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Autore: Redazione StudioNews

Tullio Forcella eletto alla presidenza di Federolio

Tullio Forcella eletto alla presidenza di FederolioRoma, 3 lug. (askanews) – Tullio Forcella è il nuovo presidente di Federolio. Lo ha eletto all’unanimità il consiglio direttivo della federazione nazionale del commercio oleario, che ha anche designato alla vicepresidenza Mariella Cerullo e Sabino Basso.


“Intendo operare nel segno della continuità con le politiche seguite dalla Federolio negli ultimi anni. Il settore dell’olio d’oliva è di vitale importanza per la nostra economia e per la cultura alimentare del nostro Paese – ha commentato a margine della sua nomina – Ritengo di fondamentale importanza proseguire nella collaborazione con tutta la filiera oleicolo-olearia italiana e in particolare con il settore olivicolo italiano per una più incisiva valorizzazione del prodotto nazionale, per l’ulteriore sviluppo dell’export e soprattutto per il varo del tanto atteso piano olivicolo nazionale. Parallelamente auspico che prosegua l’impegno della Federolio nella ricerca e si rafforzi la collaborazione già in atto con il mondo scientifico interessato all’olio di oliva”. Romano, classe 1954, Tullio Forcella porta con sé una vasta esperienza e profonda conoscenza del settore dell’olio d’oliva, sia a livello nazionale che internazionale e ha dedicato gran parte della sua vita professionale alla Federolio, dove ha cominciato a lavorare appena ventenne e dove ha ricoperto l’incarico di direttore generale dal 1994 al 2019 e, successivamente, quello di delegato della presidenza.


Fa parte del Comitato di certificazione di Agroqualità ed è stato appena riconfermato nel Consiglio di amministrazione del Conoe (Consorzio per la gestione degli oli vegetali esausti). A livello internazionale è membro del Gruppo di dialogo civile olio di oliva (già Comitato consultivo) presso la Commissione U.E. a Bruxelles nonché del Comitato consultivo del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) a Madrid, di cui è stato anche vicepresidente.

Melone Mantovano Igp: grandi aspettative per campagna 2024

Melone Mantovano Igp: grandi aspettative per campagna 2024Roma, 3 lug. (askanews) – “Le speranze per portare a casa una buona stagione, al momento, rimangono intatte. Chiaramente, dovranno esserci un luglio e un agosto molto caldi, che potranno contribuire a sostenere gli acquisti e a riportare i prezzi su livelli più adeguati”. Così Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio del Melone Mantovano Igp, traccia le aspettative per la campagna commerciale 2024, apertasi a giugno e che durerà per tutto settembre.


“Anche se sarà complesso ripetere l’ottima performance del 2023 – ha detto – siamo impegnati a portare avanti al meglio, per il prossimo trimestre, la campagna 2024, che continua a presentare numeri importanti. Le superfici certificate Igp si mantengono infatti a quota 2.000 ettari, confermando la vocazione e la tradizione del nostro territorio nei confronti del melone di qualità”.  Ovviamente, i due mesi centrali dell’estate, luglio e agosto, saranno decisivi per l’intera stagione. “La partenza della campagna commerciale 2024 – spiega Aguzzi – è avvenuta ai primi di giugno, in ritardo rispetto agli altri anni, in cui partiva già a maggio a causa di problemi nell’allegagione delle piante, sia in serra sia in pieno campo. La nota positiva è rappresentata però dalla qualità, che è comunque molto buona: dai report dei nostri clienti, la media del grado brix risulta infatti oltre i 14, per cui da questo punto di vista siamo soddisfatti”, ha detto Aguzzi. 


Il Melone Mantovano Igp viene da uno storico eccezionale come il 2023, quando la produzione commercializzata arrivò a 9.000 tonnellate, ovvero 1.000 tonnellate in più del 2022, con un ottimo riscontro anche in termini di prezzo. 

