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Autore: Redazione StudioNews

Padel, all’Open FITP a Bari l’ora dei big: Cremona cerca rivincita

Padel, all’Open FITP a Bari l’ora dei big: Cremona cerca rivincitaRoma, 11 lug. (askanews) – Si entra nel vivo al Green Park di Bari con la composizione dei tabelloni maschili e femminili della Mediolanum Padel Cup, il torneo Open FITP che mette in palio un prize money di 15mila euro, tra i più alti mai registrati in Italia.


Tra i big in campo – si legge in una nota – è atteso Simone Cremona, perno della nazionale italiana fresco di convocazione per i prossimi Europei di Cagliari, numero 7 del ranking FITP e 109 della classifica FIP, la graduatoria mondiale. Cremona giocherà con il madrileno numero 124 del ranking FIP Jaime Fermosell, con cui forma la coppia testa di serie numero 1 del torneo. Altro nome in primo piano è quello di Cristian Calneggia, argentino protagonista della disciplina per molti anni, ex top 20 delle classifiche mondiali e attualmente numero 12 del ranking nazionale. Calneggia ha vinto l’ultima tappa della Mediolanum Padel Cup (giocata a Palermo a inizio giugno) in coppia con German Tamame, battendo in finale proprio Cremona. L’idea di una rivincita al Green Park tra Cremona e Calneggia accende il tabellone maschile con l’azzurro fermamente intenzionato a riscattarsi: “La finale di Palermo è stata bella e tiratissima. A Bari io e Jaime faremo di tutto per vincere, anche se ci sono giocatori di ottimo livello che daranno battaglia”.


Calneggia stavolta scenderà in campo con Martin Ariel Andornino (sono le teste di serie numero 2) altro giocatore di livello internazionale. “A Palermo abbiamo giocato davvero bene io e German, ma anche con Martin c’è grande feeling, ci conosciamo bene sia dentro che fuori dal campo e a Bari ci teniamo a fare bella figura. Obiettivo? Il solito, vincere”, il commento di Calneggia. Grandi firme del padel nazionale anche in campo femminile. Lara Meccico, fresca campionessa d’Italia con il Circolo Aniene di Roma e numero 12 del ranking FITP, è la testa di serie numero uno del tabellone donne in coppia con Chiara Giaquinta. Meccico-Giaquinta erano le numero uno anche a Palermo, dove hanno perso una tiratissima finale contro Paola Ciabattoni e la sua nuova compagna Clarissa Aima. Le vincitrici della tappa siciliana sono le teste di serie numero 2 a Bari e anche in questo caso c’è la possibilità della rivincita immediata. Non sarà facile però, perché in tabellone ci sono altre giocatrici top. A cominciare dalla numero 15 del ranking nazionale Erika Zanchetta, testa di serie numero 3 in coppia con Camilla Livioni. La numero 4 del tabellone è invece la perugina Antonella Cavicchi (18esima del ranking FITP) che scende in campo con Giulia Cascapera. Altra big è Martina Pugliesi, numero 20 del ranking FITP, che giocherà in coppia con Giulia Pisano.


In totale, al Green Park scenderanno in campo 100 atleti: 78 nel maschile e 22 nel femminile per un torneo che si conferma evento di altissimo profilo, così come accaduto nelle precedenti tappe, a Venezia Mestre e a Palermo.

Usa, Summit Nato Washington dominato dall’attesa conferenza Biden

Usa, Summit Nato Washington dominato dall’attesa conferenza BidenWashington DC, 11 lug. (askanews) – (di Cristina Giuliano) Non si parla d’altro in queste ore al Summit Nato a Washington che dell’attesissima conferenza stampa – detta del “big boy” – ovvero il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che al Walter E. Washington Convention Center farà la sua prima comparsa da solista davanti alla stampa americana a Washington, prima almeno dopo il dibattito con Donald Trump, e dove inevitabilmente dovrà rispondere alle sempre più gridate richieste di ritirarsi dalla corsa presidenziale del 2024. Il tutto mentre è già in agenda l’appuntamento di domani: Biden si pronuncerà dopo il vertice della Nato nel Michigan, a Detroit, con sue osservazioni – come parte della campagna elettorale – per centinaia di sostenitori.


