Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Vino, l’Asti Docg a Vinitaly tra mixology e abbinamenti inediti

Vino, l’Asti Docg a Vinitaly tra mixology e abbinamenti ineditiMilano, 5 apr. (askanews) – Il Consorzio Asti Docg si presenta alla 56esima edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile, con un programma di proposte che spaziano dalla mixology ai pairing in cucina, oltre alle immancabili degustazioni e alla possibilità di assaggiare al bancone istituzionale una selezione di oltre 60 etichette di Asti Spumante e Moscato d’Asti.


Numerosi gli appuntamenti in programma nello stand consortile di 120 mq (Area H Food Court) a partire da quello del 15 aprile alle 12.15 con “Aperitivo vibrante: l’Asti Docg” dove le bollicine aromatiche piemontesi si prestano all’arte della miscelazione nei cocktail ideati da “Piemonte nello shaker” e le ricette dolci e salate di Silvano Baldi della pasticceria Bisco di Costigliole d’Asti, e, alle 15.30, con “The perfect match: Zabaione e Moscato d’Asti” , l’incontro perfetto tra la crema di Baldi e il vino dei produttori di Ais Piemonte. Si prosegue il 16 aprile alle 16.30 con “Asti Docg: passione cocktail”, e il 17 con “Oltre i tabù: Asti Docg e gelato”, con le proposte sottozero a base di Asti Spumante e Moscato d’Asti della gelateria Gò Gò. Nello spazio riservato alle masterclass, “Bollicine versatili: l’Asti e il Moscato d’Asti nel mondo mixology” è il focus al cubo dedicato ai cocktail a cura del bartender brand ambassador del Consorzio, Giorgio Facchinetti, in calendario il 14 aprile alle 10.30, 14.30 e 16.30. Il 15 aprile alle 11, Francesco Saverio Russo conduce la degustazione “Il Canelli Docg: il segreto comincia in vigna”, seguita il 16 aprile alle 11.30 da “Compagni ideali: l’Asti Spumante metodo classico e l’ostrica” sotto la regia del vice curatore della “Guida Essenziale ai Vini d’Italia”, Riccardo Viscardi, e alle 15 dal tasting “Lo Strevi Doc e la Valle dei passiti”.


Confermata anche per il 2024, la collaborazione con “Vinibuoni d’Italia”, la guida ai vini da vitigni autoctoni italiani, che vede l’Asti Docg al centro di alcuni approfondimenti frizzanti (padiglione 10, stand H2). Nella giornata inaugurale, alle 16, è il turno di “Aperò”, dove i cocktail della Denominazione piemontese saranno proposti in abbinamento con il Grana Padano Dop e i salumi Levoni, con replica alle 16 del 16 aprile. Inoltre, nei quattro giorni di fiera verrà proposto lo sweet pairing “Dolce Piemonte” dove l’Asti Docg e il Brachetto d’Aqui Docg sposano i biscotti della tradizione piemontese.

Istat: propensione al risparmio mai così bassa, giù il potere di acquisto delle famiglie

Istat: propensione al risparmio mai così bassa, giù il potere di acquisto delle famiglieRoma, 5 apr. (askanews) – Si riducono il tasso di risparmio e il potere di acquisto delle famiglie. Nel corso del 2023 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 4,7% (+5,7% nel 2022), pari ad un incremento di 58,7 miliardi di euro. La consistente crescita dei prezzi ha, tuttavia, determinato una contrazione dello 0,5% del loro potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali, che ha seguito la flessione dell’1,8% registrata nel 2022. La spesa per consumi finali è cresciuta del 6,5% e la propensione al risparmio delle famiglie calata al 6,3%, dal 7,8% del 2022, toccando il valore più basso dal 1995, inizio del periodo di riferimento dei conti. Lo ha reso noto l’Istat Il tasso di investimento delle famiglie si è portato al 9% (dal 9,2% del 2022).


Il tasso di profitto delle imprese è sceso al 44,8% (dal 45,4% del 2022), nonostante la crescita del valore aggiunto del 6,2%. Il tasso di investimento si è ridotto al 20,9% (dal 22,3% dell’anno precedente) a seguito della diminuzione degli investimenti fissi lordi (-0,6%).

Marina Militare, nave Vespucci doppia per la prima volta Capo Horn

Marina Militare, nave Vespucci doppia per la prima volta Capo HornRoma, 5 apr. (askanews) – Questa mattina verso le 07:00 (ora italiana) la nave scuola Amerigo Vespucci, nell’ambito del suo tour Mondiale, ha doppiato Capo Horn, l’eremo più meridionale del continente americano noto per essere uno dei passaggi sul globo più sfidanti per la navigazione.


Capo Horn (Cabo de Hornos), è il luogo dove Oceano Pacifico e Atlantico si incontrano. La zona è affetta da continue perturbazioni create dalla vicinanza all’Antartide. Queste spingono enormi masse d’acqua verso lo Stretto di Drake, dove il fondale marino passa repentinamente da 4000 a 100 metri. Capo Horn e l’Antartide, quindi, creano un passaggio obbligato per vento e mare determinando condizioni meteorologiche uniche. Il passaggio, avvenuto per la prima volta negli oltre 90 anni di storia del Vespucci, è stato possibile grazie a un’attenta e meticolosa pianificazione della navigazione e valutazione delle condizioni meteomarine, quanto mai indispensabili per il successo della missione. Doppiare Capo Horn è uno dei momenti cardine del tour mondiale, una nuova pagina di “arte della navigazione” e un nuovo obiettivo raggiunto nella lunga storia di nave Amerigo Vespucci. Il veliero prosegue nell’oceano Pacifico il suo viaggio. Il prossimo 28 aprile entrerà nel porto di Valparaiso in Cile.


Foto Marina Militare

Nel 2023 il tasso di risparmio delle famiglie è ai minimi storici

Nel 2023 il tasso di risparmio delle famiglie è ai minimi storiciRoma, 5 apr. (askanews) – Si riducono il tasso di risparmio e il potere di acquisto delle famiglie. Nel corso del 2023 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 4,7% (+5,7% nel 2022), pari ad un incremento di 58,7 miliardi di euro. La “consistente crescita dei prezzi” ha, tuttavia, determinato una contrazione dello 0,5% del loro potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali, che ha seguito la flessione dell’1,8% registrata nel 2022. La spesa per consumi finali è cresciuta del 6,5% e la propensione al risparmio delle famiglie calata al 6,3%, dal 7,8% del 2022, toccando il valore più basso dal 1995, inizio del periodo di riferimento dei conti. Lo ha reso noto l’Istat.


Il tasso di investimento delle famiglie si è portato al 9% (dal 9,2% del 2022). Nel 2023 il reddito primario delle famiglie è aumentato di 75,2 miliardi di euro (+5,6%), con un apporto positivo generato dai redditi da lavoro dipendente (+35,7 miliardi di euro, +4,5%), dai redditi derivanti dall’attività imprenditoriale (+18,6 miliardi di euro, +5,4%), dai redditi imputati per l’utilizzo delle abitazioni di proprietà (+10,2 miliardi di euro, +6,7%) e dai redditi da capitale finanziario (+10,7 miliardi di euro, +17,6%).


Il saldo degli interventi redistributivi nel 2023 ha sottratto alle famiglie 118,8 miliardi di euro, 16,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Le imposte correnti pagate dalle famiglie sono aumentate di 24,6 miliardi di euro (+10,7% rispetto al 2022) per la crescita dell’Irpef (+10,2%) e delle ritenute sui redditi da capitale e sul risparmio gestito (+23%). Per i contributi sociali versati dalle famiglie, nel complesso cresciuti di 10 miliardi di euro (+3,3%), si registra un aumento dei contributi sociali effettivi pagati dai lavoratori autonomi (+7,3%, +2,9 miliardi di euro) e una diminuzione di quelli a carico dei lavoratori dipendenti (-4,3% -2,2 miliardi di euro). Le prestazioni sociali hanno registrato un incremento del 4,3%, pari a +19,1 miliardi di euro (+2,4% nel 2022, +10,2 miliardi di euro). La dinamica positiva delle prestazioni sociali è dovuta, principalmente, all’aumento delle pensioni e rendite erogate dagli enti di previdenza (+21,5 miliardi di euro rispetto all’anno precedente) e delle misure relative agli assegni familiari (+3,0 miliardi di euro), in particolare per il consolidamento dell’erogazione dell’assegno unico e universale per i figli a carico, che hanno compensato la riduzione registrata nei sussidi per l’esclusione sociale (-10,8 miliardi di euro). Favorita dal prolungamento del sistema di incentivi alle ristrutturazioni, è proseguita nel 2023 la crescita degli investimenti delle famiglie per l’acquisto e la manutenzione straordinaria delle abitazioni (+3%, +3,4 miliardi di euro rispetto al 2022), anche se con ritmi più contenuti rispetto al biennio precedente. Le famiglie hanno beneficiato nell’anno di 78,4 miliardi di euro di incentivi agli investimenti erogati dalle amministrazioni pubbliche (+21,2 miliardi di euro rispetto al 2022).


Mlp

Le canoe neolitiche del Lago di Bracciano hanno più di 7000 anni

Le canoe neolitiche del Lago di Bracciano hanno più di 7000 anniRoma, 5 apr. (askanews) – Hanno tra i 7000 e i 7500 anni, le cinque canoe ritrovate tra il 1994 ed il 2005 nel sito sommerso della Marmotta, sotto le acque del Lago di Bracciano (Roma). A datarle, dopo anni di studi, è stato un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Pisa, dal Museo delle Civiltà e dal CSIC, che ha da poco pubblicato i risultati delle indagini sulla rivista “PLOS”.


“La Marmotta è un sito eccezionale – racconta uno dei direttori del progetto di ricerca, il professor Niccolò Mazzucco dell’Università di Pisa – Si trova sotto le acque del Lago di Bracciano dove, in condizioni anaerobiche, si sono conservati reperti che in condizioni normali vanno distrutti. È qui che, tra il 1994 e il 2005, grazie agli scavi dell’allora Soprintendenza Speciale per il Museo Preistorico Etnografico ‘Luigi Pigorini’ oggi Museo delle Civiltà, sono state ritrovate le cinque canoe oggetto del nostro studio”. “Si tratta di imbarcazioni eccezionali per il loro stato di conservazione e per le loro dimensioni, con la più grande che è lunga circa 11 metri – prosegue Mazzucco – Ma soprattutto sono canoe le cui caratteristiche rivelano una tecnologia di navigazione notevolmente avanzata. Oggi, finalmente, grazie alla datazione al carbonio 14, eseguita presso il Centro Nazionale di Acceleratori (CNA), possiamo affermare con certezza che queste imbarcazioni hanno un’antichità compresa tra 7500 e 7000 anni”.


“La complessità tecnica con cui è stato realizzato sia lo scafo dell’imbarcazione, sia certi elementi ad essa associati, sono sorprendenti. Senza dubbio siamo di fronte al lavoro di veri ingegneri navali – osserva Mario Mineo del Museo delle Civiltà – Oltre a ciò, i dati confermano che la costruzione delle canoe coincide con il momento di occupazione del sito, più o meno tra il 5620 e il 5300 a.C., quando qui vivevano i primi gruppi di agricoltori e pastori che occupavano il centro della penisola italiana. E questo ci permette di affermare che si tratta delle canoe più antiche del Neolitico in tutta Europa”. Il sito della Marmotta, – informa Unipi – scavato tra il 1992 e il 2006, si trova sommerso a circa 300 metri dalla riva attuale e a circa 11 metri di profondità. Al suo scavo hanno partecipato specialisti di archeologia subacquea. È qui che, tra il 1994 ed il 2005, furono ritrovate le cinque canoe e gli oggetti nautici ad esse collegati. Reperti che mostrano la spiccata capacità delle società neolitiche per la navigazione e il loro elevato livello tecnologico. Questa tecnologia nautica è stata parte essenziale del successo della loro espansione, considerando che in pochi millenni hanno occupato tutto il Mediterraneo, da Cipro alla costa atlantica della Penisola Iberica.


Le cinque canoe sono state analizzate nel corso del progetto di ricerca sulla Marmotta diretto da Niccolò Mazzucco, ricercatore dell’Università di Pisa, assieme a Mario Mineo, conservatore del Museo delle Civiltà adesso in pensione, e a Juan F. Gibaja, ricercatore del CSIC de la Institución Milà y Fontanals de Investigación en Humanidades (IMF-CSIC). La datazione è frutto di un lavoro di ricerca guidato dall’Istituto Milà y Fontanals de Investigación en Humanidades (IMF-CSIC) con la partecipazione della Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (EEHAR-CSIC), del Museo delle Civiltà (Roma), dell’Università di Pisa (Pisa) e del Centro Nazionale di Acceleratori (CNA), a Siviglia.

Vino, il Primitivo di Manduria festeggia 50 anni in Doc a Vinitaly

Vino, il Primitivo di Manduria festeggia 50 anni in Doc a VinitalyMilano, 5 apr. (askanews) – Il Primitivo di Manduria festeggia 50 anni in Doc e il Consorzio di tutela si prepara a festeggiare questa importante ricorrenza alla 56esima edizione del Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile. Nello stand C4 al Padiglione 11, saranno proposti assaggi e degustazioni riservati a un pubblico di operatori B2B, giornalisti ed esperti di settore, con una selezione di oltre 40 etichette per scoprire le diverse espressioni di Primitivo di Manduria Doc.


“Il 30 ottobre 1974, il ministero dell’Agricoltura riconobbe la Denominazione di origine controllata del Primitivo di Manduria, decreto poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 marzo 1975” ha ricordato la presidente del Consorzio, Novella Pastorelli, aggiungendo che “questo riconoscimento normativo traccia l’inizio di un percorso lungo 50 anni durante il quale la nostra Denominazione ha assunto un ruolo determinante nel panorama enoico pugliese, italiano e mondiale”. “La costante sinergia tre le filiere produttive è stata fondamentale per raggiungere il traguardo dei 50 anni che oggi celebriamo” ha proseguito Pastorelli, evidenziando che “grazie all’esperienza e all’uso sapiente della tecnologia, i nostri viticoltori trasformano il frutto del loro lavoro in un vino eccellente, portando il nostro messaggio nel mondo attraverso ogni bottiglia”. Diversi i focus di approfondimento previsti, a iniziare dal 15 aprile, dalle 15 alle 16, con una degustazione presso la Sala Convegni – Enoteca Puglia dal titolo “50 anni in Doc – Mezzo secolo di eccellenza, tra storia e degustazione”: una verticale di cinque annate diverse di Primitivo di Manduria Doc. L’ingresso è gratuito ma è necessario prenotarsi con una mail al Consorzio o rivolgersi direttamente allo stand C4 in fiera. Il 16 aprile sono previste due sessioni di degustazione (11-12, 12.30-13.30) curate da Vinoway e condotte dal sommelier Eros Teboni.


Il Primitivo di Manduria sarà inoltre partner di “Benvenuti in Puglia” che si terrà lunedì 15 aprile nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, a pochi passi da Piazza delle Erbe, nel cuore pulsante di Verona.

Vino, il Conegliano Valdobbiadene Docg a masterclass Vinitaly Academy

Vino, il Conegliano Valdobbiadene Docg a masterclass Vinitaly AcademyMilano, 5 apr. (askanews) – Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sarà tra le Denominazioni approfondite durante il percorso di formazione Vinitaly International Academy (VIA), organizzato da Veronafiere a Verona il 7 aprile alle 14.30.


La platea sarà composta da un gruppo internazionale scelto di 64 educatori del vino, giornalisti e trade provenienti da Stati Uniti, Europa e Asia, con un curriculum altamente specializzato sul vino italiano, e guidati nella degustazione dal direttore del Consorzio, Diego Tomasi, e dalla Master of wine, Sarah Heller. La masterclass avrà l’obiettivo di esplorare il territorio, patrimonio Unesco, di Conegliano e Valdobbiadene approfondendo le sue selezioni Premium, Rive e Cartizze, la storia, l’origine e la produzione all’interno di una zona unica. “La formazione continua ad essere tra le nostre priorità, grazie a partnership di pregio e collaborazioni che ci offrono l’opportunità di approfondire e rafforzare la conoscenza della Denominazione in Italia e all’estero” ha spiegato Tomasi, aggiungendo che “l’essere partner del VIA è per noi molto importante in quanto siamo tra i principali attori della scena vinicola italiana e abbiamo l’onore di interfacciarci con attori internazionali, i professionisti di domani”. “Inoltre, come Consorzio abbiamo il compito di rendere sempre più ampia la narrazione della nostra storia e dei valori che caratterizzano le nostre aziende vitivinicole, e più in generale le persone che vivono e lavorano nei 15 Comuni della Denominazione, insieme alla descrizione del territorio e dei processi produttivi” ha proseguito, concludendo che “tutti questi sono per noi temi chiave che uniti alla degustazione del prodotto simbolo di questa zona ne rafforzano la conoscenza”.


L’obiettivo principale del VIA è infatti quello di promuovere il patrimonio enoico attraverso una rete globale di professionisti altamente qualificati in quanto “Ambasciatori del vino italiano” ed “Esperti del vino italiano”, che ad oggi conta 358 membri provenienti da 46 Paesi, che a loro volta, sosterranno e promuoveranno il vino italiano nel mondo.

Vino, il Piemonte a Vinitaly con 112 Cantine e i Consorzi di tutela

Vino, il Piemonte a Vinitaly con 112 Cantine e i Consorzi di tutelaMilano, 5 apr. (askanews) – Il Piemonte vitivinicolo parteciperà alla 56esima edizione di Vinitaly in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile, con un’area dedicata di 1.500 mq nel Padiglione 10, a cura di Piemonte Land of Wine, con 112 aziende assieme ai Consorzi di tutela e alle associazioni di produttori.


“Per la prima volta, secondo la volontà partita dai produttori associati a Piemonte Land e assolutamente supportata dalla Regione, le imprese vinicole piemontesi si presenteranno in un’unica area espositiva per dare un’immagine compatta della nostra regione” ha spiegato Francesco Monchiero, produttore vitivinicolo e presidente di Piemonte Land of Wine (ente che riunisce i 14 Consorzi piemontesi del vino), parlando di “un segnale forte di unità che promuove il Piemonte del vino nella sua interezza e vuole essere strumento per affrontare le sfide che l’attualità impone: procedere in ordine sparso sarebbe un errore e il Vinitaly 2024 servirà anche per dare il segno di un’unione reale in tema di intenti come di azioni”. Gli incontri promozionali dedicati ai vini e ai distillati Doc e Docg e ai territori di produzione, che avranno luogo nello spazio incontri collocato al centro dell’area Piemonte, prenderanno il via il 14 aprile alle 14, con l’apertura ufficiale alla presenza oltre che di Monchiero, anche dell’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa, e della giovane artista Ambra Viviani, ideatrice dell’immagine grafica del “Piemonte del vino 2024”, per aver vinto il concorso “L’arte contemporanea per il Piemonte del vino”. Domenica verrà anche annunciato il “vitigno dell’anno 2024”, nominato dalla Regione nell’ambito di un’iniziativa che da alcuni anni punta a valorizzare e raccontare al grande pubblico i vitigni autoctoni del Piemonte.


Il 15 aprile alle 14, si terrà la presentazione delle iniziative del progetto “Città Europea del vino 2024”, alle 15,45 “I 10 anni di Territorio Unesco”, e alle 16,30 “2024: Martinotti, 100 anni di spumante”. Il 16 aprile alle 16 ci sarà “La Grappa è la donna” a cura dell’Associazione Donne della Grappa Anag, mentre il 17 aprile alle 12, “Il vino biologico in Piemonte”, presentazione dell’omonimo Osservatorio a cura di Associazione produttori del vino biologico del Piemonte e Fondazione Agrion. All’esterno del Padiglione 10 si potrà accedere al ristorante Piemonte, unico tra le regioni che partecipano alla fiera, quest’anno ampliato e con una maggiore disponibilità di coperti, curato dagli chef stellati piemontesi Maurilio Garola e Massimo Camia, che proporranno un menù a base dei prodotti di qualità del territorio in abbinamento ai vini piemontesi. Altra novità di quest’anno è lo spazio lounge annesso al ristorante a cura del Consorzio Asti Docg.

