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Autore: Redazione StudioNews

Toscana, Rondinelli (Pd): cooperative valore aggiunto mercato interno

Toscana, Rondinelli (Pd): cooperative valore aggiunto mercato internoRoma, 23 mag. (askanews) – “È una grande opportunità oggi poter partecipare all’evento per i 50 anni di Legacoop Toscana, su invito del presidente nazionale Legacoop, Simone Gamberini, per rinsaldare un rapporto importante e molto proficuo di collaborazione con il mondo cooperativo asse portante di quell’economia sociale su cui dobbiamo investire di più se vogliamo rinforzare il mercato unico europeo”. Lo afferma Daniela Rondinelli, eurodeputata uscente e candidata Pd nella circoscrizione Italia Centrale.


“Con oltre 120 miliardi di euro di fatturato l’anno, oltre il sessanta per cento della ricchezza prodotta deriva dalle cooperative della produzione, del sociale e del lavoro. In Europa, l’8 per cento del Prodotto Interno Lordo dipende proprio dal settore cooperativo. In Toscana rappresenta quasi il 10 per cento in termini di valore aggiunto prodotto. “Nei prossimi cinque anni di legislatura europea dovremo garantire parità di condizioni alle cooperative e alle imprese per il rispetto dei diritti e l’accesso ai fondi comunitari, constrastare il dumping fiscale e salariale che danneggiano tutte le cooperative che operano nella legalità, realizzare una maggiore integrazione europea affinché Fisco, Lavoro e Welfare diventino di competenza europea. Partendo dunque da una fiscalità europea, occorre un fisco agevolato per il Terzo Settore e le cooperative che completano, e oggi più che mai, sopperiscono a un Stato sociale sempre più carente. La presenza diffusa in Italia e in Europa delle cooperative dimostra che sono attori imprescindibili del modello di mercato attuale che sanno mettere al centro le persone”, conclude la parlamentare europea.

Alzheimer, geriatri Sigot: la prevenzione è possibile nel 40% dei casi

Alzheimer, geriatri Sigot: la prevenzione è possibile nel 40% dei casiRoma, 23 mag. (askanews) – Sono oltre sei milioni le persone in Italia interessate direttamente o meno dalle demenze. Si stima che siano circa 1,1-1,2 milioni di persone, a cui si devono aggiungere circa quattro milioni di familiari e badanti coinvolti e circa 900mila persone con deficit cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment – MCI). Non esistono cure, ma è possibile una prevenzione che eviti o ritardi la comparsa dei sintomi nel 40% dei casi. Le strategie vanno da un corretto stile di vita, base dell’invecchiamento in salute, alla stimolazione cognitiva e alla socializzazione, fino ad una gestione geriatrica che abbia una visione complessiva della persona. Questo è uno dei temi al centro del 38° Congresso Nazionale della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio, che si tiene fino al 24 maggio a Roma presso l’Hotel Ergife. Presidenti del Congresso sono Lorenzo Palleschi, Presidente SIGOT Nazionale, Direttore Unità Operativa Complessa di Geriatria e del Dipartimenti Internistico dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata, Roma, e Francesco Vetta, Direttore UOC Cardiologia UTIC Ospedale di Avezzano e Professore di Cardiologia Unicamillus. La prevenzione dell’Alzheimer e delle demenze in generale è possibile intervenendo sui fattori di rischio nel corso di tutta la vita. La prevenzione include la possibilità di stimolazione cognitiva (per esempio strategie di allenamento della memoria), socializzazione, attività fisica e dieta adeguata secondo i principi dell’invecchiamento attivo o healthy aging, e quanto dimostrato dalla ricerca scientifica (si pensi ad esempio ai risultati del Finger Study basato su alimentazione, esercizio fisico, stimolazione cognitiva, controllo dei fattori di rischio vascolari e metabolici). “Il declino cognitivo è evitabile, ma dipende dal patrimonio genetico, dall’ambiente in cui viviamo e dallo stile di vita, ossia i comportamenti durante tutto il corso dell’esistenza, a partire dall’attività fisica e dalla dieta – spiega Luca Cipriani, Direttore UO Geriatria ASL Roma 1 e Vicepresidente SIGOT -. La letteratura scientifica sull’Alzheimer identifica dodici fattori di rischio modificabili: istruzione inadeguata, ipertensione, deficit uditivo, fumo, obesità, depressione, inattività fisica, diabete, scarso contatto sociale, lesioni cerebrali traumatiche, abuso di alcol, inquinamento atmosferico. Il rischio potenzialmente modi­ficabile è del 40%. Le azioni specifiche che si possono prendere includono il mantenimento della pressione sanguigna sistolica al di sotto di 130 mm Hg nella mezza età, la promozione dell’uso di apparecchi acustici, la riduzione dell’esposizione all’inquinamento atmosferico e al fumo passivo, la prevenzione delle lesioni cerebrali, la limitazione del consumo di alcol, lo scoraggiamento del fumo, un buon livello di istruzione, il contrasto all’obesità e al diabete, una buona qualità del sonno. Occorre inoltre attribuire un ruolo centrale alla geriatria, affinché possa prendere in carica la persona anziana che è a maggior rischio di sviluppo di demenza”.


