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Autore: Redazione StudioNews

Bankitalia, domani Considerazioni finali del governatore Panetta

Bankitalia, domani Considerazioni finali del governatore PanettaRoma, 30 mag. (askanews) – Domani il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta terrà presso la sede di Via Nazionale le sue prime considerazioni finali alla relazione annuale. Il tradizionale appuntamento a cui giungono banchieri e imprenditori da tutta Italia verrà trasmesso dalle 10 e 30 in diretta sul sito Internet di Bankitalia.


In attesa di conoscere quelle che saranno le valutazioni e i messaggi del governatore, è possibile cercare di farsi un’idea di quali potrebbero essere le tematiche sotto la sua attenzione sulla base dei discorsi pubblici che ha fatto nei mesi passati. Tra i più recenti, lo scorso 25 aprile quello all’inaugurazione del nuovo organismo di ricerca approntato da Bce e Eurosistema delle banche centrali per adattare la politica monetaria alle sfide di un mondo che sta cambiando. Va però subito precisato che Panetta parlerà a meno di una settimana dal Consiglio direttivo monetario della Bce di giovedì 6 giugno, le consuetudini osservate dai banchieri centrali prevedono che ci si astenga dal rilasciare dichiarazioni rilevanti sulle decisioni monetarie nei sette giorni precedenti.


Quindi questa parte dell’intervento potrebbe risultare più limitata e sintetica delle dichiarazioni fatte in quella occasione. Panetta aveva affermato che con l’inflazione che si muove verso l’obiettivo del 2% dell’istituzione, bisogna anche considerare il rischio che la linea monetaria diventi troppo restrittiva per il futuro, e che quindi è auspicabile procedere in maniera tempestiva a riduzioni dei tassi tramite “piccoli passi progressivi, piccoli tagli che contrasterebbero la debolezza della domanda e potrebbero essere messi in pausa senza costi, se rischi o shock inflazionistici al rialzo dovessero materializzarsi sulla strada”. Molti esponenti della Bce hanno manifestato, nelle ultime settimane, l’orientamento a un primo taglio dei tassi il 6 giugno.


Dal governatore c’è invece da attendersi una ampia disamina del quadro economico internazionale e italiano. La scorsa settimana, durante la conferenza stampa finale del G7 delle Finanze, organizzata a Stresa dalla presidenza italiana, ha messo in rilievo la notevole resistenza delle economie alla restrizione monetaria “attuata da più paesi contemporaneamente, cosa che non era scontata”. Mentre guardando avanti “le prospettive sono di ripresa non eccezionale”, ma comunque diffusa a livello mondiale. Intanto “l’inflazione sta diminuendo di fronte alle principali aree economiche, principalmente per un calo dell’energia, i rincari sono stati assorbiti”.


