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Autore: Redazione StudioNews

Papa: piaga droghe non si combatte liberalizzando suo consumo

Papa: piaga droghe non si combatte liberalizzando suo consumoCittà del Vaticano, 26 giu. (askanews) – “Una riduzione della dipendenza dalle droghe non si ottiene liberalizzandone il consumo – questa è una fantasia – come è stato proposto, o già attuato, in alcuni Paesi. Questa liberalizzazione fa sì che si consuma in più…”. Lo ha detto stamane Papa Francesco nel corso dell’udienza generale in una piazza San Pietro particolarmente gremita di fedeli.


Francesco, che nella sua tradizionale catechesi del mercoledì, ha trattato il tema delle tossicodipendenze ricordando che oggi si celebra la Giornata Mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1987. Tema, ha poi aggiunto: “di quest’anno è: ‘Le prove sono chiare: bisogna investire nella prevenzione’”. E proprio sulla prevenzione che Francesco si è soffermato. “Avendo conosciuto tante storie tragiche di tossicodipendenti e delle loro famiglie, sono convinto che è moralmente doveroso – ha poi detto il Papa – porre fine alla produzione e al traffico di queste sostanze pericolose. Quanti trafficanti di morte ci sono, spinti dalla logica del potere e del denaro ad ogni costo! Questa piaga, che produce violenza e semina sofferenza e morte, esige dalla società nel suo complesso un atto di coraggio. La produzione e il traffico di droga – ha concluso – hanno un impatto distruttivo anche sulla nostra casa comune. Ad esempio, questo è diventato sempre più evidente nel bacino amazzonico”.

Meloni: Ue deve cambiare direzione, tutti i partiti d’accordo

Meloni: Ue deve cambiare direzione, tutti i partiti d’accordoRoma, 26 giu. (askanews) – “Siamo alla vigilia del primo Consiglio europeo della nuova legislatura comunitaria, la decima da quando i cittadini hanno avuto per la prima volta la possibilità di votare direttamente i rappresentanti. La composizione del Parlamento sarà il frutto dell’indicazione delle urne. Dalle elezioni possiamo e dobbiamo trarre alcune importanti indicazioni. La più importante l’hanno data i partiti: tutte le forze politiche hanno sostenuto la necessità di un cambiamento nelle politiche europee, nessuno si è presentato dicendo che l’Europa va bene così e che è sufficiente mantenere lo status quo. L’Europa deve intraprendere una direzione diversa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani a Bruxelles.


Una convizione “frutto di una consapevolezza confermata con il voto: il livello di affezione e gradimento è sempre più basso”, ha rilevato la premier.

All’Open d’Italia il golf è anche da provare con i maestri Pga

All’Open d’Italia il golf è anche da provare con i maestri PgaRoma, 26 giu. (askanews) – La settimana dell’Open d’Italia (27-30 giugno) è finalmente qui. L’evento professionistico internazionale più importante, intrigante e coinvolgente del golf italiano (edizione numero 81, tra i tornei più longevi del massimo circuito europeo) trova a Cervia (Ravenna) un’inedita location. A un anno esatto dall’alluvione, l’Emilia-Romagna cerca visibilità e punta “al grande sport e alla sua straordinaria valenza sociale”, ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Incontrare Cervia significa per il golf moltiplicare le aspettative.


Perché proprio qui domenica 30 giugno passerà la seconda tappa del Tour de France (Cesenatico-Bologna) e perché, con la spiaggia a un passo dall’Adriatic Golf Club, il golf sarà protagonista anche sulla sabbia per giochi e contest a tema. Promuovere lo sport è un punto chiave per il massimo evento nazionale. Così, mentre l’Open metterà in campo i suoi campioni, PGA Italiana (l’Associazione che riunisce i professionisti di golf) vedrà schierati i suoi maestri nell’area family del torneo. Ma anche i suoi giocatori migliori nel field. A pochi metri dal pubblico giocheranno Matteo Manassero e Guido Migliozzi (vincitore la scorsa domenica in Olanda) che rappresenteranno l’Italia ai prossimi Giochi di Parigi. E ci saranno, tra gli altri, Edoardo Molinari (vice capitano di Ryder Cup), Andrea Pavan, Francesco Laporta e Tommaso Perrino (giocatore paralimpico). C’è molto da imparare. Ma se l’Open è un momento di attenzione per chi gioca già, è anche una prima volta per molti, curiosi di vedere il golf da vicino, il suo mondo e i suoi attori, e di sperimentare. E qui entrano in scena i maestri di PGA Italiana, con il compito di offrire la prima esperienza di gioco e di trasformarla in un’irresistibile voglia di golf. All’Open la prima lezione non costa nulla (così come l’ingresso alla gara) e resta nel cuore: basta seguire le frecce verso l’area «Prova il golf» (orario di apertura 9:00-19:00), registrarsi, e poi lasciarsi guidare da mani esperte. Benvenuti naturalmente i bambini.


