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Autore: Redazione StudioNews

Roma, incontro a Centro Studi Americani su cibersicurezza

Roma, incontro a Centro Studi Americani su cibersicurezzaRoma, 18 apr. (askanews) – Istituzioni e aziende si sono confrontate oggi al Centro Studi Americani per discutere di temi legati all’intelligenza artificiale e alla cibersicurezza. L’evento si è svolto in collaborazione con Crowdstrike e con il patrocinio dell’ACN (Agenzia per la Cibersicurezza Nazionale). “L’AI Act è la prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale. Il regolamento ha come principio quello di costruire fiducia”, ha detto Brando Benifei, europarlamentare del PD.


“Il problema della disinformazione è che assume dimensioni enormi, e con i deep fake si mette in crisi la diplomazia”, ha dichiarato Arturo Di Corinto dell’ACN. “Il volume degli attacchi cibernetici negli ultimi 5 anni è cresciuto molto. L’80% degli attacchi utilizza credenziali rubate ed entra nei sistemi come utenti registrati. È importante avere modelli di intelligenza artificiale che cerchino di prevedere potenziali attacchi”, ha dichiarato Luigi Della Monica di Crowdstrike.

Salvi (Fruitimprese): anche noi sognamo agricoltura a impatto 0

Salvi (Fruitimprese): anche noi sognamo agricoltura a impatto 0Roma, 18 apr. (askanews) – “Anche noi – ha concluso il presidente Salvi – sogniamo un’agricoltura ad impatto zero, ma, per favore, dateci il tempo, le tecnologie ed i giusti incentivi per ottenerla”.  lo ha detto il presidente di Fruitimprese, Marco Salvi, intervenendo a Roma alla 75esima Assemblea annuale, sul tema “Uno sguardo al passato per costruire il futuro”. 


Salvi ha spiegato che, per quanto riguarda il comparto produttivo all’orizzonte ci sono delle innovazioni molto interessanti che promettono di rivoluzionare il settore. In primo luogo, le Tecniche di Evoluzione Assistita, conosciute anche come NBT o NGT che hanno le potenzialità per migliorare notevolmente l’aspetto produttivo, consentendo di accelerare i processi di evoluzione che in natura richiedono decenni. Le sperimentazioni in campo, che l’Italia da pioniera ha recentemente consentito, promettono di migliorare le prestazioni delle piante, renderle più resistenti ai cambiamenti climatici e meno dipendenti dai trattamenti chimici. Salvi in proposito ha detto che “anche in questo ambito l’Unione Europea deve battere un colpo, le discussioni sul nuovo regolamento si stanno incagliando sulla questione delle royalties, non vorremmo che le grandi compagnie della chimica impedissero a queste tecniche di essere a disposizione di tutti. Ben vengano quindi le iniziative del CREA che è già molto avanti nella sperimentazione”. 


Altro pilastro importante su cui puntare per il futuro dell’ortofrutta è la tecnologia: a Ravenna, in un convegno organizzato da UNITEC, “è stato presentato un modello di agrivoltaico che si adegua alle esigenze delle piante da frutto e lavora in sinergia con la natura, ma si è discusso anche di digitalizzazione e di utilizzo della robotica. Nel futuro dei nostri frutteti ci saranno sempre più  sensori e attrezzature che autoproducono l’energia necessaria grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale”.

Vini pregiati, eWibe: in primo trimestre 2024 indici in lieve calo

Vini pregiati, eWibe: in primo trimestre 2024 indici in lieve caloMilano, 18 apr. (askanews) – Il mercato dei vini pregiati chiude il primo trimestre 2024 “con performance in lieve calo nei principali indici ma conferma una ritrovata stabilità”. Lo rileva l’Osservatorio eWibe, live market dei vini pregiati, spiegando che l’indice eWibe Fine Wines, che include tutte le principali etichette da investimento dei Paesi più rappresentativi del settore, segna nei primi tre mesi dell’anno un calo del -0,7%. La Francia (-1% YTD) prosegue il suo percorso di ripresa dopo un 2023 difficoltoso, mentre l’Italia (-0,5% YTD) “fa segnare ancora una volta la performance migliore nel complesso”.


