, Lollobrigida: a Ortigia si parte da Piano Mattei e AfricaRoma, 23 ago. (askanews) – “Il G7 a Ortigia durerà due giorni e mezzo. Una prima parte sarà dedicata al rapporto con i Paesi africani, al Piano Mattei, a uno sviluppo coerente del pianeta che metta in condizione di rispondere anche alle grandi domande: come diamo da mangiare a 10 miliardi di persone? Chi sostiene il cibo in laboratorio semplifica: dobbiamo trovare cibo a basso costo da potergli dare. Noi, invece, ragioniamo da italiani: diritto al cibo per tutti con l’aggiunta della qualità, diritto al cibo di qualità per tutti. Come? Investendo per esempio sulle grandi potenzialità di un continente come l’Africa: il 65% delle terre arabili del pianeta, acqua, i giovani, un patrimonio che noi rischiamo di perdere nel nostro continente, quindi forza lavoro, una capacità di rigenerazione molto elevata. Quello che gli manca sono formazione e know how. La sinergia con i Paesi cosiddetti progrediti può portare a uno sviluppo integrato che metta in condizioni l’Europa di condividere nuovamente una stagione virtuosa di rapporti con l’Africa”.


Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida al Meeting di Rimini durante l’incontro “Qual è l’essenziale nella sostenibilità?” a proposito del G7 Agricoltura e Pesca che si terrà in Sicilia, a Ortigia (Siracusa) alla fine di settembre. Il primo – ha sottolineato il ministro – a ricomprendere anche la Pesca.

Francia, al via colloqui per governo. Nuovo Fronte Popolare “soddisfatto”

Francia, al via colloqui per governo. Nuovo Fronte Popolare “soddisfatto”Roma, 23 ago. (askanews) – Il Nuovo Fronte Popolare, formazione che reclama la vittoria alle legislative francesi di luglio, si è detto “estremamente soddisfatto” dopo l’incontro di un’ora con il presidente Emmanuel Macron avvenuto all’Eliseo nel quadro delle “consultazioni” per la nomina di un premier.


Lucie Castets, la candidata primo ministro del Nuovo Fronte Popolare è “pronta” a “andare a costruire (coalizioni)” in vista della formazione di un governo, anche se il capo dello Stato potrebbe continuare nella sua “tentazione” di formare una propria squadra di governo. “Dopo due mesi, il presidente della Repubblica comincia a capire di aver perso le elezioni”, ha affermato Manuel Bompard, coordinatore di France Insoumise (FI) mettendo in guardia Macron da essere “selezionatore” piuttosto che un “arbitro”.


Il primo segretario del Partito socialista (PS) ha precisato che il capo dello Stato non ha fissato una “data precisa”, ma propone un calendario “rapido” per la nomina del primo ministro. Il capo degli ambientalisti Marine Tondelier ha esortato ad ottenere “una risposta martedì”. Altro motivo di soddisfazione per la sinistra, il presidente “ha riconosciuto che tutte le forze politiche” che “hanno partecipato al fronte repubblicano” contro l’estrema destra “sono perfettamente legittimate a governare”, ha osservato anche Olivier Faure. Le consultazioni proseguono in giornata: all’Eliseo sono attesi i leader dei partiti del blocco macronista, poi i Repubblicani (LR) e infine del gruppo LIOT. Lunedì riceverà il Rassemblement National (RN) e l’alleato Éric Ciotti.

Cittadinanza, Bernini: convinta Ius Scholae potrà essere discusso

Cittadinanza, Bernini: convinta Ius Scholae potrà essere discussoRimini, 23 ago. (askanews) – “Sono assolutamente convinta che, come tutti i temi che non appartengono al programma di governo, ma che hanno un significato per la nostra comunità e per il nostro Paese”, anche quello dello Ius Scholae “potrà essere discusso, come abbiamo sempre fatto, all’interno delle forze di maggioranza”. Lo ha detto il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, a una conferenza stampa al Meeting di Rimini.


