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Autore: Redazione StudioNews

Al via countdown per le giornate della Verace Pizza Napoletana

Al via countdown per le giornate della Verace Pizza NapoletanaRoma, 24 giu. (askanews) – Tornano dal 29 giugno al 3 luglio le Giornate della Verace Pizza Napoletana: la festa dell’Associazione Verace Pizza Napoletana che per 5 giorni si svolgerà nella sede centrale dell’Associazione a Capodimonte, il teatro di tutti gli incontri in programma: degustazioni, convegni e cene esclusive per celebrare la regina degli impasti in ogni sua forma e sapore.


Quest’anno si celebra anche il quarantennale dell’associazione. Tra gli appuntamenti “Un Abbinamento Verace” sul binomio pizza-vino. Quattro serate degustazione che vedranno i maestri pizzaioli AVPN provenienti da tutto il mondo proporre un menu inedito in abbinamento ai vini selezionati da AIS Campania. Le Giornate della Verace Pizza Napoletana danno il via anche a “Pizzaiolo Napoletano per un giorno”, 4 giorni di masterclass dedicate a tutti i pizza lover che, non solo sarà l’occasione per conoscere la storia e le tradizioni della pizza napoletana ma soprattutto darà la possibilità a tutti gli appassionati di mettere le mani in pasta insieme ai maestri AVPN.


Ma la grande festa di AVPN non si ferma a Napoli: lunedì 1° luglio un team di maestri pizzaioli dell’Associazione salirà sul Monte Bianco per la pizza napoletana più alta d’Europa. Chiusura, mercoledì 3 luglio, con “Una storia Verace” l’incontro che ripercorrerà il grande e complesso mondo della pizza, dalle sue origini, al ruolo centrale nell’alimentazione, all’indissolubile legame con la sua città natale fino al raggiungimento di nuovi confini geografici. Il convegno, presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, vedrà in dialogo i maestri AVPN dall’Italia e dal mondo, i brand ambassador dell’Associazione, comunicatori e tecnici del settore per rivivere il passato e guardare allo straordinario futuro della pizza napoletana, ripercorrendo i 40 anni di successi e traguardi dell’Associazione

Ranking Atp, Sinner allunga su Djokovic e Alcaraz

Ranking Atp, Sinner allunga su Djokovic e AlcarazRoma, 24 giu. (askanews) – Il trionfo a Halle fa volare Jannik Sinner e la coppia Simone Bolelli e Andrea Vavassori. estende il suo vantaggio sui principali rivali nei PIF ATP Rankings, la classifica basata sui migliori risultati delle ultime 52 settimane. Sinner è anche in testa alla Race to Turin come la coppia Bolelli/ Vavassori.


L’altoatesino ha vinto il primo torneo giocato da numero 1 del mondo. E’ diventato il 17mo giocatore in attività con almeno un trofeo all’attivo su tutte le tre superfici che caratterizzano il circuito: erba, duro e terra battuta. Questa settimana Sinner ha 9.890 punti in classifica, 1.530 più di Novak Djokovic, risalito al numero 2 anche senza giocare, e 1.760 più di Alcaraz, scivolato al terzo posto non essendo riuscito a confermare il titolo vinto al Queen’s dodici mesi fa. Tutti e tre torneranno direttamente in campo a Wimbledon. Ai Championships, Sinner parte con un vantaggio virtuale ancora più ampio in quanto ha fatto peggio degli altri due rivali l’anno scorso. L’azzurro infatti perderà 720 punti, Djokovic 1.200 mentre Alcaraz potrà al massimo pareggiare il suo attuale bottino.


Per quanto riguarda i movimenti della settimana, il campione del Queen’s Tommy Paul è il nuovo n.1 USA. Gli Stati Uniti festeggiano anche l’ingresso in Top 20 di Sebastian Korda. Best ranking anche per Hubert Hurkacz, Sebastian Baez, Jack Draper che entra in Top 30, Zhizhen Zhang primo cinese in Top 35, il francese Giovanni Mpetshi Perricard che per la prima volta sale in Top 60. Chi guadagna più posizioni è Goffin, che risale in Top 100 (n.82, +27) grazie al titolo al Challenger di Ilkley. Per quanto riguarda gli azzurri, è una settimana con pochi acuti alle spalle di Sinner e Lorenzo Musetti, tornato in Top 25 grazie alla prima finale ATP in carriera sull’erba. Complessivamente nei PIF ATP Rankings di questa settimana l’Italia conta quattro giocatori in Top 40 e nove tra i primi 100 del mondo.

