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Autore: Redazione StudioNews

Francia, dal passato da underdog al clan Le Pen: chi è Bardella

Francia, dal passato da underdog al clan Le Pen: chi è BardellaNizza (Francia), 1 lug. (askanews) – Sembra uscito dal nulla Jordan Bardella ma in realtà colui che si candida a premier di Francia e che intende combattere fino all’ultimo colpo per la maggiorana assoluta in Parlamento, ha una storia molto più lunga della sua età e una compagna di vita – secondo la stampa rosa – che lo rendono parte integrante del clan Le Pen. Oltre ad avere un 75% di sangue italiano, con madre e nonno paterno originari del Bel Paese e un passato da “underdog”.


Quello che tutti sanno è che Bardella è nato il 13 settembre 1995 a Drancy, nella Seine-Saint-Denis. Figlio di Olivier e Luisa (nata a Torino) che si separano quando lui ha un anno e mezzo. Bardella ha parlato delle sfide che sua madre ha dovuto affrontare come donna sola. Ha ricordato le continue lotte per sbarcare il lunario. “Conosco i finali difficili del mese perché ho visto mia madre lottare, tutta la sua vita, tutta la mia infanzia, l’ho vista così per vent’anni”, ha confidato a suo tempo. In certo senso anche lui un “underdog” in partenza, Bardella è emerso sulla scena politica come membro del partito politico di estrema destra in Francia Rassemblement Nationale (RN), precedentemente noto come Fronte Nazionale (FN) del quale Marine Le Pen era presidente. La sua carriera politica è iniziata quando era un adolescente. Nel 2012, all’età di 17 anni, si è unito al Fronte Nazionale, diventando rapidamente un membro attivo all’interno della famiglia politica.


Già nel 2018, Bardella ha assunto una presenza politica di dimensione nazionale candidandosi come capolista di Rn alle elezioni europee. A soli 23 anni è diventato eurodeputato, contribuendo significativamente all’ascesa del partito di estrema destra. Il 5 novembre 2022, all’età di 27 anni, è stato eletto presidente ad interim di Rn. Ha vinto le elezioni interne con una maggioranza dell’85% dei voti, segnando così la fine della lunga presidenza di Marine Le Pen. Discreto riguardo alla sua vita privata, Bardella è tuttavia apparso più volte accanto alla sua compagna Nolwenn Olivier. Sconosciuta al grande pubblico, è tuttavia la nipote di Marine Le Pen (zia), e nipotina dello stesso Jean-Marie Le Pen (nonno). “Una storia d’amore che suscita polemiche all’interno del partito di estrema destra, ma che la coppia protegge gelosamente dagli occhi del pubblico” scrive la stampa rosa francese.


Un ritratto di lei è apparso su “Femme actuelle”: “Nolwenn Olivier è la figlia di Marie-Caroline Le Pen, sorella di Marine Le Pen, e Philippe Olivier, eurodeputato e consigliere di sua cognata”. Secondo Gala, “è stato quando è diventata studentessa che ha sviluppato un’anima attivista. Nel 2020 ha distribuito volantini per la campagna elettorale della madre, in occasione delle elezioni comunali. Da allora, ha aiutato sua zia con la comunicazione. È stata lei dietro il suo cambio di guardaroba e all’apertura del suo account TikTok”. La bella fanciulla dai tratti un po’ slavi non porta il nome della sua famiglia materna, il che le impedisce di subire lo stigma del nome Le Pen, che suscita molte critiche secondo la zia. La giovane è discreta, preferisce rimanere nell’ombra e proteggere la sua storia con Bardella, iniziata circa quattro anni fa. In un’intervista rilasciata a “Paris Match” nell’agosto 2020, il presidente della RN ha dichiarato che oltre alla politica, condivide con la sua dolce metà un’altra passione: la cucina.


