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Autore: Redazione StudioNews

Lagarde: sull’inflazione “restare vigili, la partita non è vinta”

Lagarde: sull’inflazione “restare vigili, la partita non è vinta”Roma, 1 lug. (askanews) – Alla Bce “non abbiamo completato il lavoro” sull’inflazione “e dobbiamo restare vigili. Non ci riposeremo fino a quando la partita non sarà vinta e l’inflazione sarà tornata al 2%”. Lo ha affermato la presidente dell’istituzione monetaria, Christine Lagarde nel suo discorso alla cena di gala che apre il forum di Sintra, l’appuntamento che ogni anno la Bce tiene in Portogallo.


Il discorso non sembra offrire spunti di rilievo sulle prossime mosse di politica monetaria se non ribadire l’impostazione, adottata dopo il primo rialzo dei tassi deciso a giugno – dopo una lunga fase di stabilità che a sua volta seguiva il più aggressivo ciclo rialzista della storia della Bce -: si intende decidere volta per volta sulla base dell’evolversi dei dati, senza impegnarsi su alcun percorso predeterminato per il costod el danaro. Secondo Lagarde – che in piena fase degli Europei ha usato una metafora calcistica citando Bobby Robson, storico giocatore e allenatore inglese – i progressi fatti in termini di moderazione dell’inflazione consentono “di guardare indietro e di riflettere sul percorso che abbiamo avviato”, ha proseguito. Ha spiegato che in circostanze normali le fluttuazioni dell’inflazione di breve termine non vengono considerate un rischio. Ma quando esiste la possibilità che gli shock sui prezzi si amplifichino e diventino più persistenti le aspettative di inflazione possono disancorarsi dai livelli auspicati dalla Banca centrale.


La presidente ha rivendicato che se la Bce non avesse reagito in modo energico alle passate impennate inflazionistiche ci sarebbe stato un rischio di disancoraggio dell’inflazione del 30%, sia sullo scorso anno che sul 2024. E data l’ampiezza dei passati contraccolpi, ancore oggi “un atterraggio morbido non è garantito”. Lagarde ha citato vario fattori tra cui la tenuta del mercato del lavoro.


“Continuiamo a fronteggiare incertezze sul futuro dell’inflazione, specialmente in termini di come si rapporteranno salari, utili delle imprese e produttività. La tenuta del mercato del lavoro “significa che possiamo prendere tempo per accumulare ulteriori informazioni ma che dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che le prospettive di crescita restano incerte. Tutto questo – ha concluso – sostiene la nostra determinazione essere legati ai dati e assumere le nostre decisioni volta per volta”.

Nato, NRDC-ITA assume ruolo di guida dell’Allied Reaction Force

Nato, NRDC-ITA assume ruolo di guida dell’Allied Reaction ForceMilano, 1 lug. (askanews) – Una Nato “più forte, pronta a difendere le nostre libertà condivise”. Si è svolta oggi, presso la sede operativa di NRDC-ITA, alla presenza della massima autorità militare dell’Alleanza in Europa (SACEUR), il generale Christopher G. Cavoli, e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di corpo d’armata Carmine Masiello, la cerimonia che ha sancito l’assunzione per i prossimi tre anni del ruolo di guida dell’Allied Reaction Force (ARF) per il Comando NATO di Solbiate Olona, guidato dal generale di corpo d’armata Lorenzo D’Addario. “L’NRDC-ITA, avendo formalmente assunto la responsabilità come quartier generale dell’ARF, guiderà una forza multinazionale multi-dominio e costituirà l’avanguardia che ci garantirà deterrenza verso nostri avversari e, se necessario, rispondendo tempestivamente in situazioni di crisi” ha detto il generale Cavoli nel suo discorso.


Alla cerimonia hanno partecipato tutti i comandanti delle unità della NATO che a partire da oggi costituiranno l’Allied Reaction Force, in particolare la 1 UK Division, il ESP JSOC (Joint Special Operations Command), il ESP JFAC (Joint Force Air Component), il CFSpCC (Combined Force Space Component Commander), ITMARFOR (Italian Maritime Forces) e il SOFCOM (Allied Special Operations Forces Command). Questi comandi, in un ambito multinazionale e multidominio, contibuiranno a supportare l’Alleanza nell’assolvimento dei suoi tre principali compiti: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi e sicurezza cooperativa. Nel corso della cerimonia, il generale Cavoli ha espresso parole di apprezzamento per l’opera svolta dal personale civile e militare, tesa alla costituzione del Comando dell’Allied Reaction Force nel quadro del delicato momento storico, evidenziando in particolare l’elevato profilo del nuovo ruolo, mentre il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha evidenziato l’altissimo livello operativo multinazionale e interforze del Comando e ha espresso il proprio apprezzamento per la professionalità, lo spirito di appartenenza e di sacrificio dello staff.