Portare al golf un pubblico nuovo è una delle priorità dell’Associazione, che ha da tempo avviato un percorso di promozione nelle piazze, nelle scuole, nei parchi pubblici, con street event e open day in ogni parte d’Italia. Un impegno quotidiano che trasforma i grandi eventi, lo spettacolo e la comunicazione in numeri e business. “Vogliamo raggiungere i molti che ancora hanno delle resistenze nei confronti del golf o magari non hanno mai pensato di avvicinarsi a questo gioco”, ha detto Ascanio Pacelli, presidente dell’Associazione. “Qui diamo la possibilità a tutti di capire come funziona. E i bambini sono molto svelti a imparare. Il compito di PGA Italiana è quello di trovare le modalità giuste affinché la prova fatta qui non rimanga fine a sé stessa; sul nostro sito (PGA.IT) è possibile trovare il maestro più vicino a casa in ogni parte d’Italia”.

Anica compie 80 anni, tutti gli eventi per le celebrazioni

Anica compie 80 anni, tutti gli eventi per le celebrazioniMilano, 25 giu. (askanews) – Era il 10 luglio 1944, quando nasceva Anica, Associazione delle industrie cinematografiche, che ora compie 80 anni. E in un momento in cui il cinema vive un periodo di grande dinamismo, l’Associazione lancia un premio per il cinema giovane, promuove una rassegna con otto film italiani simbolo – uno per decennio – alla Festa del cinema di Roma, rende accessibile il suo Archivio storico e rinnova il suo marchio. Tutte queste iniziative sono state presentate nella sede Anica di viale Regina Margherita a Roma dal Presidente Francesco Rutelli, con la Segretaria generale Francesco Medolago Albani, Luigi Lonigro, Presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici, Benedetto Habib, Presidente dei Produttori, Patrizia Boglione di Trend Alchemy, Direttrice creativa che ha curato il nuovo brand e Carolina Terzi, presidente di Cartoon Italia, aderente ad Anica. Paola Malanga, Direttrice Artistica della Festa del Cinema di Roma, ha inviato un messaggio. In sala, due monumenti del cinema italiano, i produttori Fulvio Lucisano e Adriano De Micheli. Paola Malanga nel suo messaggio ha annunciato una serata speciale per Lucisano alla Festa del Cinema.


“In questi ottant’anni Anica ha fatto un lungo cammino: è partita dalla caduta del fascismo, ha attraversato il periodo del neorealismo, ha tenuto sempre i rapporti con il grande cinema Usa- ha detto Rutelli- Oggi si occupa, oltre che di cinema, anche di audiovisivo e digitale ed è composta da sei unioni, Produttori, Editori e Distributori Cinematografici , Imprese Tecniche, Editori e Creators Digitali, Editori Media Audiovisivi, Esportatori Internazionali, oltre al mondo dell’animazione”. Ed ecco gli appuntamenti per il compleanno Anica:


Premio Anica 80 “E’ dedicato a valorizzare i nuovi talenti del Cinema in Italia”, ha detto Lonigro. La prima edizione debutta a Ciné – Giornate di Cinema di Riccione. Premia le opere prime – prodotte con budget non superiore a 4 milioni di euro e regista di età non superiore a 45 anni – che hanno registrato il maggior numero di presenze in sala tra il primo gennaio 2023 e il 31 marzo 2024. Primi premiati: “Palazzina Laf” di Michele Riondino, “Felicità” di Micaela Ramazzotti, “Romantiche” di Pilar Fogliati. Le categorie premiate saranno 5 per ogni film: regista, produttore, distributore, attrice protagonista e attore protagonista.