M5s verso ingresso in eurogruppo Sinistra con Salis e Lucano

M5s verso ingresso in eurogruppo Sinistra con Salis e LucanoBruxelles, 3 lug. (askanews) – Gli otto eurodeputati eletti del M5s hanno chiesto di entrare nel gruppo della Sinistra (“The Left”) al Parlamento europeo, e saranno probabilmente accettati dopo una sorta di “esame”, previsto domani per verificare che le loro posizioni politiche e i loro valori e principi siano affini a quelli del gruppo. Lo hanno annunciato oggi a Bruxelles, durante un punto stampa, i due co-presidenti della Sinistra, la francese Manon Aubry e il tedesco Martin Schirdewan.


“Abbiamo ricevuto la richiesta dai Cinquestelle di entrare nel gruppo, stiamo esaminando attentamente questa richiesta. Avremo domani una riunione dell’Ufficio di presidenza del gruppo con loro, dopo la quale decideremo”, ha annunciato Aubry. Intanto, ha continuato, “siamo molto felici di dare il benvenuto a due membri della Sinistra italiana”, Mimmo Lucano e Ilaria Salis. “Sinistra italiana, nell’alleanza con i Verdi, ha ottenuto un grande risultato, inaspettato. Sono arrivati primi tra i giovani, e naturalmente siamo lieti del fatto che la Sinistra italiana sia tornata, nel Parlamento europeo, e posso dire che ci sono mancati. Questa è la loro casa e siamo felici che siano tornati”. Alla domanda su quali condizioni saranno poste agli eletti del M5s per essere accettati, la capogruppo della Left ha risposto: “Il nostro gruppo è stato molto ambizioso quando si è trattato di difendere i diritti dei migranti, nella lotta al fascismo, nel difendere la giustizia climatica, la giustizia fiscale, e non faremo assolutamente compromessi su nessuno di questi temi. Quindi sta a loro rispondere” su questi punti.


“Quanto alla costituzione del gruppo – ha aggiunto Aubry -, abbiamo lavorato a una ‘dichiarazione di affinità’ che vedrete probabilmente domani, che dovrà ogni singolo membro dovrà firmare prima di entrare nel gruppo”, che riguarda “degli standard etici. Sono fiera di affermare che noi siamo il gruppo più ambizioso riguardo ai principi etici. Ogni singolo eurodeputato di questo gruppo firmerà l’impegno a non ricevere denaro e a non accettare nessun lavoro parallelo, nessun viaggio pagato da imprese o paesi”. “La discussione con gli eurodeputati del M5s – ha puntualizzato ancora la co-presidente della Sinistra – avrà luogo domani mattina, e prenderemo la decisione entro domani” sul loro eventuale ingresso nel gruppo. E ha sottolineato: “La porta è aperta, ma ci sono chiare condizioni politiche. Insomma, sta a loro decidere se le rispettano. E questo è fatto anche in cooperazione molto stretta con Sinistra italiana, perché loro sono finora i nostri membri italiani. E noi abbiamo grande rispetto per coloro che erano già membri del gruppo, prima della richiesta dei Cinquestelle”.


Gli eurodeputati della Sinistra italiana, comunque, ha precisato, “sono aperti a questo”, alla possibilità di accogliere i colleghi del M5s. E in ogni caso, ha spiegato, se saranno accettati nel gruppo, i pentastellati formeranno una delegazione separata da quella di Sinistra italiana. “Credo – ha osservato Aubry – che questo avvenga anche nel contesto della ricomposizione della sinistra in Italia. Che è interessante perché, quando ci sono la destra e l’estrema destra che governano insieme, e questa è una cosa potrebbe avvenire tra pochi giorni anche in Francia, mostra che la sinistra ha bisogno di essere forte e solida nei suoi valori”.


Infine, a chi chiedeva come possano stare nel gruppo della Sinistra gli eurdeputati di un movimento che fino a poco tempo fa si reclamava “né di destra né di sinistra”, Aubry ha riposto: “I partiti socialisti in molti paesi si reclamano di sinistra e poi fanno passare misure di austerità. Ciò che importa non è quello che rivendichi, ma quello che fai”.

