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Autore: Redazione StudioNews

Meloni: al governo perché ce lo siamo guadagnati, e stiamo insieme per scelta. Poi scherza su Salvini che non c’è

Meloni: al governo perché ce lo siamo guadagnati, e stiamo insieme per scelta. Poi scherza su Salvini che non c’èPescara, 28 apr. (askanews) – “Grazie a tutti i leader di centrodestra di essere qui, grazie ad Antonio e grazie a Matteo, anche se ci ha preferito il ponte… Scherzo ovviamente, so quanto è importante trovare tempo e dedicarsi alla famiglia”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni aprendo il suo intervento alla kermesse di Fdi a Pescara, scherzando sulla non presenza fisica del leader della Lega Matteo Salvini che ha fatto un videocollegamento passeggiando insieme alla figlia.


Siamo “una coalizione che sta insieme non per interesse ma per scelta e si vede dai risultati che stiamo portando a casa”, ha detto Giorgia Meloni. Noi siamo qui “perché ce lo siamo guadagnati, nessuno ci ha telefonato per chiedere di formare un governo”, ma “quello che ci siamo guadagnati non è un dato acquisito per sempre, dobbiamo continuare a conquistarlo”, ha sottolineato Meloni nel suo intervento di chiusura della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara. Il voto alle Europee del 2019 che ci portò sopra la soglia di sbarramento, “fu uno spartiacque per il nostro movimento, sapevamo che da quel momento potevamo essere determinanti”, “ci avevamo messo sei anni ad arrivare al 6%, ci abbiamo messo un anno mezzo ad arrivare al risultato che ci ha portato al governo dell’Italia”, ha aggiunto.

La Russa: Scurati fa soldi con Mussolini. L’avrei mandato in onda senza dargli una lira

La Russa: Scurati fa soldi con Mussolini. L’avrei mandato in onda senza dargli una liraRoma, 28 apr. (askanews) – Scurati “già fa un sacco di soldi parlando di Mussolini, non lo voglio aiutare ancora. Mi aspetto una trilogia su Stalin”. Lo afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervistato da Bianca Berlinguer alla Conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.


Il presidente del Senato è anche tornato espressamente sul caso della mancata messa in onda sulla Rai del monologo per il 25 aprile dello scrittore. Il monologo di Scurati “l’avrei mandato in onda ma non gli avrei dato una lira per dare un’opinione. L’avrei mandato in onda ma con un sottotitolo: per questo minuto e mezzo prende 1800 euro, sta parlando a fattura”. “E’ retribuito chi svolge il lavoro, non chi dà un’opinione. Vogliono avere l’aura dell’opinionista disinteressato poi se non hanno 1.800 euro non parlano”, ha aggiunto.

Abu Mazen: solo l’America può fermare operazione di Israele a Rafah

Abu Mazen: solo l’America può fermare operazione di Israele a RafahRoma, 28 apr. (askanews) – Il presidente dell’Autorità Palestinese, Abu Mazen, ha esortato gli Stati Uniti a impedire un’invasione israeliana della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza devastata dalla guerra: solo l’America può “impedire a Israele di commettere questo crimine”, ha detto il leader palestinese da Riad, come riportano i media internazionali.


“Chiediamo agli Stati Uniti di chiedere a Israele di fermare l’operazione Rafah, perché l’America è l’unico paese in grado di impedire a Israele di commettere questo crimine”, ha detto il presidente dell’Anp durante un incontro in Arabia Saudita, affermando che tale operazione sarebbe “il più grande disastro nella storia del popolo palestinese”.

Il Papa a Venezia nel carcere all’Isola della Giudecca: non isolare la dignità, può essere occasione di rinascita

Il Papa a Venezia nel carcere all’Isola della Giudecca: non isolare la dignità, può essere occasione di rinascitaCittà del Vaticano, 28 apr. (askanews) – Papa Francesco a Venezia in visita al carcere femminile alla Giudecca. Il pontefice è giunto in elicottero da Roma ed è atterrato nel piazzale antistante alla casa circondariale.