A inizio aprile Bankitalia aveva aggiornato le sue previsioni economiche, confermando la previsione di crescita del Pil allo 0,6% per quest’anno, mentre ha limato all’1% la stima di espansione del 2025 e ha ritoccato al rialzo all’1,2% quella sul 2026. Con rischi che restavano sbilanciati verso l’indebolimento. Intanto in Italia e nell’area euro prosegue la fase di dinamica sottotono del credito bancario, che riflette la stretta impartita dalla Bce (che il 6 giugno aggiornerà anche le sue prevsioni economiche). Le considerazioni finali sono tradizionalmente occasione per valutazioni ampie che spaziano dal mercato del lavoro, alla situazione delle imprese, alla competitività, a una analisi del settore bancario e finanziario e delle molteplici sfide che si trovano di fronte. Ma anche di temi di attualità o controversi, come gli incentivi all’edilizia e i loro effetti sui conti (il superbonus), le transizioni digitale e verde, e qui la necessità di rafforzare le competenze dei lavoratori, l’immigrazione e ovviamente il nodo dei conti pubblici e dell’alto debito. E le riforme strutturali, specialmente ora che il dibattito europeo è sbilanciato sul rilancio della produttività. Altro tema chiave è quello dei rischi geopolitici, dei loro possibili effetti su crescita e inflazione ma anche del riposizionamento delle strategie produttive e commerciali che implicano, tra paesi del G7 e nuovi giganti dell’economia globale, a cominciare dalla Cina, con il ruolo della Penisola al centro del Mediterraneo. Il tutto affrontato in chiave di Unione europea, dove uno degli argomenti che da tempo è risalito in primo piano è quello dell’Unione dei mercati dei capitali, mentre l’Unione bancaria stenta a fare passi avanti. Un tema, poi, che difficilmente mancherà nell’intervento di Panetta è quello dell’euro digitale. E’ quello con cui ha debutatto nel suo primo discorso pubblico da governatore, a novembre, ad una conferenza organizzata dalla Bce (con ogni probabilità quando ancora era nel Comitato esecutivo dell’istituzione di Francoforte, dove aveva la delega sui sistemi di pagamento). Ha parlato dei costi che deriverebbero da una mancata introduzione della moneta digitale. L’argomento è legato a doppio filo con quello dell’economia digitale, sul quale Panetta ha supervisionato tutta la fase “uno” esplorativa condotta dalla Bce sulla possibile valuta digitale.

Calcio, Gualtieri ricorda Di Bartolomei: per Roma un uomo speciale

Calcio, Gualtieri ricorda Di Bartolomei: per Roma un uomo specialeRoma, 30 mag. (askanews) – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri affida ai suoi social un ricordo di un grande calciatore scomparso esattamente trent’anni fa. “A trent’anni dalla sua scomparsa il ricordo di Agostino Di Bartolomei è più vivo che mai – scrive Gualtieri -. Mi ha fatto molto piacere sentire quanta commozione circonda ancora la memoria di un grande capitano, amato e rispettato non solo per la potenza dei suoi tiri ma anche per l’umiltà, la dolcezza e l’intelligenza con cui si è sempre proposto al pubblico. Roma, la sua città, lo ricorderà per sempre con quel calore umano riservato solo agli uomini speciali che hanno lasciato il segno”, conclude.

Il Quartetto di Venezia l’8 giugno sull’isola di San Giorgio

Il Quartetto di Venezia l’8 giugno sull’isola di San GiorgioRoma, 30 mag. (askanews) – Con il concerto del Quartetto di Venezia, impegnato nel progetto di esecuzione integrale dei quartetti di Ludwig van Beethoven, sabato 8 giugno all’Auditorium Lo Squero sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, si chiude la prima parte della rassegna concertistica di Asolo Musica Veneto Musica, con la direzione artistica di Federico Pupo e realizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini.


Il Quartetto, formato da Andrea Vio e Alberto Battiston al violino, Mario Paladin alla viola e Angelo Zanin al violoncello, aggiunge così una nuova tappa nel viaggio dedicato alla letteratura quartettistica beethoveniana. “Quartetto in Residenza” alla Fondazione Giorgio Cini dal 2017, il Quartetto di Venezia si è esibito in alcuni tra i maggiori festival internazionali in Italia e nel mondo, ha collaborato con artisti di fama mondiale e ha al suo attivo una vasta produzione discografica. La scaletta del concerto vede sul leggio tre quartetti del genio di Bonn. I primi due appartengono all’Opera 18, raccolta che costituisce il solo contributo offerto da Beethoven al genere del quartetto nella prima fase della sua parabola artistica, offrendo al pubblico dell’epoca un’esaltante anticipazione degli straordinari capolavori che l’avrebbero seguita.


