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Autore: Redazione StudioNews

Farnesina, ministro Esteri Tajani giovedì al Meeting di Rimini

Farnesina, ministro Esteri Tajani giovedì al Meeting di RiminiRoma, 20 ago. (askanews) – Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, parteciperà giovedì 22 agosto alla 45esima edizione del Meeting di Rimini.


Il ministro Tajani – ricorda una nota della Farnesina – interverrà insieme a monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia accademia per la vita, al dialogo “Percorsi per la pace”, moderato da Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli. A seguire, il ministro incontrerà la stampa presso il Padiglione del Ministero degli Esteri. “Rimini rappresenta da sempre un’eccellente occasione per promuovere i valori della pace e della cooperazione internazionale” ha affermato Tajani, aggiungendo nella nota che “in questa fase storica, il dialogo risulta più che mai fondamentale per identificare soluzioni concrete alle crisi in corso nel mondo, dal Medio Oriente all’Ucraina. Con la nostra azione diplomatica, anche come presidenti G7, stiamo lavorando per una de-escalation insieme agli attori regionali e globali interessati”.


Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale partecipa al Meeting di Rimini con un Padiglione Internazionale, intitolato quest’anno “C’è un’Italia che Coopera”. Particolare attenzione sarà data alle iniziative del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo e dei suoi partner nazionali e internazionali. “Quest’anno ci siamo voluti focalizzare sull’Africa e sulle grandi progettualità della Cooperazione Italiana nel continente” ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio, ricordando che “l’approccio paritario su cui si fonda il Piano Mattei è al centro della strategia italiana verso l’Africa. Dando seguito al Vertice Italia – Africa di gennaio, abbiamo già organizzato quest’anno tre missioni del sistema italiano di cooperazione in Africa e altre seguiranno. Abbiamo posto le relazioni con il continente africano al centro della Presidenza italiana del G7 e così continueremo a fare nella riunione G7 Sviluppo di Pescara di fine ottobre. Ci concentreremo su come coniugare sicurezza e sviluppo sostenibile con particolare attenzione all’Africa”, ha concluso Tajani.

Ue, Barroso: economia Ue può aggravarsi con elezione presidente Usa

Ue, Barroso: economia Ue può aggravarsi con elezione presidente UsaRoma, 20 ago. (askanews) – Gli Stati Uniti “hanno un programma di protezione fortissimo, un modo per attrarre investimenti solo negli Usa. Bisogno adattarsi a un mondo che diventa sempre più difficile. In termini di sicurezza, l’Europa è con gli Stati Uniti e con la Nato, ma in termini economici abbiamo un problema vero e proprio che può aggravarsi con il nuovo presidente Usa a novembre”. lo ha detto Josè Manuel Barroso, già presidente Commissione Europea e presidente non esecutivo Goldman Sachs International, durante il panel “Disuguaglianza: il prezzo che tutti paghiamo”, al Meeting di Rimini.

Taiwan testa i suoi missili contro eventuale attacco Cina

Taiwan testa i suoi missili contro eventuale attacco CinaRoma, 20 ago. (askanews) – Le forze di Taiwan hanno messo oggi in mostra la loro potenza missilistica in un’esercitazione a fuoco vivo mirata a simulare il contrasto a potenziali attacchi aerei e marittimi da parte dell’Esercito popolare di liberazione della Cina. Lo segnala oggi il South China Morning Post.


L’esercitazione annuale si è svolta martedì presso la base di Jiupeng, un sito sensibile situato sulla costa sudorientale dell’isola, nella contea di Pingtung. Per la prima volta in 12 anni, l’esercitazione è stata aperta ai media. Durante l’esercitazione, sono stati lanciati almeno tre tipi di missili per simulare l’intercettazione di aerei da guerra e munizioni.


I media taiwanesi hanno mostrato il lancio di due missili superficie-aria Patriot PAC-II di fabbricazione statunitense, utilizzati per testare le loro capacità di intercettazione. Successivamente, è stato lanciato un missile superficie-aria Tien Kung-III (Sky Bow-III), prodotto a Taiwan e progettato per distruggere missili da crociera in arrivo. Inoltre, un missile RIM-66 Standard a medio raggio è stato lanciato da una fregata taiwanese al largo delle coste durante l’esercitazione.