“Abbiamo scelto questo quartier generale per lo spirito con cui esprime la sua capacità di schieramento” ha aggiunto Cavoli. “È lo spirito di creatività necessario per creare un nuovo quartier generale e di assicurarne il suo funzionamento”. I tempi richiedono un “processo di ricostruzione della nostra capacità di condurre operazioni di difesa collettiva. Non è quello che volevamo”, sottolinea Cavoli. “Volevamo un mondo più semplice. Avevamo un mondo più semplice. Ma l’invasione illegale e brutale dell’Ucraina da parte della Russia ha cambiato la situazione e ha cambiato anche quello che facciamo. Ora dobbiamo tornare a difendere ogni centimetro del territorio dell’Alleanza”.


NRDC-ITA, nel suo ruolo di HQ Allied Reaction Force, fornisce a SACEUR un’immediata capacità di risposta alle crisi. In tale ottica, ha portato avanti una serie di attività tra esercitazioni, studi accademici e addestramenti specifici che sono culminati, lo scorso maggio, nell’esercitazione Steadfast Deterrence 24, nella quale ha ricevuto la certificazione operativa. Ulteriori esercitazioni, inoltre, saranno svolte in tutta Europa alla fine del 2024, nel 2025 e nel 2026. L’Allied Reaction Force è un concetto completamente nuovo, derivante da una decisone a livello politico maturata in occasione del summit NATO di Vilnius del 2023 al fine di consentire al generale Cavoli di disporre di forze prontamente impiegabili (in tutti i domini: terra, mare, aria, cyber e spazio), di conseguire risultati in modo più immediato rispetto al passato e di fornire una risposta efficace alle eventuali situazioni di crisi in tutti i tipi di operazioni.


Questo nuovo ruolo rafforzerà anche le relazioni già stabilite dal Comando NATO di Solbiate Olona, consentendogli di collaborare con nuovi partner e alleati per condividere competenze ed esperienze, dimostrando nel contempo i migliori principi di coesione e legittimità. La scelta di NRDC-ITA conferma l’impegno dell’Italia nei confronti dell’Alleanza e della deterrenza e difesa dell’area euro-atlantica. NRDC-ITA è un Comando multinazionale con sede operativa a Solbiate Olona (Varese) ed istituzionale a Milano. L’Italia fornisce il 75% del personale: ufficiali, sottufficiali graduati e militari di truppa. Mentre il rimanente 25% è costituito dai militari provenienti da altre 19 nazioni. Dal primo ottobre 2016, NRDC-ITA è alle dirette dipendenze del capo dello Stato Maggiore dell’Esercito (SME).

Malerba al Pride di Napoli canta il nuovo singolo “cubalibre”

Malerba al Pride di Napoli canta il nuovo singolo “cubalibre”Roma, 1 lug. (askanews) – Malerba invitata al Pride di Napoli, sabato 29 giugno, da Club Venus ha portato un messaggio di lotta contro le discriminazioni e di libertà e si è esibita con il nuovo singolo “cubalibre” (WannaBe Records / Sony Music Italy) prima sul carro che ha sfilato e poi al party ufficiale, dove è stata accompagnata da due ballerini della dance company The Good Guys.


Il video di “cubalibre”, diretto da Mauro Russo, è stato girato proprio a Napoli. Malerba è a suo agio mentre siede in un elegante salotto fronte mare, o mentre si trova su un peschereccio nel Golfo; e ancora in discoteca, dove si lascia andare libera al ritmo della musica. Uno dei momenti più iconici del videoclip è la corsa in moto sul molo di San Vincenzo, luogo simbolo della serie “Mare Fuori”. “cubalibre” è scritto da Malerba con “Lele” Raffaele Esposito, “2UE” Gianpiero Gentile e Davide De Blasio e prodotto da Gentile e De Blasio.


Classe 1999, Giorgia Malerba è nata a Terni. Il suo canale TikTok ha oltre 3MLN di follower, complici il fratello Tommaso e la capretta domestica Bruno. È ora un’artista dell’etichetta WannaBe Records, nuova divisione di Wannabe Network.

Usa, football universitario in Alabama: una meta da raggiungere

Usa, football universitario in Alabama: una meta da raggiungereMilano, 1 lug. (askanews) – Il football universitario in Alabama è una istituzione, con la stagione sportiva che inizia ad agosto. Non si tratta di una semplice partita: un’intera cultura si è sviluppata intorno agli spettacoli dell’intervallo e al tailgating nel parcheggio, quando gli appassionati si ritrovano per condividere una birra e un picnic. Una cultura che inizia ad attecchire anche in Italia: a Milano ad esempio si gioca nel leggendario Velodromo Vigorelli (dove a maggio i Frogs Legnano hanno accolto i North Park University Vikings – team di Chicago che milita in III Division NCAA – per un’amichevole).


