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Autore: Redazione StudioNews

La Spagna celebra i 10 anni di regno di Felipe VI

La Spagna celebra i 10 anni di regno di Felipe VIRoma, 19 giu. (askanews) – La Spagna celebra il decimo anniversario del regno di Filippo VI, proclamato monarca il 19 giugno 2014.


“Oggi riaffermo con entusiasmo e determinazione quell’impegno che ha permeato ogni gesto e ogni parola nell’ultimo decennio”, ha affermato il re nel suo discorso a Palazzo Reale in occasione di questa significativa data. Felipe ha sottolineato che “il servizio, l’impegno e il dovere” sono i pilastri della sua attività regale, così come il profondo rispetto e la lealtà verso il popolo spagnolo.


“Ho aderito alla Costituzione e ai suoi valori – e aderirò sempre – nell’adempimento delle mie responsabilità. Essi sono una guida per l’esercizio delle mie funzioni”, ha affermato. Felipe, insieme alla regina Letizia e alle sue due figlie, la principessa delle Asturie Leonor e l’infanta Sofía, hanno assistito al solenne cambio della guardia della guardia reale e alla sfilata delle truppe lungo la Calle Mayor.


Inoltre, il monarca ha conferito l’Ordine al merito civile a un totale di 19 cittadini. Filippo VI salì al trono il 19 giugno 2014, all’età di 46 anni, dopo che suo padre, Juan Carlos I, abdicò in favore di suo figlio.


Il trasferimento è avvenuto in un momento in cui la famiglia reale era coinvolta in una serie di scandali che coinvolgevano in un modo o nell’altro tutti i suoi membri. La Casa Reale fu compromessa dalle azioni eccentriche e dispendiose di Juan Carlos I, che provocarono inchieste giudiziarie, nonché dallo scandalo di corruzione dell’Infanta Cristina, alla quale Felipe revocò anche più tardi il titolo di Duchessa di Palma. vgp

Fascismo, il ministro Ciriani: nel servizio di Fanpage su Gioventù nazionale immagini decontestualizzate

Fascismo, il ministro Ciriani: nel servizio di Fanpage su Gioventù nazionale immagini decontestualizzateRoma, 19 giu. (askanews) – “Il servizio giornalistico a cui fanno riferimento gli onorevoli interroganti è stato costruito sulla base di immagini frammentate, decontestualizzate e riprese in un ambito privato”. Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, rispondendo al question time all’interrogazione presentata al ministro dell’Interno dal Pd in merito al servizio di Fanpage su Gioventù nazionale.


“Si tratta – ha aggiunto – di modalità che talvolta vengono proposte nel dibattito pubblico e nelle comunicazioni via social con il rischio di veicolare ricostruzioni discutibili dei fatti, di prestarsi a facili strumentalizzazioni e a contagiose forme di intossicazione del confronto democratico. Va anche evidenziato come i filmati in questione abbiano ripreso soggetti minorenni e ne abbiano diffuso le immagini, senza che ne sia stato acquisito il preventivo consenso”. “Lascio alla sensibilità di ciascuno le valutazioni in merito all’utilizzo di queste modalità sul piano giornalistico, ma non posso non rilevare che gli episodi frutto di quella narrazione non possono tradursi automaticamente sul piano legale”, ha spiegato Ciriani.


“Il movimento Gioventù nazionale non si è mai segnalato per attacchi ai collettivi di sinistra, né ha mai pubblicamente esibito striscioni con slogan estremisti o riferimenti a fascismo e nazismo. Men che meno ha mai palesato atteggiamenti di ostacolo a giornalisti. Si può sicuramente affermare, in base a fatti e circostanze più concreti, che nel nostro Paese sono altri, e di diversa ispirazione, i sodalizi che manifestano comportamenti illiberali e, talvolta, violenti”, ha detto ancora il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. “Il servizio giornalistico tende ad accreditare possibili intenzioni, da parte degli aderenti al movimento Gioventù nazionale, di ottenere finanziamenti, con fondi pubblici, a carico del Servizio civile universale. Al riguardo, sulla base degli elementi forniti dal competente Dipartimento della presidenza del Consiglio dei ministri, preciso che, ad oggi, nessuna associazione legata a partiti o movimenti politici risulta attiva nella gestione di progetti nell’ambito del Servizio civile”, ha spiegato Ciriani, rispondendo al question time all’interrogazione presentata al ministro dell’Interno dal Pd in merito al servizio di Fanpage su ‘Gioventù nazionale’.


