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Autore: Redazione StudioNews

Nasce in Puglia polo anti Xylella targato Coldiretti Unaprol e Cai

Nasce in Puglia polo anti Xylella targato Coldiretti Unaprol e CaiRoma, 16 mag. (askanews) – Sarà presentato domani in Puglia il polo antixylella per la ricostruzione della più grande fabbrica green del Sud Italia. Un progetto di investimento e assistenza agli olivicoltori dopo la strage di ulivi causata dalla Xylella, che accompagnerà le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti con le varietà resistenti dalla Lecciana al Leccio del Corno, dal Leccino fino alla FS17 e a tutte le ulteriori varietà che saranno autorizzate, con una gestione olivicola al passo con i tempi, con mezzi e conoscenze tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio.


L’appuntamento è per domani, a partire dalle 10.30, a Squinzano presso l’azienda olivicola Taurino, dove assieme a presidente e direttore di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo e Pietro Piccioni, a presidente e direttore di Unaprol, Consorzio Olivicolo Italiano, David Granieri e Nicola Di Noia, e all’amministratore delegato di Cai Consorzi Agrari d’Italia, Gianluca Lelli. Una occasione per fare il punto sull’impatto dell’epidemia causata dalla Xylella sul patrimonio storico, ambientale e produttivo della Puglia, la regione più olivicola d’Italia, e sullo stato dell’arte della ‘ricostruzione’.

Attentato Fico scatena propaganda russa e rischio onde d’urto in Ue

Attentato Fico scatena propaganda russa e rischio onde d’urto in UeMilano, 16 mag. (askanews) – Dopo cinque ore sotto i ferri in un lungo intervento chirurgico che ha visto impegnati due team medici, Robert Fico resta in terapia intensiva. Le condizioni del primo ministro populista slovacco sono “gravi”, ma si sono “stabilizzate”: le prossime 24 ore si annunciano decisive. Il corpo del capo di governo è stato colpito più volte ieri, in un attentato – la minaccia più grave alla vita di un leader europeo da decenni – capace di provocare onde d’urto non soltanto nel piccolo paese dell’Europa centrale, ma sull’intero continente: l’incidente ha infatti costretto l’Europa a confrontarsi con quello che appare essere pura violenza politica – in piena campagna elettorale per le europee di giugno – in una regione sempre più polarizzata, contraddistinta da intense divisioni e in un Paese travagliato da scandali e da un lentissimo passaggio di poteri, quelli presidenziali, dall’uscente Zuzana Caputova a Peter Pellegrini.


Obiettivo dell’attentato, Fico è da tempo una figura controversa ma dominante in Slovacchia. Ha servito come primo ministro più a lungo di qualsiasi altro leader del Paese ed è tornato al potere dopo che il suo partito populista di sinistra Smer ha vinto le elezioni lo scorso settembre con un programma indiscutibilmente filo-russo e anti-americano. Il suo governo ha attirato critiche all’interno dell’Unione Europea, di cui Fico è un convinto critico, per la sua posizione sulla guerra in Ucraina. E in patria i partiti di opposizione hanno guidato proteste di massa su questioni quali la corruzione e i piani per prendere il controllo dei media pubblici. Non è escluso che l’attentato sarà usato, dal partito al potere per un’ulteriore stretta sui media e l’opposizione. Oltre a tirare acqua al mulino della propaganda russa: non a caso con la solita vis polemica, l’ex leader del Cremlino Dmitri Medvedev oggi è entrato a piedi pari nella questione, in un discorso social privo di toni concilianti: l’attentato secondo lui è la “quintessenza della nuova Europa russofobica”, pronta a “gettare i suoi cittadini nel fuoco della politica americana”, “idiota-russofobica, vassallo sfrenato e completamente senza testa”.


LA REAZIONE DELL’EUROPA Fico è da tempo una figura controversa ma dominante in Slovacchia. In realtà la su svolta antioccidentale è iniziata nel 2018, dopo la sua rimozione dall’incarico da primo ministro. Va anche detto che quell’uscita di scena era stata preceduta da eventi decisamente infausti come l’assassinio del giornalista investigativo slovacco Jan Kuciak e la sua fidanzata Martina Kusnirova, dopo che Kuciak aveva rivelato quanto profondamente la polizia, il sistema giudiziario e i politici slovacchi fossero collusi con i criminali, inclusa la ‘Ndrangheta. La morte del reporter portò in piazza decine di migliaia di cittadini slovacchi. Ma oggi il quadro non sembra più roseo. Sondaggi realizzati dal Bratislava Policy Institute nell’ambito del progetto RevivEU, finanziato dall’UE, indicano sfiducia nelle istituzioni e mancanza di coesione.


