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Autore: Redazione StudioNews

Osservatorio PiratinViaggio: le tendenze dell’estate 2024

Osservatorio PiratinViaggio: le tendenze dell’estate 2024Milano, 15 mag. (askanews) – In concomitanza con l’avvicinarsi della stagione estiva aumentano le emozioni legate ai viaggi e alle prenotazioni delle agognate ferie. Quattro italiani su dieci soffrono di ‘notriphobia’ ovvero la paura di non aver nessun viaggio prenotato; a essere in ansia e preoccupati sono in particolare i GenZer, dato che in questo caso il rapporto sale a più di cinque su dieci (53%). Entusiasmo e felicità sono invece le sensazioni più comuni dopo aver prenotato un viaggio, rispettivamente con il 67% e il 60% di preferenze. Ad affermarlo è PiratinViaggio – la piattaforma italiana del gruppo HolidayPirates Group, il portale di offerte di viaggio più seguito in Italia – che presenta i dati della seconda edizione dell’Osservatorio sui trend dell’estate 2024.


Ed è forse proprio per combattere questa paura che 9 persone su 10 (87%) andranno in vacanza quest’estate. Inoltre il 60% dei rispondenti vede il viaggio come una priorità tanto da aver ridotto altre spese per il proprio tempo libero in vista dell’estate, come meno cene al ristorante e shopping ‘moderato’, con un picco al 70% per la Gen Z. Per i pochi che rinunceranno ad un viaggio estivo la principale motivazione è legata ai costi elevati (scelti dal 48% dei rispondenti) e la predilezione verso altri periodi dell’anno meno inflazionati (39%, 67% nei Baby Boomer). I trend di viaggio e le mete dell’estate 2024 Dai driver di scelta per le vacanze alle tempistiche di prenotazione fino alle mete più scelte, è possibile individuare alcune tendenze dell’estate italiana:


– La curiosità, il fattore chiave: il primo elemento che influenza le decisioni di viaggio è la curiosità, opzione che ha ottenuto il 71% delle preferenze. Molto rilevanti sono anche i propri interessi personali e hobby (44%), l’influenza dei social media come Instagram e TikTok (42%) e il classico passaparola tra amici e famigliari (34%). A sorpresa, tra le ultime posizioni l’influenza di serie TV o film (7%). Come si può immaginare, le piattaforme social hanno un impatto inversamente proporzionale all’età sulle decisioni di viaggio: se per la Gen Z hanno infatti ottenuto il 65% di preferenze, nei Millennials si scende al 45%, nella Gen X al 29% e nei Baby Boomer addirittura all’8%. – Tempi di prenotazione, la via di mezzo va per la maggiore, ma meglio se in anticipo: in generale gli italiani si dimostrano piuttosto previdenti, prenotando le proprie vacanze con circa 3 mesi di anticipo (34%) o addirittura con 3-6 mesi (27%). Solo il 6% dichiara di arrivare all’ultimo minuto. Tra le diverse generazioni, i principali early birds sono i Baby Boomer con un 14% di persone che prenota oltre 6 mesi prima, mentre i vacanzieri dell’ultimo minuto sono gli appartenenti alla Gen Z, con un 8% che organizza la propria vacanza meno di una settimana prima.


– Tutti al mare!: il mare resta la preferenza indiscussa per gli italiani (68% di preferenze, 71% per la Gen Z), ma non mancano coloro che hanno scelto la città (20%), o coloro che opteranno per vacanze all’insegna dell’avventura (21%). Se in montagna, in pole position vi è il Trentino Alto Adige selezionato dal 6% dei rispondenti che viaggeranno in Italia durante la prossima estate. – L’estero vince sull’Italia: quest’estate il 65% dei viaggiatori opterà per uscire dai confini nazionali, con un 49% in Europa (Grecia e Spagna i Paesi più apprezzati, Portogallo e Croazia al terzo e quarto posto) e un 16% nei Paesi extraeuropei (Asia in primis seguita da Africa e America). Per chi resterà nel Belpaese (il 35%) le regioni più apprezzate sono la Sicilia (23%), la Puglia (22%), la Sardegna (21%) e la Toscana (10%). Anche in questo caso la generazione più adulta si dimostra contro corrente: il 45% ha preferito una destinazione italiana a scapito dell’Europa (35%) e dell’extra-Europa (18%) mentre oltre 7 viaggiatori Gen Z su 10 andranno all’estero.


– Il risparmio, una tendenza obbligata anche in vacanza: per 6 viaggiatori su 10 la spesa media per le vacanze, comprese di mezzi di trasporto, alloggio e spese extra, non supererà i 1.500 euro. Sarà solamente il 6% a spendere più di 3.000 euro per i propri viaggi estivi. – Turismo online, cultura e cibo al primo posto tra le ricerche: prima di partire, gli elementi su cui si cercano maggiori informazioni sono le attrazioni culturali (72% delle preferenze), i consigli su cibo e ristoranti (61%), ma anche dritte su destinazioni e luoghi meno battuti (52%). Importanti anche le informazioni sui trasporti pubblici (49%) e il meteo (45%), mentre meno rilevanti sembrano essere i contenuti su come fare al meglio i bagagli (5%). Tra i vari target generazionali, i GenZer sono quelli più interessati al cibo e ai ristoranti (68%) e ai trasporti pubblici (67%). – Come e quando? L’aereo vince sul treno. Agosto in vetta per scelta o necessità: agosto si conferma il mese re delle vacanze estive degli italiani, con il 38% delle preferenze, seguito da luglio (22%), settembre (16%) e giugno (10%) mentre il 13% sceglie di concedersi più vacanze durante tutta l’estate. A differenziarsi dagli altri target sono i Baby Boomer per i quali luglio e settembre sono i mesi prediletti, rispettivamente con il 31% e il 23% delle preferenze seguiti poi da giugno (18%) e dalle vacanze multiple (10%). L’aereo si attesta come il mezzo di trasporto più utilizzato (66% delle preferenze); al secondo posto vi è l’auto (24%) mentre meno scelti sono la nave (meno del 5%), il treno (meno del 4%, dato che sale al 7% per la Gen Z) e il camper/roulotte (meno dell’1%). – Una settimana o più in vacanza: per 6 rispondenti su 10 la durata media delle vacanze sarà di una settimana o più; il restante 40% si dividerà quasi equamente tra soggiorni di meno di una settimana (21%) e maggiori di due settimane (20%). A prediligere vacanze più brevi sarà la Gen Z (35%) mentre i Baby Boomer saranno coloro che potranno vivere un soggiorno più lungo (42%). – Il solo travel perde terreno, per le coppie spese condivise: il partner resta il compagno di viaggio più scelto (44%), seguito dalla famiglia (31%) e gli amici (17%); meno persone scelgono invece il viaggio in solitaria (4%) e i gruppi organizzati (2%). Per chi viaggia in coppia un occhio di riguardo lo merita anche la suddivisione delle spese condivise: i costi dovrebbe essere divisi equamente, indipendentemente dal reddito personale per il 66% degli intervistati; mentre il 18% ritiene che chi guadagna di più dovrebbe pagare la quota maggiore dei costi di viaggio; un 8% preferisce invece non avere un budget di vacanza congiunto e di pagare individualmente. Se si considerano invece i lonely traveller, i principali si dimostrano essere i Baby Boomer (8%) mentre la percentuale di chi sceglie i viaggi organizzati aumenta tra i Millennial (4%). – Upgrade? No grazie! Ma sì al lusso à la carte: sebbene la maggioranza degli italiani, ben 7 su 10, non sia disposta a regalarsi un upgrade speciale durante le proprie vacanze estive, il 13% si concederà un lusso per quel che riguarda l’alloggio – come ad esempio il soggiorno in una camera di livello superiore o acquistando check-out tardivi – o esperienze di benessere (10%). – Viaggi sostenibili ma senza pagare di più: sebbene negli ultimi anni passati ci sia stata grande attenzione al tema della sostenibilità, dall’Osservatorio emerge che 8 persone su 10 non sono disposte a spendere di più per una vacanza sostenibile; la metà di queste ritiene, più specificatamente, che le opzioni sostenibili dovrebbero già essere incorporate nell’offerta turistica. Non sorprende dunque che, in fase di prenotazione, la sostenibilità della vacanza rappresenti una priorità per meno di un italiano su dieci; per il 47% dei rispondenti l’impatto ecologico ha inciso solo parzialmente nella propria scelta di vacanza mentre per il 44% non ha per nulla influito sulle proprie scelte. Inoltre, l’impossibilità di reperire informazioni sulle vacanze eco-friendly (27%) e il non ritenerle una priorità vista la tendenza a vivere in modo sostenibile durante il resto dell’anno (23%) sono tra gli ostacoli principali riscontrati dai rispondenti.