Più del 40% degli ultra 75enni vive da solo ed è a rischio di solitudine; inoltre, essendo aumentata la vita media, la probabilità di incorrere nel decadimento cognitivo e nella demenza è molto alta rispetto al passato. I dati più recenti emergono dal Report dell’Istituto Superiore di Sanità pubblicato a inizio 2024, che stima anche il costo annuo della demenza in 23 miliardi di euro, il 63% dei quali a carico delle famiglie. “La prevalenza dell’Alzheimer e delle demenze in generale è in aumento, in quanto si tratta di un tema legato all’invecchiamento, fenomeno che interessa da vicino il nostro Paese – sottolinea Andrea Fabbo, direttore della UO di Geriatria della AUSL di Modena e Vicepresidente SIGOT – . La demenza è una sindrome ad alto impatto, che aumenterà nei prossimi anni, creando ulteriori difficoltà e stress nelle famiglie, viste le complicanze legate ai disturbi del comportamento (agitazione, problemi del sonno). Si deve pertanto potenziare l’assistenza sia a domicilio che nelle strutture, visto che il 70% delle 350mila persone ricoverate nelle RSA ha una qualche forma di demenza; al tempo stesso si deve creare una rete che permetta alle persone con demenza e ai loro caregiver di poter essere gestiti nella comunità. Il Fondo nazionale Alzheimer di 35 milioni di euro permetterà alle regioni di proseguire i progetti iniziati nell’organizzazione della rete dei centri per i disturbi cognitivi e le demenze; l’obiettivo a cui stiamo lavorando al tavolo tecnico coordinato dal Ministero della Salute è un nuovo Piano Nazionale, visto che il precedente risale al 2014 e non si occupa della residenzialità. Questo ambizioso obiettivo potrà essere raggiunto se inserito nell’agenda politica del Paese”.

Eroi a 4 zampe, Chase e Marshall di Paw Patrol a Zoomarine

Eroi a 4 zampe, Chase e Marshall di Paw Patrol a ZoomarineRoma, 23 mag. (askanews) – Una giornata con gli amatissimi Chase e Marshall, i personaggi ufficiali di Paw Patrol, il cartone targato Nickelodeon che racconta le avventure della squadra di pronto intervento amatissima dai bambini di tutto il mondo. A Zoomarine il 26 maggio 2024 arrivano Chase e Marshall pronti ad uscire dal piccolo schermo per incontrare dal vivo gratuitamente (dato che l’evento è incluso nel prezzo del biglietto di ingresso) i loro piccoli fan, che riceveranno una foto in omaggio in ricordo di una domenica fantastica. E quale occasione migliore per giocare ed imparare seguendo le orme delle imprese di questi dolcissimi protagonisti impegnati in tante operazioni di salvataggio? Nella stessa giornata, infatti, al parco saranno presenti alcune squadre di volontari della Protezione Civile, che mostreranno l’importanza della prevenzione attraverso una vera e proprio esercitazione per combattere gli incendi in vista dell’arrivo dell’estate, solitamente periodo più a rischio.


