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Autore: Redazione StudioNews

Pallavolo, l’Italia di Velasco batte la Germania 3-1

Pallavolo, l’Italia di Velasco batte la Germania 3-1Roma, 16 mag. (askanews) – Pronto riscatto per l’Italia femmimile di Julio Velasco nella Volleyball Nations League 2024. Le azzurre (foto Federvolley.it) oggi ad Antalya (Turchia) si sono imposte 3-1 (25-16, 25-16, 21-25, 25-22) sulla Germania. Un successo molto importante in chiave qualificazione olimpica, perché oltre ai punti del world ranking conquistati (2,59) permette all’Italia di tenere a distanza una formazione in corsa per Parigi 2024. Domani la nazionale tricolore, sempre ad Antalya, sarà chiamata ad affrontare la Bulgaria (ore 19 italiane, diretta su DAZN e VBTV); un’altra sfida da non sbagliare per compiere un ulteriore passo verso il pass olimpico.

Accordo Ue-Islanda: aggiornato elenco delle Ig protette

Accordo Ue-Islanda: aggiornato elenco delle Ig protetteRoma, 16 mag. (askanews) – E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE l’elenco aggiornato delle DOP IGP protette dall’accordo UE-Islanda. In particolare, sono state aggiunte nuove IG, sono stati corretti alcuni errori e sono state eliminate le IG non più protette dal diritto dell’UE. Lo rende noto Origin Italia.


Le nuove IG agroalimentari italiane incluse nell’elenco sono: Anguria Reggiana; Asparago di Cantello; Burrata di Andria; Cantuccini Toscani / Cantucci Toscani; Cappellacci di zucca Ferraresi; Cappero delle Isole Eolie; Cappero di Pantelleria; Casciotta d’Urbino; Castagna di Roccamonfina; Cedro di Santa Maria del Cedro; Ciliegia di Bracigliano; Cioccolato di Modica; Cipolla bianca di Margherita; Colatura di alici di Cetara; Culurgionis d’Ogliastra; Finocchio di Isola Capo Rizzuto; Focaccia di Recco col formaggio; Lenticchia di Altamura; Lenticchia di Onano; Limone dell’Etna; Lucanica di Picerno; Olio Marche; Marrone di Serino / Castagna di Serino; Mele del Trentino; Miele Varesino; Mortadella di Prato; Mozzarella di Gioia del Colle; Olio Campania; Olio di Calabria; Olio di Puglia; Olio di Roma; Olio Lucano; Oliva di Gaeta; Ossolano; Pampapato di Ferrara / Pampepato di Ferrara; Pampepato di Terni / Panpepato di Terni; Pane Toscano; Patata del Fucino; Patata novella di Galatina; Patata Rossa di Colfiorito; Pecorino Crotonese; Pecorino del Monte Poro; Pecorino delle Balze Volterrane; Pesca di Delia; Pescabivona; Piadina Romagnola / Piada Romagnola; Pitina; Pizzoccheri della Valtellina; Provola dei Nebrodi; Rucola della Piana del Sele; Salama da sugo; Salame Piemonte; Olio Sicilia; Silter; Strachitunt; Südtiroler Schüttelbrot / Schüttelbrot Alto Adige; Torrone di Bagnara; Vitelloni Piemontesi della Coscia.

”Ci vuole un fiore”, Italia ospite d’onore Fiera del Libro di Varsavia

”Ci vuole un fiore”, Italia ospite d’onore Fiera del Libro di VarsaviaVarsavia, 16 mag. (askanews) – Il celebre storico Alessandro Barbero è la punta di diamante dello straordinario calendario d’appuntamenti e incontri che promuoverà autori ed editoria italiana alla Fiera Internazionale del Libro di Varsavia, in programma dal 23 al 26 maggio al Palazzo della Cultura e della Scienza.


‘Ci vuole un fiore’, il piccolo, gentile capolavoro di Gianni Rodari – a cinquant’anni dalla pubblicazione dell’omonimo album musicato da Sergio Endrigo e Luis Bacalov – è il titolo che accompagna la partecipazione italiana in Polonia, paese che è il terzo mercato europeo di destinazione per l’editoria italiana. Una presenza alla Fiera di Varsavia che è parte della cosiddetta ‘Destinazione Francoforte’, il progetto di avvicinamento alla ‘Buchmesse di Francoforte’, in programma in ottobre, che sta portando i libri e gli autori italiani in numerosi festival, fiere e saloni librari italiani, tedeschi e internazionali. ‘Con 481 diritti di traduzione venduti nel 2022, la Polonia è il terzo mercato europeo di destinazione per l’editoria italiana. Varsavia è una tappa importante di un percorso verso l’internazionalizzazione che ha visto il nostro Paese passare da 1.800 diritti di traduzione venduti in tutto il mondo nel 2001 a circa 7.900 nel 2022’, ha dichiarato il presidente di AIE, Innocenzo Cipolletta.