Al suo arrivo, il pontefice è stato accolto dal Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, dal Provveditore Rosella Santoro, dalla Direttrice della struttura, Mariagrazia Felicita Bregoli e dal Comandante della Polizia Penitenziaria, Lara Boco. Nel Cortile interno della Casa di Reclusione, ha incontrato le detenute alla presenza di alcuni volontari. E qui Francesco ha tenuto il suo primo discorso in terra veneziana. Le carceri sono realtà difficili spesso aggravate da problematiche come sovraffollamento, violenze e carenze di strutture ma sia sempre un luogo di rinascita per chi ha sbagliato. A chiederlo è stato oggi Papa Francesco da Venezia durante la visita nel carcere femminile della Giudecca.


Prendendo la parola e incontrando nel cortile del penitenziario alcune detenute, Francesco ha denunciato come attualmente “il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza”. Però, ha subito aggiunto, “può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità di donne e uomini non è ‘messa in isolamento’, ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità, magari rimaste sopite o imprigionate dalle vicende della vita, ma che possono riemergere per il bene di tutti e che meritano attenzione e fiducia”. “Per questo – ha ricordato il Pontefice nel suo discorso – è fondamentale che anche il sistema carcerario offra ai detenuti e alle detenute strumenti e spazi di crescita umana, spirituale, culturale e professionale, creando le premesse per un loro sano reinserimento. Non ‘isolare la dignità’, ma dare nuove possibilità! Non dimentichiamo che tutti abbiamo errori di cui farci perdonare e ferite da curare, e che tutti possiamo diventare guariti che portano guarigione, perdonati che portano perdono, rinati che portano rinascita”, ha concluso Papa Francesco.

Il 24 e 25 maggio a Paestum primo campionato pasta fatta a mano

Il 24 e 25 maggio a Paestum primo campionato pasta fatta a manoRoma, 28 apr. (askanews) – Il 24 e 25 maggio a Paestum si svolgerà il primo Campionato della Pasta fatta a mano nell’ambito della terza edizione del DMED – Salone della Dieta Mediterranea: prima edizione italiana dell’evento dedicato al patrimonio culturale ed enogastronomico dell’Italia intera.


Il progetto “Campionato della Pasta fatta a mano” è realizzato da BTL Prod srl, società di comunicazione, in coproduzione con il Consorzio Edamus, consorzio di aziende del settore food e agroindustriale che punta allo sviluppo e soprattutto alla visibilità nazionale ed internazionale dei consorziati. Partner del primo Campionato della Pasta fatta a mano saranno: la Fondazione Vincenzo Agnesi, Molino Pizzuti e InCibum. Due le categorie in gara: Professionisti e Amanti. La categoria Professionisti della Pasta vedrà i concorrenti sfidarsi a colpi di matterello venerdì 24 maggio. Per gli Amanti della Pasta, invece, il giorno di gara sarà sabato 25 maggio. Possono partecipare tutti coloro che per passione e/o desiderio vogliano mettersi in gioco nella realizzazione di un piatto a base di pasta fresca fatta a mano.


Il concorrente dovrà realizzare l’impasto fatto a mano, senza l’utilizzo di macchinari elettronici. Il piatto finale cucinato dovrà essere accompagnato al tavolo della giuria anche con un campione di pasta fresca non cotta.

Il museo Astra di Sibiu torna a Roma con la mostra “Viaggiatori nel mondo della montagna”

Il museo Astra di Sibiu torna a Roma con la mostra “Viaggiatori nel mondo della montagna”Roma, 28 apr. (askanews) – L’Accademia di Romania in Roma, in collaborazione con il Complesso Nazionale Museale ASTRA di Sibiu (in seguito Museo ASTRA) organizza la mostra di vita e arti tradizionali “Viaggiatori nel mondo della montagna – introduzione nell’universo pastorizio”.