Cia: sbagliato e ideologico emendamento su canapa in Ddl Sicurezza

Cia: sbagliato e ideologico emendamento su canapa in Ddl SicurezzaRoma, 24 giu. (askanews) – “Non intendiamo fare un passo indietro rispetto all’emendamento 13.6 al Ddl Sicurezza che propone di vietare le infiorescenze della canapa industriale e i prodotti da esse derivati. Continuiamo a ritenere inaccettabili, infatti, sia il richiamo pretestuoso in un disegno di legge più indicato per i blocchi stradali, sia i limiti imposti alla produzione di un comparto da 500 milioni di fatturato su base annua, con 30mila occupati in tutta Italia”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, in vista della conferenza stampa di domani, alla Camera dei deputati, organizzata dal vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali, Matteo Mauri, per discutere con le associazioni di settore le gravi implicazioni della misura.


Dando voce ai tanti timori espressi, sin da subito, dagli operatori della filiera canapicola industriale del Paese, Cia rilancia l’appello urgente alla salvaguardia del comparto, consapevole del rischio chiusura per migliaia di aziende agricole di un settore in continua espansione, con tassi di crescita importanti e un forte protagonismo, soprattutto tra l’imprenditoria giovanile. Una realtà che tra agricoltura, trasformazione, commercializzazione e logistica registra numeri importanti in termini di occupazione e volume d’affari, sempre più difficile da quantificare visto il grande potenziale produttivo. “Siamo di fronte a un emendamento molto penalizzante per gli agricoltori che nel corso degli anni hanno investito in una cultura legale e ad alto valore aggiunto – commenta Fini – Sarebbero, dunque, pesantissime le ricadute su filiere agroindustriali di eccellenza come la cosmesi, il florovivaismo, gli integratori alimentari, l’erboristeria che nulla hanno a che fare con le sostanze stupefacenti”.


Nel dettaglio, non è ammissibile, per Cia, il coinvolgimento di migliaia di imprenditori agricoli in un disegno di legge governativo che si occupa di sicurezza, tra blocchi stradali e castrazione chimica. E come se non bastasse, nel Ddl in questione potrebbero esserci ulteriori restrizioni anche nel vietare il simbolo grafico della pianta di canapa, di fatto bloccando le pubblicità dedicate ai prodotti industriali e artigianali di eccellenza come per la bioedilizia, il tessile e la cosmesi. Al punto da considerare, quindi, promozione di sostanze stupefacenti, il disegno della foglia stilizzata presente sulle camicette, ma anche su dopobarba e bagnoschiuma o sui mattoni di canapa calce per le costruzioni. Non trascurabili, infine, le ripercussioni economiche dell’emendamento al Ddl Sicurezza, sulle imprese floricole di produzione della canapa, così come già segnalato al sottosegretario Patrizio La Pietra, dall’Associazione Florovivaisti Italiani-Cia. “Lavoriamo insieme per valorizzare, e non affossare, un prodotto che è alla base di filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale -conclude Fini- mettendo al bando ogni posizione puramente ideologica sul settore”.

Teatro, Paola Minaccioni in scena a Roma con “Paola racconta Anna”

Teatro, Paola Minaccioni in scena a Roma con “Paola racconta Anna”Roma, 24 giu. (askanews) – Paola Minaccioni protagonista di “Paola racconta Anna”, in scena a Roma il 26 giugno con ingresso gratuito nell’area del Tempio di Venere, dalla piazza del Colosseo (a partire dalle ore 20, spettacolo alle ore 21). Un viaggio attraverso la vita di Anna Magnani, con i racconti personali e attraverso i suoi film, ma anche le parole di Pierpaolo Pasolini, Giuseppe Gioachino Belli, Mauro Marè, Sara Kane, Achille Campanile, Rodrigo Garcia, Gabriella Ferri e della stessa Anna Magnani. Uno spettacolo in cui il racconto viaggia insieme alle musiche originali composte appositamente da Valerio Guaraldi ed eseguite dal vivo.


“Lo spettacolo nasce dall’intuizione di Elisabetta Fiorito che mi ha proposto un progetto del genere per il Parco del Colosseo perché già l’anno scorso qui ho portato un altro pezzo di cultura romana, ovvero la poesia di Giuseppe Gioacchino Belli e Di Mauro Maré e i grandi musicisti anche romani – ha detto l’attrice -. Quest’anno raccontare la storia di una donna così importante, monumentale per la storia di Roma e del cinema italiano ed internazionale ci sembrava il racconto giusto”. La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti a partire dal 12 giugno, su eventbrite.it

Euro digitale, Nagel: Come nel calcio serve gioco di squadra

Euro digitale, Nagel: Come nel calcio serve gioco di squadraRoma, 24 giu. (askanews) – Il successo per la creazione di un euro digitale richiederà “gioco di squadra” tra banchieri centrali, banchieri, commercianti, assieme a esperti di sistemi di pagamento e di tecnologie digitali. Lo ha affermato il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel durante un discorso sul tema a Roma, presso la residenza dell’ambasciatore di Germania, Villa Almome.


All’evento era presente, tra gli altri, il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. Nagel ha voluto fare un parallelismo con il gioco del calcio “che piace a italiani e tedeschi – ha detto -. Ogni partita ha regole chiare e arbitri che le fanno rispettare. Allo stesso modo l’euro digitale richiede un solido quadro legislativo e regolamentare. Questo è qualcosa a cui i legislatori europei stanno già lavorando”.


Secondo il numero uno della Banca centrale tedesca, “un aspetto importante su cui non sappiamo ancora la risposta è dove si giocherà questa partita. L’infrastruttura per rendere possibile l’euro digitale richiede server, reti e una piattaforma di comunicazioni – ha detto -. E qui siamo ancora nella fase di pianificazione”. “Una volta che tutto sarà stato approntato – ha proseguito Nagel – sono certo che l’euro digitale si diffonderà tra i consumatori con la stessa fluidità con cui un pallone viene passato tra gli ‘azzurri’ o gli ‘Dfb-Elf’ (i giocatori della Germania) quando sono al massimo della forma”. Ma soprattutto “è mia fervente convinzione che il pubblico sarà contento dell’euro digitale come lo sarebbe di una finale agli europei di calcio tra Italia e Germania”.


“In tempi turbolenti come quelli attuali, è nostro dovere impegnarci per le nostre convinzioni. Sono profondamente convinto che il progetto dell’euro digitale sarà un successo economico, che intensificherà cooperazione e amicizia tra Italia e Germania e – ha concluso – che collegherà i popoli europei ancora di più”. Quale governatore di una banca centrale nazionale dell’Eurosistema, Nagel, come Panetta, partecipa al Consiglio direttivo della Bce, che sta portando avanti la fase II, preparatoria, sulla possibile creazione dell’euro digitale.

Ok ai 37 obiettivi, Italia chiede sesta rata da 8,5 mld. Meloni: smentiti pronostici negativi. Completeremo piano

Ok ai 37 obiettivi, Italia chiede sesta rata da 8,5 mld. Meloni: smentiti pronostici negativi. Completeremo pianoRoma, 24 giu. (askanews) – L’Italia ha le carte in regola per avanzare alla Commissione europea la richiesta per la sesta rata del Pnrr, pari a 8,5 miliardi. E’ quanto riferisce un comunicato di Palazzo Chigi al termine della Cabina di regia, presieduta dal presidente del consigli, Giorgia Meloni.


