Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Vino, per Amalberga nuova Cantina moderna e sotterranea ad Ostuni

Vino, per Amalberga nuova Cantina moderna e sotterranea ad OstuniMilano, 28 lug. (askanews) – “Dopo dieci anni, siamo felici e orgogliosi che il nostro progetto trovi finalmente la sua casa, abbiamo creato un luogo aperto a tutti in cui immergersi nelle ricchezze e nelle tradizioni locali. Vogliamo riscoprire e valorizzare la Doc Ostuni e le sue varietà autoctone attraverso lo sviluppo di attività enoturistiche che comunichino appieno la nostra terra e i nostri vini”. Così, Dario De Pascale, assieme ai soci Roberto Fracassetti e Roberto Candia titolare dell’azienda vitivinicola Amalberga, ha annunciato l’apertura della nuova sede a Ostuni, in Valle d’Itria (Brindisi).


La struttura, ultimata in questi giorni, è progettata su due piani interrati, sfruttando le temperature costanti del sottosuolo per massimizzare il risparmio energetico ed effettuare vinificazioni e affinamenti senza l’utilizzo della climatizzazione. La Cantina accoglie i visitatori al piano terra, circondata da un giardino di oltre 6.000 mq dove, tra alberi di quercia e ulivi secolari, si trovano due aree destinate alla proposta enoturistica. Si tratta di “Ama Chilometro Zero”, spazio dedicato alla realizzazione di eventi, con uno staff a disposizione per l’organizzazione di banchetti e una cucina territoriale, e “Ama Dopolavoro”, un antico trullo saraceno restaurato e adibito a wine bar e punto vendita aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 22.30, dove degustare i vini di Amalberga abbinati a prodotti di gastronomia locale, con ingredienti a chilometro zero da agricoltura biologica.

Parigi 2024, Velasco: “Partita di sofferenza, ed è stato un bene”

Parigi 2024, Velasco: “Partita di sofferenza, ed è stato un bene”Roma, 28 lug. (askanews) – Buona la prima per l’Italia di Julio Velasco che supera la Repubblica Dominicana e guarda con fiducia al prosieguo del torneo. Una vittoria, una partita “che ci servirà molto, innanzitutto, come ovvio, per i tre punti, ma poi per come è maturata, soprattutto dopo aver perso quel secondo set dopo essere stati in vantaggio – le parole di Julio Velasco – Le ragazze potevano innervosirsi e perdere un po’ il bandolo della matassa, invece sono state brave a rimanere concentrate e rimettere la partita nei binari giusti. Ho effettuato anche dei cambi e credo che questo possa essere motivo di tranquillità per tutto il gruppo, il sapere di poter contare sulle proprie compagne è qualcosa di estremamente importante. A volte è importante vincere le partite soffrendo un po’, in questo modo abbiamo la possibilità di creare anticorpi. Noi ad esempio abbiamo vinto la VNL soffrendo troppo poco e questo non è un bene. Il merito è tutto delle ragazze, brave ad andare avanti nonostante qualche errore di troppo un qualche fase. Ora dobbiamo pensare solo all’Olanda, il torneo va affrontato partita dopo partita”.

Domani Meloni incontra il presidente cinese Xi

Domani Meloni incontra il presidente cinese XiPechino, 28 lug. (askanews) – Si terrà domani alle 17 (le 11 in Italia) l’incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente cinese Xi Jinping.


La premier domani alle 15 inaugurerà al Millennium Museum la mostra ‘Viaggio di Conoscenze. Il Milione di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente’. Alle 16 nella Grande Sala del Popolo vedrà il Presidente dell’Assemblea del Popolo Cinese, Zhao Leji, prima dell’incontro con X alla Diaoyutai State House. Successivamente parteciperà alla cena offerta dal leader cinese.

Parigi 2024, Frigo e Conte Bonin: vogliamo fare ancora meglio

Parigi 2024, Frigo e Conte Bonin: vogliamo fare ancora meglioParigi, 28 lug. (askanews) – Sorridono, consapevoli di aver ottenuto un altro risultato importante. La 4×100 Stile libero maschile dell’Italia a vinto ieri la medaglia di bronzo in una bella finale, nella quale avevamo anche sperato di poter salire più in alto sul podio. Manuel Frigo e Paolo Conte Bonin sono due dei quattro protagonisti della squadra, che hanno visitato Casa Italia per festeggiare la medaglia.


“L’emozione è indescrivibile – ha detto Conte Bonin – ma è anche un punto di partenza per gare future. Da qui si parte per fare, speriamo, meglio. È stata una giornata stressante e impegnativa, ma ci alleniamo per fare questo. Dopo avere vinto la medaglia ho pensato a tutto il mio percorso fono a ora, con in momenti peggiori e migliori, adesso posso dedicare la medaglia alla mia famiglia e soprattutto ai miei nonni”. “È da un po’ che con questa staffetta regaliamo delle emozioni – ha aggiunto Manuel Frigo – dal 2021 dopo Tokyo con Mondiali ed Europei siamo sempre andati a podio. Riconfermare una medaglia olimpica non è mai facile, siamo contenti. L’importante era salire sul podio, il colore della medaglia importa meno. Dedico la medaglia alla mia famiglia e a chi ci ha sostenuto”.


Sul podio con loro sono saliti anche Thomas Ceccon e Alessandro Miressi.

Odette Giuffrida in semifinale nel torneo di judo 52 kg

Odette Giuffrida in semifinale nel torneo di judo 52 kgRoma, 28 lug. (askanews) – Odette Giuffrida ha battuto anche l’ungherese Reka Pupp (1-0 waza ari dopo 2 minuti e 21 secondi) ed è in semifinale nella categoria kg 52 kg contro la kosovara Distria Krasniqi. Giuffrida ha portato a casa il Waza-ari decisivo (con la tecnica Harai-goshi-gaeshi) poco oltre la metà del combattimento, controllando gli attacchi dell’ungherese nel finale. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, scatta il blocco delle finali. Prima i ripescaggi per il bronzo, poi intorno alle 17 la semifinale dell’italiana contro la kosovara Krasniqi, una delle favorite per l’oro.

Giffoni Film Festival, Gubitosi: fondi più che dimezzati dal MiC

Giffoni Film Festival, Gubitosi: fondi più che dimezzati dal MiCMilano, 28 lug. (askanews) – “Da anni Giffoni risponde al bando relativo alla concessione di contributi ad attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva. il nostro progetto è stato ritenuto validissimo dalle commissioni che giudicano le proposte tanto da meritarsi più volte il primo posto in graduatoria con un finanziamento arrivato lo scorso anno a 950mila euro. Quest’anno, per la prima volta da quando esiste questo tipo di intervento, il Ministero della Cultura ha inteso imporre un tetto pari a 400mila euro di contributo massimo erogabile. Fin qui nulla da eccepire, se non fosse stato che la pubblicazione del bando c’è stata a luglio, a pochissimi giorni dall’inizio del festival, creandoci stupore ma soprattutto grande preoccupazione”. A sottolinearlo è Claudio Gubitosi, fondatore di Giffoni, in occasione della conferenza stampa di chiusura della cinquantaquattresima edizione di Giffoni Film Festiva


Il sospetto, per Gubitosi, è che si tratti di “un bando punisci-Giffoni”. La questione, a suo giudizio, “è politica, la mia responsabilità sarebbe stata quella di mettermi al fianco del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in riferimento al mancato trasferimento dei Fondi di Sviluppo e Coesione”. “Con questa decisione – evidenzia ancora Gubitosi – il Ministro della Cultura taglia i fondi ai ragazzi, alle famiglie, agli italiani. E questo è davvero inaccettabile. Di questa assurda presa di posizione ne è a conoscenza il Presidente Meloni ed alcuni Ministri del suo Governo. Vogliamo che il Ministro Sangiuliano ci restituisca quello che ci è stato sottratto”.


“Negli ultimi mesi ho chiesto più volte incontri e appuntamenti al Ministro, spesso anche programmati. Sempre annullati da lui. Non mi manca la pazienza. E’ per tutte queste ragioni che nei prossimi giorni andrò davanti alla sede del Ministero della Cultura, davanti a quella che considero essere casa mia e lì starò fin quando non avrò certezze dal Ministro Sangiuliano. Con l’unica arma che ho che è la mia storia, la mia età e quello che sono stato capace di fare. Non mi muoverò da lì fin quando non avrò la conferma che il finanziamento ci verrà restituito”, assicura il fondatore di Giffoni chiedendo di “sensibilizzare il Governo su questa insopportabile ingiustizia”.

Meloni incontra Li Qiang e parla dell’importanza dei rapporti con la Cina

Meloni incontra Li Qiang e parla dell’importanza dei rapporti con la CinaPechino, 28 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia nella Grande Sala del Popolo a Pechino, ha incontrato il primo ministro Li Qiang. Dopo l’accoglienza e gli inni nazionali è iniziato il colloquio bilaterale tra le due delegazioni. Al centro dell’incontro i rapporti tra i due Paesi, dopo l’uscita dell’Italia dal Memorandum sulla Via della Seta, ma anche i temi internazionali, a partire dal conflitto in Ucraina. Italia e Cina hanno la “volontà di iniziare una fase nuova, di rilanciare la nostra cooperazione bilaterale” ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aprendo l’incontro bilaterale con il primo ministro cinese Li Qiang a Pechino. Questo, ha ricordato, “nell’anno in cui ricorre il ventesimo anniversario della nostra partnership strategica globale ma anche nell’anno in cui ricorre un altro importante anniversario: sono i 700 anni dalla morte di Marco Polo, di uno tra gli italiani più grandi e forse anche di uno degli uomini che sono stati più importanti perché Oriente e Occidente si incontrassero e perché ci si potesse reciprocamente conoscere e reciprocamente comprendere”. Per questo, ha concluso, “ha senso proprio in questo anno rilanciare con il piano d’azione che firmeremo oggi, il piano d’azione triennale, i nostri margini di cooperazione, lavorando per implementare quello che abbiamo già fatto e lavorando anche per sperimentare nuove forme di cooperazione”. Nei rapporti tra Italia e Cina “abbiamo sicuramente molto lavoro da fare e sono convinta che questo lavoro possa essere utile in una fase così complessa a livello globale che possa essere importante anche a livello multilaterale” ha detto ancora Meloni. Più tardi, intervenendo al al business forum Italia-Cina a Pechino, Meloni ha detto che “la nostra nazione resta desiderosa di cooperare, è importante che i nostri partner siano genuinamente collaborativi: se vogliamo un mercato libero deve essere anche equo”. C’è l’occasione, ha aggiunto, di dar vita a “un nuovo modello di cooperazione con il Sud globale” per “dimostrare che si può collaborare in modo trasparente, leale, vantaggioso”. “Gli antichi rapporti tra Italia e Cina sono caratterizzati da una significativa cooperazione economica e commerciale. Una dimensione strategica, che dobbiamo continuare a coltivare anche e soprattutto dinanzi alla complessa situazione internazionale. Penso all’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, alla crisi in Medio Oriente, alle tensioni nel Mar Rosso, all’instabilità crescente in Africa. Sono crisi che si ripercuotono sulla sicurezza e l’integrazione economica globale, rimettendo in discussione l’ordine internazionale basato sulle regole”. “Ma queste crisi – insieme allo shock della pandemia – ci pongono dinanzi agli effetti collaterali della globalizzazione e ai rischi legati alla scelta di avere catene di approvvigionamento globali. Se è vero che l’economia mondiale molto ha beneficiato dalla liberalizzazione dei commerci, è vero anche che i dividendi di questo processo non si sono sempre distribuiti in maniera equilibrata, sia tra le Nazioni sia tra i diversi fattori di produzione all’interno di ciascuna di esse. È una realtà con cui dobbiamo fare i conti, perché tutto ciò pone un rischio oggettivo in termini di sicurezza economica. All’aumento delle tensioni politiche si somma una tendenza alla frammentazione geo-economica. E su questo scenario già complesso impatta l’emersione di tecnologie dirompenti”.


“La nostra Nazione resta desiderosa di cooperare, ma è fondamentale che i nostri partner si dimostrino genuinamente cooperativi giocando secondo le regole, per assicurare che tutte le aziende possano operare sui mercati internazionali in condizioni di parità” ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. C’è, per Meloni, “l’opportunità storica di costruire un nuovo modello di cooperazione con gli attori del Sud Globale, a cominciare dall’Africa, interlocutore fondamentale per una Nazione mediterranea come la nostra. E ci offre l’occasione di dimostrare che si può collaborare in modo leale, trasparente e reciprocamente vantaggioso. Perché è questa l’unica vera cooperazione di lungo periodo. Le relazioni tra Italia e Cina sono state fin qui generalmente ispirate a questi principi. Relazioni che, nonostante gli shock degli ultimi anni, si sono dimostrate solide e resistenti”. Tra Italia e Cina “l’interscambio è cresciuto e si è assestato nel 2023 a circa 67 miliardi di euro con un ampio potenziale, credo, ancora inespresso. Non possiamo però nascondere il problema del forte squilibrio con un importante deficit per l’Italia. Si tratta di una questione di grande rilevanza che dobbiamo affrontare insieme e portare verso un progressivo bilanciamento. Su questo il Governo italiano è pronto a lavorare insieme alle autorità cinesi e al settore privato. Sono convinta che il dialogo su questo tema, sul miglioramento delle condizioni di accesso al mercato cinese e sulla tutela della proprietà intellettuale, possa produrre effetti ben più benefici di quelli che immaginiamo”. Quindi Meloni ha detto che il Memorandum di collaborazione industriale firmato oggi tra Italia e Cina Pechino “comprende ora settori industriali strategici come la mobilità elettrica e le rinnovabili, settori dove peraltro la Cina già da tempo opera sulla frontiera tecnologica, il che le richiede di agire come un’economia pienamente sviluppata, quale è, condividendo con i partner le nuove frontiere di conoscenza”.

Il Papa: le guerre contraddicono lo sprito di fratellanza olimpica

Il Papa: le guerre contraddicono lo sprito di fratellanza olimpicaMilano, 28 lug. (askanews) – “Mentre nel mondo c’è tanta gente che soffre per le calamità e la fame, si continua a costruire e vendere armi e a bruciare risorse alimentando guerre grandi e piccole. Questo è uno scandalo che la comunità internazionale non dovrebbe tollerare perchè contraddice lo spirito di fratellanza dei giochi olimpici appena iniziati. Non dimentichiamo che la guerra è una sconfitta”. Lo ha detto subito dopo la recita dell’Angelus Papa Francesco affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano davanti a fedeli e pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

L’Italia del tiro a segno sul podio a 12 anni da Londra

L’Italia del tiro a segno sul podio a 12 anni da LondraRoma, 28 lug. (askanews) – Quella di domenica 28 luglio è una giornata da consegnare alla gloriosa storia del Tiro a Segno italiano. Uno di quei momenti destinati ad essere ricordati. Una delle gemme Olimpiche di uno sport che da tempo attendeva mattinate come queste (Foto uits.it).


A 12 anni dal meraviglioso argento di Luca Tesconi a Londra, l’Italia della pistola torna sul podio Olimpico e lo fa, per la seconda volta nella sua storia (la prima volta nel 1932 con l’oro di Morigi e il bronzo di Matteucci), con due atleti. Sono Federico Nilo Maldini e Paolo Monna gli eroi di questa giornata. Il primo, all’esordio Olimpico, si mette al collo un argento dai 10 metri che vale una carriera. Il secondo, che a Tokyo aveva bagnato i piedi sui poligoni Olimpici, conquista la seconda medaglia pesante di una stagione che non dimenticherà facilmente: a febbraio Campione Europeo a Gyor, a luglio bronzo Olimpico a Parigi 2024.


L’unico a batterli sul poligono di Châteauroux è stato il cinese Xie Yu, il più bravo a mantenere il sangue freddo nelle ultime due serie di tiro, ma ciò non toglie che è stata l’Italia la squadra più forte di questo concorso. Sin dalle prime serie di tiro, gli azzurri si sono issati nei quartieri alti della classifica, mai abbandonati anche nei tiri di spareggio. Monna e Maldini si sono presentati alla seconda fase con in dote i punteggi che valevano i primi due posti, 101,4 per il pugliese e 100,1 per il bolognese.


Eliminati quasi subito il serbo Damir Mikec e il tedesco Robin Walter, gli azzurri hanno iniziato a sentire il profumo dell’impresa. Un fatto che non ha scalfito minimamente la concentrazione di Monna e Maldini, abili a martellare sulle linee di tiro con numerosi 10. Una solidità impressionante che ha consentito agli azzurri di entrare tra i primi quattro. Soltanto a quel punto il braccio di Monna e Maldini ha iniziato a soffrire la tensione del momento. Non ha fatto tanto meglio il coreano Lee Wonho, quarto alla fine, mentre il cinese Xie Yu si è issato in testa alla classifica.

Italvolley buona la prima con qualche insidia di troppo

Italvolley buona la prima con qualche insidia di troppoRoma, 28 lug. (askanews) – La Nazionale Femminile ha iniziato il suo percorso in questi Giochi Olimpici con una vittoria per 3-1 (25-19, 24-26, 25-21, 25-18) contro la Repubblica Dominicana. Quello odierno è stato comunque un successo maturato al termine di un match che ha riservato delle insidie e nel quale le azzurre hanno concesso qualche pausa di troppo, delle fasi durante le quali, le caraibiche facendo la loro onesta partita, hanno creato delle difficoltà al gruppo tricolore che non si è espresso al meglio delle sue potenzialità. Velasco ha scelto Orro in palleggio, Egonu sulla sua diagonale, Fahr e Danesi al centro, Sylla e Bosetti le schiacciatrici con De Gennaro libero.


Dall’altra parte della rete Repubblica Dominicana schierata con Marte palleggiatrice, Gaila opposto, centrali Arias e Jineiry, schiacciatrici Pena e Martinez, Castillo libero.