Un film per decennio Con la preziosa collaborazione della Fondazione Cinema per Roma, che seleziona i film, Anica organizza una rassegna di film rappresentativi della cinematografia italiana, uno per ogni decennio della sua storia. I film verranno proiettati durante la Festa.


Archivi Anica Anica ha sviluppato un progetto di digitalizzazione integrale dell’Archivio storico e di tutte le pubblicazioni realizzate nel corso degli anni, da rendere accessibile liberamente alla comunità degli studiosi. “Un sicuro valore per gli associati e per il settore, ma anche per tutti gli addetti ai lavori e per il grande pubblico interessato, dai ricercatori agli studenti”, ha detto Medolago Albani. Brand Identity Anica ha un nuovo marchio e nuovi loghi identitari delle sei Unioni. Restyling completo di tutti i siti internet di proprietà dell’associazione. Luigi Lonigro, presidente degli editori e distributori cinematografici ha dato cifre importanti di crescita: “L’Italia è tornata fra i primi 5 territori europei della distribuzione. Il mercato sta avviandosi a cifre pre-pandemia e le previsioni per il 2025 sono molto buone”. “Il pubblico -ha detto il presidente Rutelli- sta dimostrando di riconoscere a apprezzare i prodotti innovativi, da “C’è ancora domani” a “Oppenheimer” a “Inside Out” (due milioni e mezzo di spettatori in sei giorni). E le sale sono un appuntamento imprescindibile”. Rutelli ha parlato inoltre della riforma del tax credit, che sta finalmente andando in porto, dopo lunghe interlocuzioni con i ministeri competenti: “Si spera diventi operativa prima dell’estate. Speriamo di avere presto certezze, siamo fiduciosi che si concluda la lunga attesa”.

Intesa sui “top jobs” Ue, von der Leyen tratterà con Meloni

Intesa sui “top jobs” Ue, von der Leyen tratterà con MeloniRoma, 25 giu. (askanews) – A due giorni dal Consiglio europeo di Bruxelles si sblocca la partita per i ‘top jobs’ europei. I negoziatori dei tre partiti che compongono la maggioranza europea (Ppe, S&D, Renew) hanno infatti trovato l’accordo. L’indicazione è quella dell’ex premier socialista portoghese Antonio Costa come presidente del Consiglio europeo; di Ursula von der Leyen (Ppe) per un secondo mandato come presidente della Commissione europea; della premier estone Kaja Kallas (Liberale) come Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune.


Dalla maggioranza, come era scontato visti i numeri, restano fuori i Conservatori, guidati dalla premier Giorgia Meloni. Von der Leyen, però, tratterà direttamente con la presidente del Consiglio sulle deleghe da affidare al Commissario di nomina italiana. L’obiettivo è avere il via libera del governo alla Commissione (magari con un ‘aiuto’ in fase di voto, per depotenziare i franchi tiratori), anche se Fdi al Parlamento di Strasburgo resterà all’opposizione. Una condizione su cui S&D non transige. Per questo, fonti europee citate dalla tedesca Faz, hanno precisato che la trattativa di von der Leyen sarà fatta con Meloni in quanto “primo ministro italiano, non come leader del partito Fratelli d’Italia”. Oggi Meloni è stata contattata da uno dei mediatori Ppe (probabilmente il greco Kyriakos Mitsotakis) che le ha garantito la volontà di assegnare al commissario italiano un ruolo di rilievo. La partita sarà dunque sulle deleghe, anche se Meloni vorrebbe spuntare anche una vicepresidenza, che molto difficilmente, però, potrà essere ‘esecutiva’. Per quanto riguarda il nome del commissario, dopo che nelle scorse settimane era avanzata l’ipotesi di Elisabetta Belloni, capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza e sherpa G7, nelle ultime ore ha preso quota il nome di Raffaele Fitto. Il ministro per gli Affari europei ha ottimi rapporti a Bruxelles, dove è stimato per il lavoro fatto sul Pnrr. Una sua ‘partenza’, però, aprirebbe un buco proprio sulla gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Aspetto su cui Meloni sta riflettendo.

Taranto Eco Forum, pubblicato report finale lavori

Taranto Eco Forum, pubblicato report finale lavoriRoma, 25 giu. (askanews) – Con la pubblicazione del report finale, si chiude ufficialmente l’edizione 2024 del “TEF – Taranto Eco Forum”.


Un corposo documento di sintesi dei lavori svolti nelle giornate del 23 e 24 maggio scorsi, nella sede del “Dipartimento jonico in sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, è l’atto finale dell’evento organizzato da Eurota ETS e RemTech Expo, con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e in co-branding con il Comune di Taranto, oltre che con il sostegno del main partner ENI e di alcuni altri partner come Edison Next e CTE Calliope. Come pianificato sin dalle prime riunioni del comitato tecnico-scientifico, presieduto da Vito Felice Uricchio (Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto), l’eredità del TEF 2024 è una “mappa” dettagliata del confronto che si è sviluppato nelle otto tavole rotonde dedicate ai temi scelti quest’anno: “Intelligenza artificiale, innovazione reale”, “Safety aziendale”, “Responsabilità sociale d’impresa”, “Biorisanamento, bonifiche e valorizzazione dei rifiuti”, “Blue economy, tra mare e porto”, “Acqua, risorsa preziosa da proteggere”, “Energie rinnovabili, produzione e scambio” e “Mobilità sostenibile, il trasporto del futuro”.


Con ben 94 contributi di alto spessore tecnico e scientifico, il report del TEF 2024 si presenta come una guida aggiornata rispetto alle evoluzioni che stanno avvenendo nei settori dell’ambiente e dell’innovazione, in particolare rispetto alle indicazioni che provengono dall’Unione Europea con i principi della “transizione giusta”. «Vogliamo offrire all’intera comunità questo “libro bianco” della transizione giusta, equa e sostenibile per tutti – ha spiegato Patrick Poggi, presidente di Eurota ETS – affinché i cittadini possano familiarizzare con i suoi principi e gli stakeholder possano approfondirne le applicazioni. Per questo abbiamo deciso di renderlo pubblico e fruibile, oltre che metterlo a disposizione della nostra rete di relazioni: si tratta di un patrimonio condiviso che orienterà meglio le scelte di ognuno. Contiamo di istituire un tavolo istituzionale di confronto basato proprio sui contenuti del report, affinché la partita della transizione giusta sia giocata senza escludere i territori e le persone».


«La povertà energetica è un fenomeno attuale – il commento di Silvia Paparella, consigliera delegata di Ferrara Expo e general manager di RemTech Expo – su cui i Paesi stanno investendo risorse importanti. Di fatto, si tratta di persone singole, o famiglie, che hanno la necessità di poter fruire di servizi essenziali come il diritto a vivere in un ambiente sano, salubre e accogliente. Un fenomeno che, in epoca di cambiamenti climatici, diventa ancora più centrale per la salute ed il benessere dei cittadini. Cambiamenti che rappresentano spesso anche un potenziale pericolo per la salute e un costo sanitario e ambientale. La povertà energetica è sempre più all’attenzione nelle agende della politica nazionale e mondiale e diversi sono gli approcci e le possibili strategie in ottica di risoluzione. Non si tratta di un problema di pochi, ma di un costo ambientale, sanitario e sociale per tutti. Con questo spirito di analisi nasce questo “libro bianco” sulla transizione giusta, promosso dal TEF, nell’intento di mettere a sistema alcune delle best practices e delle proposte che abbiamo incontrato nel corso della sua seconda edizione. L’intento è di condividere alcuni aspetti di una discussione che è in corso e che affonda le sue radici nel pacchetto “Fit for 55” proposto in Europa. Un esempio di come non sia semplice, ma assolutamente possibile lavorare, tutti per la transizione ecologica di pari passo con l’equità sociale». «Nel nostro Paese i momenti di riflessione, di approfondimento attorno ai temi della transizione, dello sviluppo sostenibile, si registrano dappertutto. Ma il TEF 2024 – ha aggiunto Rinaldo Melucci, sindaco del Comune di Taranto – ha avuto qualcosa che lo ha differenziato dagli altri incontri sullo stesso tema: non è stato banale che si sia svolto a Taranto, proprio un luogo dove la transizione si sta facendo da qualche anno puntando anche a offrire al mercato, agli investitori privati, alla pubblica amministrazione, ai giovani, al sistema di imprese, agli altri stakeholder di territori critici, che devono affrontare le stesse sfide, delle “buone pratiche”, le stesse che stanno attirando con sempre maggiore continuità l’interesse delle politiche europee e tanti investimenti pubblici. Il TEF 2024 ha avuto il pregio di parlare di una transizione che qui, nel capoluogo ionico, è già partita, come del resto dimostra la programmazione degli enti locali, si pensi alle BRT elettriche o ai contenuti dell’accordo di programma per l’ex Ilva che deve condurci verso la decarbonizzazione del modello industriale ereditato dal secolo scorso, un modello obsoleto da cui la città si sta emancipando. Il TEF 2024 è stato di più di un convegno: ha raccontato lo stato dell’arte di questa trasformazione indicando come sintetizzare gli sforzi nella direzione di completare questa transizione che non sarà veloce, che richiederà tempo e impegno, ma che a Taranto ha già avuto inizio».


Dei molteplici spunti rintracciabili nelle oltre 60 pagine del documento, infatti, è utile sottolinearne alcuni che hanno segnato la centralità del TEF 2024 nel generale dibattito nazionale: gli investimenti sulle fonti energetiche alternative e sull’idrogeno in particolare; l’interazione tra sistemi di trasporto differenti, l’utilizzo di biocarburanti e, appunto, l’imponente progetto delle BRT a Taranto; l’uso della responsabilità sociale d’impresa come leva per la sostenibilità; le nuove frontiere del riciclo chimico delle plastiche o del recupero dei rottami aeroportuali; la grande sfida della protezione delle fonti idriche nell’ottica dell’economia circolare; la sicurezza nelle aziende intesa come valore e non come costo; lo sviluppo della filiera della blue economy con innovazioni di materiali, utilizzo di carburanti alternativi e impianti di rinnovabili off shore; l’intelligenza artificiale con le sue positive implicazioni nella gestione della produzione manifatturiera, ma anche i risvolti etici e legali che il suo abuso può comportare. Nel report trovano spazio anche due importanti approfondimenti: il primo sui contenuti del “Manifesto della Scienza” presentato dall’Italian Scientists Association, il secondo sulla terza edizione della “call for startup” dell’acceleratore Faros di CDP Venture Capital. Infine, il documento contiene anche una sintesi dei lavori svolti durante la sessione internazionale caratterizzata da oltre 100 collegamenti in streaming, per un totale di circa trenta paesi coinvolti (tra i quali Perù, Brasile, Marocco, Usa, Austria, Grecia, Bangladesh e, naturalmente, Italia), ormai tratto peculiare del “TEF – Taranto Eco Forum”.

Comunali, Schlein festeggia 6 a 0. E a Meloni: non accetta sconfitta

Comunali, Schlein festeggia 6 a 0. E a Meloni: non accetta sconfittaRoma, 25 giu. (askanews) – “È stata una vittoria straordinaria per il Pd e il campo progressista che dà speranza per il futuro e dimostra che le destre si possono battere, uniti”. Elly Schlein festeggia il risultato delle elezioni comunali: “Abbiamo vinto nei capoluoghi 6 a 0. Abbiamo strappato tre capoluoghi alle destre”, dice. E alla premier, Giorgia Meloni che accusa le opposizioni di usare “toni da guerra civile”, la leader Pd replica: “Non sa accettare la sconfitta”.


Schlein non ci sta ad abboccare all’amo della premier che “lancia allarmismi” e cerca di cambiare argomento per “distrarre l’attenzione dai risultati della destra”. E sorride quando le viene ricordato che Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi, ieri ha parlato di 4 a 3 sul risultato dei ballottaggi delle amministrative. “Il suo conto è sbagliato, ribalta la realtà come sempre fa la destra”. Per la segretaria del Pd il successo dei candidati di centrosinistra è un avvertimento al governo di centrodestra e a Meloni: “Stiamo proprio arrivando”. “C’è stata una bocciatura della destra sui territori e anche per le scelte sbagliate del governo Meloni”, insomma “il messaggio degli elettori “è chiaro: basta tagli alla sanità, salari bassi, stop all’autonomia differenziata che vuole spaccare il paese che ha invece bisogno di essere ricucito”. Per Schlein infatti le battaglie condotte unitariamente dalle opposizioni non sono slegate da questo successo alle amministrative: ad esempio quella contro l’autonomia e contro il premierato, con la manifestazione di martedì scorso che ha visto per la prima volta insieme Schlein e Conte sullo stesso palco.


Il risultato delle elezioni comunali “testimonia che il metodo funziona, le persone rispondono. Ma l’unità la fai non cancellando le differenze e puntando su tante questioni su cui siamo d’accordo, c’è tanto in comune da mettere insieme e siamo più forti quando siamo insieme, come sul salario minimo”. Schlein, che si definisce “testardamente unitaria”, ritiene che ora “è più forte la responsabilità di costruire una coalizione alternativa” alla destra e si prepara già alla battaglia per le prossime regionali, entro l’anno si voterà in due regioni Umbria ed Emilia Romagna, ma il vero test sarà quello dell’anno prossimo, nel 2025, quando andranno al rinnovo ben 6 regioni: Campania, Liguria, Veneto, Puglia, Marche, Toscana. “Dobbiamo abituarci a fare le analisi delle vittorie perché continueremo a vincere – assicura il responsabile enti locali Davide Baruffi – Ora dobbiamo organizzare il campo nuovo, largo del centrosinistra alternativo alla destra in vista delle regionali”.


Intanto proseguiranno le battaglie “nel merito”, quella sulla Bossi-Fini, la legge sull’immigrazione: il Pd ha già pronta una proposta per superarla, che verrà presentata la settimana prossima. Il referendum per abolire l’autonomia su cui si studia il metodo più efficace per arrivare al traguardo, se la raccolta firme o la richiesta da parte di 5 Consigli regionali, come prevede la Costituzione. E poi il premierato che “indebolisce il Parlamento e il capo dello Stato: la democrazia non è acclamare un capo ogni cinque anni ma incidere sulle scelte del parlamento”, ha ribadito oggi. Ultimo affondo per il presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Non è che quando si perde si aboliscono le elezioni, non è che si scappa col pallone in mano, per usare una metafora calcistica – dice Schlein -, non è colpa degli elettori se la destra ha perso, è colpa loro, noi non ci stiamo e troviamo sconveniente, oltre che grave, che la seconda carica dello Stato parli di cambiare le regole, non ha senso delle istituzioni”.

Generali lancia Rinnova Valore: “Sostegno a risparmiatori”

Generali lancia Rinnova Valore: “Sostegno a risparmiatori”Milano, 25 giu. (askanews) – Generali ha lanciato Rinnova Valore Bonus, soluzione assicurativa di investimento multi-opzione per essere vicina ai risparmiatori italiani rispondendo alla richiesta di maggior solidità e rendimenti stabili nel tempo, in un contesto ancora caratterizzato da tassi di interesse alti, inflazione e liquidità. Oggi, infatti, in Italia le persone continuano a detenere liquidità sui conti correnti per oltre 1.500 miliardi di euro*, con un accenno di inversione di tendenza rispetto al passato, anche se i depositi e i conti correnti rappresentano ancora la fetta più grande della ricchezza accantonata – pari al 30% circa del totale.


A questo contesto Generali risponde con “Rinnova Valore Bonus”, la soluzione a premio unico multi-opzione che arricchisce l’offerta Vita della prima Compagnia di assicurazioni in Italia. La soluzione prevede tre opzioni di investimento alternative: la nuova Multi-gestione, l’opzione che combina le gestioni separate Gesav e Royal Fund per coniugare la solidità e stabilità con il rendimento; Geval $, l’opzione 100% gestione separata per offrire una opportunità ulteriore di diversificazione anche valutaria; Royal Fund, l’opzione di investimento 100% gestione separata riservata ai contraenti che sottoscrivono dall’1 giugno di quest’anno “Scegli per una Lungavita” (la soluzione Long Term Care di Generali), disponibile fino al 6 agosto. Giancarlo Bosser, Chief Life Officer e Marco Oddone, Chief Marketing & Distribution Officer di Generali Italia, hanno dichiarato: “Generali, oltre a essere la prima Compagnia di assicurazioni in Italia, vanta una solida esperienza nel risparmio gestito, arrivando a detenere 775 mld di euro di asset: vogliamo mettere a disposizione la nostra competenza, e quella della nostra Rete unica e distintiva, per permettere alle persone di dare il valore che desiderano al proprio investimento e al proprio futuro. Rinnova Valore Bonus, è il risultato di un’attenta riprogettazione che si è posta l’obiettivo di rispondere all’attuale scenario e che combina redditività e solidità in un’unica soluzione, per essere Partner di Vita dei risparmiatori in Italia.”

