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Autore: Redazione StudioNews

Generali, Cecile Paillarde nominata Group Chief Transformation Officer

Generali, Cecile Paillarde nominata Group Chief Transformation OfficerMilano, 17 giu. (askanews) – Cécile Paillard è stata nominata Group Chief Transformation Officer di Generali, con effetto dal 2 settembre 2024 e a riporto diretto del General Manager, Marco Sesana. Lo ha annunciato la compagnia assicurativa. Nel suo ruolo, Cécile Paillard avrà la responsabilità di “accelerare la trasformazione del Gruppo guidando l’attuazione della strategia verso una maggiore digitalizzazione dell’organizzazione interna ed innovazione nella customer experience e nelle reti di distribuzione, fattori chiave per il modello Lifetime Partner”. Paillarde farà inoltre parte del Group Management Committee (GMC).


Cécile porta in Generali oltre 25 anni di esperienza nel settore dei servizi finanziari e una notevole competenza nella pianificazione strategica e nell’innovazione. Nella sua carriera ha ricoperto ruoli di primo piano in compagnie assicurative internazionali, da ultimo come Ceo Mediterranean, Middle East & Africa del Gruppo Coface, e in precedenza posizioni di crescente responsabilità in Axa. Marco Sesana, Generali Group General Manager, ha affermato: “Guidare l’innovazione è uno dei tre pilastri della nostra strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ e il processo di trasformazione è un fattore chiave a supporto della nostra crescita futura. Grazie al contributo di Cécile, rafforzeremo ulteriormente il nostro impegno verso lo sviluppo di un’organizzazione innovativa, agile e incentrata su tecnologie digitali all’avanguardia, a beneficio dei nostri clienti e di tutti gli stakeholder”.

Pastificio Garofalo e Accademia Romito per cultura pasta

Pastificio Garofalo e Accademia Romito per cultura pastaRoma, 17 giu. (askanews) – Il Pastificio Garofalo, emblema di maestria pastaia dal 1789 con la Pasta di Gragnano IGP, in collaborazione con l’Accademia Niko Romito, scuola di alta formazione e specializzazione professionale, presenta “Pasta Meets You”, progetto che in giro per il mondo attraverso, eventi, masterclass e show cooking, offre l’opportunità a chef, futuri talenti culinari, studenti di gastronomia, food blogger e influencer di immergersi nell’arte della pasta secca e scoprire le tecniche di cottura tradizionali che l’hanno resa un’icona della cucina italiana.


La missione di “Pasta Meets You” è condividere la passione, l’esperienza e il sapere con il mondo, promuovendo, come un vero ambasciatore, la cultura della pasta autentica e di alta qualità. Il progetto vede il primo appuntamento a Madrid, il 18 e 19 giugno con lo Chef Davide Mazza docente dell’Accademia Niko Romito che insieme allo Chef Gianni Pinto terrà due giornate di formazione per divulgare la cultura della Pasta Secca, unendo tecnica e tradizione. “La pasta secca di grano duro è alla base della cucina italiana – sottolinea il Pastificio Garofalo – e, per un’azienda come lo storico pastificio di Gragnano, riteniamo fondamentale raccontare le caratteristiche di questo prodotto, la sua flessibilità in cucina e ancor più nella ristorazione. È importante spiegare cosa significa una pasta al dente e allo stesso modo è importante spiegare come sia possibile uscire dalla sfera della cucina italiana e mostrare come la pasta può essere un ingrediente valido per i diversi usi, sempre nel rispetto di tecniche specifiche. In questo senso, l’affiancamento con l’Accademia ci permette di alzare notevolmente il livello della formazione”.

Cina, ancora giù investimenti e vendite nel disastrato immobiliare

Cina, ancora giù investimenti e vendite nel disastrato immobiliareRoma, 17 giu. (askanews) – In mezzo a una serie di dati positivi diffusi oggi dall’Ufficio nazionale di statistica cinese, ce n’è uno particolarmente preoccupante per le autorità di Pechino: il settore immobiliare, già in profonda crisi, anche nel mese di maggio ha visto un calo degli investimenti.