Guardando alle singole regioni, l’Osservatorio precisa che la Toscana conferma il proprio trend positivo, registrando un +1,5% nei 12 mesi, nonostante un calo contenuto nel primo trimestre del 2024 (-0,5%). Il Piemonte registra invece una lieve flessione del -0,9% nei primi mesi dell’anno, ma conferma il suo outlook stabile nei dodici mesi. Le regioni francesi lanciano segnali di ripresa nel trimestre, dati in forte risalita se paragonati all’ultimo anno: Champagne (-0,3% YTD) vs (-3% 12M), Borgogna (-1% YTD) vs (-3,7% 12M) e Bordeaux (-1,4% YTD) vs (-4,2% 12M). Secondo gli analisti di eWibe, “il calo fisiologico del mercato, che ha caratterizzato il 2023, potrebbe favorire una nuova ripresa del comparto Francia, e per la Toscana ci si aspetta maggiore stabilità vista la significativa crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni, ma permane un certo ottimismo a fronte degli attesi volumi di scambio dell’annata 2021, caratterizzata da un’altissima qualità della vendemmia e conseguenti punteggi elevati dei critici”. C’è infatti grande attesa per le recenti immissioni sul mercato delle etichette di “super tuscan” 2021 quale, ad esempio, Sassicaia, che quest’anno può vantare un rating di 100 punti da “Wine Advocate” di Robert Parker. Il massimo del punteggio era stato raggiunto da Sassicaia solo in altre due annate, la 2016 e la 1985.


“Per il secondo trimestre ci attendiamo la ripresa degli indici francesi, particolarmente Bordeaux, mentre per il comparto Italia, prevediamo una normalizzazione nei volumi di scambio e nelle quotazioni di mercato, dopo un 2023 che ha registrato una crescita positiva” ha dichiarato Leonardo Bernasconi, head of wine di eWibe, sottolineando che “la Toscana, grazie alle release di Super Tuscan dell’eccellente 2021, è destinata a riscuotere significativo interesse a livello globale, e si prevede che il fenomeno Sassicaia, fresco di 100 punti Parker, potrà concorrere ad accendere i riflettori anche sugli altri ‘super tuscan’”. “In Piemonte ci si attende una vendemmia 2021 in linea con l’eccellente qualità della Toscana – ha proseguito Bernasconi, aggiungendo che “quest’anno è previsto il rilascio dei Barbaresco 2021, mentre per i Barolo si dovrà attendere il 2025. La Francia, infine, dopo avere vissuto un’importante flessione nel 2023, offre oggi nuove opportunità di ingresso sul mercato”. L’Osservatorio eWibe ha fotografato nel dettaglio le etichette che hanno incrementato maggiormente il proprio valore: si tratta di “San Leonardo 2013”: +23,5%; “Bolgheri Sassicaia 2021”: +21,9%; “Brunello Riserva Poggio di Sotto 2013”: +17,2%; “Le Pergole Torte 2010”: +15,8%; “Barolo Bartolo Mascarello 2005”: +14,9%. Le bottiglie che hanno riscontrato maggiore interesse (visualizzazioni, click e ricerche) sono state “Bolgheri Sassicaia 2021”; “Tignanello 2021”; “Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2010”, “Cristal 2015”; “Chateau Lafite Rothschild 2020”. Quelle che invece hanno riscosso maggiore successo in termini di vendite sono stati “Tignanello 2020”; “Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2010”; “Bolgheri Sassicaia Tenuta San Guido 2020”; “Cristal 2015”; “Le Pergole Torte 2020”.


Il lotto dal valore più alto transato ha riguardato una cassa da tre bottiglie di “Leroy Clos de la Roche Grand Cru 2011” che è stata venduta a 27mila euro.