L’apertura della mostra avrà luogo presso la sede dell’Accademia di Romania in Roma (Viale Belle Arti, 110) il 30 aprile 2024, a cominciare dalle ore 18,00, alla presenza di Ciprian Stefan – direttore generale del Complesso Museale ASTRA Sibiu, dell’architetto Agostino Bossi e dei curatori della mostra: Ovidiu Baron e Ancuta Ilie. Gli spettatori sono calorosamente invitati a varcare la soglia della mostra un’ora prima, dalle 17,00, per cogliere l’opportunità di partecipare agli atelier pratici e creativi di arti e mestieri (intagliare bastoni da pastore della montagna, filare a mano usando il fuso, preparare il materiale alla maniera dei carpentieri, ecc.). Durante tutto il periodo di apertura della mostra, il pubblico avrà comunque un approccio interattivo a una buona parte degli artefatti esposti. L’Accademia di Romania in Roma terrà i battenti aperti per la mostra anche durante la Notte dei Musei, sabato, 18 maggio prossimo.


Curata da Ovidiu Baron e Ancuta Ilie, la mostra presenta una serie di rappresentazioni delle abitazioni stagionali e riferimenti ai cicli pastorizi che si svolgevano in montagna, prendendo come modello costruzioni esposte nel Museo ASTRA e riportate qui in modo frammentario e suggestivo: la Baita dei pastori di Satic, rione Arges (parete con la finestra, panchina e lucernario con tetto); la Capanna di Satic, rione Arges (come forma arcaica di rifugio dei pastori, con corrispondenze nel mondo delle greggi dei Balcani) e frammenti dell’ovile delle pastorelle di Puru, rione di Alba (il recintato per le pecore e la zona di lavorazione del latte). Viene proposto un approccio degli elementi identitari dell’arte dei pastori, attività rappresentativa tanto per lo spazio romeno, quanto per l’Europa nel suo insieme. Infatti, la transumanza è presente nella lista del patrimonio UNESCO. I pastori e le loro famiglie verranno così presentati nel rapporto dinamico tra il villaggio come dimora permanente e la montagna come dimora temporanea, con accento sull’ utilizzo delle risorse naturali a disposizione, sull’adattamento dei pastori alle condizioni naturali, sulla loro percezione e ristrutturazione del paesaggio. Tradizionalmente, la vita pastorizia imponeva un continuo pendolare tra il villaggio e i pascoli, e per certe comunità si trattava di distanze di centinaia di chilometri, che li portavano ben lontano dal loro ambiente solito e addirittura al di là delle frontiere del proprio paese. In questo modo, la plurimillenaria esperienza della transumanza offriva da un lato la possibilità di sostenere e sviluppare economicamente la comunità, di scoprire il mondo tramite un’esperienza immediata e, d’altra parte, presentava dei notevoli rischi e pericoli, conservati nella memoria collettiva e spesse volte riportati ed evocati nei testi folkloristici regionali.


La mostra verrà integrata con materiali stampati che riportano il risultato degli approcci scientifici e del workshop internazionale di architettura organizzato a Sibiu nel settembre del 2023, insieme ad altre testimonianze: un calendario pastorizio con illustrazioni che riprendono le tappe di percorso e di lavoro dei pastori e delle greggi, cartoline con aspetti del settore dedicato alla Pastorizia nel Museo ASTRA e una prospettiva narrativa sul mondo della montagna. Il Complesso Nazionale ASTRA di Sibiu, il più importante museo etnografico di Romania e il più grande museo all’aria aperta dell’Europa, conserva e mette in valore le testimonianze, gli oggetti, l’eredità di questa civiltà pastorizia nella mostra permanete all’aria aperta e nella sua collezione di artefatti. I visitatori della temporanea allestita a Roma saranno accompagnati e stimolati nella “lettura” del paesaggio naturale e antropomorfizzato, del modo in cui l’essere umano ha messo a frutto la natura, dell’evoluzione genuina del costruire, delle necessità specifiche che hanno determinato la creazione degli oggetti e il loro uso, nonché delle storie raccontate da questi.