I dati rilasciati oggi dal ente statistico mettono sulla via della crescita prevista dalle autorità cinesi per il 2024, cioè il 5% circa. A maggio sono cresciuti i consumi, con le vendite al dettaglio al +3,7% su base annua, +0,5% rispetto al mese precedente. Nei primi cinque mesi dell’anno, le vendite totali al dettaglio di beni di consumo sono aumentate del 4,1% su base annua. Le vendite al dettaglio online sono cresciute del 12,4%. E’ aumentata anche la produzione industriale, con un +5,6% e sono cresciuti anche gli investimenti complessivi in contro capitale – che includono proprietà, investimenti manifatturieri e infrastrutture – del 4% nei primi cinque mesi del 2024 rispetto a un aumento del 4,2% nel periodo gennaio-aprile.


Tutto bene, insomma? No, se uno guarda a un dato particolarmente sensibile: gli investimenti immobiliari sono diminuiti del 10,1% su base annua nei primi cinque mesi del 2024, peggiorando dal calo del 9,8% da gennaio ad aprile e dal calo del 9,5% nel primo trimestre. E questo va a pesare sui conti in grave difficoltà degli sviluppatori immobiliari, che sono al centro di una grave crisi debitoria che rischia di creare una spirale anche per il settore del credito. La superficie degli spazi abitativi di nuove case vendute è diminuita del 20,3% nei primi cinque mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023. Il valore totale delle vendite di nuove case è crollato del 27,9% su base annua.


Il mese scorso, la Cina ha annunciato una serie di misure per soccorrere il settore immobiliare: 300 miliardi di yuan (38,6 miliardi di euro) di sussidi per aiutare a eliminare l’eccesso di case invendute, con la richiesta agli enti locali di rilevarle e poi farne edilizia convenzionata.

Ichnusa e la lotta alle bottiglie abbandonate in Sardegna

Ichnusa e la lotta alle bottiglie abbandonate in SardegnaRoma, 17 giu. (askanews) – Fare squadra contro il degrado perché la Sardegna resti un paradiso. Un concetto, quello del “gioco di squadra”, che Ichnusa – storico marchio sardo nato nel 1912 – porta avanti oramai da anni per contribuire alla tutela dell’isola. E lo fa anche quest’anno con una squadra d’eccezione: le persone del Birrificio, partner fortemente radicati nel territorio, come Legambiente Sardegna e Urban Center, e i cittadini e i turisti, chiamati a essere parte di un movimento virtuoso del quale tutti possono beneficiare.


Nel 2024, la partita di Ichnusa è stata giocata contro l’abbandono del vetro nell’ambiente, grazie all’iniziativa “Il Nostro Impegno”. Dopo una ricerca commissionata ad Astraricerche per indagare sul fenomeno, seguita da una campagna di comunicazione integrata per parlare a chi arriva sull’isola (ma anche a tutti gli italiani nelle principali zone di ritrovo del Continente) e a pochi giorni dal lancio del Decalogo del Rispetto, una raccolta di piccoli gesti per rispettare la Sardegna e i sardi, arrivano oggi i bidoni speciali per la raccolta del vetro che lanciano un messaggio di responsabilità e rispetto per la Sardegna. Un messaggio di rispetto necessario in quanto, secondo un’indagine realizzata da Astraricerche – la prima del suo genere – circa 1 italiano su 4 (meno di 1 su 5 in Sardegna) ha gettato via il vetro nell’ambiente. 1 su 10 confessa di aver commesso il fatto una o più volte nell’ultimo anno. Proprio per sensibilizzare le persone circa l’importanza di non abbandonare i rifiuti, Ichnusa ha deciso di fare un passo in più, attraverso la realizzazione dei bidoni speciali per la raccolta del vetro che saranno distribuiti nei luoghi della socialità e nei principali punti di ritrovo nelle zone costiere dell’isola. Ciascun bidone sarà decorato da giovani muralisti e illustratori sardi con messaggi di sensibilizzazione per difendere la bellezza della Sardegna, nella tradizione del muralismo sardo, che da sempre rende l’arte portatrice di un messaggio sociale