Nel giorno di San Valentino, il 14 febbraio 2022, la giovane coppia è apparsa a sorpresa nel programma “Ligne Rouge” su BfmTv. La squadra di Marine Le Pen era a Strasburgo per affrontare Emmanuel Macron al Parlamento europeo, ma il presidente del partito… aveva dimenticato la sua causa. Eppure la sua compagna Nolwenn Olivier è venuta in suo soccorso: la coppia fianco a fianco, dal vivo in tv è stata una buona giustificazione per l’assenza altrove. Bardella è noto anche per la sua partecipazione a dibattiti televisivi e per il suo impegno nei media. Nel novembre 2022 ha partecipato al grande dibattito di France 2 sul disegno di legge sulla “immigrazione”. Mentre giovedì 18 gennaio 2024, il programma “Complément d’investigation” su France 2 gli ha dedicato un numero speciale. France 2 menziona in particolare l’esistenza di un presunto account Twitter sotto lo pseudonimo di “RepNat du Gaito”. Secondo i giornalisti questo account sarebbe stato attivo tra il 2015 e il 2017, diffondendo messaggi razzisti, omofobi ed elogiando la figura di Jean-Marie Le Pen. Nonostante le smentite di Bardella, diverse fonti hanno affermato che fosse lui l’autore dei tweet, mettendo in dubbio la sua integrità e le sue convinzioni politiche. Bardella ha replicato, evocando una chiara strategia volta a screditarlo.

Calcio, multa Antitrust a Figc per 4 mln su abuso posizione

Calcio, multa Antitrust a Figc per 4 mln su abuso posizioneRoma, 1 lug. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro. Lo comunica l’Autorità in una nota aggiungendo di aver accertato che “la Figc, almeno a partire dal primo luglio 2015, ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS)”.


“La strategia abusiva – prosegue l’Antitrust – si è realizzata innanzitutto attraverso la mancata stipula, da parte della Figc, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica. Ciò ha consentito alla Federazione di precludere agli Eps l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi a carattere agonistico, garantendo così a sé stessa una posizione di sostanziale monopolio”. “In secondo luogo, la Figc ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica l’attività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni. Inoltre ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nell’attività agonistica) il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dell’evento, limitando così la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla Figc e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps – conclude l’Autorità -. In questo modo è stata ridotta la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una sufficiente pressione competitiva sulla Federazione, ostacolando e/o indebolendo la concorrenza nel mercato dell’organizzazione di eventi ludico-amatoriali”.

Zorzettig al “Mittelfest 2024”: il vino incontra la cultura

Zorzettig al “Mittelfest 2024”: il vino incontra la culturaMilano, 1 lug. (askanews) – Zorzettig, storica azienda vitivinicola del Friuli Venezia Giulia, sarà anche per quest’anno mecenate dal “Mittelfest 2024”, il festival della cultura dell’Europa centrale in programma dal 19 al 28 luglio a Cividale del Friuli (Udine). La collaborazione sottolinea ancora una volta l’impegno di Annalisa Zorzettig, titolare dell’importante Cantina dei Colli Orientali, nel promuovere l’arte, la cultura e le tradizioni del suo territorio, progetto che porta avanti anche attraverso i suoi vini, piena espressione dell’identità friulana.


“Essere parte del Mittelfest 2024 come mecenate è per noi un grande onore: sono fortemente legata a questo festival perchè io stessa mi sento mitteleuropea, vicina a questa ‘cultura di confine’ che è un elemento imprescindibile nelle radici della nostra comunità” ha dichiarato Annalisa Zorzettig, evidenziando che sostenere questa manifestazione “significa investire nel futuro di questo territorio e nella bellezza delle sue espressioni artistiche e, grazie alla grande risonanza di questo evento, possiamo fare conoscere a tutto il mondo il nostro meraviglioso Friuli”. Le etichette della riserva “Myò”, ognuna dedicata a un vitigno simbolo dell’enologia friulana, si potranno degustare in occasione di diversi momenti della manifestazione, in particolare durante l’inaugurazione del 20 luglio alla Chiesa di San Francesco a Cividale. Il festival è un crocevia di incontri culturali, teatrali, musicali e di danza, che coinvolge artisti di fama internazionale e pubblico di tutte le età. Quest’anno il tema, che completa la “Trilogia del caos”, è quello del “Disordine”, inteso come l’insieme degli elementi caotici venuti a galla dalla storia recente e meno recente, offrendo, nel modo in cui può farlo l’arte, visioni future.