Durante la giornata sarà possibile poi lanciarsi nel divertimento in totale sicurezza tra le varie attrazioni, le esperienze educative alla scoperta degli animali, assistere ai vari show tra cui quello emozionante dei tuffatori e, appunto, tuffarsi nella piscine sotto l’occhio attento del personale pronto ad intervenire proprio come i personaggi di Paw Patrol. Info www.zoomarine.it

”Una domenica che sembra Mercoledì”, il 26 maggio al Castello di Lunghezza

”Una domenica che sembra Mercoledì”, il 26 maggio al Castello di LunghezzaRoma, 23 mag. (askanews) – Il Castello di Lunghezza apre il suo magico portale a Mortisia e Gomez che arrivano nel Fantastico Mondo per colorarlo un pò di Noir. I due protagonisti della celebre serie tv, trasmessa nella sua versione originale in America negli anni ’60, saranno al centro di una giornata fantastica il 26 maggio…una domenica speciale che sembra Mercoledi! Saranno proprio loro a dare vita al Gran Ballo con gli AddMas e tante novità con “Diamoci la Mano” o la festa con Zio Fester durante la quale si svolgerà il Wednesday con un Fantastico gelato donati a tutti i bambini grazie a Sammontana. Non mancheranno poi i live show di principesse e supereroi, felici di coinvolgere il pubblico nelle mirabolanti avventure a lieto fine come ogni bella favola che si rispetti. Un appuntamento domenicale formato famiglia per sognare ad occhi aperti in un regno dove anche l’impossibile diventa possibile.

Meloni: voto decisivo, è una sfida tra due modelli di Europa

Meloni: voto decisivo, è una sfida tra due modelli di EuropaRoma, 23 mag. (askanews) – “Siamo alla vigilia di un voto decisivo, nel quale i cittadini italiani ed europei saranno chiamati a scegliere tra due modelli d’Europa. Da una parte, un gigante burocratico che pretende di regolamentare ogni aspetto della nostra vita e che è nemico delle specificità nazionali; dall’altra, un’Europa consapevole di se stessa e della sua proiezione geopolitica, che concentra le sue risorse sulle materie nelle quali può dare un valore aggiunto, a partire dalla politica estera e di sicurezza comune, e lascia tutto il resto alla sovranità delle Nazioni, nel rispetto del principio di sussidiarietà sancito dai trattati”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio al network “Ditelo sui tetti”.


“Noi crediamo in questo secondo modello, e stiamo lavorando per costruirlo”, aggiunge. “L’Europa che abbiamo nella mente e nel cuore – prosegue la premier – deve saper ritrovare il suo bene più prezioso: l’orgoglio della propria storia, della propria identità e delle proprie radici. Un’Europa che sappia ritrovare, cioè, la sua anima, ovvero ciò che per millenni l’ha resa un faro di civiltà. Perché non dobbiamo dimenticare che l’Europa è la terra nella quale fede, ragione e umanesimo hanno trovato quella perfetta sintesi che ha fertilizzato il terreno nel quale è nata la separazione tra Stato e Chiesa, è cresciuto lo nato lo Stato sociale, si è formata una società che mette al centro la difesa della vita, la tutela della dignità umana e la cura per i più fragili e gli ultimi”.