“L’impegno di Ichnusa nel tutelare le bellezze della Sardegna ha radici profonde”, ha ricordato Matteo Borocci, direttore del Birrificio. “Da anni siamo attivi sul territorio e facciamo squadra con le comunità locali per promuovere e difendere la bellezza della nostra Sardegna. Oggi, con la realizzazione dei bidoni personalizzati da artisti sardi, aggiungiamo un nuovo tassello a questo mosaico di rispetto per l’isola. I bidoni, che saranno distribuiti in alcuni dei principali punti di ritrovo della movida sarda, gli stessi dove, in questi mesi, le persone del Birrificio e i volontari di Legambiente Sardegna hanno intrapreso le azioni di pulizia, non sono solo uno strumento per raccogliere il vetro in modo corretto, ma anche un’opera d’arte che celebra la bellezza della Sardegna e la creatività dei suoi abitanti. Tutto questo portando un messaggio sociale estremamente importante e in cui crediamo molto. Infatti, siamo stati chiari fin da subito: se la bottiglia deve finire per terra, allora preferiamo che la nostra birra non sia bevuta affatto”.

Sul monte Bianco la pizza napoletana verace più alta d’Europa

Sul monte Bianco la pizza napoletana verace più alta d’EuropaRoma, 17 giu. (askanews) – L’Associazione Verace Pizza Napoletana arriva sul Monte Bianco per il primato della pizza più alta d’Europa: lunedì 1 luglio alle 15 andrà in scena uno spettacolo culinario che supera quota 3.000 metri, realizzato nel villaggio alpino di Courmayeur, precisamente sul punto più alto della funivia Skyway Monte Bianco a Punta Helbronner. Qui un team di maestri pizzaioli AVPN darà il via a un tributo alla cultura della vera pizza napoletana.


“Un grande evento che affonda le sue radici – afferma Antonio Pace, presidente di AVPN – nel progetto ‘Pizza Napoletana no limits, no borders’, la filosofia che già da tempo contraddistingue la nostra associazione e dimostra come, dopo 40 anni, grazie alla nostra attività la pizza napoletana abbia superato tanto i confini geografici quanto le barriere sociali”. Verrà allestita una postazione pizzeria nel punto più alto d’Italia, dove un team di professionisti e ingegneri dell’azienda Marana assemblerà il forno a legna progettato ad hoc in questi mesi per questa occasione; un forno studiato per garantire le fonti di calore richieste dalla Vera Pizza Napoletana anche con le particolarissime condizioni di carenza di ossigeno oltre che climatiche presenti in alta quota.


Protagonisti di questo grande traguardo saranno i maestri pizzaioli Domenico Martucci, Mirko D’Agata, Cristiano De Rinaldi e Pasquale Mormile, guidati dal Segretario Generale Paolo Surace e dall’Istruttore Salvatore De Rinaldi.

Regione Piemonte prosegue in 2024 servizio allerta brusone riso

Regione Piemonte prosegue in 2024 servizio allerta brusone risoRoma, 17 giu. (askanews) – L’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, attraverso il Settore Fitosanitario e Servizi Tecnico Scientifici, avvia anche per l’annata 2024 il Servizio di allerta “Brusone del riso” il cui scopo principale è la produzione di un bollettino bisettimanale di avviso sulle condizioni di rischio di sviluppo della malattia sul territorio piemontese.


Il servizio, già operativo da oltre 10 anni, è frutto della collaborazione tra Regione Piemonte, IRES S.r.l., Ente Nazionale Risi e Fondazione Agraria Novarese e prevede il monitoraggio aeromicologico di campo mediante utilizzo di captaspore, per quantificare giornalmente le spore infettive; il monitoraggio agrometeorologico attraverso l’impiego dei dati rilevati da 7 stazioni di rilevamento afferenti alle Rete Agrometeorologica della Regione Piemonte; la sorveglianza fitopatologica, sia nelle coltivazioni del territorio sia in campi spia appositamente allestiti in prossimità delle strumentazioni di rilevamento. E infine, l’ elaborazione dei dati ed applicazione del modello epidemiologico previsionale necessario per segnalare i momenti caratterizzati dalle condizioni meteorologiche più predisponenti la malattia e produzione del bollettino bisettimanale. Queste azioni sono condotte dalla seconda metà di giugno fino alla terza settimana di agosto. Il monitoraggio è effettuato su 7 aree risicole rappresentative, selezionate in modo da garantire la completa copertura del territorio risicolo delle province di Alessandria, Novara e Vercelli e il bollettino viene pubblicato sul sito ufficiale della Regione Piemonte.