“Quella di questa edizione è una tematica davvero appassionante, che mi ha fatto riflettere su come ordine e disordine siano applicabili a ogni aspetto della nostra vita e a come siano inscindibili tra loro” ha proseguito Zorzettig, aggiungendo che “come produttrice di vino, intendo l’ordine come l’esperienza, il buonsenso e l’impegno che ricerchiamo ogni giorno per le nostre vigne, in contrapposizione all’imprevedibilità del disordine, tanto insidioso quanto affascinante e dalle mille potenzialità, che ritroviamo nell’ambiente in cui viviamo, nel cambiamento del clima, nella società”. Nato oltre trent’anni fa, il “Mittelfest” è luogo di incontro tra le diverse lingue e culture dell’area centro europea e balcanica e promuove il dialogo tra Albania, Austria, Belgio, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Kosovo, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Moldavia, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Ucraina e Ungheria.

La situazione in Francia dopo i risultati del primo turno delle legislative

La situazione in Francia dopo i risultati del primo turno delle legislativeRoma, 1 lug. (askanews) – Il primo turno delle legislative in Francia ha confermato le previsioni dei sondaggi: Rassemblement national, il partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella, ha vinto questa prima tornata elettorale, davanti al Nuovo Fronte Popolare – alleanza di sinistra – e alla coalizione presidenziale di Ensemble. Un successo schiacciante che però non assicura ancora la maggioranza assoluta ai sovranisti francesi, richiesta a gran voce dalla sua leader. Il ministero dell’Interno ha pubblicato i risultati definitivi: Rn e il suo alleato Eric Ciotti dei Repubblicani hanno ottenuto il 33,15% dei voti espressi e più di 10 milioni di voti. Al primo turno sono stati eletti 39 deputati sostenuti dal partito nazionalista, tra cui Marine Le Pen, Sébastien Chenu, ma anche Eddy Casterman, vicino a Marion Maréchal.


Il Nuovo Fronte Popolare, risultato dell’unione della sinistra e dell’estrema sinistra, ha ottenuto il 27,99% dei voti, ovvero quasi 9 milioni di voti. Al primo turno sono stati eletti 32 deputati, tra cui Olivier Faure, primo segretario del partito socialista, Emmanuel Grégoire, amico intimo di Anne Hidalgo, ma anche gli Insoumi Aymeric Caron, Danièle Obono o la compagna di Jean-Luc Mélenchon, Sophia Chikirou. La maggioranza presidenziale, Ensemble e il suo alleato Horizons, hanno ottenuto solo il 20,04% dei voti su quasi 7 milioni di voti. Al primo turno sono stati eletti solo 2 deputati: Pierre Cazeneuve a Hauts-de-Seine e Mikaele Seo, a Wallis-et-Futuna. Una sconfitta, quella del gruppo che fa capo al presidente Emmanuel Macron, sottolineata dall’intersa stampa internazionale: “la destra francese umilia Macron”, è la sintesi dei principali organi di stampa stranieri. L’affluenza al voto è stata del 66,71% degli iscritti, ovvero quasi 33 milioni di elettori. Gli astenuti sono stati circa 16 milioni. In vista del secondo turno, fissato per il prossimo 7 luglio. Macron riunirà il governo all’Eliseo, a mezzogiorno, ha appreso l’Afp da fonti governative. Attal e i membri del governo si incontreranno con il Capo dello Stato in particolare per discutere delle istruzioni di voto per evitare una maggioranza di estrema destra, con l’eventuale ritiro dei macroniani che non avrebbero chance di successo, a vantaggio di candidati capaci di contrastare gli esponenti di Rn. Macron non ha ancora deciso pubblicamente, ma sembrerebbe muoversi verso uno slogan “né RN né LFI”, una posizione castigata dalla sinistra e criticata anche nel suo stesso campo, secondo quanto si legge su Le Figaro. Sono 306 i casi di triangolazioni sotto osservazione e i candidati dovranno decidere entro martedì alle 18.