Ma in Alabama il football è una certezza, qualcosa da non perdere. E non solo. Ancora più di altri, questo Stato del sud, ha una storia sportiva sorprendentemente ricca con un numero altissimo di giovani che ha raggiunto le leghe maggiori del baseball in un’epoca in cui la popolazione dello Stato era inferiore a quella della maggior parte delle città con squadre di baseball della Major League. Tra questi c’è Hank Aaron, nativo di Mobile, che 50 anni fa ha realizzato il suo 715esimo fuoricampo, battendo il record di Babe Ruth. Costruito per i Birmingham Coal Barons nel 1910 dall’industriale e proprietario della squadra A H “Rick” Woodward dell’Alabama, la costruzione in cemento e acciaio del Rickwood Field si è mantenuta nel tempo. Dopo la fondazione dei Birmingham Black Barons nel 1921, anche loro iniziarono a giocare in questo campo, che divenne presto frequentato abitualmente dagli Yankees e da Babe Ruth. Oggi il campo è ancora utilizzato per partite amatoriali e tributarie, ed è stato anche il set cinematografico per i film “Soul of the Game” e “42”. L’ingresso è gratuito e sono disponibili visite guidate (rickwood.com). Nelle vicinanze, il Negro Southern League Museum illustra in dettaglio come la lega abbia agito come una via di passaggio per molti grandi giocatori di baseball per entrare nella Negro America League e nella Negro National League dal 1920 al 1951 (birminghamnslm.org).


Le squadre rivali di football dell’Università dell’Alabama, i Crimson Tide, e gli Auburn Tigers hanno vinto diversi titoli per il campionato nazionale di football. È possibile visitare i loro stadi – e persino assistere a una partita o due – durante un viaggio che inizia a Tuscaloosa, sede dei Crimson Tide. Il Bryant-Denny Stadium è uno dei più antichi del Paese, inaugurato nel 1929. Nelle vicinanze si trova il Paul W Bryant Museum (bryantmuseum.com), che prende il nome da uno dei capi allenatori dell’Alabama ed è ricco di trofei e cimeli sportivi. Altri trofei, maglie, premi e fotografie si trovano all’Alabama Sports Hall of Fame di Birmingham, a breve distanza (ingresso 5 dollari; ashof.org). All’Università di Auburn si può visitare lo stadio Jordan-Hare (auburnstadium.com), dove si gioca il Magic City Classic tra gli Alabama State University Hornets di Montgomery e gli Alabama A&M Bulldogs di Huntsville. Il Robert Trent Jones Golf Trail dell’Alabama, che si estende dalla costa del Golfo a sud fino alle colline degli Appalachi a nord, comprende 26 campi e 468 buche di golf da campionato in 11 località. Si può soggiornare e giocare in otto di queste, visitando i siti turistici più importanti lungo il percorso. A Birmingham e Montgomery è possibile visitare i siti dei diritti civili, tra cui il luogo in cui Martin Luther King Junior pronunciò il famoso discorso “How Long, Not Long”; a Mobile è possibile visitare i musei dedicati all’ultima nave transatlantica adibita al trasporto degli schiavi; infine, è possibile raggiungere i massimi livelli musicali presso i FAME Studios e i Muscle Shoals Sound Studio, dove è stata registrata gran parte della colonna sonora degli anni Sessanta e Settanta.


È l’opposto di un lazy river: un enorme sistema di ricircolo in cui i canali imitano le rapide di un fiume naturale, ma con un nastro trasportatore che porta gli ospiti e il loro gommone da sei persone alla cima. Inaugurato la scorsa estate, il Montgomery Whitewater presenta due percorsi. Il Creek Channel, lungo 670 metri, è il più facile, con rapide di classe II-III, mentre il Competition Channel, lungo circa 490 metri, presenta rapide di classe II-IV. Ciascun percorso dura 90 minuti, comprese le istruzioni di sicurezza; intersecandosi con gli altri nel laghetto inferiore. Le rapide possono essere percorse anche da bambini a partire dagli otto anni, ma il rodeo rafting, in cui un istruttore accompagna i partecipanti in ogni onda e in ogni buca, è riservato a chi ha più di 16 anni.

Meloni tratta con von der Leyen, Salvini guarda a Orban e Le Pen

Meloni tratta con von der Leyen, Salvini guarda a Orban e Le PenRoma, 1 lug. (askanews) – Matteo Salvini esulta per il risultato del Rassemblement National in Francia e pensa a un grande gruppo sovranista al Parlamento europeo, Giorgia Meloni si congratula con Marine Le Pen ma senza sbilanciarsi e guarda con attenzione (se non con preoccupazione) alle mosse dell’alleato. Mentre il leader leghista festeggiava lo “straordinario risultato” di RN, la premier oggi ha fatto i suoi “complimenti” al Rassemblement National “per la netta affermazione”, sottolineando in particolare l’importanza del “venir meno” delle “vecchie barriere tra le forze alternative alla sinistra”. Per lei “il tentativo costante di demonizzare e di mettere all’angolo il popolo che non vota per le sinistre” è “un trucco” in cui “cadono sempre meno persone”.