Parallelamente è stata attivata la diffusione capillare del bollettino brusone da parte di Ente Nazionale Risi mediante sms a risicoltori piemontesi, testate giornalistiche ed altre istituzioni interessate.

IL Consiglio Ue approva il regolamento sul ripristino della natura

IL Consiglio Ue approva il regolamento sul ripristino della naturaBruxelles, 17 giu. (askanews) – Il Consiglio Ambiente dell’Ue ha approvato a maggioranza qualificata, oggi a Lussemburgo, il nuovo regolamento europeo sul ripristino della natura, che era stato uno dei dossier legislativi più controversi durante la marcia indietro sul Green Deal orchestrata nell’ultimo anno dal Ppe e dalla destra al Parlamento europeo.


Sconfitti alcuni dei governi di destra, con le posizioni più caratterizzate in senso anti ambientalista, che hanno votato contro: Italia, Ungheria, Svezia, Finlandia. Hanno votato contro anche l’Olanda, paese in cui la destra si prepara a governare, e la Polonia. Astenuto il Belgio, che esercita la presidenza di turno del Consiglio Ue. Importante il cambiamento di posizione dell’Austria, precedentemente contraria, che oggi ha votato a favore. Favorevole anche la Slovacchia, la cui posizione era in dubbio fino alla vigilia del voto. La doppia soglia della maggioranza qualificata in Consiglio Ue è il 55% dei paesi (almeno 15) che rappresentino almeno il 65% della popolazione. In questo caso la seconda soglia è stata raggiunta di un soffio, arrivando al 66%. Anche al Parlamento europeo, durante il voto della plenaria il 27 febbraio scorso, l’alleanza anti ambientalista del Ppe e della Destra (gruppi Ecr e Id), con una parte dei Liberali di Renew, era stata sconfitta, con 329 eurodeputati favorevoli all’accordo sul regolamento, 275 contrari e 24 astenuti. Il testo era passato grazie a una spaccatura tra i Popolari (25 favorevoli) e tra i Liberali (30 favorevoli).


Obiettivo del regolamento è garantire il ripristino degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell’Ue (oggi oltre l’80% degli habitat è in cattivo stato). Inoltre, le nuovo norme mirano a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare. Il regolamento impone agli Stati membri di stabilire e attuare misure per ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marittime dell’Ue entro il 2030.

Cnpr Forum: giovani e Terzo settore per lo sviluppo delle periferie

Cnpr Forum: giovani e Terzo settore per lo sviluppo delle periferieMilano, 17 giu. (askanews) – “Il tema delle periferie finalmente è arrivato al centro dell’agenda politica del nostro Paese. Ora c’è un’azione molto forte da parte dello Stato in stretta sinergia con le Amministrazioni locali, a stretto contatto con le parrocchie, le associazioni del Terzo settore e le istituzioni scolastiche per dare una risposta alla richiesta di attenzione da parte di quei cittadini che si sono sentiti per troppi anni di serie B”. Lo ha dichiarato Alessandro Battilocchio (FI), presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, nel corso del Cnpr forum “Futuro urbano: lo sviluppo sostenibile tra riqualificazione e inclusione” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.