“Per essere ascoltati, questa è la nostra regola da liberali, bisogna anche ascoltare – ha aggiunto Bernini -. Noi abbiamo tanto ascoltato e quindi adesso siamo felici di poter essere ascoltati su un tema che per noi è sempre stato cruciale, in un mondo che cambia ogni minuto, non più ogni giorno, ma ogni minuto, ogni secondo e in una civiltà e una comunità sempre più composita, è importante ragionare in termini di futuro e non di passato”. Questa, secondo il ministro, è l’idea dello Ius Scholae: “che la cittadinanza dipenda da ideali, valori, cultura comune e non da altri fattori che non hanno a che vedere con la comunione di intenti e di ideali” ha concluso.

Vino, al via la vendemmia del Pinot Grigio nel Nordest italiano

Vino, al via la vendemmia del Pinot Grigio nel Nordest italianoMilano, 23 ago. (askanews) – Al via la vendemmia del Pinot Grigio nel Nordest Italia. “In linea generale, rispetto all’anno scorso, questa stagione produttiva si apre in maniera positiva, soprattutto in termini qualitativi. Rispetto ai volumi, in alcuni territori ci attendiamo una minore produzione ma in tutto l’areale riscontriamo soddisfazione per uve sane e parametri chimico-fisici ottimali”. A dirlo è Stefano Sequino, Direttore del Consorzio di tutela Doc Delle Venezie, la più estesa a livello nazionale con 27mila ettari di vigneto tra Veneto, FVG e Provincia di Trento. “Allo stato attuale – continua l’ente consortile – nonostante la complessa gestione del vigneto, l’andamento meteorologico non ha condizionato lo stato di salute e qualitativo delle uve e non si registrano comunque danni da grandine né situazioni fitosanitarie particolarmente critiche”.


Matteo Lovo, presidente Assoenologi Friuli Venezia Giulia, conferma una vendemmia certamente migliore rispetto alla precedente, “che consente di portare in cantina il +15% rispetto all’anno scorso che, aveva registrato punte di decremento in termini di quantità anche pari a -30%. Complessivamente, rispetto alle medie storiche di raccolta, in Friuli Venezia Giulia dovremmo attestarci intorno al -10%, calo dovuto in parte anche a una contenuta pressione di peronospora della vite”. Per quanto riguarda l’inizio della vendemmia, Lovo precisa che “si prevede un avvio dei lavori intorno alla fine di questa settimana, nelle zone in pianura anche inizio della prossima, per concludersi poi in una decina di giorni”. Vendemmia anticipata invece per la varietà coltivata nel Veneto Occidentale, come evidenzia il locale presidente di Assoenologi, Alberto Marchisio. “La raccolta del Pinot Grigio è iniziata questa settimana e si prevede di finire verso la metà di settembre per le zone ad altitudini maggiori: l’uva è perfetta, sana e con parametri ottimali, buona acidità e presenza di acido malico, da sottolineare inoltre l’uniformità di maturazione che restituisce una bellissima colorazione della buccia” dichiara Marchisio, sottolineando che “possiamo ritenerci molto fortunati rispetto alla qualità, che definirei eccellente, mentre in termini di quantità siamo mediamente in linea con i volumi degli ultimi anni”. Discorso simile per anche per il Veneto Orientale, dove l’inizio della raccolta è atteso per la prossima settimana, come conferma il presidente di Assoenologi di questa zona, Michele Zanardo che parla di “qualità delle uve ottima” e di “quantità buona, in linea con la media delle produzioni degli anni passati”.


In Trentino la vendemmia inizierà tra fine mese agosto e inizio settembre, in ritardo di qualche giorno rispetto al 2023. “Lo stato fitosanitario dell’uva è buono: qui la gestione del Pinot Grigio è stata impegnativa, abbiamo avuto tanta pioggia ma siamo riusciti a contenere l’insorgenza di agenti patogeni” commenta Goffredo Pasolli, presidente di Assoenologi Trentino, che “in termini generali” parla di “ottimi presupposti”. Il Consorzio rimarca infine che le prime quotazioni delle uve Pinot Grigio Doc Delle Venezie “confermano un lieve incremento dei prezzi: la vendemmia parte infatti da un prezzo delle uve pari a 0,53-0,58 euro/kg, contro i 0,50-0,55 euro/kg registrato nello stesso periodo della scorsa annata”. “Si tratta di un incremento di valore che interviene tra l’altro dopo l’aumento della quota di produzione libera, pari a 140 quintali/ettaro, +10 quintali/ettaro rispetto alla stagione produttiva 2023” dice il presidente Albino Armani, parlando “di un risultato in controtendenza rispetto alla situazione media del settore vitivinicolo nazionale, particolarmente importante tenendo conto di un momento congiunturale di mercato nazionale e mondiale complesso, ma non casuale: si tratta di un percorso di crescita della Denominazione, appena iniziato, legato all’applicazione delle misure di governo dell’offerta deliberate dal nostro Cda, che concorrono a mantenere una condizione di stabilità di mercato ed un rapporto qualità/prezzo che, unite alle garanzie fornite dal contrassegno di Stato applicato su 230 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, non trova paragoni”.

Luna e Terra in posa per la camera Janus nel primo flyby di Juice

Luna e Terra in posa per la camera Janus nel primo flyby di JuiceRoma, 23 ago. (askanews) – Si chiama JANUS la camera ottica che viaggia da oltre un anno a bordo della sonda Esa JUICE (Jupiter Icy Moon Explorer) e nei giorni scorsi – durante il primo flyby del sistema Luna-Terra della storia – ha acquisito immagini straordinarie del nostro satellite naturale e del nostro pianeta. La fionda gravitazionale doppia è avvenuta con successo la notte tra il 19 e 20 agosto scorsi: tale manovra, mai realizzata in precedenza anche per i notevoli rischi, ha permesso a JUICE di cambiare velocità e direzione di volo, preparando la sonda al successivo sorvolo ravvicinato di Venere previsto per agosto 2025.


La camera JANUS è stata progettata per studiare la morfologia e i processi globali regionali e locali delle lune ghiacciate di Giove e per eseguire la mappatura delle nubi del gigante gassoso. Lo strumento è stato realizzato da un consorzio di industrie a guida Leonardo sotto la responsabilità dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). La camera JANUS è stata realizzata anche grazie alla collaborazione con l’agenzia tedesca DLR, il CSIC-IAA di Granada e il CEI-Open University di Milton Keynes. La responsabilità scientifica dello strumento è dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). “Dopo oltre 12 anni di lavoro per proporre, realizzare e verificare lo strumento, questa è la prima occasione per toccare con mano dati simili a quelli che acquisiremo nel sistema di Giove a partire dal 2031”, commenta Pasquale Palumbo, ricercatore all’INAF di Roma e principal investigator del team che ha progettato, testato e calibrato la fotocamera JANUS. “Anche se il flyby è stato pianificato esclusivamente per facilitare il viaggio interplanetario fino a Giove, tutti gli strumenti a bordo della sonda hanno approfittato del passaggio in prossimità di Luna e Terra per acquisire dati, provare operazioni e tecniche di elaborazione con il vantaggio di conoscere già cosa stavamo osservando”, aggiunge.


“L’insieme degli strumenti italiani a bordo della missione JUICE è quanto di più tecnologicamente avanzato sia stato mai realizzato e consentirà di ottenere dei risultati scientifici di assoluta rilevanza consolidando la posizione di leadership raggiunta dall’Italia nell’ambito dell’esplorazione del sistema solare”, dichiara Barbara Negri responsabile dell’ufficio Volo Umano e Sperimentazione Scientifica dell’ASI. Infatti, la nostra agenzia, ha coordinato e gestito, oltre alla realizzazione della camera JANUS, la realizzazione del radar sotto-superficiale RIME, la realizzazione dell’esperimento di radio scienza 3GM e la realizzazione della testa ottica dello spettrometro MAJIS a guida francese, prosegue. “A poco più di un anno dal lancio di JUICE, questo doppio passaggio ravvicinato ha rappresentato una pietra miliare per il viaggio della sonda verso la sua destinazione finale, commenta Angelo Zinzi responsabile per l’ASI dello strumento JANUS. “Oltre ad aver ottenuto l’assistenza gravitazionale richiesta, i vari strumenti sono stati accesi e hanno operato in modalità simili a quelle attese intorno a Giove e ai suoi satelliti: i dati sono stati ottenuti, inviati a terra e processati così come previsto, mostrando l’ottima preparazione dei team di strumento coinvolti. La camera nel visibile JANUS e lo spettrometro MAJIS hanno inoltre sfruttato la possibilità di acquisire immagini quasi contemporanee con il satellite multispettrale PRISMA dell’ASI. Dopo un lungo lavoro di preparazione tra i vari team coinvolti è stato infatti possibile ottenere una serie di osservazioni PRISMA da poter confrontare con quelle di JANUS e MAJIS: queste saranno molto utili per testare le procedure di calibrazione e l’accuratezza dei due strumenti di JUICE coinvolti, così da rendere più robusto il lavoro scientifico futuro”, prosegue Zinzi.


“Mentre la Luna offre il vantaggio di conoscere quello che osserviamo – spiega Palumbo – il problema della Terra è la sua estrema variabilità temporale; si pensi alle nuvole che si muovono e cambiano nell’arco anche di minuti. Per ovviare a questo abbiamo pianificato osservazioni contemporanee con satelliti di osservazione della Terra: questo ci garantirà un termine di confronto”. Lo strumento italiano – informano Asi e Inaf in una nota congiuntta – è equipaggiato con un sistema di 13 filtri (5 a banda larga e 8 a banda stretta) distribuiti nell’intervallo spettrale dal visibile al vicino infrarosso. Avere immagini della stessa zona in diversi filtri permette ai ricercatori di avere molto di più di semplici immagini a “colori”: le fotocamere che conosciamo acquisiscono le immagini con tre diversi filtri (rosso, verde e blu o RGB) depositati a scacchiera sullo stesso sensore, mentre JANUS ne posiziona ben 13 davanti al rivelatore coprendo un intervallo più ampio di quello percepibile dall’occhio umano.


Lo scopo primario dei dati raccolti da JANUS durante il doppio flyby è stato quello di valutare prestazioni e funzionalità dello strumento, non di eseguire misure scientifiche. Per questa ragione, le immagini (circa 200 della Luna e altrettante della Terra) sono state acquisite a diversi intervalli temporali, con diversi filtri, numerosi fattori di compressione e altrettanti tempi di integrazione. “In alcuni casi – sottolinea il ricercatore – abbiamo provocato volontariamente un peggioramento della qualità utilizzando tempi di integrazione lunghi, ottenendo immagini per così dire ‘mosse’, in modo da testare algoritmi di recupero della risoluzione. In altri casi abbiamo parzialmente saturato l’immagine per studiare gli effetti indotti sulle zone non saturate”. E aggiunge: “abbiamo anche misurato per la prima volta e meglio del millesimo di grado l’allineamento fra il laser altimetro e la camera. Questo è un dato essenziale per integrare le risposte dei due strumenti”, dice Palumbo. Le immagini pubblicate oggi sono preliminari e non elaborate per un utilizzo scientifico. Palumbo conclude commentando le immagini della Terra raccolte all’alba del 20 agosto: “L’osservazione della superficie dei satelliti ghiacciati di Giove, come per la Luna, non è disturbata dall’atmosfera. Al contrario, Giove è una gigantesca, dinamica e turbolenta atmosfera. Le immagini di JANUS della Terra, con diversi filtri, possono simulare quello che potremo fare a Giove: osservare diversi strati e componenti dell’atmosfera semplicemente cambiando filtro”. JANUS permetterà l’acquisizione di immagini multi spettrali dei satelliti ghiacciati di Giove a una risoluzione e con una estensione 50 volte migliore delle camere inviate nel sistema gioviano in passato. La camera include anche un computer con un software che controlla tutte le funzionalità dello strumento, riceve i comandi e invia telemetria e dati a terra attraverso la grande antenna parabolica di JUICE. Tutte le operazioni si sono svolte secondo quanto programmato e, come confermato dalle telemetrie, completate con successo. Attualmente i dati che stanno piano piano arrivando a terra, anche da RIME, 3GM e MAJIS (gli altri strumenti italiani) sono al vaglio del team scientifico. Dopo il lancio della missione nell’aprile del 2023, le manovre gravitazionali previste nella tabella di marcia di JUICE sono fondamentali per avvicinare sempre di più la sonda verso il sistema di lune gioviano, che dista in media 800 milioni di km dal nostro pianeta, con il minor dispendio di propellente. Il sorvolo di Venere nel 2025 spingerà JUICE di nuovo verso la Terra. Gli altri flyby sono previsti a settembre 2026 e a gennaio 2029; l’arrivo su Giove è invece in programma per luglio 2031. (Crediti: team JANUS (INAF, ASI, DLR, CSIC-IAA, OpenUniversity, CISAS-Università di Padova e altri partner internazionali)

Enogastronomia, è online la guida “The WineHunter Award” 2024

Enogastronomia, è online la guida “The WineHunter Award” 2024Milano, 23 ago. (askanews) – E’ stata pubblicata online la guida gratuita “The WineHunter Award” 2024 dedicata alle “migliori referenze enogastronomiche” selezionate da 14 commissioni d’assaggio coordinate da Helmuth Kocher.


Su più di 8.000 vini degustati, 4.813 hanno ottenuto il premio “The WineHunter”: a 3.390 etichette è stato assegnato il “The WineHunter Award Rosso”, che contraddistingue i prodotti che hanno conseguito tra i 90 e i 92,99 punti, mentre 1.423 referenze hanno ottenuto il “The WineHunter Award Gold” (93-94,99 punti). Tra questi ultimi, sono presenti anche i “TOP 100” prodotti wine candidati al “WineHunter Award Platinum”, il riconoscimento riservato ai prodotti di massima eccellenza con un punteggio superiore al 95. Nella sezione “Culinaria”, da quest’anno suddivisa in 3 diverse categorie, sono stati degustati complessivamente 600 prodotti. Nella categoria Food della Guida sono presenti 400 prodotti, di cui 147 hanno ottenuto il “WH Food Award Rosso” e 221 il “WH Food Award Gold”. Nella sezione Spirits, 130 etichette sono entrate nella selezione 2024, con 35 vincitori del “WH Spirit Award Rosso” e 33 del “WH Spirit Award Gold”. Infine, 70 birre degustate hanno meritato un posto nella Guida The WineHunter 2024 con 9 referenze che hanno ottenuto l’”Award Rosso” e 9 l’”Award Gold”. “Assieme ai WineHunter Scouts e ai componenti delle 14 commissioni di assaggio, tra il 17 e il 19 luglio 2024, abbiamo valutato più di 400 campioni di vino per definire le 100 eccellenze del 2024. È stata una lunga selezione, sono molto fiero del lavoro svolto e delle assegnazioni degli Award” ha affermato Kocher, spiegando che “in linea generale, abbiamo rilevato e riconosciuto l’impegno sempre maggiore delle Cantine nel dare spazio al frutto e alla sua aromaticità, al territorio, alle caratteristiche naturali del vitigno che deve essere il protagonista assoluto nel calice, anche grazie a un minor utilizzo del legno. Ne è un esempio – ha concluso – il trend in crescita della riscoperta della vinificazione in anfora, una pratica che riscopre le radici della produzione enologica proiettandosi nel futuro”.


I vincitori del premio di maggior peso della guida saranno svelati nell’ambito della cerimonia di premiazione, che si terrà l’8 novembre, durante la 33esima edizione di Merano WineFestival, che andrà in scena fino al 12 novembre.