Il capo di governo ha servito come primo ministro più a lungo di qualsiasi altro leader del paese ed è tornato al potere dopo che il suo partito populista di sinistra Smer ha vinto le elezioni lo scorso settembre su una piattaforma filo-russa e anti-americana. Vero è anche che il governo di Fico ha attirato critiche all’interno dell’Unione Europea, di cui è un convinto critico, per la sua posizione sulla guerra in Ucraina. E in patria i partiti di opposizione hanno guidato proteste di massa su questioni quali la corruzione e i piani per prendere il controllo dei media pubblici. Ma proprio in quell’Europa che Fico critica, immediatamente si sono levate voci di solidarietà da parte dei principali leader. “Condanno fermamente il vile attacco al primo ministro Robert Fico”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su X. “La violenza non deve esistere nella politica europea”, ha detto in un tweet il cancelliere tedesco Olaf Scholz, definendo l’attentato alla vita di Fico un “attacco codardo”. Parole di condanna per l’attacco giunte subito anche da parte italiana: dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


L’ATTENTATO E I SOCCORSI Il primo ministro ieri si era avvicinato a una piccola folla di persone che aspettavano di incontrarlo, quando un uomo armato tra la folla si è lanciato in avanti e gli ha sparato cinque volte da oltre una barriera di sicurezza. Il filmato della scena mostrava il primo ministro ferito che veniva caricato in un veicolo dal suo staff, prima che si allontanasse a tutta velocità con lui all’interno. Fico è stato portato d’urgenza in ospedale in elicottero mentre “combatteva tra la vita e la morte”. Le condizioni sembravano essere migliorate dopo ore di intervento chirurgico, “si sono stabilizzate ma sono davvero molto gravi: sarà ricoverato nel reparto di terapia intensiva”, ha detto Miriam Lapunikova, direttrice dell’ospedale universitario Roosevelt di Banska Bystrica. Si parla di una ferita all’addome, nell’epigastrio (quadrante mediano-superiore dell’addome) e all’altezza della dell’ipocondrio destro (dove si trova il fegato). Ma nessun danno allo scheletro. Inoltre, una ferita all’avambraccio e una all’alluce: queste due lesioni dovrebbero essere più o meno superficiali. Un esame ecografico ha evidenziato presenza di liquido libero nell’addome, riportano i media slovacchi. Ci sono fonti discordandi sul fatto che l’emorragia sia stata realmente fermata dopo un’operazione di diverse ore. Fico è attualmente in terapia intensiva e ha davanti a sé 24 ore decisive. L’ATTENTATORE La polizia ha incriminato Juraj Cintula per aver tentato di uccidere con premeditazione il primo ministro slovacco Robert Fico. Il sospettato ha 71 anni e lavorava come guardia di sicurezza in un centro commerciale. Ha pubblicato anche tre libri di poesie. Il ministro degli Interni slovacco Matus Sutaj Estok ha dichiarato che si tratta di un “lupo solitario” e ha chiesto un esame di coscienza tra i leader di una politica profondamente divisa. L’uomo è accusato di omicidio con premeditazione e rischia dai 25 anni di carcere all’ergastolo. SEGNALI DISTENSIVI Da fronti opposti Zuzana Caputova e Peter Pellegrini, la prima presidente uscente e l’altro presidente eletto, oggi si sono presentati pubblicamente “insieme perché vogliamo mandare un segnale di distensione, in questa situazione di tensione”. Caputova e Pellegrini hanno parlato insieme, invitando i leader di tutti i partiti al Palazzo Presidenziale. Pellegrini, alleato di lunga data di Fico, ha chiesto ai partiti a “sospendere temporaneamente” la campagna in vista del voto previsto per l’8 giugno. (Di Cristina Giuliano)

Il Senato approva il Dl Superbonus, ecco le misure

Il Senato approva il Dl Superbonus, ecco le misureRoma, 16 mag. (askanews) – Detrazioni spalmate in dieci anni anzichè quattro per le spese relative al superbonus effettuate nel 2024; divieto per le banche e gli intermediari finanziari di compensare dal 2025 i crediti acquisti con i contributi previdenziali e Inail; aiuti economici per sostenere nella ricostruzione i cittadini delle zone terremotate (diverse dall’Abruzzo colpito dal sisma del 2009 e dalle zone del Centro Italia danneggiate dal sisma del 2026) ai quali è stata preclusa la possibilità di avvalersi dello sconto in fattura e cessione del credito; rinvio a luglio 2025 per la sugar tax e a luglio 2026 per la plastic tax. Queste le principali novità del decreto sulla stretta al superbonus sul quale il governo ha chiesto e ottenuto il voto di fiducia al Senato, con 101 voti a favore e 64 contrari. Si sono così ricomposte le divisioni nella maggioranza emerse durante i lavori in Commissione finanze. Il provvedimento, che deve essere convertito entro il 28 maggio, passa ora alla Camera.


Un decreto fortemente voluto dal ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, per mettere un freno ad una situazione considerata molto critica per gli effetti sui conti pubblici e paragonata dal responsabile del Mef al Vajont. Ma che ha visto la maggioranza divisa in Commissione finanze sul voto sull’emendamento del governo che ha introdotto ulteriori misure restrittive, tra cui appunto la detrazione in 10 anni. Forza Italia, rappresentata in Commissione da Claudio Lotito, si è astenuta, ma Iv è giunta in soccorso votando a favore. In Aula, con il voto di fiducia, tutto è stato ricomposto: la maggioranza ha votato compattamente sì, tutte le opposizioni hanno votato contro. Il Senato ha confermato la stretta prevista nel decreto approvato in Consiglio dei Ministri, con lo stop dello sconto in fattura e della cessione del credito per gli interventi sugli immobili Iacp, cooperative, Terzo Settore, e quelli per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Resta la possibilità di avvalersi dello sconto e della cessione del credito se alla data di entrata in vigore del decreto risulti depositata la Cila.


Il meccanismo ‘spalma-detrazioni’ in dieci anni contenuto nell’emendamento firmato da Giorgetti e approvato è stata la misura più controversa. Riguarda le spese per i lavori del superbonus effettuate in tutto il 2024, quindi a partire da gennaio, prima dell’entrata in vigore del disegno di legge di conversione del decreto. Un intervento con una retroattività anche se “limitata” come è stata definita dalla maggioranza, ma che comunque ha fatto discutere perchè tocca le famiglie. Novità anche per le banche e gli intermediari finanziari, con la stretta sulle modalità di compensazione dei crediti legati al superbonus acquisiti negli anni. Da gennaio 2025 non sarà più possibile compensarli con i contributi previdenziali e quelli Inail. Anche se una esatta valutazioni degli effetti ancora non è stata fatta, l’Abi ha lanciato un grido d’allarme sottolineando la difficolta per le banche di compensare i crediti d’imposta, con conseguenze negative anche sulla loro capacità di acquistare ulteriori crediti. E a cascata ci sarebbero ricadute negative per le imprese che avranno difficoltà a cedere i crediti che hanno in pancia.


La banche e gli intermediari potranno continuare a utilizzare i crediti in quattro anni, ma se tali crediti al momento dell’acquisto sono stati scontati in misura superiore al 75%, la rateizzazione diventa di sei anni. Si tratta di una misura che vuole colpire gli intermediari che hanno ‘lucrato’ sulla difficoltà delle imprese. Nel decreto è confermato il plafond di 400 milioni per consentire nelle zone terremotate dell’Abruzzo colpite dal sisma del 2009 e in quelle del Centro Italia danneggiate dal sisma del 2016 di continuare a usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito. E’ stato chiarito che la cifra riguarda solo le pratiche nuove, presentate da aprile 2024 a dicembre dello stesso anno. Contestualmente viene eliminata la possibilità di ricorrere al cosiddetto ‘superbonus rafforzato”, un meccanismo che consente di portare l’agevolazione al 150% rinunciando al contributo previsto per le ricostruzioni in quelle zone terremotate.


Per le altre zone colpite da eventi sismici, escluse da sconto e cessione, è stato costituito un fondo di 35 milioni per il 2025 per l’erogazione di contributi diretti per gli interventi di ricostruzione. Un altro fondo di 100 milioni di euro è stato istituito per l’erogazione di contributi alle Onlus, agli enti del Terzo settore e alle associazioni di volontariato per gli interventi di riqualificazione sui loro immobili. Confermata anche la misura del decreto che sospende l’utilizzabilità dei crediti di imposta riferiti a bonus edilizi se il contribuente ha iscrizioni a ruolo per imposte non versate di importi superiori a 10.000 euro, fino a concorrenza di questi importi. Confermate anche le misure antifrode in materia di cessione dei crediti Ace e le misure di monitoraggio di Transizione 4.0.

A causa del maltempo danni ai seminativi da Polesine al Padovano

A causa del maltempo danni ai seminativi da Polesine al PadovanoRoma, 16 mag. (askanews) – Bombe d’acqua e allagamenti stanno creando problemi ai seminativi in Veneto. Le abbondanti piogge di ieri e della notte scorsa, concentrate in pochissime ore, hanno infatti sommerso parecchi appezzamenti nell’Alto Polesine e nel Basso Padovano, causando problemi soprattutto al mais e alla soia, appena seminati. Ma anche al frumento e all’orzo, che si stanno allettando. Preoccupazione anche nella pianura veronese, con alcuni torrenti dell’Est Veronese che sono esondati. Nel Veneziano pioggia e freddo stanno rallentando e complicando le fasi di semina delle più importanti coltivazioni.


Chiara Dossi, presidente della sezione cereali alimentari di Confagricoltura Veneto e titolare di un’azienda prevalentemente cerealicola ad Adria, in provincia di Rovigo, spieg che le piogge di ieri sono state il culmine di un periodo particolarmente abbondante in termini di precipitazioni. È vero che l’acqua, da un lato, ha portato grande beneficio alle falde e alle semine, ma dall’altro ha creato problemi soprattutto al mais, insieme alle basse temperature”. I danni sono a macchia di leopardo: nell’Alto Polesine sono già stati riseminati parecchi ettari, anche a causa delle grandinate di un paio di settimane fa, e anche quello appena seminato è a rischio, se dovesse continuare a piovere. Anche nel Basso Padovano molti campi sono andati sott’acqua, con il rischio di asfissia delle piante. Ma la preoccupazione è anche per il frumento.


L’anno scorso a preoccupare era stato il lungo periodo di siccità tra l’autunno e l’inverno, che aveva portato a un calo delle rese del frumento. Quest’anno la situazione è esattamente opposta, dato che in due mesi e mezzo è scesa l’acqua che di solito si vede in un anno. “Il clima ci sta mettendo a dura prova – spiega Giuliano Bonfante, presidente della sezione seminativi di Confagricoltura Padova – Nel Padovano la situazione è particolarmente critica a Montagnana, Merlara, Borgo Veneto e Casale, dato che ieri sono caduti 200 millimetri di pioggia, con terreni saturi d’acqua o allagati”. Si temono danni per il mais, ma anche la soia, appena seminata, marcirà se rimarrà a lungo sommersa. Inoltre, l’orzo e il frumento, dove le piogge sono state abbondanti, stanno allettando.


Nel Veronese il quadro è critico a Sud ed Est, dove alcuni torrenti hanno tracimato in alcuni punti. La tensione tra gli agricoltori è alta: “ci auguriamo che chi coltiva cereali abbia impostato un piano programmato contro le fitopatie – rimarca Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona – In caso contrario, il rischio di infezioni fungine è alto”.

Piemonte, presentato programma del centrodestra per Cirio

Piemonte, presentato programma del centrodestra per CirioMilano, 16 mag. (askanews) – Sanità, lavoro, crescita, sviluppo, inclusione, sostenibilità, legalità e attenzione ai fragili e alle famiglie. Sono i punti centrali del programma della coalizione di centrodestra per le elezioni regionali in Piemonte dell’8 e 9 giugno, presentato da Fdi, Lega, Fi, Noi Moderati e Lista civica Cirio Presidente Piemonte moderato e liberale, a sostegno del candidato presidente Alberto Cirio.


“Chiediamo la fiducia dei piemontesi, forti del lavoro fatto in questi cinque anni e con l’obiettivo di portare a termine i tanti progetti avviati. In questi anni il Piemonte si è sbloccato ed è ripartito in particolare nelle infrastrutture, nel Pil che cresce come quello dell’Italia e nell’occupazione che oggi registra dati in oggettivo aumento rispetto al passato e anche in raffronto alla media nazionale. Crescono turismo e competitività industriale e, nonostante le difficoltà che ancora ci sono, i numeri della sanità, dopo anni in negativo, tornano ad avere il segno più” ha commentato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte e candidato presidente per la coalizione di centrodestra. “Siamo per la libertà, individuale e sociale. La libertà di esprimersi, di lavorare e di decidere come sviluppare la propria vita; una libertà di scegliere i servizi migliori per noi e per i nostri figli; una libertà di intraprendere e di costruire iniziative rivolte al bene comune. Siamo per la solidarietà e la sussidiarietà, quali principi guida dell’azione di governo, Siamo per i diritti, senza dimenticare che la loro effettiva realizzazione è affidata ai doveri e alla responsabilità di tutti. Siamo per il supporto e valorizzazione della famiglia, cardine della nostra società, di cui è cuore e motore, e che sosteniamo con misure dedicate” si legge nelle premesse del programma.

Il cardinale Pizzaballa è entrato a Gaza, visita alla chiesa della Sacra Famiglia

Il cardinale Pizzaballa è entrato a Gaza, visita alla chiesa della Sacra FamigliaCittà del Vaticano, 16 mag. (askanews) – Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, “è entrato a Gaza e ha raggiunto la parrocchia della Sacra Famiglia per una visita pastorale”. A riferirlo, in una nota, il Patriarcato latino di Gerusalemme che precisa che il porporato è accompagnato da Fra’ Alessandro de Franciscis, Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta, da padre Gabriele Romanelli, parroco di Gaza e da una piccola delegazione che ha incontrato la popolazione “sofferente per incoraggiarla e per trasmettere un messaggio di speranza, solidarietà e sostegno”. Pizzaballa ha anche presieduto la messa nella chiesa parrocchiale con la comunità locale. E, durante il suo soggiorno, ha effettuato una visita di cortesia alla parrocchia ortodossa di San Porfirio. (Foto generica di repertorio).


La visita, si spiega dal Patriarcato, “è anche la prima tappa di una missione umanitaria congiunta del Patriarcato Latino e del Sovrano Ordine di Malta, in collaborazione con il Malteser International e altri partner, mirata alla consegna di cibo salvavita e assistenza medica alla popolazione di Gaza”.

Dengue, ISS: da inizio anno in Italia 197 casi, tutti importati

Dengue, ISS: da inizio anno in Italia 197 casi, tutti importatiRoma, 16 mag. (askanews) – Sono saliti a 197 i casi di infezione confermata da virus dengue segnalati all’Istituto Superiore di Sanità dall’inizio dell’anno al 13 maggio 2024. Non sono stati segnalati decessi. Tutti i casi segnalati sono stati contratti durante viaggi all’estero, ed in seguito notificati in Italia. La maggior parte delle infezioni risultano contratte in Brasile, uno dei paesi più colpiti dalla epidemia di dengue che si sta diffondendo in Centro e Sud America dall’inizio dell’anno, e alle Maldive.


Nel primo trimestre del 2024, sottolinea l’ISS, il numero di segnalazioni di casi confermati da virus dengue è aumentato di circa 6 volte rispetto allo stesso periodo del 2023, questo aumento è coerente con l’aumento diffuso della trasmissione del virus dengue negli ultimi anni a livello globale. “La trasmissione locale della Dengue in Italia, così come in altri Paesi europei, è un evento raro. La maggioranza dei casi è contratta all’estero – sottolinea Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss – .Tuttavia, le condizioni climatiche e la presenza di una zanzara in grado di trasmettere il virus rendono possibile la trasmissione in alcuni mesi dell’anno, nel contesto di una elevata circolazione in molti paesi del mondo. L’attenzione nei confronti di questa infezione è alta nel nostro paese con un monitoraggio attento dei casi diagnosticati in Italia da parte delle Regioni/PA, del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. Consigliamo a chi intraprende viaggi internazionali, di verificare se è nota la trasmissione di questo virus nelle aree visitate e di adottare tutte le misure di prevenzione raccomandate. Al rientro in Italia, in caso si manifestino sintomi, consigliamo di rivolgersi rapidamente al proprio medico di riferimento”.

Tecnologia e inclusività, Lenovo sosrtiene Fondazione ASPHI

Tecnologia e inclusività, Lenovo sosrtiene Fondazione ASPHIMilano, 16 mag. (askanews) – In occasione del Global Accessibility Awareness Day, Lenovo annuncia il proprio sostegno alla Fondazione ASPHI Onlus, organizzazione no profit che mira a promuovere l’inclusione delle persone con disabilità nella scuola, nel lavoro e nella società attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Grazie alla partnership, sostenuta da Lenovo Foundation, il braccio filantropico di Lenovo che opera a livello globale, Lenovo fornirà ad ASPHI la dotazione tecnologica necessaria per potenziare la ricerca e lo sviluppo dei progetti di accessibilità, know how e ore di volontariato dei propri dipendenti per supportare gli eventi dell’associazione sul territorio nazionale.


Fondata nel 1979 con l’obiettivo di formare e inserire nel mondo del lavoro persone non vedenti come programmatori di computer, nel tempo, Fondazione ASPHI Onlus è diventata un punto di riferimento nazionale per l’accessibilità digitale e le tecnologie assistive per l’inclusione delle persone con disabilità, promuovendo l’innovazione continua e influenzando il cambiamento culturale. Questo ha permesso di sviluppare progetti innovativi per l’inclusione delle persone con disabilità nella scuola, nel lavoro e per la partecipazione sociale. Per supportare la missione di Fondazione ASPHI Onlus, Lenovo metterà a disposizione del centro di ricerca, smartphone Motorola, PC, monitor, accessori e software, che aiuteranno i ricercatori e le persone di ASPHI ad accelerare e potenziare i processi di sviluppo e validazione di ambienti inclusivi attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali, migliorare l’esperienza delle persone con disabilità nell’utilizzo della tecnologia e colmare le barriere nell’utilizzo del digitale. Per fare questo, Lenovo darà supporto anche attraverso il proprio Product Diversity Office, un gruppo internazionale, instituito nel 2019, per lo studio dell’accessibilità e il design inclusivo delle tecnologie di Lenovo che ha l’ambizione di validare entro il 2025 il 75% delle soluzioni hardware e software dell’intero portafoglio dell’azienda, affinché siano accessibili a tutti indipendentemente dalle competenze e dalle abilità.


“Siamo grati per il sostegno di Lenovo, che con le sue avanzate tecnologie e il suo expertise contribuisce significativamente alla nostra missione di rendere la società più inclusiva. L’accesso alle ultime tecnologie non solo potenzia i nostri progetti di ricerca e sviluppo, ma migliora anche la vita quotidiana delle persone con disabilità, permettendo loro di partecipare più attivamente alla società. La collaborazione con una azienda globale come Lenovo ci permette di spingere ancora più avanti i confini dell’innovazione accessibile” ha dichiarato Cristina Manfredini, Segretaria Generale, Fondazione ASPHI Onlus. “Grazie al sostegno di organizzazioni come ASPHI, al servizio delle persone con disabilità, promuoviamo un approccio collaborativo all’accessibilità. Attraverso questa collaborazione, infatti, otteniamo preziose informazioni e feedback sulle sfide dell’accessibilità, essenziali per la creazione di prodotti inclusivi. Solo coinvolgendo attivamente le persone con disabilità nel processo di progettazione, ci assicuriamo che il prodotto finale soddisfi efficacemente le loro esigenze e necessità” ha aggiunto Ada Lopez, Responsabile UX & Design Diversity di Lenovo. “Inoltre, questo tipo di collaborazioni ci forniscono risorse per aiutare i nostri team a comprendere meglio l’importanza delle pratiche di progettazione accessibili, contribuendo a una società più inclusiva.” Lenovo supporterà gli eventi di ASPHI sul territorio nazionale, attraverso il volontariato dei propri dipendenti, come in occasione di Handimatica 2024, l’evento nazionale dedicato alle tecnologie digitali per l’inclusività, che si terrà a Bologna nel mese di novembre. Durante l’evento, Lenovo e ASPHI porteranno al pubblico un’esperienza di gaming immersivo e accessibile per tutti, facendo leva sulla gamma di soluzioni gaming Lenovo Legion, dai PC alle consolle, con l’ausilio di accessori e monitor all’avanguardia.


Alessandro de Bartolo, Country GM, ISG, Italy in Lenovo ha aggiunto: “Entrare in contatto con ASPHI ci consente ancora una volta di mettere alla prova la nostra tecnologia. Oggi il digitale è pervasivo, ha trasformato ogni aspetto della nostra società. Ma il potenziale è ancora enorme, soprattutto con l’avvento dell’AI e ciò che questa disciplina porta con sé per semplificare l’uso del digitale. Grazie ad ASPHI, il nostro Product Diversity Office e Lenovo Foundation, faremo un altro passo avanti nella nostra missione, che è quella di contribuire con le nostre soluzioni a creare una società digitale più sicura, inclusiva e connessa”. Santiago Mendez Galvin, Responsabile EMEA Corporate Citizenship, Lenovo: “Supportando ASPHI con le nostre soluzioni per ampliare l’accessibilità dell’e-gaming, non solo sosteniamo la nostra missione di fornire a tutti una tecnologia più intelligente, ma otteniamo anche risposte su come rendere i nostri prodotti più accessibili. Oltre alla tecnologia forniamo anche la nostra risorsa più grande; le persone di Lenovo. Grazie a questo progetto 30 dei nostri dipendenti hanno avuto l’opportunità di apprendere e interagire con i clienti ASPHI facendo volontariato durante il servizio Lenovo Love On Month”.


Lenovo Foundation è il braccio filantropico di Lenovo, che fa leva sull’esperienza dei dipendenti, la diversità globale e l’innovazione dei prodotti per creare un impatto sempre maggiore nelle comunità in cui Lenovo opera. Gli investimenti filantropici di Lenovo crescono di anno in anno, nell’ultimo anno fiscale riportato hanno generato più di 30 milioni di dollari in beneficenza per le comunità di tutto il mondo (investimenti di fondi, prodotti e stima del tempo di volontariato) incidendo su più di 16 milioni di vite.

Putin da Xi: con la Cina cooperazione di “prospettive illimitate”

Putin da Xi: con la Cina cooperazione di “prospettive illimitate”Roma, 16 mag. (askanews) – La cooperazione tra Russia e Cina ha “possibilità e prospettive illimitate”, ha affermato Vladimir Putin a Pechino, dopo i colloqui con il collega Xi Jinping e la firma di una Dichiarazione congiunta “sull’approfondimento del partenariato globale e della cooperazione strategica” tra i rispettivi Paesi, affiancata da una serie di più concreti accordi bilaterali. Le parole del leader russo risuonano quella “amicizia senza limiti” annunciata assieme a Xi a pochi giorni dall’invasione dell’Ucraina nel 2022 e messa a dura prova dal conflitto. Eppure, Pechino continua a difendere le ragini russe per reclamare un approccio negoziale e in questa ottica si propone come possibile mediatore per arrivare alla fine del conflitto.


Xi Jinping da parte sua oggi ha parlato di “amicizia secolare” e di buon vicinato, la Cina, ha detto, vuole essere “partner affidabile” per la Federazione russa. Insomma, la visita del capo del Cremlino in occasione dei 75 anni di relazioni ufficiali è diventata vetrina dell’asse tra i due Paesi uniti dalla comune opposizione all’America non solo regge ma si rafforza. Per il leader russo è il primo viaggio all’estero dopo la rielezione, come è diventata prassi tra i due leader, giunti così al loro 42esimo vertice bilaterale. Putin è arrivato ieri sera a Pechino e oggi è stato accolto con i massimi onori dal collega cinese su piazza Tienamen. I due leader si sono stretti la mano, hanno percorso assieme un suntuoso tappeto rosso e hanno assistito a una parata militare prevista per gli ospiti particolarmente importanti.


La dichiarazione congiunta passa in rassegna molti punti della collaborazione bilaterale, ribadisce la volontà di contrastare “i tentativi di ostacolare le relazioni bilaterali, interferire nei loro affari interni e contenere il loro potenziale economico, tecnologico e di politica estera”, chiaro riferimento alla politica di contenimento degli Stati Uniti. Nel documento spiccca il proposito di “continuare ad approfondire la fiducia reciproca e l’interazione nella sfera militare, nonché ad ampliare la portata delle esercitazioni congiunte e dell’addestramento al combattimento”, poichè lo sviluppo della cooperazione bilaterale in materia di difesa “rafforza efficacemente la sicurezza regionale e globale”. Poi approfondimento delle relazioni commerciali, energetiche, lo spazio che non deve diventare dimensione di scontro tra potenze, una sottolineatura sulla difesa della “sovranità” di Siria e Libia e molto altro.


In campo energetico, Cina e Russia intendono adottare misure per “facilitare progetti energetici su larga scala implementati congiuntamente da imprese russe e cinesi e approfondire la cooperazione in settori promettenti come i mercati delle energie rinnovabili, dell’idrogeno e del carbonio”. Ma per ora non vi è traccia di avanzamenti verso la costruzione del gasdotto Sila Sibiri 2 (Forza della Siberia 2) che dvrebbe quasi raddoppiare le capacità di fornitura russe verso la Cina. Il gasdotto Forza della Siberia già esistente dal 2019 trasporta circa 22 miliardi di m3 l’anno. Gran parte degli analisti vede nel rinvio del progetto un indugio cinese ma anche a Mosca l’idea di agganciarsi con un altro tubo al mercato cinese suscita una certa apprensione. Domani Putin sarà a Harbin, Nord-Est della Cina, città fondata dai coloni dell’impero zarista e che conserva costruzioni di quell’epoca.

Da oggi a Rimini cardiologi ospedalieri AMCO a Congresso

Da oggi a Rimini cardiologi ospedalieri AMCO a CongressoRoma, 16 mag. (askanews) – Si apre oggi il 55° Congresso Nazionale di Cardiologia dell’ANMCO, il più importante evento di Cardiologia in Italia, che si svolgerà fino al 18 maggio 2024 nell’ormai tradizionale sede del Palacongressi di Rimini. Il Congresso Nazionale di Cardiologia dell’ANMCO rappresenta da oltre 50 anni uno degli incontri culturali più attesi per il vasto mondo di attività clinica cardiologica, in cui verranno presentate le più recenti e significative novità cliniche, scientifiche ed organizzative, maturate nelle cardiologie del nostro Paese. Anche quest’anno oltre 4000 cardiologi ospedalieri si sono dati appuntamento per confrontarsi su tutti i grandi temi della  prevenzione, della cura e della ricerca  e   sulle   novità   legate   all’attività  clinica cardiovascolare. Prospettive, cure e ricerca saranno al centro delle sessioni di lavoro che vedranno alternarsi i più grandi esperti della Cardiologia Italiana per un costruttivo ed efficace confronto di idee ed esperienze originali, da sempre necessario per rispondere adeguatamente alla complessità di una realtà sanitaria in continua evoluzione. Un’occasione unica di aggiornamento professionale, con sessioni svolte anche con il contributo delle maggiori società scientifiche cardiologiche internazionali, come l’American Heart Association (AHA), l’American College of Cardiology (ACC) e la Società Europea di Cardiologia (ESC). Fabrizio Oliva – Presidente ANMCO e Direttore Cardiologia 1 dell’Ospedale Niguarda di Milano dichiara: “Nel corso dei tre giorni di congresso saranno presentati gli attesissimi risultati di quattro studi clinici su tematiche di notevole rilevanza per la salute pubblica, dall’infarto allo scompenso cardiaco. Risultati che contribuiranno a migliorare la pratica clinica in ambito cardiovascolare” . “Il Congresso – aggiunge – offrirà, come sempre un’importante occasione di scambio e aggiornamento di assoluto spessore. Un grande evento che si concretizza come ogni anno in un incontro aperto e ricco di stimoli, testimoniando appieno l’impegno dell’ANMCO nel sostenere la crescita e la formazione dei Cardiologi italiani. Tutto questo nella piena consapevolezza del ruolo centrale che ogni Cardiologo riveste all’interno del Servizio Sanitario Nazionale e con l’obiettivo di fornire le più aggiornate evidenze scientifiche sulla Cardiologia Clinica e Interventistica. E’ davvero una cosa rara e preziosa – conclude Oliva – poter contare su una comunità scientifica di alto profilo capace di confrontarsi liberamente e apertamente su tutti gli argomenti più critici della Cardiologia”. Al passo con i grandi appuntamenti scientifici internazionali il Congresso ANMCO potrà essere approfondito dal termine dei lavori delle singole giornate sulla piattaforma digital.anmco.it che negli ultimi anni ha visto crescere in modo esponenziale la fruizione di tutti i contenuti.