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Autore: Redazione StudioNews

Diego Dalla Palma nel podcast VIVO-Confessioni nella tempesta

Diego Dalla Palma nel podcast VIVO-Confessioni nella tempestaMilano, 16 apr. (askanews) – Vi siete mai chiesti che cosa ci sia dietro il successo di un uomo che ha creato un marchio riconosciuto in tutto il mondo? Quella di Diego Dalla Palma è la storia del sogno di un ragazzo che, dalla povertà assoluta di un paesino sulle montagne venete, diventa una star mondiale del make- up, celebrato dal New York Times come “il profeta del make up italiano del mondo”. Ma questa è solo la superficie: quello che in molti ignorano è che, dietro quel successo, dietro quel marchio presente oggi in tutto il mondo, si nasconde una storia tormentata fatta di dolore, tante cadute, insicurezze e forti prese di posizione. Una storia che è stata raccontata dallo stesso Dalla Palma attraverso “VIVO – Confessioni nella tempesta”, un podcast originale prodotto da Show Reel Studios e disponibile integralmente dal 16 aprile su tutte le piattaforme di streaming. “VIVO” è il podcast che ci porta oltre le luci della ribalta, alla scoperta della vita intensa di Diego Dalla Palma grazie a cui, attraverso un racconto toccante e profondo fatto in prima persona, esploriamo gli alti e i bassi di una vita intera, dalla povertà al trionfo, dal dolore alla rinascita. Con una delicatezza che rispetta la profondità delle sue esperienze, “VIVO” rivela il coraggio di un uomo che ha affrontato tutte le tempeste della vita. È un viaggio di scoperta, dove la bellezza si manifesta nella forza che nasce dalla sofferenza. Il podcast è composto da 5 episodi in cui, attraverso un lungo flusso di coscienza, Diego si racconta senza filtri e non risparmia nulla, in un modo talmente lucido e vivido da risultare quasi un pugno nello stomaco che mette subito scomodi: IL DOLORE, IL CORAGGIO, IL SUCCESSO, L’AMORE E IL SESSO, IL FUTURO. Nel corso della serie audio, Diego toccherà (anzi, sviscererà) temi e avvenimenti importanti e, talvolta, anche violenti quali l’esperienza del coma, il bullismo più duro, la violenza sessuale subita, la prostituzione, il tentativo di suicidio, le storie d’amore tormentate, la fissazione per il sesso. Ma anche i successi, le campagne di comunicazione più forti, il lusso più sfrenato e ancora le cadute, la vendita dell’azienda che porta il suo nome. “VIVO – Confessioni nella tempesta” è una serie audio innovativa la cui produzione, in tutti i suoi aspetti, è stata al servizio della valorizzazione di un racconto vero e immersivo, dalla parte autorale alle registrazioni, realizzate interamente senza copione attraverso un lavoro di facilitazione delle emozioni e non con una vera scrittura, fino ad arrivare al confezionamento della colonna sonora originale, che è stata scritta, eseguita e prodotta da Matteo Grasso e Filarmonica Fluida tra il Mono Studio di Milano e Show Reel Studios. «Diego si distingue per un magnetismo unico e un’intensità interiore che rapisce fin dal primo momento. Abbiamo intrapreso questa produzione perché una storia del genere andava raccontata in maniera diretta, cruda ed emozionata» – afferma Luca Leoni, CEO di Show Reel Media Group – «È una confessione registrata in presa diretta lasciando che le emozioni del ricordo lo conducessero attraverso il racconto di un’esistenza intensamente vissuta, ricca di momenti che ispirano, sfidano e commuovono, impreziosita da svolte narrative degne delle più grandi opere cinematografiche». «Ho scelto la sincerità, come bussola, per raccontarmi in questo “viaggio” di riflessione crudo, viscerale, scabroso a volte, ma sincero. Narro ciò che ho provato vivendo da errante, marchiato a fuoco, ma resistente fino in fondo. Sempre. Perché ogni sconfitta può trasformarsi in trionfo. L’ardore del vivere in modo sincero, mettendomi a nudo, m’appartiene: mi fa sentire privilegiato, a volte persino utile – afferma Diego Dalla Palma – «Ah che regalo mi farebbe, il destino, se potessi essere d’aiuto a qualcuno attraverso i miei racconti. Significherebbe che la mia tumultuosa esistenza umana è valsa a qualcosa. Uniti, anche se virtualmente, all’instancabile ricerca della propria verità».