“Quelle del Servizio civile – ha proseguito il ministro – sono procedure che garantiscono la massima trasparenza e la piena correttezza nell’uso delle risorse pubbliche e che sono assistite, a cura del Dipartimento competente, da una serie di controlli, sia di tipo amministrativo che di tipo ispettivo, con riguardo agli enti proponenti, sia pubblici che del privato sociale, affinché vengano rispettati i requisiti di accreditamento e, rispetto ai progetti, per assicurare che le attività realizzate rispondano ai princìpi e alle finalità del Servizio civile. Quindi, nessun escamotage per utilizzare il programma statale del Servizio civile come finanziamento”.

Unionfood compra 70% prodotti agricoli italiani, fatturato 2023 a 56 mld

Unionfood compra 70% prodotti agricoli italiani, fatturato 2023 a 56 mldMilano, 19 giu. (askanews) – Sette prodotti agricoli su 10 del nostro Paese vengono acquistati e trasformati da Unione italiana food. Lo rivela l’associazione che, in occasione dell’assemblea annuale, nel suo Rapporto racconta lo stato di salute delle 530 aziende associate. Un comparto che dà lavoro a 100mila persone e sostiene l’agricoltura italiana, rappresentando oltre 20 settori merceologici e 900 marchi del made in italy, dalla pasta ai dolci (inclusi quelli natalizi e pasquali), passando per gelato, cioccolato, caffè, pomodoro da industria, surgelati, sottoli e sottaceti, verdure e minestre pronte.


In un anno difficile come il 2023, caratterizzato dal rally dei prezzi delle materie prime e dall’inflazione, l’industria alimentare rappresentata da Unionfood ha registrato un fatturato pari a 56 miliardi, il 10% in più dell’anno prima, e gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno sfiorato i 3 miliardi di euro. Sul fronte dell’export, il rapporto annuale mostra come ogni 10 prodotti alimentari italiani consumati nel mondo, quattro provengano da Unione italiana food. Con un valore di 21 miliardi di euro, le esportazioni pesano il 38% sul fatturato 2023 dell’associazione, un risultato nettamente superiore alla media dell’industria alimentare italiana (27%). Nel 2023 i comparti che hanno registrato i migliori risultati sui mercati esteri sono stati il dolciario (+9%, in particolare le caramelle), i prodotti vegetali (+8%) e il caffè (+6%).


Più in generale, scorrendo il rapporto di Unione italiana food, i prodotti più performanti, con un incremento medio del 13% a valore, sono stati le conserve di frutta, di pomodori e funghi, zuppe e minestre, salse e sughi pronti, preparati per la panificazione e pasta gluten free. In valori assoluti, il primo comparto rimane il dolciario, con un valore di 18 miliardi di euro. Seguono pasta con 8,1 miliardi, i surgelati con 5,8 miliardi e i prodotti vegetali, che valgono 5 miliardi di euro e comprendono, tra gli altri, marmellate e succhi di frutta, sottoli, sottaceti e verdure pronte. I prodotti “tradizionali” (pasta classica, lievitati da ricorrenza, cioccolato, tè e infusi, ecc.) restano una “fetta” significativa, circa il 50%, sul fatturato totale, mentre il “tradizionale evoluto” (caffè in cialde, surgelati, verdure pronte, sughi e piatti pronti, nuovi prodotti dolciari, ecc…) rappresenta ormai il 30% a valore. E pesano il 20% i “prodotti innovativi”, cibi e bevande dall’alto valore aggiunto che soddisfano le richieste di consumatori sempre più esigenti per quanto riguarda la conservazione e la preparazione dei piatti, gli aspetti nutrizionali e salutistici (cibi light, integratori alimentari, prodotti per particolari categorie come celiaci, diabetici, ecc.).