Bari, terremoto giudiziario fa saltare le primarie del campo largo

Bari, terremoto giudiziario fa saltare le primarie del campo largoBari, 4 apr. (askanews) – Corruzione elettorale e voto di scambio: una inchiesta giudiziaria e una nuova tornata di arresti in Puglia fanno saltare le primarie per il candidato sindaco e spaccano la coalizione del “campo largo” di centrosinistra a Bari. A dare per primo l’annuncio dello stop alle primarie perché “non ci sono le condizioni” è Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle e sostenitore, con sinistra italiana socialisti e alcune forze locali, del candidato “civico” Michele Laforgia. “L’obiettivo della legalità, della trasparenza, del contesto di qualsiasi forma di corruzione e inquinamento del voto, lotta ai clan, alle mafie sono la premessa indispensabile per poter dare un contributo politico. Se non c’è questa premessa noi non ci siamo”, dice ai cronisti baresi l’ex presidente del Consiglio prima della manifestazione pro-Laforgia in piazza, nel corso della quale poi ribadisce l’intenzione di sostenerlo nella corsa alle comunali, senza passare per le primarie.


La nuova crisi in una coalizione che ha litigato per mesi sull’autocandidatura di Laforgia, alla quale in extremis il Pd ha contrapposto quella di Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente Antomnio Decaro, esplode perché agli arresti domiciliari è finito fra gli altri il marito della reginetta delle preferenze Anita Maurodinoia, esponente di un movimento civico locale, anche lei indagata e che per questo ha fatto sapere di essersi dimessa dal Pd e dall’incarico di assessora ai Trasporti nella giunta regionale presieduta da Michele Emiliano (sponsor di Leccese insieme a Decaro). Dopo le polemiche che hanno opposto il sindaco uscente di Bari, Antonio Decaro, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per la decisione del Governo di insediare la commissione di accesso che dovrà accertare se il Consiglio comunale debba essere sciolto per mafia, un nuovo colpo all’immagine del centrosinistra pugliese. Il Pd prima reagisce alle notizie giudiziarie rivendicando la propria diversità con la segretaria Elly Schlein: “Voglio chiarire – commenta – innanzitutto una cosa, la linea del Partito Democratico è molto chiara: non accettiamo voti sporchi. Non tolleriamo voti comprati”; poi ribatte duramente a Conte facendo filtrare dal Nazareno una reazione irritata: “Non accettiamo lezioni di moralità”. La manifestazione di piazza per le primarie però è già diventata una manifestazione del candidato sindaco Laforgia, che ribadisce di non voler fare “passi indietro” e rilancia la richiesta di Conte proponendo dal palco al rivale di “sospendere le primarie” e di cercare una soluzione unitaria. L’unico che prova a frenare, parlando con i giornalisti è il presidente di Sinistra italiana Nichi Vendola, che giura di voler lavorare “fino all’ultimo per evitare che si vada divisi”.


Così il Pd non può far altro che chiedere “rispetto” agli alleti e confermare il proprio sostegno a Leccese: domani in piazza con lui è attesa Schlein con Decaro, Emiliano e i maggiorenti pugliesi del partito per ribadire che alla conta si andrà nelle urne dell’8 e 9 giugno e di alleanza se ne riparlerà casomai al ballottaggio. Sempre che dalla commissione di accesso – che però in base alla legge dovrebbe lavorare per almeno tre mesi – e dal Governo non arrivino altre novità e che il voto per il rinnovo del consiglio comunale non sia rinviato, magari a causa un commissariamento per mafia.

Riforme, l’apertura di Meloni: non sono contraria all’elezione diretta del capo dello Stato

Riforme, l’apertura di Meloni: non sono contraria all’elezione diretta del capo dello StatoRoma, 4 apr. (askanews) – “Quello che volevo è una riforma che non mettesse in discussione l’autorevolezza e l’unità che il capo dello Stato garantisce, ma cambia molto quando hai un mandato diretto dei cittadini, ai cittadini rispondi. Quando hai un mandato che viene dai partiti rispondi a loro. Il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione, questa disparità non la vedo. Dopodiché, vogliamo introdurre anche l’elezione diretta del presidente della Repubblica? io non sono contraria”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di ‘Porta a porta’ in onda stasera.


(foto d’archivio)