Al via progetto per uso scarti nocciole per alimentazione animale

Al via progetto per uso scarti nocciole per alimentazione animaleRoma, 16 apr. (askanews) – Al via un progetto per utilizzare gli scarti delle nocciole per l’alimentazione animale. Il gruppo Nestlé in Italia è partner del progetto sperimentale “Live-Haze”, finanziato da fondi PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del ministero dell’Università e della Ricerca, che ha come obiettivo la riduzione e la valorizzazione degli scarti agroindustriali e il loro impiego nei mangimi per gli animali in ottica di economia circolare e di sostenibilità nel settore agroalimentare.


Oltre alle diverse aziende del comparto, l’iniziativa vede l’importante partecipazione di un team di ricercatori di cinque Atenei italiani: Università di Torino, di Catania, di Milano, di Perugia e di Modena e Reggio Emilia. Le cuticole di nocciola solitamente vengono separate dal frutto durante la fase di tostatura e gestite come scarti. Il loro utilizzo nell’alimentazione per gli animali risulterebbe particolarmente idoneo grazie all’elevata concentrazione di polisaccaridi, acidi grassi e sostanze antiossidanti come i tocoferoli. Al contempo, rappresenta una valida soluzione per contribuire a ridurre gli sprechi a tutti i livelli della filiera, incentivando pratiche di economia circolare.


Il progetto di ricerca si articola in diverse fasi: parte dalla caratterizzazione delle cuticole di nocciola e dalla creazione di un estratto green di polifenoli per poi passare alle prove in vivo. Dopo aver studiato gli effetti in vivo sull’ossidazione, il microbiota, le prestazioni e su altri fattori, si procede all’analisi dei derivati, ovvero carne e latte. Contemporaneamente verrà condotta un’indagine sugli impatti di questa idea circolare valutando l’accettabilità sociale e di sostenibilità ambientale.

Il Padiglione israeliano alla Biennale di Venezia è chiuso: “Non apriamo fino al cessate il fuoco a Gaza”

Il Padiglione israeliano alla Biennale di Venezia è chiuso: “Non apriamo fino al cessate il fuoco a Gaza”Milano, 16 apr. (askanews) – Il Padiglione israeliano alla 60esima Biennale d’arte di Venezia, nel giorno della pre apertura, ha annunciato che non aprirà le proprie porte fino al raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. L’artista Ruth Patir e i curatori del progetto hanno deciso questa forma di protesta per tentare di sensibilizzare anche il pubblico dell’arte internazionale sulla situazione in Medio Oriente.


Sulla porta a vetri del padiglione è stato affisso un comunicato della rappresentanza israeliana che annuncia al pubblico la decisione. L’apertura al pubblico della Biennale è prevista per sabato 20 aprile. Data la situazione del conflitto è possibile che l’apertura del padiglione di Israele sia ancora distante.

Il 18 aprile a Roma l’assemblea di Fruitimprese con Lollobrigida

Il 18 aprile a Roma l’assemblea di Fruitimprese con LollobrigidaRoma, 16 apr. (askanews) – Interverrà anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida alla 75esima assemblea di Fruitimprese, l’associazione degli operatori internazionali del settore ortofrutticolo, che si terrà a Roma, presso Palazzo Montemartini, giovedì 18 aprile.


La parte pubblica dell’assemblea farà perno su un convegno dal titolo “Uno sguardo al passato per costruire il futuro”, con cui si celebrerà l’anniversario dell’associazione e che si aprirà intorno alle 16 con gli interventi di Silvio Salvi, presidente della Società Italiana di Genetica Agraria, di Marco Salvi, presidente di Fruitimprese, e la partecipazione degli europarlamentari Paolo De Castro e Salvatore De Meo. Seguirà una tavola rotonda con Giuseppe Calcagni, presidente onorario di Besana SpA, Claudio Dall’Agata, direttore generale del Consorzio Bestack, Claudio Mazzini, responsabile commerciale Settore freschissimi di COOP Italia, Luigi Peviani, presidente e AD di Peviani SpA, e Nicola Pizzoli, presidente di Pizzoli SpA.

Il 30 maggio la prima giornata internazionale della patata

Il 30 maggio la prima giornata internazionale della patataRoma, 16 apr. (askanews) – Una guida alla nuova Giornata internazionale della patata, che si celebrerà il 30 maggio, con il tema “Raccogliere la diversità, nutrire la speranza”. A pubblicarla è la Fao, sottolineando l’importanza di questa e di altre colture nella lotta alla fame e alla povertà e nell’affrontare le minacce ambientali ai sistemi agroalimentari. Con circa 5.000 varietà, la diversità delle patate svolge un ruolo vitale nella sicurezza alimentare e nella nutrizione globale, aiutandola ad adattarsi ai diversi ambienti e ad affrontare i cambiamenti climatici.


