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Autore: Redazione StudioNews

L’IA dà vita a una nuova era per la mobilità: l’Automobile Sapiens

L’IA dà vita a una nuova era per la mobilità: l’Automobile SapiensRoma, 18 giu. (askanews) – L’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School ha analizzato oggi in un incontro l’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel settore automotive studiandone le implicazioni tecniche, legislative, economiche, sociali ed etiche e prefigurando l’avvento di una nuova era, quella dell’Automobile Sapiens, una generazione di veicoli anche detti “definiti da software” (SDV), destinati a passare dal 3,4% del mercato nel 2021 al 90% entro il 2030 e a modificare profondamente l’esperienza di utilizzo e il business del comparto.


L’Intelligenza Artificiale sta diventando la voce principale degli investimenti digitali dell’industria automotive: si stima, infatti, che arriveranno ad oltre 70 miliardi di dollari nel 2030 generando un mercato di circa 30 miliardi di dollari all’anno, con una crescita del 20-30% l’anno. Il valore prodotto dalle case costruttrici (OEM) grazie all’IA sarà di oltre 200 miliardi entro il 2025 per tutti i segmenti della catena del valore. Forme di intelligenza artificiale sono presenti già da tempo sull’automobile: oggi è sfruttata dal 20-30% dell’industria automotive ma si prevede che questa quota arriverà alla soglia del 100% entro il 2030. Grazie, infatti, alla nuova generazione di veicoli definiti da software, l’IA si appresta a diventare la fonte del 15-20% del valore generato dal settore. Dei 650 miliardi di dollari di fatturato attesi, la maggior parte andrà ai fornitori – che saliranno da 236 a 411 miliardi – mentre le case costruttrici passeranno da 87 a 248 miliardi, triplicando il loro volume attuale.


Partendo dalle più note e condivise definizioni scientifiche dell’IA, la ricerca dell’Osservatorio definisce l’Automobile Sapiens come un veicolo in grado interagire con l’utilizzatore ed il contesto, elaborando informazioni, apprendendo e agendo autonomamente secondo modi e criteri simili a quelli dell’essere umano. Essa può infatti contare su software e unità di calcolo sempre più potenti, sia a bordo, sia raggiungibili con una connettività che ne dilata enormemente la capacità decisionale, offrendo possibilità di personalizzazione inedite e presto anche portabili su diversi veicoli e in vari ambiti di esperienza. Grazie a sensori, sistemi di memorizzazione e catalogazione logica, l’auto rappresenta un formidabile terminale di raccolta dei dati, in grado di potenziare anche altri sistemi di Intelligenza Artificiale. Questa caratteristica pone l’automobile in una posizione decisamente centrale nell’intera rivoluzione IA. L’Automobile Intelligente si avvia, inoltre, a stabilire una relazione addirittura emozionale con l’automobilista e i passeggeri ponendo tematiche legali ed etiche da gestire attraverso nuovi strumenti legislativi e codici di autoregolamentazione dei quali l’industria si sta già dotando. Oltre ai temi di gestione dei dati sensibili, l’avvento dell’Automobile sapiens ha un impatto rilevante sui consumi energetici e sull’ambiente: il consumo annuo imputabile ai server per l’IA è di 29,3 TWh, pari a quello di un paese come l’Irlanda e si prevede di arrivare già nel 2027 tra gli 85 e i 134 TWh, pari a quasi il 50% del fabbisogno elettrico italiano attuale. L’aumento della potenza di calcolo e della sua fame di energia rischia dunque di depotenziare gli sforzi dell’industria per la diminuzione dei fabbisogni e delle emissioni di CO2. L’automobile intelligente ha, infatti, bisogno di molta energia a bordo e di cloud e supercomputer sempre più grandi e potenti, il cui consumo è già circa l’1-1,3% di quello mondiale di elettricità (che si traduce nell’1% della CO2 totale) ed è destinato a triplicarsi entro il 2030.


Quella prefigurata dall’analisi dell’Osservatorio è dunque un’automobile altamente elettrificata, quindi con trazione elettrica o ibrida plug-in, con dispositivi wireless e sistemi drive by-wire, dotata di riconoscimento facciale degli occupanti, comandi gestuali attivabili con movimenti del corpo, assistenza vocale interattiva, climatizzazione biometrica e con un sistema di elaborazione delle informazioni attivo ed interattivo rispetto a tutte le infrastrutture di riferimento. L’Automobile sapiens non soltanto è capace di apprendere ma sa creare un rapporto con l’uomo che sconfina nel campo delle emozioni. Saprà infatti leggere lo stato d’animo di chi è a bordo. Ma saprà essa stessa emozionare?