Tutti i missili hanno colpito i loro obiettivi presso la base di Jiupeng, dove il principale produttore di armi dell’isola, il National Chung-Shan Institute of Science and Technology, testa i suoi missili. Secondo i media taiwanesi, prima del lancio dei quattro missili, l’esercito ha testato anche una versione estesa del Hsiung Feng II-E, un missile da crociera superficie-superficie sviluppato dal Chung-Shan Institute.


Lo sviluppo del sistema missilistico Hsiung Feng II-E (Brave Wind II-E) è stato mantenuto segreto dalle forze armate dell’isola, poiché si tratta di una delle armi di contrattacco che verrebbero utilizzate in caso di conflitto attraverso lo stretto di Taiwan. Con una gittata di almeno 1.000 km, il missile potrebbe raggiungere le aree del delta del fiume Yangtze e del fiume delle Perle nella Cina continentale.

Beppe Grillo all’attacco: la regola dei due mandati non si tocca

Beppe Grillo all’attacco: la regola dei due mandati non si toccaRoma, 20 ago. (askanews) – “Con determinazione e speranza”, Beppe Grillo conclude un suo messaggio ad “attivisti, portavoce (cioè eletti locali e in Parlamento, ndr) e sostenitori” del Movimento 5 stelle, pubblicato sul suo blog personale. In calce al testo, che appare come un nuovo tentativo di delimitare i temi e gli argomenti che possono essere oggetto di discussione in occasione dell’assemblea costituente voluta dal leader stellato Giuseppe Conte, il fondatore del Movimento si qualifica come “Garante e custode dei valori fondamentali dell’azione politica del Movimento 5 stelle”, valori fondamentali che indica in tre “pilastri” che “non sono in nessun modo negoziabili”: nome, simbolo e limite dei mandati elettorali. Proprio sulla richiesta di Grillo di concordare in anticipo l’ambito delle materie affidate all’arbitrio dell’assemblea costituente si era consumato negli scorsi mesi un primo scontro con Conte, che ha sostenuto la necessità di affidare piena sovranità sui cambiamenti interni alla fase costituente.


Un nuovo duro segnale di battaglia interna, soprattutto considerando che proprio la regola del limite ai mandati, oltre ad essere stata fra le cause di frequenti emorragie di parlamentari migrati verso altri lidi politici, è considerata una delle principali cause della debolezza elettorale e organizzativa del Movimento da una larga parte degli esponenti di maggior rilievo e degli eletti del Movimento nelle istituzioni. “La politica, nella sua essenza più pura, non deve essere un mestiere ma una nobile missione”, taglia corto Grillo nel passaggio chiave del suo intervento. “Ci troviamo – avverte – a un crocevia fondamentale nella nostra storia, in cui dobbiamo riflettere sulle nostre radici e su ciò che ci ha unito sin dall’inizio. Quando abbiamo fondato il MoVimento 5 Stelle, io e Gianroberto, lo abbiamo fatto con un ideale chiaro: creare un’alternativa al sistema politico tradizionale. Il nostro viaggio è nato da un sogno condiviso, un sogno che ci ha portato a sfidare un sistema corrotto, a restituire voce ai cittadini e a provare a costruire un’Italia più giusta e trasparente. Nel 2013 un grido ci ha aperto la strada, ci ha spalancato quella porta che non riuscivamo a vedere. Dietro quella porta c’era un mondo nuovo, un territorio sconosciuto, del tutto diverso da come immaginavamo. Come ogni specie animale ci siamo dovuti adattare, per sopravvivere, e con poca agilità abbiamo dovuto convivere con chi quei territori li abitava da tempo e non voleva essere disturbato”.


“Durante tutto questo cammino, ci siamo sempre ancorati a tre pilastri imprescindibili: il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato”, avverte il comico genovese. “Il simbolo del MoVimento 5 Stelle non è solo un segno grafico, è un richiamo al cambiamento, è l’emblema di un’intera rivoluzione culturale e politica, la bandiera sotto cui milioni di italiani hanno marciato con noi. È il vessillo sotto il quale milioni di cittadini si sono riconosciuti e con il quale abbiamo combattuto battaglie importanti; da cui sono nate idee, valori e speranze condivise, è il segno visibile della nostra lotta per la trasparenza, la giustizia e la partecipazione. Un partito politico non dovrebbe mai cedere alla tentazione di mutare il proprio simbolo: è la bussola che orienta il cammino verso il futuro, senza mai tradire il passato”. “Il nostro nome, MoVimento 5 Stelle, non è solo – rivendica Grillo – una sequenza di suoni o lettere: rappresenta la nostra piena identità, è un nome che racchiude storie, significati e speranze, come il nome di ognuno di noi, sin dalla nostra nascita. Quando pronunciamo MoVimento 5 Stelle evochiamo una connessione, riconosciamo la sua essenza, la sua unicità. Cambiare un nome è come rinunciare a un pezzo di quella magia, a un ponte invisibile che collega chi siamo a chi vogliamo diventare. Nella vita ci possono essere molte trasformazioni, ma il nome rimane un ancoraggio, un richiamo costante alla nostra essenza più vera. MoVimento 5 Stelle è il nome che ci ha guidato verso risultati concreti, difenderlo significa difendere la nostra storia e il nostro diritto di essere riconosciuti per ciò che siamo, ieri, oggi e domani”.


“E poi c’è la regola del secondo mandato. Era l’8 Settembre del 2007: con il V-Day si avviava la raccolta firme per tre proposte di legge di iniziativa popolare, tra cui l’introduzione di un tetto massimo di due legislature. Da cui tutto ebbe inizio”. Per Grillo, quindi, “la politica, nella sua essenza più pura, non deve essere un mestiere ma una nobile missione. Trasformare l’impegno politico in una professione perpetua significa tradire la fiducia dei cittadini e sprofondare nel pantano della mediocrità e dell’opportunismo. Limitare i mandati significa restituire al popolo la sovranità che gli spetta, è un presidio di democrazia, impedisce che pochi individui si arroghino il diritto di governare in eterno. Questo ricambio garantisce che la politica sia sempre animata da nuove energie, idee fresche e prospettive diverse, preservando così la sua natura dinamica e democratica. E’ un argine contro la degenerazione del potere e un invito costante al rinnovamento, per evitare che la politica si trasformi in un recinto chiuso, distante dalle vere esigenze di chi davvero ha bisogno”.


“La regola del secondo mandato – ribadisce l’antico animatore e primo leader pubblico del M5S – è un principio che ci distingue, che ci ha resi unici, che ci rende liberi dal potere e dalle sue tentazioni. E’ la garanzia che il MoVimento rimarrà sempre fedele al suo spirito originario: servire i cittadini e non il potere, con rappresentanti che portano avanti le idee e non le proprie ambizioni personali. Questi tre nostri pilastri non sono in nessun modo negoziabili, e non possono essere modificati a piacimento. Sono il cuore pulsante del MoVimento 5 Stelle, il nostro faro nella tempesta. Cambiarli significherebbe tradire la fiducia di chi ha creduto in noi, di chi ha lottato con noi, di chi ha visto nel MoVimento l’unica speranza di cambiamento reale”. “Vi chiedo quindi di riflettere profondamente, di ascoltare la vostra coscienza. In questo momento cruciale non possiamo permetterci di smarrire la nostra rotta. Custodiamo e proteggiamo ciò che abbiamo costruito insieme. Il MoVimento è e deve rimanere una forza di cambiamento autentico, e per farlo, dobbiamo rimanere fedeli ai nostri principi fondativi”, è l’appello conclusivo di Grillo.

M5S, Grillo all’attacco: la regola dei due mandati non si tocca

M5S, Grillo all’attacco: la regola dei due mandati non si toccaRoma, 20 ago. (askanews) – “Con determinazione e speranza”, Beppe Grillo conclude un suo messaggio ad “attivisti, portavoce (cioè eletti locali e in Parlamento, ndr) e sostenitori” del Movimento 5 stelle, pubblicato sul suo blog personale. In calce al testo, che appare come un nuovo tentativo di delimitare i temi e gli argomenti che possono essere oggetto di discussione in occasione dell’assemblea costituente voluta dal leader stellato Giuseppe Conte, il fondatore del Movimento si qualifica come “Garante e custode dei valori fondamentali dell’azione politica del Movimento 5 stelle”, valori fondamentali che indica in tre “pilastri” che “non sono in nessun modo negoziabili”: nome, simbolo e limite dei mandati elettorali. Proprio sulla richiesta di Grillo di concordare in anticipo l’ambito delle materie affidate all’arbitrio dell’assemblea costituente si era consumato negli scorsi mesi un primo scontro con Conte, che ha sostenuto la necessità di affidare piena sovranità sui cambiamenti interni alla fase costituente.