“Anche l’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta che ho l’onore di presiedere – ha aggiunto Battilocchio – si inserisce in questa cornice. Stiamo lavorando ad una triplice azione: da un lato l’approfondimento e l’analisi della situazione attuale, dall’altro formulando proposte concrete sul tema vivibilità delle periferie, stato di degrado e sicurezza; e terzo aspetto, non meno importante, presenza sui territori che in maniera sempre più corposa richiedono la partecipazione dello Stato alle dinamiche delle comunità locali. Il decreto Caivano, che è stato approvato nei mesi scorsi che è nel pieno della sua attuazione, può e deve rappresentare un modello di azione che prevede progettualità specifiche e di qualità”. Sul ‘caso Caivano’ si è espresso Pasqualino Penza (M5s), segretario della Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei Deputati: “Se noi troviamo contesti, come ad esempio il Parco Verde di Caivano, con edilizia popolare fatiscente degli anni ’80 costituita prevalentemente di prefabbricati che avrebbero dovuto avere una durata limitata, con condizioni di vita poco dignitose per i residenti, è evidente il rischio di ghettizzazione e che questi luoghi diventino centri di reclutamento della criminalità. Solo con l’intervento repressivo il governo è riuscito a limitare i danni, ma evidentemente non basta. Dobbiamo guardare al futuro ma sono preoccupato per la mancanza di proposte di questo governo sul tema della riqualificazione. A Caivano – ha rimarcato – manca l’anima stessa della città, è un comune che sta morendo. Bisogna attrarre investimenti per incentivare l’occupazione giovanile; bisogna abbattere gli ecomostri e ricostruire n modo sostenibile, puntare sulla scuola per fare in modo che ritorni la voglia di ricostruire. E’ importante puntare sul Terzo settore e come Movimento 5 stelle abbiamo lanciato una proposta di riqualificazione del patrimonio artistico del comune fatto di chiese storiche e del castello medievale”.


Il ruolo del Terzo settore è stato sottolineato da Massimo Milani (FdI), segretario della Commissione Ambiente a Montecitorio: “Le periferie vivono una situazione di abbandono da molti anni. Con il decreto Caivano si è accesa finalmente l’attenzione non solo su quello specifico comune ma più in generale sul tema della sicurezza delle nostre periferie. Ci sono una serie di interventi previsti nel Pnrr per investimenti specifici, con nuovi capitoli di spesa, che puntano alla valorizzazione e riqualificazione delle aree periferiche. C’è una forte attenzione del governo per recuperare anche altre risorse per fare fronte anche alle altre emergenze. L’esempio Caivano va portato anche in altri contesti come modello virtuoso ma servono più fondi. Gli enti del Terzo settore hanno estrema importanza per questo lavoro di riqualificazione, dal mondo dello sport, alla cultura e a quello dell’associazionismo religioso. Abbiamo grande attenzione per il tema della sussidiarietà e per queste esperienze perché sono quelle che meglio di tutte incidono sul territorio. Esistono, ad esempio, finanziamenti specifici e piani d’intervento per portare l’aggregazione sportiva nelle periferie come principale elemento di contrasto al degrado”. I ritardi della politica su questi temi sono stati evidenziati da Devis Dori, parlamentare di AVS in Commissione Giustizia alla Camera: “Le nuove generazioni vivono una situazione di grande disagio. Le scuole testimoniano queste dinamiche, mentre la politica se ne accorge sempre troppo tardi quando queste situazioni, come ad esempio Caivano, si sono già trasformate in fenomeni criminali. Lo Stato non può abbandonare le scuole sempre più sole e in prima linea su questo fronte. Anche l’urbanizzazione e il modo di gestire le città deve aiutare a combattere questi fenomeni. Partendo da cose semplici come la pulizia e il decoro urbano dei luoghi pubblici. Fin dall’inizio della legislatura questo governo opera o con misure spot o con mere azioni repressive. Noi riteniamo che si debba agire in via preventiva. Abbiamo portato avanti il tema della prevenzione del contrasto al bullismo e cyberbullismo, spesso anticamera della criminalità delle baby gang. Abbiamo riformato con la legge 70/2024, entrata in vigore il 14 giugno, le misure amministrative per i minorenni per intercettare il disagio con progetti educativi e di recupero in collaborazione con scuole e servizi sociali. Agire a livello educativo è la priorità con il coinvolgimento del territorio e delle famiglie che, purtroppo, sempre più spesso risultano assenti”.


