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Autore: Redazione StudioNews

Governo, Meloni: non ho mai pensato a un rimpasto

Governo, Meloni: non ho mai pensato a un rimpastoMilano, 14 mag. (askanews) – “Non ho mai pensato a fare un rimpasto di governo. È una delle tantissime ricostruzioni un po’ forzate che leggo spesso. Anzi, io tra gli obiettivi che mi sono data è arrivare a 5 anni con il governo che ho nominato, cosa che non è mai accaduta nella storia d’Italia. A maggior ragione non per fare il commissario europeo che è uno, e bisogna vedere che delega l’Italia riesce a spuntare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondendo ad una domanda durante l’intervista pubblica con La Verità.

Europee,Meloni: pdl M5S anti’candidati-truffa’? Conte premier non eletto

Europee,Meloni: pdl M5S anti’candidati-truffa’? Conte premier non elettoRoma, 14 mag. (askanews) – “Il M5s ha presentato una proposta di legge dicendo che la candidatura alle europee di parlamentari nazionali e membri del governo è una truffa. Per me la democrazia non è mai una truffa: io avrei detto che era una truffa mettere a capo del governo una persona che non si era mai candidata, ma sono punti di vista. La democrazia non è mai una truffa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata a Milano a “Il giorno della Verità” dal direttore Maurizio Belpietro.

Europee, Meloni: mio obiettivo è confermare consenso delle politiche

Europee, Meloni: mio obiettivo è confermare consenso delle politicheRoma, 14 mag. (askanews) – Alle prossime elezioni europee “il mio obiettivo è confermare il consenso che avevo quando sono diventata premier. Per me sarebbe importante perchè non credo che non moltissimi partiti di governo siano arrivati a un anno e mezzo di distanza con lo stesso consenso”.Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata a Milano a “Il giorno della Verità” dal direttore Maurizio Belpietro.


“Lo considererei importante – ha aggiunto – particolamente perchè abbiamo dovuto fare scelte difficili e coraggiose. Vorrebbe dire che anche quando sei costretto a fare delle scelte difficili se sono scelte fatte con giustizia e buonsenso i cittadini capiscono le decisioni. Non sto al governo per me stessa, faccio questa vita solo se so che va bene per i cittadini italiani, lo faccio per loro non per vanità. Non mi appassiona questa vita”.

Associazioni Auto a governo: ripristinare risorse Fondo settore

Associazioni Auto a governo: ripristinare risorse Fondo settoreMilano, 14 mag. (askanews) – Le Associazioni dell’automotive (Anfia, Aniasa, Federauto, Motus-E e Unrae) avanzano una proposta congiunta per mettere il Fondo Automotive al riparo da pericolose distrazioni di risorse e avviare in tempi rapidi una revisione ormai “improcrastinabile” della fiscalità sulle auto aziendali. Di fronte alle grandi sfide del futuro, l’ecosistema italiano dell’auto si è presentato unito e compatto in occasione del panel istituzionale dell’Automotive Dealer Day 2024 cui ha partecipato in video collegamento il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.


“Negli ultimi anni – sottolineano le Associazioni – abbiamo assistito agli effetti di una politica incentivante che ha alimentato una grande incertezza, con il risultato che oggi il mercato auto italiano esprime una discrepanza in termini di mix di alimentazioni rispetto agli altri grandi Paesi europei, dove industria e consumatori beneficiano di una prospettiva ben definita sul funzionamento delle agevolazioni. In Italia, al contrario, la normativa sull’Ecobonus è stata modificata quattro volte dal 2020 ad oggi e troppo spesso si è assistito ad annunci a cui non è seguita una rapida attuazione delle misure, con i risultati che sono quelli osservati negli ultimi mesi”. In un’ottica di maggiore programmazione e chiarezza, mentre si attende ancora la revisione dello schema degli incentivi 2024, le Associazioni automotive evidenziano l’urgenza di calibrare le politiche incentivanti con una visione almeno di medio periodo. Una prima leva su cui poter agire è quella della fiscalità delle auto aziendali, per aggiornare un impianto normativo fermo agli anni ’90.