Intanto, Jordan Bardella, che ha promesso di essere il primo ministro di tutti, ha scritto una lettera ai francesi per invitarli ad accordare la maggioranza assoluta a Rn al secondo turno. “Questa domenica, 7 luglio, potrete scegliere un punto di rottura responsabile. Scegliendo candidati sostenuti da Rn in tutta la Francia, vi offrirete una maggioranza pronta ad agire, al servizio di tutti i francesi”, ha spiegato, secondo BFMTV. “Non possiamo affidare il destino della Francia a questi piromani che assumono una strategia di conflitto permanente”, ha detto Bardella a proposito dell’importante risultato dell’estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon. E Bruno Le Maire, da parte sua, ha condiviso la sua “tristezza” per l’esito del voto a France Inter. “È una sconfitta per la nostra maggioranza, per il nostro campo”, ha riconosciuto il ministro dell’Economia, che ha invitato a “lottare affinché RN non abbia la maggioranza assoluta domenica prossima”. Nelle circoscrizioni elettorali in cui gli elettori potranno scegliere tra i candidati del Nuovo Fronte Popolare e Rassemblement national, Le Maire ha invitato gli elettori “a votare per un candidato socialdemocratico”, cioè del “partito socialista”, dei “comunisti” o degli “ecologisti”. “Io combatto RN ma non voto LFI”, ha insistito Bruno Le Maire, prima di concludere: “non scegliamo un pericolo a vantaggio di un altro”.


La Borsa di Parigi, intanto, ha aperto in netto rialzo questa mattina. Il CAC 40 è balzato del 2,59% in apertura di sessione, iniziando così il mese di luglio in positivo dopo essere sceso del 6,42% a giugno, la peggiore performance mensile degli ultimi due anni.

La lettura del voto in Francia sui media esteri

La lettura del voto in Francia sui media esteriRoma, 1 lug. (askanews) – “La decisione di Emmanuel Macron di organizzare elezioni anticipate sembra essersi ritorta contro”. Così il New York Times riassume l’amaro fallimento della coalizione presidenziale Ensemble, arrivata terza al primo turno delle elezioni legislative di ieri in Francia, dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale deciso dal presidente della Repubblica a seguito del fallimento del suo gruppo alle elezioni europee. Un primo turno delle legislative che “ha regalato alla RN una vittoria decisiva”, ha notato il quotidiano americano.


La stampa internazionale è unanime nel considerare queste elezioni come uno schiaffo in faccia a Emmanuel Macron. Una “umiliazione” da parte della “destra francese”, titola questa mattina il quotidiano britannico The Times. Il Washington Post ritiene che “la Francia stia punendo i centristi” e sta già progettando un potenziale governo di coabitazione guidato dal capo di RN Jordan Bardella, il cui programma “populista, euroscettico e anti-immigrazione” segnerebbe un cambiamento radicale con quel “pro-Europa e pro-impresa” di Emmanuel Macron. “Inizia la battaglia tra Bardella e Melenchon”, titola Le Figaro, che nell’editoriale in prima pagina parla di “tragedia francese”.


In Germania, Tagesspiegel ricorda l’obiettivo mostrato da sette anni dal presidente della Repubblica: “Emmanuel Macron voleva impedire che l’estrema destra guadagnasse terreno. Questo piano è fallito”. D’ora in poi, nota Le Temps, “RN è alle porte del potere”. Il quotidiano svizzero riporta le testimonianze degli elettori francesi riuniti domenica che “riflettono un profondo disincanto”. Il rischio, teme la stampa internazionale, è che il Paese si divida tra le due tornate elettorali. “Vince Le Pen, la Francia è divisa”, titola Repubblica in Italia. Per il quotidiano portoghese Público “l’estrema destra vince al primo turno e (quasi) tutti sono contrari”.


Con RN “così vicina al potere”, Le Soir prevede un periodo “burrascoso” e si chiede: “È possibile un fronte repubblicano per contrastare RN?”. Una certezza nell’editoriale in prima pagina del quotidiano belga: queste elezioni legislative si concludono con “una consacrazione popolare che crocifigge la classe politica”.

E’ morta Maria Rosaria Omaggio, aveva 67 anni

E’ morta Maria Rosaria Omaggio, aveva 67 anniRoma, 1 lug. (askanews) – Lutto nel mondo dello spettacolo. È morta Maria Rosaria Omaggio, attrice e scrittice. Aveva 67 anni. “Cara MariaRosaria. Ci hai lasciati. Hai iniziato il tuo nuovo viaggio verso la spiritualità che tanto amavi. Sei stata un’amica affettuosa, illuminante, presente. Donna bella e colta. Mancherai tanto anche ai miei cagnolini, a cui dicevi, dai un bacio da zia Maro’ R.I.P”, si legge sul profilo Instagram.