‘La partecipazione dell’Italia come ospite d’onore alla Fiera Internazionale del Libro di Varsavia’, spiega l’Ambasciatore d’Italia in Polonia Luca Franchetti Pardo, ‘rappresenta una importante occasione di promozione della ricchezza e della diversità della nostra cultura letteraria presso l’attento pubblico polacco, che avrà l’opportunità di incontrare alcuni dei più acclamati scrittori contemporanei italiani, accanto a voci emergenti. Anche la nostra editoria sarà protagonista della Fiera grazie alla presenza di diverse case editrici, operatori del settore e agenti. Il progetto nasce da un grande lavoro di squadra che da oltre un anno e mezzo vede coinvolte istituzioni italiane e polacche, in un continuo dialogo tra Roma e Varsavia: in Italia il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero della Cultura (Centro per il libro e la lettura -CEPELL), l’Agenzia ICE, l’Associazione Italiana Editori che si avvale dell’agenzia Ex Libris; in Polonia l’Ambasciata d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ufficio ICE di Varsavia, in stretto raccordo con la Fondazione ‘Storia e Cultura’, organizzatrice della Fiera’. La presenza italiana alla Fiera di Varsavia sarà caratterizzata da un intenso programma culturale che esalterà i legami che uniscono i due paesi, attraverso uno sguardo sulla grande narrativa contemporanea, sulla saggistica e sulla poesia, sull’editoria per ragazzi e sul thriller storico. Gli autori e i professionisti dell’editoria ospiti a Varsavia saranno (in ordine alfabetico): Pietro Luca Azzaro, Alessandro Baldacci, Luigi Ballerini, Alessandro Barbero, Massimo Borghesi, Alessandro Campi, Andrea Colamedici, Mattia Corrente, Carlo Gallucci, Maura Gancitano, Helena Janeczek, Federica Manzon, Michele Marchitto, Luigi Marinelli, Laura Pugno, Stefano Redaelli, Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Gaia Stock e Matteo Strukul. Ad animare i loro incontri saranno alcuni esponenti del mondo culturale, istituzionale e accademico di Italia e Polonia: Bougmila Bielanska, Stefan Bielanski, Raoul Bruni, Apolonia Filonik, Sebastiano Giorgi, Luciano Lanna, Leonardo Masi, Natalia M?trak, Ewa Nicewicz, Julia Okolowi?-Szumowska, Karolina Porcari, Dario Prola, Mateusz Salwa, Ma?gorzata Slarzy?ska e Marco Zonch. Vale la pena segnalare che la grande attesa per la presenza in Polonia di Alessandro Barbero ha spinto le istituzioni italiane ad organizzare, oltre a quello in Fiera il 25 maggio, anche un secondo incontro con il celebre storico, dal titolo ‘Dante, un uomo del Medioevo’, il 23 maggio presso l’Università Jagellonica di Cracovia.