M5s verso l’ingresso nell’eurogruppo della Sinistra con Salis e Lucano

M5s verso l’ingresso nell’eurogruppo della Sinistra con Salis e LucanoBruxelles, 3 lug. (askanews) – Gli otto eurodeputati eletti del M5s hanno chiesto di entrare nel gruppo della Sinistra (“The Left”) al Parlamento europeo, e saranno probabilmente accettati dopo una sorta di “esame”, previsto domani per verificare che le loro posizioni politiche e i loro valori e principi siano affini a quelli del gruppo. Lo hanno annunciato oggi a Bruxelles, durante un punto stampa, i due co-presidenti della Sinistra, la francese Manon Aubry e il tedesco Martin Schirdewan.


“Abbiamo ricevuto la richiesta dai Cinquestelle di entrare nel gruppo, stiamo esaminando attentamente questa richiesta. Avremo domani una riunione dell’Ufficio di presidenza del gruppo con loro, dopo la quale decideremo”, ha annunciato Aubry. Intanto, ha continuato, “siamo molto felici di dare il benvenuto a due membri della Sinistra italiana”, Mimmo Lucano e Ilaria Salis. “Sinistra italiana, nell’alleanza con i Verdi, ha ottenuto un grande risultato, inaspettato. Sono arrivati primi tra i giovani, e naturalmente siamo lieti del fatto che la Sinistra italiana sia tornata, nel Parlamento europeo, e posso dire che ci sono mancati. Questa è la loro casa e siamo felici che siano tornati”. Alla domanda su quali condizioni saranno poste agli eletti del M5s per essere accettati, la capogruppo della Left ha risposto: “Il nostro gruppo è stato molto ambizioso quando si è trattato di difendere i diritti dei migranti, nella lotta al fascismo, nel difendere la giustizia climatica, la giustizia fiscale, e non faremo assolutamente compromessi su nessuno di questi temi. Quindi sta a loro rispondere” su questi punti.


“Quanto alla costituzione del gruppo – ha aggiunto Aubry -, abbiamo lavorato a una ‘dichiarazione di affinità’ che vedrete probabilmente domani, che dovrà ogni singolo membro dovrà firmare prima di entrare nel gruppo”, che riguarda “degli standard etici. Sono fiera di affermare che noi siamo il gruppo più ambizioso riguardo ai principi etici. Ogni singolo eurodeputato di questo gruppo firmerà l’impegno a non ricevere denaro e a non accettare nessun lavoro parallelo, nessun viaggio pagato da imprese o paesi”. “La discussione con gli eurodeputati del M5s – ha puntualizzato ancora la co-presidente della Sinistra – avrà luogo domani mattina, e prenderemo la decisione entro domani” sul loro eventuale ingresso nel gruppo. E ha sottolineato: “La porta è aperta, ma ci sono chiare condizioni politiche. Insomma, sta a loro decidere se le rispettano. E questo è fatto anche in cooperazione molto stretta con Sinistra italiana, perché loro sono finora i nostri membri italiani. E noi abbiamo grande rispetto per coloro che erano già membri del gruppo, prima della richiesta dei Cinquestelle”.


Gli eurodeputati della Sinistra italiana, comunque, ha precisato, “sono aperti a questo”, alla possibilità di accogliere i colleghi del M5s. E in ogni caso, ha spiegato, se saranno accettati nel gruppo, i pentastellati formeranno una delegazione separata da quella di Sinistra italiana. “Credo – ha osservato Aubry – che questo avvenga anche nel contesto della ricomposizione della sinistra in Italia. Che è interessante perché, quando ci sono la destra e l’estrema destra che governano insieme, e questa è una cosa potrebbe avvenire tra pochi giorni anche in Francia, mostra che la sinistra ha bisogno di essere forte e solida nei suoi valori”.


Infine, a chi chiedeva come possano stare nel gruppo della Sinistra gli eurdeputati di un movimento che fino a poco tempo fa si reclamava “né di destra né di sinistra”, Aubry ha riposto: “I partiti socialisti in molti paesi si reclamano di sinistra e poi fanno passare misure di austerità. Ciò che importa non è quello che rivendichi, ma quello che fai”.

Il 10 luglio Agrifood Summit del Sole 24 Ore con Lollobrigida

Il 10 luglio Agrifood Summit del Sole 24 Ore con LollobrigidaRoma, 3 lug. (askanews) – Si terrà il 10 luglio 2024, a partire dalle 9.30 in live streaming, l’evento “AgriFood Summit – Coltivare la sostenibilità per crescere”, appuntamento del Sole 24 Ore dedicato alla filiera agroalimentare. Aprirà i lavori un’intervista a Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che tratterà l’esigenza di strategie economicamente sostenibili dal Green Deal della Politica Agricola Comune all’export a rischio guerra.


A seguire interverranno sul tema Cristiano Fini, presidente CIA-Agricoltori Italiani, Gianluca Lelli, capo area economico Coldiretti, e Giacomo Vigna, dirigente Agroindustria – Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La sostenibilità, che è al centro anche della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 dell’Unione Europea, sarà il focus della mattinata di lavori durante la quale rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria, imprenditori ed esperti discuteranno del rapporto con l’UE e delle problematiche dell’export dei prodotti Made in Italy in un contesto mondiale di crisi, racconteranno le innovazioni in grado di coniugare sostenibilità e competitività, e indicheranno le strade per un futuro di crescita nel rispetto di ambiente e lavoratori.

La Francia verso la domenica dei duelli: ben 405 decidono le legislative

La Francia verso la domenica dei duelli: ben 405 decidono le legislativeNizza (Francia), 3 lug. (askanews) – Ben 405 duelli e 94 triangolari: così la destra di Rassemblement national si gioca domenica la prima possibilità reale di andare al potere in Francia, anche se la tattica della “desistenza” o “fare muro”, affilata e usata da sinistra e macronisti, ha ridotto un po le certezze di Marine Le Pen e Jordan Bardella. E mentre domenica 30 giugno al primo turno sono stati eletti 76 deputati – tra cui 39 di Rn e dei suoi alleati – alcuni pesi massimi, persino ministri, hanno rimesso in gioco il loro posto nell’emiciclo il 7 luglio.


Quindi per il 7 luglio non è deciso nulla. Anzi: “Ritirarsi oggi per gli eletti di sinistra contro Rn non significa governare domani con la LFI”, ha dichiarato oggi Emmanuel Macron al Consiglio dei ministri (secondo quanto riferito a Franceinfo da diversi partecipanti). Una posizione già difesa in mattinata da Gabriel Attal su France Inter e anche da Gerard Darmanin, che complica ulteriormente il quadro. E nessuna previsione si può fare con precisione sull’esito delle elezioni. Molto dipende anche dai big in campo. Eccone alcuni, con tutte le insicurezze del caso: FRANCOIS HOLLANDE – CORREZE Il secondo turno di Correze appare incerto per Francois Hollande. Arruolato dal Nuovo Fronte Popolare, è arrivato primo al primo turno con il 37,6%, davanti al candidato del Rassemblement National Maité Pouget (30,9%) e al deputato uscente dei Les Republicains Francis Dubois (28,6%). Ritiratosi dall’arena politica dalla fine del suo mandato nel 2017, questa candidatura alle elezioni legislative dell’ex presidente socialista ha segnato il suo ritorno sulla scena nazionale.


ERIC CIOTTI – ALPI MARITTIME (PROVENZA – COSTA AZZURRA) Nessuna suspense nel triangolare della prima circoscrizione delle Alpi Marittime. Il repubblicano ribelle Eric Ciotti è molto sicuro del suo territorio e dovrebbe essere rieletto deputato, questa volta con il sostegno di Rn. Il contestato presidente del partito conservatore, artefice dell’alleanza LR-RN, ha raccolto il 41% dei voti, ben davanti al ribelle Olivier Salerno (26,6%). Al 3° posto, Graig Monetti, candidato della maggioranza presidenziale (22,8%), ha rifiutato di ritirarsi, andando contro le istruzioni date da Gabriel Attal. MARIE-CAROLINE LE PEN – SARTHE Nella quarta circoscrizione elettorale della Sarthe, Marie-Caroline Le Pen, sorella di Marine (e suocera di Bardella), paracadutata nella roccaforte di Francois Fillon, è arrivata prima sul podio al primo turno delle elezioni legislative. La candidata di Rn ha ottenuto il 39,26% dei voti e gode di un vantaggio favorevole.ELISABETH BORNE – CALVADOS L’ex premier Elisabeth Borne traballa parecchio. Candidata alla rielezione, l’ex Primo Ministro si è classificata seconda nella sesta circoscrizione di Calvados con il 28,93% dei voti alla fine del primo turno, dove il candidato del RN Nicolas Calbrix ha raccolto il 36,26% dei voti. Borne può comunque sperare di recuperare dopo il ritiro del suo ex avversario nel 2022, Noé Gauchard (23,16%), arrivato in terza posizione.


GERALD DARMANIN – TOURCOING Gérald Darmanin, primo nella sua circoscrizione elettorale di Tourcoing (36%), ha solo 900 voti davanti al candidato della Rn Bastien Verbrugghe (34,3%). Il tutto non sorprende, visto che alle elezioni europee Jordan Bardella è finito in testa in questa circoscrizione elettorale con il 35,5% dei voti. Ma ora bisogna capire se la tattica della desistenza lo aiuterà: terza qualificata, il candidato del Nuovo Fronte Popolare (NFP) Leslie Mortreux (24,8%), si è ritirato per bloccare la destra. Ma niente è meno sicuro. Tanto più che Darmanin ha dichiarato che non “mai” si alleerà con “l’estrema sinistra”: quando si dice la gratitudine. GABRIEL ATTAL – HAUTS DE SEINE Nella decima circoscrizione elettorale di Hauts de Seine, gode di una situazione relativamente comoda ma è forse l’unico che non può usare la carta della desistenza: l’attuale primo ministro Gabriel Attal è arrivato primo al primo turno delle elezioni legislative di domenica 30 giugno con il 43,85% dei voti. Ma nonostante la percentuale ottima, non è a suo agio come nel 2022 per il secondo turno del 7 luglio. Solo otto punti lo separano dalla candidata socialista Cécile Soubelet (35,53%) mentre non è qualificato il candidato di Rn, al terzo posto con il 12,21% dei voti.

Usa, +150.000 posti di lavoro settore privato a giugno, sotto attese

Usa, +150.000 posti di lavoro settore privato a giugno, sotto atteseNew York, 3 lug. (askanews) – L’occupazione nel settore privato statunitense, nel mese di giugno, ha registrato ancora un rialzo, ma in misura inferiore alle attese. Secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing (Adp), l’agenzia che si occupa di preparare le buste paga, sono stati creati 150.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, mentre le previsioni erano per la creazione di 160.000 nuove posizioni.


Il dato di maggio è stato rivisto da 152.000 a 157.000. I salari sono cresciuti del 4,9% su base annuale, meno del 5% registrato nel mese precedente. “La crescita dell’occupazione è stata solida, ma non su vasta scala”, ha dichiarato Nela Richardson, capo economista di ADP, aggiungendo che “se non fosse stato per una ripresa delle assunzioni nel settore del tempo libero e dell’ospitalità, giugno sarebbe stato un mese in negativo”.

Francia verso domenica dei duelli: ben 405 decidono legislative

Francia verso domenica dei duelli: ben 405 decidono legislativeNizza (Francia), 3 lug. (askanews) – Ben 405 duelli e 94 triangolari: così la destra di Rassemblement national si gioca domenica la prima possibilità reale di andare al potere in Francia, anche se la tattica della “desistenza” o “fare muro”, affilata e usata da sinistra e macronisti, ha ridotto un po’ le certezze di Marine Le Pen e Jordan Bardella. E mentre domenica 30 giugno al primo turno sono stati eletti 76 deputati – tra cui 39 di Rn e dei suoi alleati – alcuni pesi massimi, persino ministri, hanno rimesso in gioco il loro posto nell’emiciclo il 7 luglio.


Quindi per il 7 luglio non è deciso nulla. Anzi: “Ritirarsi oggi per gli eletti di sinistra contro Rn non significa governare domani con la LFI”, ha dichiarato oggi Emmanuel Macron al Consiglio dei ministri (secondo quanto riferito a Franceinfo da diversi partecipanti). Una posizione già difesa in mattinata da Gabriel Attal su France Inter e anche da Gerard Darmanin, che complica ulteriormente il quadro. E nessuna previsione si può fare con precisione sull’esito delle elezioni. Molto dipende anche dai big in campo. Eccone alcuni, con tutte le insicurezze del caso:


FRANCOIS HOLLANDE – CORREZE Il secondo turno di Correze appare incerto per Francois Hollande. Arruolato dal Nuovo Fronte Popolare, è arrivato primo al primo turno con il 37,6%, davanti al candidato del Rassemblement National Maité Pouget (30,9%) e al deputato uscente dei Les Republicains Francis Dubois (28,6%). Ritiratosi dall’arena politica dalla fine del suo mandato nel 2017, questa candidatura alle elezioni legislative dell’ex presidente socialista ha segnato il suo ritorno sulla scena nazionale.


ERIC CIOTTI – ALPI MARITTIME (PROVENZA – COSTA AZZURRA) Nessuna suspense nel triangolare della prima circoscrizione delle Alpi Marittime. Il repubblicano ribelle Eric Ciotti è molto sicuro del suo territorio e dovrebbe essere rieletto deputato, questa volta con il sostegno di Rn. Il contestato presidente del partito conservatore, artefice dell’alleanza LR-RN, ha raccolto il 41% dei voti, ben davanti al ribelle Olivier Salerno (26,6%). Al 3° posto, Graig Monetti, candidato della maggioranza presidenziale (22,8%), ha rifiutato di ritirarsi, andando contro le istruzioni date da Gabriel Attal.


MARIE-CAROLINE LE PEN – SARTHE Nella quarta circoscrizione elettorale della Sarthe, Marie-Caroline Le Pen, sorella di Marine (e suocera di Bardella), paracadutata nella roccaforte di Francois Fillon, è arrivata prima sul podio al primo turno delle elezioni legislative. La candidata di Rn ha ottenuto il 39,26% dei voti e gode di un vantaggio favorevole. ELISABETH BORNE – CALVADOS L’ex premier Elisabeth Borne traballa parecchio. Candidata alla rielezione, l’ex Primo Ministro si è classificata seconda nella sesta circoscrizione di Calvados con il 28,93% dei voti alla fine del primo turno, dove il candidato del RN Nicolas Calbrix ha raccolto il 36,26% dei voti. Borne può comunque sperare di recuperare dopo il ritiro del suo ex avversario nel 2022, Noé Gauchard (23,16%), arrivato in terza posizione. GERALD DARMANIN – TOURCOING Gérald Darmanin, primo nella sua circoscrizione elettorale di Tourcoing (36%), ha solo 900 voti davanti al candidato della Rn Bastien Verbrugghe (34,3%). Il tutto non sorprende, visto che alle elezioni europee Jordan Bardella è finito in testa in questa circoscrizione elettorale con il 35,5% dei voti. Ma ora bisogna capire se la tattica della desistenza lo aiuterà: terza qualificata, il candidato del Nuovo Fronte Popolare (NFP) Leslie Mortreux (24,8%), si è ritirato per bloccare la destra. Ma niente è meno sicuro. Tanto più che Darmanin ha dichiarato che non “mai” si alleerà con “l’estrema sinistra”: quando si dice la gratitudine. GABRIEL ATTAL – HAUTS DE SEINE Nella decima circoscrizione elettorale di Hauts de Seine, gode di una situazione relativamente comoda ma è forse l’unico che non può usare la carta della deistenza: l’attuale primo ministro Gabriel Attal è arrivato primo al primo turno delle elezioni legislative di domenica 30 giugno con il 43,85% dei voti. Ma nonostante la percentuale ottima, non è a suo agio come nel 2022 per il secondo turno del 7 luglio. Solo otto punti lo separano dalla candidata socialista Cécile Soubelet (35,53%) mentre non è qualificato il candidato di Rn, al terzo posto con il 12,21% dei voti.