Europee,Meloni: voto decisivo, è sfida tra due modelli di Europa

Europee,Meloni: voto decisivo, è sfida tra due modelli di EuropaRoma, 23 mag. (askanews) – “Siamo alla vigilia di un voto decisivo, nel quale i cittadini italiani ed europei saranno chiamati a scegliere tra due modelli d’Europa. Da una parte, un gigante burocratico che pretende di regolamentare ogni aspetto della nostra vita e che è nemico delle specificità nazionali; dall’altra, un’Europa consapevole di se stessa e della sua proiezione geopolitica, che concentra le sue risorse sulle materie nelle quali può dare un valore aggiunto, a partire dalla politica estera e di sicurezza comune, e lascia tutto il resto alla sovranità delle Nazioni, nel rispetto del principio di sussidiarietà sancito dai trattati”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio al network “Ditelo sui tetti”.


“Noi crediamo in questo secondo modello, e stiamo lavorando per costruirlo”, aggiunge. “L’Europa che abbiamo nella mente e nel cuore – prosegue la premier – deve saper ritrovare il suo bene più prezioso: l’orgoglio della propria storia, della propria identità e delle proprie radici. Un’Europa che sappia ritrovare, cioè, la sua anima, ovvero ciò che per millenni l’ha resa un faro di civiltà. Perché non dobbiamo dimenticare che l’Europa è la terra nella quale fede, ragione e umanesimo hanno trovato quella perfetta sintesi che ha fertilizzato il terreno nel quale è nata la separazione tra Stato e Chiesa, è cresciuto lo nato lo Stato sociale, si è formata una società che mette al centro la difesa della vita, la tutela della dignità umana e la cura per i più fragili e gli ultimi”.

Azzurri a Coverciano per gli Europei, chi sono i convocati

Azzurri a Coverciano per gli Europei, chi sono i convocatiRoma, 23 mag. (askanews) – A distanza di 1055 giorni dal trionfo di Wembley, inizia una nuova avventura europea per la Nazionale, che venerdì 31 maggio si radunerà al Centro Tecnico Federale di Coverciano per cominciare la preparazione a UEFA EURO 2024. Il Ct Luciano Spalletti – che giovedì 6 giugno diramerà la lista degli Azzurri che prenderanno parte al Campionato Europeo – ha convocato 30 calciatori per il raduno: prima chiamata in Nazionale per il difensore del Bologna Riccardo Calafiori, che nel 2022 aveva preso parte agli stage dedicati ai calciatori di interesse nazionale, e seconda convocazione per il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli a un anno e mezzo di distanza dalla prima e unica presenza in maglia azzurra in occasione dell’amichevole con l’Albania del novembre 2022. Seconda chiamata anche per Raoul Bellanova (Torino) e Michael Folorunsho (Verona), già convocati a marzo per le due amichevoli negli Stati Uniti con Venezuela ed Ecuador. Tornano in Nazionale il centrocampista del Torino Samuele Ricci e il portiere della Lazio Ivan Provedel, assenti rispettivamente dal novembre 2022 e dal novembre 2023.


Prima della partenza per la Germania, fissata per lunedì 10 giugno, la Nazionale disputerà due test amichevoli: martedì 4 giugno con la Turchia (ore 21, stadio ‘Renato Dall’Ara’ di Bologna) e domenica 9 giugno con la Bosnia ed Erzegovina (ore 20.45, stadio ‘Carlo Castellani’ di Empoli). All’indomani del match con la nazionale bosniaca l’Italia raggiungerà la Germania, dove nel quartier generale di Iserlohn sosterrà le ultime sedute di allenamento prima dell’esordio nel Campionato Europeo in programma sabato 15 giugno a Dortmund con l’Albania. Questi i convocati:


Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham); Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Riccardo Calafiori (Bologna), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Gianluca Mancini (Roma), Giorgio Scalvini (Atalanta); Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Michael Folorunsho (Hellas Verona), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Samuele Ricci (Torino); Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).