Istat: nel 2023 in ripresa coltivazioni industriali e cereali

Istat: nel 2023 in ripresa coltivazioni industriali e cerealiRoma, 18 giu. (askanews) – Il 2023 è stata una annata positiva per coltivazioni industriali, cereali e attività secondarie in agricoltura. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Istat sull’andamento dell’economia agricola nel 2023.


Nel dettaglio, le coltivazioni erbacee nel 2023 hanno evidenziato nel complesso un andamento positivo, in particolare le colture industriali e quelle cerealicole, grazie all’incremento delle rese per ettaro. Nelle coltivazioni industriali (+10,2% in volume), tutte le colture oleaginoseii hanno registrato una buona performance, mentre nei cereali (+6,6% in complesso) si è assistito a un ulteriore positivo recupero nella produzione di mais e frumento tenero, dopo la contrazione del periodo 2015-2021 causata dalla siccità e dalle avverse condizioni climatiche.


Positivo il risultato registrato per le attività secondarie non agricole (+7,2% in volume), sebbene la crescita sia in rallentamento rispetto al 2022 (+12,1%). L’incremento delle attività di agriturismo è stato più contenuto (+4,0% in volume), mentre c’è stata una notevole ripresa per le attività legate alla sistemazione di parchi e giardini (+20,0%).

Istat: 2023 annata agricola negativa per vino, floricoltura e olio

Istat: 2023 annata agricola negativa per vino, floricoltura e olioRoma, 18 giu. (askanews) – Il calo dei volumi di produzione del settore primario nel 2023 ha caratterizzato tutti i comparti agricoli, fatta eccezione per le attività secondarie. L’annata è stata negativa per le coltivazioni (-3,9% in volume) soprattutto per quelle legnose (-11,1%), in particolare vino, frutta e olio d’oliva. Ma anche per la floricoltura e il comparto vivaistico e quello zootecnico. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Istat sull’andamento dell’economia agricola nel 2023.


La produzione del vino nel 2023 è tornata ai livelli del 2017, con una diminuzione in volume del 17,4% rispetto all’anno precedente. Se il caldo e l’assenza di precipitazioni hanno influito positivamente sulla qualità delle uve, il prolungamento di queste condizioni metereologiche nel periodo autunnale ha causato una consistente riduzione del raccolto. Il calo produttivo più rilevante si è avuto in Abruzzo (-55,2%) e pesanti perdite si sono registrate nelle regioni Marche (-38,4%), Puglia (-34,2%), Umbria (-30,7%), Lazio (-30,2%), Campania (-30,0%) e Toscana (-24,3%), mentre ci sono stati incrementi nei volumi di produzione in Liguria, Emilia-Romagna, Molise, Calabria e Basilicata. Poco soddisfacenti anche i risultati raggiunti nel 2023 nella produzione di olio d’oliva (-3,0% in volume), nonostante le positive aspettative per un’annata che era prevista di caricai . La produzione a livello nazionale è stata inferiore alla media degli ultimi anni, con risultati piuttosto differenziati sul territorio. Il clima fresco e umido durante la fioritura ha compromesso i raccolti in molte zone del Centro; tuttavia, le prolungate alte temperature della seconda parte dell’anno hanno favorito il controllo dei patogeni tipici dell’ulivo, che negli ultimi anni avevano causato molti danni, soprattutto al Sud. I risultati positivi registrati nelle regioni del Sud (+3,4% in Calabria, +3,2% in Campania, +1,6% in Puglia) non sono stati sufficienti però a compensare la consistente riduzione dei volumi riscontrata al Centro (-32,8% in Umbria, -22,9% nelle Marche, -18,3% in Toscana, -11,2% nel Lazio).


Dopo l’andamento positivo del 2022, la produzione di frutta ha subìto nel 2023 l’impatto dei fenomeni climatici estremi (gelate tardive e grandinate) che hanno caratterizzato la prima parte dell’anno. I volumi complessivi sono diminuiti dell’11,2% coinvolgendo tutte le principali colture (in particolare pere, ciliegie, nettarine, susine e albicocche) e quasi tutte le regioni, con crolli dei raccolti in Veneto (-45,2%), EmiliaRomagna (-42,1%), Toscana (-23,2%) e Lombardia (-20,5%). Tuttavia, la diminuzione della produzione di agrumi è risultata più contenuta (-0,7%), con il dato più negativo registrato in Calabria (-6,6%). L’anno non è stato positivo neanche per il comparto vivaistico (-3,9%), floricolo (-3,8%) e orticolo (-1,7%).