Parole molto prudenti e del resto, viene fatto notare da chi le sta vicino, la presidente del Consiglio non può che rimanere ‘coperta’ – lasciando da parte il suo ruolo politico – in questo momento in cui la priorità è la trattativa con Ursula von der Leyen per un commissario italiano con deleghe di peso. I contatti sono in corso e si intensificheranno da qui al 18 luglio, giorno in cui l’Assemblea plenaria dell’Europarlamento dovrà votare la ‘fiducia’ alla presidente della Commissione designata (con l’astensione di Meloni in Consiglio europeo). Von der Leyen sa che ha bisogno di una cinquantina di voti oltre quelli della sua maggioranza (Ppe-S&D-Renew) per essere al sicuro dai franchi tiratori e li cerca tra i Verdi – che ha incontrato oggi – e in parte di Ecr, la ‘casa’ dei Conservatori presieduta da Meloni. E proprio su questa necessità la presidente del Consiglio potrà giocare le sue carte migliori per strappare deleghe importanti, molto più difficilmente una vicepresidenza esecutiva.


Certo è che i movimenti nell’ala destra del Parlamento di Strasburgo rendono tutta la situazione fluida e difficile da leggere in questo momento. In primo luogo per l’affermazione della Le Pen, che in Europa fa parte del gruppo di Identità e democrazia, dove siedono anche i leghisti. Proprio per attendere il risultato del secondo turno delle legislative francesi l’assemblea costitutiva del gruppo Id è stata rinviata all’8 luglio. Il futuro di Id si intreccia con la mossa politica di Viktor Orban che ha presentato il gruppo dei “Patrioti d’Europa” che al momento vede la partecipazione oltre che di Fidesz anche dell’Fpo austriaco, del partito ceco Ano e forse dei portoghesi di Chega. Una ‘mossa’ che è vista “molto favorevolmente” da Salvini che vuole “allargare il più possibile il perimetro di un gruppo forte, patriottico, coeso e contrario a inciuci”. E per far questo l’iniziativa di Orban sembra “la strada giusta” al vice premier. Se si andasse a una nuova alleanza di destra, questa potrebbe costituire un polo di attrazione in grado di dar fastidio a Meloni ed Ecr. Orban ha già provato a ‘sfilarle’ i polacchi del Pis (20 eurodeputati) e se al momento l’assalto del leader ungherese sembra essere stato respinto, non è detto che sia così anche in futuro. Dall’altro lato del centrodestra, Antonio Tajani lavora invece per avvicinare i Conservatori al Ppe. Per questo auspica che von der Leyen apra un confronto con Ecr “perché serve una maggioranza ampia e serve dare una risposta agli elettori”. Per quanto riguarda le elezioni francesi, per il ministro degli Esteri quel che conta è la “stabilità”: sicuramente se “il mio omologo apparterrà al partito della Le Pen, mi confronterò con lui. Ma aspettiamo il secondo turno. Il nostro interlocutore principale, Les Republicains, saranno decisivi”.


Cosa succederà si capirà nei prossimi giorni: le date clou al momento sono il 4 luglio (costituzione ufficiale dei gruppi); il turno di ballottaggio francese il 7 e la riunione di Id l’indomani.

Luca Ravenna in tour in Europa con lo spettacolo “Red Sox”

Luca Ravenna in tour in Europa con lo spettacolo “Red Sox”Roma, 1 lug. (askanews) – Dopo il grande successo del tour italiano con oltre 50 sold out in tutta Italia – di cui 12 a Milano, 4 a Roma, Bologna e Torino ma anche a Palermo, Bari, Lecce, Napoli, Cagliari – per un totale di oltre 70.000 spettatori, “Red Sox – Uno spettacolo comico di Luca Ravenna” farà tappa (in italiano) in 7 paesi europei.


Dopo il successo dell’Erasmus Tour “568” (2022), Luca annuncia oggi 7 nuove date in tutta Europa tra ottobre e novembre 2024: Red Sox farà tappa al Volkshaus di Zurigo (Svizzera) il 24 ottobre, per poi proseguire a Parigi (Francia) il 27 ottobre presso il Cafe de La Danse e a Bruxelles (Belgio) il 30 ottobre presso Espace Lumen; il tour prosegue il primo novembre a Londra (Regno Unito) Presso O2 Sheperd’s Bush Empire, a Barcellona (Spagna) il 12 novembre presso Sala Apolo, a Berlino (Germania) il 15 novembre presso il Babylon Kino e il 19 novembre ad Amsterdam (Paesi Bassi) presso il Boom Chicago. Red Sox, che ha un importante contributo dalla cultura americana e dalla tradizione statunitense, ha rappresentato il grande ritorno sui palchi di Luca Ravenna a distanza di quasi 2 anni dalla fine di “568”, spettacolo che, proprio in Europa, l’aveva portato a essere il primo tra i comedian italiani della nuova generazione a sbarcare all’estero.


A tal proposito, Luca racconta: “A quasi due anni di distanza, non vedo l’ora di tornare a girare l’Europa con le ultime date di Red Sox, per cui stiamo preparando qualche altra sorpresa. Dopo 62 tappe in Italia è giusto chiudere con un tour autunnale all’estero, dove lo spettacolo è nato”. I biglietti delle nuove date sono disponibili da martedì 2 luglio sul sito Lucaravenna.com e sui canali social di Luca Ravenna, TIJ Events e Piper Lizia.

Le Pen e Salvini rimandano a giorno dopo ballotaggi Francia scelta su eurogruppo destre

Le Pen e Salvini rimandano a giorno dopo ballotaggi Francia scelta su eurogruppo destreBruxelles, 1 lug. (askanews) – Il gruppo politico dell’estrema destra al parlamento europeo, Identità e Democrazia (ID), di cui fanno parte gli eurodeputati della Lega e quelli del Rassemblement National francese di Marine Le Pen, ha rinviato all’8 luglio a Bruxelles, la sua riunione costitutiva dopo le elezioni europee. La riunione era stata programmata inizialmente per mercoledì 3 luglio, lo stesso giorno in cui è previsto la riunione costitutiva dell’altro gruppo di destra, quello dei conservatori e riformisti europei (Ecr), in cui siedono gli euodeputati di Fratelli d’Italia.


Il Parlamento europeo aveva fissato il 4 luglio come data limite per la ricostituzione dei gruppi politici prima dei negoziati e degli accordi per le nuove cariche istituzionali interne (presidente e vicepresidenti del parlamento; questori, presidenti e vicepresidenti delle commissioni parlamentari etc.) che dovranno essere conclusi nella prima sessione plenaria di strasburgo, dal 16 al 19 luglio, e nelle settimane immediatamente successive. Ma i gruppi in reltà possono essere creati, sciolti, o riaggregati in qualsiasi momeno durante i cinque anni della legislatura europea. Il rinvio della riunione costitutiva dell’Id può essere spiegato con la necessità di attendere i risultati delle elezioni francesi, e sopratutto del tentativo in corso da parte del premier ungherese, Viktor Orbßn, di formare un nuovo gruppo sovranista basato soprattutto sui partiti di destra dell’Europa dell’est. Un tentativo che Orbßn sta conducendo insieme al partito Ano dell’ex premier ceco Andrej Babis, e all’Fpo austriaco di Herbert Kickl, che si prepara una probabile vittoria alle elezioni nazionali in autunno . Il progetto del nuovo gruppo, che è stato presentato ieri a Vienna, sarebbe molto rafforzato da un’ eventuale adesione del parito di estrema destra polacco Pis (diritto e giustizia), oggi nell’Ecr, che i suoi stessi dirigenti considerano possibile al 50% . Anche gli italiani della Lega (oggi nell’Id) guardano con interesse a questo esperimento, che potrebbe contribuire a quella unione delle destre in un “supergruppo”, auspicata da Matteo Salvini.


Nel frattempo, si attende di vedere che cosa farà il Rassemblement National dopo la sua grande affermazione elettorale, prima alle europee (30 eurodeputati) e poi al voto in Francia, dove il secondo turno, il 7 luglio (un giorno prima della nuova data della riunione costitutiva di Id) potrebbe portare al governo il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Per formare un gruppo politico al Parlamento europeo sono necessari almeno 23 deputati, da un minimo di cinque Paesi membri. Resta anche l’incognita degli europarlamentari dell’ultradestra tedesca di “Alternative für Deutschland” (Afd), espulsi dal gruppo id poco prima delle europee e ora tra i “non iscritti”.


Dopo il loro successo alle europee, e in previsione di una loro probabile affermazione nelle elezioni di settembre in tre “länder” in Germania, l’Afd potrebbe cercare di aggregare un nuovo gruppo ancora più a destra di Id, attraendo altri partiti estremisti e “non iscritti” di diversi paesi. Insomma, i gruppi politici a destra del Ppe nel Parlamento europeo potrebbero addirittura raddoppiare a quattro, o più probabilmente scomporsi e ricomporsi in due o tre nuove formazioni già nelle prossime settimane, in parte anche prima del voto di Strasburgo del 18 luglio sulla conferma del secondo mandato per Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea.