Salvi (Fruitimprese): da Governo molti interventi ben fatti

Salvi (Fruitimprese): da Governo molti interventi ben fattiRoma, 18 apr. (askanews) – “In attesa dell’esito delle elezioni europee, che, auspichiamo, possano segnare una svolta nell’approccio con cui Bruxelles ha finora trattato il rapporto tra agricoltura e tutela dell’ambiente, ci troviamo a valutare i primi 18 mesi del Governo Meloni che sta rappresentando, indubbiamente, una novità nel nostro panorama politico”: lo ha detto il presidente di Fruitimprese, Marco Salvi, intervenendo a Roma alla 75esima Assemblea annuale, sul tema “Uno sguardo al passato per costruire il futuro”. 


Il governo Meloni, ha aggiunto, rappresenta una novità “sia per la compagine dei partiti che lo compongono, sia per l’attenzione posta all’agricoltura, la cui gestione è stata affidata ad un esponente di spicco del partito di maggioranza. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, gli interventi per il nostro settore sono stati molti e ben strutturati – ha riconosciuto – Ci riferiamo all’ingente ammontare di risorse destinate ai contratti di filiera, ma anche agli aiuti per i comparti in crisi, come quello delle pere e del kiwi, che sono serviti a dare fiducia alla produzione in un momento di grande sconforto”. Ancora, i fondi per la cosiddetta “cambiale ortofrutta” sono andati esauriti in poche ore, “a dimostrazione che il settore è ricettivo e apprezza l’approccio pragmatico con cui Ministero ed ISMEA stanno gestendo le risorse disponibili. Abbiamo infine apprezzato – ha aggiunto Salvi – la presenza del ministro Lollobrigida tra gli stand delle principali fiere di settore all’estero, qualcosa a cui non eravamo più abituati e che avvicina le istituzioni agli operatori e si accompagna al consueto ottimo lavoro dell’ICE per la tutela del nostro export”.


“Per il futuro auspichiamo, che si possa dare seguito al lavoro finora svolto e che si possano programmare interventi che consentano uno sviluppo a medio-lungo termine di questo importante settore dell’economia nazionale”, ha concluso Salvi.

Fruitimprese: in 2023 per ortofrutta fresca record export, +9,1%

Fruitimprese: in 2023 per ortofrutta fresca record export, +9,1%Roma, 18 apr. (askanews) – Il 2023 si è chiuso con il record del valore delle esportazioni italiane di ortofrutta fresca che è in crescita del 9,1% rispetto al risultato dell’anno precedente. I dati Istat hanno evidenziato un valore esportato di 5,780 miliardi di euro contro poco meno di 5,3 miliardi del 2022, in controtendenza le quantità esportate che calano di poco meno di un punto percentuale, a 3,483 milioni di tonnellate. Si è tenuta oggi a Roma la 75esima Assemblea annuale di Fruitimprese, sul tema “Uno sguardo al passato per costruire il futuro”. 


“Oggi siamo una vera  e propria associazione di filiera: dal lato produttivo aderiscono a noi alcune importanti organizzazioni di produttori e fanno riferimento ai nostri associati circa 20.000 aziende agricole”, ha detto il presidente Marco Salvi inaugurando l’assemblea. Il comparto, nonostante la crescita, sta facendo i conti con i problemi nazionali e internazionali che incidono sul settore. Le guerre in Ucraina e Medio Oriente, il blocco di Suez prospettano un quadro molto preoccupante, mettendo a rischio, nel solo caso di Suez, “centinaia di milioni di euro di export italiano di mele e kiwi che non si possono permettere di passare per il Capo di Buona Speranza, a causa dei maggiori costi e della perdita di freschezza del prodotto che i tempi di viaggio più lunghi richiedono”, con ripercussioni pesanti anche sul mercato interno.