Non all’ultimo, la problematica che viene proposta si riferisce all’adattamento all’ambiente, all’identificazione di soluzioni valide e immediate per l’alimentazione e l’abitazione, all’approvvigionamento a chilometri zero in situazioni difficili – come lo è stata la pandemia di Covid o come lo sono i conflitti armati – e anche o soprattutto all’importanza di coltivare uno spirito critico che possa prendere in considerazione i fenomeni sociali, culturali, economici e politici nella loro dinamica e in rapporto alle vaste esperienze che vengono troppo spesso ignorate. Verranno illustrati i processi e i materiali che permetteranno degli approcci multidirezionali tra le comunità di base e il pubblico museale, tra le generazioni vecchie e nuove, con forti rimandi all’attualità alla globalizzazione, alle catene di approvvigionamento, ai modelli di uso delle risorse, ai tipi di comprensione e di protezione dell’ambiente. Il pubblico potrà sperimentare le condizioni di abitazione temporanea, potrà scoprire gli oggetti all’interno delle capanne, potrà comprendere tramite contatto diretto il modo di utilizzo di oggetti specifici dell’universo pastorizio, potrà provare capi di abbigliamento tradizionale (gilet, cappelli), proverà a interpretare i motivi e i segni intagliati sui bastoni o le tacche mnemotecniche. L’esperienza della mostra integrerà anche istallazioni artistiche, montaggi audio e video, oggetti originali e repliche. Una componente particolare verrà data dalla reinterpretazione dei modelli di oggetti appartenenti al mondo pastorizio da parte degli studenti di architettura, in vista di un possibile riutilizzo nel mondo contemporaneo. Gli oggetti antichi – molti di questi ormai obsoleti o fuori uso – diventano così una vera e propria fonte di ispirazione per i progetti di design adattati agli standard e ai bisogni attuali. I nuovi oggetti proposti in esposizione sono il risultato del workshop romeno-italiano di architettura vernacolare organizzato a Sibiu nel settembre scorso, coordinato dal prof. arch. Agostino Bossi e dalla dott.ssa Ancu?a Ilie, capo dipartimento Esposizioni-atelier e Mediazione culturale, nell’ambito del Museo ASTRA. Le idee e le provocazioni emerse da questo workshop verranno trattate sia nel concetto generico della mostra e nelle soluzioni di allestimento, che nelle presentazioni degli specialisti che saranno invitati all’evento. I lavori del workshop verranno inclusi in un volume collettivo pubblicato in romeno e italiano e presentato nell’ambito della mostra. La mostra resterà aperta per il pubblico nel periodo 30 aprile-20 maggio 2024, dal martedì al venerdì dalle 15,00-18,00 e il sabato dalle 11,00-13,00 e dalle 14,00-18,00. L’accesso è gratuito e senza prenotazione.

Il 29 aprile a Padova un convegno per fare il punto sui cereali

Il 29 aprile a Padova un convegno per fare il punto sui cerealiRoma, 28 apr. (askanews) – Il 2024 si è aperto nel segno della crescente preoccupazione per i coltivatori di seminativi, con il crollo dei prezzi dovuto all’eccezionale aumento delle importazioni da Paesi terzi, in conseguenza delle incertezze geopolitiche legate al conflitto in Ucraina. Il Veneto, che detiene la leadership nazionale nella produzione di mais e di soia ed è seconda per coltivazione di grano tenero, si interroga sul futuro del settore, tra incertezze e prospettive.


L’occasione è data dal convegno “Mercati e filiere dei cereali e della soia”, che si svolgerà domani, lunedì 29 aprile alle 10, organizzato da Confagricoltura Padova in collaborazione con Confagricoltura Veneto. Si parlerà delle modifiche della Pac sull’obbligo delle rotazioni e dei terreni non produttivi, di attese e prospettive sul mercato e di contratti di filiera. “Il convegno nasce per dare una risposta agli agricoltori, che nell’assemblea regionale straordinaria di due mesi fa a Padova hanno portato alla luce problematiche e sofferenze – sottolinea Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova – Grazie all’azzeramento dei dazi, gli arrivi in Italia di grano tenero ucraino sono raddoppiati nel 2023 rispetto al 2022 e le importazioni di mais triplicate. Le consistenti esportazioni di cereali verso l’Ue hanno contribuito all’abbassamento dei prezzi pagati agli agricoltori, creando distorsioni all’interno del mercato comunitario. Le quotazioni estremamente penalizzanti, a fronte di costi di produzione che rimangono alti, mettono a rischio i bilanci delle aziende agricole e non sappiamo quanto questa situazione possa durare. L’Ue – aggiunge – ha stabilito un freno d’emergenza, con il ripristino dei dazi, che scatterà se i flussi delle importazioni dall’Ucraina supereranno una certa soglia, ma la lista dei prodotti sensibili non include il grano. Per Padova, che è la prima provincia veneta per coltivazione di grano tenero, la situazione è penalizzante e gli scenari futuri sono imprevedibili”.