La proposta formulata si concentra sulla revisione della fiscalità delle auto aziendali funzionale all’adozione delle nuove tecnologie e al rinnovo del parco auto delle imprese. Inoltre agendo sulle auto aziendali si alimenta un mercato dell’usato di qualità, contribuendo in modo significativo all’aggiornamento del parco circolante italiano. L’intervento riguarda le percentuali di deducibilità dei costi di acquisto, di leasing finanziario e di noleggio, riparametrate in funzione delle emissioni di CO2. I costi della misura risultano estremamente contenuti rispetto ai benefici che avrebbe in termini di stimolo alla diffusione di una mobilità sostenibile. In una fase cruciale per la filiera nazionale, le Associazioni ribadiscono la necessità che le risorse del Fondo Automotive siano ripristinate per il 2025 e fino al 2030 vengano utilizzate esclusivamente per misure destinate al sostegno, alla transizione e allo sviluppo del settore.


Infine, le Associazioni si sono unite in un appello al Governo, affinché venga attivato quanto prima un Tavolo con i principali attori della filiera e i ministeri di riferimento, Mase, Mef, Mimit e Mit, per definire in tempi rapidi una riforma fiscale del settore e affrontare le principali sfide a cui è chiamata la filiera automotive.

Europee,Meloni: sono fiera che la gente mi chiami ancora Giorgia

Europee,Meloni: sono fiera che la gente mi chiami ancora GiorgiaRoma, 14 mag. (askanews) – “Pesciarola, fruttivendola, regina di coattonia, borgatara, posso andare avanti per ore… Mi accusano di demagogia? Mi accusano di qualunque cosa. A un anno e mezzo di distanza da quando sono diventata premier la gente che mi incontra mi chiama ancora Giorgia, sono fiera che le persone mi chiamino così e mi diano ancora del tu, io sono una persona che viene dal popolo. Non hanno capito che borgatara e pesciarola per me non era un insulto…”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante un confronto con Maurizio Belpietro.


“Mentre Cottarelli vuole essere chiamato dottor Cottarelli perchè si è laureato e ha fatto bene ma in Italia c’è gente che non è stata nelle condizioni di potersi laureare e deve sapere che può avere ancora molti obiettivi” ha aggiunto.

Meloni: sarebbe errore impedire il confronto tv con Schlein

Meloni: sarebbe errore impedire il confronto tv con SchleinMilano, 14 mag. (askanews) – Impedire il confronto tv tra Giorgia Meloni e Elly Schlein “sarebbe un errore”, perchè “è utile per gli elettori” e gli altri leader di partito “possono organizzare altri incontri”. Lo ha detto la stessa presidente delConsiglio, ospite del “Giorno della Verità” a Milano, intervistata da ldirettore del quotidiano Maurizio Belpietro.


“Il confronto è il sale della democrazia, mi fa sorridere il dibattito che sta generando l’aver dato disponibilità al confronto, le denunce, le lamentele… Penso sia normale, in una campagna come quella in cui siamo, raccontare agli italiani che ci sono due modelli di Europa, la proposta socialista e la proposta dei Conservatorei: mettere a confronto quelle visioni aiuta gli elettori. Non sono una persona che ha paura di confrontarsi”. E poi, ha agginto, “quelli che oggi si stracciano le vesti, non ricordo che quando ero all’opposizione si confrontavano con me, stando al governo… Gli altri possono organizzare altri confronti, che si brighi per impedirlo mi sembra un po’ eccessivo. Mi aspetto di fare il confronto ma vedo tanti movimenti contro questa iniziativa, molta critica, cose che si stanno muovendo magari con l’idea che il confronto non si facesse. Lo riterrei un errore”.

Americas’Cup di vela, ColleMassari è Official Wine Supplier del team Alinghi

Americas’Cup di vela, ColleMassari è Official Wine Supplier del team AlinghiRoma, 14 mag. (askanews) – L’azienda vitivinicola toscana ColleMassari è Official Wine Supplier di Alinghi Red Bull Racing, il team velico svizzero che partecipa alla 37esima America’s Cup a Barcellona, dopo aver vinto il più antico trofeo sportivo internazionale già due volte nel 2003 e nel 2007. I vini ColleMassari sono presenti in tutti gli eventi del team già dal 20 settembre 2023, data di inaugurazione della base di allenamento di Alinghi Red Bull Racing a Barcellona, e accompagneranno la sfida per tutto il 2024 fino al termine delle regate della 37ma America’s Cup. L’idea della collaborazione nasce dai valori comuni alle due realtà: competenza, passione, spirito di squadra, innovazione e heritage.


Claudio Tipa, uno dei fondatori del gruppo vitivinicolo, dichiara: “La passione per la vela è radicata da decenni nella nostra famiglia. Per navigare a vela, così come per produrre vino, occorre una grande sensibilità verso l’ambiente che ci circonda. Osservare le mutevoli condizioni atmosferiche, prendere decisioni in situazioni avverse e assecondare la natura sono tratti comuni al lavoro del vignaiolo”. Giuseppe Di Gioia, Amministratore Delegato del Gruppo ColleMassari Wine Estates, aggiunge: “Sono entusiasta dell’iniziativa, che trovo fortemente coerente con lo spirito della nostra azienda. L’energia, lo spirito di squadra e la competenza dei velisti sono stati gli elementi condivisi che mi hanno colpito e che ci hanno messo da subito in sintonia con Alinghi Red Bull Racing”. In onore del team e della sua partecipazione all’edizione 2024 della più antica competizione velica del mondo, ColleMassari ha lanciato un nuovo vino in edizione limitata chiamato Celebrating The Challenge. Come suggerisce il nome, questo rosè prodotto solo in grande formato, sarà dedicato ad Alinghi Red Bull Racing e ai suoi momenti di celebrazione. Un rosato fresco, sapido e rotondo dal fascino mediterraneo e dal carattere intenso, frutto di fermentazione e affinamento in botte per 9 mesi.


Il sodalizio si declinerà con molteplici iniziative internazionali dedicate alla stampa, al trade e ai consumatori finali. La cantina toscana supporterà il team con iniziative esclusive e corner dedicati in alcuni degli eventi più importanti del mondo della nautica, e nelle principali fiere del vino come Vinitaly e ProWein. Tramite pop up e serate dedicate presso catene di enoteche selezionate, anche gli enoappassionati potranno scoprire il mondo dei vini di ColleMassari e prendere parte all’avventura di Alinghi Red Bull Racing. L’azienda vitivinicola ColleMassari nasce nel 1998, in seguito all’acquisto del Castello omonimo da parte della famiglia Tipa Bertarelli. Lo sviluppo dell’azienda si accompagna sin dall’inizio alla fondazione della DOC Montecucco nel 1998. La crescita qualitativa della DOC vede dal 2011 il riconoscimento della DOCG per il Montecucco Sangiovese. Oggi la tenuta conta un Resort e oltre 1200 ettari di vigneti che si estendono in una delle aree più vocate della Maremma, alle pendici del Monte Amiata, orientata verso il litorale Tirrenico a 320 metri s.l.m..


La produzione attuale conta circa 600mila bottiglie di vino ottenute principalmente da varietà autoctone, tra cui spiccano vermentino e sangiovese. Sin dall’origine, nella Tenuta vengono applicati i principi dell’agricoltura biologica certificata. Anche nella costruzione della cantina sono stati seguiti i criteri della bioarchitettura con l’organizzazione della vinificazione su più livelli nel pieno rispetto del vino, dell’ambiente e del territorio. Alinghi Red Bull Racing. Dopo oltre un decennio di assenza dalla Coppa, Alinghi, uno dei nomi più dinamici nella storia della America’s Cup, torna a combattere per il più prestigioso trofeo velico. Questa volta il sindacato, vincitore della competizione per due volte consecutive, è partner di Red Bull, forza trainante nel mondo dello sport internazionale, per creare una nuova squadra: Alinghi Red Bull Racing. Il team, portacolori della Société Nautique de Genève, è accompagnato dal suo main partner, il marchio svizzero di orologi Tudor, e dal co-partner Prysmian Group. Challenger ufficiale svizzero, Alinghi Red Bull Racing, parteciperà alle Selection Series per la 37esima America’s Cup, che si terrà a partire dal 22 agosto: il conto alla rovescia è iniziato.

Vino, Zaia: Prosek-Prosecco dossier chiuso: questo nome è nostro

Vino, Zaia: Prosek-Prosecco dossier chiuso: questo nome è nostroMilano, 14 mag. (askanews) – “Prosek dossier chiuso: questo nome è nostro e nessuno potrà mai utilizzalo in Europa come ‘menzione tradizionale’ per indicare un vino che vuole solamente evocare le nostre bollicine ma non ha nulla di Veneto. Il nuovo Regolamento europeo sulle indicazioni geografiche Ig mette, quindi, la parola fine a una sgradevole vicenda e questo risultato è frutto di una grande lavoro di squadra tra istituzioni, associazioni di categoria e consorzi che in tutte le sedi hanno difeso non solo un brand, ma un vino che esprime la storia e l’identità del Veneto”. Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, annunciando la pubblicazione del testo del Regolamento dell’Ue nella Gazzetta Ufficiale Europea, che limita definitivamente l’uso ingannevole del nome Prosek sulle etichette croate o di qualsiasi altro Stato membro.


“Ci tengo anche a ricordare che Prosek è un nome che ci appartiene: c’è una riserva del nome con un decreto del 2009 che firmai quand’ero ministro, riconosciuto dall’Europa, e c’è il pronunciamento dell’Unesco che, nel 2019, ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità le Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene” ha proseguito Zaia, aggiungendo che “c’è pure una motivazione storica: le prime citazioni del nome ‘Prosecco’, con riferimento al vino, risalgono infatti al XIV secolo, ed esiste una cartina geografica storica in cui la città di Prosecco, situata poco a occidente di Trieste, è denominata Proseck, in ragione dell’assoggettamento, in quel periodo storico, dell’area al dominio asburgico”.

Vino, Consorzio Chianti Classico presenta “Manifesto di sostenibilità”

Vino, Consorzio Chianti Classico presenta “Manifesto di sostenibilità”Milano, 14 mag. (askanews) – Nel giorno del suo centesimo compleanno, il Consorzio Vino Chianti Classico ha presentato il suo “Manifesto di sostenibilità”, dichiarazione di intenti che guarda al futuro della Denominazione. La visione di un Chianti Classico sostenibile sia come sistema imprenditoriale sia come mezzo di salvaguardia del territorio, è stata illustrata dalla direttrice del Consorzio, Carlotta Gori, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze, al termine di un incontro dedicato a “sostenibilità e identità territoriale” a cui hanno partecipato i rappresentanti di alcune fra le più illustri Denominazioni e grandi vini del mondo: Champagne, Borgogna, Porto e Douro, Oregon e Barolo.


Il documento propone 57 regole d’indirizzo con l’intento di ridurre l’impatto ambientale tramite una gestione del territorio, delle superfici produttive e dei boschi, volta a preservarne le caratteristiche, le potenzialità, il paesaggio e la biodiversità, e di valorizzare la crescita e l’affermazione delle risorse sociali e culturali del territorio. Regole tra le quali i viticoltori sceglieranno quelle che maggiormente si adattano alle loro caratteristiche, alla loro identità, ai loro programmi, tenendo conto dell’invito del Consorzio a rispettarne almeno la metà e poi, secondo un piano stabilito, di aggiungerne altre. Il lavoro del Consorzio include “elementi innovativi” ispirati dallo studio del paesaggio culturale del Chianti Classico avviato nel 2018 dalla Fondazione della tutela del territorio Chianti Classico per la candidatura Unesco. Il Manifesto, ha spiegato Gori – è “un progetto ambizioso che pone il patrimonio culturale del territorio come suo eccezionale fattore identitario che accompagna il vino Chianti Classico, aumentando sempre più la sua tipicità e la sua territorialità, ma anche inclusivo per far crescere, tutti insieme, la sostenibilità territoriale”. “Gli aspetti fondamentali su cui puntare e niente affatto scontati sono la cura delle vigne, della permeabilità dei terreni, della ricchezza dei microrganismi nei suoli, la fertilità, le piante sane, il rispetto per la natura e per gli animali, la biodiversità come fonte di vita, la responsabilità ecologica e sociale” ha proseguito Gori, ricordando che “il nostro territorio e le aziende che lo animano stanno da decenni dando un contributo fondamentale al raggiungimento di questi obbiettivi e nell’attuazione pratica di questa visione”.