Nel corso del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Sabatino Broccolini, commercialista e revisore legale dell’Odcec di Teramo: “Fatti di cronaca come quello di Caivano hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione di degrado spesso estremo nel quale vivono i residenti delle periferie delle grandi città. Bisogna rendere le periferie più sicure, verdi e sostenibili, ma soprattutto occorre lavorare per garantire che i benefici delle future e auspicabili riqualificazioni siano accessibili e inclusivi per tutti. Un ruolo fondamentale nella riqualificazione urbanistica e sociale delle aree periferiche può essere giocato dalle giovani generazioni, nei confronti delle quali bisogna attuare politiche accurate per ‘trattenerle’ in Italia senza ascoltare le tante sirene provenienti dall’estero. Insieme al terzo settore, che attraverso la sua rete territoriale è in grado di giocare un ruolo altrettanto fondamentale per rendere incisive le misure nei tessuti sociali di riferimento”. Le conclusioni dei lavori sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili: “Per fortuna in Italia non è all’ordine del giorno il processo di gentrificazione come negli Stati Uniti, dove le periferie degradate e dequalificate sono oggetto di interventi edilizi di riqualificazione che tendono a sostituire chi abita e chi commercia in quei luoghi con centri commerciali, di affari e palazzi di uffici. Finalmente torna all’ordine del giorno la sicurezza, tema fondamentale per i cittadini ma spesso trascurato dalla politica, che non significa stato di polizia o violenza da parte di chi esercita funzione di controllo, bensì attività di vigilanza e presenza sul territorio che negli ultimi anni è rimasto abbandonato. Gli ETS svolgono una funzione fondamentale contro il degrado urbano ma quello che risolverà il problema delle periferie è solamente il lavoro. Se non c’è è inevitabile lo scivolamento nelle zone grigie. Lavoro vero, non precario o sottopagato”.

Meloni è a Bruxelles. Oggi riunione del Consiglio Ue sui top jobs

Meloni è a Bruxelles. Oggi riunione del Consiglio Ue sui top jobsBruxelles, 17 giu. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Bruxelles dove stasera è prevista la riunione informale dei membri del Consiglio europeo per avviare la trattativa sui top jobs Ue.


La riunione è in programma alle 18: la presidente della Commissione uscente (e aspirante alla conferma) Ursula von der Leyen traccerà un bilancio dei 5 anni di mandato. Poi – senza di lei – i leader avvieranno la discussione. Meloni è adesso all’hotel Amigo, dove alloggia di solito, dove sono presenti anche gli europarlamentari Fdi Nicola Procaccini e Carlo Fidanza. Per Meloni sono previsti Meloni e contatti in vista della riunione.

Costa (M5s): ennesima discarica scoperta nel Parco Nazionale Vesuvio

Costa (M5s): ennesima discarica scoperta nel Parco Nazionale VesuvioRoma, 17 giu. (askanews) – “Durante un normale controllo domenicale, i Carabinieri hanno notato alcuni lavori in corso con mezzi pesanti in un’area del Parco Nazionale del Vesuvio, nel territorio di Somma Vesuviana. Questo ha suscitato sospetti, portando a immediati accertamenti. Quello che è emerso è stato sorprendente: sotto il sottosuolo è stata scoperta una vera e propria discarica abusiva. Nel cuore del Parco nazionale. Sul posto sono arrivati i Carabinieri Forestali di Ottaviano. Gli accertamenti hanno rivelato che erano in corso lavori di ampliamento di capannoni di una ditta specializzata nella lavorazione dei metalli, durante i quali sono stati trovati rifiuti speciali quali ferro, materiali di risulta di demolizioni e miscele bitumose, che sono rifiuti pericolosi, accumulati nel tempo. L’area interessata è vasta, circa 10mila metri quadrati, ed è stata prontamente sequestrata. A seguito di queste scoperte, sono stati denunciati per gestione e smaltimento illecito dei rifiuti l’amministratore unico della società, un architetto, un imprenditore e un operaio”. Così in una nota il vicepresidente della Camera dei Deputati, Sergio Costa.


“Ringrazio l’Arma dei Carabinieri per il lavoro svolto: le nostre forze dell’ordine sono fondamentali per prevenire e contrastare i crimini ambientali. Il Parco Nazionale del Vesuvio non è solo un simbolo di bellezza ma è anche un sacro custode delle biodiversità che dobbiamo proteggere per le generazioni future. Ogni sforzo per conservare questi luoghi è un passo verso la tutela dell’ambiente da cui la nostra stessa esistenza dipende. Non possiamo e non dobbiamo voltare lo sguardo altrove di fronte a minacce che ne compromettono l’integrità”, conclude.