“Quanto stabilito dalla Cabina di regia consentirà all’Italia di presentare formalmente alla Commissione europea la richiesta di pagamento della sesta rata, pari a 8,5 miliardi di euro, che – si legge nel comunicato – si aggiungeranno alle risorse della quinta rata, attualmente in fase di verifica e rendicontazione finale”. La Cabina di regia, presieduta da Giorgia meloni e convocata dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, si è svolta alla presenza dei Ministri e dei Sottosegretari preposti, oltre che dell’ANCI, dell’UPI e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Al termine di una circostanziata verifica, spiega il comunicato, la Cabina di regia ha preso atto dello stato di attuazione degli obiettivi previsti nella sesta rata, alcuni raggiunti anche nell’ambito dell’ultimo decreto PNRR convertito in legge. Tra essi figurano investimenti strategici legati alla realizzazione di infrastrutture per il potenziamento del trasporto del gas (Linea Adriatica), alla formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali dei professionisti del sistema sanitario nazionale, ai crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0, all’avvio delle opere infrastrutturali nell’ambito della ZES del Mezzogiorno, al rinnovo della flotta per il comando nazionale dei Vigili del Fuoco, alla digitalizzazione dei parchi nazionali, al piano di potenziamento delle in infrastrutture sportive scolastiche, alla tutela e alla valorizzazione delle foreste urbane e periurbane, alla transizione ecologica con l’implementazione degli impianti per la produzione di energia elettrica nei settori agricolo/agroindustriale (agrisolare), alla bonifica delle discariche abusive ed alla conseguente cancellazione delle procedure di infrazione, al potenziamento dei collegamenti ferroviari nel Mezzogiorno, all’ultimazione delle procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi, all’istituzione del polo del turismo digitale (Digital Tourism Hub) e alla digitalizzazione della Guardia di Finanza, che rafforzerà il presidio di trasparenza e legalità sul Piano.


“La Cabina di regia di oggi è chiamata ad avviare la procedura per richiedere alla Commissione europea il pagamento della sesta rata del Pnrr da 8,5 miliardi di euro. È un momento molto importante, perché questo ci consente di centrare un doppio primato e di essere la prima Nazione in Europa a richiedere il pagamento della sesta rata, dopo essere stati anche i primi a richiedere la quinta”, ha detto nel suo intervento, durante la riunione della Cabina di Regia sul Pnrr, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Arriviamo a questo appuntamento dopo un lavoro complesso e molto impegnativo, soprattutto negli ultimi giorni”, ha aggiunto la premier. “Più di qualcuno, fuori da qui, aveva formulato pronostici negativi e aveva scommesso che con questo Governo il Pnrr sarebbe fallito, e che avremmo perso i soldi dell’Europa. Con il nostro lavoro di questi mesi abbiamo smentito quei pronostici, e abbiamo dimostrato che si sbagliavano e che abbiamo tutte le carte in regola centrare un obiettivo molto ambizioso: portare a compimento l’intero Piano, e utilizzare nel modo meglio le risorse europee”, ha sottolineato Meloni.


“La Cabina di regia di oggi – ha spiegato la premier – si occupa di chiudere la verifica della sesta rata e di attestare il conseguimento di 37 obiettivi e traguardi. Ci sono interventi strategici per il futuro dell’Italia. Penso ad esempio agli investimenti legati alla realizzazione della cosiddetta Linea Adriatica, il nuovo gasdotto sulla direttrice Nord-Sud, indispensabile per garantire maggiore sicurezza energetica alla Nazione ma anche al resto d’Europa, grazie all’aumento della capacità di trasporto”. Il gasdotto Nord-Sud, ha proseguito Meloni, “è un’opera fondamentale, anche nel quadro di quella che sapete essere una priorità del Governo: rendere l’Italia lhub di approvvigionamento energetico dell’intero Continente, sfruttando la nostra straordinaria posizione geografica di piattaforma nel Mediterraneo”. “Ma negli obiettivi della sesta rata – ha proseguito Meloni – rientrano anche l’avvio delle opere infrastrutturali per la Zes Unica del Sud, altra grande riforma approvata da questo Governo, il progetto di digitalizzazione della Guardia di Finanza, la formazione delle competenze dei professionisti del sistema sanitario nazionale e i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0”. “Ci sono, poi – ha continuato la premier -, riforme importanti, come la semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di fonti rinnovabili, la riduzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione e delle autorità sanitarie, la legge quadro dedicata alle persone con disabilità e l’entrata in vigore dei decreti legislativi del Patto per la Terza Età. Interventi e misure concrete, per rendere l’Italia più moderna, più vicina ai bisogni delle persone e delle famiglie, più attenta alle imprese e a chi vuole investire e lavorare”.


“Non aggiungo altro, se non ribadire che la messa a terra del Pnrr rimane una priorità assoluta dell’intero Governo”, ha concluso Meloni.

Autonomia, De Luca: tre emendamenti su sanità e Campania ci sta…

Autonomia, De Luca: tre emendamenti su sanità e Campania ci sta…Napoli, 24 giu. (askanews) – “Non facciamoci trascinare negli ideologismi, sull’autonomia se approvano tre emendamenti per la Regione Campania va bene: stesse risorse pro capite per la sanità, stesso numero percentuale di dipendenti nella sanità pubblica, divieto di fare contratti integrativi regionali. Se approviamo questi tre emendamenti possiamo andare avanti comunque”. A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, tornando sulla legge sull’autonomia differenziata.


“La Campania è stata alla testa della battaglia contro l’autonomia ma abbiamo chiarito che la nostra battaglia è su due fronti, contro l’autonomia differenziata perché spacca l’Italia, ma anche contro il centralismo burocratico di Roma e dei ministeri. Sono due le battaglie da fare e – ha proseguito De Luca – dobbiamo stare attenti a non dare la sensazione che vogliamo mantenere la situazione così come è, non va bene. E’ un Paese che muore in una palude burocratica che va prosciugata”. “Agli amici del Nord dico – ha continuato il governatore – se davvero vogliamo essere intellettualmente onesti, se hanno un contenuto le cose che dite, che non volete penalizzare il Sud, approviamo tre emendamenti. Un primo con cui stabiliamo per sanità e scuola pubblica che tutti i cittadini italiani, dal Piemonte alla Sicilia, devono avere le stesse risorse. Approviamo un secondo emendamento con cui stabiliamo che il numero di medici, infermieri, addetti alla sanità, che deve essere uguale per tutte le regioni in proporzione agli abitanti. E anche che sia vietato alle Regioni, tutte, a cominciare da quelle che chiedono l’autonomia differenziata, la possibilità di fare contratti integrativi regionali per sanità e scuola”. (segue)

Ri.Nova e Molini Industriali lanciano tracciabilità 4.0 per farina

Ri.Nova e Molini Industriali lanciano tracciabilità 4.0 per farinaRoma, 24 giu. (askanews) – Un sistema che traccia in modo preciso e immutabile la filiera produttiva delle farine grazie a una tecnologia blockchain che permetta, al tempo stesso, di integrare informazioni volontarie come la sostenibilità ambientale lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, dal campo alla vendita, secondo la metodologia LCA (Lyfe Cycle Assessment). La novità arriva dalla collaborazione tra Molini Industriali, azienda agroalimentare di Modena, e Ri.Nova, che a fine giugno, dopo due anni di lavoro, concluderanno le attività legate al progetto TRACCIARE – Blockchain per la tracciabilità dei cereali.


Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del PSR 2014-20, e realizzato grazie al contributo di altri tre partner operativi (Elleciesse Finance, Eagri, Lca-Lab), il progetto ha dato ottimi risultati: il nuovo sistema è infatti operativo e funzionante all’interno dello stabilimento di Molini Industriali, capofila dell’iniziativa. Grazie a questo nuovo sistema di tracciamento l’azienda modenese, attiva nella produzione e distribuzione di farine professionali, potrà controllare e registrare ogni piccolo passo di ogni singolo prodotto: a partire dalla coltivazione del frumento nelle aziende agricole, passando per il conferimento nel centro di stoccaggio e per le successive fasi di controllo e lavorazione, fino all’eventuale confezionamento o al carico dello sfuso, tutte le azioni della filiera verranno monitorate per poi essere elaborate dalla tecnologia blockchain.