Nata a Napoli ma da tempo rfesidente a Roma, inizia la sua attività giovanissima e diventa popolare grazie alla partecipazione a Canzonissima del 1973-1974 condotta da Pippo Baudo. Aveva partecipato a diversi varietà. Alle sue spalle 50 piece teatrali, 29 film, 18 fiction televisive. Il suo debutto sul grande schermo fu con “Roma a mano armata” di Umberto Lenzi, per il film “Walesa – L’uomo della speranza” di Andrzej Wajda ha interpretato Oriana Fallaci e vinto un premio a Venezia. Il grande pubblico la conobbe sulla Rai con Canzonissima. Posò sulle copertine di Playboy e Playmen. Scrittrice, goodwill ambassador per l’infanzia delle Nazioni Unite, istruttrice di taiji quan, arte marziale cinese. Aveva avuto un marito e tre compagni importanti, ma nessun figlio. 

Francia al voto, dopo primo turno destra alle porte del potere

Francia al voto, dopo primo turno destra alle porte del potereNizza (Francia), 30 giu. (askanews) – L’estrema destra alle porte del potere. Questa domenica, 30 giugno, dopo il primo turno delle elezioni legislative, Marine Le Pen non è mai stata così vicina a portare il suo partito al governo. Dopo l’ingresso senza precedenti di un gruppo di 89 deputati nell’Assemblea nazionale del 2022 e una vittoria senza precedenti alle elezioni europee, questo voto per le legislative anticipate conferma al primo turno la tendenza: con il 33%, Rassemblement national diventa la principale forza politica del Paese, davanti alla sinistra di Nuovo Fronte Popolare (28,5%) e al macroniano Ensemble (22%).


Secondo le stime di Elabe, Rassemblement national, alleato di Eric Ciotti, ha ottenuto il miglior risultato con il 33% dei voti al primo turno. Altri exit poll parlano di 34%. Qualche punto di vantaggio sull’alleanza di sinistra del Nuovo Fronte Popolare che si piazza al secondo posto con il 28,5% dei voti. La coalizione presidenziale non è riuscita a convincere più del 22% degli elettori e si è classificata al terzo posto. Dopo una campagna frenetica e piena di colpi di scena, i francesi hanno preso la loro decisione. Una mobilitazione unica dal 1997 (68,5%), perché più del 65% degli elettori ha voluto esprimere il proprio voto questo 30 giugno, mentre il Paese è forse a una svolta decisiva per la sua storia. Più di un elettore su due si è recato alle urne. Particolarmente alta la partecipazione alle 17 nei dipartimenti della Provenza-Alpi Marittime (Costa Azzurra): 59,96%.


Il Rassemblement National di Jordan Bardella è arrivato primo in questo primo turno di elezioni legislative. L’estrema destra potrebbe ottenere dai 260 ai 310 seggi e quindi potenzialmente la maggioranza assoluta (289) alla quale mira. Alla sinistra vengono accreditati dai 115 ai 145 seggi, mentre alla maggioranza uscente potrebbero averne tra i 90 e i 120, sempre secondo le stime di Elabe. Bardella, ha accolto in serata un “verdetto chiaro” dopo la vittoria del suo partito al primo turno delle elezioni legislative. Intanto il leader di France Insoumise Jean-Luc Mélenchon invoca chiaramente una barriera contro Rn e annuncia che i candidati del Nuovo Fronte Popolare classificati terzi si ritireranno in caso di triangolare il prossimo 7 luglio. Mentre il presidente della Repubblica Emmanuel Macron deve ammettere la sua sconfitta pur affermando che “l’elevata partecipazione al primo turno di queste elezioni legislative testimonia l’importanza di questo voto”.


A fine serata è giunto anche l’appello del premier uscente Gabriel Attal a fare di tutto per evitare “il progetto funesto” di Rn di arrivare alla maggioranza assoluta. Intanto nella capitale francese, a Parigi, dopo i primi risultati delle elezioni è in corso una manifestazione a Place de la République contro il “fascismo”, a fronte della vittoria riportata in base ai risultati parziali delle elezioni legislative anticipate che vedono Rn in testa al primo turno. Corteo antifascista anche a Nantes: dopo lo shock per l’esito delle elezioni legislative, è passato pacificamente davanti alla prefettura. Gli attivisti cantano “tutti odiano la polizia” prima di dirigersi verso il centro della città, in Place Royale. “Quello che non lo otterremo attraverso le urne, lo otterremo per le strade”, avverte uno striscione. I gestori dei bar monitorano attentamente la situazione, scrive Le Figaro.

Golf, il tedesco Marcel Siem vince l’Open d’Italia

Golf, il tedesco Marcel Siem vince l’Open d’ItaliaRoma, 30 giu. (askanews) – Il 43enne tedesco Marcel Siem ha vinto con 274 (69 68 66 71, -10) colpi l’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna, sul percorso dell’Adriatic Golf Club (par 71) a Cervia.


Un finale al cardiopalma grazie al lungo putt per il birdie sull’ultima buca, che ha permesso a Siem di raggiungere il nordirlandese Tom McKibbin (71 70 68 65) e poi superarlo con un birdie alla prima buca supplementare. Al terzo posto con 275 (-9) l’altro tedesco Jannik De Bruyn e lo statunitense Sean Crocker. E’ il secondo tedesco a imporsi nell’Open dopo Bernhard Langer, che fatto la doppietta (1983, 1997), e con il quale ha vinto la World Cup nel 2006. E’ stata la sua quarta gara dopo uno stop per un intervento chirurgico a un’anca. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 552.500 dollari (516.774 euro) su un montepremi di 3.250.000 dollari.


Quattro azzurri hanno concluso in top ten. Il migliore è stato Andrea Pavan, quinto con 276 (64 73 69 70, -8), che ha ricevuto il Trofeo Regione Emilia-Romagna, e subito dietro, decimi con 277 (-7) Matteo Manassero, Gregorio De Leo e Filippo Celli.

Francia, primi exit poll non danno maggoranza assoluta a RN

Francia, primi exit poll non danno maggoranza assoluta a RNNizza (Francia), 30 giu. (askanews) – Le prime proiezioni sui risultati delle elezioni legislative francesi – apparse sulla stampa belga e svizzera – mettono in testa l’estrema destra, ma non gli danno la maggioranza assoluta. Va notato che i risultati non sono usciti sui media francesi che non hanno il diritto di pubblicare o trasmettere sondaggi o risultati prima delle 20.


Il Rassemblement National otterrebbe tra il 33 e il 35% dei voti. Secondo le prime proiezioni, è in vantaggio rispetto al Nuovo Fronte Popolare e alla presidenziale Ensemble (fondata nel novembre 2021 col nome di Ensemble citoyens al fine di raggruppare i partiti della maggioranza presidenziale di Emmanuel Macron). “RN in testa, maggioranza assoluta non garantita” scrive lo svizzero Le Temps. “Un punteggio piuttosto basso per RN rispetto alle aspettative: gli ultimi sondaggi davano il partito al 36% (34+2 per gli alleati repubblicani), una sinistra al 29% e uno schieramento presidenziale intorno al 20%”. Secondo la stampa svizzera in francese (la Svizzera e il Liechtenstein, la più grande comunità francese all’estero, costituiscono un collegio elettorale, ndr) le prime proiezioni di diversi istituti di sondaggi danno il comando a Rn con il 34-35%, davanti al Nuovo Fronte Popolare (28-31%) e Ensamble (19-22%).


Secondo la belga “La Libre” Rn (di Jordan Bardella) avrà il 33-34%; il Nuovo Fronte Popolare (Francia Insoumise, Ecologista, Partito Socialista e Partito Comunista) 29-30%; Ensemble 22-23%; ai repubblicani e destra varia il 10%.

Ustica, Quirinale: no competenza Mattarella su segreto Stato, su web menzogne

Ustica, Quirinale: no competenza Mattarella su segreto Stato, su web menzogneRoma, 30 giu. (askanews) – “La notizia è palesemente falsa. Il Presidente della Repubblica non ha alcuna competenza sul segreto di Stato. Il Presidente Mattarella non ha mai pronunciato le parole che gli vengono attribuite. E’ ignobile e vergognoso far circolare sul web tali menzogne”. Così l’ufficio stampa, sul profilo X del Quirinale, in riferimento ai post pubblicati sui social riguardanti una presunta apposizione del segreto di Stato sulle vicende di Ustica da parte del Presidente della Repubblica.


Nel post, il cui contenuto e i cui commenti relativi sono stati “segnalati alle autorità competenti per accretare se sussistano estremi di reato”, si accusa Mattarella di aver prorogato il segreto di Stato e gli si attribuiscono le seguenti parole: “La verità farebbe male all’Italia”.