Incontri, dialoghi, lectio, tavole rotonde e approfondimenti si svolgeranno nel centralissimo Palazzo della Cultura e della Scienza della capitale polacca ed in particolare nel Padiglione italiano allestito da ICE in cui sarà presente anche uno spazio riservato agli incontri tra gli addetti ai lavori, un bookshop gestito dalla libreria polacca Italicus e la mostra ‘Eccellenze Italiane. Figure per Gianni Rodari’, promossa da Bologna Children’s Book Fair, Regione Emilia-Romagna e curata da Giannino Stoppani Cooperativa Culturale – Accademia Drosselmeier, che valorizzerà i contributi degli illustratori italiani alle opere più amate di Gianni Rodari. A trovare spazio nel Goethe Hall Foyer sarà invece un’altra mostra: ‘Storie italiane’, prodotta da Melania Gazzotti in collaborazione con l’Associazione Flangini, dedicata al racconto che gli illustratori italiani più amati e riconosciuti degli ultimi anni hanno reso della narrativa attraverso la bellezza delle loro copertine. Programma. Il programma varsaviano si apre giovedì 23 maggio con l’incontro inaugurale ‘Ci vuole un fiore’, durante il quale Carlo Gallucci, fondatore della casa editrice omonima e Gaia Stock di Edizioni EL si confronteranno dalle rispettive prospettive sul lavoro dedicato ai lettori del futuro, l’editoria per ragazzi. Si entrerà poi nel vivo con l’autrice Premio Strega Helena Janeczek, abile ritrattista dei protagonisti ‘laterali’ dei grandi avvenimenti storici, che tra letteratura e storia rifletterà sulla scrittura quale mezzo capace di interrogare il presente ripercorrendo il passato. A seguire sarà la volta dei professori Pietro Luca Azzaro (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) e Massimo Borghesi (Università di Perugia) che a partire dalle figure di Karol Wojtyla e Jorge Mario Bergoglio si interrogheranno sul legame tra Chiesa e collettività.


Chiuderà gli appuntamenti di giornata in fiera Laura Pugno, a Varsavia per raccontare le ispirazioni che popolano i suoi romanzi e dominano le sue poesie. La serata proseguirà con il concerto Italia Folksongs di Ilaria Pilar Patassini con Daniele Di Bonaventura Band’Union, un viaggio musicale suggestivo nelle sonorità italiane più vere e profonde attraverso i colori del jazz e del folk, che si terrà presso il Teatr Studio. Sarà uno degli scrittori per adulti e ragazzi più amati in Italia, Luigi Ballerini, ad aprire la giornata di venerdì 24 maggio. Tradotto e amato anche in Polonia, attraverso un excursus sui suoi libri mostrerà come – per i grandi come per i piccini – ogni storia diventa il seme da cui germogliano fiducia e consapevolezza. Una imprescindibile panoramica sui numeri del mercato editoriale italiano a cura di Bruno Giancarli dell’Ufficio Studi di AIE e poi spazio all’universo di Alessandro Baldacci, protagonista in veste di poeta con Il dio di Norimberga, pubblicato da peQuod e candidato al Premio Strega Poesia 2024. Eminente esperto dei rapporti tra letteratura, medicina, scienza e spiritualità, Stefano Redaelli dell’Università di Varsavia, nel centenario della nascita di Franco Basaglia, proporrà invece la sua particolare lettura della salute mentale, che viaggia sul doppio binario della follia del mondo e della salvezza dei folli. Infine, riflettori puntati sul thriller storico, di cui Matteo Strukul è maestro: l’autore – amatissimo in Polonia – offrirà al pubblico uno spaccato, affasciante e incredibilmente travolgente, sull’Italia delle congiure e delle lotte di potere. Sabato 25 maggio toccherà a Michele Marchitto, con Gianni Rodari come nume tutelare del suo incontro: l’autore de Il gigante e il cavaliere (Lavieri, 2022, tradotto in polacco da NoBell Publishing proprio in occasione della Fiera) dimostrerà una volta in più come attraverso il linguaggio della meraviglia sia possibile affrontare temi delicati come l’amicizia, i conflitti e la conoscenza di sé. La coppia di filosofi e divulgatori Andrea Colamedici e Maura Gancitano proporrà invece un’esplorazione storica accurata e una ricognizione attenta del presente sul concetto di lavoro, provando a capire perché a un certo punto ci si è iniziati a chiedere – come titola il loro ultimo saggio – Ma chi me lo fa fare? (HarperCollins, 2023). Focus sulla traduzione a seguire con una celebrità del mondo degli studi polonistici, Luigi Marinelli dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, mentre sarà una lezione sicuramente partecipata quella proposta da uno dei più noti e amati storici italiani, Alessandro Barbero, che vivisezionerà il concetto di ‘fare storia’ raccogliendo il significato più completo di questa espressione. Per finire arte, danza, musica, natura e soprattutto poesia grazie al contributo di Davide Rondoni, che nel suo soggiorno polacco racconterà al pubblico cosa guida e come si caratterizza il suo percorso creativo. Nel cinquecentenario della pubblicazione de Il Principe Alessandro Campi dell’Università di Perugia racconterà la modernità dell’opera più celebre di Niccolò Machiavelli, aprendo la giornata di domenica 26 maggio, che proseguirà all’insegna della narrativa più pura con gli interventi di Mattia Corrente e di Federica Manzon. Il primo – ospite a una latitudine molto diversa dalla sua – spalancherà una finestra sulla Sicilia attraverso il suo romanzo d’esordio La fuga di Anna (Sellerio, 2022). La seconda, fresca di Alma (Feltrinelli, 2024), partirà invece da Trieste per spingersi, in un incrocio tra realtà e immaginazione, ‘oltre il confine a Est’ ricucendo confini e memorie. Per concludere, sarà una delle voci poetiche più riconoscibili del panorama editoriale contemporaneo, Antonio Riccardi, a sfogliare insieme ai propri lettori la summa della sua produzione letteraria, Poesie 1987-2022 (Garzanti, 2022), raccontando loro i trentacinque anni che ne corrono tra le pagine.

Accordo Wise Equity e Aksìa per cessione di Casa della Piada

Accordo Wise Equity e Aksìa per cessione di Casa della PiadaRoma, 16 mag. (askanews) – Wise Equity, società di gestione del fondo Wisequity VI, e Aksìa, società di gestione del fondo Aksìa Capital IV e socio di maggioranza di CRM S.p.A., annunciano la firma di un accordo vincolante per l’investimento di Wisequity VI nel capitale di CRM S.p.A, conosciuta sul mercato come Casa della Piada.


Casa della Piada, a 50 anni dalla sua fondazione, è una società specializzata nella realizzazione di prodotti da forno, leader di mercato nella produzione di piadine e tigelle per la grande distribuzione organizzata e rappresenta un partner storico per tutte le principali catene della GDO italiana. Aksìa ha rilevato Casa della Piada dalla famiglia fondatrice nel 2018, nominando Marco Vespasiano CEO e rafforzando sin da subito la struttura manageriale. Il piano di sviluppo di Aksìa ha portato l’azienda a crescere ad un tasso del 20% annuo grazie all’espansione in Italia e all’estero, all’acquisizione del produttore di piadine IGP Gastone, al raddoppio della capacità produttiva, ad una nuova strategia di marketing e al lancio di nuovi prodotti. Con stabilimenti produttivi a Modena, dove ha la sede principale, e Ravenna, Casa della Piada proietta nel 2024 un fatturato di oltre 50 milioni di euro.


Il progetto di Wise Equity, oltre al consolidamento della posizione di leadership in Italia, vede come centrale la strategia di espansione nei mercati esteri. Wise Equity acquisterà una quota di maggioranza, affiancato dal CEO Marco Vespasiano, che parteciperà all’investimento per garantire la continuità gestionale della società.

Osservatorio Esg, le sei Big Tech emettono Co2 quanto uno Stato

Osservatorio Esg, le sei Big Tech emettono Co2 quanto uno StatoMilano, 16 mag. (askanews) – Sei persone su dieci, nel mondo, ignorano che il web e la navigazione su Internet siano causa di emissioni di C02. Così come mandare una mail o usare l’intelligenza artificiale, o immagazzinare foto sul telefonino foto. E il problema sta diventando sempre più grande: le principali big tech del mondo – Amazon, Apple, Facebook, Google, Microsoft e Nvidia – emettono complessivamente più Co2 della Repubblica Ceca (130,1 milioni di tonnellate) e consumano più energia di paesi come Belgio o Cile (91 milioni di MWh). Nonostante gli sforzi di queste aziende, il trend è destinato a peggiorare nei prossimi anni anche a causa della diffusione dell’Intelligenza Artificiale, che per migliorarsi ed essere usata ha bisogno di una sempre più crescente quantità di energia.


Sono queste le principali novità contenute all’interno del Terzo rapporto 2024 dell’Osservatorio Esg Big Tech di Karma Metrix, società che misura, compara e migliora l’impatto sull’ambiente dei siti web e che, per l’occasione, ha analizzato gli ultimi bilanci di sostenibilità dei sei colossi tecnologici americani per capire il loro impatto sull’ambiente e delineare gli scenari futuri della sostenibilità del digitale. Dall’analisi emerge che le big tech sopra citate continuano ad essere estremamente energivore, tanto che negli ultimi 3 anni il loro consumo energetico è cresciuto del 48%, ad un ritmo 5 volte superiore alla crescita del consumo mondiale. Se fossero una nazione, queste 6 aziende occuperebbero il 37esimo posto nel mondo per consumi energetici, appena sopra il Cile e subito dopo il Bangladesh (che conta una popolazione di circa 170 milioni di persone). In termini di emissioni di Co2, il dato aggregato Big Tech si attesta a 130,1 milioni di tonnellate annue, ovvero più di quanta ne emette ogni anno la Repubblica Ceca.


Le aziende tech che hanno aumentato il loro inquinamento digitale sono quelle che stanno investendo di più nell’intelligenza artificiale. In tre anni (dati 2020, 2021, 2022) Microsoft, con 16,7 milioni di tonnellate, registra un +41,8%. Meta con 8,5 milioni di tonnellate mostra un incremento significativo del +66,4%, mentre Nvidia con 2,7 milioni di tonnellate di CO2 annue mostra un aumento del +104% rispetto al periodo precedente. Il colosso del cloud e e-commerce Amazon ha prodotto più di 71 milioni di tonnellate, in aumento del +17,5%. In controtendenza positiva invece Google , che con 10,1 milioni di tonnellate segna una flessione della CO2 emessa (-1,3%) e Apple che con 20,6 milioni di tonnellate di Co2 emesse ha ottenuto una riduzione del -8,8% delle emissioni nella forbice 20/22. L’impatto delle big tech sull’ambiente non si traduce solo in consumi energetici ed emissioni di Co2, ma anche sulla quantità d’acqua necessaria per raffreddare i loro data center. Soltanto Google, per esempio, nel 2022 ha consumato oltre 21 milioni di metri cubi d’acqua, il 63% in più rispetto al 2019. Questa quantità d’acqua basterebbe a dissetare per un anno circa 24 milioni di persone.


Va detto, al contempo, che tutte le aziende analizzate nel report ESG dichiarano e mostrano impegni concreti per alleggerire il loro impatto sul pianeta. Alcuni esempi: Amazon ha annunciato di voler generare più acqua di quella consumata entro il 2030, Meta, recuperando 2,3 miliardi di litri vuole diventare Water Positive entro il 2030. Microsoft è invece la prima big tech water positive, ripristinando oltre il doppio dell’acqua che consuma e, attraverso i suoi progetti, fornendo acqua potabile ad oltre mezzo milione di persone. Qualcosa si muove anche sui consumi energetici. Amazon dichiara, ad esempio, di utilizzare il 90% di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro l’anno 2025. Anche Apple ha comunicato di voler ridurre le emissioni del 75% entro il 2030, mentre Google punta ad utilizzare esclusivamente energia 100% carbon free entro lo stesso anno. Infine Nvidia, la realtà con la percentuale di crescita più impattante, che sta lavorando sull’AI per rendere i suoi prodotti più efficienti e ridurre drasticamente il numero di emissioni. La ricerca è stata realizzata da Karma Metrix, con la collaborazione con il Master in Comunicazione per le Relazioni Internazionali dell’Università IULM di Milano “Il terzo osservatorio ESG Big tech – ha affermato il Ceo di Karma Metrix Ale Agostini – ha confermato che non ci sono pasti gratis: anche digitale e intelligenza artificiale impattano in modo crescente sul cambiamento climatico. È fondamentale diffondere la consapevolezza e intensificare gli sforzi di tutte le aziende per renderlo più sostenibile. Sito web, App o AI: il digitale è sempre più energivoro è la parola d’ordine deve essere misurare e rendicontare la sostenibilità digitale. Fino a quando non avremo solo fonti di energia pulite, l’unica strada è risparmiare e limitare le emissioni di CO2 derivanti dalle tecnologie digitali”.

Pnrr, Formez lancia contest “Pa OK! Insieme per creare valore pubblico”

Pnrr, Formez lancia contest “Pa OK! Insieme per creare valore pubblico”Roma, 16 mag. (askanews) – Stimolare e premiare le Pubbliche amministrazioni sui progetti di miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità dei servizi, misurare le performance e i risultati tangibili per cittadini e imprese, diffondere la consapevolezza circa contenuti e modalità di realizzazione delle buone pratiche che conducono le Pa verso il futuro. Prende avvio oggi “Pa OK! Insieme per creare valore pubblico”, il Contest voluto dal Dipartimento della Funzione Pubblica e attuato dal Formez PA, con il contributo scientifico della SDA Bocconi School of Management.


L’iniziativa, che rientra nell’ambito dei progetti PNRR, promuove le best practice di rafforzamento esterno e interno della capacità amministrativa in sette differenti aree d’azione: efficientamento energetico; sostenibilità e transizione ecologica; digitalizzazione; innovazione sociale, inclusione, fragilità; lavoro e sviluppo economico; innovazione gestionale; semplificazione amministrativa. Con “Pa OK!” inizia un percorso che, seguendo le linee di azione del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, vedrà il Formez accompagnare gli enti centrali e locali per una macchina pubblica sempre più aperta alla cultura del risultato. Le candidature delle Pa centrali e locali potranno essere inviate a partire da oggi, ed entro il 2 settembre prossimo, attraverso la piattaforma www.paok.formez.it.


In questo lasso di tempo si terranno cinque incontri territoriali da Nord a Sud, a Roma, Palermo, Napoli, Milano e Cagliari, per promuovere capillarmente la partecipazione al Contest; il primo degli incontri si terrà il 23 maggio, alle ore 11, in un evento organizzato da Formez al Palazzo dei congressi di Roma, all’interno della kermesse di Forum PA. Per tutti i progetti candidati verrà restituito alle amministrazioni un feedback report ed un tool di strumenti di fortificazione delle abilità progettuali. Il progetto prevede, inoltre, cinque webinar tecnici sul tema del project management e sette seminari tematici di disseminazione, con l’obiettivo di favorire un’attività di bench-learning e di rafforzamento delle competenze degli enti in una logica di trasparenza e coinvolgimento di tutti gli stakeholder. Ai vincitori sarà attribuita la menzione “Campione di innovazione Premio PA OK! 2024” e, tra le altre menzioni, va segnalata quella riservata ai progetti più votati dai cittadini: “Eccellenza per cittadini Premio Pa OK! 2024”.


“Grazie al PNRR avviciniamo sempre più la Pubblica Amministrazione alle persone. Il Progetto ‘Pa OK! Insieme per creare valore pubblico’, ha come obiettivo sia quello di far emergere i progetti migliori delle amministrazioni, che quello di mettere in connessione queste pratiche virtuose a vantaggio di altre PA, creando così un circolo virtuoso di buoni esempi”. E’ quanto afferma il Presidente Formez, Giovanni Anastasi, che aggiunge: “Pa OK! Non è solo un premio ma è un laboratorio messo a disposizione da Formez, rivolto a tutte le pubbliche amministrazioni, con un insieme di strumenti volti a rendere migliore la vita di cittadini e imprese, individuando prima i servizi più efficaci ed efficienti, per poi metterli a disposizione della collettività tramite un’ampia diffusione, facilitando così il networking fra le PA, in modo che le conoscenze acquisite siano condivise con più persone possibili”. “Per questo parliamo di valore pubblico e di un passaggio dalla cultura dell’adempimento a quella del risultato – sottolinea Anastasi – il progetto, quindi, è un catalizzatore delle migliori idee delle amministrazioni ed ha, fra gli obiettivi, quello di capitalizzare le esperienze di successo”. “Un’ulteriore novità consiste nel fatto che a tutte le Pubbliche amministrazioni che parteciperanno – spiega il Presidente Formez – sarà restituito un report strutturato, capace di far emergere quelli che sono gli elementi di forza dei loro progetti ma anche di fornire indicazioni di miglioramento metodologico, in modo da supportarle nel processo di autovalutazione con l’obiettivo di potenziare le loro capacità di progettazione, con una ricaduta positiva su tutti i fruitori dei servizi pubblici”.


“Tramite il Contest saranno, inoltre, individuate alcune amministrazioni che avranno l’opportunità di entrare a far parte di un gruppo di lavoro, coordinato dal Dipartimento della funzione pubblica – conclude – per definire un set di indicatori di performance organizzativa. Siccome puntiamo a far emergere la qualità dei servizi e la centralità dei destinatari ultimi delle prestazioni degli enti, anche i cittadini potranno votare i progetti candidati attraverso la piattaforma Pa OK!”. “Il settore pubblico è molto cambiato negli ultimi anni ed è un serbatoio inesauribile di progetti e innovazioni al servizio dei cittadini. Far emergere e dare evidenza alle migliori esperienze rappresenta un giusto riconoscimento per gli enti promotori e una modalità efficace per diffondere idee e soluzioni innovative”. È quanto afferma Giovanni Valotti, Professore Ordinario di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche del Dipartimento di Scienze sociali e politiche presso l’Università Bocconi.