Donne del Vino: il 9 maggio a Monza evento per Unione Italiana Ciechi

Donne del Vino: il 9 maggio a Monza evento per Unione Italiana CiechiMilano, 28 apr. (askanews) – L’Associazione Le Donne del Vino di Lombardia, con il contributo di Regione Lombardia, lancia la terza edizione della “Degustazione a occhi chiusi”, con la collaborazione dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav) e Reggia di Monza. Il 9 maggio alle 18 alla Villa Reale di Monza, il sommelier Luca Boccoli degusterà con i partecipanti sei vini selezionati insieme con la delegata Camilla Guiggi, e offerti dalle socie produttrici lombarde.


Durante la degustazione gli ospiti bendati saranno guidati e accompagnati dalla voce di Luca Boccoli e da un sottofondo musicale suonato dal vivo da Giusy Ammendola al pianoforte, Mariangela Franco al violino e alla viola, e dal tenore Pierfranco Manzi. I vini saranno accompagnati da stuzzichini preparati per ciascun vino dalla socia Silvia Cannizzaro di “Pan Caffè da Ponto” di Cogliate (Monza). Chiuderà la giornata un brindisi finale nell’Atrio degli Staffieri della Reggia. Per dirla con le parole di Pia Donata Berlucchi, promotrice e organizzatrice dell’evento, oltre che sponsor con la sua azienda Freccianera dei Fratelli Berlucchi, “chi non vede con i soliti occhi… vede con la mente, che usa come una carezza verso le cose e le persone, con l’anima, che assapora i profumi teneri e dolci di ciò che lo circonda, con il cuore, che si apre al mondo intero, ai fiori, alle stelle, agli uomini con la speranza di essere capito. Questa è la grande, dolcissima superiorità dei nostri amici non vedenti”.


Come per le altre edizioni, la partecipazione è aperta a tutti gli amanti del vino al costo di 60 euro a persona. Il ricavato sarà devoluto a Unione Italiana Ciechi Onlus che si prende cura di centinaia di allievi non vedenti e ipovedenti nelle scuole della Lombardia e del Piemonte.

Dal 26 al 28 aprile a Perugia il festival dei birrifici umbri

Dal 26 al 28 aprile a Perugia il festival dei birrifici umbriRoma, 28 apr. (askanews) – Arriva UBeer, un evento dedicato alla birra umbra con protagonisti i migliori birrifici della regione, dal 26 al 28 aprile 2024 al Barton Park di Perugia, cuore verde della città con 3 ettari di terreno. L’evento ideato dall’associazione Open Mind è stato presentato ufficialmente proprio al Barton Park nel corso di una conferenza stampa.


Questo nuovo format vedrà la partecipazione di 13 birrifici artigianali umbri con i loro stand, una ricca offerta gastronomica grazie ad 8 food truck sempre umbri, musica dal vivo e dj set ad ogni ora e conferenze tematiche. Tredici i birrifici: Birra Flea, Gramigna, Mastri Birrai Umbri, Altotevere, Birra Perugia, Birra Bro, Fratelli Perugini, Centolitri, Birra dell’Eremo, San Biagio, Osiride, Bastian Birraio, Birra Alfina. Spazio anche a LadyBug Kombucha, giovane progetto che porta sulla scena locale una bevanda analcolica con le proprietà salutistiche del tè fermentato.