Nel 2023 è proseguito il calo produttivo del settore zootecnico (-0,9%), con una diminuzione soprattutto delle carni bovine (-2,6%) dopo la crescita registrata nell’anno precedente. Tra i prodotti zootecnici derivati, ancora in calo i volumi del latte (-1,1%), oltre alla persistente crisi del miele (-10,9%).

Rissa alla Camera sull’Autonomia, Donno (M5S) denuncia i parlamentari di Lega e Fdi per lesioni

Rissa alla Camera sull’Autonomia, Donno (M5S) denuncia i parlamentari di Lega e Fdi per lesioniRoma, 18 giu. (askanews) – Leonardo Donno, deputato M5S, ha depositato una denuncia-querela in relazione ai fatti avvenuti la scorsa settimana alla Camera. Il parlamentare nell’atto – secondo quanto si è appreso – indica i deputati Igor Iezzi e Stefano Candiani della Lega; e Federico Mollicone, Enzo Amich e Gerolamo Cangiano di Fratelli d’Italia. In relazione all’aggressione subita si spiega nell’esposto di Donno, messo all’attenzione dei carabinieri stamane, si ipotizzano i reati di lesioni e tentate lesioni. Donno al momento della presentazione della denuncia è stato accompagnato da un legale di fiducia.


La scorsa settimana, durante il dibattito sul ddl Calderoli alla Camera, prima un deputato leghista ha fatto il segno della X Mas all’indirizzo dei banchi delle opposizioni, che ostentano il tricolore e intonano Bella ciao. Poco dopo il deputato Donno cerca di consegnare un tricolore al ministro Calderoli e si scatena la rissa. Diversi leghisti e deputati di Fdi si scagliano contro Donno, nonostante fossero già intervenuti gli assistenti parlamentari. Pugni, cazzotti e spintoni all’indirizzo del deputato M5s rimasto a terra, portato fuori dall’aula in sedia a rotelle, e finito al pronto soccorso con una prognosi di tre giorni.

Usa: vendite al dettaglio +0,1% a maggio, sotto stime

Usa: vendite al dettaglio +0,1% a maggio, sotto stimeNew York, 18 giu. (askanews) – A maggio, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono cresciute dello 0,1% rispetto al mese precedente a 703,1 miliardi di dollari, dopo il -0,2% di aprile (rivisto dall’iniziale +0,0%); le attese erano per un +0,2%. Rispetto a un anno prima, registrato un +2,3%.


Escludendo le vendite di veicoli, il dato è diminuito dello 0,1% rispetto al mese precedente; escludendo veicoli e carburanti, il dato è aumentato dello 0,1%. Nei tre mesi tra marzo e maggio, le vendite sono aumentate nel complesso del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Istat: agricoltura, in 2023 calano occupazione e investimenti

Istat: agricoltura, in 2023 calano occupazione e investimentiRoma, 18 giu. (askanews) – Nel 2023, l’occupazione nel settore agricoltura, silvicoltura e pesca, misurata in Unità di lavoro (Ula), è diminuita del 2,4%. La riduzione è stata modesta tra i lavoratori dipendenti (-0,3%), mentre è stata più consistente tra i lavoratori indipendenti (-3,5%). L’input di lavoro del settore agroalimentare ha evidenziato una contrazione dello 0,9%, nonostante la crescita del 3,3% dell’occupazione nell’industria alimentare. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Istat sull’andamento dell’economia agricola nel 2023.


I redditi da lavoro dipendente in agricoltura silvicoltura e pesca sono cresciuti dello 0,7%, accompagnati da un aumento dell’1,1% delle retribuzioni lorde. Gli investimenti fissi lordi hanno mostrato un decremento sia in valori correnti (-2,6%) che in volume (-1,5%).

A Milano e Cosenza mobilitazione Coldiretti contro cinghiali

A Milano e Cosenza mobilitazione Coldiretti contro cinghialiRoma, 18 giu. (askanews) – Migliaia di agricoltori in piazza da Nord a Sud dell’Italia contro l’invasione di 2,3 milioni di cinghiali. Coldiretti ha dato il via oggi alle mobilitazioni su tutto il territorio nazionale, partite dalla Lombardia e dalla Calabria e che in poche settimane toccheranno tutte le regioni d’Italia. A Milano e Cosenza gli agricoltori hanno manifestato sotto le sedi delle Regioni con cartelli, trattori e striscioni per chiedere un intervento immediato necessario a contenere la popolazione dei cinghiali, ormai fuori controllo.


L’obiettivo delle mobilitazioni è far applicare subito a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata. Nei piani delle Regioni dovrà essere previsto il coinvolgimento attivo dei proprietari e conduttori dei fondi muniti di licenza per l’esercizio venatorio e la costituzione di un corpo di Guardie volontarie, a livello provinciale, per colmare il deficit di organico della polizia locale con la possibilità di agire anche nelle aree protette. A Milano il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi e a Cosenza l’assessore all’agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo hanno incontrato gli agricoltori in presidio assicurando di prendere immediatamente in carico il problema e dare risposte attese. La mobilitazione si estenderà ora alla Sardegna e all’Abruzzo per poi arrivare in Puglia, nella Marche e via via in tutte le altre regioni.


I cinghiali causano ogni anno danni per circa 200 milioni alle produzioni agricole, spiega Coldiretti, ma rappresentano una minaccia anche per la vita dei cittadini con un 2023 che ha registrato 170 incidenti stradali con morti e feriti, secondo l’analisi Coldiretti su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente.

Perugia, Scoccia chiude campagna elettorale giovedì in centro

Perugia, Scoccia chiude campagna elettorale giovedì in centroRoma, 18 giu. (askanews) – È in programma per giovedì sera in piazza IV Novembre l’evento di chiusura della campagna elettorale di Margherita Scoccia candidata sindaco a Perugia per il centrodestra. L’appuntamento è alle 20.


“Ora più che mai Perugia è di tutti”, dice la candidata sindaco. Nel centro storico della città verrà allestito il maxischermo per guardare la partita Italia-Spagna degli Europei di calcio. Ci sarà birra, Coca Cola e porchetta per tutti, a seguire musica e deejay delle discoteche di Perugia. “Per una festa che dedichiamo a Perugia e ai perugini. Alle famiglie, ai bambini, ai giovani, a chi è ospite nella nostra città, per studio o per lavoro, a chi la ama ed a chi se ne prende cura, insomma a tutta la nostra comunità”, dice Scoccia.


“Staremo insieme per continuare a condividere questo nostro percorso verso il futuro, per stringerci, abbracciarci, condividere le sfide del domani. E anche per tifare tutti insieme la nostra Nazionale! Sarà l’ultimo grande momento che vivremo insieme prima del ballottaggio che rappresenta un voto per dare continuità al percorso iniziato dieci anni fa con voi, con Perugia, con il coraggio di tutta la nostra comunità. Per dare ulteriore slancio verso il futuro di una città che sta recuperando il suo ruolo al centro dell’Umbria e dell’Italia”, conclude. Si vota domenica 23 giugno dalle 7 alle 23 e lunedì 24 giugno dalle 7 alle 15.

Lollobrigida: la Corte dei Conti promuove l’Agea

Lollobrigida: la Corte dei Conti promuove l’AgeaRoma, 18 giu. (askanews) – “Grazie al lavoro portato avanti in questi mesi dagli uffici di Agea e al direttore Fabio Vitale, che ha efficientato la macchina, arriva dalla Corte dei Conti un giudizio più che soddisfacente che conferma il cambio di passo dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura”. È quanto dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


“Nella Relazione annuale 2023 sui Rapporti finanziari con l’Unione europea e l’utilizzo dei Fondi europei della Corte dei Conti, l’Agea viene promossa a tutto campo – spiega Lollobrigida – rilevando la discontinuità rispetto al passato, la miglior gestione delle richieste di aiuto, controlli più efficaci e la diminuzione della burocrazia”. “Con il Governo Meloni, Agea è diventata un modello per tutta l’Europa. Una garanzia per gli agricoltori, che hanno la possibilità di pianificare il proprio lavoro, con pagamenti rapidi e controllati, e una soddisfazione per il Governo che ha fortemente voluto un reale cambio di passo. Ora, in linea con le osservazioni della Corte dei Conti, l’obiettivo è migliorare ancora, potenziare ulteriormente gli interventi e ottimizzare le risorse”, ha concluso il ministro.

Ue, Tajani: se si vuole accordo a tre si allarghi ai Conservatori

Ue, Tajani: se si vuole accordo a tre si allarghi ai ConservatoriRoma, 18 giu. (askanews) – Lo “stallo” nei negoziati per le nomine di vertice dell’Unione europea? “È sempre stato così: le trattative ci sono sempre. Era un Consiglio informale, si sono sempre trovati gli accordi”. Lo ha detto ai cronisti il ministro degli Esteri Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, lasciando palazzo Madama dove si è svolta la sua audizione di fronte alle commissioni Affari esteri di Camera e Senato.


Quanto al perimetro della maggioranza che dovrebbe votare le nuove cariche, “per quello che penso io – ha aggiunto Tajani – se si vuole fare un accordo a tree si deve allargare anche ai Conservatori, certo non si può aprire ai Verdi”.