Della conferenza stampa tutto fa parlare: persino il fatto che è stata posticipata di un’ora e adesso è programmata intorno alle 18.30 locali (quando in Italia sarà passata la mezzanotte da mezzora). Dopo che da giorni ormai le tv dibattono su come mai il presidente 81enne non ha accettato di sottoporsi a un test cognitivo ufficiale indipendente, affermando invece di farne uno “ogni giorno” mentre svolge i suoi doveri presidenziali. Prima della conferenza, Biden ha preso parte al Consiglio Nato-Ucraina, seduto al tavolo circolare del forum. Alla sua sinistra, Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO uscente, alla sua destra, il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer: come dire, un leader che se ne va e un leader che arriva. Al centro il presidente Usa pressato da vicino dalle tv americane, da un gruppo di democratici ma anche dalla star del cinema George Clooney sul New York Times. Una strategia che pretende un’uscita di scena di Biden per lasciare spazio a un altro candidato, senza tuttavia prendere in considerazione che il tutto potrebbe aprire la strada a una facile vittoria del repubblicano Donald Trump a novembre.


Oggi Politico ha scritto che Barack Obama sapeva che Clooney avrebbe chiesto a Biden di ritirarsi. “E non ha provato a fermarlo” si sottolinea. “L’ex presidente (Obama) è rimasto in silenzio mentre la crisi post-dibattito di Biden continua a prendere slancio” si aggiunge. Intanto Joe Scarborough della MSNBC ha affermato che “la campagna di Biden e molti funzionari democratici credono che Barack Obama stia lavorando silenziosamente dietro le quinte per orchestrare” la pressione pubblica contro Biden. Subito dopo il dibattito, la rivista Rolling Stone ha riferito che alcuni legislatori liberali e i loro consiglieri avevano tentato di contattare Obama e di implorarlo di aiutarlo a convincere Biden a farsi da parte.


“Il dibattito non riflette quello che noi vediamo tutti i giorni” ha detto uno dei corrispondenti della Cnn oggi dalla Casa Bianca, descrivendo un Biden attivo e lucido. Mentre il presidente francese Emmanuel Macron, interrogato su cosa pensasse del presidente Biden da un giornalista di Polskie Radio, ha risposto: “Non capisco la sua domanda sul presidente Biden, è il mio omologo, è il presidente degli Stati Uniti e siamo felici di averlo come presidente degli Stati Uniti”.

Europarlamento, l’accordo tra i gruppi su presidenze commissioni

Europarlamento, l’accordo tra i gruppi su presidenze commissioniBruxelles, 11 lug. (askanews) – Un accordo politico di massima, raggiunto oggi fra i gruppi politici del Parlamento europeo, ha stabilito a quali gruppi verranno assegnate le presidenze e vicepresidenze delle commissioni parlamentari, tenendo conto dei nuovi equilibri tra i numeri di seggi determinati dalle elezioni di giugno, e alla chiave di ripartizione delle cariche basata sul “metodo D’Hondt”, (dal nome dello studioso belga Victor D’Hondt che lo inventò nel XIX secolo).


Le assegnazioni delle cariche dovranno comunque essere confermate dai voti nelle diverse commissioni, la settimana successiva alla prima plenaria di Strasburgo che inizia martedì prossimo. Inoltre, sono state cambiate le attribuzioni di quattro presidenze di commissione, rispetto alla bozza iniziale. Innanzitutto, per evitare che l’Ecr (Conservatori e Riformisti europei, il gruppo di Fdi e di Giorgia Meloni, ma anche del Pis polacco e di altri partiti di destra) avessero la presidenza della commissione Libe (Libertà pubbliche), che si occupa di controllo dello stato di diritto e delle politiche migratorie, il Ppe ha offerto uno scambio: ha ceduto all’Ecr la presidenza, che spettava ai Popolari, dell’ambitissima commissione Agri (Agricoltura), diventata ancora più influente, soprattutto per la destra, dopo la protesta dei trattori. L’Ecr ha accettato lo scambio, visto evidentemente il valore della contropartita in termini visibilità e riferimento alla base elettorale.


La seconda modifica riguarda le commissioni Trans (Trasporti e Turismo) e Cult (Cultura e istruzione), che teoricamente erano destinate al nuovo gruppo di estrema destra dei “Patrioti” (di cui fanno parte la Lega e il Rn di Marine Le Pen). In applicazione del cosiddetto “cordone sanitario” contro i partiti anti europei e della destra estrema, le presidenze di queste due commissioni saranno assegnate ad altri gruppi, ancora da decidere. L’Ecr si è schierato comunque contro il “cordone sanitario” e ha annunciato di non essere d’accordo sulla riassegnazione. L’accordo prevede che il Ppe (188 seggi) abbia la presidenza della commissione Itre (Industria, Ricerca ed Energia), della commissione Libe (invece della Agri), e poi delle commissioni Afet (Affari esteri), Afco (Affari costituzionali), Pech (Pesca), Cont (Controllo di bilancio) e della sottocommissione Sant (Sanità).