UBeer propone anche un’esperienza culinaria grazie ad 8 food trucks di provenienza locale che con i loro van portano sapore e vivacità al Barton Park.

A Pescara il G-day per Meloni candidata, Salvini solo in video

A Pescara il G-day per Meloni candidata, Salvini solo in videoPescara, 27 apr. (askanews) – C’è una versione ufficiale che parla di decisione nota da tempo, di motivi strettamente personali, di impegni familiari inderogabili. E poi c’è quella ufficiosa, che racconta di un Matteo Salvini che ha scelto di sottrarsi a un duplice imbarazzo. Domani, dopo mesi di suspence vera o presunta, Giorgia Meloni annuncerà la sua candidatura alle elezioni Europee come capolista di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni. L’occasione scelta è la conferenza programmatica del partito che si sta svolgendo a Pescara e che segna di fatto l’inizio della campagna elettorale per un appuntamento che i meloniani considerano più che fondamentale, dirimente.


Tutto è stato studiato da tempo, nei minimi particolari, a cominciare dall’effetto scenico del mare che farà da sfondo all’annuncio. E il coronamento doveva essere l’immagine di compattezza e unità della coalizione rappresentata dalla presenza in platea, nient’affatto scontata per il tipo di appuntamento, degli alleati di governo. Alla fine però Matteo Salvini non ci sarà e si limiterà a un videocollegamento. A differenza di Antonio Tajani. Fonti dell’organizzazione di Fratelli d’Italia – che coincidono sostanzialmente con quelle della Lega – fanno sapere che la decisione del segretario era nota da tempo: a riprova si fa notare che nessuno aveva mai esplicitamente detto che sarebbe stato fisicamente a Pescara. E, tuttavia, è anche vero il contrario. Ovvero che nessuno aveva mai accennato all’ipotesi che la presenza sarebbe stata virtuale, cosa alquanto curiosa di fronte a una determinazione assunta sin dall’inizio.


In effetti – rivelano fonti bene informate – la scelta di optare per un collegamento video sarebbe stata presa nella serata di ieri sera e non è escluso che di mezzo ci sia stata anche una telefonata tra Meloni e Salvini. Il leader del Carroccio – è la lettura che vien data – avrebbe preferito evitare di ritrovarsi nella fotografia di famiglia come unico leader della coalizione ad aver scelto di non mettersi in gioco nella sfida, che per lui rischia di essere impietosa, delle preferenze. E questo, mentre sia la premier che il segretario di Forza Italia hanno invece scelto di fare da traino ai risultati dei propri partiti. A rendere ancora più opportuna la decisione, viene inoltre spiegato, le tensioni sul caso Vannacci sia interne alla Lega che con il ministro Crosetto. Insomma, la necessità di evitare che la sua presenza a Pescara si trasformasse mediaticamente in un assedio sulla candidatura del generale. Domani dunque la scena sarà tutta per la presidente del Consiglio per quello che sarà uno dei pochissimi comizi che si concederà in questa campagna elettorale. E’ probabile, anzi, che Meloni oltre alla apertura di domani parteciperà solo all’evento di chiusura che con ogni probabilità si terrà a Roma. Per il resto, la partita si giocherà soprattutto con interventi sui social o interviste televisive. Difficile, sebbene non ancora escluso definitivamente, che partecipi all’evento organizzato da Vox a Madrid a metà maggio. L’idea del partito è quella di impegnare i ministri, pur non candidati, per replicare sul territorio eventi simili ai panel tematici organizzati a Pescara per raccontare quello che il governo sta facendo. Perché è un po questa, viene spiegato, la cifra del discorso che farà domani Giorgia Meloni e che impronterà tutta la comunicazione delle prossime settimane: ricordare il modo in cui in due anni a palazzo Chigi sono state “ribaltate le previsioni dei profeti di sventura” che pronosticavano spread alle stelle e un fallimento sul Pnrr, fare un elenco dei risultati raggiunti a Bruxelles, in pratica insistere sul modello italiano da portare in Ue. “Stiamo lavorando per gli italiani, dateci la forza di continuare a farlo”, il concetto dello slogan.