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A Puntasacra film fest 2024 Garrone, Riondino, Ramazzotti e Marchioni

A Puntasacra film fest 2024 Garrone, Riondino, Ramazzotti e MarchioniRoma, 1 lug. (askanews) – Si svolgerà dal 16 al 24 luglio all’Idroscalo di Ostia la terza edizione del Puntasacra Film Fest, un luogo che è più di una semplice arena. Puntasacra si presenta come una realtà unica nel suo genere, lontana dalle mappe culturali della città e dalla logica commerciale dell’industria cinematografica. Un’arena necessaria che mette il cinema al centro di un progetto culturale e di inclusione rendendolo un collante.


Il festival estivo ideato da Alice nella Città e nato dal dialogo dei due direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli con la regista Francesca Mazzoleni è caratterizzato dal confronto continuo e sinergico tra i tre elementi: ospiti, abitanti della comunità e pubblico. Dopo il successo delle prime due edizioni, la manifestazione arricchisce il suo programma con film in prima visione, i grandi successi, i film rivelazione e le opere prime più premiate della stagione appena trascorsa. Nove giorni di proiezioni a ingresso gratuito, accompagnate dai grandi protagonisti del cinema italiano. “La specificità del nostro festival è quella di portare in un luogo naturalmente scenografico e unico della nostra città una comunità culturale che lo faccia vivere e vibrare e lo valorizzi come luogo di tutti, sacro e vitale, in un contesto che naturalmente non viene considerato centrale rispetto al centro della città, ma che per la prima volta si ritrova ad esser valorizzato per quello che fino ad oggi per molti artisti è sempre stato: un luogo di ispirazione cinematografica, fotografica, poetica, ma mai un luogo di reale incontro di una collettività artistica”, dichiarano Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.


“Anche quest’anno per nove giorni, nel luogo unico di Roma dove il Tevere incontra il mare, accoglieremo tantissimi ospiti e una selezione di film che enfatizza la diversità e il valore artistico e sociale del nostro cinema contemporaneo – aggiunge Francesca Mazzoleni -. La comunità degli artisti del cinema e la comunità degli abitanti dell’Idroscalo di Ostia stanno ormai giocando insieme un ruolo fondamentale nell’accogliere, arricchire e nel rendere speciale questo evento unico nel suo genere che mira a sottolineare e tenere saldi i valori fondamentali e i diritti inalienabili di ogni essere umano, come l’appartenenza al proprio territorio e la difesa della propria storia e delle proprie radici”. A inaugurare la manifestazione, martedì 16 luglio alle 20.30, sarà l’opera prima “Io e il secco” di Gianluca Santoni, presentato in anteprima ad Alice nella città dove è stato premiato con una menzione speciale. A presentare il film saranno il regista e l’interprete Barbara Ronchi.


Tra le altre opere prime in cartellone “Felicità”, pluripremiato esordio dell’attrice Micaela Ramazzotti, giovedì 18 luglio alle 20.30, e “Palazzina Laf”, primo film da regista dell’attore Michele Riondino, vincitore di due David di Donatello e quattro Nastri d’Argento, in programma sabato 20 giugno alle 20.30. Entrambi i film saranno introdotti dai rispettivi registi. Non mancheranno gli autori a cominciare da Matteo Garrone che venerdì 19 luglio alle 20.30 introdurrà il suo ultimo grande successo, il film “Io Capitano”, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia con il Leone d’Argento per la regia e con il premio Mastroianni al suo giovanissimo protagonista Seydou Sarr e vincitore di ben 7 David di Donatello e 7 Nastri d’Argento. Tra gli ospiti di questa terza edizione anche il regista Ivano De Matteo che, accompagnato dall’attrice Milena Mancini, porterà all’Idroscalo di Ostia il commovente film “Mia” domenica 21 luglio alle 20.30.


Lunedì 22 luglio sarà il regista Giovanni Veronesi ad incontrare il pubblico prima della proiezione del film “Romeo è Giulietta” alle ore 20.30, mentre il giorno successivo, martedì 23 luglio alle ore 20.30, sarà la volta dell’autrice rivelazione della scorsa edizione di Alice nella città, Luna Gualano con il fantasy urbano “La guerra del Tiburtino III”. A chiudere il festival sarà il film campione d’incassi “C’è ancora domani”, acclamato esordio alla regia di Paola Cortellesi che sarà proiettato mercoledì 24 luglio alle 21 alla presenza di uno dei protagonisti, l’attore Vinicio Marchioni, tra i più amati dal pubblico e vincitore al Nastro D’Argento come Personaggio dell’anno. Altri titoli si aggiungeranno al programma e saranno annunciati il 10 luglio. Il Puntasacra Film Fest è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e realizzato in collaborazione con SIAE ed è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2023-2024”.

Festival città identitarie, a Pomezia omaggio a Sergio Leone e Ugo Tognazzi

Festival città identitarie, a Pomezia omaggio a Sergio Leone e Ugo TognazziRoma, 1 lug. (askanews) – Presentata questa mattina presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati la 10°edizione del Festival delle Città Identitarie, ideato e diretto dall’attore e regista Edoardo Sylos Labini, che si svolgerà a Pomezia da venerdì 5 a domenica 7 luglio.


Alla conferenza stampa erano presenti, oltre a Sylos Labini, il Presidente della Commissione Cultura della Camera On. Federico Mollicone, il Sindaco di Pomezia Veronica Felici, la direttrice del Museo Città di Pomezia Claudia Montano e il Direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca. Il Festival, nato per raccontare e promuovere i simboli identitari delle città di provincia, renderà omaggio ai personaggi e ai luoghi legati a questo comune dell’agro pontino, con spettacoli, talk e presentazioni di libri. Al centro dell’evento, il mito di Enea, lo storico Villaggio Tognazzi, fondato a Torvajanica negli anni ’60 da Ugo Tognazzi, e il Maestro del cinema mondiale, Sergio Leone, sepolto per suo volere a Pratica di Mare e di cui quest’anno ricorrono i 35 anni dalla scomparsa.


“È un’edizione a cui tengo moltissimo perché si fa a Pomezia, la città dove sono nato e cresciuto. In questa decima edizione ci saranno tanti personaggi importanti e racconteremo dei simboli identitari del territorio, basilari per la storia della cultura italiana. Parleremo del mito di Enea, che sbarca sui lidi di Pratica di Mare per fondare l’antica Lavinium, la culla di Roma e dell’Occidente. Vorrei ringraziare il sindaco Felici, un grande sindaco, e sono orgoglioso e fiero di poter portare il mio contributo nella città in cui sono nato”. Così Edoardo Sylos Labini. “Insieme a Edoardo Sylos Labini abbiamo fortemente voluto la realizzazione di Città Identitarie a Pomezia. E’ un progetto che ho accolto con entusiasmo perché so quanto è importante il rilancio di questa città ricca di bellezze archeologiche. E’ la culla della civiltà preromana e in più abbiamo anche la parte moderna del Novecento. Vogliamo portare Pomezia all’attenzione nazionale per un rilancio del turismo, per rendere finalmente merito alla città prestigiosa che è”. Così Veronica Felici, sindaco di Pomezia.


“I festival come questo sono un modello di cultura glocale che unisce la valorizzazione dell’identità di quel borgo, di quella città di fondazione – come nel caso di Pomezia – con i miti classici e contemporanei. Con il Festival delle Città identitarie a Pomezia parleremo del mito di Enea, sostanzialmente il mito della cultura occidentale, e dei miti del cinema come Sergio Leone e Ugo Tognazzi. Sarà una festa”. Così il presidente della Commissione Cultura alla Camera, Federico Mollicone. Nelle tre serate, condotte dal direttore artistico del Festival, Edoardo Sylos Labini, che proprio a Pomezia è nato e cresciuto, saranno ospiti: l’attore Gianmarco Tognazzi, che rivelerà alcuni aneddoti legati al padre Ugo, fondatore negli anni ’60-’70 del Villaggio Tognazzi, mitico luogo d’incontro per il mondo dello Spettacolo e della Dolce Vita; il direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca, che parlerà delle radici latine del territorio e della romanità legata al mito di Enea; il comico Gabriele Cirilli; Luciano Lanna (direttore Cepell) e Adriano Monti Buzzetti (presidente Cepell) che interverranno sul tema del rilancio della lettura in Italia; il Presidente della Commissione Cultura della Camera, On. Federico Mollicone, che dialogherà sul palco con Sylos Labini. Prendendo spunto dai romanzi del Premio Strega Antonio Pennacchi, cantore dell’agro pontino, e dal suo diario “Fasciocomunista”, si traccerà un percorso storico-culturale per lasciarci alle spalle le contrapposizioni politiche del secolo scorso e lanciare un messaggio di unità nazionale che parte dalle nostre radici identitarie. E ancora, il condirettore del Venerdì di Repubblica Marco Madoni; l’attrice e doppiatrice Stella Gasparri, che reciterà i versi dell’Eneide di Virgilio che celebrano le gesta dell’eroe troiano; il direttore del Museo Città di Pomezia Claudia Montano, che parlerà della fondazione di Pomezia nel 1938 ad opera di Mussolini; la coreografa, performer e regista Barbara Altissimo, protagonista di un laboratorio di teatro danza che diventa uno spettacolo unico, un omaggio all’antichità grazie al movimento contemporaneo; il cantautore Daniele Stefani, che firma anche il brano “Italiani”, sigla ufficiale del Festival.