“Abbiamo atteso fino ad oggi ad affrontare, come Consorzio, il tema così attuale della sostenibilità, per potergli dare una caratterizzazione, un’identità specifica che fosse in grado di evidenziare ed esaltare i caratteri distintivi della nostra denominazione e del suo territorio di produzione” ha aggiunto il presidente dell’ente consortile, Giovanni Manetti, parlando di “un manifesto che siamo certi i nostri viticoltori accoglieranno e renderanno vivo e attivo, fino a farlo diventare un vero impegno di sostenibilità del nostro territorio e delle sue produzioni”. Il territorio del Chianti Classico è per il 62% boschivo, mentre il 52% della superficie vitata è biologica e moltissime sono le aziende in conversione. Il 75% delle Cantine conta meno di dieci ettari di vigneto, e la medesima percentuale di viticoltori imbottiglia direttamente il proprio prodotto. Lo studio per il riconoscimento Unesco de “Il sistema delle Ville Fattorie nel Chianti Classico” ha svelato ben 341 siti storici protetti, e oltre 100 ville fattorie. Negli ultimi 50 anni il 74% del territorio è stato preservato dalle trasformazioni rimanendo invariato, e solo il 4% è stato oggetto di antropizzazione.

Dopo Macfrut ok Cesena Fiera bilancio 2023, valore produzione +50%

Dopo Macfrut ok Cesena Fiera bilancio 2023, valore produzione +50%Roma, 14 mag. (askanews) – Archiviato un Macfrut 2024 come la migliore edizione di sempre, Cesena Fiera oggi ha approvato il bilancio dell’anno 2023 che registra un deciso balzo in avanti. Il valore della produzione è passato dai 6,1 milioni di euro del 2022 ai 9,2 milioni di euro dello scorso anno, con una crescita del +50%. L’utile netto di gestione è stato di 445mila euro, inferiore ai 507mila euro del 2022, ma solo “sulla carta” dal momento che Cesena Fiera ha erogato un contributo straordinario di 100mila euro al Comune di Cesena destinato alle famiglie colpite dall’alluvione.


Questi risultati, si spiega in una nota, sono il risultato dalla crescita della doppia anima della società. Quella internazionale con Macfrut, il cui fatturato si avvicina agli 8 milioni di euro. Contestualmente l’anima “locale”, anch’essa cresciuta del +40% per l’appeal dei padiglioni della fiera e del Centro Congressi su cui negli ultimi anni sono stati realizzati consistenti investimenti a cui si aggiunge il plus logistico. Nel corso dell’Assemblea è stato comunicato ai soci la sottoscrizione del nuovo contratto tra Cesena Fiera e IEG (Italian Exhibition Group) per l’utilizzo dei padiglioni della Fiera di Rimini quale sede delle prossime cinque edizioni di Macfrut (2025-2029), sempre ai primi di maggio.


“I risultati di bilancio confermano la giusta direzione delle scelte strategiche sia nell’asset internazionale, sia nell’anima locale – spiega Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera – In merito alla conferma della location di Rimini per i prossimi 5 anni, parlano i risultati: da un bilancio di meno di 3 milioni di euro nel 2014, ultimo anno in cui Macfrut si è svolto a Cesena, siamo passati a oltre 9 milioni”. Soddisfazione per il rinnovato asse Macfrut-IEG anche da Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group. “Il successo nazionale e internazionale dell’edizione che si è appena conclusa ha confermato ancora una volta la positività e la lungimiranza di una scelta che garantisce un valore aggiunto per entrambe le società e costituisce un interessante esempio di collaborazione sinergica a livello romagnolo”.