Alfa e Ricchi e Poveri inaugurano il Pride Village Virgo di Padova

Alfa e Ricchi e Poveri inaugurano il Pride Village Virgo di PadovaRoma, 15 mag. (askanews) – Saranno Alfa e i Ricchi e Poveri a dare il via, venerdì 7 giugno, alla Fiera di Padova, alla XVII edizione del Pride Village Virgo, il più grande festival LGBTQIA+ italiano, che fino al 7 settembre porterà sul palco i protagonisti della musica, dello spettacolo, della letteratura, dell’intrattenimento, richiamando nella città veneta un pubblico proveniente da tutta la Penisola.


Ed è proprio in musica che inaugurerà il festival, con la nuova direzione artistica di Diego Longobardi, invitando alla propria grande festa di apertura, che quest’anno si tinge di rosa Pink Flamingo, due grandi ospiti che, seppur appartenenti a generazioni diverse, hanno saputo farsi interpreti della contemporaneità e di quella voglia di amare che non accetta confini, tempi o barriere. “Sono contento di prendere parte a questa iniziativa, nelle mie canzoni racconto l’amore che per me è universale, così come penso lo sia anche la libertà di poter amare senza confini – dichiara il genovese Alfa, all’anagrafe Andrea De Filippi – Anche se la mia generazione è molto avanti sulle questioni legate alla comunità LGBTQ+, penso che eventi come il Pride Village Virgo siano importanti per ricordare che i diritti devono essere imprescindibili per tutti gli esseri umani”.


E sempre in musica si concluderà a notte fonda la serata grazie alla presenza alle consolle del Dj e producer inglese Josh Harrison, protagonista delle notti dell’Outhouse, una delle serate queer più popolari di Londra negli ultimi anni, di Andy – J e Mr Mara. A condurre le danze sarà Vanessa Van Cartier, vincitrice della seconda stagione di Drag Race Holland e volto della trasmissione “Non sono una signora” programma condotto da Alba Parietti su Rai 2. La XVII edizione del Pride Village Virgo è organizzata con il patrocinio del Comune di Padova e Virgo Fund. Title e Main Sponsor: Virgo Milano. Partner del Village sono: bitHOUSEweb, Red Bull, Coca-Cola. Media partner: RTL 102.5.

Mini Cooper, in Italia arriva la quinta generazione

Mini Cooper, in Italia arriva la quinta generazioneMilano, 15 mag. (askanews) – La quinta generazione della Mini Cooper approda in Italia. Le proporzioni sono quelle tipiche della Mini e, insieme all’imponente griglia frontale, conferiscono al nuovo modello i suoi tratti distintivi: design minimalista, innovazioni digitali e un’esperienza d’uso coinvolgente.


In attesa del lancio (previsto a breve) dei nuovi modelli completamente elettrici, è già disponibile la versione con motore termico a benzina, con due potenti varianti di propulsione. La Mini Cooper S ha un motore a quattro cilindri con una potenza di 150 kW/204 CV (consumo di carburante combinato: 6,7 – 6,1 l/100 km, emissioni di CO2 combinate: 150 – 138 g/km secondo WLTP) ed è in grado accelera da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi, con una coppia massima di 300 Nm, mentre il motore a tre cilindri da 115 kW/156 CV della Mini Cooper C (consumo di carburante combinato: 6,5 – 5,9 l/100 km, emissioni di CO2 combinate: 146 – 133 g/km secondo WLTP) eroga una coppia di 230 Nm e accelera il veicolo da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi. Mini Cooper è dotata di un sistema di sospensioni e smorzamento progettato per una maneggevolezza agile. Lo sterzo preciso tipico di Mini, abbinato a freni potenti, assicura un alto livello di piacere di guida, sicurezza e comfort. Il design elegante e minimalista degli interni di nuova Mini Cooper si ispira alla Mini classica. Il tetto panoramico in vetro contribuisce a creare un’atmosfera luminosa e accogliente. Le funzioni di guida più importanti (freno di stazionamento, selettore delle marce, tasto start/stop, selettore della modalità di guida, controllo del volume) sono direttamente accessibili tramite la caratteristica Mini toggle bar. La Mimi Interaction Unit è stata spostata più vicino al guidatore. Il display Oled con 240 mm di diametro ha una logica di funzionamento simile a quella di uno smartphone e può essere utilizzata in modo intuitivo tramite il tocco.


Nell’ambito degli optional, grazie a Mini Experience Modes (due proiettori che proiettano sul cruscotto diverse grafiche illuminate) possibilità di personalizzazione dell’abitacolo, anche impostando fotografie come sfondo del display. I colori dominanti della foto si estendono poi sulle superfici tessili del cruscotto e dei pannelli delle porte come grafica illuminata. La nuova Mini Cooper offre numerosi sistemi di assistenza alla guida per un piacere di guida sicuro e confortevole. Le funzioni di assistenza basate su telecamere e radar aumentano la sicurezza supportando lo sterzo e il mantenimento della corsia come parte del pacchetto completo Driving Assistant Plus. Il controllo automatico della velocità e della distanza rende la guida in città ancora più confortevole.


“Il tratto distintivo della quinta generazione di Mini Cooper è la ‘Smart Semplicity’, ossia la capacità di usare in modo intelligente e creativo lo spazio. Le proporzioni sono quelle tipiche della Mini, ma con un salto nel futuro dal punto di vista tecnologico”, puntualizza Federica Manzoni, head di Mini in Italia, durante la presentazione ufficiale. La parola d’ordine, dunque, è sostenibilità: “Per il 2030 – assicura la manager – vogliamo diventare un brand totalmente elettrico”-

Beachcomber Trail, scoprire Mauritius correndo nella natura

Beachcomber Trail, scoprire Mauritius correndo nella naturaMilano, 15 mag. (askanews) – L’arte della corsa o della camminata veloce è una delle tendenze più attuali per tenersi in forma, esplorando sentieri che spesso rivelano meraviglie naturali. È il caso dei tre percorsi del ‘Beachcomber Trail’ – 10km, 25km, 65km – pensati per vivere questa esperienza alla scoperta dell’isola di Mauritius da amatore, magari anche con tutta la famiglia, o con l’obiettivo di distinguersi tra runner provenienti da tutto il mondo. Più di mille partecipanti correranno lungo i sentieri più remoti nel sud dell’isola, tra montagne e foreste, scogliere e piantagioni di the, con arrivo per tutti sulla spiaggia dello Shandrani Beachcomber Resort & Spa.


L’edizione 2024 prenderà il via il 28 luglio a Case Noyale con la 65 chilometri – Trail du Sud Sauvage -, iscritta all’ITRA (International Trail Running Association) e riservata a 100 partecipanti. Una sfida tecnica con 2.200 metri di dislivello fin dall’inizio! Il percorso arriva fino al punto più alto dell’isola, Piton de la Petite Rivière Noire, prima di scendere verso il Parco Nazionale di Black River Gorges, dove poter riprendere fiato. A seguire, invece, i 200 runner del Trail du Nautile partono con la 25 chilometri dalla Union factory per una stimolante esperienza adatta a tutti i livelli di allenamento. Questo percorso permette di scoprire le infinite distese di canna da zucchero, strade orlate da palme da cocco, fino alle scogliere a sud, affrontando un dislivello di 300 metri e un alternarsi di terreni più e meno impegnativi.


La terza gara, il Trail du Souffleur di 10 chilometri, è ideale per coloro che desiderano unire ad un viaggio a Mauritius un’esperienza per scoprire aspetti davvero unici della destinazione. La prima parte segue la costa sud con splendide viste panoramiche sulla scogliera, per poi alternare passaggi in spiaggia a sterrati incorniciati da alberi di filao. Per correre a Mauritius con Beachcomber è possibile registrarsi su ROAG.org

Confagri: dazi Usa su prodotti Cina, si rischia guerra commerciale

Confagri: dazi Usa su prodotti Cina, si rischia guerra commercialeRoma, 15 mag. (askanews) – Il drastico aumento dei dazi americani su alcune produzioni in arrivo dalla Cina che è stato annunciato negli USA “è comprensibile sul piano economico”, ma “resta il fatto che la decisione dell’amministrazione USA rischia di innescare una guerra commerciale che può influire negativamente sull’andamento economico globale. La Cina ha già reagito, facendo sapere che adotterà ogni misura necessaria. Vale a dire, ritorsioni sulle importazioni dagli Stati Uniti”. Lo dichiara in una nota il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.


Sostenuta da generosi sussidi pubblici, la capacità produttiva cinese infatti continua a superare largamente e in misura crescente la domanda interna: auto elettriche, pannelli solari, i semiconduttori Made in China hanno letteralmente invaso i mercati internazionali. Secondo le ultime previsioni del WTO, gli scambi internazionali di merce dovrebbero crescere quest’anno solo del 2,6%, dopo la contrazione di oltre un punto percentuale registrata nel 2023. Confagricoltura ricorda che la Commissione europea sta conducendo un’indagine sui sussidi pubblici cinesi alla produzione di auto elettriche. Anche alla luce delle decisioni annunciate a Washington, il rialzo dei dazi della UE potrebbe essere deciso nel giro di poche settimane.


“A quel punto – evidenzia Giansanti – dovremo mettere in preventivo la possibilità di misure di ritorsione da parte delle autorità di Pechino che potrebbero riguardare anche le importazioni agroalimentari dalla UE”. La Cina è il terzo mercato di sbocco per le produzioni di settore degli Stati membri. Secondo i dati della Commissione europea, le vendite sul mercato cinese sono ammontate a 14,6 miliardi di euro alla fine del 2023. L’export agroalimentare dell’Italia si attesta attorno ai 18 miliardi di euro, con potenzialità di crescita di tutto rilievo. Vini, olio d’oliva, lattiero-caseari e salumi, i prodotti più richiesti. “La situazione che si profila – conclude il presidente di Confagricoltura – aggiunge nuove tensioni in uno scenario internazionale già ad alta instabilità. Paghiamo il prezzo di aver messo da parte le regole multilaterali per la governance del commercio internazionale”.

Coldiretti: firma Mattarella su Dl Agricoltura risposta importante

Coldiretti: firma Mattarella su Dl Agricoltura risposta importanteRoma, 15 mag. (askanews) – Soddisfazione da parte di Coldiretti per la firma del Dl agricoltura da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poiché “è la conferma che quanto contenuto nel decreto rappresenta un segnale importante per il mondo agricolo e una risposta concreta alle richieste di misure a sostegno del settore”, spiega Coldiretti in una nota.


Una su tutte è la possibilità di beneficiare della moratoria dei debiti per 145mila imprese agricole, della pesca e acquacoltura che hanno registrato una diminuzione pari almeno al 20% del volume d’affari dell’anno 2023 rispetto a quello dell’anno 2022. Fondamentale era poi per Coldiretti mantenere lo stop al fotovoltaico selvaggio. “Ora è stato fatto un giusto intervento per fermare le speculazioni dei grandi fondi di investimento che in molte aree del Paese sta mettendo in difficoltà la produzione agricola”, spiega la confederazione agricola. Per quanto riguarda la fauna selvatica, prosegue Coldiretti, ora sarà necessario un cambio di passo da tutte le regioni. “Con questo decreto Dl firmato oggi – conclude – ci saranno aiuti importanti per le filiere in difficoltà, risposte concrete anche sul tema delle pratiche sleali, con pagamenti più rapidi per gli agricoltori che vengono danneggiati e dove si rafforza il lavoro di Ismea sui costi medi di produzione”.

Cia: bene Dl Agricoltura, ora migliorarlo in Parlamento

Cia: bene Dl Agricoltura, ora migliorarlo in ParlamentoRoma, 15 mag. (askanews) – Con la firma del Dl Agricoltura da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le aziende agricole avranno a disposizione strumenti urgenti e adeguati per far fronte alla crisi, dalla moratoria dei mutui agli aiuti alle filiere in sofferenza, come sollecitato più volte dalla Confederazione. Così in una nota il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che aggiunge: “ora auspichiamo che il decreto venga ancora migliorato e potenziato in Parlamento, tramite la presentazione degli emendamenti”.


In particolare, Cia chiede la reintroduzione di Granaio Italia, “fondamentale per riportare trasparenza sui mercati, e più fondi dedicati alle emergenze di alcune filiere, includendo anche la Xylella per la quale serve nominare finalmente un commissario straordinario”. Intanto, aggiunge Fini, “sono utili e importanti per il settore – ricorda Fini – oltre al sostegno al credito delle imprese, anche il rafforzamento della norma sulle pratiche sleali; l’avvio di una regolamentazione del fotovoltaico a terra, che non intralci le coltivazioni; la spinta sugli abbattimenti dei cinghiali, anche con l’esercito, per contrastare la peste suina. Tutte misure necessarie a difendere e sostenere gli agricoltori in una fase molto complicata”.

AsConAuto: fatturato I trim. +19,5% a 294 milioni di euro

AsConAuto: fatturato I trim. +19,5% a 294 milioni di euroVerona, 15 mag. (askanews) – AsConAuto (Associazione Consorzi Concessionari Autoveicoli), partner dell’Automotive Dealer Day in corso a Verona chiude il primo trimestre in crescita con un volumi di affari pari a 294,4 milioni di euro, in crescita del +19,5%.


“Collaborazione e dialogo – sottolinea il presidente Scarabel – sono due concetti fondamentali per noi di AsConAuto che stiamo costruendo il service del futuro perché le sfide non riguardano solo le vendite di autovetture. Da quando si è insediato, questo Consiglio Direttivo lavora per individuare i partner migliori per offrire ai soci concessionari e ai clienti autoriparatori gli strumenti per competere e crescere. Un lavoro che ha già portato alcuni frutti, grazie anche alla ripartenza di Service Day, in programma a ottobre a Verona che segue l’Automotive Dealer Day, sempre a Verona”. A questi risultati, si aggiunge l’elezione di Roberto Scarabel come vicepresidente nel Comitato Esecutivo di Federauto nel corso dell’ultima assemblea. Il presidente di AsConAuto, entra a fare parte del Comitato Esecutivo (con delega al coordinamento del Comitato Tecnico After-Sales & Repairs) con i vicepresidenti Plinio Vanini per il settore auto, Maria Fiorentino per il settore bus, Francesco Ascani con delega amministrazione e finanza e Carlo Alberto Jura. Il conferimento di questo incarico a Roberto Scarabel riconosce il significativo impegno di AsConAuto e la leadership raggiunta nel settore specifico in Europa, ormai un modello da imitare nel comparto automotive.


L’approccio innovativo di AsConAuto alla digitalizzazione e alla innovazione delle pratiche commerciali continua a dimostrare la propria efficacia e prospetta successi futuri. La squadra al vertice è pronta ad affrontare le sfide del mercato, inclusa quella della transizione verso una mobilità più sostenibile.

Copagri: su agrivoltaico compromesso di assoluto buon senso

Copagri: su agrivoltaico compromesso di assoluto buon sensoRoma, 15 mag. (askanews) – E’ fondamentale limitare l’uso del suolo agricolo per l’installazine degli impianti fotovoltaici con moduli a terra per tutelare il settore primario. E’ quanto sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista a proposito dei contenuti del cosiddetto “DL Agricoltura”, che introduce disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura e la cui conversione in legge dovrebbe iniziare a breve al Senato.


“In una situazione nella quale la perdita di terreni agricoli, secondo recenti dati dell’Ispra, sfiora il 70% del consumo totale di suolo in Italia, con quasi 5.000 ettari di terra sottratta nel corso del 2023 alle attività agricole dalla cementificazione, dall’abbandono e dal cambiamento climatico, è fondamentale l’intervento apportato dal governo”, spiega Battista. “La salvaguardia del suolo, e del suolo agricolo in particolare, è condizione dirimente per tutelare la popolazione dai sempre più frequenti rischi derivanti dal dissesto idrogeologico, legati a doppio filo alle ricadute del climate change, evitando al contempo di incrementare la dipendenza del nostro paese dall’estero per alcune produzioni agroalimentari”, prosegue Battista.


“Proprio per queste ragioni, quello individuato dal governo sull’agrivoltaico è un compromesso di assoluto buon senso, che da una parte tutela il Primario e i suoi terreni e dall’altra dà una concreta spinta alla transizione energetica del Paese, assicurando la fondamentale realizzazione dei progetti finalizzati alla costituzione di Comunità energetiche rinnovabili-CER e di quelli attuativi delle altre misure di investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR”, aggiunge il presidente della Copagri. “Oltre alle evidenti ricadute sulla produzione agricola, infatti, la perdita di suolo agricolo impatta direttamente e significativamente sulla capacità di fornire servizi ecosistemici – conclude Battista – quali ad esempio la regolazione del clima, la cattura e lo stoccaggio del carbonio, il controllo dell’erosione e dei nutrienti, l’assorbimento dell’acqua e la regolazione della sua qualità, la protezione e la mitigazione dei fenomeni idrologici estremi, la riserva genetica o la conservazione della biodiversità”.

Basilicata, Pd: dopo commissariamento Bardi chiarisca su sanità

Basilicata, Pd: dopo commissariamento Bardi chiarisca su sanitàRoma, 15 mag. (askanews) – “La notizia della nomina da parte del Governo nazionale di Vito Bardi a Commissario per il reperimento dei fondi e la redazione del bilancio consuntivo 2023 delle Aziende sanitarie lucane è la conferma del disastro ampiamente annunciato della gestione della sanità da parte del centrodestra. Non sono bastate le recenti acrobazie contabili e l’utilizzo a piene mani dei fondi delle compensazioni ambientali destinati alla creazione di posti d lavoro per scongiurare il peggio. Ci aspettiamo che Bardi alzi il tappeto sotto il quale ha nascosto la polvere e faccia pubblicamente chiarezza sulla situazione. Pur mentendo su questo cruciale punto, dopo aver vinto le elezioni non è più in gioco il suo destino o quello del centrodestra, ma la salute dei lucani, che viene prima e sopra di ogni altro interesse di bottega”. Così in una nota i consiglieri regionali della Basilicata del Pd, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese.