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Autore: Redazione StudioNews

Tutto pronto per Zigulí Test Event FEI Endurance European Championship

Tutto pronto per Zigulí Test Event FEI Endurance European ChampionshipRimini, 22 ago. (askanews) – Nell’anteprima dei prossimi campionati europei, in programma dal 29 al 31 agosto nell’ex aeroporto Eleuteri, i grandi valori dello sport nel segno della sicurezza e della sostenibilità: gli interventi per ridurre l’impatto ambientale resteranno a beneficio della collettività per valorizzare tutto il territorio


Lavora a pieno ritmo la macchina organizzativa dello Zigulí Test Event FEI Endurance European Championship, che si svolgerà dal 29 al 31 agosto prossimi a Castiglione del Lago, con base di partenza e di arrivo all’ex aeroporto Eleuteri. Gli allestimenti del grande villaggio di endurance equestre contano 3.500 metri quadrati di strutture e lungo tutto il percorso 37 punti di controllo, 9 punti di assistenza, 7 punti acqua e più di 150 volontari. Numeri importanti per questa impegnativa manifestazione sportiva cha fa da prova generale per il Campionato europeo 2025, ma il comitato organizzatore, Italia Endurance, assicura un evento green, in linea con le best practice dello sport sostenibile, pianificato in collaborazione con il Comune di Castiglione del Lago, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Umbria, l’AFOR Agenzia Forestale Regionale Umbria e Umbraflor.


“La responsabilità di chi organizza grandi eventi sportivi come lo Zigulí Test Event FEI Endurance European Championship – spiega l’event director Gianluca Laliscia – riguarda non soltanto la sicurezza, ma si estende anche al rispetto dei territori che li ospitano. Stiamo predisponendo al meglio la logistica per garantire le migliori condizioni di sicurezza e comfort ai cavalieri e ai cavalli iscritti alla gara, così come a tutti gli altri presenti, tecnici, partner e visitatori amanti degli sport equestri. Inoltre, in collaborazione con le istituzioni e alcune aziende del territorio, abbiamo pianificato degli interventi per ridurre al minimo l’impatto ambientale che rappresentano un vero investimento per valorizzare le località che ci ospitano. Tra queste azioni rientrano la manutenzione, lo sfalcio dell’erba e la ripulitura di strade e sentieri lungo i 160 km del percorso di gara, che si snoda interamente nel comune di Castiglione del Lago. Tutto questo renderà il percorso più sicuro e funzionale, permetterà di dare una bella immagine della nostra regione e dei suoi paesaggi e resterà a beneficio di tutta la collettività per l’escursionismo e il turismo outdoor. Inoltre, tutti gli allestimenti tecnici sono temporanei e l’area verde dell’ex aeroporto, dopo la conclusione dell’evento, sarà come sempre riconsegnata in tutta la sua bellezza alla comunità”. L’obiettivo del Comitato organizzatore e dei suoi partner pubblici e privati è fare dell’endurance equestre un importante volano di crescita e di promozione dell’Umbria, attraverso un uso sempre più efficiente delle risorse economiche e naturali dei territori in grado di ospitare questo tipo di eventi: l’endurance, infatti, è uno sport capace di favorire il rispetto e la salvaguardia degli ecosistemi e delle aree naturali e di promuovere un turismo sostenibile e consapevole, sostenendo contestualmente tutta l’economia locale.


Zigulì è il title sponsor che dà il nome al FEI Endurance European Championship 2025 e al Test Event in programma dal 29 al 31 agosto 2024 a Castiglione del Lago in provincia di Perugia.

Padre Benanti: l’IA sta cambiando le catene di potere nel mondo

Padre Benanti: l’IA sta cambiando le catene di potere nel mondoRoma, 22 ago. (askanews) – Con l’intelligenza artificiale “stiamo cambiando le catene di potere all’interno del mondo. Parlare di intelligenza artificiale non è più solo parlare di tecnologia, ma parlare di una questione di potere, quindi di una questione che ha a che fare con la nostra coesistenza, con quella cosa così fragile e preziosa che è la nostra democrazia. Ecco perchè improvvisamente l’intelligenza artificiale si è mossa dai tavoli degli ingegneri ed è arrivata ai tavoli istituzionali: la grande domanda, essenziale, è come addomesticare questa tecnologia in un sistema sociale che crede così tanto nelle mediazioni di potere democratiche”. Così padre Paolo Benanti, docente alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, esperto di bioetica, etica delle tecnologie e human adaptation, membro del New Artificial Intelligence Advisory Board dell’ONU, presidente commissione per l’Intelligenza Artificiale, intervenendo al Meeting di Rimini al panel “L’essenza dell’intelligenza artificiale. Strumento o limite per la libertà?”.


“ChatGpt e l’intelligenza artificiale – ha spiegato – sono la seconda grande sfida. Perchè l’arrivo dell’intelligenza artificiale sfoca dove si compiono i processi computazionali: non sappiamo più se accadono nel nostro potere computazionale locale o in un potere computazionale centralizzato che si chiama cloud. Questo è un problema: ora il potere computazionale centralizzato sta aspirando tutte le cose che abbiamo digitalizzato e chi detiene quel potere detiene tutto il potere. Allora la domanda è: per vivere l’essenziale dobbiamo affrontare cosa significa vivere una realtà definita dal software del quale abbiamo solo una licenza d’uso, non siamo proprietari, dobbiamo affrontare cosa vuol dire democratizzare il potere computazionale”, ha concluso padre Benanti.

Fdi, Iv a La Russa: convochi aula per informativa Meloni su “complotti”

Fdi, Iv a La Russa: convochi aula per informativa Meloni su “complotti”Roma, 22 ago. (askanews) – Il capogruppo di Italia viva al Senato, Enrico Borghi, ha scritto al presidente Ignazio La Russa perchè convochi immediatamente l’aula affinchè “il Presidente del Consiglio possa riferire dettagliatamente e con dovizia di particolari gli aspetti concernenti le sue dichiarazioni di questi giorni in ordine a presunti ‘complotti’ ai suoi danni”.


E’ quanto si legge nella lettera che Borghi ha inviato al Presidente del Senato in cui chiede la convocazione immediata di una conferenza dei capigruppo e di una seduta straordinaria dell’aula di Palazzo Madama.

Ius scholae, Tajani alla lega: non usare Berlusconi per fare polemiche

Ius scholae, Tajani alla lega: non usare Berlusconi per fare polemicheRimini, 22 ago. (askanews) – “Non faccio polemiche, credo di conoscere bene il pensiero di Berlusconi e non credo che Berlusconi debba essere utilizzato per fare polemiche politiche. So quello che diceva Berlusconi: si riferiva a un corso di studio di cinque anni e non basta avere avuto l’iscrizione per cinque anni”. Così il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, risponde alla Lega che ha rilanciato sui canali social un video di Silvio Berlusconi di qualche anno fa sul tema della normativa per la concessione della cittadinanza. “Noi diciamo che serve un corso di studio completo, cioè la scuola dell’obbligo fino a 16 anni, non con la semplice iscrizione ma con il raggiungimento del titolo che dimostri di fatto la conoscenza e lo studio della cultura italiana. Questo è quello che diciamo – ha spiegato Tajani nel corso di una conferenza stampa al Meeting di Rimini -. Questa è una linea che garantisce molta più integrazione di quella che è prevista dalla legge attuale che dice a 18 anni poi diventare cittadini italiani, se tu sei anche formato magari sei un buon cittadino un buon patriota e non sei soltanto uno che ha vissuto in Italia”.


Del resto “preferisco uno che non ha il cognome italiano e che ha genitori non nati in Italia che canta l’inno di Mameli, rispetto a uno che è nato in Italia da genitori italiani che si rifiuta di cantare l’inno di Mameli” ha concluso.

Ius scholae, Tajani: l’essere italiano non è legato a 7 generazioni prima

Ius scholae, Tajani: l’essere italiano non è legato a 7 generazioni primaRoma, 22 ago. (askanews) – “Alcuni se la prendono con me perché sono favorevole all ius scholae, ma non sono né un pericoloso sovversivo né un estremista di sinistra…lo sanno tutti come la penso. Io dico che bisogna guardare alla realtà per quella che è, insisto sulla formazione, sull’identità, sulla cultura. Se tu accetti di essere europeo nella sostanza, sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa, verde ma perché dentro di te hai quelle convinzioni. Perché dentro di te vivi quei valori. Dentro di te hai quell’anima europea. Se poi i tuoi genitori sono nati a Kiev, a La Paz o a Dakar è la stessa identica cosa. Il mondo è fatto così, essere italiano o essere europeo o essere patriota non è legato a sette generazioni prima. E’ essere quello che sei tu. Io preferisco uno che ha genitori stranieri e canta l’inno di Mameli a uno che è italiano da sette generazioni e non canta l’inno di Mameli. Chi è più patriota dei due?”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento all’incontro Percorsi per la pace al Meeting di Rimini.

Ius scholae,Tajani: essere italiano non legato a 7 generazioni prima

Ius scholae,Tajani: essere italiano non legato a 7 generazioni primaRoma, 22 ago. (askanews) – “Alcuni se la prendono con me perché sono favorevole all ius scholae, ma non sono né un pericoloso sovversivo né un estremista di sinistra…lo sanno tutti come la penso. Io dico che bisogna guardare alla realtà per quella che è, insisto sulla formazione, sull’identità, sulla cultura. Se tu accetti di essere europeo nella sostanza, sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa, verde ma perché dentro di te hai quelle convinzioni. Perché dentro di te vivi quei valori. Dentro di te hai quell’anima europea. Se poi i tuoi genitori sono nati a Kiev, a La Paz o a Dakar è la stessa identica cosa. Il mondo è fatto così, essere italiano o essere europeo o essere patriota non è legato a sette generazioni prima. E’ essere quello che sei tu. Io preferisco uno che ha genitori stranieri e canta l’inno di Mameli a uno che è italiano da sette generazioni e non canta l’inno di Mameli. Chi è più patriota dei due?”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento all’incontro Percorsi per la pace al Meeting di Rimini.

Cittadinanza, Lega rilancia parole Berlusconi contro Ius Scholae

Cittadinanza, Lega rilancia parole Berlusconi contro Ius ScholaeRoma, 22 ago. (askanews) – “Ascoltate le parole – inequivocabili – del grande Silvio. Ius Soli e Ius Scholae? No, grazie”: con questo testo di accompagnamento la Lega rilancia sui suoi canali social una intervista di qualche anno fa di Silvio Berlusconi sul tema della normativa per la concessione della cittadinanza. Più volte in questi giorni esponenti di Forza Italia hanno rivendicato la coerenza della proposta del segretario degli azzurri, Antonio Tajani, con le idee del fondatore del partito. “Non bastano questi dati di frequentazione di un ciclo scolastico, di sapere l’italiano: occorre che questo ragazzo sia sottoposto a un esame”, dice Berlusconi nella clip tratta da una puntata di Che tempo che fa con Fabio Fazio.


“Lo Ius soli non vogliamo… I trafficanti d’uomini avrebbero un argomento forte per dire ‘guardate che in Italia si conquista la cittadinanza italiana molto più facilmente che per il passato’”, avverte. In quell’occasione si parlava di Ius scholae dopo cinque anni di ciclo scolastico: “Eh beh, bisogna vedere, perché alcune di queste persone che abbiamo avuto modo di conoscere – replica Berlusconi al conduttore della trasmissione – ancora vogliono la donna segregata e velata, odiano i cristiani, odiano gli ebrei, odiano la civiltà occidentale, odiano lo Stato italiano, non si può dare a loro la cittadinanza italiana solo perché hanno frequentato una scuola ma sono, nella loro famiglia, rimasti quelli che erano. E, per esempio, hanno parole di comprensione pe il terrorismo. Non è possibile”.

Tajani: saper fare Italia può essere utile per crescita Africa

Tajani: saper fare Italia può essere utile per crescita AfricaRoma, 22 ago. (askanews) – Il “saper fare” dell’Italia “può essere utile per la crescita” del continente africano. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento all’incontro Percorsi per la pace al Meeting di Rimini.


“C’è poi un altro tema che riguarda la formazione: anche attraverso le nostre università dobbiamo favorire l’incremento delle università nel continente africano, per permettergli di avere una classe dirigente sempre più all’altezza della grandezza di quel continente”, ha aggiunto il titolare della Farnesina, “Poi c’è il tema delle guerre: guerre etniche, a volte tribali che noi dobbiamo fare in modo di scongiurare. Guardate cosa succede nell’Africa sub-sahariana, quella più vicina a noi, quello che è successo in Sudan e Niger. Anche in Niger gli unici che vogliono sono i militari italiani, sono quelli che sanno meglio integrarsi”. Per questo, ha sottolineato il vice premier, “dico che l’Italia ha un grande ruolo da svolgere, proprio perché c’è voglia di Italia. Noi non dobbiamo consentire che le popolazioni africane mitizzino la figura di Putin come alternativa al colonialismo. Durante le manifestazioni in Niger qualche mese fa, innalzavano la bandiera russa e l’immagine di Putin solo perché ce l’avevano con il vecchio colonialismo francese. Ma non è che se arrivano i russi, i cinesi la situazione migliora. L’unica strada è quella della cooperazione italiana, noi stiamo lavorando tanto soprattutto in agricoltura: lì c’è il grande tema dell’acqua, che dovrebbe diventare uno dei pilastri. E’ un tema fondamentale per il continente africano e per tutti noi, se ne parla ahimè troppo poco. L’acqua serve per l’energia, per l’agricoltura, anche per il nucleare: guardando la Cina dovremmo accelerare i tempi. E’ un bene che purtroppo noi disperdiamo e per insegnarlo bene agli africani dovremmo impararlo bene noi. Ci sono moltissime cose da fare e dobbiamo far capire che il nostro saper fare può essere utile per la crescita di quel continente. Penso anche che si debbano aumentare i numeri degli studenti africani che studiano in Italia: l’Università per stranieri di Perugia sta facendo un lavoro eccellente, però forse ne servono di più”.

Tajani: “Europa politicamente debole, serve un salto di qualità”

Tajani: “Europa politicamente debole, serve un salto di qualità”Roma, 22 ago. (askanews) – “L’Europa è politicamente debole” e deve “fare un salto di qualità”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento all’incontro Percorsi per la pace al Meeting di Rimini.


“L’Europa ha un ruolo che dovrebbe svolgere, quello di essere una voce unica per portare un messaggio di pace. Perchè d’altronde l’Ue è nata per impedire che si ripetesse quello che è successo con la Prima e la Seconda guerra mondiale. Quindi nel dna dell’Ue c’è la pace”, ha sottolineato il titolare della Farnesina, “De Gasperi, Schuman e Adenauer a questo pensavano e questo bisogna continuare, non è che dobbiamo dimenticarci le nostre radici. L’Europa però spesso è troppo debole, perchè non ha strumenti abbastanza efficaci, non ha neanche strumenti militari…Dovrebbe essere in grado di dare dei segnali e di condizionare alcune scelte, soprattutto nelle aree del Mediterraneo e soprattutto nelle aree più a noi vicine da un punto di vista geografico. Purtroppo l’Europa ancora non è un stato federale, ma un insieme di stati che spesso continuano a voler agire per conto proprio senza cercare di mettere a sistema le loro forze e le loro potenzialità. Per questo l’Europa è politicamente debole, bisogna fare un salto di qualità e non so se ci riusciremo”. “Quando dico – ha aggiunto Tajani – che bisogna passare dal voto all’unanimità a quello a maggioranza, lo dico perchè se si devono fare scelte politiche coraggiose bisogna che le scelte vengano fatte senza che uno blocchi la volontà di tutti. Quando dico che il parlamento europeo deve avere potere legislativo, dico che deve essere anche un’Europa più democratica, quindi con il coinvolgimento di tutti i popoli europei. Quando dico che la Bce non deve preoccuparsi solo dell’inflazione, ma dovrebbe preoccuparsi di usare la moneta anche per la crescita, dico che serve un’Europa diversa. Tutto questo, insieme con altre cose, a volte mi fa passare quasi per un pericoloso anti-italiano. Tanto perchè si sappia, sono figlio di un ufficiale dell’esercito, sono cresciuto in caserma, la prima cosa che mi hanno insegnato è stato disegnare la bandiera tricolore: quindi io tutto sono, tranne che anti-italiano. Però devo anche capire qual è il modo migliore, se sono un patriota italiano, per tutelare l’interesse della mia patria. La mia patria non è soltanto la bandiera, sono i 60 milioni di italiani: il modo migliore per essere patriota è quello di essere parte di un disegno più ampio”.

Bce: inflazione 2024 stabile, settembre buon momento per agire su tassi

Bce: inflazione 2024 stabile, settembre buon momento per agire su tassiMilano, 22 ago. (askanews) – Il Consiglio direttivo della Bce prevede un livello dell’inflazione “intorno ai livelli attuali per il resto dell’anno” per poi scendere “verso l’obiettivo del 2% nella seconda metà del 2025 e stabilizzarsi nel 2026”. E’ quanto si legge nei verbali della riunione del 17-18 luglio in cui è stato deciso di lasciare i tassi invariati.


Quanto all’andamento dell’economia dell’Eurozona “ha continuato a espandersi nel secondo trimestre del 2024”, guidata dal settore dei servizi, mentre costruzioni e attività manifatturiera ed esportazioni hanno mostrato segnali di rallentamento. In generale l’impatto sull’inflazione della crescita dei salari è stato compensato dai profitti. La politica monetaria mantiene restrittive le condizioni di finanziamento. Allo stesso tempo, le pressioni sui prezzi sono ancora elevate, così come l’inflazione dei servizi e l’inflazione headline che continuerà a rimanere al di sopra dell’obiettivo fino al 2025. Segnali secondo il consiglio che “l’ultimo miglio della disinflazione sarà più impegnativo” da raggiungere e che il compito di riportare l’inflazione in modo sostenibile all’obiettivo del 2% “non è ancora assicurato, nonostante i significativi progressi compiuti”.


Con l’inflazione in calo “solo gradualmente”, il Consiglio ha ritenuto di adottare “un approccio cauto” a luglio giustificato anche dalle “incertezze sull’evoluzione di salari, profitti, produttività e inflazione dei servizi”. Parametri che necessitano di ulteriore monitoraggio dei dati che saranno disponibili per la prossima riunione di settembre. Un approccio cauto inoltre permetterà al Consiglio direttivo di seguire “un percorso più graduale di riduzione dei tassi di riferimento se l’inflazione fosse più persistente di quanto attualmente previsto”. I membri del Consiglio hanno sottolineato di essere determinati a mantenere “i tassi di riferimento sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere” l’obiettivo di un’inflazione al 2%. È stato inoltre ritenuto importante mantenere un approccio “dipendente dai dati e riunione per riunione” per determinare il livello e la durata appropriati dei tassi.


“Non dovrebbe esserci impegni preventivi” sui tassi poiché “il ritmo esatto con cui l’inflazione tornerà all’obiettivo rimane incerto. Tuttavia, è stato ritenuto importante anche tenere d’occhio l’economia reale”. In conclusione “la riunione di settembre è stata ampiamente considerata un buon momento” per rivalutare il livello dei tassi. La riunione “dovrebbe essere affrontata con una mente aperta, il che implica anche che la dipendenza dai dati non equivale a concentrarsi eccessivamente su dati specifici e singoli”.


Lzp