IA, esperti a confronto: allarme per cyberbullismo

IA, esperti a confronto: allarme per cyberbullismoRoma, 25 giu. (askanews) – Trent’anni di rivoluzione per la Cybersecurity e la Trasformazione Digitale. Questo il tema al centro del dibattito ospitato da ‘Agorà Netgroup’, lo spazio di confronto dedicato alle tematiche strategiche per il progresso tecnologico, con l’obiettivo di promuovere una consapevolezza diffusa sulla sicurezza informatica. L’era digitale compie dunque trent’anni e tra società, etica e tecnologia sono cruciali le sfide che riguardano in particolare l’applicazione dell’intelligenza artificiale. Nel tavolo di confronto a cui hanno preso parte la vice direttrice del tg la 7 Pina Debbi, il direttore della polizia postale Ivano Gabrielli, l’ex presidente del Casd, centro alti studi della Difesa, Fernando Giancotti con il presidente di Netgroup Giuseppe Mocerino, sono emersi gli aspetti più importanti della sfida alla transizione digitale, tra tutti quello dell’educazione e dei giovani.


“Dobbiamo ristrutturare i processi educativi che devono fornire gli strumenti per potersi orientare in un mondo che prevede una dimensione ulteriore. Il legislatore sta facendo uno sforzo importante nel creare un ecosistema legale all’interno dei quali si muovono le istituzioni e i privati e quindi i rapporti tra i privati. In questa direzione va il DDL Cybersicurezza, appena approvato, che guarda alla costruzione di un ecosistema e crea le regole di ingaggio tra le varie istituzioni”, ha detto Ivano Gabrielli. Per Debbi “l’educazione non può non iniziare dalla cittadinanza digitale, non può non iniziare dalla scuola. I giovani non hanno la consapevolezza di cosa possa accadere in questo ambiente”. Concorde Giancotti nel ribadire che “la vera sfida è investire nel capitale umano, nella formazione per trovare un giusto equilibrio tra funzionalità ed efficacia di queste nuove tecnologie e l’etica”. Il presidente di Netgroup Giuseppe Mocerino lancia infine un allarme sul cyberbullismo: “Nel nostro osservatorio, stiamo registrando in queste ore un fenomeno di cyberbullismo legato ai dati sintetici: c’è una manipolazione delle foto degli studenti e delle studentesse con l’Ai che genera foto e video fake. Noi in Italia abbiamo perso un po’ di tempo, rimandando alcune scelte, mettendoci 20 anni per capire che internet avrebbe rivoluzionato il mondo. Ora non c’è più tempo da perdere: sento troppo poco parlare di sovranità nazionale dei dati, è un tema che dovrebbe esser centrale”.

Lombardia, avanzo d’amministrazione destinato a non autosufficienza

Lombardia, avanzo d’amministrazione destinato a non autosufficienzaMilano, 25 giu. (askanews) – È stato approvato all’unanimità dall’Aula (63 voti a favore, 2 sole astensioni) il Rendiconto del Consiglio regionale, documento riguardante le entrate e le uscite relative all’esercizio finanziario 2023 dell’istituzione assembleare che ha sede a Palazzo Pirelli. Il provvedimento era già stato approvato all’unanimità dall’Ufficio di Presidenza e dalla Commissione Bilancio e vistato con parere favorevole dal Collegio dei Revisori dei conti. Con voto unanime il Consiglio regionale ha destinato l’avanzo di amministrazione pari a 733.013,16 euro per integrare le risorse regionali destinate alle misure per la “Non Autosufficienza”.


L’impegno è contenuto in un ordine del giorno sottoscritto da tutti i capigruppo di maggioranza e di cui è primo firmatario il Vice Presidente del Consiglio e relatore del provvedimento Giacomo Cosentino, che sottolinea come “tale decisione vuole essere un ulteriore segnale di attenzione da parte dell’istituzione regionale a un settore, quello della non autosufficienza, sul quale e per il quale siamo costantemente impegnati a recuperare e rendere disponibili ulteriori risorse a supporto delle necessità crescenti che si sono evidenziate”.