“I nostri associati sono grandi aziende centenarie che portano il nostro Made in Italy nel mondo, imprese globali che operano in Italia e tante PMI familiari. Abbiamo scelto una casa comune, consapevoli delle differenze ma anche di quello che ci accomuna in termini di valori, pensiero imprenditoriale, rispetto per il consumatore – afferma Paolo Barilla, presidente di Unione italiana food – Il governo ci sta sostenendo nel nostro percorso e siamo sicuri che continuerà a farlo per il futuro. Abbiamo bisogno delle istituzioni per essere sempre più efficaci nell’utilizzo delle risorse disponibili e creare valore per tutta la filiera italiana”.

Francia, in caso di disordini Macron potrebbe assumere poteri eccezionali

Francia, in caso di disordini Macron potrebbe assumere poteri eccezionaliRoma, 19 giu. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron potrebbe invocare l’articolo 16 della Costituzione francese che gli conferirebbe poteri eccezionali, qualora scoppiassero disordini dopo le imminenti elezioni parlamentari anticipate nel paese, hanno riferito mercoledì i media francesi. Si tratterebbe di una misura estrema che nella storia ha un unico precedente. Nel 1961, nel pieno della crisi d’Algeria, il presidente De Gaulle decise di adottare l’articolo 16.


I risultati delle elezioni del Parlamento europeo hanno mostrato che il partito di estrema destra Raggruppamento Nazionale (RN) è uscito vittorioso in Francia, assicurandosi il 31,36% dei voti e piazzandosi con oltre 15 punti percentuali di vantaggio sulla coalizione centrista di Macron. Successivamente, il leader francese ha ordinato lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e lo svolgimento di elezioni anticipate in due turni, previste per il 30 giugno e il 7 luglio. Se nessuno dei partiti dovesse ottenere la maggioranza assoluta in parlamento, Macron potrebbe sostenere che ciò costituisce una grave crisi legislativa e assumere poteri eccezionali, ha riferito la stazione radio Europe 1, aggiungendo che il presidente francese aveva già discusso questa opzione con il suo entourage. Tuttavia, secondo quanto riferito, l’Eliseo ha smentito questa informazione.


Un’altra opzione sarebbe che il presidente si dimettesse, anche se Macron ha ripetutamente affermato che non si dimetterà indipendentemente dai risultati elettorali, ha affermato Europe 1. L’articolo 16 della Costituzione francese può essere invocato in caso di minaccia all’integrità territoriale del Paese o se viene interrotto il normale funzionamento delle autorità pubbliche. Conferisce poteri eccezionali al presidente in carica, rendendo illimitato il suo controllo sul paese. Dopo 30 giorni, l’opposizione avrà il diritto di rivolgersi alla Corte costituzionale francese e chiedere la cancellazione del regime di emergenza. In caso contrario, il presidente potrà mantenere i poteri illimitati a tempo indeterminato, anche se dopo 60 giorni la Corte Costituzionale sarà autorizzata a valutare da sola se tale misura sia ragionevole.


L’ex presidente francese Charles de Gaulle fu l’unico leader nella storia della Quinta Repubblica a invocare questo articolo durante il putsch di Algeri del 1961, quando diversi generali francesi tentarono un colpo di stato per costringere de Gaulle a non ritirare le truppe dall’Algeria francese.

Omicidio Regeni, la copia del suo passaporto fu fatta dagli 007 egiziani un mese prima della sua morte

Omicidio Regeni, la copia del suo passaporto fu fatta dagli 007 egiziani un mese prima della sua morteRoma, 19 giu. (askanews) – I 007 egiziani hanno fatto copia del passaporto di Giulio Regeni già a metà dicembre del 2015, poco più di un mese prima della scomparsa del giovane ricercatore trovato senza vita il 3 febbraio 2016 appena fuori Il Cairo. Il dato riguardo i documenti è emerso nel corso dell’udienza di oggi nel processo a carico di quattro agenti della National Security. Il colonnello dei carabinieri del Ros, Onofrio Panebianco, ha spiegato che “dell’acquisizione parlano due testimoni”. E quindi ha aggiunto: “Gli apparati di sicurezza oltre al documento di Regeni in quello stesso periodo circa un mese prima che venisse prelevato nella zona della stazione metro di Dokki, avevano acquisito copia del progetto, finanziato per 10 mila sterline, su cui stava lavorando il ricercatore friulano”.

Lollobrigida firma decreto su fermo pesca obbligatorio 2024

Lollobrigida firma decreto su fermo pesca obbligatorio 2024Roma, 19 giu. (askanews) – È stato firmato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il decreto sul Fermo pesca obbligatorio 2024, che consentirà maggiore flessibilità e più libertà per i pescatori.


“Il decreto si basa su un cambio di paradigma rispetto ai fermi degli anni passati. Vogliamo dare la possibilità alle imprese di pesca italiane di poter scegliere quando pescare e quando no, ribaltando quindi l’impianto assunto negli ultimi anni. L’obiettivo del Governo Meloni è chiaro: uscire dalla dicotomia pesca contro ambiente e costruire un futuro sostenibile per il comparto ittico”, ha detto il ministro. “La nuova impostazione del Fermo pesca obbligatorio 2024 è lo specchio di quanto il Governo ha fatto in Europa per il settore, un primo passo con il quale si è voluto andare incontro alle imprese di pesca italiane”, ha sottolineato il ministro Lollobrigida.


“Ora auspichiamo che la nuova Commissione europea possa rivedere le politiche portate avanti in questi anni, che non hanno fatto altro che danneggiare un asset fondamentale della nostra Nazione. L’Italia non si è mai tirata indietro. Lo scorso dicembre al Consiglio Agrifish abbiamo detto no all’ulteriore riduzione delle possibilità di pesca e in linea con quanto fatto fino ad ora continueremo a lavorare in Europa per difendere i nostri pescatori, le nostre marinerie e il nostro modello economico”, ha concluso il ministro.

Cinema, Antonio Donato tra i premiati del Figari Short Film Fest_

Cinema, Antonio Donato tra i premiati del Figari Short Film Fest_Roma, 19 giu. (askanews) – Si è chiusa con successo la 14esima edizione del Figari International Short Film Fest a Golfo Aranci. Un’edizione caratterizzata da una ottima affluenza di pubblico alle proiezioni in spiaggia e sul Lungomare e dall’alta qualità dei cortometraggi in concorso.


A ricevere il premio Best Regional è stato il film Sparare alle angurie di Antonio Donato premiato dalla giuria di qualità composta da Kenan Music (regista e produttore bosniaco direttore del festival internazionale Omladinsky Film Festival Sarajevo e del mercato di cinema breve Hvar Film Festival) e dal giovanissimo regista iberico Christian Aviles (vincitore del premio Short of the Year 2023 consegnato dalla Short Film Conference per il cortometraggio “Daydreaming so vividly about our spanish holidays”). Music Kenan ha voluto anche selezionare per la partecipazione al suo Festival a Sarajevo il progetto presentato durante il Figari Film Market ossia il cortometraggio in sviluppo Catene di Lorenzo Gonnelli. La stessa giuria, ha consegnato anche il premio Best National a Agnus Day di Giuseppe Isoni dedicando anche una menzione speciale a Foto di gruppo di Tommaso Frangini, mentre la giuria composta dagli attori Michela De Rossi e Eduardo Scarpetta ha premiato come miglior cortometraggio di Animazione On the 8th day di Agathe Sénéchal, Alicia Massez, Elise Debruyne, Flavie Carin, Théo Duhautois (FRA) e ha assegnato il Best International Award al film iraniano There is no friend’s house di Abas Taheri. Una speciale giuria popolare ha invece assegnato l’Audience Award a Tilipirche di Francesco Piras e dedicato una menzione speciale al cortometraggio spagnolo Little di Meka Ribera, Álvaro G.