Ad aprire il programma è l’incontenibile energia e l’avvincente variazione armonica del Quartetto in re magg. op.18 n. 3, seguito dal Quartetto in Fa maggiore op. 18 n. 1, con le battute iniziali che brillano di vigore e di una irrefrenabile curiosità. Conclude il concerto il Quartetto in la minore op.132; nel cuore del brano compare una fra le pagine più toccanti di Beethoven, scritta dopo una malattia. È la Canzona di ringraziamento di un guarito alla Divinità, in modo lidio e ascoltarla in questo periodo è particolarmente emozionante e dolorosamente attuale. Il Quartetto di Venezia tornerà poi protagonista nel concerto del 26 ottobre, appuntamento che segnerà l’avvio della stagione autunnale e completerà il progetto che la formazione ha dedicato all’affascinante mondo dei quartetti beethoveniani.


La Stagione dei Concerti 2024 è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e da Bellussi Spumanti, Centro Marca Banca, Hausbrandt, Massignani & C., Pro-Gest Group, Zanta pianoforti. Con biglietto integrato il pubblico avrà la possibilità di visitare il complesso monumentale della Fondazione Giorgio Cini, il Labirinto Borges, il Bosco con le Vatican Chapels e il Teatro Verde.

Roberto Saviano invitato alla Buchmesse dal commissario Mazza

Roberto Saviano invitato alla Buchmesse dal commissario MazzaMilano, 30 mag. (askanews) – Roberto Saviano è stato invitato a partecipare alla Buchmesse di Francoforte nell’ambito del programma per la presenza dell’Italia come Paese Ospite d’onore. Lo ha comunicato lo stesso commissario straordinario del governo, Mauro Mazza. “Il nome di Roberto Saviano – si legge in una nota di Mazza – non era compreso nella lista di autori presentata dagli editori per comporre la delegazione italiana alla Buchmesse di Francoforte 2024. E da parte del commissario non si era ritenuto di alterare quella lista né con il suo nome, né con quello di altri, più o meno autorevoli o rappresentativi scrittori. Ora, preso atto dell’odierna pur tardiva diversa indicazione di un editore, di fronte alle reazioni e a una corale levata di scudi, avendo a cuore su tutto il successo dell’Italia alla Fiera del libro di Francoforte, il commissario spera che Saviano accetti l’invito e partecipi a uno dei nostri incontri nelle cinque giornate della Buchmesse”.


“Nel caso di una sua disponibilità – prosegue la nota – troveremo la migliore collocazione, compatibilmente con gli impegni da lui presi da tempo con editori tedeschi come peraltro auspicato dallo stesso Commissario fin dallo scorso febbraio in una risposta ad una richiesta degli organizzatori televisivi di un programma letterario alla Fiera di Francoforte. In quella risposta il commissario aveva incoraggiato gli interlocutori tedeschi ad invitare lo scrittore per assicurare comunque la sua presenza alla Buchmesse”.

Baglioni canterà l’inno di Mameli alla Festa della Repubblica ai Fori

Baglioni canterà l’inno di Mameli alla Festa della Repubblica ai ForiRoma, 30 mag. (askanews) – L’Inno Nazionale eseguito in occasione delle celebrazioni del 78esimo Anniversario della proclamazione della Repubblica, alla presenza del capo dello Stato, sarà interpretato da Claudio Baglioni, accompagnato dalla Banda Interforze della Difesa.


Nell’accogliere l’invito per il solenne evento, Baglioni ha dichiarato: “Eseguire l’Inno Nazionale, il prossimo 2 giugno, è un onore grandissimo e il dono di un dolce ricordo di me bambino e mio padre carabiniere che mi scuote all’alba per correre a vedere la parata militare. E negli occhi del cuore, anche se non ne capivo ancora il significato, la visione di un mondo perfetto, di un futuro radioso e più largo di quel cielo assolato; l’idea di un intero Paese di gente perbene. Sarà anche un bel ritorno in via dei Fori Imperiali, questa volta al centro, dopo un concerto per la FAO nel 1996, il primo con il Colosseo come sfondo, e un altro, alla fine di un tour mondiale nel 2010, con alle spalle l’Altare della Patria. Spero tanto, come neo Cavaliere di Gran Croce – grazie al conferimento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – di mostrarmi degno e all’altezza di questo compito: essere l’interprete del Canto degli Italiani, il giorno della Festa della Repubblica”. Le celebrazioni della Festa della Repubblica, il cui tema di quest’anno è “A Difesa della Repubblica, al servizio del Paese”, sono in programma il 2 giugno sui Fori Imperiali e saranno trasmesse in diretta televisiva su Rai 1 e su tutti i canali social della Difesa (www.difesa.it).

Tim: bene ok Commissione Ue a NetCo, closing atteso nei tempi previsti

Tim: bene ok Commissione Ue a NetCo, closing atteso nei tempi previstiMilano, 30 mag. (askanews) – Tim prende atto con favore dell’autorizzazione della Commissione Europea al perfezionamento dell’operazione di cessione di NetCo a KKR, notificata dall’acquirente lo scorso 19 aprile. La decisione assunta dalla Commissione Europea in fase 1, sottolinea Tim, consente di confermare che l’operazione verrà perfezionata nelle tempistiche previste.


Tim aveva indicato di attendersi il closing entro l’estate, ma già con luglio potrebbe nascere la nuova Tim senza rete.

Governo giapponese garantirà prestiti a produttore chip Rapidus

Governo giapponese garantirà prestiti a produttore chip RapidusRoma, 30 mag. (askanews) – Il governo giapponese porrà la sua garanzia per i prestiti ottenuti dal produttore di chip Rapidus, con l’obiettivo di sostenere la produzione di massa di semiconduttori avanzati. Lo scrive oggi il Nikkei.


Il ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria nipponico presenterà un piano per un disegno di legge venerdì, con l’obiettivo di garantire prestiti a Rapidus, che sta cercando di produrre in massa chip avanzati nell’isola settentrionale di Hokkaido entro il 2027, con un budget stimato di 5mila miliardi di yen (29,3 miliardi di euro). Tokyo ha già impegnato un sussidio governativo di 920 miliardi di yen (5,4 miliardi di euro) per la startup di chip. Tuttavia, il produttore di chip ha avuto difficoltà ad ottenere prestiti dalle banche perché le istituzioni finanziarie sono riluttanti a concedere prestiti a Rapidus. Solo un piccolo numero di aziende, tra cui SoftBank e Toyota Motor, hanno investito un totale di 7,3 miliardi di yen (42,8 milioni di euro) nella venture.


Per raggiungere l’obiettivo di produrre in massa chip nel 2027, Rapidus deve avere gli strumenti necessari entro il 2025. La mancanza di finanziamenti dalle banche è considerata un ostacolo per la startup di chip nella produzione di prodotti all’avanguardia con una dimensione inferiore a 2 nanometri, attualmente non disponibili in Giappone.

Chiusa super-rete dei computer-zombie: a guidarla era hacker cinese

Chiusa super-rete dei computer-zombie: a guidarla era hacker cineseRoma, 30 mag. (askanews) – A Singapore è stato arrestato quello che è sospettato essere uno dei principali cybercriminali del mondo: un uomo di 35 anni identificato col nome di Wang Yunhe, cinese, avrebbe gestito – secondo l’accusa – per quasi un decennio un enorme “botnet” di computer-zombie grazie al quale avrebbe accumulato una fortuna.


Un “botnet” è una rete di dispositivi infettati da malware che, all’insaputa dei legittimi proprietari, finiscono per essere utilizzati per attività di cybercrimine. Wang – a dire dell’accusa – era il botmaster, cioè il gestore, di questa rete. Su di lui si era appuntata l’attenzione del FBI statunitense e di diversi altri paesi. Ma è stato in particolare il Dipartimento alla Giustizia a coordinare un’operazione, che ha visto coinvolti anche investigatori di Singapore e della polizia reale della Thailandia. Wang – che oltre alla cittadinanza cinese è anche possessore di un passaporto di St.Kitts e Nevis – è finito in manette il 24 maggio con l’accusa di essere colui che ha creato e gestito un servizio di proxy residenziale noto come “911 S5”, sigla che nasconde appunto un botnet. Dal 2014 al 2022 l’uomo, con altri complici, avrebbe creato e diffuso malware per infettare milioni di computer con sistema operativo Windows in tutto il mondo, di fatto asservendoli alla sua rete.


Questi dispositivi erano associati a oltre 19 milioni di indirizzi IP unici – di cui 613.841 situati negli Usa – il cui accesso veniva appaltato a cybercriminali dietro pagamento. Secondo la stima del Dipartimento alla Giustizia americano, lo schema avrebbe consentito a Wang di accumulare una fortuna stimata in quasi 100 milioni di dollari. “Questa operazione guidata dal Dipartimento di Giustizia ha riunito partner delle forze dell’ordine di tutto il mondo per smantellare 911 S5, un botnet che ha consentito attacchi informatici, frodi su larga scala, sfruttamento minorile, molestie, minacce di attentati e violazioni delle regole sulle esportazioni,” ha dichiarato il procuratore generale Usa Merrick Garland.


“Il botnet 911 S5 ha infettato computer in quasi 200 paesi e ha facilitato una serie di crimini informatici, tra cui frodi finanziarie, furti di identità e sfruttamento minorile”, ha aggiunto il direttore dell’FBI Christpher Wray. Secondo l’ipotesi di accusa, Wang avrebbe propagato il suo malware attraverso programmi di rete privata virtuale (VPN), come MaskVPN e DewVPN (modelli di distribuzione torrent che lui gestiva) e servizi pay-per-install, che incorporavano il suo malware con altri file di programmi, comprese versioni piratate di software con licenza o materiali protetti da copyright.


Wang gestiva e controllava circa 150 server dedicati in tutto il mondo, circa 76 dei quali affittati da fornitori di servizi online con sede negli Stati Uniti. Utilizzando i server dedicati, Wang distribuiva e gestiva applicazioni, comandava e controllava i dispositivi infetti, gestiva il suo servizio 911 S5 e forniva ai clienti paganti l’accesso agli indirizzi IP proxy associati ai dispositivi infetti. I cybercriminali avrebbero poi utilizzato gli indirizzi IP proxy acquistati da 911 S5 per nascondere i loro veri indirizzi IP e posizioni, e commettere anonimamente una vasta gamma di reati. Dal 2014, grazie a questo sistema, cybercriminali sarebbero riusciti a bypassare i sistemi di rilevamento delle frodi finanziarie e a rubare miliardi di dollari da istituzioni finanziarie, emittenti di carte di credito e programmi di prestito federali. Per esempio, alcuni “clienti” di 911 S5 avrebbero preso di mira i programmi di sussidi Usa attivati durante la pandemia Covid-19. Si stima che 560.000 richieste di indennità di disoccupazione fraudolente siano state originate da indirizzi IP compromessi, con una perdita confermata superiore a 5,9 miliardi di dollari per i fondi pubblici. Il software di interfaccia cliente 911 S5, ospitato su server con sede negli Stati Uniti, consentiva ai cybercriminali situati al di fuori degli Stati uniti di acquistare beni con carte di credito rubate o proventi derivanti da attività criminali, ed esportarli illegalmente al di fuori degli Stati uniti in violazione delle leggi sulle esportazioni. Wang avrebbe utilizzato i proventi illeciti per acquistare beni immobili negli Stati uniti, a St. Kitts e Nevis, in Cina, a Singapore, in Thailandia e negli Emirati Arabi Uniti. L’incriminazione identifica dozzine di beni e proprietà soggetti a confisca, tra cui una Ferrari F8 Spider S-A del 2022, una BMW i8, una BMW X7 M50d, una Rolls Royce, più di una dozzina di conti bancari nazionali e internazionali, oltre due dozzine di portafogli di criptovalute, diversi orologi di lusso, 21 proprietà residenziali o di investimento (tra Thailandia, Singapore, Emirati arabi uniti, St. Kitts e Nevis e Stati uniti) e 20 domini. L’FBI è arrivato a braccare Wang e il suo network in seguito a un’indagine su un sistema di riciclaggio di denaro e contrabbando, in cui i cybercriminali in Ghana e negli Stati uniti utilizzavano indirizzi IP compromessi acquistati da 911 S5 per effettuare ordini fraudolenti utilizzando carte di credito rubate sulla piattaforma di e-commerce del servizio Exchange dell’Esercito e dell’Aeronautica (AAFES), nota anche come ShopMyExchange. Wang è accusato di cospirazione per commettere frode informatica, frode informatica , cospirazione per commettere frode telematica e cospirazione per commettere riciclaggio di denaro. Se condannato per tutti i capi d’accusa, rischia una pena massima di 65 anni di prigione. Gli agenti hanno perquisito residenze, sequestrato beni per un valore di circa 30 milioni di dollari e identificato ulteriori proprietà confiscabili per un valore di ulteriori 30 milioni di dollari. L’operazione ha anche sequestrato 23 domini e oltre 70 server costituenti la backbone del servizio proxy residenziale di Wang e l’incarnazione recente del servizio. Sequestrando più domini legati allo storico 911 S5, oltre a diversi nuovi domini e servizi direttamente collegati a un tentativo di ricostituire il servizio sotto il nome di Clourouter.io, il governo ha posto termine alla carriera di Wang e ha chiuso le attuali backdoor malevole. Inoltre, l’Ufficio per il Controllo dei Beni Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro ha emesso sanzioni finanziarie anche contro altri due cinesi – Liu Jingping Liu e Zheng Yanni, per le loro attività associate a 911 S5, e tre entità possedute o controllate da Wang.

ByteDance nega di aver considerato vendita TikTok negli Usa

ByteDance nega di aver considerato vendita TikTok negli UsaRoma, 30 mag. (askanews) – ByteDance, società cinese che controlla la piattaforma di brevi video TikTok, ha smentito oggi di considerare la possibilità di cedere le attività negli Usa in seguito alla minaccia di bando da parte dell’Amministrazione Biden. Lo riferisce il South China Morning Post.


Ieri il Washington Post ha sceritto che già nel 2022 esisteva un piano di questo tipo. Si tratta della terza smentita da parte di ByteDance, dopo che ha negato in precedenza articoli pubblicati dalla testata digitale Usa The Information e dal Wall Street Journal.


TikTok contesta il provvedimento del presidente Joe Biden denominato “divest-or-ban”, che obbligherebbe ByteDance a cedere TikTok Usa, altrimenti la piattaforma verrà bandita dagli Usa. ByteDance e TikTok hanno presentato una causa federale per bloccare la norma, appellandosi al Primo Emendamento della Costituzione Usa che protegge la libertà d’espressione. Un altra causa è stata depositata da un gruppo di “creator” digitali che operano su TikTok negli Usa.


Il governo cinese, dal canto suo, ha indicato che si opporrà fermamente a una vendita forzata di TikTok.

Consorzio Vini Abruzzo: tre progetti per vitivinicoltori regionali

Consorzio Vini Abruzzo: tre progetti per vitivinicoltori regionaliMilano, 30 mag. (askanews) – Il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo ha presentato tre progetti a supporto dei vitivinicoltori regionali con l’obiettivo di favorire la gestione ottimale dei vigneti e delle produzioni.


Il primo progetto è “ADO Abruzzo”, abbreviazione della sigla “Areali delle quattro D.O. Abruzzo per una caratterizzazione moderna”, promosso dal Consorzio in collaborazione con Ager e finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, il primo in Italia in grado di utilizzare le moderne tecnologie dell’Agricoltura 4.0. come la georeferenziazione e i big data, per consentire di analizzare e descrivere dettagliatamente le caratteristiche dei territori, in particolare quelli delle quattro denominazioni regionali. “Il tutto avviene tramite a piattaforma Enogis che permette di visualizzare e combinare su mappe digitali diversi strati di informazioni, come ad esempio dati territoriali, bioclimatici e di produzione” ha spiegato Luca Toninato, Ad di Ager, gestore tecnico del progetto, parlando di “uno strumento dinamico e in continuo aggiornamento, utile non solo per individuare le vocazioni viticole ed enologiche dei diversi territori dell’Abruzzo, ma anche per informare e così supportare le scelte da parte dei produttori regionali riguardo l’ubicazione dei vigneti, i migliori vitigni da impiantare in ogni zona e la loro gestione agronomica, anche in funzione delle condizioni meteo”. Il secondo riguarda invece il progetto sperimentale sui “vitigni resistenti” (Piwi), presentato dalla professoressa Ombretta Mercurio, docente dell’istituto tecnico agrario Ridolfi-Zimarino di Scerni (Chieti) che nel settembre scorso ha stipulato un protocollo di intesa con il Consorzio mettendo a disposizione terreni e Cantina per avviare la sperimentazione dedicata a questo tipo di vitigni che avrà durata di cinque anni. “Si tratta – ha precisato Mercurio – di 18 vitigni interspecifici (cosiddetti resistenti) e non geneticamente modificati, già iscritti nel registro nazionale che saranno messi a confronto con i nostri autoctoni e, se la sperimentazione avrà riscontri positivi, potranno essere inseriti nell’elenco regionale”.


Il terzo progetto è un’evoluzione del lavoro che i funzionari della Regione Abruzzo svolgono per assicurare la costante e precisa rilevazione e successiva informazione di tutto ciò che avviene giornalmente in campagna. “Anche in questo caso l’accordo con il Consorzio ha portato non solo in dote nove tecnici che consentiranno un monitoraggio più ampio e la successiva elaborazione dei dati attraverso il sistema Agroambiente Abruzzo” ha detto Fabio Pietrangeli, responsabile del Bollettino fitopatologico della Regione Abruzzo, aggiungendo “ma anche la condivisione da parte di 45 aziende che contribuiscono a raccogliere e a rendere disponibili altre informazioni, oltre quelle rilevate dalle 47 capannine distribuite sul territorio regionale che registrano temperature, piogge, umidità e vento e che sono accompagnate dai rilievi tecnici e fotografici in campo”. “Gli obiettivi sono chiari: accrescere la conoscenza del territorio e delle sue peculiarità viticole ed enologiche è fondamentale per le future scelte di caratterizzazione e di valorizzazione delle nostre Denominazioni” ha chiosato il presidente del Consorzio, Alessandro Nicodemi, sottolineando che “questo significa fornire alle imprese informazioni utili e puntuali per la programmazione e la gestione aziendale, migliorando la redditività e garantendo l’equilibrio del mercato e, non ultimo, aumentare il valore aggiunto delle produzioni vinicole regionali”.


“Il Consorzio è finalmente diventato un ente a servizio dei viticoltori e delle Cantine, investendo su iniziative fondamentali e creando un nuovo sistema di lavoro condiviso con enti e istituzioni regionali, con il mondo scolastico e universitario, con le associazioni professionali e con i tecnici impegnati ogni giorno nel settore” ha commentato l’enologo Nicola Dragani, mettendo in luce che “questo ha portato a un progetto di formazione per le aziende vitivinicole su diversi temi che si è snodato nei mesi scorsi in cinque incontri mentre un ulteriore appuntamento dedicato alla nuova legge sull’etichettatura, in vigore dalla vendemmia 2024, è previsto il prossimo 2 luglio. Un altro prossimo obiettivo – ha concluso – è l’aggiornamento del disciplinare del Cerasuolo d’Abruzzo per il quale stiamo studiando l’utilizzo del metodo innovativo Cielab che consente di individuare il più corretto range di colore, fondamentale per stabilire una precisa identità di uno dei nostri vini oggi più apprezzati”.