Terme Saturnia, programma di retreat mirati a benessere psicofisico

Terme Saturnia, programma di retreat mirati a benessere psicofisicoRoma, 23 mag. (askanews) – Terme di Saturnia Natural Destination, nel cuore della Maremma Toscana, propone brevi retreat tematici per ritrovare l’equilibrio, dedicarsi alla pratica dello yoga e del respiro, risvegliare il metabolismo in un mese alle soglie del caldo estivo. La novità assoluta è l’Energy Rebalance Retreat 3 notti.


Il retreat più nuovo di tutti si terrà dal 27 al 30 giugno e si chiama Energy Rebalance Retreat 3 notti. L’esperienza sarà guidata dalla naturopata heilpraktiker Laura Quinti, specializzata in psiconeuroimmunologia della nutrizione e iridologia. “Il mio invito è quello di lasciarsi guidare in un’esperienza rigenerativa sensoriale recuperando la consapevolezza del corpo e dei suoi ritmi naturali imparando ad ascoltare le esigenze emotive. Riusciremo insieme a trasformare stress, disagi, blocchi e disarmonie in energia vitale”, afferma Laura Quinti, Naturopata di Terme di Saturnia.


Il retreat è caratterizzato da una consulenza naturopatica (check-up iridologico indaga le problematiche di disbiosi, candida, intolleranze e disagi alimentari, stress, stati d’ansia e disturbi emotivi, stanchezza cronica e dolori di vario genere); da un trattamento reiki con cristalli (unire il reiki ai cristalli potenzia notevolmente il trattamento tradizionale. I cristalli vengono posizionati talvolta nei 7 centri energetici principali, i chakra, prima di procedere con il trattamento tradizionale, altrimenti su zone specifiche che necessitano di essere riequilibrate); lavaggio bioenergetico vibrazionale (tecnica efficace per risolvere traumi emotivi, agisce direttamente a livello biologico eliminando da subito i blocchi più dannosi, talvolta risalenti alla fase prenatale, secondo il principio per cui il blocco non sta nell’evento in sé, ma resta nella fisiologia del corpo); il massaggio sonoro con le campane tibetane (le armoniose vibrazioni prodotte sul corpo creano un riequilibrio sia fisico che emotivo, attivando le cellule e agendo sui liquidi, promuovendo uno stato di profondo rilassamento che aiuta sciogliere i nodi irrisolti); tecniche di gestione dello stress con esercizi che insegnano a riconoscere le fasi di tensione e a gestirle con azioni mirate; e infine l’energy rebalance menu (esso sollecita un’alimentazione naturale dove il piacere sensoriale del cibo integrale, a basso contenuto glicemico e non acidificato, acquista valore nella prevenzione della salute). Per chi invece ha a disposizione più tempo, sarà possibile partecipare a un retreat di 7 notti. Dal 16 al 23 giugno, si terrà infatti lo Yoga Retreat Estate 7 notti, ideato per coloro che amano l’estate, con le sue lunghe e luminose giornate, la sua vitalità, libertà e gioia. Adele Galbiati, operatrice olistica e yogini, si occuperà di riequilibrare gli elementi che compongono la propria energia utilizzando strumenti mutuati dallo yoga, dalla meditazione e dall’Ayurveda. Sarà praticato lo Yin Yoga dal ritmo tranquillo e i Pranayama rinfrescanti; l’ora del tramonto sarà favorevole anche alla pratica della meditazione.

Foreste e biodiversità: quanto costa creare un nuovo bosco

Foreste e biodiversità: quanto costa creare un nuovo boscoMilano, 23 mag. (askanews) – Creare in Italia un nuovo bosco considerando la progettazione, l’impianto e la manutenzione, può costare dai tra i 14.000 e i 23.000 euro ad ettaro per un progetto standard e arrivare fino a 38.000 euro per un bosco progettato scientificamente e in grado di soddisfare i criteri di multifunzionalità nonché i più alti standard qualitativi internazionali rispetto ai benefici restituiti all’uomo. Lo ha reso noto in occasione della Giornata mondiale della biodiversità del 22 maggio la B Corp e spin-off dell’Università di Padova Etifor, specializzata in consulenza ambientale, con un’analisi finalizzata a supportare amministrazioni, policy makers, ma soprattutto singoli cittadini che intendono contribuire a opere di riforestazione, nella comprensione della complessità che sta alla base della creazione di una nuova foresta.


“A livello globale, le foreste occupano circa un terzo della terra ferma – spiega Alex Pra, coordinatore dei progetti forestali per Etifor – ma sono la casa di oltre l’80% delle specie terrestri del pianeta, animali e vegetali. La tutela della biodiversità, di cui l’Italia è il paese più ricco in Europa con oltre 58.000 specie animali e 6.700 specie di piante vascolari, ovvero dotate di radici, fusto e foglie, passa quindi dai boschi e dal loro stato di salute, sempre più minacciato dalla degradazione o dalla distruzione degli habitat, dal cambiamento climatico e dall’introduzione di specie invasive. Investire in biodiversità in un paese che vanta 11 milioni di ettari di foreste, più di un terzo del territorio nazionale, significa investire nella tutela e nella protezione del patrimonio boschivo esistente, ma anche nella creazione di nuove foreste progettate con criteri scientifici e costruite per produrre benefici sul lungo periodo, specie nelle aree urbane e periurbane”. In Europa quasi metà delle specie arboree autoctone è stata valutata come minacciata e quindi a rischio di estinzione e solo il 25% delle foreste protette dalla Direttiva Habitat è in buono stato di conservazione. La crucialità del ruolo delle foreste è riconosciuta nella Strategia Europea per la Biodiversità, che prevede, tra le varie iniziative, anche l’ambiziosa “3 Billion Trees”, ovvero la messa a dimora su sul suolo continentale di 3 miliardi di alberi entro il 2030.


Le finalità per le quali si crea un nuovo bosco sono alla base dell’intero progetto e influenzano fortemente, anche sul piano economico, le scelte da compiere. Esistono boschi con finalità produttive e boschi con finalità protettive e di conservazione. In Italia si predilige oggi dare vita a boschi con finalità multiple volte a produrre più benefici contemporaneamente, ad esempio: potenziamento, protezione o ripristino di biodiversità, produzione di legname o altre materie prime (ad esempio sughero e prodotti forestali selvatici), fissazione di carbonio, regolazione del ciclo dell’acqua, qualità del paesaggio, opportunità di ricreazione, contrasto al dissesto idrogeologico, ripristino di aree colpite da eventi ambientali estremi, assorbimento acustico e abbattimento delle temperature elevate tramite zone d’ombra. Le fasi che danno vita alla nuova foresta sono: la progettazione, affidata ad un tecnico forestale che studi il contesto, conosca gli iter progettuali, i piani vigenti sull’uso del suolo e le autorizzazioni necessarie, che sappia scegliere le specie e gli interventi più adatti in base alle finalità e che consulti gli stakeholder; la preparazione del terreno, con conseguente tracciamento dei filari e del sesto d’impianto, che prevede interventi e tempistiche di attesa molto differenti a seconda del contesto: un terreno precedentemente usato per agricoltura, ad esempio, andrà arato, lavorato con colture azotofissatrici e concimi e fatto riposare almeno un anno; l’impianto, che prevede l’acquisto di piantine forestali di circa 2 o 3 anni di età di origine genetica certificata, la messa a dimora, la pacciamatura protettiva e il materiale di tutoraggio (palo di legno per identificare le piantine quando si fanno i primi sfalci di infestanti e gli shelter, ovvero strutture tubolari che proteggono la pianta dai morsi di lepri, ungulati e altri animali selvatici), la concimazione e l’irrigazione di soccorso, nel caso l’impianto venga fatto in periodi particolarmente siccitosi; la manutenzione, fondamentale nei primi 3-5 anni, che prevede sfalci, eventuali potature e irrigazioni di soccorso e monitoraggio sul tasso di attecchimento e accrescimento con interventi di sostituzione (generalmente, il 10% circa delle nuove piante non sopravvive); la gestione responsabile di lungo periodo per garantire la permanenza e la resilienza del nuovo bosco valorizzandone prodotti e servizi per la collettività, ovvero i cosiddetti servizi ecosistemici.


“Abbiamo ribattezzato questi boschi nati da approccio scientifico e multidisciplinare, in grado di innescare circoli virtuosi di benefici per l’uomo e per l’ambiente, “superforeste” – conclude Alex Pra – e sono gli interventi sui quali è più opportuno investire oggi per godere appieno dei benefici sul lungo periodo. In Italia si stima che il valore economico generato sotto forma di servizi ecosistemici da un singolo ettaro di sia pari, in media, a circa 2.300 euro all’anno. Va tuttavia ricordato che i costi di riforestazione sono finanziari, cioè esborsi monetari espliciti, mentre i benefici sono economici, cioè, quand’anche quantificati, non tutti sono necessariamente esplicitati e, soprattutto, internalizzati in un flusso di cassa reale”. Essendo numerose le variabili che concorrono a determinare l’impegno economico nella creazione di un bosco, l’analisi di Etifor individua i range di prezzo per un bosco “standard” (14.000-23.000 euro per ettaro) e per una “superforesta” (24.000-38.000 euro per ettaro) utilizzando i costi standard definiti dei prezziari agro-forestali delle principali regioni che prevedono misure per l’afforestazione e la riforestazione nei loro piani di sviluppo rurale. Contestualmente, sono stati analizzati i massimali di spesa previsti da diversi bandi nazionali e regionali per promuovere interventi in aree urbane e periurbane: il PNRR prevede per la riforestazione urbana nelle città metropolitane una spesa massima di 43.000 euro/ha, compresa la progettazione, la realizzazione dell’impianto e tutte le cure colturali per la manutenzione quinquennale, incluso il recupero di fallanze; il bando di forestazione urbana dell’Emilia Romagna prevede invece un costo massimo di 20.000 euro/ha, compresa la manutenzione per 4 anni; il bando lombardo per la forestazione periurbana, invece, indica addirittura 60.000 euro/ha di rimboschimento compresa la manutenzione per 5 anni.


Mediamente, va sempre considerata una variabilità del 10-20% in base alle specie introdotte e a situazioni specifiche, quali la fertilità, il contesto e le condizioni generali dei terreni prima dell’intervento. In aree urbane, ad esempio, i costi possono lievitano molto facilmente e in montagna, a seconda della pendenza del terreno, si può assistere ad una maggiorazione fino al 15%.

L’Atalanta rientrata a Bergamo, tifosi in festa

L’Atalanta rientrata a Bergamo, tifosi in festaRoma, 23 mag. (askanews) – Circa quattrocento tifosi hanno aspettato il rientro dell’Atalanta a Bergamo, tornata con la coppa conquistata nella magica notte di Dublino. In tanti, ragazzi, bambini, adulti, famiglie davanti ai cancelli del varco da dov’è uscita la squadra, prima dell’arrivo del charter della Dea. Intorno alle 14 Gasperini, De Roon e tutti gli altri sono usciti dall’ingresso Nord di via Paderno, acclamati dai presenti lungo la rete di metallo che divide la pista d’atterraggio dal varco. “Gasperini logora chi non ce l’ha” alcuni degli striscioni comparsi. E poi: “Atalanta campione d’Europa e così via. C’è chi è arrivato a Orio al Serio con le maglie degli eroi di Dublino – Lookman, De Ketelaere, Scamacca – e chi con le vecchie glorie, come ad esempio Raimondi e Rustico. Ieri a Bergamo c’erano circa ventimila persone che hanno festeggiato la squadra e molti hanno proseguito la notte spostandosi all’aeroporto.