Un riferimento particolare Salvi ha fatto alla crisi delle pere, “la cui discesa continua inesorabile”. L’interrogativo è quanto resisteranno i produttori di pere, i quali, seppur destinatari di alcuni aiuti straordinari, per i quali Salvi ha ringraziato il ministro Lollobrigida, sono ormai 4 anni che non hanno un ritorno economico sufficiente; si sta tentando di correre ai ripari con il progetto di aggregazione Unapera, ma senza il prodotto tutti gli sforzi potrebbero diventare inutili”. “Per quanto riguarda il futuro – ha poi puntualizzato il presidente di Fruitimprese – apprezziamo lo sforzo del Masaf e dell’Ismea che hanno costituito una commissione dedicata all’apertura dei nuovi mercati. Oggi risultano aperti 28 dossier fitosanitari per esportare in 14 Paesi. Fruitimprese sta facendo la sua parte nel cercare di indirizzare al meglio le risorse disponibili e ci auguriamo che il lavoro di squadra possa portare buoni risultati nel breve-medio termine”.


Nel corso del 2023 il problema dell’aumento dei prezzi è stato l’argomento principale di tante discussioni che hanno coinvolto, ovviamente, anche il settore ortofrutticolo, “sempre il primo ad essere messo alla berlina quando l’Istat certifica un aumento del tasso di inflazione”. Ma la spesa media per frutta e verdura fresca rappresenta solo il 3,7% del budget delle famiglie. Eppure, anche quest’anno si registra una riduzione dei consumi di ortofrutta fresca in Italia. I dati elaborati da CSO Italy riportano un calo del 6% dei volumi acquistati ed un aumento del 4% del valore acquistato, rispecchiando quasi perfettamente l’incidenza dell’inflazione (+10% il prezzo medio) che quest’anno è stato il leitmotiv predominante, oltre che una delle cause dello stesso calo delle vendite. “Il dato è molto preoccupante – commenta Salvi – dal 2019 abbiamo perso 1 milione di tonnellate di prodotto consumato, scendendo da 6,1 a 5,1 milioni. I dati europei non sono migliori”.

Aborto, Meloni: fake news, non vogliamo cambiare legge 194

Aborto, Meloni: fake news, non vogliamo cambiare legge 194Bruxelles, 18 apr. (askanews) – “Sull’aborto c’è un’altra fake news. L’emendamento al dl Pnrr ricalca il testo della legge 194, la legge 194 lo prevede. Io credo che chi vuole modificare la 194 stia a sinistra, quando chiediamo l’attuazione della 194 ci si straccia le vesti, io non la voglio modificare. Se la vogliono cambiare ce lo dicano e si assumano la responsabilità. Io penso che dobbiamo garantire una scelta libera, che vuol dire garantire tutte le informazioni e le opportunità del caso. Lo prevede la 194 e penso sia la cosa giusta da fare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del Consiglio europeo, a proposito di un eventuale ruolo di Draghi in Ue.

Vinitaly, UmbriaTop Wines: risultato oltre le nostre aspettative

Vinitaly, UmbriaTop Wines: risultato oltre le nostre aspettativeMilano, 18 apr. (askanews) – “Il risultato, che è senza indugio andato oltre le nostre aspettative, ha messo in evidenza come la sinergia sia la strategia vincente. Più che mai, soggetti pubblici e privati hanno dato vita a un lavoro di squadra rivolto a un obiettivo unico, ovvero quello di raccontare come il nostro incredibile territorio sia terra di vino, bellezza, sostenibilità e cultura. Questa è la via per una promozione del territorio efficace e duratura nel tempo” lo ha dichiarato Massimo Sepiacci, il presidente di UmbriaTop Wines al termine della 56esima edizione di Vinitaly che si è conclusa il 17 aprile a Veronafiere.


Dai wine lovers agli addetti ai lavori, sono centinaia coloro che hanno avuto modo di apprezzare i vini umbri nel corso del Salone. La società cooperativa che raggruppa la maggioranza delle aziende vitivinicole regionali ha proposto nei suoi spazi “oltre trenta appuntamenti che hanno registrato il sold out”. Dal questionario anonimo distribuito alla fine del Salone, emerge la soddisfazione degli espositori, in particolare per i tanti appuntamenti con buyer italiani, asiatici e americani rispetto a quelli programmati. “Pensiamo già al prossimo anno” ha annunciato Gioia Bacoccoli, general manager di UmbraTop, spiegando che “ci piacerebbe portare avanti la tematica delle radici, per mettere in luce ancora di più l’importanza dell’appartenenza al territorio, che influenza profondamente l’identità collettiva e lo slancio di una comunità nei confronti delle origini e di ciò che è autentico”.

Meloni: Salis candidata alle Europee? Decide lei, ma non credo la politicizzazione la aiuti

Meloni: Salis candidata alle Europee? Decide lei, ma non credo la politicizzazione la aiutiBruxelles, 18 apr. (askanews) – “Non so se Ilaria Salis si candiderà, non credo che cambi nulla rispetto al lavoro che il governo sta facendo. La politicizzazione della materia non so quanto aiuti la risoluzione del caso ma ognuno fa le scelte che vuole fare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del Consiglio europeo, a proposito di un eventuale ruolo di Draghi in Ue.


Dagli studi de “L’Aria che tira” su La7 arriva la smentita da parte di Angelo Bonelli riguardo a un’ipotetica candidatura con Avs dell’attivista Ilaria Salis, attualmente detenuta in carcere a Budapest in Ungheria con l’accusa di aver aggredito un gruppo di neonazisti. “Smentisco” in maniera assoluta, ha detto Bonelli.

Ue,Meloni:Draghi autorevole, ma dibattito sul ruolo è filosofia

Ue,Meloni:Draghi autorevole, ma dibattito sul ruolo è filosofiaBruxelles, 18 apr. (askanews) – “Mario Draghi è molto autorevole, sono contenta si parli di un italiano per un ruolo del genere, ma è filosofia buona per i titoli dei giornali e per fare la campagna elettorale ma non è cosi che funziona: sulla tendenza a decidere chi fa cosa prima del voto non mi troverete mai. I cittadini votano, decidono chi ha più peso e meno peso, stabiliscono quali sono le maggioranza possibile e all’esito di questo ragionamento si parla dei nomi. Quindi non parteciperò a questo dibattito, non mi interessa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del Consiglio europeo, a proposito di un eventuale ruolo di Draghi in Ue.

Confagricoltura: bene Urso su decreto crediti imposta 4.0

Confagricoltura: bene Urso su decreto crediti imposta 4.0Roma, 18 apr. (askanews) – Il decreto attuativo per il riutilizzo del credito d’imposta per gli investimenti della misura Transizione 4.0 arriverà entro la prossima settimana. Lo ha annunciato oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del Question time alla Camera dei Deputati rispondendo ad un’interrogazione sull’argomento dell’onorevole Luigi Marattin.


Confagricoltura accoglie la notizia “molto positivamente” ed esprime “apprezzamento” per l’attenzione che il ministro ha dimostrato nell’attivarsi immediatamente per la definizione delle procedure necessarie a sostenere il processo di transizione tecnologica intrapreso dalle aziende del settore primario. Le rassicurazioni di Urso arrivano a breve distanza dalla richiesta fatta da Confagricoltura di un intervento da parte del suo ministero che desse seguito alla Faq con cui l’Agenzia delle Entrate ha informato di aver modificato la precedente applicazione restrittiva delle disposizioni, contenute nel decreto-legge sulle Misure urgenti in materia di compensazione d’imposta 4.0 (dl n. 39 del 2024).


Il ministro Adolfo Urso ha chiarito che il decreto conterrà le regole che permetteranno l’accesso delle imprese agricole ai crediti d’imposta maturati tra il 2023 e il 2024, a compensazione degli investimenti in nuovi beni strumentali.