Il gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D, 136 seggi) avrà la presidenza della commissione Econ (Affari economici e monetari), che però non sarà più assegnata all’italiana Irene Tinagli, della commissione Envi (Ambiente), che dovrebbe invece andare a un europarlamentare italiano, della commissione Inta (Commercio internazionale), e poi delle commissioni Regi (Politica regionale) e Femm (Diritti delle donne e Uguaglianza di genere). All’Ecr, diventato terzo gruppo per numero di seggi (78) andranno le presidenze della commissione Agri (Agricoltura), della commissione Budget (Bilancio Ue) e della commissione Peti (Petizioni).


A Liberali di Renew (77 seggi) saranno assegnate le presidenze delle commissioni Juri (giuridica) e Deve (Sviluppo) e della sottocommissione Sede (Sicurezza e Difesa). I Verdi (53 seggi) avranno le presidenze della commissione Imco (Mercato interno e Consumatori) e della sottocommissione Droi (Diritti umani). Alla Sinistra (The Left, 46 seggi, compresi gli otto del M5S), verranno assegnate infine la presidenza della commissione Empl (Laovoro e Affari sociali) e quella della sottocommissione Fisc (Materie fiscali).

Eurogruppo, lunedì conti 2025 e dibattito con Letta su competitività

Eurogruppo, lunedì conti 2025 e dibattito con Letta su competitivitàRoma, 11 lug. (askanews) – Lunedì all’Eurogruppo dei ministri delle Finanze inizieranno le discussioni sull’impostazione dei piani di bilancio per il prossimo anno e l’argomento dovrebbe anche essere oggetto di una comunicazione. Secondo quanto riporta un comunicato, l’Eurogruppo in forma allargata proseguirà con una discussione sulle necessità di finanziamenti per gli investimenti sulla competitività e in questo ambito verrà ascoltato anche il parere dell’ex premier italiano, Enrico Letta, a cui la Commissione europea uscente ha affidato l’incarico di stilare un rapporto.


Secondo fonti comunitarie, invece il rapporto che sempre Bruxelles ha affidato all’altro ex premier italiano (e ex presidente della Bce), Mario Draghi, dovrebbe essere pubblicato dopo l’estate. Dopo la conclusione dei lavori, attorno alle 19, si svolgerà la conferenza stampa del presidente Paschal Donohoe, del commissario Ue all’economia, Paolo Gentiloni e del direttore del Mes, Pierre Gramegna.

Cps Gfk: Mulino Bianco marchio più scelto, seguono Kinder e Coca Cola

Cps Gfk: Mulino Bianco marchio più scelto, seguono Kinder e Coca ColaMilano, 11 lug. (askanews) – Mulino Bianco è il marchio più scelto dagli acquirenti italiani tra i beni di largo consumo, al primo posto sul podio che vede al secondo il brand del gruppo Ferrero, Kinder, e il gigante delle bibite Coca-Cola. A seguire nella top ten San Benedetto, Barilla, Granarolo, Divella, Aia, Muller e Findus. Lo rivela il rapporto Brand footprint Europe report 2024 di Cps GfK, la società recentemente acquisita da YouGov, in collaborazione con Kantar Worldpanel.


Il rapporto, che si basa sui dati raccolti tra novembre 2022 e la fine di ottobre 2023, evidenzia quali sono i marchi meglio performanti grazie al criterio dei “consumer reach points” che rivelano la forza di un marchio in base al coinvolgimento dei consumatori su tre variabili: popolazione di famiglie, penetrazione (percentuale di famiglie che acquistano un determinato marchio) e scelta del consumatore (frequenza di acquisto di un determinato marchio). “Questi risultati sono per noi motivo di orgoglio – commenta Laura Signorelli, brand equity & communication Mulino Bianco – e rappresentano un riconoscimento a tutta la passione che mettiamo ogni giorno nel portare i nostri prodotti, protagonisti della colazione, nelle case degli italiani. Un impegno a cui la marca ha tenuto fede in tutti questi anni. La nostra ambizione è quella di garantire qualità, gusto, scelte sostenibili e costante innovazione per rispondere ai bisogni delle persone”.

Dl liste attesa, Schlein: disfatta, ennesimo fallimento governo

Dl liste attesa, Schlein: disfatta, ennesimo fallimento governoRoma, 11 lug. (askanews) – “Doveva essere il decreto che risolveva il tragico problema delle liste d’attesa nella sanità pubblica. E’ diventato il decreto che le regioni bocciano perché è vuoto e privo di risorse e su cui si spacca la maggioranza, con la Lega che presenta emendamenti che vogliono cancellare intere parti del testo”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.


“Mentre infatti questo governo da una parte sventola la bandiera dell’autonomia differenziata che cristallizza le differenze tra regioni più ricche e più povere, dall’altra presenta un decreto che accentra i poteri e le regole sulle liste d’attesa, senza metterci un euro. Davvero un bel capolavoro che certifica l’ennesimo fallimento del governo”.

Biden: risposta travolgente se Nordcorea sferra attacco nucleare

Biden: risposta travolgente se Nordcorea sferra attacco nucleareRoma, 11 lug. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden, incontrando oggi il suo omologo sudcoreano Yoon Suk-yeol, ha ribadito che un eventuale attacco nucleare da parte della Corea del Nord contro il Sud dovrà affrontare una “risposta rapida, travolgente e decisiva” da parte degli Stati uniti, con l’uso di “tutta la gamma delle capacità Usa, inclusa quella nucleare”.


I due leader – ha segnalato in un comunicato la Casa bianca – si sono incontrati oggi a margine del summit Nato a Washington per ribadire “i progressi nella cooperazione sulla sicurezza” tra i due paesi in materia di “deterrenza estesa”, a partire dalla costituzione lo scorso anno del Gruppo consultivo nucleare bilaterale permanente. “I presidenti hanno ribadito i loro impegni nella Dichiarazione di Washington Usa-Repubblica di Corea e hanno sottolineato che qualsiasi attacco nucleare da parte della Repubblica democratica popolare di Corea (Corea del Nord) contro la Repubblica di Corea sarà affrontato con una risposta rapida, travolgente e decisiva”, si legge nel comunicato. “Il presidente Biden – prosegue la Casa Bianca – ha ribadito che l’impegno degli Usa alla deterrenza estesa è sostenuto da tutta la gamma delle capacità Usa, inclusa quella nucleare”.

Elkann: in Fiat 25 anni duri, ho avuto paura di non farcela

Elkann: in Fiat 25 anni duri, ho avuto paura di non farcelaTorino, 11 lug. (askanews) – “La Fiat ha attraversato crisi, guerre, calamità naturali. Nel mio caso, questi ultimi 25 anni sono stati duri; ho e abbiamo avuto anche paura di non farcela, di fronte alle tantissime avversità che abbiamo dovuto affrontare”. Lo ha detto il presidente di Stellantis, John Elkann, nel corso delle celebrazioni del 125esimo anniversario di fondazione della Fiat, evento in corso al Lingotto di Torino. “Non abbiamo mai smesso di lavorare, di cercare soluzioni, di credere nel nostro futuro e di difendere con tenacia quello che abbiamo costruito”, ha aggiunto Elkann.


Durante il suo intervento, Elkann ha ricordato l’11 luglio del 1899 quando l’iconica azienda italiana è stata fondata con lo spirito della startup. “L’11 luglio del 1899 inizia la storia di un marchio unico al mondo, che aveva una risorsa preziosa: l’ingegnosità italiana, quell’inesauribile capacità di fare tanto con poco, per creare automobili che sarebbero poi entrate nell’immaginario collettivo del nostro Paese”, ha detto il numero uno del gruppo. “Oggi Fiat è il primo marchio di Stellantis, che sono orgoglioso di aver contribuito a creare 3 anni fa. Grazie a Stellantis, Fiat ha potuto conquistare sempre più clienti. Essere un marchio profondamente italiano – ha poi concluso – non ne ha mai impedito lo sviluppo internazionale. Anzi: esportare la nostra creatività ha fatto innamorare il mondo dell’Italia”.

IA e smart working in gravidanza, Anastasi: Formez all’avanguardia

IA e smart working in gravidanza, Anastasi: Formez all’avanguardiaRoma, 11 lug. (askanews) – “Formez sta lavorando per diffondere la consapevolezza dell’importanza dell’IA nella Pubblica Amministrazione”. Lo afferma il presidente Giovanni Anastasi in un’intervista a Formiche.


Anastasi è stato nominato da alcuni mesi alla guida di un gruppo di lavoro sull’IA che comprende Dipartimento della Funzione Pubblica e lo stesso Formez. “Nell’ultimo anno – prosegue il presidente – il tema è letteralmente esploso, il passaggio dalla digitalizzazione ‘tradizionale’ all’IA è come il passaggio dall’uso del Morse all’uso del telefono, L’IA in questo contesto ci permette di allargare la catena del valore, ossia creare un circolo virtuoso finalizzato a una più performante erogazione dei servizi a cittadini e imprese. Che, in definitiva, è la mission delle pubbliche amministrazioni”. “Il nostro Istituto ha realizzato un ciclo di webinar per garantire ai nostri dipendenti una formazione che consenta a ciascuno di essi di fare un piccolo passo in avanti nella comprensione di questo tema così importante. Presto questo prodotto verrà pubblicato anche nell’archivio di Syllabus e quindi sarà destinato a tutti i dipendenti della PA; inoltre, tra pochi giorni presenteremo una demo, su cui stiamo lavorando da tempo, basata sull’utilizzo dell’IA e che riguarda l’ambito dell’assistenza al reclutamento. Sono in piena sintonia con quanto dice il ministro: dobbiamo essere attrattivi verso i giovani, allargando la platea e diversificando le competenze per migliorare i servizi a cittadini e imprese”. “Generare consapevolezza diffusa – ha concluso Anastasi – crea libertà di scelta e alimenta il processo di cambiamento. Formez sta lavorando per diffondere la consapevolezza dell’importanza dell’IA nella Pubblica Amministrazione”.


Grande concretezza di risultati anche sul fronte del welfare aziendale, con la possibilità di utilizzare lo smart working per i nove mesi di gravidanza più sei dopo congedo parentale. Una disposizione, quella diramata nelle scorse settimane da Formez, che va incontro alle esigenze dei lavoratori. “Vogliamo essere innovativi anche sul lato sociale”, spiega Anastasi. “Seguendo una recente indicazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, dal 1° luglio il lavoro agile – la possibilità, cioè, di lavorare in regime di smart working – assisterà la genitorialità. In quest’ultimo caso, sia durante l’intero periodo della gravidanza che nei sei mesi successivi al congedo parentale. Lo dico con grande orgoglio – conclude il presidente di Formez – perché è un raro caso in cui il lavoro agile diviene un diritto per chi affronta l’esperienza della genitorialità”.

Calcio, Di Lorenzo: “Resto a Napoli per nuovi successi”

Calcio, Di Lorenzo: “Resto a Napoli per nuovi successi”Roma, 11 lug. (askanews) – Giovanni Di Lorenzo resta a Napoli. In una lettera aperta pubblicata sul sito internet della società azzurra il capitano del Napoli mette tutto alle spalle ed annuncia di proseguire il suo rapporto con la società azzurra. “Nelle ultime settimane – scrive – il nostro amore è stato un po’ “scumbinato”, come quello che cantava Pino Daniele in una sua bellissima canzone”. Passare dalla gioia incancellabile dello scudetto alla tristezza di una stagione in cui “non ci riusciva niente è stato un trauma difficile da metabolizzare”. Di Lorenzo ammette: “mi ha accarezzato l’idea di andar via. Sentivo la vostra insoddisfazione nei miei confronti e, come ha detto il Presidente, avevo avuto la percezione di essere stato abbandonato dalla società. Dopo il crollo che abbiamo vissuto sul campo, però, era tutto comprensibile: la vostra rabbia, la frustrazione del club, la mia confusione”. Mario Giuffredi, il suo procuratore “ha percepito il mio disagio e ha fatto il suo lavoro: cercare di agire a mia tutela e nel mio interesse. Ma non c’è persona più felice di lui che io sia rimasto a Napoli”. Quella stagione maledetta, però, è finalmente passata. Di Lorenzo dice di aver parlato con De Laurentiis e Conte ed aver risolto: “non vedo l’ora di ricominciare. Perché mi sento uno di voi”.


“Non potevo andar via così, dopo una stagione insopportabile per il valore della maglia che indossiamo. Sono dispiaciuto per tutto quello che ci è accaduto, ma, lo ribadisco, è ormai alle spalle”. Conclude con le parole di Conte: “Amma fatica’ e vi assicuro che lo faremo con la faccia arrabbiata, come ha detto il mister”.