Petrolio a massimi 2 mesi, Brent si avvicina a quota 87 dollari

Petrolio a massimi 2 mesi, Brent si avvicina a quota 87 dollariRoma, 3 lug. (askanews) – In piena stagione degli spostamenti estivi, i prezzi del petrolio segnano ulteriori rialzi portandosi ai massimi da due mesi a questa parte, anche risentendo delle attese di un nuovo calo delle scorte negli Stati Uniti. Nel pomeriggio il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord smorza i guadagni a un più 0,17% a quota 86,39 dollari, ma dopo aver toccato nel corso della sessione 86,83 dollari, massimo da fine maggio. Proprio guardando al Brent, va rilevato che meno di un mese fa, lo scorso 4 giugno era calato a 77,52 dollari.


In preapertura New York il West Texas Intermediate si attesta 82,89 dollari, in marginale aumento dopo aver toccato quota 83,36 dollari. Guardando la questione dalla prospettiva dell’area euro, lo sviluppo potrebbe complicare il quadro sull’ipotesi che la Bce possa procedere a un nuovo taglio dei tassi a settembre, che ieri era stata rilanciata dalla attenuazione dell’inflazione generale a giugno.

Oggi in aula al Senato Dl Agricoltura, Copagri: testo migliorato

Oggi in aula al Senato Dl Agricoltura, Copagri: testo miglioratoRoma, 3 lug. (askanews) – Arriva oggi nell’aula di Palazzo Madama il DL Agricoltura, con un testo “decisamente migliorato e rafforzato” e che “riuscirà a dare migliori e più complete risposte alle istanze del comparto agricolo, che sconta al momento notevoli difficoltà legate ai rincari dei costi di produzione e delle tariffe energetiche, ma anche alle sempre più evidenti ricadute del climate change e alla condizione di grave siccità che sconta il Meridione del Paese”. Lo spiega il presidente della Copagri, Tommaso Battista a proposito dei contenuti del ddl di conversione del cosiddetto “DL Agricoltura”, che sarà oggi all’esame dell’aula del Senato e sul quale il Governo ha preannunciato la posizione della questione di fiducia.


“Non possiamo che ringraziare i relatori Luca De Carlo e Giorgio Maria Bergesio, presidente e vicepresidente della Commissione Agricoltura, per il grande lavoro di sintesi effettuato – dice Battista – che ha portato, fra l’altro, alla fondamentale proroga di un anno per la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita-TEA, strumenti fondamentali per ottenere produzioni vegetali in grado di rispondere in maniera adeguata alla scarsità idrica e a stress ambientali e biotici di particolare intensità”. Positivo anche il parere sul via libera al sistema di monitoraggio delle produzioni cerealicole, il cosiddetto ‘Granaio Italia’, grazie al quale “anche il comparto potrà contare su uno strumento fondamentale, già da tempo a disposizione dei settori vitivinicolo, olivicolo e lattiero-caseario”, aggiunge Battista, plaudendo al lavoro del sottosegretario all’agricoltura Patrizio La Pietra e della senatrice Maria Nocco, grazie ai quali è stato previsto anche uno stanziamento di 30 milioni di euro destinati ai reimpianti e alle riconversioni per sostenere le imprese agricole danneggiate dalla Xylella.


Rilevanti anche gli interventi per la ristrutturazione dei settori olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario del comparto del latte ovi-caprino, ai quali vengono destinati 15 milioni di euro totali, così come quelli sul carburante agricolo agevolato e, “soprattutto, le misure emendative per incrementare i controlli contro lo sfruttamento del lavoro e per istituire un Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura, così come ripetutamente richiesto dalla Confederazione”, conclude Battista.