Un nuovo duro segnale di battaglia interna, soprattutto considerando che proprio la regola del limite ai mandati, oltre ad essere stata fra le cause di frequenti emorragie di parlamentari migrati verso altri lidi politici, è considerata una delle principali cause della debolezza elettorale e organizzativa del Movimento da una larga parte degli esponenti di maggior rilievo e degli eletti del Movimento nelle istituzioni. “La politica, nella sua essenza più pura, non deve essere un mestiere ma una nobile missione”, taglia corto Grillo nel passaggio chiave del suo intervento. “Ci troviamo – avverte – a un crocevia fondamentale nella nostra storia, in cui dobbiamo riflettere sulle nostre radici e su ciò che ci ha unito sin dall’inizio. Quando abbiamo fondato il MoVimento 5 Stelle, io e Gianroberto, lo abbiamo fatto con un ideale chiaro: creare un’alternativa al sistema politico tradizionale. Il nostro viaggio è nato da un sogno condiviso, un sogno che ci ha portato a sfidare un sistema corrotto, a restituire voce ai cittadini e a provare a costruire un’Italia più giusta e trasparente. Nel 2013 un grido ci ha aperto la strada, ci ha spalancato quella porta che non riuscivamo a vedere. Dietro quella porta c’era un mondo nuovo, un territorio sconosciuto, del tutto diverso da come immaginavamo. Come ogni specie animale ci siamo dovuti adattare, per sopravvivere, e con poca agilità abbiamo dovuto convivere con chi quei territori li abitava da tempo e non voleva essere disturbato”.


“Durante tutto questo cammino, ci siamo sempre ancorati a tre pilastri imprescindibili: il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato”, avverte il comico genovese. “Il simbolo del MoVimento 5 Stelle non è solo un segno grafico, è un richiamo al cambiamento, è l’emblema di un’intera rivoluzione culturale e politica, la bandiera sotto cui milioni di italiani hanno marciato con noi. È il vessillo sotto il quale milioni di cittadini si sono riconosciuti e con il quale abbiamo combattuto battaglie importanti; da cui sono nate idee, valori e speranze condivise, è il segno visibile della nostra lotta per la trasparenza, la giustizia e la partecipazione. Un partito politico non dovrebbe mai cedere alla tentazione di mutare il proprio simbolo: è la bussola che orienta il cammino verso il futuro, senza mai tradire il passato”. “Il nostro nome, MoVimento 5 Stelle, non è solo – rivendica Grillo – una sequenza di suoni o lettere: rappresenta la nostra piena identità, è un nome che racchiude storie, significati e speranze, come il nome di ognuno di noi, sin dalla nostra nascita. Quando pronunciamo MoVimento 5 Stelle evochiamo una connessione, riconosciamo la sua essenza, la sua unicità. Cambiare un nome è come rinunciare a un pezzo di quella magia, a un ponte invisibile che collega chi siamo a chi vogliamo diventare. Nella vita ci possono essere molte trasformazioni, ma il nome rimane un ancoraggio, un richiamo costante alla nostra essenza più vera. MoVimento 5 Stelle è il nome che ci ha guidato verso risultati concreti, difenderlo significa difendere la nostra storia e il nostro diritto di essere riconosciuti per ciò che siamo, ieri, oggi e domani”.


“E poi c’è la regola del secondo mandato. Era l’8 Settembre del 2007: con il V-Day si avviava la raccolta firme per tre proposte di legge di iniziativa popolare, tra cui l’introduzione di un tetto massimo di due legislature. Da cui tutto ebbe inizio”. (segue)

Puglia, il 24 agosto torna il Premio Margherita d’Oro

Puglia, il 24 agosto torna il Premio Margherita d’OroRoma, 20 ago. (askanews) – Un premio internazionale per raccontare e valorizzare i talenti della Puglia: il 24 agosto torna il Premio “Margherita d’Oro” nell’omonima città della Regione. I premiati di questa edizione sono uomini e donne della Puglia che hanno scalato le vette della professione e dello sport: calcheranno il palco per la premiazione e per condividere con il pubblico le loro esperienze, le loro storie, l’impegno e i successi. Si tratta di Salvatore Camporeale, Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito, Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito; Marisa Lisi Melpignano, Fondatrice di Borgo Egnazia e altre strutture ricettive di lusso; Andrea Prencipe, già Rettore Università Luiss Guido Carli; Francesco Fortunato, marciatore olimpico a Tokio 2021 e bronzo agli ultimi Europei di Roma; Nicola Conversa, attore, sceneggiatore e regista; Paola Ferrulli in arte Paola Effe, cantautrice.


Con i vincitori ci saranno artisti di livello nazionale e internazionale che si esibiranno durante la serata il cui leitmotiv sarà la sostenibilità. Ogni anno il Premio assume una connotazione diversa: nel 2022 il tema fu la legalità, nel 2023 il filo conduttore fu invece la cultura. “Margherita di Savoia -ha dichiarato il sindaco Bernardo Lodispoto – nella giornata dell’evento diviene palcoscenico di arte e cultura e questo ci riempie di orgoglio. Si tratta di una manifestazione storica per il nostro territorio: la sua istituzione risale al 1968, quando l’Azienda di Soggiorno e Turismo di allora volle indire il primo premio a carattere regionale in Puglia. Il Premio ‘Margherita d’Oro’ riscuote sempre più successo e questo è il segno che siamo sulla strada giusta, coniugando un format consolidato con l’innovazione del nostro tempo. È una manifestazione – ha concluso – che acquista e consolida il suo rilievo internazionale e noi continueremo a promuoverla anche in futuro”. Il 24 agosto in Piazza Generale Dalla Chiesa (alle ore 20:30) inizierà la serata dedicata alla premiazione. Sotto la direzione artistica di Nicola Miulli, l’evento verrà presentato dai conduttori televisivi Savino Zaba, Stefania Orlando e Alina Liccione. La manifestazione sarà aperta dal conduttore di Linea Verde di Rai Uno Peppone Calabrese il quale introdurrà l’evento con un monologo sui temi della sostenibilità. La serata continuerà con la musica dal vivo di cantautori e compositori come Amedeo Minghi e dell’orchestra Stupor Mundi, con il soprano Libera Granatiero, voce Cristian Levantaci e Violino Solista Raffaele De Sanio. Lo spettacolo proseguirà con le danze aeree acrobatiche dal vivo della scuola professionale Dynamic Lab che si esibiranno con “Aqua Terra Fuoco e Aria”. E la Takabum Street Band si esibirà nelle strade di Margherita di Savoia con una performance itinerante. Non mancheranno spazi comici, con protagonisti come i due volti noti di Zelig e Made in Sud Dino Paradiso e Diego Parassole (quest’ultimo unico eco-comico di Italia).


A chiusura dell’evento ci sarà il dj set di Marco Guacci. La Margherita d’Oro 2024 avrà anche il compito di presentare il teaser-event ProspectUs, una rassegna culturale internazionale in agenda per il 2025 in modalità site specific per il territorio di Margherita di Savoia in cui le parole d’ordine saranno musica, poesia, scienza e dialoghi, nella riserva naturale delle Saline di Margherita Di Savoia.

Schifani: buon lavoro Gaspare Borsellino consigliere Teatro Massimo

Schifani: buon lavoro Gaspare Borsellino consigliere Teatro MassimoRoma, 20 ago. (askanews) – “Congratulazioni e auguri di buon lavoro al direttore dell’agenzia di stampa Italpress Gaspare Borsellino, nominato componente del Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Ringrazio il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per avere accolto la proposta da me avanzata congiuntamente con il Comune di Palermo”. Lo dichiara in una nota Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana.


“Sono certo che la competenza e la professionalità di Borsellino, ampiamente dimostrate nella sua carriera giornalistica alla guida di una delle più importanti realtà italiane, saranno apprezzate e valorizzate anche all’interno di questa nostra grande istituzione culturale”.

Ue, Barroso al Meeting: “Europa sta perdendo in competitività”

Ue, Barroso al Meeting: “Europa sta perdendo in competitività”Rimini, 20 ago. (askanews) – “Sono preoccupato perché l’Europa sta perdendo in termini di competitività. Ad esempio in confronto con Usa e Cina, che sta investendo molto più di noi in nuove tecnologie. Bisogna trovare un equilibrio. Se vogliamo una società più equa dobbiamo generare più crescita”: lo ha detto Josè Manuel Barroso, già presidente Commissione Europea e presidente non esecutivo Goldman Sachs International, durante il panel “Disuguaglianza: il prezzo che tutti paghiamo”, al Meeting di Rimini.


“L’Europa non è solo un mercato – ha aggiunto Barroso – ma un mercato con obiettivi sociali e politici ed ecco perché nel Trattato di Lisbona si parla di prosperità condivisa ma anche di coesione socio-economica e territoriale”. “L’Europa in questo senso è un’economia di mercato – ha detto – ma con livelli diversi di welfare, non siamo come gli Usa e la loro economia”. “L’Europa è l’unione di tante culture ma occorre un approccio che cerca di generare consenso”. Barroso ha ricordato come “uno degli obiettivi dell’Ue è la prosperità condivisa. Quando fu creata, negli anni Cinquanta, l’obiettivo principale era quella della pace e questo obiettivo è stato raggiunto perché non c’è più stato un conflitto tra i membri della Comunità europea.

Meeting, card. Pizzaballa: giustizia senza perdono diventa vendetta

Meeting, card. Pizzaballa: giustizia senza perdono diventa vendettaRoma, 20 ago. (askanews) – “La fede cristiana non è e non può essere separata dall’idea di perdono”, ma “perdonare senza che ci sia dignità e uguaglianza non è un gesto che porta dignità e uguaglianza. Significa giustificare un male che si sta compiendo”. All’incontro inaugurale dell’edizione 2024 del Meeting di Rimini, il patriarca di Gerusalemme dei Latini, card. Pierbattista Pizzaballa, osserva le difficoltà che ci sono lungo il cammino verso una pace in Terra Santa.


Se “di fronte a Dio perdono e giustizia sono quasi sinonimi”, e se “Gesù sulla croce non ha atteso che si facesse giustizia per perdonare, ha perdonato”, a livello comunitario le dinamiche sono diverse: “perdonare oggi per un palestinese – osserva il card. Pizzaballa – significa giustificare quello che sta accadendo. Non può farlo, deve attendere”. Ma questa rimane l’unica strada: “Come pastore devo ricordare che la giustizia senza perdono diventa semplicemente recriminazione. Può diventare vendetta. La fede cristiana deve portare nel dibattito pubblico questa possibilità: a livello personale, a piccoli gruppi, arriverà il momento in cui si potrà fare, perché il perdono è l’unica via per superare questa impasse”. Cruciale dunque la “purificazione della memoria”, che “non significa cancellare tutto, essere rinunciatari o annullarsi, ma prendere coscienza che ho bisogno di rileggere continuamente la propria storia alla luce della coscienza attuale. Questo aiuta nella relazione con l’altro”. In Terra Santa, oggi, dove “le narrative sono esclusive, uno contro l’altro”; “abbiamo bisogno di purificare questa memoria” perché “ci aiuti a vivere in maniera diversa rispetto al passato”.

Meeting Rimini, Acea partecipa con stand ed incontri istituzionali

Meeting Rimini, Acea partecipa con stand ed incontri istituzionaliRoma, 20 ago. (askanews) – ACEA partecipa alla 45esima edizione del Meeting Rimini dal titolo “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”, organizzata dalla Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli.


Il Gruppo, si legge in una nota, “è presente quest’anno con uno stand all’interno dell’area espositiva della manifestazione che si svolgerà alla Fiera di Rimini fino al 25 agosto. Un’occasione per ribadire l’importanza dell’acqua per lo sviluppo economico e sociale del Paese. ACEA propone la propria idea di futuro in cui la sostenibilità è l’asse portante di ogni business per la diffusione di una cultura che punta ad una maggiore consapevolezza e responsabilità nel consumo delle risorse. In particolare quella idrica, così essenziale e così strategica in questo momento. Proprio per questo il Piano industriale ACEA prevede, entro il 2028, 4,7 miliardi di investimenti proprio nel settore dell’acqua”. Nello stand ACEA, prosegue la società, “allestito con ledwall, saranno presenti dei corner tematici dove verranno presentati i progetti in cantiere del Gruppo: dalle opere PNRR nel settore idrico all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per una rete elettrica sempre più smart”.


In calendario incontri istituzionali, previste anche visite allo stand di diversi Ministri della Repubblica e altre personalità. Il 23 agosto l’Amministratore delegato Fabrizio Palermo interverrà nel panel “Transizione energetica: costi e competitività” insieme al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. “Al centro del dibattito le soluzioni al cambiamento climatico che rappresenta una delle sfide più determinanti del nostro tempo – conclude la nota – Una sfida che ACEA si è impegnata ad affrontare, anche con l’utilizzo di tecnologie innovative, in particolare sul fronte idrico considerando che, per il Gruppo, primo operatore in Italia nel settore, l’acqua va a tutti gli effetti considerata come una risorsa energetica di valore al pari delle altre, quindi da tutelare e preservare”.