Tra gli altri riconoscimenti, il Premio Rai Cinema Channel che è stato consegnato da Manuela Rima a Sparare alle angurie di Antonio Donato e il premio come miglior produttore che è andato a la Rosso Film Ivan Casagrande Conti. I restanti premi speciali, France Tv e WeShort, verranno consegnati nei prossimi giorni. Protagonisti di questa edizione oltre ai cortometraggi come di consueto che gli ospiti che hanno ritirato i premi speciali: Matteo Paolillo che ha ricevuto il Premio Beatrice Bracco, quale migliore interprete dell’anno della nuova generazione e Pierpaolo Spollon al quale è stato consegnato il Premio Guglielmo Marconi.


La quattordicesima edizione del Festival si è svolta grazie al patrocinio del Comune di Golfo Aranci, al contributo del Ministero della Cultura, alla Regione Autonoma della Sardegna, alla Fondazione di Sardegna, e grazie al supporto della Fondazione Sardegna Film Commission e dei numerosi sponsor e partner privati.

Europei, Sinner: “Se battiamo la Spagna (a calcio) scrivo ad Alcaraz”

Europei, Sinner: “Se battiamo la Spagna (a calcio) scrivo ad Alcaraz”Roma, 19 giu. (askanews) – “Adoro il calcio, ci ho giocato da piccolo, e non mi perderò una partita della nazionale agli Europei, ma le guarderò da solo, perché ci tengo troppo, e in questi casi ho assolutamente bisogno del mio spazio”. Impegnato nel torneo di Halle, in Germania, Jannik Sinner è anche fisicamente immerso nel clima di Euro 24, così ha risposto volentieri ad un mini sondaggio della Atp tra i tennisti sulla loro passione per il calcio. “L’Italia ha una squadra molto giovane e io ho avuto l’onore di assistere ad alcuni allenamenti, a Miami – ha aggiunto -. Speriamo di poter fare bene. comunque sarà emozionante”. E quando gli chiedono se in caso di vittoria azzurra con la Spagna farà un messaggio a Carlos Alcaraz, Jannik ha prima negato, ma poi non lo ha escluso: “No, non lo farei mai… forse”, ha concluso ridendo.

Tennis, Djokovic giocherà nella squadra serba per le Olimpiadi

Tennis, Djokovic giocherà nella squadra serba per le OlimpiadiRoma, 19 giu. (askanews) – Novak Djokovic giocherà le Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo l’intervento al menisco a seguito dell’infortunio subìto al Roland Garros (con conseguente ritiro dal torneo prima dei quarti di finale), Nole ha rotto gli indugi: ai Giochi Olimpici ci sarà. L’annuncio è arrivato dal Comitato Olimpico serbo, che ha confermato la partecipazione del numero 3 del mondo e anche di Dusan Lajovic, 56° giocatore della classifica.


Ora bisognerà capire se le Olimpiadi saranno il primo torneo giocato da Djokovic post infortunio o se Nole riuscirà a tornare in campo prima: vederlo a Wimbledon (in programma dal 1° luglio) sarebbe una grande sorpresa, ma la porta non è ancora chius

Montagna, Marsilio: per sviluppo superare criterio costi benefici

Montagna, Marsilio: per sviluppo superare criterio costi beneficiRoma, 19 giu. (askanews) – “Per superare il criterio dei costi benefici, che inevitabilmente penalizza lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane, si dovrebbe introdurre un criterio di misurazione del livello delle prestazioni che garantisca il diritto alla mobilità e all’accessibilità dei luoghi più svantaggiati”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenendo in video conferenza all’audizione della Commissione Affari Costituzionali del Senato, discutendo i disegni di legge 276, 396 e 1054 riguardanti le disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane.


Approfittando della presenza del ministro Calderoli in Commissione, Marsilio ha aggiunto che: “quando si parla di autonomia differenziata, che proprio in queste ore è in discussione in Parlamento, vogliamo avere la stessa possibilità di percorrere 200 chilometri tra Roma e Pescara con la stessa velocità con cui si percorrono 200 chilometri tra Firenze e Bologna, tra Bologna e Milano, tra Milano e Torino. Così riduciamo i divari tra le diverse aree del Paese e rendiamo accessibili tutti i luoghi, garantendo pari diritti di cittadinanza e di sviluppo, di prospettiva futura per tutti i cittadini, dovunque essi vivano”. (segue)