Essendo la terza coltura alimentare più consumata a livello globale, dopo il riso e il grano, le patate sono un alimento base nella dieta di circa due terzi della popolazione mondiale. Nonostante una diminuzione del 17% nella superficie mondiale delle patate tra il 2000 e il 2020, la produzione totale è aumentata dell’11,25% grazie al miglioramento delle varietà e delle pratiche agronomiche. Un totale di 159 paesi nel mondo hanno coltivazioni di patate su un totale di 17,8 milioni di ettari. Ogni anno nel mondo vengono prodotte 374 milioni di tonnellate di patate. La Giornata internazionale del 30 maggio metterà in risalto anche il ruolo dei piccoli agricoltori a conduzione familiare, una percentuale significativa dei quali sono donne, nel salvaguardare la diversità del raccolto e nel celebrare l’importanza culturale e culinaria della patata.


Originaria delle Ande, la patata era conosciuta come il “fiore dell’antica civiltà Inca”, per la quale costituiva un alimento base. La patata fu introdotta in Europa nel XVI secolo, da dove successivamente si diffuse nel resto del mondo. In soli cinque secoli, la patata è diventata una coltura alimentare fondamentale per gli agricoltori e i consumatori di tutto il mondo. La Giornata internazionale servirà anche a mostrare diversi modi più sani di preparare e consumare le patate. Tra le varie azioni suggerite dalla guida della Fao, alcune riguardano i governi e gli organismi internazionali, che possono creare un ambiente favorevole, sostenere la ricerca e rafforzare la catena del valore delle colture, anche attraverso lo sviluppo di celle frigorifere e la moltiplicazione e distribuzione di sementi di qualità. Altre le imprese alimentari, che possono essere più innovative, rendere disponibili ai consumatori prodotti nutrienti a base di patate e ridurre al minimo gli sprechi.

Csm, Mattarella: i cittadini chiedono una giustizia trasparente ed efficiente

Csm, Mattarella: i cittadini chiedono una giustizia trasparente ed efficienteRoma, 16 apr. (askanews) – “Il Csm è chiamato all’impegno di contribuire ad assicurare la massima credibilità alla magistratura, con decisioni sempre assunte con senso delle istituzioni. I nostri concittadini chiedono una giustizia trasparente ed efficiente”. E’ il monito lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia per l’intitolazione a Vittorio Bachelet della sede del Consiglio superiore della magistratura.


“I componenti del Csm si distinguono soltanto per la loro ‘provenienza’. Hanno le medesime responsabilità nella gestione della complessa attività consiliare e sono chiamati a svolgere il loro mandato senza doversi preoccupare di ricercare consenso per sé o per altri soggetti”ha proseguito Mattarella. “La composizione delle diversità non si realizza ricorrendo a logiche di scambio, che assicurano l’interesse di singoli o di gruppi. Un metodo del genere rappresenterebbe la negazione del pluralismo democratico, che ispira le nostre istituzioni repubblicane e che Vittorio Bachelet ha sempre promosso”, ha inoltre sottolineato il presidente della Repubblica, concludendo: “Vittorio Bachelet ha guidato l’organo di governo autonomo della Magistratura, coniugando fermezza di principi e disponibilità al dialogo nella ricerca di convergenza tra prospettive diverse”.

Fedagripesca: prorogare regime aiuti Ue per pesca e acquacoltura

Fedagripesca: prorogare regime aiuti Ue per pesca e acquacolturaRoma, 16 apr. (askanews) – “Per il settore ittico è necessario che il regime quadro di aiuti europeo sia prorogato anche per i settori della pesca e dell’acquacoltura come previsto per il settore agricolo”. A chiederlo è Fedagripesca-Confcooperative in merito alla proposta della Commissione europea di proroga del quadro di riferimento temporaneo per le crisi e la transizione degli aiuti di stato, al fine di continuare a sostenere il settore agricolo primario in considerazione delle persistenti perturbazioni del mercato; la proposta al momento, però, vede esclusa la pesca e l’acquacoltura.


“Per avere un margine economico nell’attività di pesca – spiega in una nota Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative-Fedagripesca – è necessario che il prezzo del gasolio resti entro livelli di sostenibilità ed i segnali di queste ultime settimane sono poco incoraggianti. Purtroppo, dall’inizio della guerra in Ucraina ad oggi il prezzo del gasolio ha superato la soglia di 1 euro e i venti di crisi che soffiano da oriente stanno riscaldando troppo i costi energetici”. E così, fotografa la situazione Fedagripesca, molte imprese decidono di lasciare i pescherecci fermi in porto e aspettano il piano di demolizione non solo per alleggerire lo sforzo di pesca. Anche nell’acquacoltura e nella trasformazione e commercializzazione la crisi continua a farsi sentire. L’aumento dei costi per l’energia, per la logistica, per i mangimi e per le materie prime, la chiusura di alcuni sbocchi commerciali e di approvvigionamento si ripercuotono sulle imprese che vedono i costi di produzione e commercializzazione lievitare.

Roma, Gualtieri: tram Vaticano si fa, rinviata tratta da Termini

Roma, Gualtieri: tram Vaticano si fa, rinviata tratta da TerminiRoma, 16 apr. (askanews) – La tranvia Termini-Vaticano Aurelia (TVA) “si farà, però abbiamo deciso di invertire l’ordine dei cantieri e quindi partiremo con la tratta Giureconsulti-Vaticano, che sarà conclusa entro il 2026”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervistato nel podcast del canale social The Roman post.


“Stiamo valutando se il capolinea intermedio farlo a Piazza Venezia o su Piazza Risorgimento – ha spiegato Gualtieri -. Volevamo partire con la tratta Termini-Venezia, che era abbastanza complessa. Abbiamo deciso di ascoltare il territorio e i problemi, quindi rivedere il progetto per rispondere ad alcune criticità”, ha concluso.

Borrell: l’Ue informata in anticipo dell’attacco iraniano a Israele

Borrell: l’Ue informata in anticipo dell’attacco iraniano a IsraeleRoma, 16 apr. (askanews) – L’Unione Europea è stata informata in anticipo dell’attacco iraniano con missili e droni contro Israele. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, Josep Borrell, nell’intervista rilasciata a Le Monde.


“Siamo stati avvertiti con diversi giorni di anticipo”, ha dichiarato Borrell nell’intervista, senza specificare da dove provenissero le informazioni, quando gli è stato chiesto se l’Ue fosse sorpresa dalla mossa di Teheran. L’alto diplomatico europeo ha inoltre riferito che dopo l’attacco, il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir Abdollahian, lo ha informato che “sono state attaccate solo installazioni militari, rendendo chiaro che si è trattato di una risposta controllata”. Borrell ha sottolineato che se l’Iran avesse voluto davvero causare danni significativi a Israele, non avrebbe inviato droni che hanno impiegato sei ore per raggiungere gli obiettivi.”Ciò non giustifica o attenua in alcun modo questo attacco, che è il primo (diretto iraniano) sul territorio israeliano. Ma il fatto stesso che i missili e i droni siano stati abbattuti faceva parte della strategia”, ha argomentato il capo della diplomazia europea.


Secondo Borrell, questa tattica è dovuta al fatto che né l’Iran né il movimento libanese Hezbollah sono al momento “pronti alla guerra”. Il 13 aprile, l’Iran ha lanciato un massiccio attacco con droni e missili contro Israele come rappresaglia per il bombardamento del consolato iraniano a Damasco, che ha causato la morte di diversi ufficiali dei reparti di elite delle forze armate iraniane. L’attacco, durato ore, è stato il primo effettuato direttamente dall’Iran, sebbene abbia coinvolto anche forze filo-iraniane in Siria, Iraq e Yemen. L’emittente statale iraniana Press TV ha riferito che tutti i missili ipersonici hanno colpito i loro obiettivi. Secondo le Forze di difesa israeliane, sono stati lanciati circa 300 proiettili, 170 droni e 30 missili da crociera. Allo stesso tempo, Israele sostiene che soltanto “alcuni missili” hanno raggiunto il territorio del Paese e hanno provocato “danni minori”.


L’Iran ha posto fine alle operazioni di rappresaglia, ma ha avvertito allo stesso tempo che se Israele tenterà un’azione sul territorio iraniano o contro strutture iraniane in Siria o altrove, la risposta sarà ancora maggiore.

Mattarella: Costituzione e coesione sociale contro chi lacera società

Mattarella: Costituzione e coesione sociale contro chi lacera societàRoma, 16 apr. (askanews) – “La Costituzione e il senso di comunità per la coesione sociale hanno sempre sconfitto i tentativi di lacerazione della società e di disarticolazione delle sue istituzioni”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia per l’intitolazione a Vittorio Bachelet della sede del Consiglio superiore della magistratura.


Il capo dello Stato ha ricordato come per Bachelet “il terrorismo andasse combattuto senza rinunciare ai principi della legalità democratica, nel rispetto delle regole costituzionali, senza ricorrere all’arbitrio, in quanto la Repubblica dispone delle risorse capaci di far prevalere i valori della Costituzione anche nei momenti più critici”. “Nella logica criminale dei suoi assassini, Bachelet rappresentava le istituzioni che contrastavano con determinazione la violenza terroristica utilizzando solo gli strumenti costituzionali e, insieme, esprimeva un profondo senso della comunità e della coesione sociale”, ha osservato infine Mattarella.