“Abbiamo chiuso il cerchio dopo oltre 18 mesi di attività – spiega Francesco Vacondio, direttore di Molini Industriali e responsabile del progetto – I test fatti su una piccola produzione di farina sono andati bene, presto i clienti potranno apprezzare il nuovo sistema di tracciabilità che abbiamo creato. Ma questo è solo l’inizio. Noi compriamo grano tenero e vendiamo farina, siamo sottoposti alla tracciabilità per norma di legge e i clienti spesso ci richiedono prodotti con caratteristiche predefinite e particolari. Questo sistema ci semplifica il lavoro garantendo la sicurezza dei dati dei prodotti, ora dovremo imparare a sfruttarlo al meglio”.

Villa Carlotta, torna a casa l’Olimpo del collezionista Sommariva

Villa Carlotta, torna a casa l’Olimpo del collezionista SommarivaComo, 24 giu. (askanews) – Un percorso attraverso la mitologia, il neoclassicismo, ma anche la personalità di un collezionista e i luoghi che hanno ospitato le sue opere. Villa Carlotta a Tramezzina ospita la mostra “L’Olimpo sul lago”, un viaggio che ruota intorno alla figura di un grande mecenate, che ci è stato presentato dalla co-curatrice Elena Lissoni: “Giovanni Battista Sommariva – ha detto ad askanews – è stato un valente politico e grande collezionista e proprio qui, nella sua villa del Lago di Como, ha saputo ricostruire un vero e proprio Olimpo fatto di dei, eroi e miti. È la grande scultura neoclassica che ci parla di Palamede, di Amore e Psiche, delle grandi figure che hanno popolato l’Olimpo e che ora popolano questo luogo meraviglioso dove natura e arte si incontrano”.


In mostra opere di Canova, Thorvaldsen, Hayez, che restituiscono le visioni di Sommariva, capace in un certo senso anche di orientare il gusto del suo tempo. Ma soprattutto straordinariamente moderno nel favorire la riproducibilità e la portabilità della propria collezione. “Abbiamo una collezione di 102 miniature a smalto su rame – ha aggiunto la curatrice – che rappresentano la maggior parte delle opere della collezione, antiche e moderne. Oltre alle miniature su smalto, possedeva una serie di gemme incise: le faceva incidere lui stesso scegliendo accuratamente le pietre, le più preziose. Si trattava di un museo portatile, un museo destinato alla fruizione, destinato a raccontare a tutte le persone a tutti i grandi che aveva modo di incontrare per affari, per politica, per piacere, la propria collezione e il proprio successo”. La storia che l’esposizione racconta è anche quella del passaggio dal neoclassicismo a sensibilità romantiche, come testimonia meravigliosamente il bacio di Romeo e Giulietta di Hayez, per esempio. Ma le suggestioni sono molte e comprendono anche la villa. “Oggi i visitatori – ha concluso Elena Lissoni – possono attraversare Villa Carlotta e passo per passo rivedere la villa così come era all’epoca di Sommariva e attraverso questi prestiti riescono a ricostruire la complessità, la ricchezza e la vastità di quella collezione”.


Curata anche da Fernando Mazzocca e Maria Angela Privitera, la mostra è aperta al pubblico fino al 30 settembre.

Ucraina, Mosca convoca l’ambasciatore Usa per il raid su Sebastopoli

Ucraina, Mosca convoca l’ambasciatore Usa per il raid su SebastopoliRoma, 24 giu. (askanews) – Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatrice americana in Russia Lynne Tracy in relazione all’attacco missilistico ucraino su Sebastopoli avvenuto ieri e secondo Mosca utilizzando missili ATACMS: un “nuovo sanguinoso crimine del regime di Kiev, sponsorizzato e armato da Washington”, si legge nella nota del ministero che parla di un raid “mirato contro la popolazione civile di Sebastopoli, accompagnato da numerose vittime, tra cui bambini”.


“Le azioni di Washington che incoraggiano le autorità filo-naziste dell’Ucraina a intraprendere un’azione militare non rimarranno impunite”, ha aggiunto il ministero parlando di misure di risposta. Gli Stati uniti, secondo il ministero russo, hanno le medesime responsabilità dell’Ucraina in merito all’attacco, si legge sulle agenzie russe.