A condurre la serata finale, dedicata al Maestro Sergio Leone, insieme a Edoardo Sylos Labini ci sarà il vice direttore del TG1 Incoronata Boccia, con ospite Luca Verdone, che a Leone ha dedicato due importanti documentari. In collegamento anche il grande Carlo Verdone, che deve l’inizio della sua carriera proprio al Maestro, che produsse i suoi primi due film. Sul palco, la voce straordinaria dell’attrice e cantante Alma Manera e l’Ensemble del maestro Colicchio, in un emozionante viaggio sulle note di Ennio Morricone, autore di tante colonne sonore per Sergio Leone. Chiusura all’insegna dell’ironia con i meme del re della satira, Federico Palmaroli in arte Osho, con uno specialissimo contributo de #lepiubellefrasidiosho. Il Festival è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Pomezia e del CEPELL – Centro per il Libro e la Lettura che, all’interno della kermesse, sarà presente con la rassegna “Leggere le Città Identitarie”. Nel corso della manifestazione saranno consegnati i Premi “Effetto Arte” e “Città Sostenibile” Asacert. Media partner della manifestazione è Rai News 24.

Tim dice addio alla rete: perfeziona la cessione di NetCo a Kkr

Tim dice addio alla rete: perfeziona la cessione di NetCo a KkrRoma, 1 lug. (askanews) – Tim dice definitivamente addio alla Rete. Un’operazione storica, unica in Europa, con la quale, dopo anni di discussioni, la principale azienda di telecomunicazioni italiana si separa dalla infrastruttura di rete che confluisce in una società ad hoc. Il gruppo guidato da Pietro Labriola ha perfezionato la cessione di NetCo, la società della rete appunto, a Kohlberg Kravis Roberts & Co, vale a dire Kkr, mediante il conferimento in FiberCop (società controllata al 58% da Tim) del ramo d’azienda di Tim che comprende l’infrastruttura di rete fissa e le attività wholesale, e la successiva acquisizione dell’intero capitale di FiberCop da parte di Optics BidCo, società controllata da Kkr. Nell’operazione ci sono anche il Mef, F2i, Abu Dhabi Investment Authority e il Canada pension plan investment board. Secondo rumors a guidare FiberCop della rete sarà Luigi Ferraris sostituito di recente come ad di Fs da Stefano Donnarumma.


L’operazione di cessione di NetCo, valorizzata fino a un massimo di 22 miliardi di euro comprensivi di earn-out legati al verificarsi di determinate condizioni, in particolare ad un consolidamento con Open Fiber la società all’ingrosso della rete in fibra, permette a Tim una riduzione dell’indebitamento finanziario. In particolare, il deleverage previsto al closing, al lordo degli aggiustamenti usuali per questa tipologia di operazioni, è confermato in 14,2 miliardi di euro. “Il perfezionamento dell’operazione con Kkr e Mef è frutto di due anni e mezzo di lavoro, che sono serviti a riallineare la gestione ordinaria di Tim e a individuare quelle soluzioni, industriali e finanziarie, che ci permetteranno di affrontare le prossime sfide che abbiamo davanti”, ha commentato Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim.


“Raggiungiamo un traguardo che è anche un nuovo punto di partenza: lo abbiamo fatto centrando tutti gli obiettivi che avevamo annunciato e rispettando tutte le tempistiche promesse. Intendiamo continuare su questa strada per far crescere la fiducia dei dipendenti, dei clienti e degli azionisti. Primi in Europa, abbiamo scelto di separare l’infrastruttura dai servizi, per garantire lo sviluppo migliore, sostenibile e più rapido possibile. Tim – ha aggiunto – resterà la Telco di riferimento in Italia, rimanendo l’operatore più infrastrutturato e offrendo servizi innovativi, sia sul fisso che sul mobile, a servizio di famiglie, pubblica amministrazione e imprese”. Sono confermati gli aggiustamenti e i costi di separazione pari a complessivi 0,4 miliardi di euro con un netto effettivo pari a 13,8 miliardi di euro. Si segnala inoltre che la componente di cassa corrispondente agli anticipi Pnrr relativi a FiberCop, pari a 0,4 miliardi di euro, è stata deconsolidata nel contesto dell’operazione. Con la cessione, i rapporti tra NetCo e Tim sono regolati attraverso un Master service agreement (Msa) che ha durata di 15 anni, rinnovabile per ulteriori 15 anni, e i servizi saranno resi a prezzi di mercato e senza impegni minimi di acquisto.


“L’operazione – spiega il gruppo – consente a Tim di adottare un nuovo modello aziendale che permetterà competere in maniera più efficace sul mercato Consumer ed Enterprise in Italia, grazie a un maggior focus sulle componenti industriali e commerciali e a una solida struttura finanziaria”. A valle dell’operazione, l’organico totale di Tim scende da 37.065 a 17.281 persone, equivalenti, a 16.135 full time equivalent. Circa 20mila i dipendenti che vanno in FiberCop.