Il 18 maggio torna Slow Food day: 100 eventi in tutta Italia

Il 18 maggio torna Slow Food day: 100 eventi in tutta ItaliaRoma, 16 mag. (askanews) – Torna il 18 maggio lo Slow Food Day, la giornata in cui le realtà territoriali e regionali aderenti alla rete Slow Food e le Comunità Slow Food organizzano oltre 100 eventi in tutta la Penisola. Obiettivo comune “riattivare un dialogo col cibo che ci permetta di uscire dalla condizione di consumatori per diventare artefici: di scelte, di azioni, di significati – spiega Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia – Il prossimo 18 maggio festeggiamo il nostro orgoglio di essere Slow Food. Nelle aziende agricole, nei ristoranti alleati e nelle piazze, l’associazione manifesta con attiviste e attivisti che sostengono e raccontano il cibo buono pulito e giusto”.


Quest’anno l’impegno principale dedicato all’introduzione dell’educazione alimentare come insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado. Sono più di 100 le iniziative che si svolgono in contemporanea in Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia.

Il Nobel Sargent spiega la dura “legge” sui debiti pubblici

Il Nobel Sargent spiega la dura “legge” sui debiti pubbliciRoma, 16 mag. (askanews) – Dalle guerre mondiali, così come dalla crisi associata al Covid, sono emersi governi ingranditi per mole, che successivamente non tornano ai livelli precedenti, mentre aumentano i livelli dei debiti pubblici. E su questi ultimi vige sempre “la legge della gravità: a pagare i debiti degli Stati sono i contribuenti”. È uno dei messaggi chiave del premio Nobel all’economia, Thomas John Sargent, insignito dell’onorificenza nel 2011, che oggi ha tenuto una lettura pubblica all’università Luiss di Roma, in un’aula affollata di studenti e economisti che si sono formati sui suoi manuali.


Tra questi ultimi, come lui stesso ha raccontato, anche il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che ha tenuto un saluto introduttivo in cui ha elogiato i contributi di Sargent alle scienze economiche. Panetta ha citato diversi libri dello studioso, in particolare uno sull’inflazione (The conquest of American inflation) e il trattato di macroeconomia della fine degli anni ’70 (Macroeconomiche Theory), del quale il banchiere centrale si è portato la una copia per farsi fare una dedica in diretta, a fine evento. Sargent ha svolto la sua lettura-lezione sul tema dell’indebitamento pubblico e della tassazione, ripercorrendo la storia degli Stati Uniti d’America da ancor prima della nascita del governo federale, ai tempi della Guerra d’indipendenza. Ma prendendo spunto da queste tappe ha tratto considerazioni applicabili anche su scala più ampia.


A cominciare dalla sovramenzionata “legge della gravità” sui debiti pubblici, che secondo l’economista “vale sempre: quello che lo Stato spende poi lo devono pagare i contribuenti”. E aumentando il debito aumenta il peso dello Stato (government) nell’economia, specialmente durante le crisi estreme, come le guerre mondiali. Questo accresciuto peso poi tende a mantenersi sui nuovi livelli e secondo Sargent in generale non è un elemento positivo. “Perché accade anche un’altra cosa – ha spiegato -: quando gli Stati (i governi) iniziano a fare cose che non dovrebbero fare, smettono di fare le cose che invece dovrebbero fare. Ad esempio negli Usa le maggiori infrastrutture sono state fatte quando il governo federale era appena al 5% del Pil”.


La lezione è stata seguita da una serie di domande all’economista, tra cui una dello stesso Panetta sui parallelismi che si possono vedere tra gli anni successivi alle guerre mondiali e quelli successivi alla crisi correlata al Covid. Qui Sargent ha rilevato una certa tendenza degli Stati, mediante sussidi o altre forme di supporto pubblico “a creare opportunità per la ricerca di rendite di cui alcuni gruppi beneficiano, ma che hanno ricadute negative per l’insieme della comunità”, ha detto. E’ anche intervenuto sui dazi Usa alle importazioni di auto elettriche dalla Cina che sta varando l’amministrazione guidata dal presidente Joe Biden. “Biden dice che vuole promuovere l’energia green e la diffusione di veicoli elettrici negli Stati Uniti. E chi è il miglior produttore, il più economico, sui veicoli elettrici? La Cina. Quindi – ha osservato – quello che faremo è dire che vogliamo le auto elettriche ma non le più economiche. Gli Usa raccoglieranno sì proventi dai dazi sulle auto elettriche cinesi, ma in questo modo non le otterremo alle migliori condizioni possibili.”. In definitiva “Biden non è sincero, e non parlo dei suoi propositi sulla green economy” ma del modo di realizzarli.


Secondo il premio Nobel le prossime elezioni presidenziali Usa “saranno molto interessanti per l’intrattenimento, sempre che uno non subisca ricadute per quello che poi fanno gli Stati Uniti”.

Efsa: Psa, notevole aumento dei casi nei suini in Ue nel 2023

Efsa: Psa, notevole aumento dei casi nei suini in Ue nel 2023Roma, 16 mag. (askanews) – Nel 2023 ben 14 Stati membri dell’UE sono stati interessati dalla peste suina africana (PSA), che, in rapporto all’anno precedente, ha visto quintuplicare i focolai infettivi nei suini domestici. Lo si legge nella relazione epidemiologica annuale dell’Efsa, pubblicata oggi.


Per i suini domestici nel 2023 si è registrato il più alto numero di focolai di PSA dal 2014. Croazia e Romania hanno notificato il 96% del numero totale di focolai (1 929). Nel 2023 il numero di focolai nei cinghiali è aumentato del 10% rispetto all’anno precedente. Il virus fu introdotto per la prima volta in Svezia e Croazia diffondendosi poi a nuove aree in Italia. Riapparve anche in Grecia dopo una pausa di due anni. La Germania, l’Ungheria e la Slovacchia hanno visto migliorare la situazione epidemiologica nei loro Paesi, con una diminuzione del numero di focolai nei cinghiali selvatici.


Gli esperti dell’Efsa raccomandano di dare priorità alla sorveglianza passiva, compresa la ricerca e l’analisi delle carcasse di cinghiale, piuttosto che alla sorveglianza attiva, compresa l’analisi dei cinghiali cacciati per individuare i focolai di PSA. Nell’ottobre 2024 l’Efsa emanerà anche un parere scientifico che rivedrà i fattori di rischio per la comparsa, la diffusione e la persistenza del virus della PSA nelle popolazioni di cinghiali selvatici e nei suini domestici.

In 50 anni in Italia dimezzate le rese produttive delle ciliegie

In 50 anni in Italia dimezzate le rese produttive delle ciliegieRoma, 16 mag. (askanews) – Mancato soddisfacimento del fabbisogno di ore di freddo nel periodo invernale, carenza idrica, cracking, riduzione della produttività, scarsa propensione al rinnovamento, eventi climatici estremi: sono alcune delle cause del drastico calo delle rese produttive del ciliegio in Italia, diminuite del 50% in 50 anni.


Di come risolvere queste problematiche e della situazione internazionale della coltura si è parlato nel Biosolutions International Congress sul tema “Quali Biosolutions per ciliegie di qualità”, organizzato da Agri2000 Net nel corso di Macfrut, alla presenza di oltre 200 operatori del settore. Oggi è Cile il paese guida per innovazione e per ritmi di crescita delle superfici, mentre la Turchia è il maggiore produttore storico: l’Italia vuole riconquistare una sua leadership attraverso modifiche nelle tecniche produttive ed organizzative. “Le biosolutions, per la crescente domanda di sostenibilità, per l’acuirsi delle problematiche biotiche ed abiotiche e delle richieste del consumatore, possono diventare ‘perno’ fondamentale per impostare linee tecniche innovative capaci di rendere la coltivazione del ciliegio sempre più profittevole per i produttori agricoli del mondo”, ha affermato Camillo Gardini di Agri2000 Net, coordinatore del Biosolutions International Event.


In Cile gli ettari coltivati a ciliegio sono cresciuti esponenzialmente dal 2010 ad oggi. Si è passati dai 18.600 del 2010 a 76.000 ha nel 2024. In Turchia invece le tonnellate di ciliegio prodotte sono in calo negli ultimi anni, così come il livello di esportazioni nel mondo. Le biosoluzioni proposte dalle aziende presenti all’evento, puntano soprattutto a migliorare l’impollinazione, l’allegagione, l’accrescimento e il calibro dei frutti anche in condizioni climatiche avverse, e di contrastare il fenomeno del cracking e i principali insetti e patogeni antagonisti, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale.